Iaia Guardo's Blog, page 119
January 20, 2015
Centrifugato/Smoothie con Carota, Mango e Arancia (Per combattere il raffreddore e i malanni di stagione)
L’avevo gi�� fatta qui in versione ghiacciata
Ho centrifugato la Carota. Ho spremuto le Arance. Ho tagliato a pezzetti il Mango (il mio era molto maturo) e l’ho frullato per bene. Ho messo tutto nel frullatore e via.
Il mango non deve stare in frigo e deve essere maturo. Se non �� maturo, e quindi ha un sapore terribile che ne deturpa proprio l’essenza, mettetelo in un sacchetto di cellophane e aspettate due giorni.
Mango
S�� dai ho un debole per le carote (e per tutte le verdure-ortaggi-frutta del mondo). L’avevamo lasciata con la papaya, anche per ricordarne le infinit�� propriet�� e la ritroviamo qui in gita con la Signorina onnipresente Arancia e l’amica venuta da lontano Miss Mango. Trovo che il mango innaffiato di succo di limone e servito con zenzero, che sia in polvere o radice grattugiata, sia un’insalatina non buona. Molto di pi��. In una proposta di Menu Vegano e Vegetariano l’avevo inserita a pieno titolo. Il Mango come l’avocado �� un frutto perfetto per le preparazioni salate e poco pi�� sotto sar�� mia premura ricordare qualche preparazione eseguita qui. Da diversi anni quando dico “Mango” non pu�� che apparirmi la Bestiabionda ferrarese, ormai romana, intenta a compiere un’operazione incredibile per una Ricetta pazzesca che finir�� (spero) nel mio libro in lavorazione (spero, perch�� se arrivo viva a Carnevale �� gi�� una conquista). Originario dell’Asia, pare che sia coltivato da 4.000 anni. L’India �� il maggior produttore (e difatti la Ricetta che io e Giulia in quell’occasione stavamo andando a eseguire era proprio indiana); vi sono tante variet�� di questo frutto. E’ zuccherino e quindi sconsigliato per chi deve fronteggiare gli zuccheri nella propria dieta, ma una delle incredibili propriet�� che mi ha sempre affascinato �� che pare contenga una sostanza simile al sonnifero (vabb�� devo indagare meglio, dai) che concilia il sonno. Lo leggevo diversi mesi fa su una rivista (credo Riza? Non saprei perch�� non �� mia abitudine acquistarla. E’ capitato) non ricordo esattamente dove. Veniva indicato addirittura come terapeutico. E’ praticamente composto per la maggior parte di acqua e zuccheri. Ricchissimo di vitamina ed energizzante, poich�� contiene potassio, zolfo e magnesio che aiutano a combattere sia la stanchezza che la spossatezza. Perfetto per depurarsi in quanto diuretico, ha buccia e foglie curative. Il Mango pare sia un altro di quei frutti capaci di contrastare i radicali liberi e che svolga quindi un’azione antitumorale (pur continuando a ripetere che a me questo etichettare continuo mi mette giusto un attimino di paura e angoscia. Trattandosi di frutta per�� certo male non fa). Quello insomma che colpisce del Mango �� sicuramente il potere calmante, disintossicante e diuretico. Per lo stress fisico �� un ottimo ricostituente e viene consigliato molte volte anche per combattere il raffreddore. Non ha tante calorie, contando che sono 55 per 100 grammi di prodotto, ma va sempre tenuto conto della presenza di zuccheri.
Carota
La carota, oltre all’infinita lista di benefici che continuo a ticchettare incessantemente da anni ormai, ha per�� anch’essa la croce di essere zuccherina. Demonizzata insieme alla patata nelle diete ipocaloriche manco fosse un doppio cheeseburger, passa spesso per un ortaggio da evitare. Fesserie! Certo �� che se si �� a regime calorico strettissimo di zuccheri perch�� �� in corso una dieta specifica e controllata (per un breve periodo di tempo), la carota s�� potrebbe essere da evitare (fermo restando che di assoluto non vi �� nulla) ma un bel centrifugato di carota oltre a non aver mai fatto ingrassare nessuno se preso prima dell’attivit�� sportiva (ma anche dopo) �� davvero un toccasana. Va per�� ricordato in questo caso specifico, ovvero nella “costruzione” di una bevanda perfetta per contrastare i malanni di stagione, che anche la Carota �� perfetta perch�� possiede grandi quantit�� di vitamina A, B e C (recenti studi stanno dimostrando che influisce anche sul sistema nervoso. Vai di carote insomma!).
Arancia
Sulle Arance, oltre alle sempiterne vitamine A, B e C, basta ricordare soltanto l’azione antinfiammatoria (come tanti altri agrumi e parenti di questa meravigliosa famiglia). Poi �� un susseguirsi di benefici infiniti e continui.
Per dire insomma che da questo mix incredibile di tre frutti dalle propriet�� infinite si ottiene innanzi tutto un sorso di benefici e relax ma al tempo stesso una botta alla stanchezza con lieve picco di zuccheri che influiscono sull’umore, senza contare l’azione proprio “medica” che svolgono in simbiosi per contrastare i malanni di stagione. Fermo restando che a prescindere da questi un centrifugato, tanto quanto uno smoothie o un frullato, sono sempre (scritto proprio lampeggiante font 200) fidi alleati per la nostra salute.
Altre Ricette con il Mango?
Cheesecake al Mango
Chutney al Mango
Strudel con Mango e Agrumi
Pollo Indiano al Mango
Avocado, Mango e Pollo
Mango e Feta
Curry di Mango e Gamberi
Carota Mango e Arancia ghiacciati
Gelatina al Mango
Insalata Mango e Caprino
Panettoncini al T�� e Mango
Tartare di Scampi e Mango
January 19, 2015
Mangiare S(tr)ano: Cenni iniziali sullo Zucchero Raffinato Bianco
L’argomento condimenti �� talmente complesso che risulta quasi impossibile anche solo pensare di venirne a capo.��Dell’importanza del punto di fumo per quanto concerne la sfera dell’olio e dell’uso dei semi, che vanno per certi versi a sostituire il tanto consacrato/stimato/idolatrato olio, si �� parlato molto sinteticamente qui.��E’ importantissimo l’argomento condimenti in generale, proprio perch�� interessa, e molto, la dieta giornaliera di ognuno di noi. Negli anni mi sono resa conto che alcune persone focalizzano tutto sull’uso del sale, altre dell’olio e altre ancora dello zucchero a seconda dei propri problemi. Tento di spiegarmi, s��. Chi soffre di ipertensione presta moltissima attenzione all’uso del sale. Chi soffre di colesterolo all’uso dell’olio e infine chi ha paura (e sono in tantissimi, quanto il colesterolo) del diabete, o ne �� affetto (o l’attende, considerata la situazione familiare), all’uso dello zucchero. La verit��? Si dovrebbe prestare attenzione a tutto. Amen.
A ticchettare inutilit�� �� una che quando pesava 140 chili aveva il colesterolo a 300, era ipertesa e le era stato prospettato un futuro diabete Mellito perch�� si sa a questa Iaia piace proprio esagerare e fa le cose alla grande. Nonostante sia fisiologico e non in ultimo logico occuparsi chiaramente delle problematiche soggettive, va detto che chi soffre di colesterolo certo non pu�� superare la dose consigliata di sale giornaliera e cos�� via perdendosi nella marea di ipotesi possibili; anche perch�� va detto che dietro il mero consumo in s�� dovrebbe esserci una vera e propria conoscenza ��di ogni singolo alimento. Cosa che in questa rubrichetta �� stata ripetuta qualcosa come un milione di volte. Chi si �� perso i deliri precedente ha da seguire un piccolissimo specchietto.
Il Progetto Miii che fame
Cereali e Legumi
Oli, Semi e Condimenti
Caff��, T��, Tisane e Cenni sugli Smoothie e Frullati
Non posso inoltre non cogliere nuovamente l’occasione di ringraziare per l’entusiasmo, la gioia e tutti i complimenti inerenti al mio sproloquio. Oltre a esserne ovviamente felice e lusingata, �� innegabile; voglio farlo ugualmente soprattutto per sottolineare un piacevole stupore perch�� ci�� significa, obiettivamente, che la voglia di amarsi, conoscersi e soprattutto fare attenzione a cosa entra o meno nel nostro corpo �� alta. Sempre di pi��. Questo corrisponde a un amore per se stessi, ergo suprema ilarit��. E’ del resto il lavoro di cui sto occupandomi a tempo pieno gi�� da un po’. Ci sto perlomeno provando, dai, diciamo cos��. C’�� forse qualcosa di pi�� bello che imporsi-cercare-provare ad amarsi? Un inizio 2015 per quanto mi riguarda sfolgorante. In occasione del post Caff��, T��, Tisane e Cenni sugli smoothie e frullati davvero in tantissimi, in ogni luogo e social, mi avete scritto chiedendomi di continuare a vaneggiare giusto per il gusto di parlarne tutti insieme e imparare allo stesso modo sia dagli errori che dalle vittorie. Lo scambio, soprattutto in questo determinato tipo di argomentazioni, fa davvero scoprire piccole chicche che possono stravolgere il quotidiano e la vita tutta e far venire a conoscenza di incredibili scoperte mediche e/o ricerche di cui non si sapeva nulla e che possono salvaguardarci da abitudini sbagliate. L’abitudine sbagliata, lo dice la parola stessa, diventa infatti routine quotidiana che con l’andar del tempo pu�� rivelarsi dannosa e compromettere la vita stessa. Ora senza buttarla troppo nel drammatico, perch�� essendo un’inguaribile ottimista mi piace sempre sottolineare che MAI nessuno dovrebbe permettersi di fare allarmismo, introdurremo con calma l’argomento (tra i pi�� spinosi) dello zucchero raffinato bianco (regia pu�� mettere una musica del terrore in sottofondo ma leggermente soft? Magari distribuendo in sala delle mandorle tostate di Avola, che sono buonissime, e indoreranno un attimino la piccola bomba che potrebbe esplodere in questa sala di amici? Grazie).
Tutti calmi e buttiamo gi�� le mandorle. Non corriamo verso la cucina a buttare scatole di zucchero in preda al delirio. Non corriamo verso casa di amici e parenti pronti a sparare zollette dal balcone in direzione Marte. Non sequestriamo la maestra domani all’asilo per poi puntarle un righello di Hello Kitty alla tempia al grido di “se so che mio figlio mangia zucchero raffinato bianco mia cara ti saltano le cervella!” e soprattutto ripeto SOPRATTUTTO non chiudiamoci in un supermercato per boicottare le confezioni di zucchero prospettando alle dolcissime vecchiette una morte certa entro tre settimane, manco fossimo quelli dall’altra parte della cornetta di The Ring. Ci siamo? Calmi. Mangiamo mandorle, respiriamo, inspiriamo e che il cielo ci aiuti! Proseguiamo con calma.
Non �� un segreto che lo zucchero raffinato bianco non sia un prodotto salutare, ormai. Se ne parla da anni. Molti ne hanno preso coscienza e bon. La confusione al riguardo �� tanta, per��. Mi confronto giornalmente con stereotipi di persone che potrei catalogare, ahim��, in diverse “scale” sociologiche. C’�� chi prende lo zucchero di canna per moda, giusto perch�� dire di canna (meglio se bio, suffisso inflazionato) fa figo ma se gli si dovesse chiedere la differenza fisserebbe il manico della tazzina con il topino nel cervello, unico amico di giochi neuronali, collassato nella ruota. C’�� chi prende lo zucchero di canna perch�� �� a dieta e quindi deve dimagrire “�� meglio non abusare” (come se stesse prendendo il caff�� amaro e come se quello di canna facesse dimagrire. Uhhhh che voglia di darti una sberla in faccia! Ah devo stare calma, vero). C’�� chi guarda male il tizio che versa il dolcificante nel caff�� perch�� l’aspartame �� cancerogeno mentre l’altro ribatte che non �� cancerogeno. C’�� quello con la stevia che viene condannato dall’altro perch�� altera il sapore del caff��, sottintendendo che lui �� un esperto e l’altro no (cos�� cominciano i linciaggi al bar, eh). Non in ultimo quello che prende il caff�� amaro, vantandosi come un pavone con la ruota tutta aperta in bella vista in mezzo all’aia, e nella mano destra ha un cornetto alla marmellata (con zucchero ovviamente bianco della peggiore specie sia nell’impasto che nella marmellata di quart’ordine; ma fosse pure di seconda ci si potrebbe disquisire sopra) e. E un eterno “etcetera etcetera”.
Tutti sanno pi�� dell’altro. Tutti pensano di star facendo la cosa giusta. Tutti, ovviamente, a guardare la tazzina-il piatto-il bicchiere-la panza dell’altro. La verit��? Tutti sbagliamo evviva il cielo. Rassegnazione. Nessuno ha la verit�� in mano. Nessuno ha un’alimentazione perfetta. Nessuno �� maestro di nulla. C’�� chi presta pi�� attenzione e chi no. L’improvviso dono della sintesi eccolo qui puntuale come una tassa. Allo stesso modo il dottore che ti dice di non fumare, uscito dallo studio beato lui si arrotola un po’ di tabacco e va a casa a mangiarsi una bistecca con un bel bicchierone di vino rosso, che fa sangue. Io stessa e per prima Guru dell’alimentazione non sono. Guru del dimagrimento nemmeno. Guru della dieta sana? Che io possa essere fulminata all’istante! Se c’�� una cosa che mi manda al manicomio ultimamente, sar�� onesta, sono tutte le Beauty Guru su Youtube che si sono trasformare in Personal Trainer e Nutrizioniste. S�� la dicono la tiritera che �� una loro opinione e che raccontano un’esperienza (ma lo fanno solo per le continue ondate di critica inarrestabile. Aggiungo: sacrosanta), ma dovrebbero pur capire oltre la differenza del sottotono rosa e color albicocca l’impatto emotivo che si ha quando un “pubblico” c’��. Pubblico che pu�� andare da uno (tuo zio per dire) a un milione. Nello stesso esatto momento in cui ti immoli come “personaggio pubblico” (solo a me fa venire un brivido o c’�� qualche altro squilibrato come me in sala?) DEVI comprendere che non sei nel tuo salottino con le amiche a dire fesserie come capitava prima. Anche condividere un proprio percorso ha un impatto devastante dal punto di vista emotivo di chi lo riceve. Questo accade principalmente perch�� bisogna essere consci del “pubblico” che si ha. Mettersi a parlare di fisica quantistica davanti alla nonna, per dire, potrebbe essere azzardato ai fini della comprensione. Allo stesso modo mettersi a disquisire del sottotono di blush con la zia ottantenne cieca pure; perch�� FORSE e dico forse potrebbe non coglierne le sfumature reali essendo cieca dalla nascita.
Francamente nel mio caso, nel tempo me ne sono resa conto sondando per bene l’impatto emotivo di chi ha voluto espormi la propria idea dopo avermi letto, �� tutto pi�� semplice. Incredibilmente vengo letta da persone competenti, raziocinanti, intelligenti sotto ogni punto di vista e che amano lo scambio, la conversazione e soprattutto, cosa pi�� importante, la condivisione (colpo di scena: maggiorenni; dato statistico da non considerare assolutamente come subordinato ai fini del ragionamento. Ed �� facile per una minorenne seguire GIUSTAMENTE 6 minuti di video con videoutfit e borsetta chanel/ casalinga disperata trasformatasi in aggressiva Milf con contouring alla Kardashian, piuttosto che una pazza che scrive 4.000 battute al secondo come me. Non che leggermi faccia bene, intesi. Vuoi mettere che nello stesso identico tempo puoi provare il nuovo rossetto essence? Aggiungerei pure FORTUNATAMENTE. Perch�� ai commenti “sei bellissima.sei bravissima.sei magrissima.ti prego dimmi fammi la tua dieta morning routine” io prenderei Koi, i miei nani, i miei pupazzetti ed emigrerei come minimo in Kazakistan a dissociarmi dal mondo tutto. Poi mi dedicherei all’unico hobby comprensibile: fissare il vuoto e riflettere sull’oblio neuronale). E’ doveroso dire questo, nonostante cinquemila battute fa avessi annunciato di star cominciando a parlare dello zucchero raffinato bianco, perch�� mai in vita mia vorrei trovarmi nella situazione di passare per esperta del quartierino. Faccio blog da dieci anni. Sono esperta di fuffologia e nani da giardino e qui �� un semplice diario di una lotta pubblica. Di una persona che ha dei disturbi alimentari da svariati decenni e non ha alcun tipo di problema ad ammetterlo. Che non vuole in alcun modo passare come quella che ce l’ha fatta a perdere 80 chili e ora pu�� atteggiarsi in video outfit con x small e via discorrendo. I miei abitini, le mie soddisfazioni e le mie conquiste personali in diversi ambiti li mostro a me stessa, al Nippotorinese e a mia madre. Non ho tutta questa frenesia di sbattere in faccia continuamente. Perch�� tutto questo blaterare polemico? Perch�� francamente non ci sto. Sono assolutamente dalla parte di chi sostiene che questo fenomeno di massa di Beauty Guru impazzite che ostentano video outfit, dimagrimenti e consigli idioti su detox e quant’altro vada assolutamente fermato, in principal modo per la tipologia di pubblico che hanno. Che non sta per “non pensanti” ma per “influenzabili”.
Dopo essermi schierata senza essere troppo diplomatica (chi crede che lo sia non mi ha mai letto, inciso) direi di blaterare circa lo zucchero bianco. Ogni volta che lo dico sento un brivido lunghissimo lungo la schiena. Colpa di tutti i manuali vegan estremisti e per forza di cose letture a cui sono soggetta. Gli estremismi, come ho pi�� volte avuto modo di sentenziare con cognizione di causa, sono ineluttabilmente certezza di ignoranza. Non per tirare in ballo sempre Youtube, ma mi va proprio di ballare oggi, ma anche qui l’argomento Crudismo-Veganesimo viene affrontato con un qualunquismo-populismo-pressapochismo capace di lasciarti interdetta. Terrorismo psicologico da parte della comunit�� crudista rappresentata da canali che ritengo senza tanti giri di parola: vergognosi. Il continuo ribadire che il latte vaccino sia praticamente mortale quanto lo zucchero e via discorrendo per la quasi totalit�� degli alimenti presenti sul pianeta Terra e sistema solare tutto. Gridare una propria idea non ti dovrebbe far sentire pi�� preparato o intelligente. Le persone che amo mangiano carne, pesce, zuccheri raffinati e tutto ma di certo non sto l�� a giudicarli, tediarli e fare sermoni. Mi limito, quando richiesto (tranne che con mamma), a spendere due o tre parole. Certo �� che se mamma mangia (come sempre) tutti i giorni carne, pesce, uova, fritti e zucchero bianco confesso che: intervengo. Sempre con tatto e mai con terrorismo ma tento di ridimensionarla. Suppongo sia un mio diritto e un suo dovere ascoltarmi.
Lo zucchero raffinato bianco �� a tutti gli effetti un silenzioso nemico che ci accompagna sin dalla tenera et��. E’ un po’ come quello che si pu�� definire la serpe in seno. E’ l��. La vedi. Sta sempre appiccicata a te ma non te ne rendi conto perch�� �� come se facesse proprio parte di te. Si diventa dipendenti come in tante cose fino a essere dei veri e propri drogati inconsapevoli che non riescono a farne a meno. Vuoi per gusto, per routine o perch�� proprio la societ�� e l’abitudine stessa ti portano al consumo. Leggevo su un quotidiano diversi giorni fa che se ne fa addirittura in media un uso di poco pi�� di due chili al mese pro capite, che sarebbero pi�� di ventiquattro chili l’anno. Partiamo col dire che io ne facevo un uso sicuramente pari al triplo e che a ventiquattro chili di zucchero ci arrivavo forse in quattro mesi. Non ne faccio uso dal 2008. Esattamente Aprile 2008. Nel senso non che non lo metto nel caff�� o nel t�� ma nel senso che dal 2008 non ho mangiato nulla che contenesse zucchero bianco raffinato (tolti pochissimi e rarissimi casi in cui ho festeggiato mie conquiste personali o condiviso momenti con amici in situazioni importanti: gelati e granite. Per gelati e granite intendo sempre artigianali e mai confezionati. Di certo nelle granite e nel gelato, se non diversamente specificato, si usa lo zucchero bianco raffinato che costa poco e blablabla. Invece nel gelato confezionato Valsoia, che amo, c’�� il fruttosio. Comunque per essere proprio precisi in tutto l’anno solo 5/7 giorni al massimo, chiaramente soprattutto d’estate). E quando dico mai intendo proprio mai, per il resto. Per essere cos�� bianco lo zucchero raffinato, non �� ormai un segreto per nessuno, subisce un processo di depurazione. Una delle componenti vincenti della propinazione dello zucchero bianco �� chiaramente il gusto. Tutti sin da piccoli sono abituati a confrontarsi con questo determinato tipo di sapore. Nel tempo l’abitudine e la prassi fanno il resto. Quante volte si �� visto storcere il naso davanti allo zucchero di canna, ancor peggio se grezzo, perch�� “s��, ma non ha lo stesso sapore?”. Il problema rimane poi sempre quello, ovvero non tanto il caff�� quanto la presenza di zucchero bianco in ogni cosa. Lo dico perch�� non mangiandolo da enne anni mi sono resa conto sul campo che trovare anche solo una caramella/dolcetto/etcetc che non lo contenga �� qualcosa che va al pari della Ricerca del Sacro Graal. E’ ovunque o perlomeno era, dai. Oggi ci sono tantissime valide alternative che non hanno nulla da individiare, a patto che si sia disposti ad abbandonare tutto quello che �� stato prima. E’ un percorso di nascita il cambio di vita salutare, chiamiamolo cos��. Non ci si nasconde dietro al “s�� per�� dai il sabato mi mangio una bella pizza, il gelato e quattro cappuccini con lo zucchero e panna”. Non �� una cosa che ti imponi. E’ una cosa che nasce da s��. Se nasce, intendo. Se non dovesse farlo si pu�� essere oculati e non �� mica successo nulla. Anzi. Tanto di guadagnato.
Che lo zucchero bianco sia cancerogeno o meno, beh. Non perdetevi tanto in questi articoli, terrorismi ed estremismi, se posso proprio come un’amica scema dire qualcosa al riguardo. Non �� assolutamente nulla di dimostrato. Ma non �� neanche tutto esagerato. Com’�� che era? In medius stat virtus, no? Ridurne le dosi per�� questo s��. Capire esattamente dove si trovi, anche. Non �� pi�� la questione stevia nel caff�� e miele nel t��, ma pi�� che altro la consapevolezza del cornetto al bar, dei lievitati, delle brioche, delle ciambelle, delle torte, dei prodotti dolciari in genere e prodotti che spuntan fuori come funghi. Il Nippotorinese ad esempio non rinuncia affatto alla sua dose di zucchero bianco e di certo non �� come me che si informa se una brioche lo contiene o meno (premettendo che non mangerei mai una brioche a prescindere per ovvi motivi) ma che se ne ha fatto uso in un giorno sicuramente non lo far�� nell’altro o nell’altro ancora. Nel mio iperuranio il Nippotorinese rappresenta il punto x della quasi perfezione; ovvero colui che sta attentissimo a ci�� con cui nutre il proprio corpo e che con sapienza e conoscenza decide a secondo di quanto ingerito. Non ha mostri nel cuore e nello stomaco che lo portano a estremismi e privazioni e vive tutto in armonia (dai, un po’ lo detesto.E’ lecito).
Non tutti per�� hanno il tempo (non inteso come spazio temporale soltanto), la conoscenza e la testa per farlo. Questo per�� non significa che non ci si possa quantomeno provare. Gli effetti indesiderati dello zucchero bianco sono molteplici e preoccupanti e pure dimostrati. Lo zucchero �� strettamente correlato al pancreas, organo malato che ha fatto morire sotto atroci sofferenze il mio amato pap��. Se prima odiavo lo zucchero bianco, sar�� onesta, adesso �� proprio una guerra all’ultimo sangue. MAI in vita mia ne far�� uso, neanche in quei 5/7 giorni l’anno che citavo sopra nella parentesi “granite-gelato”. E’ un impegno schizofrenico perch�� mai avrei voluto privarmi della granita al Pistacchio di Alecci in vita mia. Vorr�� dire, per��, che ne far�� una versione casalinga che rispetti le mie paure, idee e convinzioni (lasciatemi parlare perch�� sono una bimba ferita e disperata che spera di ridimensionarsi in tal senso e in tanti altri). Questo non significa allo stesso modo che tedier�� chi amo e stimo con le mie convinzioni, emotive e non, per fare lo stesso. E’ importante per�� che si possa dire la propria affinch�� qualcosa, soprattutto nel cuore delle persone a cui si tiene, possa smuoversi. Affinch�� una consapevolezza o dubbio si insinui fino a sfociare in ragionamenti e migliorie.
Sullo zucchero se ne dicono tante riguardo la tossicit�� paragonandolo al fumo e all’alcool. Diverse riviste mediche hanno confermato una correlazione con il danneggiamento della memoria, senza neanche parlare del diabete e dell’aumento della glicemia che porta a situazioni non soltanto spiacevoli da un punto di vista salutare ma proprio alla morte. Se sei molto spesso stanco, lasciando stare il sovrappeso, molto probabilmente stai avvertendo uno dei primi sintomi che la tossicit�� da zucchero ti sta dando. Allo stesso modo se non dormi bene e se diventano stancanti anche le ore di sonno sarebbe necessario valutare l’ipotesi di disintossicarsi completamente da qualsivoglia alimento che possa contenerlo. Pare che bastino due settimane di totale astinenza dallo zucchero bianco per far rendere conto il soggetto del cambio incredibile di vitalit��, in termini proprio di attivit�� non soltanto fisica ma anche mentale.
Nell’argomentazione dello zucchero bianco vi �� la stretta correlazione dell’indice glicemico, altro importantissimo tema che andrebbe trattato di pari passo se io fossi capace di ticchettare poco. Molte diete equilibrate, assolutamente non dimagranti ma proprio diete come termine corretto, si basano soprattutto sull’indice glicemico. Il corpo ha s�� bisogno di zuccheri ma questo non significa affatto che abbia bisogno dello zucchero raffinato bianco. In questa frase si celano enormi verit��. E’ una partenza da cui si pu�� solo andare a finire in un percorso giusto e non in un sentiero buio e inerpicato. Gli zuccheri si trovano nei carboidrati, legumi, verdura e frutta lasciando poi perdere il resto degli zuccheri naturali, che sicuramente saranno altro oggetto di argomentazione a breve. Le correlazioni che evidenziano che elevati livelli di insulina sono in relazione con un aumento del rischio di tumori e con l’accumulo di grasso, che a sua volta �� anche concausa di tumori, non sono vaneggiamenti ma provengono da riviste mediche. Basta fare una passeggiata su google senza comprare libri o interessarsi a letture scientifiche e inserire zucchero bianco, insulina, tumori per rimanere allibiti davanti allo schermo e correre a prendere in ostaggio tutti quelli che al supermercato in questo momento stanno mettendo il pacchetto di zucchero nel carrello (vi ricordate che all’inizio ho detto di non perdere la calma? Bene l’ho persa. ANDIAMO AL SUPERMERCATOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!! Impediamone l’acquisto a tuttiiiiiiiiiiiiiiiii).
Mi viene in mente la settimana dopo il servizio delle Iene (che non ho visto n�� vedr�� per principio). Tutti terrorizzati dalla carne. Tutti a dire (A ME EH. Attenzione. A me. Che non la mangio da quando ho 20 anni) “ma sai che alle Iene hanno detto che la carne fa male e fa venire i tumori?” per poi far finire tutto nel dimenticatoio e via da McDonald con l’offerta a 2.50 di due Menu doppio Cheeseburger. Allo stesso modo tra qualche tempo far�� un servizio Barbara D’Urso (per adesso deve fare finta cronaca e messe in scena. Ma quando si avviciner�� la prova costume state certi che arriver��) dove si vanegger�� circa lo zucchero raffinato bianco, a meno che non ci sia qualche sponsor a impedire di farlo. Ci sono diete che si basano sull’indice glicemico proprio perch�� oltre a tutto quello che pu�� essere correlato ormai alla stragrande maggioranza degli alimenti di cui ognuno di voi (voi eh. Antipaticamente mi discosto) fa uso, anche questo �� importante. Ritorno quindi a quanto ticchettato la scorsa volta: una consapevolezza e studio dell’alimentazione dovrebbe essere obbligatoria ai fini di condurre una vita serena e a maggior ragione far condurre nel caso in cui si fosse genitori. Il Metodo Montignac ha proprio lo scopo di mantenere l’indice glicemico basso e non sovraccaricare il pancreas e tutto quello che ne consegue riguardo la produzione di insulina (ve l’ho detto che a 140 chili prendevo una pillola perch�� iperinsulinemica?).
Ma cosa si deve fare allora? Non vivere pi�� e non bere caff�� e mangiare cornetti, non mangiare carne, pesce, latte, uova? CALMA!
No. La conclusione per�� �� sicuramente capire di quanto zucchero raffinato si faccia uso (anche in stretta correlazione a cereali o prodotti raffinati in genere) e contestualizzarlo a un particolare evento. La frase “il cornetto al mattino non me lo pu�� togliere nessuno” lascia il tempo che trova, insomma. Ricordarsi che nel vino ci potrebbe essere lo zucchero e pure negli aperitivi e pure in tutte le bibite schifosissime in commercio (ohhhhhhhh schifosissime l’ho dovuto dire. Anche che non ci fosse lo zucchero bianco sicuramente un bel dolcificante di dubbia provenienza lo trovi senza problemi). Le merendine anche se bio, bua e buu molte volte lo contengono, quanto i biscotti e cos�� via. Lettura delle etichette e informarsi riguardo al prodotto: sempre.
Un cucchiaino di zucchero bianco raffinato sporadicamente non uccider�� nessuno. Un cucchiaino al giorno, due briochine e altre quattro leggerezze qui (quo e qua) e l��: assolutamente s��. Senza terrorismo ma solo con estrema obiettivit��.
Da piccola sento sempre una frase al momento del caff��.
“Zucchero?”
“Certo! Mica lo prendo amaro. Lo �� gi�� la vita”
Non so se sia prettamente siculo come modo di dire o no (vi va di dirmelo?) ma quello che ho imparato sino a ora �� solo una cosa. La vita �� amara se non ti ami. Non �� mai quello che ti sta intorno. Da che macchina scendi. In che poltrona ti siedi. E neanche per certi versi chi ti sta intorno e accanto. E’ sempre e solo come ti senti. E’ quello che sei, pensi di te e vuoi essere che in stretta correlazione con il resto far�� diventare la tua vita dolce o amara.��
Prendersi cura di se stessi. Curarsi. Tentarci. E’ il primo lavoro per poter fare quantomeno egregiamente gli altri: vivere e amare. A tempo pieno.
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Olio, semi e condimenti. Cenni sui Punti di Fumo
January 18, 2015
La Libreria di Iaia: Lorraine Pascale – La mia cucina Easy
Avevo detto che ricominciava La Libreria di Iaia, no? Eccomi qui puntuale e inutile come sempre. Non sapendo da dove ripartire (ci eravamo lasciati con Crudo) e programmando la scaletta, perch�� almeno come ai vecchi tempi un libro a settimana vorrei “recensirlo” (molto in amicizia detto eh, che per recensirlo non ho le competenze. Diciamo sfogliarlo tra amiche e sparando quattro impressioni da incompetente? S�� dai). Le mie librerie straripano ormai. Compro pure quelli che non mi piacciono, per dire. Finir�� in una puntata de Le mie Ossessioni. Tra Graphic Novel, libri di Cucina, i libri del Nippo e le riviste di musica, tecnologia, food e geofisica (no dai, non �� vero ma potrei appassionarmi alla geofisica, no? Ci sono molto portata. Regia! Le risate registrate, grazie!) siamo sepolti vivi e neanche quattro piani di casa potrebbero bastare. Ma si possono impilare i libri pure nel bagno, quindi che ci importa?

Io amo Lorraine Pascale e voglio dirlo prima perch�� senza vergogna posso affermare con assoluta certezza che il mio giudizio potrebbe essere contaminato da questo profondo sentimento. Ho scelto Lorraine Pascale per la mia amica dolcissima Luci che era curiosa di sapere cosa ne pensavo (diciamo che Luci svolge un’assistenza sociale psicologica online sopportandomi e rendendomi immensamente felice). Non mentirei mai a Luci e quindi mi sforzer�� di essere il pi�� obiettiva possibile ma se tutte le food blogger sono possedute dal gene ormonale che le porta a sragionare su Chef Rubio e Rugiati, io faccio lo stesso per la Pascale (che non posso farci niente ogni volta che scrivo e dico il cognome penso a Fif�� Fuf�� Dud��? Come si chiama il cane della Pascale di Berlu?) e Nigella. Fermo restando che faccio parte del team Alessandro Borghese tutta la vita (e Cannavacciuolo che amo come fosse un hamburger di ceci e spezie, per dire), se dovessi giurare amore eterno a qualche foodie o cuoca al femminile lo farei solo con la Pascale (ho controllato su Google. E’ Dud�� e pare abbia pure un fidanzatino. Devo assolutamente indagare. La faccenda mi sta prendendo parecchio. Come non potrebbe del resto?) e Nigella. Ora. Mettiamo da parte i cani famosi (anche perch�� se Koi legge potrebbe ingelosirsi parecchio) e cerchiamo di sintetizzare ragionando per bene (su sintetizzare e ragionare regia faccia partire non solo le risate registrate ma pure gente che si butta per terra sputando i pop corn, grazie).
Il libro costa 25 euro e poco non ��.
La carta non �� lucida ma resistente, con foto a tutta pagina (come piace a me), testo facile e intuitivo senza frizzi e lazzi e pure “cosa serve”, che �� una nota apprezzabile e pi�� utile di quanto si possa pensare. Le ricette sono cento e il sottotitolo �� “favolose e facili da fare”. E’ una promessa che l’autrice e l’editore non solo fanno ma mantengono. A me ha ricordato moltissimo Nigella; ci�� non significa che abbia lo stesso stile ma sicuramente l’impatto �� quello. Le ricette sono facilmente replicabili e variano da antipasti a zuppe, stuzzichini e snack passando per pane & company, verdure, piatti vegeteriani, dessert, torte e biscotti ma anche dolci e marmellate e altre bont��. L’edizione �� del 2011 ed �� stato finalmente tradotto in italiano (oh sono stanca di comprare tantissimi libri in lingua ostrogota!). La terza di copertina dice che �� la soluzione per un pranzo informale e veloce, ma anche una ricetta per un’occasione speciale, l’idea perfetta ��per una serata in compagnia e il dolce pi�� buono che abbiate mai assaggiato e viste le premesse noi a Lorraine crediamo sulla fiducia. Mi piace tanto il suo programma. Mi piace tantissimo che una ex top model che pesava trenta chili con tutti i tacchi, il vestito, gli accessori e gli otto chili di make up adesso lecchi la spatola di panna e butti gi�� cioccolato fondente senza sapere quanti grammi esatti ne stia ingerendo. Mi piace lei, i suoi outfit, il suo sorriso e pure i capelli. Mi piace la cucina, come si muove e devo smetterla perch�� sembro una vecchia ottantenne che parla della sua amata Clerici (non mi piace solo come l’hanno fotografata perch�� �� molto ma molto ma molto pi�� bella in tv. E santo cielo di solito �� il contrario. Fermi e statici si �� belli ed eterei. In movimento dei pachidermi orribili. O almeno per quanto mi riguarda. Ma insomma per dire che lei �� oggettivamente pi�� bella di quelle quattro foto che non le rendono giustizia). Al contrario le foto dei piatti mi piacciono moltissimo e l’ottanta per cento delle ricette, nonostante molte siano davvero viste e riviste (intendo nell’ambiente dei foodie pi�� sfrenati), mi hanno fatto venire una voglia di farle incredibile! Ho fatto la VideoRicetta delle barrette. Non so ancora se quando pubblicher�� questo ticchettio sar�� stato gi�� uplodata o no, ma nel caso sar�� mia premura inserirla all’interno dei post (programmo tutto s�� ma a volte i tasselli saltano nel mio calendario multitasking impazzito). Venticinque euro li vale tutti perch�� ��, come raramente accade purtroppo, uno di quei libri che tieni sempre sotto mano e che nel momento del bisogno ti aiuta. C’��. Ti viene in salvo qualsiasi cosa tu stia cercando. Non ti delude mai. In nessuna stagione. E’ una pianta sempreverde insomma.
Lorraine ha frequentato prestigiosi corsi professionali ed �� diventata pasticciera e ha pure aperto una pasticceria ormai famosissima a Covent Garden, Londra. Poi il boom avviene grazie alla trasmissione televisiva che va in onda sulla BBC e conquista tutti. Elegante, dolce e fine (io amo quando mescola le cose. E’ normale, vero?) diventa la nuova regina della cucina in TV. In Italia abbiamo visto La mia cucina easy e La mia Cucina fresca e veloce. Io spero che la mandino in loop continuo per anni perch�� fosse per me di lei guarderei solo repliche. E non pensate (chi mi conosce lo sa) che io sia questo zuccherino (uno su un milione ancora lo penser��, no?). Non sono affatto una che si accontenta, anzi. Non amo perder tempo. Altrimenti mi vedo due vlog su Youtube, giusto per buttare all’aria quindici minuti di tempo che non torneranno mai pi��. Per Lorraine Pascale perderei tempo su tempo. In programma ho il Pollo alla Kiev con doppia cottura e l’Insalata di pere all’aceto balsamico con pancetta, che conoscevo gi�� ma non con l’accompagnamento di gorgonzola e condimento al miele che lei propone. Sono sicura che piacer�� moltissimo al Nippotorinese. Mi incuriosiscono tanto le Lasagne buonissime del suo pap�� e la Torta rovesciata all’ananas, rum e vaniglia perch�� che sia Donna Hay, che sia Nigella, che sia Oliver se c’�� una torta rovesciata io devo farla. Devo anche capire quale sia la migliore. Lorraine si racconta un po’ nelle brevi introduzioni, tra il titolo e la ricetta, proprio come accade nei libri di Nigella. E’ proprio un’impostazione uguale. Titolo, descrizione del piatto e del ricordo e piccolo aneddoto, ingredienti a sinistra e tutto molto dettagliato, incisivo, veloce e diretto sulla destra. Foto a tutta pagina sulla destra (a volte a sinistra) e via. L’impaginazione perfetta per la lettura, la consultazione e la parte visiva.
Un libro da comprare assolutamente. Senza pensarci due volte. E’ una sorta di agenda visiva che ti ricorda quanto siano veloci e facili alcuni piatti. Quanto siano gustosi e speciali con poche accortezze. E come ce ne si dimentichi costantemente. Con questo libro, e grazie a Lorraine, non accadr��.
Chi �� arrivato sin qui adesso sapr�� che in palio metto il Libro (come spesso accade nella Libreria di Iaia) e che lo avr�� esattamente il dodicesimo��commento. Ordunque dodicesimo��commentatore mandami in email il tuo indirizzo con il tuo numero di telefono che attraverso Amazon te lo spedir��. E noi ci vediamo al prossimo Libro per un altro giro ne La Libreria di Iaia.
��(non si possono scrivere pi�� di tre commenti di fila. Come in tutte le tombolate che si rispettino, insomma).
Riassunto della Settimana
Era una buona abitudine quella di Fare il Riassunto Settimanale ogni Domenica; poi neanche a star ripetere sempre le stesse cose �� saltato tutto il programma e via. Ma la verit�� �� che si pu�� sempre ricominciare ed io Domenica Diciotto Gennaio ��metto un punto e riparto (parto? Preparo le valigie. Si intendeva questo, giusto? Cosa sto dicendo?��)
Cenni sul Crudismo
“Cupcake” crudisti con datteri, mandorle e cacao
“Cheesecake” datteri, anacardi e cacao (con semi di lino)
24 Idee per la Calza della Befana
Tavola Fumetto
Nostalgia del Natale
Muffin vegani al Cioccolato����(VideoRicetta)
Ghiacciolini Riso e fondente
Spaghetti di zuchine con pesto di avocado e basilico��(VideoRicetta)
Muffin Vegani al Chai Tea����(VideoRicetta)
Je suis Charlie
Due Torte Vegane: Arancia e Carote e T�� Matcha��(VideoRicetta)
Rubrica Mangiar S(tr)ano: Caff��, t��, tisane ��e cenni sugli Smoothie
VideoRicetta della Cheesecake al Cioccolato
Illustrazioni per SPREK.O.
La Spiralatrice per gli Spaghetti di Verdura
Diciottesima Tappa Pappamondo: Cuba e la zuppa di Fagioli Neri��
Centrifugato di Basilico Avocado e Asparagi
VideoRicetta Brownies al cioccolato con ganache al burro di arachidi
Smoothie Papaya arancia e carota
La Libreria di Iaia: La mia cucina easy di Pascale
January 17, 2015
Smoothie di Carota, Arancia e Papaya
Ho centrifugato la Carota. Ho Spremuto l’arancia. Ho frullato la papaya. Per gusto personale ho aggiunto qualche goccia di limone.��
Oh ma anche io ho preso chili durante le feste eh. Non l’ho detto perch�� credevo fosse implicito e perch�� il bollettino peso pubblico mi ha sempre inquietato parecchio. Altrimenti dovrei cambiare la mia biografia ogni tre minuti: Una che ha perso 75 chili, Una che ha perso 70 chili, Una che ha perso 83 chili, Una che ha perso 68 chili. RELAXXXXXXXXXXXXXXX!
Ovunque mi giri, non soltanto sul web, zombie disperati si aggirano boccheggianti. Su Youtube gente che si iscrive in palestra, che compra cofanetti dvd di Jillian, che in libreria cerca l’ultimo libro che fa furore (ne parlavamo con Nicol��qualche giorno fa) del Supermetabolismo e su Amazon China Theory �� sold out manco fosse la bb cream di Dior col settanta per cento in offerta. CALMA. Inspiriamo espiriamo. Non �� mica successo qualcosa di irreparabile da fare tutto questo manicomio? Siamo gonfie, appesantite e tra un bottone e l’altro il cardigan non sta pi�� dritto ma bello aperto e allora? L’attivit�� fisica non �� un correre ai ripari ma una filosofia di vita. Si fa ogni giorno, tutti i giorni in modo diverso, pi�� o meno intenso. Non ho mangiato panettoni, ciambelle e creme al mascarpone ma rispetto alla mia dieta ho agito nello stesso identico modo di tutti. Ho mangiato cupcake raw con triliardi di datteri e cheesecake raw con tonnellate��di semi di sesamo. Ho abusato di frutta secca come non mai e mi sono concessa qualche hamburger di seitan, nonostante la mia intolleranza lieve al glutine che sto accertando in maniera pi�� approfondita perch�� continua a darmi moltissimi problemi tra cui crampi, dolori e gonfiori. Per dire insomma che l’allarmismo sintomo supremo di depressione in agguato non occorre. Gennaio �� sempre quel mese un po’ deprimente dove ognuno vive il post bagordi come una sconfitta personale. Atteggiamento che non sopporto perch�� indice di inconsapevolezza. Quest’anno ho volutamente esagerato e me ne sono proprio infischiata. Non sono salita sulla bilancia, segno che il mio masochismo �� in netta discesa e attendo di farlo non appena mi render�� conto che quelle lancette non mi feriranno. C’�� tempo per recuperare. Niente �� perduto. Se iscriversi in palestra, visto il panico del momento, �� un inizio per proseguire per tutto il resto dell’anno, ben venga. Se iscriversi e massacrarsi �� soltanto per rimediare e poi far finire tutto nel dimenticatoio: fermati e razionalizza.
Il sermone �� finito. Andiamo in pace. Ah no. Lo smoothie con carota, papaya e arancia. La papaya �� un frutto che mi piace particolarmente e che diverse volte al mese assumo attraverso capsule. La papaya infatti, oltre a essere oggettivamente un gusto buono che accontenta la pi�� variegata gamma di palati (non �� l’avocado per intenderci), �� balzata ai vertici delle riviste salutistiche e in cima alle ricerche ��per l’incredibile variet�� di poteri nutritivi. E’ pur vero che vi �� un periodo random per tutti. C’�� il periodo dell’avocado, del lime, degli spinaci e cos�� via. La fama della papaya non cenna a diminuire, per��. In Giappone (ma guarda un po’!) lo sanno da sempre che un cucchiaino al giorno di papaya riesce a liberare l’intestino dai germi che sono nocivi (e in molte popolazioni debilitate mortali). Toccasana per il fegato, la papaya �� la panacea per tutti i mali intestinali: infatti la lista �� lunghissima, corposa e incoraggiante. Per questo motivo prendo le capsule come dicevo (si trovano facilmente in farmacia o erboristeria e sono chiaramente naturali al cento per cento). Frutto tropicale per eccellenza, �� composta principalmente da acqua e ha una buona quota di zuccheri. Contiene molte vitamine e in particolar modo C, A, E e K. L’acido folico la fa da padrone insieme a magnesio, potassio e molto altro. I semi sono edibili e svolgono una funzione di antiinvecchiamento (tutte a tracannare semi, mi raccomando! In realt�� sembra che svolgano un’azione contraccettiva, leggevo diverso tempo fa, ma non ho mai approfondito l’argomento).
Ultimamente mangio spesso il gelato di banana alla cannella (attaccata al termosifone); questo perch�� ho bisogno di restare pi�� leggera e non incamerare due chili di datteri al giorno e cercare di sopperire in qualche modo a questo gonfiore, che sar�� onesta non mi preoccupa affatto. Baster�� ritornare a regime. Metto pezzotti di banana in freezer (e tantissimi altri frutti) e poi frullo con abbondante cannella. Vien fuori un “gelato” cremoso buonissimo. Allo stesso modo aggiungo mirtilli, frutta di bosco e molto altro. Un altro “gelato” che mi piace moltissimo, sempre con la stessa tecnica, �� ananas e zenzero. Ticchetto riguardo a questo perch�� pensavo di far la furbata di preparare��un gelato con la papaya. Risultato? Disastroso. Al contrario delle mie rosee aspettative la papaya ghiacciata e poi frullata,insieme ad altri frutti o semplicemente con latte di mandorla non zuccherato a mo’ di frapp��, non mi piace affatto. Cambia totalmente gusto e la dolcezza e morbidezza che ci si aspetterebbero rimangono una chimera.
Al contrario della versione “gelato”, la papaya frullata, soprattutto nel mio caso specifico con carota centrifugata e arancia fresca spremuta sul momento, trovo che sia la quintessenza della bont��. Sono sempre quella fissata con gli spinaci e l’avocado, confesso, ma anche questa versione mi piace moltissimo. Per rendere il tutto pi�� acidulo basta un po’ di succo di lime (incredibile!) mentre per chi ha proprio voglia di un “dolcetto” senza colpe pu�� arricchire con succo d’agave e infilare in freezer un’oretta giusto per fare ghiacciare e non di pi��. Che la carota con l’arancia fosse incredibilmente buona lo sostengo ormai da tempo immemore ma che l’abbinamento arancione (s��, sono un po’ fissata con i colori da abbinare anche in cucina) desse questo risultato beh, una scoperta pazzesca. Voglio farne a proposito di questo una versione in insalata: papaya, arancia e carote con un dressing leggero di yogurt vegetale. Staremo a vedere.
Altre Ricette con la Carota?
Torta Salata con Carote e Curcuma
Pasta con Pesto di Zucca Carote Anacardi e Mandorle
Panini alla Carota
Riso con Bietola, carote e feta
Carote essiccate
Centrifugato di Carote ��e zucca
Torta di carote vegana
Carotine bollite con senape al miele
January 16, 2015
La mia Vita in Polaroid
Diciottesima Tappa del Pappamondo: Cuba e la Zuppetta di Fagioli Neri Piccante
Minestra Zuppa Fagioli neri
200 grammi di fagioli neri secchi
1 cucchiaio di olio di semi di girasole
1 cipolla bianca finemente tritata
1 spicchio di aglio tritato finemente
1 cucchiaino di semi di cumino macinati per bene
1 peperoncino rosso freschissimo
2 cucchiaini di origano essiccato
1/2 cucchiaino di senape in polvere
brodo vegetale
Metti i fagioli neri a bagno per una notte in acqua fredda. Scolali per bene e sciacquali. Mettili in pentola e coprili con dell���acqua. Poi lasciali cucinare per il tempo che serve. Scolali per bene e tienili da parte. Scalda l���olio in un tegame e friggi la cipolla finch�� �� dorata. Aggiungi l���aglio, il cumino, la senape e l���origano sempre mescolando per bene. Aggiungi del brodo vegetale e poi i fagioli in modo che si insaporiscano. Cuoci a fuoco dolcissimo. Una volta che tutto si �� amalgamato per bene e i fagioli stanno cominciando a sfaldarsi usa��il frullatore a immersione dopo aver spento il fuoco. La consistenza la decidi tu. Se ti piace servi con altro peperoncino tritato sopra.
Eravamo in mongolfiera sopra la Cattedrale di San Basilio a Mosca ricordate?��Stavamo mangiando blinis al Salmone e innaffiando tutto con del Dom Perignon del 2004; non tanto per fare i gradassi quanto perch�� il mio amato pap��, pur non essendo un amante dell’alcool in genere, quando festeggiava lo faceva con il Dom Perignon. Se c’�� quindi qualcosa che mi fa correlare alcool-festeggiamento a��un prodotto �� proprio il Dom Perignon. E’ un simbolo e nulla di pi��. Non era ancora l’anno nuovo ed eravamo travolti dalle feste, o perlomeno fingevamo come ho fatto io. Perch�� per me �� stato un supplizio misto��a un calvario lento e doloroso che finalmente �� finito. Non che la Pasqua, e quindi l’anniversario della perdita di pap��, mi entusiasmi, anzi. A dirla tutta credo proprio che quest’anno Gikitchen che �� sempre stato portatore sano di Pasqualit�� cambier�� completamente rotta dissociandosi completamente da ovetti, pulcini, fiori e cioccolato. Ho deciso che voglio odiare la Pasqua, considerando che nonostante i miei sforzi di odiare il Natale proprio non riesco. Una festa per�� devo odiarla con tutta me stessa. Programmi di odio futuro a parte, grazie al cielo c’�� ancora San Valentino e Carnevale che rimangono due foltissime rubriche bloggereccie, quindi direi di volare verso Cuba. Il pi�� lontano possibile insomma. Prima per�� vogliamo fare un riassunto di tutte le tappe precedenti? Ne approfitto, con l’occasione, per ringraziarvi; in particolar modo Luci perch�� davvero mi ha reso felicissima sapere che questa Rubrica le piaccia particolarmente. Forse non sono brava a esprimermi e per certi versi appare quasi del tutto scontato che essendo molto seguita e commentata io creda di piacere. Vi assicuro: tutt’altro. Non per falsa modestia ma proprio per insicurezza. La mia �� una palestra emotiva continua. Di tentare, sforzarmi e provare. Lasciando stare l’amicizia che mi lega a Luci ci sono delle volte che noto maggiore entusiasmo. Mi piace moltissimo l’argomentazione.
Mi piacerebbe anche la critica o una particolare richiesta. Qualsiasi cosa davvero. Al fine di migliorarmi un pochino e per quanto possibile farlo anche con questo “piccolo servizio di compagnia (e spero sorrisi)” che svolgo giornalmente in rete. Per dire insomma, fosse solo per l’entusiasmo che ci hanno messo Luci e Ombrettina nel dirmi che questo Pappamondo �� davvero interessante: continuerei a farlo anche se fossi sott’acqua su Marte senza tempo (nessuno mi dica che su Marte non c’�� l’acqua perch�� non ci credo. I Marziani, amici miei e di Ombrellina, bevono un sacco di centrifugati ma non �� questo il luogo, C’�� ancora molto tempo per parlare dei succhi alieni).
Aggiornamento (scrivo post sempre parecchi giorni prima). Ieri mi avete fatto felice����dicendomi cosa pensate dell’archivio e come vi trovate. Ve ne sono immensamente grata.��
Qui a seguire il piccolo riassunto dei viaggetti veloci fatti tra una porta, un sogno e un ricordo. Mongolfiere di Pastel de Bel��m sorvolando la Bouqueria. La meravigliosa Grecia con i suoi Kourabiedes sino ad arrivare in Siria su un tappeto volante insieme a Mohamed. In Germania per uno stollen delizioso tra le luci di Natale passando per la Polonia in ricordo di Krystyna che al momento vive e lotta in una situazione spiacevole e alla quale va tutto il mio amore. Siamo andati in Giappone ad accendere un albero di sushi e in Marocco dove c’�� ancora pap�� che beve t�� ��profumato alla menta che mi riporta all’Hafa Caf�� e un branco di amore e amiche. Sul Danubio che sa di Cetti sino ad arrivare alla Francia che si collega tristemente ad attualit�� e dolori. Si vola in Thailandia per far nuovamente tappa in Polonia perch�� di dare baci a Kry non ne ho mai abbastanza e poi tutti in Svezia a vedere la mezzanotte con il sole prima di un’alba piena di churros spagnoli intinti nella cioccolata calda. In Estonia dentro una ciambella profumata per poi volare in Russia tra Caviale e Champagne e festeggiare questo nuovo viaggio. Questo nuovo inizio.
Pappamondo: In giro per il Mondo con una valigia di Sogni!
Prima Tappa: Portogallo ��� Pastel de Bel��m
Seconda Tappa: Grecia ��� Kourabiedes (biscottini alle mandorle)��
Terza Tappa: Siria ��� Torta meringata con datteri, cioccolato e crema al formaggio e colata di fondente
Quarta Tappa: Germania ��� Stollen
Quinta Tappa: Polonia ��� Babka al cioccolato
Sesta tappa: Giappone ��� Sushi Alberello
Settima Tappa: Marocco ��� Sfenj
Ottava Tappa: Italia ��� Caprese all���olio extra vergine d���oliva
Nona Tappa: Ungheria ��� Danubio al Pistacchio
Decima Tappa: America ��� Cookies con avena e cioccolato bianco
Undicesima Tappa: Francia ��� Buche de Noel (versione bianca)
Dodicesima Tappa: ��Thailandia ��� Yam Pla Meuk (insalata di calamari piccante)��
Tredicesima Tappa: Polonia ��� Bialy
Quattordicesima Tappa:��Nuova Zelanda ��� Muffin con Miele Manuka e datteri
Quindicesima Tappa: Svezia ��� Spiedini di Aringa con cetrioli e crema di barbabietole
Sedicesima Tappa: Spagna ��� Churros con Cioccolata calda
Diciassettesima Tappa: Estonia- Kringle con cannella uvetta e mele
Diciottesima Tappa: Russia – Blinis con Caviale e Champagne
Ripartiamo da Cuba perch�� �� un mix di culture gastronomiche spagnole, caraibiche e africane per un concentrato multietnico incredibile. C’�� un frullato di sapori, anche della cultura cinese, in questa incredibile cucina ��colorata, variegata e profumata da spezie. L’unione di queste due culture, spagnola e africana, crea la gastronomia creola dove �� la carne a fare da padrone insieme al Re indiscusso Avocado, Pollo e Platano. Frutti di mare, aragoste e gamberoni in incredibile quantit�� e qualit��. E’ tutto un mix di carne, di ogni sorta, mista a frutta e spezie con insalate pazzesche dagli arcobaleni e sfumature accecanti che ti fanno venire voglia di tuffartici dentro per un bagno di fantasioso sapore. Uno dei prodotti tipici �� la manioca, a cui mi sono avvicinata davvero da poco e di cui avr�� modo di parlare nella Rubrica Mangiar S(tr)ano con alcune ricette e videoricette. Avevo scelto inizialmente di cucinare il piatto nazionale ovvero l’Ajiaco, una minestra a base di patate, banane, mais, carne di manzo e pollo con carne secca e pure il Fufu, nome adorabile che �� un pur�� di banane condito con mojo, olio e aglio ma la mia scelta �� poi ricaduta su��questa zuppetta di fagioli neri proprio perch�� ne avevo una voglia matta. Io li ho mangiati lessi e passati senza troppi condimenti, mentre al Nippotorinese e mamma ho confezionato questa zuppetta deliziosa semplice ma di incredibile impatto che ha riscosso non poco successo.
Il platano come le foglie di banano, dove si cuoce principalmente il pesce (ho tantissime foto in arrivo al riguardo), ����praticamente ovunque sia nelle preparazioni dolci che in quelle salate. Di origine africana ce ne sono diverse specie; quindi proprio la banana classica che noi occidentali conosciamo e il platano in questione che, seppur di sembianze praticamente uguali, ha una consistenza e sapore completamente diverso e si presta benissimo alle fritture. Quando ho fatto lo scorso anno le chips di platano speziate per il mio secondo libro��(che spero di finire entro Marzo) a pap�� sono piaciute tantissimo, molto pi�� che le patatine. E’ una cucina vasta e coloratissima in fatto di frutta e dolci soprattutto. Dolci a base di farina di mais innaffiati dal Rum, che �� la bevanda nazionale dal colore bruno dorato e apprezzata in tutto il mondo. La canna da zucchero l�� �� onnipresente ed �� proprio da questa che ricavano il rum. Mojito, Cuba Libre o gli infiniti cocktail a base di rum, limone, lime, frutta e canna da zucchero soprattutto grezza non sono di certo un caso. In un bicchiere gli elementi caratterizzanti di una nazione e cultura. Poetico, no?
Un’altra delle ricette simbolo di Cuba �� senza ombra di dubbio alcuno la Peso Pizza, ovvero la salvezza degli affamati cubani ai tempi delle sanzioni economiche seguite al collasso dell’Unione Sovietica. Il turbolento passato della nazione si riflette molto spesso nei piatti, che rappresentano universi di storia e sapore di tutto il popolo ma anche della terra e degli avvenimenti accaduti. Si vende in tantissimi localini, la Lonely Planet ne segnala in particolar modo uno nel centro dell’Avana, per 5-10 pesos cubani che corrispondono a qualcosa come 15-30 centesimi europei. Si chiama Sandwich Cubana e si piega a met�� per goderne a pieno il sapore. Un impasto molto sottile e croccante con condimenti che vanno dal pomodoro al formaggio a una punta amarognola dovuta alla senape ma anche ai sottaceti. Si arrotola a mo’ di calzone e si gusta per le vie del paese tra musica, povert�� e colori di ogni tipo e sorta. Cuba, devo essere onesta, non mi ha mai incuriosito moltissimo. Questione di ignoranza mia sicuramente, eh. Solo che non rappresenta proprio l’idea che ho di un viaggio, qualunque esso sia. La cucina cubana invece mi diverte e intriga parecchio come quella caraibica che mi ha portato a non pensarci due volte durante la scelta del Notting Hill Carnival a Londra e conseguente ricetta finita poi nel mio libro (frittelle di banane che tra l’altro spopolano a Cuba).
Qualsiasi cucina �� chiaramente contaminata dalla storia e dalle nazioni e paesi limitrofi ma quando si trova un sorprendente mix di tal portata, africana, americana e spagnola diventa davvero difficile non entusiasmarsi a dismisura. L’Africa di certo nel pensare e sentire comune non viene mai associata a esperienze culinarie incredibili (erroneamente scritto gigante e lampeggiante) ma �� pur vero che la condizione stessa del continente l’ha messa volente o nolente in ginocchio dal punto di vista di ricerca, quantit�� e qualit�� stessa. Questo per�� non significa che non abbia molto da insegnare a noi ��che siamo pi�� fortunati e avvezzi alla cultura culinaria. Se insieme a questa vi �� quella spagnola, ricca di sapori e profumi con incidenze e provenienze arabe, francesi e anche un po’ italiane vien fuori una multietnicit�� pazzesca che pu�� solo appassionare. La ricettina che ho scelto �� volutamente semplice e “poco cubana” rispetto alla Peso Pizza ma �� giusto un inizio per cominciare. Chiss�� che la Passione Cuba non mi travolga. I fagioli neri sono squisiti (al contrario dei ceci neri che l’ultima volta mi hanno lasciato perplessa). E’ facilissima da realizzare ed anche se non li trovate neri, dai. Una bella zuppetta di fagioli ci sta sempre bene, no?
E voi? Siete pronti per la prossima tappa? Infilate in valigia un altro po’ di sogni, curiosit�� e voglia di scoprire. Sar�� un 2015 piuttosto impegnativo con tutti questi viaggi. Se siamo in tre o in tremila poco importa. La passione��deve essere sempre uguale perch�� �� quella che fa fare il giro del Mondo seduti a casa. Fa cavalcare le onde in tempesta. Fa sconfiggere tutti i mostri per poi volare. Tra le nuvole.
January 15, 2015
Brownies con crema soffice al burro d’arachidi di Maurizio Santin
Maurizio Santin: Ma��tre ����sucrer
Le Meringhe di Santin
per 25-30 Brownies
145 grammi di cioccolato fondente al 70%
260 grammi di burro morbido
250 grammi di zucchero semolato
150 grammi di farina 00
140 grammi di noci sgusciate
260 grammi di uova
vaniglia in polvere
Per la ganache:
350 grammi di panna fresca
50 grammi di cioccolato bianco
20 grammi di burro d’arachidi
Sciogli a bagnomaria il cioccolato tritato grossolanamente insieme al burro. In una planetaria lavora uova, zucchero e vaniglia. Unisci il composto con il cioccolato fuso, leggermente raffreddato, insieme a��quello di uova e zucchero lavorando costantemente con una spatola; incorporando con movimenti regolari dal centro verso l’esterno. Quando il composto �� omogeneo aggiungi la farina setacciata e lavora per bene dal basso verso l’alto. Incorpora le noci. Cuoci a 170 gi�� caldo per 35-45 minuti dipende dal forno. Se non adoperi il silicone ungi per bene la teglia con carta da forno e burro. Controlla la cottura con uno stecchino classico da spiedini. Infilalo dentro trascorso il tempo (sui 40 minuti circa). Se vien fuori asciutto vuol dire che �� pronto altrimenti temporeggia qualche altro minuto ma non di pi��.
Per la ganache: Porta a ebollizione 150 grammi di panna. Metti in una ciotola resistente al calore il cioccolato bianco tritato e il burro d’arachidi e versa la panna calda. Mescola fino al completo scioglimento. Raffredda infine con la restante panna fredda. Lascia riposare in frigo 12 ore prima di utilizzarla. Monta la ganache con la planetaria prima di servire.
Sui brownies se hai scelto di fare la ganache metticene un ciuffo generoso servendoti magari di una sac �� poche.
Centrifugato di Asparagi, Avocado, Spinaci e Basilico
L’avocado l’ho passato con il frullatore a immersione insieme al basilico, ma va bene un frullatore qualsiasi, riducendolo in crema. Ho centrifugato gli spinaci e gli asparagi ben lavati. Ho aggiunto cucchiaiate di avocado al centrifugato dosando a seconda dei miei gusti e ho messo anche una generosa spruzzatina di limone e sale. Al mattino con un Centrifugato/Smoothiefrullatocomelovogliamochiamare del genere si va che �� una bomba! Sazia e ti fa arrivare a met�� mattina, per chi ha l’abitudine di mangiare a met�� mattina, o al pranzo sicuramente meno affamati (unendo qualche altra frutta o barrette/gallette/biscottini come d’abitudine).��
Il mio facciotto sorridente �� uscito��su Elle a Tavola a fine Novembre per il numero di Natale, ergo non �� difficile intuire che queste foto risalgono a davvero un bel po’ di tempo fa. Colgo l’occasione per blaterare giusto un pochetto riguardo questo Centrifugato��che mi �� piaciuto moltissimo proprio per la punta amara dell’asparago e per sproloquiare anche sul nuovo Template. In realt�� c’�� gi�� da diversi mesi e mi rende felice, a dir poco, sapere che questa versione touch friendly �� pi�� facilmente raggiungibile rispetto a quello che mi ero proprio fissata di non voler cambiare per nulla al mondo. Risulta molto pi�� semplice catalogare, organizzare e sistemare anche dal mio punto di vista. Non avendo mai adoperato Tag e Categorie perch�� tendevo sempre a riassumere e raggruppare con l’infallibile “metodo all’antica”, ovvero “quando te ne ricordi con i link come si faceva su Splinder nell’era paleozoica del web 2003-2004 per capirci”, mi si sono aperti nuove speranze e orizzonti. Solo che essendoci qui qualcosa come 2.600 post (solo dal 2010 eh) si intuisce facilmente che un’operazione semplice non ��. Non ho mai voluto che qualcuno ci mettesse le mani perch�� sono testarda, presuntuosa e arrogante ma soprattutto perch�� il Blog, in qualsiasi parte e costruzione, �� sempre stato parte di me. E’ cresciuto con me e mai questa politica e filosofia potranno cambiare.
Non parlo mai di quello cui rinuncio, perch�� fa un po’ cheap dai, ma a essere sinceri (l’intenzione �� proprio tutt’altra) ho rifiutato di appartenere a testate giornalistiche importantissime anche per banner e pubblicit�� che nel mio modo assoluto di vedere sarebbero un controsenso colossale a tutto quello che ho detto, fatto ed elaborato qua dentro, ma anche perch�� l’idea presuppone��che, seppur libera (perch�� non cambierebbe niente, ve lo assicuro), qualcuno dovrebbe mettere le mani nel mio archivio. Me lo potrebbe solo che organizzare meglio. Ci sarebbe la sezione Primi Piatti e la divisione Carne, Pesce, Dolci. Sarebbe tutto pi�� semplice per chi mi legge, segue e incredibilmente mi vuole bene. Potrebbero essere valorizzate le mie foto, il mio lavoro e blablabla. Ma poi? Si snaturerebbe quello che questo iperuranio ��. Chi mi segue e ha questa santa pazienza sa che nei primi piatti di carne potrebbe trovarci gli spaghetti di zucchine e allo stesso modo che nell’Inverno c’�� un’incredibile torta di ciliegie fresche e uno smoothie con l’anguria che a Dicembre si sa �� freschissima e appena raccolta.��Questo per dire che sto tentando di dare una sistemata e i pi�� attenti avranno notato le diverse Rubrichette messe in bella mostra sotto il titolo ma la verit�� �� che sar�� tutto in eterna costruzione e distruzione per sempre.
Non ��nego per�� che mi ci sto davvero mettendo d’impegno; soprattutto per la Sezione Veg Life��dove vorrei raggruppare tutte le ricette Vegetariane e��Vegane senza togliere il giusto risalto alla Rubrica Mangiar S(tr)ano e allo stesso modo alla mia incredibile passione per Cibo e Cinema, che raggruppa anche Letteratura, Arte, Serie Tv e molto altro. Senza contare il T�� con Agatha e tutte le Fumettoricette che si rifanno a Poirot e ai gialli d’autore in genere. Rilievo per “Ingrediente”, ovvero sto tentando di catalogare per ingrediente tutte le ricette in modo che se si sa ha voglia di avocado possa uscir fuori tutta la sfilza di ricette senza dover andare a cercare nell’archivio copioso che mi ritrovo. Il tasto Cerca che vedete in alto, a differenza degli anni precedenti, funziona molto pi�� correttamente e questo perch�� gi�� da tempo ho smesso di dare titoli deliranti soffermandomi pi�� che altro nella preparazione reale che presentavo (tanto per delirare c’era anche molto pi�� tempo nel post). Sicuramente questo ha permesso di poter reperire davvero post inerenti all’avocado inserendo come chiave di ricerca avocado. Non cambierei una virgola di quello che �� stato. Sono felice di sapere che la Cheesecake al cioccolato sia finita per sbaglio nelle Vegan quando ci sono nove chili di mascarpone. Non mi vergogno affatto di essere la pi�� svampita, rincretinita e incompetente del web. Tutto questo dimostra quanto io sia davvero l’ultima persona organizzata, precisa, brava, buona e bella. Rispecchia l’assoluta verit��. Il food non sar�� mai il mio mestiere. E’ il mio mostro da combattere pubblicamente. Voi tutti non sarete mai persone su cui guadagner�� perch�� io con gli amici voglio solo passarci il tempo, condividere, raccontarmi e sentirli a loro volta raccontare.
Mi piacerebbe per�� iniziare l’opera Maghettosa, quello s��. Avviare davvero un piccolo mercato di Magchandising per sostenere qualche spesa e qualche progetto benefico a cui aderisco gi�� in altre forme. E’ tutto un divenire. Sto lavorando duramente nonostante sia tutto rallentato dalle altre attivit�� cui sono soggetta essendo portavoce del mio grande e unico amore, pap��. Diciamo che me la sto cavando piuttosto bene; nel senso che ancora non ho mollato tutto e non sono partita per il Kazakistan con Koi (ma manca poco).
Insomma per dire che se avete consigli o volete farmi qualche appunto riguardo la ricerca, l’archivio, le rubriche da mostrare o meno, sappiate che mi fate felice davvero. In queste settimane spero di poter organizzare al meglio le sezioni di Carnevale e San Valentino che mi premono di pi�� visto il periodo e poi con calma in un altro post vi parler�� dell’App per Android che �� in lavorazione e di��cui sono entusiasta a dir poco; insomma un 2015 ricchissimo di novit�� spero gradite e apprezzate.
Ora parlo un po’ di questo smoothie? Uhm, ma s�� dai.
Premesso che a me gli asparagi piacciono in maniera indicibile e che con l’avocado (ho fatto una zuppetta, te la ricordi?) credo siano di una bont�� ai limiti del commovente, va detto che compaiono notoriamente in tantissimi dogmi di “medicina” naturale. Contengono una grandissima quantit�� di eterosidi solforati e quindi svolgono un’azione antinfiammatoria ma anche espettorante e diuretica senza dimenticare antidiabetica. L’asparago �� un antiparassatario per eccellenza e svolge una vera e propria funzione disinfettante (un po’ come il limone, che �� sempre bene aggiungere in ogni preparazione di questo tipo). Ha poche calorie, sazia e non ha mai controindicazioni quando si parla di diete ipocaloriche o simili. L’avocado �� il feticcio culinario per eccellenza. Ho proprio una mania. Credo di aver parlato pi�� di avocado che del Nippotorinese. Con il suo grasso linoleico e omega 3 (grassi buoni) riesce a inibire la produzione di colesterolo. Contrasta i radicali liberi ed �� ricco di vitamine, principalmente A ed E. E’ un antitumorale per eccellenza e compare molto spesso nelle diete che forniscono ai malati. Pu�� contrastare la depressione e ha poteri di prevenzione anche per l’Alzheimer. E’ davvero un ��frutto incredibile su cui non si finisce mai di imparare. Io ne mangio praticamente mezzo al giorno in media; certo �� che seguo una dieta vegana e non faccio uso di altri grassi perch�� l’avocado rimane comunque non un semplice frutto, ma un ingrediente complesso che deve essere ben equilibrato e bilanciato all’interno della propria dieta giornaliera. Gli spinaci (pare che non contengano tutto questo ferro, eh. Ma ne vorrei parlare in separata sede) sono nutrienti ma non tanto energetici come si crede. La tabella nutrizionale rimane comunque sorprendente. Perfetti per chi soffre di osteoporosi e ricchissimi di vitamine, abbinati con l’avocado sprigionano meraviglie all’interno del nostro corpo e con l’aggiunta degli asparagi:
Bingo! (detto come Leslie Nielsen nella Pallottola Spuntata e mezzo. Ditemi che sapete di cosa sto parlando ��o piango, eh)
Altre idee con gli spinaci?
Centrifugato di Spinaci, Avocado e Lime
Hamburger di seitan con spinaci e panino con semi di chia
Sfoglia con spinaci, tomino piemontese ��e spinaci
Shirataki con pesto di spinaci e avocado
Sushi di Spinaci
Lumachine di Pur�� su un prato di spinaci
January 14, 2015
La Rubrica “Aggeggini in Cucina” : La Spiralatrice
Nasce la Rubrica “Aggeggini in Cucina”; considerando che prima del Carnevale qui sar�� una tempesta di verdure, essiccazione, crudismo, vegan estremo e Veg Life a tutto tondo (nel senso che mangeremo cos�� tante verdure che gonfieremo come mongolfiere) mi pareva proprio il caso si inaugurare il tutto con la Spiralatrice. E’ la volta della Lurch Spirali. Da brava psicopatica ne ho prese due ( di diversa marca) ��e ne sta arrivando un’altra. Mi immolo ad Aggeggina Guru: colei che provava e recensiva senza collaborazioni frizzi e lazzi indirizzando all’acquisto di inutilit��.��Ho trovato un altro lavoro ma per questo sono davvero portata.
Colpo di scena? Ho visto che la spiralatrice nella Tomboldodici era molto ambita e desiderata. E allora sai che faccio? La metto in palio anche oggi solo in questo post per��. Il commento numero 666 vincer�� una spiralatrice, ecco l’ho detto. La Lurch Spirali che mostro nel video per l’esattezza.
Per quanto riguarda l’estrazione delle Tombole che mancano tenter�� di provvedere in giornata. Scusatemi ma sapete gi��: sono sola con il mio neurone collassato che mangia spaghetti di zucchine. E’ un mistero che riusciamo ancora ad essere vigili (sifaperdire).��
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