Edy Tassi's Blog, page 15

April 29, 2015

Questione di Criterio

LibreriaVoi come scegliete cosa leggere? E come ordinate i libri che avete letto?

Seguite un criterio? Un metodo?

Io ammetto di essere una lettrice compulsiva ma anarchica. Ho provato più volte a darmi una regola, a cercare di stabilire una routine. Un po’ ci sono riuscita e un po’ no.

Anarchia, appunto.


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Published on April 29, 2015 23:00

April 24, 2015

La TraduCuriosità: Qual è la differenza fra un corvo e una scrivania?

Cappellaio matto1Qual è la differenza fra un corvo e una scrivania? Anzi, no, perché i tramonti sono pupazzi da levare?


Tranquilli, non sono impazzita. E non sono confusa. Voglio semplicemente parlare di un famoso indovinello che riguarda proprio il Cappellaio Matto di Alice nel Paese delle Meraviglie.


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Published on April 24, 2015 00:44

April 15, 2015

Il Magico Potere del Riordino – Recensione di una TradAutrice

MagicoCome vi avevo anticipato prima di Pasqua, nei giorni scorsi ho letto Il magico potere del riordino, di Marie Kondo, il libro fenomeno del momento.

Non sono tipo da “libri del momento”, ma questo volumetto di duecentocinquanta pagine circa rientra in quello che ho definito uno dei miei guilty pleasures: i manuali.

Bene, questo Magico Potere è stato una lettura sorprendente. E non in senso completamente positivo. Anzi.


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Published on April 15, 2015 22:00

April 9, 2015

La TraduCuriosità: Che differenza c’è fra un albero e un gatto?

What’s the difference between a tree and a cat?

One has a bark, while the other has a meow.


Finite le vacanze di Pasqua, torno con una piccola TraduCuriosità dedicata a un gioco di parole che ci aiuterà a far fare un po’ di ginnastica alle cellule grigie (almeno loro!).

Dunque, che differenza c’è fra un albero e un gatto? Be’, non certo che uno abbaia e l’altro miagola, vero?albero1albero

Perciò, chi deve tradurre una frase di questo tipo non ha molte alternative, deve mettere in funzione le suddette cellule grigie – e uno, e due, e tre avanti un po’ di grinta! e quattro e cinque, dai che ce la fate!


Il primo passo consiste nel cercare una soluzione comunque il più vicina possibile all’originale.

Che ne dite di:


Un albero fa baobab e un gatto fa miaomiao.


Un po’ demenziale ma bellina, vero?

StregattoOppure proviamo a staccarci un po’ e a creare un incrocio diverso, legato meno all’onomatopeica.


Un gatto può inalberarsi, ma un albero non può sgattaiolare.


Devo dire che anche questa mi piace molto.

Infine, c’è la soluzione più lontana da tutto, in cui ci dimentichiamo quasi completamente dell’originale e cerchiamo una battuta divertente che abbia attinenza con il testo, ma del tutto libera.


Hai mai provato a chiamare i pompieri per far scendere un albero da un gatto?gatto2


Tre soluzioni diverse, quindi. Quale scegliere? Direi quella più coerente con il registro del testo. Ma nulla vieta di scegliere liberamente quella che piace di più. Dopotutto sono tre soluzioni sufficientemente demenziali da poter risultare interscambiabili.

E voi? Avete qualche suggerimento?


P.S. Ringrazio per le soluzioni i miei colleghi, che hanno messo al lavoro le cellule grigie insieme a me e di cui ho purtroppo perso traccia. Il gioco di parole risale a parecchio tempo fa e mi è impossibile risalire ai loro nomi.

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Published on April 09, 2015 03:57

April 3, 2015

Letture di Pasqua

PuliziePasqua uguale uova di cioccolato e colombe. Ma Pasqua uguale anche primavera e, compiendo un piccolo balzo dal sacro al profano, primavera uguale pulizie di primavera.

Detto questo, sono obbligata a confessarvi il mio piccolo guilty pleasure.

Io adoro i manuali. Partendo dai Manuali delle Giovani Marmotte di quando ero bambina, passando al Manuale di Nonna Papera, a quello della bellezza di Candy Candy, fino a quello del Detective.Magico

Ho cercato di capire le connotazioni psicologiche di questa mia passione e la spiegazione che mi sono data è che, trascorrendo tutto il giorno a prendere decisioni, mi rilassa avere qualcuno che, per una volta, mi fa trovare la pappa pronta e dice a me cosa fare.

Sarà così? Non sarà così? Mah!

In ogni caso, visto che parliamo di primavera e di pulizie di primavera, la mia lettura di questi giorni è un libriccino che pare stia spopolando in tutto il mondo:

OrgSemplIl magico potere del riordino, di Marie Kondo. Per ora l’ho solo cominciato, ma a breve vi saprò dire che impressione mi ha fatto.

Altri libri dello stesso genere che ho nella mia biblioteca?

Organized Simplicity, di Tsh Oxenreider (ancora devo capire come si pronuncia un nome senza vocali. Tz? Tsc? Mah!)

The EveryGirl’s guide to life di Maria Menounos.Everygirl

E One Year to an Organized Life, di Regina Leeds.

Presto tornerò con una breve recensione di tutti e quattro. Nel frattempo, però, vi lascio con una chicca estratta da Il magico potere del riordino.

Fra le testimonianze di chi ha provato questo metodo ne ho trovata una molto simpatica, ve la giro e Organizedvediamo a quante di voi fa venire voglia di leggere il libro:


«Sono riuscita a distinguere con chiarezza le cose di cui avevo bisogno e quelle di cui non avevo bisogno; il risultato è che ho lasciato mio marito e ora mi sento molto meglio.»

E io che pensavo di limitarmi a buttare via qualche calzino bucato…

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Published on April 03, 2015 04:39

April 2, 2015

Serata in rosa a Mangia come Scrivi

Com’è bello partecipare a una cena in cui tre donne parlano dei loro libri.

Tre donne interessanti, diverse fra loro, ma tutte accomunate dalla voglia di raccontare e raccontarsi. Di prestare le proprie parole l’una all’altra, così come avviene ormai da tempo nella formula collaudata delle cene di Mangia come Scrivi.037

Il 26 marzo, al Ristorante Garibaldi di Cantù, ho partecipato alla serata che ha visto come ospiti Ketty Magni, Loredana Limone e Paola Cereda.

Coccolati dagli chef del Garibaldi, che ci hanno proposto un menù “rosa” davvero interessante, abbiamo ascoltato queste tre autrici che parlavano di sé attraverso i libri, la loro simpatia, solarità, originalità.

Conoscevo già Paola Cereda, che ho incontrato a Matera lo scorso settembre, in occasione del Women Fiction Festival, perciò per me è stato un piacere ritrovarla e poter scambiare con lei qualche parola in più, approfondire la conoscenza con 053il suo libro pubblicato da Piemme, Se chiedi al vento di restare, grazie alla lettura favolosa di Loredana Limone.

E parlando di Loredana, per me è stata una graditissima scoperta. Mi sono ritrovata davanti una donna solare, espansiva, gentile, con la quale ho avvertito subito una spontanea famigliarità. E il cibo si è riproposto come elemento di unione. Un piatto azzeccato, un bicchiere raffinato, e subito la serata si fa conviviale, le persone si parlano, si confrontano. Davvero bello.

Loredana, autrice prima di Guanda e ora di Salani, ci ha portato i volumi della sua serie ambientata a Borgo Propizio, romanzi femminili che promettono buonumore e sentimento. Grazie alla voce di Ketty Magni abbiamo potuto sentire qualche passaggio del secondo libro ambientato in questo borgo, E le stelle non stanno a guardare.040

E io, vuoi perché Loredana mi è stata subito simpatica, vuoi perché mi sono piaciuti gli estratti che ho sentito, sono corsa ad accaparrarmi un volume e a farmelo autografare.

Infine, dalla voce di Paola Cereda, abbiamo conosciuto meglio questa originale autrice brianzola. Originale già dal nome, Ketty Magni, divertente da pronunciare e difficile da dimenticare. Un’autrice però che lavora con serietà e meticolosità per ricostruire la vita di personaggi storici interessanti e singolari, un po’ come lei. Durante la serata abbiamo potuto ascoltare la presentazione del suo ultimo romanzo, dedicato all’Arcimboldo, e intitolato Arcimboldo, gustose passioni, pubblicato da Cairo.

071Visto che il giorno seguente avrebbe compiuto gli anni una delle mie amiche d’infanzia, ho pensato di regalarle proprio un libro di Ketty, Il cuoco del papa, cioè Bartolomeo Scappi, il Michelangelo delle cucine vaticane. E con una dedica dell’autrice, credetemi che al compleanno ho fatto un figurone.

Parlavamo del menù?

Be’, la serata è stata a dir poco spettacolare e peggio per voi che potete solo tirare gola. Tortino aperto di radicchio rosso con speck della Val di Non del salumificio Abram di Sarnonico.

Risotto alle fragole mantecato al Valdobbiadene Prosecco “San Boldo” dell’azienda agricola Marsuret, di Guia di Valdobbiadene.

Filetto di salmone in salsa rosa con pomodorini datterini.

Omelette Surprise preparata da maestro gelatiere Giuliano Curati.085

Vino? Delle fantastiche bottiglie della Tenuta Sant’Antonio: Scaia Garganega Chardonnay, Valpolicella Superiore Ripasso Monti Garbi e Recioto del Valpolicella.

Insomma, una serata da incorniciare!

088Due ultime parole su Giuliano Curati, il maestro gelatiere. Avete presente quelle persone miti, umili e gentili? Quei gentiluomini d’altri tempi? Ecco, Giuliano Curati è uno di loro. Dopo aver insegnato a fare il gelato a tutto il mondo, si è presentato con la modestia di un vero artista. E il suo gelato era strepitoso.

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Published on April 02, 2015 11:47

March 11, 2015

Ma cos’è la Women’s Fiction?

womens fictionSono una lettrice che legge di tutto. In particolare leggo molti romance, thriller, legal thriller, horror, fantasy. Sì, le etichette sono praticamente tutte in inglese, perché spesso in italiano non c’è un termine esatto per descrivere un genere. Certo, ci sono i romanzi rosa, i gialli, quelli dell’orrore e quelli di fantascienza. Ma i termini stranieri fanno più figo. E fra quelli che fa più figo usare, ultimamente, c’è Women’s Fiction.

In Italia, ma anche nel resto del mondo, pare che la Women’s Fiction vada fortissimo. Il che non meraviglia molto, visto che le donne sono le lettrici più voraci del pianeta. Tuttavia, capire cosa leggono le lettrici che leggono Women’s Fiction non sempre è facile.

Cos’è dunque la WF (abbrevio, tanto ci siamo capiti)? Fiction per donne? Fiction scritta da donne? Sono testi femministi? Libri con una protagonista femminile? Libri con una protagonista fra i trenta e i sessant’anni? Che cerca l’amore? Che cerca un lavoro? Che cerca l’ennesimo paio di Laboutin senza le quali non potrà mai vivere?


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Published on March 11, 2015 05:40

March 6, 2015

Serata in giallo

Mangia come scriviGiovedì 26 febbraio ho partecipato a una bellissima serata “gialla”.

Al Ristorante Garibaldi di Cantù, che a settembre aveva ospitato anche me, si è svolta una cena dedicata a questo bellissimo colore, declinato nei libri presentati e nel menù offerto.034

Gianluigi Negri, l’organizzatore della serata, ha invitato tre interessantissimi autori: Gianni Simoni, Paolo Roversi e Romano De Marco.

A ascoltarli presentarsi fra loro, così come prevede il “protocollo” della serata, è stato divertente, perché la presentazione ha messo in luce non solo il libro presentato, ma anche alcune caratteristiche del presentatore. E questo è un elemento molto interessante della formula pensata da Gianluigi. Ogni autore sceglie che brano presentare, come parlare del collega, in uno scambio in cui ciascuno di loro è sia protagonista che mediatore.

028Così, Paolo Roversi ha presentato Romano de Mauro, con il suo Io la troverò, edito da Feltrinelli; Romano de Mauro ha presentato Gianni Simoni con Omicidio senza colpa, edito da TEA; e Gianni Simoni ha presentato Paolo Roversi, con Solo il tempo di morire, pubblicato da Marsilio.

Tre storie interessanti: un ex poliziotto ora diventato clochard, che per salvare la figlia scomparsa in un giro di pornografia decide di tornare alle indagini; non una, ma ben due nuovi casi per il commissario Lucchesi; e un avvincente resoconto romanzato della vita criminale di Milano negli anni fra il 1972 e il 1984.

Tre scrittori particolari: un organizzatore di festival, un ex magistrato, un responsabile della sicurezza di un istituto bancario.

E il menù? Come dicevo, giallo anche lui. Code di gamberi con crema allo zafferano, gnocchetti gialli in salsa al gorgonzola e noci, luganega su crema di mais, mimosa con crema chantilly.032

Che aggiungere? Solo che il prossimo appuntamento sarà il 26 marzo, stavolta con tre autrici, e io non mancherò!035

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Published on March 06, 2015 03:36

February 26, 2015

La TraduCuriosità: Salviamo il Trapassato Prossimo!

Trapassato prossimo3Sì, avete presente? Era andata, aveva mangiato… quello lì!

Secondo una scuola di pensiero “purista” l’ideale sarebbe leggere sempre i libri nella loro lingua di origine, perché la traduzione tende a essere un po’… in the way.

Ora, posto che da traduttrice non posso essere totalmente d’accordo, ammetto che questa teoria un certo senso ce l’ha. Ma nonostante ciò, quando voglio rilassarmi io leggo in italiano, tradotto o meno che sia.

Negli ultimi tempi però, e forse sarà un caso, mi sono imbattuta in alcuni libri che non ho letto rilassandomi come avrei voluto, perché più volte la lettura è stata disturbata da un fenomeno che per me è molto fastidioso.

Quale?


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Published on February 26, 2015 22:43

February 20, 2015

San Valentino a Sorpresa?

Parenti a sorpresa


ARRIVA UN NUOVO RACCONTO CON NICOLE E ROBERT!


Quando una ragazza esce con un notaio, si aspetta un San Valentino classico, giusto? Una cena a lume di candela, magari dei fiori? Soprattutto se il notaio in questione sembra essere un po’… timido. Nicole e Robert, i protagonisti del mio racconto di Natale, Strenne a Sorpresa, (se non lo avete ancora letto, lo trovate qui) , continuano a frequentarsi e anche per loro è arrivato il 14 febbraio. Siete curiose di scoprire come lo festeggeranno?


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Ringrazio Francy e La Mia Biblioteca Romantica per la copertina e per aver scelto questo racconto per festeggiare il settimo compleanno del Blog!

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Published on February 20, 2015 01:40