Iaia Guardo's Blog, page 69
August 9, 2017
I taddi da cucuzza. A pasta che taddi (i tenerumi, sì)
Della pasta che taddi, ovvero i tenerumi della cucuzza (zucchina), ho parlato diverse volte; qui puoi trovare un post di diversi anni fa e sotto ti lascio la videoricetta. Mi ricorda l’orto della nonna che non c’é più, mio papà che veniva a prendermi con la sua moto rossa e le sue scarpe da running. Mi ricorda quello che ero, ma soprattutto quello che sono e sarò sempre.
Da un po’ di tempo scrivo qualche riga e ricordo, corredata “da foto dark”, qui sul mio secondo canale Instagram (iaiaguardo); perché pubblicare ancora una volta una ricetta già messa in ogni formato? Perché non sarebbe Estate senza la pasta che taddi da cucuzza. Non odorerebbe alla stessa maniera e mi dispiacerebbe; come mi dispiace sapere che essendo i taddi di difficile reperibilità non è così comune poterla preparare. Vorrei invitarti e invitarvi tutti alla mia tavola, prepararvela in questi piatti che noi chiamiamo “i piatti ro astrattu” (estratto di pomodoro, perché in questi piatti veniva fatto proprio l’estratto di pomodoro facendoli anche seccare al sole), tipici della tradizione siciliana. Questi colori, piatti e preparazioni mi stanno ultimamente avvicinando sempre più alla mia terra. Non mi sono mai sentita così vicina e sicuramente l’assenza lancinante di papà è l’ingrediente principale di tutto questo. Mi manca l’appartenenza per certi versi. Non sono più quella che diceva di non appartenere a nessun luogo perché adesso la sento forte e prepotente.
E sì, credo che questo farebbe felice papà. Lui, così libero e così siculo. Adesso sì, che ci somiglio ancora di più.
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La Videoricetta
August 7, 2017
Un Cous Cous speziato e profumato con il tofu e le olive
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Tu lo sai che da qui a settembre pubblicherò solo ricette talmente semplici che il petto di pollo alla Canalis -ovvero piastra il pollo e metti il sale. Finito – sembrerà un piatto di Leemann, vero? Riesco solo a dire “fa caldo”, pensare “fa caldo”, litigare perché “fa caldo”, procrastinare perché “fa caldo”, rimandare perché “fa caldo”, non scrivere perché “fa caldo”, non disegnare perché “fa caldo”. Che fa caldo l’ho detto? Tutti parlano solo di questo. Ovunque io vada e mi giri e. Solo “fa caldo”. E io che dico? Fa caldo.
Adesso che ho apportato ancora una volta il mio utilissimo contributo alla rete tutta, posso proseguire con la ricetta di oggi. Non trascrivo ingredienti e dosaggi e quantità perché dai seriamente: ma come si fa? Non perché “fa caldo”, ma perché chiaramente è di così ridicola preparazione che questo vuole essere semplicemente un promemoria per un tuo futuro cous cous. Una piccola musa, anche se non ha davvero nulla di eccezionale. È uno dei miei cous cous preferiti del periodo e come spesso accade te lo mostro al fine di condividerlo e assaggiarlo insieme.
Sembrerà una fesseria ma il vero segreto di questo cous cous profumatissimo e speziato è quello di tagliare il tofu a quadretti piccolissimi. Perché il taglio del tofu è fondamentale in quanto essendo insapore fondamentalmente se tagliato a pezzi troppo grandi andrebbe a interferire proprio con il piatto tutto, ergo pezzettini microscopici che io qualche volta faccio marinare una notte intera con pochissima salsa di soia oppure delle spezie, decidi tu.
Dopo aver preparato e sgranato il cous cous quando è ancora caldo, ma non troppo, aggiungo le spezie che mi piacciono e la curcuma e il curry con la paprica dolce non mancano mai. Una volta fatto questo aggiungo il pomodorino meglio se datterino, le olive, il sedano e pezzettini di avocado sempre piccoli piccoli. Insomma diciamolo: è il cous cous con tutti i pezzettini piccoli piccoli. Adesso mi dirai: perché cambia il sapore se li faccio grandi? Sì. E non scherzo. So che è difficile darmi credibilità, soprattutto perché quando “fa caldo” sto fuori di melone ancora di più, ma questa è l’unica cosa sensata che ho detto questa settimana. Forse questo mese.
Profuma come sempre con un pochino di scorza grattugiata di limone non trattato, che con le olive nere (sicule) sta benissimo e il gioco è fatto. Ora io lo so che la questione può essere solo una: ma con tutto questo caldo chi ha il coraggio di tagliare tutto piccolo piccolo piccolo? Eh?
Appunto per questo il segreto per un’ottima riuscita della ricetta è: chiamare qualcuno. La mamma, un’amica, la vicina di casa, una persona a caso presa per strada. La fai sedere lì. Le offri una limonata. La fissi lamentandoti del caldo e lei farò lo stesso e mentre si lamenta: taglia tutto piccolo piccolo. Cosa ci guadagna? Può lamentarsi del caldo in compagnia che non è cosa da poco e non in ultimo può avere una porzione di questo meraviglioso cous cous.
E ti pare poco? No.
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July 31, 2017
July 26, 2017
Un primo verde con un tocco rosso: fagiolini, edamame, piselli, menta e datterini
Sono giorni un po’ frenetici e al tempo stesso lenti. Sto lavorando a un progetto che vedrà la luce ai primi di settembre, ma se riesco anche prima. Lo vorrei tantissimo ma non credo bastino queste notti insonni. Per caso posso averne a disposizione altre?
Ormai non cerco di “plannerizzare” (agghiacciante come termine ma volevo adoperarlo) più nulla e vado un po’ alla rinfusa perché in un attimo il programma salta e bisogna essere pronti a tutto. In pratica scrivo di cibo e mi ritrovo a parlare di plafoniere e in un sol colpo vengo catapultata in un cantiere e nel tempo stesso a girare una videoricetta con i calamari. Hermione mi senti? Che per caso me la presti la giratempo?
Nel frattempo cerco di disegnare, ma chissà perché non ci riesco. Non è tanto dipingersi come una wonder woman -che non sono- ma più stupirmi io stessa di come sia diventata con il tempo: flessibile. Tra un milione di virgolette. Diciamo qualcosa che ci somigli, dai. Non mi sembra neanche più così tanto assurdo scrivere mentre sta succedendo di tutto vicino a me. Avevo addirittura pensato di mettere totalmente in standby il sito per tutto agosto, ma poi mi sono detta che no. Me lo sono promessa diverso tempo fa. Non posso, altrimenti ho l’alibi per non impegnarmi qui e non va bene. E sì, sto preparando già gli altri planner settimanali. Non li ho affatto dimenticati. È che mi è stato realmente impossibile farlo (mi perdoni, vero? occhi del Gatto di Shrek). Oggi ti mostro questo primo velocissimo che ho preparato più come svuotafrigo che altro. Semplice, veloce e profumatissimo. In una padella ho lasciato andare -con pochissimo olio extra vergine di oliva- i fagiolini, gli edamame e i piselli già lessi. Ho salato e via. Ho tagliato i datterini in una ciotolina e ho messo anche lì poco olio e foglie tagliuzzate di menta profumatissima. Ho scolato la pasta qualche minuto prima e l’ho lasciata andare nella padella con il tripudio meraviglioso verde e via. I pomodorini li ho aggiunti alla fine perché non volevo cuocerli. Girato tutto e servito.
Chi mi segue da un po’ sa che non sono affatto una cima nel preparare i primi piatti (un po’ come il caffè) ma sorprendentemente così male non mi è venuto. Che poi non sono una cima a fare bene niente, lo so. Però se sommo tutto tutto forse sono una cima nel non far bene tutto ma farlo. Che ne dici? Va bene così?
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July 19, 2017
Cosa ho mangiato questa settimana: legumi, cous cous, granita di basilico
Sul mio canale Youtube in questi giorni è stato un pullulare di What I eat in a day. I motivi li ho già spiegati più e più volte. Si scoprono nuove ricette, ci confrontiamo e non in ultimo ci si rende conto di moltissimi sbagli. Alla fase montaggio molto spesso mi fustigo infilandomi le mine delle matite sul dorso della mano giusto per punirmi (che immagine raccapricciante è?). Il bello è che quando so di dover girare un What I eat in a day sto anche molto attenta (fubbba iaia! Con tre b). Anche se avrei voglia solo di gelato mi impongo letteralmente di mostrarmi capace di discernere. Cerco pure di inserire gli stramaledetti carboidrati, che fosse per me li ingerirei solo sottoforma di zuccheri del gelato. E ho detto tutto, no? Diciamo che questo tipo di video aiuta anche ad autodisciplinarmi (c’è uno psichiatra in sala? Grazie).
Ne pubblico tre in un sol colpo proprio perché effettivamente sul canale sono usciti uno in fila all’altro. Così. Senza pietà. Quest’estate sono particolarmente golosa di frutta. Lo sono sempre stata per carità, ma mai come in questo periodo. Mangerei anguria, sbergie, pesche e tonnellate di ciliegie (chiudendo gli occhi e non pensando alle mie paranoie sui vermi, ma questa è una storia tristissima che non ti racconterò. Almeno oggi, intendo), per non parlare di ananas, mango, avocado, papaya e pitaya. Il dramma è che fermentando -insieme alla vagonata di verdure- crea dei gonfiori epocali che rimandano alla Sindrome di Violet. Cos’è questa sindrome di cui soffro? Ne ho parlato su RunLovers qui.
Violetta Beauregarde è quella tenera bambina biondina viziata vestita di viola campionessa nel masticare gomme che poi, proprio per il fatto di essere insopportabilmente antipatica e scorretta, viene fatta fuori -metaforicamente- dal Wonka facendola gonfiare come un pallone aerostatico.
Ecco io soffro della sindrome di Violetta perché mi gonfio proprio come quando viene espulsa dalla fabbrica. Sei giorni su sette, dirai tu? No. Direi sette su sette.
Acqua detox, Chirashi con basmati integrale, Guacamole, Pitaya
Nel prossimo video ti mostro come preparo il (vegan) Avocado Toast con il tofu strapazzato speziato. Buonissimo anche con i ceci strapazzati. Ti invito a guardarlo perché è un ottimo pasto bilanciato perfetto sia per il pranzo che per la cena. Ti stupirà il tofu cotto in questo modo. Pensa che l’ha pure mangiato l’antipatico torinese (si è addirittura complimentato) e la malvagia madre calabra. I due oltre a essere iscritti alla pagina Facebook “Vegano stammi lontano” (che trovo geniale) detestano il tofu, a dir poco. Il tofu, infatti, reso strapazzato grazie a un movimento semplicissimo con la forchetta riesce a raggiungere una consistenza ideale per insaporirsi con le spezie e secondo poi riesce a cuocere in tutte le sue parti. In soldoni? Si insaporisce correttamente e in modo uniforme e questo garantisce il risultato perché il gusto sarà saporito, leggero e inaspettatamente intrigante. Sempre con questo metodo dello “strapazzamento” si fanno delle polpette buonissime che spero di mostrarti presto (e anche è un “””ragù””” -tra tremila virgolette almeno- davvero strepitoso).
Avocado To.fu.ast, Patate al forno con il basilico e Granita al basilico
July 18, 2017
La mia carne con le ciliegie che conquista tutti
Cucinare la carne con la frutta non è né una grande novità né una smania di esagerare e “mischiare”. Si ha un’idea -purtroppo sottolineato- ancora eccessivamente statica di molti alimenti. Ritrovarsi dell’ananas nell’insalata, del melone nella pasta e come in questo caso delle ciliegie nella carne non fa piacere a tutti. Questi limiti, talvolta insuperabili, trovano appiglio -oltre che in credenze sciocche- in una diffusa disinformazione. Moltissime culture gastronomiche hanno sempre fatto uso della frutta nelle preparazioni salate. Mi ritrovo, fastidiosamente in primis per me, a ticchettarlo perché fino a pochi giorni fa ancora leggevo letteralmente indignazione -termine usato con coscienza- per l’accostamento del pollo con le ciliegie; per altro ricetta d’antan per i foodie. La prima sensazione che provo, onestamente, è dispiacere. Che ne sanno solo loro -mi dico- del pollo alle prugne (anche della Satrapi) del Europa Orientale, di quei gnocchi ripieni di prugne che fanno un odore incredibile, di quel pollo alle pesche iraniano. Senza andare lontano dalle polpette con la salsa di mirtilli passate alla storia nelle domeniche familiari tra mobili, mensole e progettazioni. La carne, particolarmente con la frutta rossa, si presta a infinite variazioni. C’è una ricetta che faccio molto spesso d’estate. Non è difficile intuire perché io raramente venga ricordata per piatti a base di carne -anche perché me la cavo poco meglio col pesce- eppure questa, che nel tempo ho variato, riscuote sempre tantissimo successo e da quando la faccio all’interno della mia slow cooker- crock pot- i complimenti non mi vengono affatto risparmiati. E allora ho deciso di trascriverla perché magari stupirà anche te. Io lo spero con tutto il cuore; come spero -qualora la provassi- che come sempre mi racconterai come è andata. È una delle cose, ripeto, che mi rende più felice. Leggere i tuoi racconti in cucina.
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Come la cucino?
La carne è quella perfetta per gli spezzatini. Le ciliegie quelle buone del Santo Fruttivendolo di fiducia, che devi snocciolare, sì. Io vado a occhio ormai e fallo anche tu perché è proprio una ricetta che deve essere perfezionata secondo i tuoi gusti o quelli delle persone cui andrai a servirla. Diciamo che per un chilo di carne non metterei più di una ventina di ciliegie. Le puoi lasciare intere e denocciolate oppure tagliarle un po’. Puoi cuocere nella pentola normale ma se hai modo di provarla nella slow cooker direi che è ancora meglio. La carne deve cuocere infatti a fuoco bassissimo e lentamente. Raccolgo dentro una ciotolina la farina per infarinare i pezzi di carne con una bella e generosa dose di curcuma, curry, paprika e peperoncino. Aggiusto di sale e come dicevo impano i pezzi di carne, letteralmente. È importante dare una nota piuttosto piccante in modo che il tutto non risulti eccessivamente dolciastro per via delle ciliegie. Raccolgo quindi la carne in un recipiente grande e giro per bene in modo che i pezzi siano infarinati a dovere. Aggiungo adesso una generosa quantità di olio extra vergine di oliva e una manciata di pinoli. Solo dopo aggiungo pochissimo latte di cocco giusto per inumidire la carne. Regolati tu. Non devi bagnarla tutta o coprirla ma usare “la giusta” quantità di latte di cocco capace di bagnare tutte le parti di carne. Una volta fatto fai cuocere a fuoco lentissimo. Il vero segreto è quello. Potrebbe occorrere più latte di cocco o un minimo di acqua nel caso in cui non la cuocessi nella slow cooker. Servi il piatto ben caldo con un po’ di pane integrale di segale tostato e il gioco è fatto.
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July 17, 2017
July 12, 2017
Spesa: Tabbouleh, Legumi in fiocchi e infusi marocchini
Per la ventitreesima volta ti mostro il mio “carelo” (con accento ammerigano devi leggerlo per favore) e qualora fossi colto da un momento di altissimo masochismo qui puoi trovare tutta la playlist con i careli precedenti. Questa rubrichetta sul Canale Youtube in realtà nasce qui, ovvero sul Blog, quando deliravo su pochissimi prodotti. Continuerò, dopo l’Estate, a farlo perché è interessante focalizzarsi su un determinato alimento piuttosto che un altro ma con questa tipologia di video si ha la possibilità di sbirciare su una quantità maggiore e non in ultimo incuriosire.
Lo scopo è fondamentalmente quello. Non mostro quasi mai prodotti “ovvi” che sicuramente fanno parte di ogni carrello, ma piuttosto cerco di selezionarne alcuni. Una delle cose che amo di più -e che mi commuove- è sapere poi nei commenti/mail/messaggi privati/instagram stories/etc – che il prodotto è stato provato, apprezzato perché è un po’ come venire a fare la spesa con te. E averti fatto scoprire qualcosa di buono che ti ha fatto sorridere o fatto passare un momento felice (nel caso contrario -fortunatamente mai avvenuto sinora- mi schiaffeggerò in diretta nazionale). Stare Insieme, insomma. Momenti spensierati e felici nel dramma continuo -perché è inutile negarlo la spesa può diventarlo- del quesito “cosa compro? cosa mangio? sarà buono? ho voglia di qualcosa di nuovo e buono ma cosa? blablabla”.
Di questo carrello vorrei sottolineare i ceci bianchi e in fiocchi e i piselli della Fior di Loto che sono diventati la mia mania. Non voglio esagerare ma i ceci -soprattutto se leggermente salati- sono un ottimo modo per sostituire patatine-snack anche nell’aperitivo. Credo proprio te ne mostrerò uno ad altissimo e sfrenato “contenuto salutare” ma non per questo meno gustoso dei soliti visti e rivisti.
Detto da una che ama le patatine sopra ogni cosa, ti assicuro, è tutto dire. Saranno i quaranta gradi all’ombra e l’incapacità di ragionare (sempre) ma tra patatine e ceci in fiocchi salati al momento direi senza ombra di dubbio alcuno: ceci in fiocchi.
(chiamate uno specialista ma sappiate che no! Non voglio guarire!)
Articolo su RunLovers
Come ogni Giovedì anche oggi è uscito il mio nuovo articolo su RunLovers. Di cosa parlo oggi? Shiitake. Non possono mai mancare nella dieta. Non solo dei runner. Per leggerlo basta cliccare qui.
July 11, 2017
Gomasio con chips di Cavolo
(Abbassa il volume all’inizio perché per un problema tecnico di audio -e un problema tecnico dei miei neuroni mal funzionanti- il mio CIAAAOOOOOOO ti farà saltare un timpano. Ti prego perdonami)
Questi video che sto uplodando all’interno del sito in realtà sono dello scorso anno. Leggi: quando non potevo aggiornare il mio Blog perché era under costruction. Mi piaceva l’idea che del materiale pubblicato esclusivamente sul Canale Youtube fosse inserito anche qui e quindi pian pianino, approfittando del periodo estivo, sto procedendo alla pubblicazione. Nel tempo ho capito come regolare i volumi e il santo Sandro Siviero (big ideas di RunLovers) oltre ad avermi regalato un microfono professionale si è impegnato a farmi capire qualcosina in più di video e montaggi. Insomma la sto facendo lunga per dirti: sono video vecchi, perdonami.
Nessuno dica che in quelli nuovi non ho migliorato. Mentire. Sempre.
Un centinaio di idee per la colazione
Su RunLovers ma in particolare su RunLovers Food instagram pubblico tantissime colazioni. Su RunLovers stesso ne trovi tantissime, sia in versione salata che dolce ma anche video, e per finire anche sotto forma di schede grafiche da scaricare. Visto che ho pubblicato il planner alimentare per le colazioni, con sette colazioni dolci e sette salate, ed è molto piaciuto ho pensato di fare anche un riassunto visivo di alcune delle tantissime colazioni postato sui Canali RunLovers e il mio secondo canale Instagram iaiaguardo principalmente rivolto al food rispetto allo storico account di maghetta.
Colazione 1
Yogurt greco bianco senza grassi, scaglie di cocco, quinoa soffiata, sciroppo di agave
2 fette biscottate con ricotta, fragole e mirtilli (aggiungi anche semi di chia, o girasole)
Succo di Arancia con zenzero fresco grattugiato
Colazione 2
Frittata di albumi con tocchetti piccoli di mele e sale
2 fette di pane tostato con crema di avocado (e semi di canapa decorticati)
Centrifugato di spinaci, arancia e lime
Colazione 3
Latte, muesli, ananas fresco, mirtilli e scaglie di cocco
2 fette di pane tostato con marmellata e scorza di limone sopra
Mela cotta con cannella
Colazione 4
Ceci strapazzati con curcuma
Centrifugato di cavolo e limone
2 fette di pane
Colazione 5
Smoothie con yogurt bianco naturale non zuccherato, cacao amaro in polvere, una manciata di anacardi, una banana e una mela.
Pane tostato con ricotta, fragole, mirtilli e semi di canapa
Colazione 6
Pane tostato con formaggio fresco spalmabile, miele e frutta secca sbriciolata
Macedonia di frutta con sciroppo d’acero, scorza di limone e amaranto
Colazione 7
Panino imbottito con avocado, frittata e foglie verdi
Centrifugato di carote, arancia e limone
Colazione 8
Pane tostato con tofu strapazzato speziato
Acqua aromatizzata con cetriolo, zenzero e limone
Colazione 9
Ciotolona con cereali che preferisci (integrali e non schifezze inscatolate e insaporite da altrettante schifezze), frutta, semi e latte (o yogurt). Trova il mix che ti piace di più
Tè verde
Colazione 10
Pane tostato con crema di banana e cannella (schiaccia una banana e ottieni una crema aggiungendo la cannella), burro di arachidi e frutta secca sbriciolata.
Spremuta o Centrifugato
Altre 50 Colazioni?
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Qualche manciata di anacardi, come la frutta secca in genere, è sempre una buonissima abitudine se hai poco tempo per prepararti una colazione “complessa”, fermo restando che organizzandosi, facendo un planner e non improvvisando completamente l’operazione non lo sarà mai: complessa.
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Per riattivare il metabolismo indubbiamente delle tisane mirate con della crusca e lo yogurt ti aiuteranno a ritrovare l’agognato equilibrio.
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Un bel bicchiere yogurt, crusca, frutta fresca e secca ti aiuterà ad affrontare la giornata in maniera positiva perché i colori e il gusto influiranno positivamente senza ombra di dubbio alcuno.
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Il Tè verde, se bevuto regolarmente, apporta davvero moltissimi benefici al nostro organismo. Allo stesso modo le diverse bacche dalle infinite proprietà che, se prese costantemente, aiuteranno a depurarti e svuotarti da tutte le negatività.
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Il mattino è assolutamente il momento giusto per gustare torte, biscotti o dolci più elaborati del solito. Ti daranno, oltre l’innegabile buon umore, energia che potrai smaltire con calma durante l’arco della giornata. Indubbiamente l’ideale per i più golosi.
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La granola, i muesli, i vari mix di cereali è sempre meglio prepararli in casa ma esistono anche prodotti di altissimo livello senza zuccheri aggiunti o ingredienti che non hanno ragione di esserci per una dieta bilanciata e soprattutto sana.
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Le gallette non sono solo di riso e adesso il mercato le propone in tantissime varianti. Con l’amaranto, la quinoa, il mais e tanto altro. Sono buonissime anche quelle di grano saraceno che non contiene glutine. Perfette per le marmellate e le creme possono diventare fide alleate sia per la colazione salata che dolce.
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Ricchissime macedonie di frutta che puoi preparare la sera prima così la scusa “non ho tempo” non regge arricchite di zenzero fresco, succo di limone e anche qualche cucchiaino di miele se ti piace il dolce.
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La farina di carrube (ne ho parlato qui) ti stupirà, oltre che per le proprietà e i benefici, anche per il gusto. Perfetta per il mattino nel latte o per preparare chia pudding, budini e dolcetti velocissimi.
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Se non sei un amante del caffè sicuramente troverai tantissimi benefici con l’utilizzo costante del tè, che a dirla tutta è diametralmente opposto al famigerato espresso in quanto può – a differenza di questo- diventare effettivamente terapeutico a seconda della qualità.
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Cioccolato fondente e datteri? Una colazione golosa e sana che non può mai mancare per chi ha voglia di dolcezza naturale, sana e non artefatta. Con questi due ingredienti si possono fare dei tartufini deliziosi senza grassi animali aggiunti.
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Aggiungi cucchiaini di semi di chia allo yogurt e se ti va non dimenticare di provare il chia pudding. Delizioso, sano, facile e veloce. Te ne innamorerai.
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Se non digerisci bene i latticini al mattino (capita più spesso di quanto si immagini, ahimè) puoi sempre provare gli yogurt vegetali. Ce ne sono in commercio di davvero buoni. Il mio marchio preferito -dopo averli provati tutti- è di sicuro la Provamel che sono sicura ti stupirà.
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Il burro di arachidi -controlla sempre che sia cento per cento arachidi- con uovo sodo al mattino è un ottimo modo per cominciare. Soprattutto se sei uno sportivo. Basta non eccedere con questo concentrato di grassi buoni e se consumato in modo corretto e meticoloso può aiutarti davvero moltissimo con i tuoi allenamenti.
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I tartufi che ti mostro si preparano in due secondi. Datteri, cioccolato fondente e scaglie di cocco. Si trovano anche in commercio questi prodotti vegan raw ma sono costosi e prepararli in casa non è un’operazione difficile. Di dolcetti sani e veloci da preparare per la colazione ce ne sono davvero tantissimi.
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Uova strapazzate, avocado toast, albumi strapazzati in versione dolce e salata, pane tostato e succo di frutta o frutta fresca. Una classica colazione bilanciata e perfetta che in porzioni consone diventa nel tempo il vero segreto per stare in forma. Non intendo nello specifico le uova, ma il fatto che sia ricca e bilanciata in modo costante. Per assurdo farla una volta tanto una colazione ricca non sortisce gli stessi effetti che farla in modo equilibrato e costante, appunto.
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L’Avocado al mattino dovrebbe essere un contratto. Almeno tre volte a settimane.
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Latte di cocco, acqua di cocco, yogurt di cocco o cocco fresco. Il mattino è il momento ideale per cibarsi di questo frutto sorprendente.
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Non comprarle già fatte. Non ci vuole niente a preparare quelle buonissime gallette ricoperte di cioccolato. Basta fondere il cioccolato, spalmarle sulle gallette e aspettare che solidifichi. Puoi arricchirli con semi, scaglie di cocco e frutta disidratata.
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Sull’importanza della colazione salata ne ho parlato milioni di volte, sia qui che su RunLovers, ma è sempre bene ricordare che il tonno, prosciutto, salmone, fesa di tacchino etc sono degli ottimi alleati per i palati che prediligono questi sapori. Non c’è nulla di sbagliato o strano, anzi. Esattamente l’opposto. Magari non riesci a fare colazione proprio perché il tuo palato non regge il dolce al mattino. Occorrono prove e mente aperta. Come in tutte le cose del resto.
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Se schiacci un avocado e metti del cacao amaro in polvere e poi dolcifichi con miele o succo d’agave (o malto o quello che preferisci) vien fuori una crema al cioccolato deliziosa che ti stupirà. Da anni non faccio che ripetere che è buonissima e ti prego: se ancora l’hai provata fallo perché ne rimarrai rapito!
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La quinoa soffiata è una delle mie preferite per la colazione. Mi piace mangiarla con il latte di mandorla non zuccherato o quello di avena. Ma non disdegno neanche un bel piattole di yogurt, banane, scaglie di fondente, mandorla e cannella. Sono già felice la sera prima sapendo che al risveglio mi attende tutta questa meraviglia!
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Insalatine di avocado con semi di canapa e limone oppure insalate di frutta con ananas sale e pepe sono un ottimo modo per cominciare con quel gusto dolce/salato. Perché magari hai proprio voglia di mixare i gusti, provare, tentare e perché no: inventare! Abituare il proprio palato a nuovi gusti è un obbligo, sì. Nel tempo scoprirai moltissime cose di te che non sospettavi neanche e sposterai tantissimi limiti e paletti che non avevano ragione di esistere.
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Preparare delle merendine in casa non è affatto difficile, anzi l’esatto contrario. Queste velocissime cinnamon roll le prepari per esempio con della brisèe, cannella in polvere e se vuoi cacao. Pochi minuti in forno e il gioco è fatto. Preparare lievitati non richiede molto tempo ma come in tutto volontà e si può eventualmente pensare di congelare.
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L’anguria in versione salata riserva sempre tantissime sorprese. Con la cipolla rossa, la feta, il caprino, il basilico e tanti tipi di formaggi per non parlare del tofu. Ma l’hai mai provata con sale, limone e sesamo nero? Buonissima al palato e perfetta per cominciare una giornata in modo fresco e particolare.
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Il farro, che sia soffiato o perlato/in versione dolce o salata, ha la capacità di saziarti con pochissime quantità e riattivare i metabolismi più lenti.
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I legumi al mattino non sono affatto una follia ma una sana abitudine. Puoi provare a cuocerli con l’alga kombu che faciliterà la digestione, altrimenti prediligi sempre legumi in vetro bio e sciacquali sempre prima di ingerirli.
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Frittatone ripiene sono un ottimo modo per darsi il buongiorno. Comode da preparare la sera prima potranno essere semplicemente riscaldate al mattino.
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Del porridge ho straparlato per anni. Non dimenticare mai di comprare l’avena perché in qualsiasi versione tu voglia provarla o proporla sarà sempre un’ottima idea.
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RunLoverella: come fare la crema spalmabile più famosa e buona del mondo in casa? Ecco.
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E non dimenticare l’Acai Bowl
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