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December 28, 2024

Risotto pere e gorgonzola (vegetale)

Risotto con Pere e Gorgonzola Vegetale: L’Innovazione della Cucina VegetaleSe cerchi la versione vegetariana l’abbiamo fatta qui>>>

La cucina vegetale non smette mai di sorprenderci e questa è una grande verità incontestabile. Negli ultimi anni ha vissuto una rivoluzione straordinaria, soprattutto grazie anche miglioramento dei formaggi vegetali. Vi è stata un’accelerata degna di nota che non può passare inosservata. Tra le tante novità che stanno conquistando sempre più palati il gorgonzola (e alcuni blu) vegetale spicca per la sua capacità di regalare cremosità e sapore ai piatti senza rinunciare al rispetto per l’ambiente e gli animali. Oggi ti propongo una ricetta che celebra questa innovazione: il risotto con pere e gorgonzola vegetale; un connubio perfetto di dolcezza e sapidità e ideale per chi cerca un comfort food raffinato e irresistibile. Com’era quella storia “non far sapere al contadino quanto è buono formaggio e pere” del resto, no? L’abbinamento frutta e formaggio è sempre vincente anche nel caso di prodotti vegetali. Qui tutto dipende dal formaggio vegetale che sceglierai.

Ingredienti per il Risotto con Pere e Gorgonzola Vegetale320 grammi di riso Carnaroli o Arborio1 pera matura (preferibilmente William). Aggiusta di sale e spezie nel caso la pera risulti eccessivamente dolce.150/200 grammi di gorgonzola vegetale1 scalogno o cipolla dorata1 litro, almeno, di brodo vegetale caldo1 bicchiere di vino bianco secco20 grammi di burro vegetale (opzionale perché puoi mantecare serenamente con del filo d’olio extra vergine d’oliva.Olio extravergine di olivaPepe nero macinato frescoNoci tritate (facoltative, per la decorazione e gusto in quanto accostamento sempre vincente)Preparazione: un viaggio di sapori e cremosità

Inizia preparando il brodo vegetale che deve essere ben caldo e saporito. Puoi utilizzare verdure fresche come sedano, carota e cipolla, oppure un dado vegetale di qualità (quello dell’Alce nero granulare per mio gusto è uno dei migliori ma ultimamente ce ne sono in commercio davvero tanti)

Sbuccia la pera e tagliala a dadini piccoli. Metti da parte qualche fettina sottile per decorare il piatto finale, se lo desideri.

In una casseruola scalda un filo di olio extravergine di oliva e aggiungi lo scalogno tritato finemente. Lascialo appassire a fuoco dolce, mescolando di tanto in tanto, finché non diventa trasparente e aromatico. Aggiungi il riso e tostalo per un paio di minuti, mescolando costantemente. Questa fase è fondamentale per sigillare i chicchi e ottenere un risotto cremoso. Sfuma con il vino bianco e lascia evaporare l’alcool continuando a mescolare.

A questo punto inizia ad aggiungere il brodo caldo un mestolo alla volta, mescolando frequentemente. Attendi che il liquido sia quasi completamente assorbito prima di aggiungerne dell’altro. Prosegui in questo modo per circa 15-18 minuti, finché il riso non raggiunge una consistenza al dente (il tempo dipende chiaramente dal riso che hai scelto di adoperare).

A metà cottura unisci i dadini di pera e mescola delicatamente per amalgamare i sapori. La pera si ammorbidirà leggermente, rilasciando la sua dolcezza nel risotto. Se la pera non è troppo matura mettila anche prima perché non comprometterà la riuscita del piatto. È meglio che si ammorbidisca e non rimanga consistente al palato.  Quando il riso è cotto, spegni il fuoco e aggiungi il gorgonzola vegetale, tagliato a pezzi. Mescola con cura fino a ottenere una crema avvolgente. Se desideri un tocco di cremosità extra puoi aggiungere una noce di burro vegetale; dipende dalla consistenza del gorgonzola vegetale che hai scelto di adoperare.

Servi il risotto caldo, decorandolo con le fettine di pera tenute da parte, una spolverata di pepe nero macinato fresco (che farà la differenza, te lo assicuro) e, se vuoi, una manciata di noci tritate per un contrasto croccante. Il risotto con pere e gorgonzola vegetale è un esempio perfetto di come la cucina vegetale stia evolvendo verso nuove frontiere di gusto e qualità. La dolcezza delle pere si sposa armoniosamente con la sapidità del gorgonzola vegetale creando un equilibrio che conquista al primo assaggio. Preparalo per una cena speciale o semplicemente per coccolarti con un piatto raffinato e innovativo.

La cucina vegetale non è mai stata così creativa e appagante

 

 

 

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Published on December 28, 2024 10:17

Sciroppo Pumpkin Spice

Sciroppo Pumpkin Spice: Il Segreto di un Autunno (ma pure tutte le altre stagioni) perfetto

Se ami il profumo avvolgente e il sapore caldo delle spezie autunnali lo sciroppo pumpkin spice diventerà il tuo alleato irrinunciabile per la stagione; lo amo da anni e lo faccio e rifaccio rimanendo sempre esterrefatta per la bontà. Faccio a occhio, te lo dico, ma indicativamente ti lascio le dosi fermo restando che il tuo gusto sarà infallibile nel consigliarti qualche aggiustamento. Assaggia, come sempre per ottenere la ricetta perfetta.

Perfetto per preparare caffè latte speziati alla zucca fatti in casa ma altrettanto delizioso per guarnire pancake, waffle, torte e qualsiasi dolce tu desideri. La sua versatilità lo rende un fido alleato da avere sempre a portata di mano.

La versione che ti propongo è completamente vegana e puoi dolcificarlo naturalmente usando  lo sciroppo di riso o d’acero ma senza problemi anche senza zucchero raffinato, di canna, di cocco. Fai tu. È ideale per soddisfare diverse esigenze alimentari e, soprattutto, si prepara in soli quindici minuti. Conservato in un barattolo o in una bottiglia ben chiusa, si mantiene fresco in frigorifero fino a tre settimane, anche se nella mia cucina non ha mai superato i dieci giorni!

Ingredienti per lo sciroppo pumpkin spice15-20 grammi di polpa di zucca (circa due cucchiai abbondanti)Un bicchiere di acqua (almeno 150 grammi)Mezzo bicchiere scarso di sciroppo d’acero (o zucchero: circa 200 grammi, leggermente superiore alla quantità della polpa di zucca)Estratto di vaniglia (facoltativo)Spezie per il pumpkin spice:Un cucchiaino di zenzero in polvereMezzo cucchiaino di noce moscataUn cucchiaino di cannella5-6 chiodi di garofano macinatiUn pizzico di pepeUn pizzico di sale

Questa miscela di spezie è completamente personalizzabile: puoi aggiustarne le proporzioni secondo il tuo gusto o sperimentare con altre combinazioni.

Preparazione: passo dopo passo

Inizia preparando la polpa di zucca. Se non hai della polpa già pronta puoi cuocere a vapore (o nel forno o nell’air fryer) qualche cubetto di zucca fino a renderla morbida e poi frullarla fino a ottenere una consistenza vellutata. La polpa sarà la base perfetta per il tuo sciroppo. Io, se mi segui su instagram lo sai già, ne faccio sempre grandi quantità e surgelo adoperando anche i classici “ghiaccini” da freezer che si adoperano generalmente per fare i cubetti. Mi ritrovo tutto bello pronto e cotto all’occorrenza.

Versa l’acqua in un pentolino e aggiungi la polpa di zucca. Mescola con cura fino a ottenere un composto uniforme quindi accendi il fuoco a fiamma bassa. Aggiungi lo sciroppo d’acero, oppure lo zucchero se hai scelto questa variante. Mescola costantemente per far sciogliere il dolcificante e amalgamare gli ingredienti.

Le spezie:

A questo punto, incorpora le spezie. Unisci lo zenzero, la noce moscata, la cannella, i chiodi di garofano macinati, un pizzico di pepe e un pizzico di sale. Se desideri, puoi aggiungere qualche goccia di estratto di vaniglia per un tocco aromatico in più. Continua a mescolare per evitare che le spezie si depositino sul fondo del pentolino.

Lascia cuocere a fuoco dolce per circa dieci minuti, mescolando di tanto in tanto. Durante questo tempo, il composto si addenserà leggermente e le spezie rilasceranno tutti i loro aromi, creando un profumo irresistibile.

Una volta raggiunta la consistenza desiderata, spegni il fuoco e filtra il composto attraverso un colino a maglie fini per eliminare eventuali residui di spezie. Questo passaggio garantirà uno sciroppo liscio e perfettamente omogeneo.

Lascia raffreddare completamente prima di trasferire lo sciroppo in un barattolo o in una bottiglia ben pulita. Conserva il tuo sciroppo pumpkin spice in frigorifero, dove si manterrà fresco fino a tre settimane. Tuttavia, se la tua casa è come la mia, potrebbe sparire in meno di dieci giorni, ripeto.

Suggerimenti e varianti

Questo sciroppo è un vero jolly in cucina. Usalo per insaporire il tuo caffè latte, ma anche per guarnire dessert come pancake, waffle, cheesecake o gelati. Puoi persino aggiungerlo a un bicchiere di acqua frizzante per creare una bevanda speziata e rinfrescante; ho visto che questa bevanda molto spesso diventa virale sui vari social. Se preferisci una versione più delicata, puoi ridurre la quantità di spezie o omettere il pepe. Per un tocco extra, prova ad aggiungere un cucchiaino di cacao amaro in polvere durante la cottura: otterrai una variante ancora più golosa. Non parliamo poi di quello che puoi fare con la panna montata accanto!

Preparare lo sciroppo pumpkin spice è un gesto semplice ma capace di regalarti momenti di puro piacere. Con il suo sapore avvolgente e la sua versatilità, trasformerà ogni tua creazione in una coccola autunnale. Metti un pizzico di magia nelle tue giornate e lasciati conquistare dal profumo delle spezie. L’autunno non è mai stato così dolce. Anche tutte le altre stagioni se vuoi l’Autunno sempre con te e lo porti nel cuore come me.

Il video dove lo prepariamo insieme su Instagram
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Quello che le foto non dicono

Le posate sono di Seletti, la bellissima tazza è di Anthropologie, il piatto di Zara Home e il centrino un bellissimo regalo di mamma (credo lo abbia fatto la Nonna. La mamma, ahimè, non ricorda bene quale zia o nonna lo abbia creato davvero. Comunque un prezioso centrino di famiglia)

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Published on December 28, 2024 09:26

December 27, 2024

La Torta Sandwich: elegante, versatile, facile e buona

 

La Torta Sandwich: Eleganza e Semplicità per le Feste

Cosa c’è di più perfetto per celebrare le feste natalizie se non una torta sandwich che unisce eleganza e sapori irresistibili? Questa ricetta è pensata per stupire i tuoi ospiti con una presentazione raffinata e una versatilità infinita, ideale per adattarsi ai gusti di ogni commensale. La faccio e rifaccio, insieme alle tartine al panbrioche ogni anno, e devo dire che non solo il successo è assicurato ma che c’è sempre una forma incredibile di stupore che continua a stupire me! Piace sempre a tutti e c’è sempre qualcuno che la scopre e non smette di ringraziarti per aver dato un’idea tanto scenografica quanto gustosa e deliziosa. Insomma con la torta sandwich raccogli sempre tanti complimenti e aiuti qualcuno in difficoltà nella scelta di cosa preparare durante le feste.

Immagina una torta soffice e cremosa, impreziosita da strati di hummus e crema di avocado con una nota fresca di lime; nel mio caso stavolta l’ho fatta proprio così. A completare il tutto, una decorazione a base di maionese vegana, pomodorini succosi, rucola fresca e cetriolini croccanti; non sono ingredienti di stagione lo so, ma durante le feste lo sai uno strappo alla regola lo faccio perché si tratta appunto di una tantum.

Per un tocco di classe in più?

i grissini torinesi creano una sorta di elegante gabbia che eleva l’estetica del piatto. Questa presentazione potrebbe essere adattata anche per un tronchetto di Natale, regalando alla tua tavola un tocco inaspettato e creativo. Lo abbiamo già fatto insieme ma si tratta semplicemente di sovrapporre le fette, appiattirle un po’ con il matterello, condirlo e rigirarlo su se stesso. Che sia torta, che sia rotolo, che sia corona, che sia qualsiasi forma il successo è sempre assicurato.

Ingredienti Principali

Per la tua torta sandwich puoi lasciarti guidare dalla fantasia e scegliere ingredienti che più ti rappresentano; l’ho fatto pure con qualche affettato vegetale di lupino e del tofu e che dire?! Anche con questi ingredienti un successo.

Qui, troverai una combinazione che bilancia sapori freschi e consistenze avvolgenti:

Fette di pane morbido da tramezzino senza crostaHummus classico o speziatoCrema di avocado con limeMaionese veganaPomodorini ciliegino o quello che preferisciRucola frescaCetriolini sottacetoGrissini torinesi per la decorazionePreparazione: Un Viaggio di Gusto e Creatività

Inizia preparando la crema di avocado. Schiaccia un avocado maturo fino a ottenere una consistenza cremosa, poi aggiungi il succo fresco di lime, un pizzico di sale e, se preferisci, una punta di pepe per esaltare i sapori. Questa crema donerà una freschezza unica al tuo piatto.

Spalma uno strato generoso di hummus su una fetta di pane da tramezzino, cercando di distribuirlo uniformemente fino ai bordi. Adagia sopra un’altra fetta di pane e coprila con la crema di avocado appena preparata. Continua alternando gli strati fino a raggiungere l’altezza desiderata per la tua torta sandwich. Se non vuoi alternare procedi solo con humus o “guacamole” (sì, anche aggiungendo pomodorini e cipolla potrebbe venir fuori un piccolo capolavoro di gusto)

A questo punto, spalma la superficie e i lati della torta con la maionese vegana, utilizzando una spatola per ottenere una copertura liscia e uniforme. Questo passaggio non solo conferisce sapore, ma funge anche da base perfetta per la decorazione finale. Se sei in vena di decori sacca da pasticciere e via! Non puoi che rendere tutto ancor più spettacolare, del resto.

Ora arriva la parte più divertente e creativa: la decorazione. Disponi i grissini torinesi lungo i lati della torta, creando una cornice raffinata e croccante. Completa la superficie con pomodorini tagliati a metà, ciuffetti di rucola fresca e rondelle sottili di cetriolino. Il risultato  conquisterà tutti al primo sguardo.

Varianti e Suggerimenti

La bellezza di questa ricetta risiede nella sua versatilità. Puoi sostituire l’hummus e la crema di avocado con qualsiasi ripieno cremoso che preferisci, come formaggio spalmabile, paté di olive o crema di noci. Pere, gorgonzola e noci è una delle prime che mi viene in mente anche se vegetariana e che ha riscosso un successo incredibile. Ma anche purè di patate alternato a strati di verdura come fosse un’insalata russa è piaciuta tantissimo. Ho fatto talmente tante versioni che neanche le ricordo tutto. Se desideri un sapore più deciso, prova ad aggiungere erbe fresche tritate o spezie al tuo ripieno. Oppure se vuoi un effetto crunchy/crumble/croccante prova a sbriciare sopra della frutta secca.  È perfetta!

Un omaggio alla creatività semplice e d’effetto

La torta sandwich è più di una semplice pietanza: è un omaggio alla creatività e alla convivialità. Perfetta per ogni occasione, dalle cene informali ai pranzi festivi, saprà conquistare i tuoi ospiti con la sua bellezza e il suo gusto irresistibile. Preparala con amore, e vedrai come ogni morso saprà raccontare la magia delle feste.

Qui nel menù di Natale e in quello di Capodanno, te lo dico, non manca più!

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Published on December 27, 2024 11:53

Vanille Kipfer: I cornetti alla vaniglia più buoni

Dopo le stelle, zimtsterne, le lune.
Come in un abbraccio tra lune e stelle.

Sul mio sito nel 2009 e nel 2015 ti ho lasciato due ricette dei vanille kipferl e oggi ti lascio quella definitiva che non cambierò mai più.
E chi me l’ha regalata affinché io potessi farlo a te?
La zia Luci e Mariarita.
Luci è nata ad Amburgo e ha vissuto tutta la sua adolescenza e gioventù nella meravigliosa Buxtehude; soprattutto a lei devo il mio amore viscerale per la Germania e tutto quello che ne consegue (una vera e propria fissa insieme all’Inghilterra, lo sai).
Nel 2015 abbiamo preparato insieme i Vanille (trovi anche un mio vecchio video su YouTube) in occasione del Pappamondo natalizio, ovvero un giro del mondo attraverso ricette natalizie gustose da ogni parte del Globo.
In tedesco Vanillekipferl, cornetto alla vaniglia, tipico biscotto natalizio diffuso in Germania, Austria e Alto Adige ti conquista al primo morso. Una frolla semplicissima con farina, burro e mandorle (veganizzarli è semplicissimo e come ti ho promesso lo faremo insieme dopo questa che è la ricetta tradizionale). Il tutto aromatizzato alla vaniglia. Alcuni utilizzano le nocciole al posto delle mandorle ma tradizione impone le seconde. Una volta ottenuti dei semplici bastoncini, si formano i cornetti e via: Una nevicata di zucchero a velo per un sapore antico che non si dimentica. I classici biscotti dei ricordi. Della Nonna. Dei momenti importanti e incancellabili che , ahimè, molte volte purtroppo non si possono vivere più se non attraverso l’immaginazione. Ma è attraverso i sapori che arrivano dritti al cuore.
Veri, vividi e più importanti che mai.

Conservali in scatole di latta. Regalali. Infiocchettali. Mordili.
Non rinunciarci.

Come si fanno?

210 grammi di burro, 250 grammi di farina, 70 grammi di zucchero, 100 grammi di farina di mandorle, zucchero a velo per i biscotti alla fine (ma pure un po’ di più), vaniglia bourbon in polvere

Il burro deve essere a pomata e temperatura ambiente. Lascia che accolga lo zucchero a velo incorporando pian piano con la spatola. Aggiungi poi la farina, la farina di mandorle e il sale. E se ti piace un po’ di vaniglia (ma ce ne sarà in abbondanza poi nello zucchero finale). Ottenuto un impasto liscio lascialo riposare avvolto in pellicola nel frigo per almeno 30 minuti. Poi tira fuori dal frigo e con le mani ricava prima delle palline e poi un filoncino. Incurva e ricava dei cornetti.
Se sono stati troppo fuori frigo e hai impiegato del tempo a fare questi cornetti prima di infornarli, mettili nel frigo per 10 minuti.
Ricorda che il segreto per ottenere dei Vanille Kipferl perfetti è lavorare la frolla velocemente per non far scaldare troppo il burro, e assicurarti di lasciare riposare l’impasto in frigo prima di formare i cornetti sarà proprio la chiave Vincente.
Poggia su carta da forno e cuoci a 180 già caldo statico finché sono dorati. Ancora caldi passali nello zucchero a velo e vaniglia. Poggiali su di una graticola e lascia raffreddare.
Mentre li sforni, immagina che ogni biscotto sia una piccola luna che illumina la tua tavola e il tuo cuore.

 

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Published on December 27, 2024 11:44

Tradizioni e Superstizioni di Capodanno dal Mondo: L’America, la Cina e il Giappone

Tradizioni e Superstizioni di Capodanno dal Mondo

La notte di Capodanno porta con sé un carico di emozioni ricchissime: speranza, aspettative, desideri. In tutto il mondo questo passaggio simbolico dall’anno vecchio al nuovo è segnato da rituali e tradizioni che ci raccontano di popoli e culture diverse unite dal sogno comune di un futuro migliore. Ogni gesto, ogni piatto, ogni superstizione custodisce un frammento di questa magia universale. Come sai amo sempre indagare sulle tradizioni -di qualsiasi tipo- che riguardano anche e soprattutto il cibo (e dintorni). In questi anni, soprattutto su Instagram, ne abbiamo parlato e riparlato nelle storie ma anche nei vari post. L’uva, per esempio, è ormai da anni diventata anche una tradizione nostrana nonostante lo siano sempre state le lenticchie; protagoniste indiscusse già dagli anni ottanta se non addirittura prima. Perché ciclicamente, come accade sempre, il ruolo da protagonista viene poi surclassato dalla moda del momento e via così. Ritornarno le tradizioni, si dimenticano e poi ancora si recuperano in un loop infinito.

In America? Il vischio! E non solo. Pure un tuffo nell’Atlantico ghiacciato

Il vischio è protagonista e lo abbiamo visto sempre nei film. Ci si bacia sempre sotto il vischio. Ma perché?

L’origine è nordica e parla della dea Frigg che voleva salvare il figlio Balder, buono e generoso, dalle grinfie di Loki il fratello cattivo e invidioso. Frigg parlò con tutti gli esseri viventi della natura e non solo, affinché avvertissero che il disgraziato Loki volesse uccidere il tanto amato figlio. Si dimenticò del vischio, ahimè. E fu proprio quello che Loki usò per scagliarlo contro l’odiato fratello. Frigg pianse tutte le sue lacrime davanti a Balder e quelle stesse lacrime caddero sopra il vischio. Balder resuscitò e fu proprio per questo che si diede un valore di vita e felicità al vischio. Per il ritorno alla vita di Balder e per il fatto che Frigg, felice come non mai, baciasse chiunque arrivasse. Da quel giorno il vischio diventò per tutti simbolo di grande fortuna qualora ci si fosse baciati accanto. E poi, sotto.

Un’altra tradizione famosa è quella del primo Gennaio a Coney Island. Il Polar Bear Club nautico di Coney Island organizza un tuffo nelle acque ghiacciate dell’Atlantico. A partire da mezzogiorno centinaia di newyorkesi e anche moltissimi turisti si tuffano. Il bizzarro evento è totalmente gratuito ma i partecipanti possono effettuare una donazione a favore degli organizzatori che devolvono tutto in beneficienza. Il tuffo viene guidato da una persona travestita da Orso Polare che suona la tromba per segnalare ai bagnanti che è arrivato il momento di tuffarsi nell’oceano. Nel tempo molti dei partecipanti hanno deciso di travestirsi rendendo tutto ancor più unico e goliardico. Ci sono Hulk, Babbo Natale, personaggi Marvel, Batman, Harry Potter e davvero una quantità di super eroi e personaggi famosi dei fumetti.

In Giappone? Soba e desideri silenziosi

In Giappone, il 31 dicembre è dedicato ai “toshikoshi soba,” noodles lunghi e sottili che simboleggiano longevità e superamento delle difficoltà. Consumati prima della mezzanotte, rappresentano un passaggio fluido e armonioso tra vecchio e nuovo.

Un momento profondamente spirituale è il “Joya no Kane,” il suono delle campane che riecheggiano nei templi buddisti per 108 volte, uno per ogni peccato terreno secondo la fede buddhista. Questo rito purifica l’anima e inaugura l’anno con serenità. Anche la prima aurora dell’anno è un evento speciale: i giapponesi si radunano per ammirarla, considerandola un augurio di prosperità e rinascita.

In Cina? Ravioli e speranze avvolte nella pasta

In Cina, il Capodanno lunare è una delle festività più importanti, celebrata con sontuosi banchetti familiari. I ravioli, o dumpling, sono i protagonisti assoluti della tavola. Simbolo di ricchezza per la loro forma che ricorda antiche monete d’oro, i ravioli sono preparati con cura e, a volte, nascondono una moneta: chi la trova, si dice, avrà fortuna per tutto l’anno.

Non manca mai il colore rosso, emblema di gioia e fortuna, che domina decorazioni e abiti. Una tradizione suggestiva è quella della pulizia della casa prima del Capodanno: un gesto simbolico per spazzare via la negatività e fare spazio alla prosperità. Agrumi e piatti abbondanti completano la celebrazione, rappresentando fertilità e ricchezza.

Queste tradizioni, ricche di significato, ci mostrano come ogni cultura viva il Capodanno come un momento di rinascita e speranza. Che sia con un bacio sotto il vischio, un tuffo gelido o un piatto di ravioli, il nuovo anno è sempre un’occasione per sognare e augurarsi il meglio.

Ecco la ricetta dei

JIAZOI- GYOZA-DUMPLINGS- RAVIOLI

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Published on December 27, 2024 10:29

December 26, 2024

Lasagne al doppio ragù: proteine di piselli e lenticchie

Lasagne con Doppio Ragù: Un Capolavoro di Contrasti e Sapori

Le lasagne sono un piatto intramontabile che si presta a infinite interpretazioni e questa versione con doppio ragù è una mia creazione che sta già conquistando tutti.  È nata, come spesso accade per un errore. Una mancanza. Non mi bastavano gli ingredienti. E invece il risultato mi ha sorpreso a tal punto di volerla fare e rifare (al posto delle proteine di piselli ho pure provato il granulare di soia. Risultato? perfetto!).

Errore a parte potremmo pavoneggiarci e dire che l’idea nasce dal desiderio di combinare due consistenze e sapori unici: un ragù di proteine di piselli e un ragù di lenticchie. Il risultato? Un piatto che sorprende per il suo gusto ricco e per il gioco di contrasti.

Ingredienti per le Lasagne con Doppio Ragù250 grammi di sfoglie di lasagna (fresche o secche, preferibilmente senza uova perché tanto il gusto è buono uguale e quindi perché eccedere?)400 grammi di proteine di piselli (o granulare di soia, se preferisci)400 grammi di lenticchie cotte1 litro di passata di pomodoro1 cipolla1 carota1 gambo di sedano2 spicchi d’aglioOlio extravergine di olivaSale e pepe q.b.Spezie a piacereBesciamella vegana (circa un litro per una bella lasagna gustosa e grondante altrimenti 700 sono più che sufficienti)Formaggio vegetale grattugiato (facoltativo, per gratinare)Se mangi vegetariano usa formaggio molle che filerà (attenzione al parmigiano che ha caglio animale, però)Preparazione: due ragù, una lasagna perfetta

Per il ragù di proteine di piselli:

Inizia reidratando le proteine di piselli in acqua calda per circa 10 minuti oppure fai Come me e non idratarlo. Rimarrà ancora più gustoso e “croccante”. Nel frattempo trita finemente cipolla, carota e sedano. In una padella capiente scalda un filo di olio extravergine di oliva e soffriggi il trito di verdure insieme a uno spicchio d’aglio schiacciato (facoltativo). Aggiungi le proteine di piselli ben strizzate (o a secco) e falle rosolare per qualche minuto. Unisci metà della passata di pomodoro, aggiusta di sale e pepe, e lascia cuocere a fuoco dolce per 20 minuti. Ho notato che con i pelati viene tutto più gustoso. De gustibus.

Per il ragù di lenticchie:

In un’altra padella, ripeti il soffritto con cipolla, carota, sedano e aglio. Aggiungi le lenticchie cotte, la restante passata di pomodoro, e insaporisci con le spezie che preferisci. Lascia cuocere per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Assemblaggio delle lasagne:

In una pirofila, versa un mestolo di besciamella vegana sul fondo per evitare che le sfoglie si attacchino. Adagia il primo strato di sfoglie di lasagna e distribuisci il ragù di proteine di piselli. Copri con uno strato sottile di besciamella e aggiungi un nuovo strato di sfoglie. Prosegui solo alla fine (nello strato superiore) con il ragù di lenticchie.  Termina con uno strato di besciamella e, se lo desideri, una spolverata di formaggio vegetale grattugiato per una crosticina dorata.

Cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 30-35 minuti, finché la superficie non sarà ben gratinata e le lasagne morbide ma compatte.

Le lasagne con doppio ragù sono un’idea innovativa che celebra la cucina vegetale in tutto il suo splendore. La combinazione di proteine di piselli e lenticchie crea un equilibrio di sapori e consistenze che conquista al primo assaggio. Perfette per una cena importante o per celebrare le feste con un tocco di creatività queste lasagne sono destinate a diventare il tuo nuovo cavallo di battaglia.

 

Quello che le foto non dicono:

Il piatto è di Zara Home, i bicchieri sono di Anthropologie.

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Published on December 26, 2024 11:45

Zimtsterne: Le stelle di cannella

Come ti ho raccontato qualche giorno fa mi sono concessa un pomeriggio davvero indimenticabile in compagnia della zia Luci e Mariarita all’insegna di ricordi, tradizioni, risate e abbracci lunghi caldi e avvolgenti. Quelli di cui si ha sempre più bisogno in una vita così frenetica fatta solo di lavoro, lavoro e? E lavoro, ecco. 

Gli Zimtsterne (Zimt significa cannella e Sterne, stella) sono dei biscotti che amo particolarmente e che appartengono alla tradizione nord europea che, per mio gusto, credo sia imbattibile in fatto di biscotti speziati natalizi. Basti pensare ai Pebernodder, che sai, sono immancabili nei miei vassoi a Natali. E i vanille Kipferl? Faremo anche quelli insieme e ti lascerò una ricetta a dir poco incredibile. Anche la versione vegana. Ho così tante cose da raccontarti, scrivere e condividere che vorrei il tempo un attimo si fermasse. 

Proprio come avrei voluto nel lungo abbraccio con Luci e Mariarita, capaci di aver portato tanta luce di stelle e profumo di cannella. 

Come si fanno? 

Monta 3 albumi d’uova. Se hai gli albumi siamo intorno ai 105/110 grammi massimo. Mentre li monti pian piano aggiungi 250 grammi di zucchero a velo. Conservarne 5 cucchiai generosi per fare poi la glassa finale tipica di questi biscotti. La glassa andrà cotta e diventerà perfettamente liscia. Incorpora poi 250 grammi di farina di mandorle e un bel cucchiaino generoso di cannella (o anche di più se ti piace e vuoi abbondare). Stendi l’impasto senza farlo riposare su un tagliere “infarinato” con lo zucchero a velo (chissà come si dice: “inzuccherato”?). Ricava delle stelle e metti su carta da forno. L’altezza deve essere circa 3-4 mm. Non cresceranno tanto quindi non c’è bisogno di distanziamento. Metti con un pennello gli albumi e lo zucchero che hai messo da parte sopra i biscotti cospargendoli unifornemente e inforna a 140 per 30-35 minuti. Se vedi che stanno ingiallendo tira fuori. Il forno deve essere statico. 

La glassa

La glassa, preparata con cura dagli albumi messi da parte, è l’elemento che rende queste stelle davvero iconiche: liscia, candida e irresistibilmente luminosa.

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Published on December 26, 2024 09:59

December 22, 2024

Tarte di Mele e Cipolle Caramellate

Questa tarte è la prova che con pochi ingredienti semplici si può creare un piatto che conquista tutti al primo assaggio. La dolcezza delle mele si unisce alle cipolle caramellate, creando un contrasto delizioso che rende questa ricetta perfetta per un aperitivo, un brunch o una cena leggera. Essendo totalmente vegana, è una scelta versatile che accontenta tutti, ed è anche velocissima da preparare: un’idea dell’ultimo minuto che non delude mai. Perfetta per il mio nostro Natale Last minute, no?

Ingredienti

1 rotolo di pasta sfoglia2 mele, tagliate a fette non troppo sottili3 cipolla grande, tagliata a rondelleOlio extravergine d’oliva q.b.Salsa di soia q.b. per caramellareSale, pepe, curry e paprica dolce a piacere(Opzionale) Camembert o Brie, per una versione vegetariana

Procedimento

Caramellare le cipolle: Scalda un filo d’olio in una padella, aggiungi le cipolle tagliate a rondelle e cuoci a fuoco medio-basso finché diventano morbide e traslucide. A fine cottura, sfuma con abbondante salsa di soia, mescolando bene. Continua a cuocere fino a quando la salsa di soia inizia a caramellare le cipolle, donando loro un colore brunito e un sapore intenso. Spegni il fuoco e lascia riposare qualche minuto. (Se preferisci, puoi caramellare le cipolle con aceto e zucchero, ma la salsa di soia permette di ottenere un risultato perfetto senza zuccheri aggiunti)

Preparare le mele: Taglia le mele a fette di medio spessore e spennellale con un mix di olio, sale, pepe, curry e paprica dolce. Comunque adopera, come sempre, le spezie che ti piacciono di più.

Assemblare la tarte: Stendi la pasta sfoglia su una teglia rivestita di carta forno. Distribuisci uniformemente le cipolle caramellate sulla sfoglia, quindi aggiungi le fette di mela spennellate di spezie.

Cottura: Inforna a 180°C per circa 40 minuti, o fino a quando la sfoglia risulta dorata e croccante.

Opzione con formaggio: Se desideri aggiungere un tocco extra e vuoi fare una versione vegetariana -non adoperando formaggi con caglio animale-  puoi inserire qualche fetta di Camembert o Brie sotto lo strato di cipolle caramellate. In cottura, il formaggio si scioglierà, creando una sorpresa cremosa e saporita al taglio. Anche il bergader o il gorgonzola piccante va benissimo. Decidi secondo il tuo gusto.

Questa tarte è un piatto semplice ma sofisticato che sorprende con la semplicità del caso.

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Published on December 22, 2024 22:07

December 20, 2024

Cornetti salati con broccoli e taleggio

Facile Facile

Fai sbollentare i broccoli giusto per ammorbidirli. Poi passali padella con un po’ di olio extravergine di oliva. Aggiusta di sale. Non hai i broccoli? E che problema c’è? Puoi davvero imbottirli come ti piace di più. Un’idea semplicissima ma sempre vincente.
Usa una sfoglia già pronta, meglio se tonda  perché  l’operazione verrà sicuramente più facile. Basterà ricavare tanti triangoli partendo dal centro della sfoglia. Il classico metodo, insomma. Io divido la classica sfoglia in quattro e vengono dei cornetti belli grandi e perfetti ma pure con otto. Non esagererei di più perché arrotolando pezzi più piccoli potrebbero non far venire una forma “classica”, diciamo così.

Metti un po’ di broccoli e un pezzetto di taleggio o formaggio che preferisci. Sai cosa ci starebbe benissimo? Del roquefort o del gorgonzola piccante. Ma anche pere, bergader e broccoli riscuotono sempre grande successo.
Arrotola e chiudi il cornetto.
Spennella con latte e inforna a 180 per 12/13 minuti finché dorati.

Aperitivo, brunch, tea Time, antipasto: a qualsiasi ora. Anche al mattino? E perché no?!

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Published on December 20, 2024 22:07

vegan Wurstel con crema speziata di fagioli

La cucina vegetale ci regala ogni giorno nuove scoperte e i würstel vegani sono ormai un’icona di questa rivoluzione gastronomica. Sino anche solo a cinque anni fa questo livello era onestamente insperabile. Sono golosissimi. Alcuni troppo speziati e deludenti ma tra la vastissima scelta spiccano dei prodotti che definirei eccezionali. Inutile dire che “somigliano alla carne” (neanche me lo ricordo più il sapore, fortunatamente, dopo vent’anni) ma più importante sottolineare quanto sia morbidi e deliziosi. Non sono più ammassi duri di spezie senza carattere e sapore. Non sono più inspiegabilmente orrendi. Sono appunto prodotti che hanno un loro sapore. Una loro identità e personalità.

La loro qualità ha raggiunto livelli incredibili insomma e quelli di Beyond Meat, che trovi alla Metro, sono un vero capolavoro (li vendono surgelati e in confezioni da 20 come gli hamburger). Abbinati a una crema di fagioli speziata e serviti con croccanti chips di lenticchie si trasformano in un piatto che unisce semplicità, golosità e raffinatezza.

Ingredienti per i Vegan Würstel con Crema di Fagioli4 würstel vegani (consiglio quelli di Beyond Meat)250 grammi di fagioli cannellini (precotti o cotti in casa)1 spicchio d’aglio1 cucchiaino di paprika affumicata1/2 cucchiaino di cumino in polvere1/2 cucchiaino di coriandolo in polvere1 pizzico di peperoncino (facoltativo)1 cucchiaino di succo di limoneOlio extravergine di olivaSale e pepe q.b.Chips di lenticchie (per accompagnare)Preparazione: un’esplosione di sapori

Inizia preparando la crema di fagioli. Scola i fagioli cannellini e risciacquali bene se usi quelli in scatola; sai che io solo ed esclusivamente in vetro e sciacquo pure quelli.

In un mixer, aggiungi i fagioli, l’aglio (se lo digerisci e ti piace ma puoi ometterlo serenamente), la paprika affumicata, il cumino, il coriandolo, il succo di limone (tutte le spezie che preferisci), un filo di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale e pepe. Frulla fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Se necessario, aggiungi un po’ d’acqua o brodo vegetale per regolare la consistenza (come dicono tutti). Il mio trucchetto lo sai già: acqua ghiacciata o addirittura cubetti come mi ha consigliato su Instagram uno chef mediorientale.

Passa ora ai würstel vegani. Scalda una piastra o una padella antiaderente e arrostiscili per qualche minuto su tutti i lati, finché non saranno ben dorati e caldi al centro. A me piace dividerli a metà ma fai tu. Questo passaggio esalterà il loro sapore e conferirà una deliziosa croccantezza esterna.

Disponi i würstel arrostiti su un piatto da portata, accanto a una generosa porzione di crema di fagioli speziata oppure se non ami mischiare le cose, come me, servi a parte in una ciotolina. Completa con le chips di lenticchie, che aggiungono una nota croccante e leggera al piatto. Se desideri puoi guarnire con un filo di olio extravergine di oliva e una spolverata di paprika per un tocco di colore e sapore in più. Questo piatto è l’esempio perfetto di come la cucina vegetale possa essere semplice, gustosa e sorprendentemente versatile. I würstel vegani e la crema di fagioli speziata sono un’accoppiata vincente ideale per un pasto informale o un aperitivo speciale.

Provalo e lasciati conquistare dall’armonia dei sapori.

 

Quello che le foto non dicono

Il piatto fa parte di un vecchio servizio di mamma che ho sempre amato molto e che mi ha gentilmente regalato.

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Published on December 20, 2024 06:36

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Iaia Guardo
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