Iaia Guardo's Blog, page 109

April 23, 2015

Insalata Agrumata di Spinaci con Spada e Spaghetti di Zucchine su: Cantina della Birra





Niente��post? Ho ancora la Febbre? ��Ma no! E’ che sono un po’ in giro e mi ritrovo con i piedini ammollo in una schiuma birrosa (no. Non ho bevuto, tranquilli. Solo oki e tachipirina). Se ti fa piacere leggermi oggi sono ospite su Cantina della Birra e devi solo cliccare qui.����Un’insalata Agrumata con spinaci freschi e Pesce Spada con gli spaghetti di Zucchine accompagnata da una piccola Scacciata Catanese e un Luppolo di origine Nipponica. Cantina della Birra �� stata cos�� gentile da omaggiarmi in amicizia di tantissime bottiglie pregiate ed io nel mio piccolo ho tentato di ringraziare preparando questa insalata che pur essendo semplice riscuote sempre un’incredibile successo.


Grazie a Cantina della Birra, che trovi su Twitter, Instagram e Facebook.




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Published on April 23, 2015 07:30

Instagram Miiichefame

Febbre, Barbabietole e Mancanze
Voglio il mio Snack e voglio mangiarlo con Ombrella
Nostra Signora Anziana del Crudismo
Il male assoluto
Carote colorate e Fiori
Sono belle cene, s��
Cr��me Caramel
Vaneggiamenti Salutistici
Crackers (vegani) al Sesamo Nero
Torte Vegane che non sembrano
Carotine e senape. Nove chili, e basta.
Cominciamo con la carota?
Mica sembra un peperone
Con la febbre
Se hai 38.5 fai la matematica della salute, giusto?
La disperazione
E la febbre sale (e pepe?)
Ah ecco. Sale e Pepe
Solo frutta
Il Letto come Ufficio
La colazione perfetta per Runlovers
Arancini al Cioccolato
E il sale alle olive lo hai mai provato?
Torta nella Tazza
Mi prendo cura del mio Nano
Tanto tempo fa
La rosa �� il male. La rossa �� il bene.
Tanto Verde
Ma sai che mi do al Raw?
Letto, Febbre e sono finiti i Carciofi. Muoio.

 



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#miiichefame per chiacchierare insieme

E grazie. Perch�� �� nato qualcosa davvero di incredibile. Inaspettato e commovente.


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Published on April 23, 2015 01:46

April 20, 2015

La Libreria di Iaia: Il Libro delle Tapas di Simone & In��s Ortega

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Il Libro delle Tapas edito da Phaidon di Simone & In��s Ortega �� un librozzo bello pesantuccio che trovi facilmente tra gli altri volumi perch�� di un giallo optical anni settanta, manco fosse un tubino da abbinare a calze coprenti nere e occhialoni d’ordinanza bianchi a gatta come le scarpe e la borsetta con dettagli rossi (bell’outfit, no?). Il prezzo �� proibitivo (come quasi tutta questa tipologia di volumi che Phaidon edita -grazie al cielo- da edizioni straniere) ed �� intorno alle 35 euro. E’ troppo se guardiamo la carenza di foto e la carta che, come nel caso della Cucina Indiana e altri volumi, non �� patinata ma come fosse “carta comune”. Ma bella robusta. Ma le ricette sono infinite tanto quanto le idee ma ma ma ma �� Bellissimo.


E basta.


Fosse solo per l’accorgimento dei due santi benedetti Segnalibro e le spiegazioni dettagliate e precise con relativo spazio inferiore (che amo perch�� puoi sempre annotare qualcosa. Tu lo fai? Io sempre) sono soldi ben spesi eccome. Se proprio dovessi lamentarmi seriamente di qualcosa sarebbe il colore delle pagine. Giallo quanto la copertina, che con titoli rossi seppur con un font rilassante per il resto della ricetta d�� comunque qualche problema. Se lo d�� a me falco con dieci decimi e messa a fuoco istantanea non oso proprio immaginare a chi qualche problemuccio con la vista ce l’ha.



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Non dimentichiamo poi che il volume non �� scritto da un Pinco Pallino come me (e comunque non sono pi�� una Pallina, oh!) ma da Simone Ortega che pur avendo un nome da protagonista de Il Segreto ha scritto best seller del tipo 1080 Recetas (�� una donna Simone, mi raccomando). E’ stata la massima autorit�� in fatto di cucina tradizionale in Spagna. Gli Spagnoli la venerano portandole fiori, chorizo e tapas negli altarini predisposti per la venerazione. Jos�� invece �� proprio esperto di Tapas e scrive libri di cucina conducendo anche trasmissioni televisive��e giusto per non rimanere in panciolle ha aperto solo otto ristoranti negli Stati Uniti tra cui risalta l’eccellenza assoluta de Il Jaleo dove vengono servite Tapas fino a morire di felicit��. Insomma 35 euro alla fine sono pure pochi e se possiamo costringere il cassiere a trattenerne altri cinque, fosse solo per un atto di venerazione, facciamolo senza indugio (ora la smetto con i tubini optical, con gli altarini, con le cinque euro in pi�� e comincio ad essere seria d’accordo?).


Il Libro �� diviso nel Seguente modo:



Cosa sono le Tapas?
Le Tapas in Spagna
Glossario delle Tapas
Ingredienti Spagnoli dalla A alla Z
Tapas di Verdure fredde
Tapas di Verdure calde
Tapas di Uova e Formaggio fredde
Tapas di Uova e Formaggio calde
Tapas di Pesce fredde
Tapas di Pesce calde
Tapas di Carne fredde
Tapas di Carne calde
Parola agli Chef
Indice Analitico (che amo per come �� organizzato. Amen)

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In diverse occasioni ho parlato di Tapas sul Blog e ne ho eseguite diverse (qui poi tra��Palma di Maiorca��e��Barcellona��per la centesima volta credo ci sia qualcosa);��ho sempre preso spunto da questa Bibbia delle Tapas, mi pare superfluo ma ugualmente necessario da dire. Le Tapas sono nate in Andalusia, nel sud della Spagna, nonostante adesso siano diffuse in tutta la Spagna e siano diventate la prima attrazione gastronomica nazionale insieme alla sempiterna Paella (ol��. Scusa. Non ho resistito). Tapa significa Coperchio/Tappo. L’abitudine �� sempre stata quella di coprire��il bicchiere di vino in modo da non farlo svaporare e per impedire a mosche o insetti di entrarci, soprattutto nei periodi di afa, usando come coperchio qualche stuzzichino: una fetta di formaggio o di chorizo o un tocchetto di pane, per dirne una. Trovo che il nome Tapas e questa leggenda etimologica siano poetiche a dir poco. Sono fondamentalmente divise in due grandi categorie semplicissime: calde e fredde. Alcune intese come vero e proprio finger food da mangiare con le dita mentre altre necessitano di forchetta (raramente di coltello proprio in virt�� della velocit�� e comodit�� con la quale devono essere mangiate). Alcuni (Paesi Baschi) le chiamano pintxos, altri ancora pinchos (anche se per pinchos generalmente si intendono sorte di bruschette, ovvero pane da afferrare con stuzzicadenti e non forchette). Tra meravigliosi fritti, polpettine, bocconcini, pesce, carne e uova, le Tapas fanno il Giro Tuttigusti pi�� uno. Le Tapas ormai come i Sushi Bar spopolano in tutto il Globo portando la solarit�� e la voglia di condividere buon cibo di tutti i tipi e in grande variet�� e quantit�� con bicchieri di vino nel pieno stile della movida Spagnola. E’ un aspetto sociale importantissimo permeato proprio dalla cultura spagnola, tanto vicina a quella italiana. Una sorta di Happy Hour ma evviva il cielo meno da “fighetti” e pi�� concreta con tradizioni che scavano nel passato. Un aperitivo che racconta molto di pi�� che patatine e pasta all inclusive. L’idea di servire tante mini porzioni e offrire una vastissima variet�� di scelta rimane per me l’idea suprema. Quella pi�� intelligente, accogliente e creativa. Non in ultimo: quella che si ricicla con pi�� facilit�� perch�� nei giorni a seguire, considerato che le tapas si fanno pure in casa con gli amici, �� sempre bello ritrovarsi tanta roba diversa che troppa roba tutta uguale, no?


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Il capitolo sul Glossario delle Tapas mi piace da impazzire. Davvero. Impazzirei se fossi una persona equilibrata. Essendolo vi dico che: mi riequilibrerei, ecco. Mi piace da equilibrarmi. Voglio rendere al massimo l’idea. Si parla dell’Abocado, il tipo di Sherry liquoroso della citt�� del sud della Spagna. L’Acetuna che �� l’oliva nera o viola perch�� in Spagna ne esistono una variet����infinita (una pi�� buona dell’altra, inciso). Ajillo, ovvero il metodo spagnolo per cuocere gamberoni e vongole con aglio e olio e prezzemolo. Alinar, ovvero condire o insaporire il cibo per migliorarne il gusto. Emanadilla, ovvero piccola focaccia o fagottino molto simile all’empanada e davvero molto altro. Dal Pijota (merluzzo) alla Fritada (piatto composto da cibi fritti. Credevate fosse la frittata, eh? Pure io. Tranquilli). Utilissimo e geniale. Fa sempre sorridere rivedere tantissime parole spagnole molto simili al mio dialetto.��Anchoas (anche in Sicilia le acciughe si chiamano cos��. Anciove) ad esempio mi provoca risatina isterica manco avessi due anni. Si parte con roba semplice come insalata di riso con le olive, olive sott’olio e tapa con olive e mandorle che per quanto semplice rimane una chicca (l’ho provata e ha riscosso successo). Insalata di carciofi alle acciughe, insalata di melanzane, insalata di cavolfiori e gamberi, insalata di lenticchie, insalata con arance finocchi e cipolla, insalata di fagioli bianchi con salvia e timo, insalata di peperoni rossi, uova e acciughe. Empanada con Peperoni di Padron, Patatas Bravas,Peperoni Piquillo ripieni di Idiazabal (un formaggio), Riso con salsa verde, Uova sode con Olive Nere, Tortilla ai frutti di mare, Tortilla ai Gamberi, Tortilla multistrato con ricotta e fagiolini, Sformatini con salsa di pomodoro, Salpic��n ai crostacei, Pane ripieno, Fagioli con vongole, vongole alla marinara, Calamari al nero, Acciughe ripiene e non si finisce mai perch�� le pagine sono ben quasi 450 senza tante figure, frizzi e lazzi.


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Si ha l’idea di un volume amico che in qualsiasi situazione non ti tradisce. Non ci sono ingredienti strani e strambi come piacciono a me e quindi non ci sono i fagioli della citt�� sperduta del Messico e le salse che trovi solo in Islanda e che ti costano seimila euro tramite siti internazionali e. E cose di casa, oh. Peperoni rossi, olive e uova. calamari, al massimo chorizo e due formaggi che puoi sostituire e tanta ma proprio tanta fantasia nel contesto pi�� difficile: la semplicit��. Niente roba elaborata. Niente essiccatori, spiralatrici o chiss�� che diavoleria. Roba che pure mia nonna, per capirci, la legge-la capisce-le piace-la esegue. E questa �� una certezza, diciamolo.


Un libro assolutamente da possedere per chi ama la semplicit�� senza dimenticare che la scontatezza �� un’altra cosa.


Insomma: Ol��.


(E ora teletrasportatemi nella Boqueria e fatemi morire felice l�� riversa tra smoothie di mango maturato sull’albero e macedonie di frutta. Tra sale al litchi, anelli di zucchero e se guardi in fondo vedi pure mio pap�� che si diverte come un bimbo, girando con lo smoothie al mango e gridando: Amore vieniiiiiiiiiiiii queste aragoste si muovonooooooooo!!!)


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Published on April 20, 2015 02:30

April 19, 2015

Il dolcino della Domenica su Runlovers



La Ricetta di questa settimana su Runlovers.it �� la Torta dentro la Tazza al Microonde. Quanti anni sono che vi tedio, eh? Quanti? (A questo punto dovreste urlare che non ne avete mai abbastanza e che ne volete ancora, ancora e ancora. Giusto per aiutare una povera anziana in difficolt�� CON LA FEBBRE. Non per altro) Volevo cominciare ad ammorbare tutti gli sportivi, adesso. E’ proprio una missione la mia. Sono cos�� teneri e carini. Con le loro scarpette e magliettine fluorescenti. Sudati ma affascinanti. Sorridenti che ti salutano mentre zompettano con le cuffie alle orecchie. Io voglio vederli tutti ingrassare con la Torta dentro la Tazza (cosa sto dicendo?). Voglio vederli tutti ingrassare.


Cos�� sembrer�� pi�� magra. Ha una sua logica tutto questo, no?


Se vi fa piacere continuare a leggere il mio delirio perch�� anche voi a masochismo state messi bene, dovete solo cliccare qui.


(Tanto non mi leggono gli sportivi qui. Possiamo prenderci gioco di loro e programmare la conquista definitiva del mondo *rideva malvagiamente con la testa indietro che manco la Carr�� in come��bellofarlamoredatriesteingi�� mentre buttava gi�� medicinali a caso. Tranne psicofarmaci. Gli unici che potevano davvero aiutarla)


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I miei deliri su Runlovers?

Il Pollo Magico (un po��� di me e la mia storia con la corsa)
La scarpetta di Iaia (l���introduzione e il perch��)
Cocktail di ��Gamberoni con salsa al limone e zenzero (il Benvenuto ufficiale)
5 Ricette di Barrette Energetiche fai da te
3 Minutes Sandwich! Un Panino delizioso in 3 minuti: Hamburger in salsa worcester
Hamburger Vegetariano con Ceci e Lenticchie
Insalata di Tofu, Agrumi con dressing di Senape e Agave
Barrette (senza glutine) di riso (o altri cereali) e cioccolato (metodo per riciclare le uova di pasqua? anche)

I Video Riguardanti la Ricetta





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Published on April 19, 2015 06:00

April 17, 2015

Fairy Tale Pie. La Classica Torta delle Fiabe, s��.



 



Impasto : 500 grammi di farina 00, 200 grammi di burro, 1 pizzico di sale, 1 pizzico di vaniglia, 80 grammi di acqua fredda ghiacciata, 1 cucchiaio di zucchero (si potrebbe fare 120 grammi di burro e 60 grammi di strutto, inciso).��Lavora tutti insieme dentro un mixer gli ingredienti. Avvolgi in pellicola trasparente e lascia riposare in frigo almeno un’ora.


Ripieno: ��500 grammi di more (o frutti di bosco) surgelate, 2 cucchiai di zucchero (facoltativi. Io non li ho messi), 1 cucchiaio di panna liquida (facoltativa io non l’ho messa).


Una volta preparato l’impasto decidi pure quale frutta adoperare e se usarla o meno surgelata. Non scelgo mai questa opzione ma confesso di essere stata una stupida perch�� il risultato �� stato sorprendente anche con una confezione gi�� comprata e non con frutta surgelata da me. Tocca riprovare quindi con la prima ipotesi adesso. Una volta steso il composto (molto burroso) su una teglia imburrata non spaventarti se i pezzotti si staccano. Si possono riappiccicare e il risultato sar�� perfetto. Una volta preparata la base versa il ripieno e ricopri. Ripiega i laterali in modo che non fuoriesca eccessivamente il ripieno, ben sapendo che accadr�� dai “buchetti rattoppati” incontrati lungo il cammino, ma credo che le macchie fruttose siano proprio la firma estetica di questa indimenticabile Pie.


Puoi farla con le mele. Puoi farla con tutto.


A 180 gradi gi�� caldo per 50-55 minuti finch�� non �� dorata.


���Some Day my prince will come…


Some day my prince will come. Some day we���ll meet again. And away to his castle we���ll go. To be happy forever I know. Some day when spring is here. We���ll find our love a new. And the birds will sing. And wedding bells will ring. Some day when my dreams come true���




Snow White: ���Why��� Why… Yes I am but���
Queen:�����The little man are not here?���
��Snow White: ���No they are not but������
Queen: sniffing “Baking pies?���
��Snow White: ���Gooseberry Pie���



Non si �� mai vista una Fiaba senza una Torta e nello specifico: una Pie, lo giuro vostro Onore! Ho anche le prove, nel caso a qualcuno interessasse.


La Gooseberry Pie, ovvero la Torta Uvaspina di Biancaneve, �� stata fatta pi�� volte (ricordi? sono anche Nanosamente abbigliata��e ci sono diversi inquietanti reperti fotografici. Pure del Signore che vendeva i nani sul cofano della macchina in Autogrill, s��) ed �� una garanzia sempre. L’impasto �� davvero quello ammmerigano e non si discute. La frolla �� sbriciolosa da esaurimento nervoso e il risultato �� sempre sorprendente. Questa torta �� una delle innumerevoli prove che ho fatto ormai quasi due anni fa per un progetto mai finito. Ho cento foto da sistemare, tanta roba da scrivere e insomma le mie solite cose inconcluse, no? Perch�� �� sempre bello avere duemila progetti aperti, non finirne uno e cominciarne altri mille. Genera idee su idee e smuove l’iperuranio in un crescendo e moltiplicarsi. Quando non so pi�� a cosa dare priorit�� e mi confondo tra i miei moleskine senza capire bene dove sto appuntando una cosa piuttosto che un’altra significa che s��. Sto lavorando seriamente e porter�� avanti una vittoria. Dopo il kaos del resto c’�� il continuum e l’equilibrium.


Ritrovando queste foto ho creduto giusto pubblicarle��non tanto per la riuscita di esse, obiettivamente orrende, quanto perch�� la ricetta merita. Non �� quella che ho scelto durante la cernita di Pie ma sicuramente merita il podio (e qui tocca ricordare pure la Blueberry Pie in Cibo e Cinema). Versatile e declinabile in infinite fruttose variazioni, si conserva bene ed �� perfetta per le merende primaverili quando alle diciannove c’�� ancora tanto sole. ��E le nuvole formano tanti disegni.


Io ci vedo sempre i Nani. E tu?



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Published on April 17, 2015 03:12

April 16, 2015

Patate Viola e Avocado Verde perch�� non esiste Giallo. E Mini Hamburger.




Lessa le patate. Taglia l’avocado a dadini e irroralo con il succo di limone. Prepara una maionese in casa, perch�� �� indubbiamente pi�� gustosa o altrimenti affidati a un buon prodotto. Puoi decidere se mischiare avocado e maionese frullandoli insieme e poi ricoprire le patate lesse salate oppure in maniera scomposta. In qualsiasi modo questi tre ingredienti insieme sprigionano un’estasi di sapore.��


Stavo facendo altre foto, nello specifico per Runlovers, e ci �� scappato un Mini Hamburger con carote nere��fritte, avocado e mousse ma di questo mi sa che parliamo un’altra volta.



Premesso che le patate stanno bene con tutto e semmai dovessi scegliere due alimenti due per la vita sarebbero senza ombra di dubbio riso e patate (ma confesso che tra i due direi senza esitare sempre e solo riso). Premesso che me ne mangerei otto chili al giorno morendo felice tra atroci sofferenze e che mi piacciono anche cos�� senza oliosalecondimentifrizzielazzi. Premesso altres�� che pur detestando l’aceto di vino, che �� mio acerrimo nemico, riesco ad assaggiarlo solo ed esclusivamente sulla patata bollita con tanto sale (e mi ricorda tantissimo la Nonna Grazia che mi serviva questo piatto povero ma gustoso, con le patate buonissime del suo orto che niente avevano a che fare con questo). Premesso che questa Ricetta potrebbe andare a pieno titolo nella Rubrica Pappamondo��collocandola dritta dritta nell’America del Sud e premesso che non ho capito il perch�� di tutte queste premesse direi che.


Posso cominciare? (sarebbe meglio che la finissi, in effetti)



Io sull’Avocado ci ho fatto veri e propri trattati. E’ difficile che non lo mangi durante l’arco di una giornata e se questo non accade �� perch�� l’ho spalmato in faccia o sui capelli (motivo per il quale non lo mangio, in sintesi. Perch�� sono una cretina che dimentica di��metterlo nella wakame e lo ricorda in bagno quando con il cellophane se lo sta��spetasciando ovunque. Pure dentro la cavit�� oculare. E ogni volta sono tentata di leccarmi i capelli perch�� so gi�� che andr�� in crisi di astinenza). Qui ci sono 16 Ricette con l’Avocado, giusto per dirne una anche se c’�� da chiedersi in quale ricetta io non ce lo infili di scapocchio. Scapocchio �� un termine siculo che adoperava molto spesso il mio pap��, che adoro e che significa…uhm. Significa: si sgamo, di nascosto, “in calcio d’angolo”, celomettosperandochenessunoseneaccorga. Tanti significati ma poi alla fine uno solo: scapocchio, appunto. E’ un po’ come Tuppete.




Inserire Avocado nel tasto Cerca del mio Archivio �� un po’ un azzardo. Potrei prendere il dominio avocadoovunqueediscapocchio.it e conquistare definitavamente le galassie. Energetico e ricco di grassi buoni e fondamentali, saziante, stabilizzante del colesterolo cattivo e strapieno di acido folico che permette di abusarne anche quando si �� in gravidanza (allelujaaaaaaaa!) trascina con s�� una lista interminabile di propriet��, benefici e nutrimenti. L’Avocado, come pi�� volte si sostiene ovunque, �� uno di quegli alimenti che non ami in prima battuta ma che �� capace di farti perdere il senno qualora si sia stati cos�� furbi da assaporarne davvero l’essenza nel modo corretto. Rende al meglio con le preparazioni salate certo, ma nudo e crudo insieme alle patate riesce a regalare sensazioni di piacevole e puro estasi. Ero un’affezionata consumatrice di maionese; suppongo che ne mangiassi un barattolino di almeno 250 grammi al giorno. La mia perversione era panino-mozzarella-pomodoro-maionese ma anche patate e maionese (e qualche volta sottaceti) mi facevano andare in visibilio. Confesso che venderei il pupazzetto preferito di Koi, lasciandola nell’oblio senza il suo coniglietto rosa, pur di assaggiare maionese-patate e avocado. Ne riesco a sentire e percepire il sapore ma allora non ero innamorata persa del frutto coccodrilloso (�� un coccodrillo!) e ahim�� non ho avuto l’opportunit��. Potrei farlo, certo. Niente me lo impedisce ma i miei problemi con l’uovo sono talmente radicati che non riuscirei nonostante la voglia smisurata. Prover�� con una maionese vegan, che tra l’altro diverse settimane fa ho testato��ma che per pigrizia non replico. La pigrizia si impossessa di me solo quando devo preparare qualcosa per la mia��persona. Mai per gli altri. C’�� un’analista in sala?


Patate, Maionese e Avocado sono un piatto classico della tradizione dell’America del Sud. Nonostante sia Gioved�� e io oggi dovrei proporre un secondo piatto o contorno, e questo lo sto facendo passare diciamo come tale, in realt�� potrebbe essere inteso anche come piatto unico accompagnato poi da una bella insalatona a foglie verdi, un frutto esotico e leggero come l’ananas (magari con zenzero e limone) e un dolcetto al cucchiaio. Avocado e Patate riescono a essere infatti un vero e proprio pasto bilanciato; certo �� che bisogna vedere la quantit�� e la porzione. Le proteine dell’uovo sono contenute nella maionese e come grassi tra l’olio che li contiene e quelli dell’Avocado direi che stiamo a posto. L’amido e lo zucchero ce li d�� la patata. Insomma: bingo!


Alcune Preparazioni con l’Avocado?

(clicca qui per la Lista completa)



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Published on April 16, 2015 03:12

April 14, 2015

Funghi con alga Nori e riso Basmati al t�� Matcha



Ma non �� che ci sia una vera e propria ricetta con dosi o chiss�� che.


Ingredienti: funghi champignon, riso basmati, alga nori, t�� matcha, salsa di soia.


Ho lavato gli champignon per bene e li ho privati del gambo. Li ho poggiati su carta da forno e spennellati con salsa di soia. Ho tagliato a pezzetti l’alga nori e l’ho sparsa sopra. In forno a 180 fin quando si sono cotti. Non eccessivamente per��. Giusto il tempo di ammorbidirli ma lasciarli comunque croccanti. Ho cotto il riso basmati in acqua bollente a cui ho aggiunto un cucchiaino generoso di t�� matcha. Ne ho aggiunto giusto un altro pizzico dopo aver scolato il riso ancora caldissimo. Ho poggiato il riso sopra i funghi ancora caldi e servito con del pomodoro pi�� per una questione estetica che altro (mi avete scoperto! Li ho tolti! Non li ho mangiati! Tana per iaia! Uff).


Rimane un’idea carina anche speziando all’indiana il riso ed evitando magari di adoperare troppa salsa di soia per i funghi, che risulterebbe eccessivamente invadente. Per una versione golosa nulla impedisce di arricchire il riso con del formaggio cremoso (e anche qui evitare la salsa di soia); del resto �� semplicemente un fungo ripieno di riso e nulla di pi��. Come nel caso delle patate di ieri��pi�� che altro l’idea rimane quella di aromatizzare con i pezzetti di alga nori.





S�� dai sono un po’ in fissa con l’alga Nori e questa settimana voglio insinuarmi nelle vostre menti e convincervi che non potrete mai pi�� vivere senza. Per esempio: avete mai preso un foglio di alga nori per poi arrotolarci dentro un ��pezzo di tofu, carota, seitan, avocado o qualsiasi ortaggio (ma anche frutto perch�� col mango �� buonissima) e poi via a pucciare nella salsa di soia con un po’ di wasabi? Io non smetto di farlo con l’avocado, ad esempio. Taglio a listarelle l’avocado, poi a rettangolini anche irregolari la nori e via. Una sorta di sushisenzarisoestemporaneo. La concezione un po’ del temaki, che �� un sushi fai da te a tavola senza troppa cura e via di arrotolamento. Io lo chiamo il sushinonsushi. Ci faccio proprio delle risate. Non ho sempre il tempo di preparare il riso e altre volte mi convinco che ne ho abusato talmente tanto che �� meglio rimandare la vagonata di chicco tondo per la prossima volta. Ma se la voglia ti piglia? Sushinonsushi e via! Credo proprio di dover documentare tutto questo con un video, con uno step by step o con qualsiasi cosa che possa testimoniare ancora una volta la mia idiozia. Ci tengo troppo a mantenere il primato.


Oggi �� Marted�� per�� e cosa dice il Calendario? (sono passati due giorni e sono ancora ligia al dovere. Incredibile no?). Dice: Antipasti, Finger Food e Primi piatti; e chi mi conosce anche solo un po’ sa che deve stare lontanissimo da me al sol pronunciare:



Caff��
Primi Piatti


Se con finger food, antipastini e tutte queste cosine sfiziose dove si deve sprigionare la fantasia pi�� sfrenata mi trovo molto a mio agio, arrivati all’apertura ufficiale di un qualsiasi pranzo-cena e quindi Primo Piatto e a chiudere con il caff��: tremo. I miei due talloni d’Achille. Datemi dei macaron, una cheesecake meringata e pure una Torta Ungherese a nove piani ma MAI un primo piatto da fare e il caff��, se volete salva la pelle. Il Marted�� potrei quindi darmi ad arrotolamenti di sfoglie, pizzettine, tapas e finger food di pancake, frittelline e pastelline certo, ma volevo proprio mostrarmi in tutta la mia incapacit�� e concezione di primo piatto (in realt�� ho trovato in archivio questi funghi e dovevo liberarmene. L’aggancio per�� l’ho trovato e sembra quasi studiato, vero? Mentire. Sempre). Non �� una Ricetta chiss��checosa ma comunque un’idea, seppur strampalata, per cuocere innanzitutto i funghi in modo veloce e gustoso. Che del resto aver detto di cuocere��il cavolo cappuccio su carta da forno con salsa di soia su Miiichefame si �� rivelato un successo incredibile e allora: perch�� non approfittarne con idee velocissime che diciamocelo non hanno mai fatto parte di me e della cucina. Oh. Magari nella versione fast divento pi�� comprensibile (no impossibile).



I funghi possono essere spennellati con salsa di soia se non si �� sicuri di volerli troppo insaporire, oppure se avete il palato forte, abituato e voglioso di soia buttatene sei litri e chisi��vistosi��visto. Mia mamma fa il fungo ripieno di fungo (che �� sempre bello dirlo) con formaggio (sei chili), mollica di pane tostata con prezzemolo (nove chili) e olio extra vergine d’oliva (solo tre litri che poi altri sei da crudo). Il fungo, che gi�� leggero per molti non ��, diventa diciamo una bomba a orologeria pronta a esplodere fino a farti saltare le cervella. Trovo che questo sia un modo davvero veloce e saporito (lo so lo so Mamma. Non ha niente a che vedere con le tue bombebont��!) che renda davvero giustizia al fungo e che sprigioni note non convenzionali e interessanti. Il riso ammorbidisce un po’ la forza della soia, nel caso in cui come me ci siate andati gi����di brutto. Basta cuocerlo in un qualsiasi t�� eventualmente e non necessariamente nel Matcha; altrimenti se non vi va di cuocerlo nel t�� potete insaporirlo con un po’ di scorza grattugiata di limone non trattato, che smorzer�� la forza della salsa dando una nota fresca e agrumata (i pomodori confesso sono solo scenografici perch�� il fungo, diciamolo, cos�� tanto fotomodello non ��. Anzi tutt’altro).


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Published on April 14, 2015 03:12

April 13, 2015

Pappamondo: Patate alla Giapponese con Alga Nori e Sesamo



Per un chilo di patate ben lavate e tagliate


In una ciotolina mischia: tre generosi cucchiai di sesamo, 3 fogli di alga nori ridotti a piccolissimi quadretti, 1/2 cucchiaino di t�� matcha, 1 pizzico di wasabi in polvere ma esagera pure se sai dosarlo e ne hai consapevolezza, una generosa presa di sale.


(nella confezione ci sono fiocchi di bonito, crackers di riso sbriciolati, lattuga di mare, nozawara-vegetale a foglia, salsa di soia, destrina, tuorlo d’uovo, estratto di lievito. L’ho acquistato su Japan Centre, come sempre)


Poggia le patate su carta da forno e condiscile. In una piccola ciotolina mischia un po’ di salsa di soia e olio (se hai il wasabi in crema e non in polvere eventualmente aggiungilo adesso) e insaporisci. Ma anche solo la salsa di soia andr�� bene. Cuoci in forno e poi ne riparliamo, ok?






Siamo ripartiti per il Pappamondo, giusto? Ce lo siamo promessi a bordo di una mongolfiera fatta di��Pastel de Bel��m giusto qualche giorno fa tagliando una torta soffiata alla Portoghese. E’ sempre difficile farlo. Quando sei in viaggio sai gi�� che nella pochette c’�� lo stretto necessario (nel mio caso necessaire coincide con tre profumerie di media grandezza, sei supermercati e otto centri commerciali) e che in giro non potrai trovare le tue gallette di riso preferite (nel mio caso me le porto dietro in valigia. Perch�� il mio caso �� cos�� disperato? Fatemelo capire per cortesia o chiamate le autorit��). Insomma: dopo la pausa in casa tra comodit�� e poche ristrettezze (ok ok non �� il mio caso ma ho la facolt�� di dire fesserie in quanto professionista del settore d’accordo?) ritrovarsi di nuovo catapultati tra mongolfiere, sommergibili, sottomarini ed elicotteri con ali costruite e assemblate con marshmallow fa sempre un po’ paura. Un’emozionante paura, s�� ma l’ignoto �� in agguato. Del tipo che potremmo incontrare draghi sputazuccherino o ancor peggio dolcissimi unicorni pasticceri. Mai un pazzo assassino degno di questo nome che commette una carneficina in nome del popolo nanoso (sono ancora nel trucido e violento mood pasquale, scusatemi).



E perch�� non ritornare in Giappone dove avevamo composto un delizioso Sushi alberello? Ricordi?��Anche l�� l’elemento principe della ricetta �� stata senza dubbio l’alga nori. In questo ultimo decennio ho imparato ad apprezzare e amare le alghe. La Goma piccantina mi fa perdere la testa, la Wakame con avocado e salsa di soia con pioggia di sesamo rimane sempre tra gli alimenti che prediligo e preferisco (un po’ come dice pastasciutta il novanta per cento della popolazione italiana) e la nori con la quale credevo di avere che fare solo al cospetto dell’onnipresente e sempiterno Sushi. Negli anni ne ho fatto un utilizzo smodato e alternativo. Ho inserito la nori in diverse preparazioni, anche occidentali, mischiando testando e provando. Il risultato �� che ormai senza ombra di dubbio pare essere diventato il “mio ingrediente segreto”. Gi�� dai crackers con l’alga nori (se te li ricordi significa che sei davvero un eroe perch�� mi segui da tantissimo tempo. Scrivimi in privato, spedir�� medaglia al valore al pi�� presto). Sulle propriet�� nutritive della Nori bisogna fare diversi distinguo, anche perch�� diventa fondamentale capire la specie, l’origine e come �� stata trattata. Le alghe avendo moltissima vitamina B12 al loro interno diventano fondamentali, per certi versi, per chi segue un’alimentazione vegetariana/vegana. Le alghe fanno bene e si potrebbe pure finirla qui senza andare troppo nella specifica. A Catania si usa mangiare “U Mauru”. E’ proprio tipico della cultura catanese (e Acitana). Si tratta di un’insalata di alghe rosse condite con limone e sale mentre alcuni le lasciano macerare nel vino o appassire con aglio, olio extra vergine d’oliva e pomodoro. Alcuni fanno pure le polpette. Ho sempre sentito decantare meraviglie circa U Mauru ��(anche dal mio amato Pap��).



Per il fatto che sia per�� un’alga che cresce��proprio nei porti, in questo momento preciso (oltre che non in commercio) tra inquinamenti e blablabla pare essere uno dei periodi��meno opportuni per saggiarne le meraviglie. Pap�� lo mangiava freschissimo quarant’anni fa quando la situazione era ben diversa dall’attuale. Dico del Mauru perch�� il Catanese medio lo ha mangiato e mangia e fa parte della propria cultura, basta per�� dirgli che mangio Wakame, Goma e Nori (e si fa fatica a capire che �� sempre quella del sushi, eh) per gettarlo nel panico. Mangiare le alghe fa parte di diverse culture e chi ha avuto la fortuna di poter crescere guardando il mare non dovrebbe scandalizzarsi cos�� tanto alla vista di due alghe in insalata, anzi. Dovrebbe proprio portarle in tavola, prendersene cura e rivalutarle. Sono ricchissime di ferro e questo personalmente mi fa comodo avendolo a dieci quando va bene. Prevengono il diabete, il colesterolo e regolano anche la maledetta funzione pancreatica. Aiutano il transito intestinale (soprattutto la wakame) e in alimenti “normali” come una semplice patata al forno regalano un quid che ti far�� vacillare per poi giurar loro amore eterno.



I Giapponesi nella loro cucina tradizionale casalinga fanno un uso molto frequente di patate. Quelle classiche con insalata di soia��(che puoi vedere cliccando qui) o quelle in insalata classica con maionese��(che puoi vedere cliccando qui).��Non so francamente se le mettano nelle patate cos��, ma che importa? Sono davvero buonissime. Le faccio spesso e una sera scattando velocemente sull’Instagram di Miiichefame ho destato la curiosit�� di moltissime persone. Ecco quindi la ricetta facilissima. Sto provando questo prodotto giusto perch�� mi sono lasciata incuriosire ma si pu�� tranquillamente preparare in casa perch�� gli ingredienti sono pochissimi. I principali? Alga nori e sesamo. Star�� poi a te dosare eventuali spezie e rendere il tutto pi�� piccante o meno o speziato.


Oh. Siamo proprio ripartiti. Con fatica (�� Luned�� del resto, no? Copione impone sia difficile a prescindere) ma.


(ma voi nella pochette portate poche cose? Perch�� subisco il fascino di chi viaggia con due cose contate. Mi dite il vostro segreto, per piacere?)


Pappamondo: In giro per il Mondo con una valigia di Sogni!

Prima Tappa: Portogallo ��� Pastel de Bel��m
Seconda Tappa: Grecia ��� Kourabiedes (biscottini alle mandorle)
Terza Tappa: Siria ��� Torta meringata con datteri, cioccolato e crema al formaggio e colata di fondente
Quarta Tappa: Germania ��� Stollen
Quinta Tappa: Polonia ��� Babka al cioccolato
Sesta tappa: Giappone ��� Sushi Alberello
Settima Tappa: Marocco ��� Sfenj
Ottava Tappa: Italia ��� Caprese all���olio extra vergine d���oliva
Nona Tappa: Ungheria ��� Danubio al Pistacchio
Decima Tappa: America ��� Cookies con avena e cioccolato bianco
Undicesima Tappa: Francia ��� Buche de Noel (versione bianca)
Dodicesima Tappa: ��Thailandia ��� Yam Pla Meuk (insalata di calamari piccante)��
Tredicesima Tappa: Polonia ��� Bialy
Quattordicesima Tappa:��Nuova Zelanda ��� Muffin con Miele Manuka e datteri
Quindicesima Tappa: Svezia ��� Spiedini di Aringa con cetrioli e crema di barbabietole
Sedicesima Tappa: Spagna ��� Churros con Cioccolata calda
Diciassettesima Tappa: Estonia ��� Kringle con cannella uvetta e mele
Diciottesima Tappa: Russia ��� Blinis con Caviale e Champagne
Diciannovesima Tappa: Cuba ��� Zuppa di Fagioli Neri piccante
Ventesima Tappa: Cina ��� Calamari Fritti con salsa piccante
Ventunesima Tappa: Portopalo e Marocco ��� Cous Cous con Caponata
Ventiduesima Tappa: (si riparte!) Portogallo��– Torta Soffiata Portoghese
Ventitreesima Tappa:��Giappone��– Patate con Alga Nori, Sesamo, Matcha e Wasabi

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Published on April 13, 2015 03:12

April 12, 2015

Fermatempo da Miiichefame

Totoro Desu
Sto facendo la Settimana Liquida Raw. Sto benissimo eh.
Le VideoRicette per Runlovers
Ombretta al Lidl chi se la scorda?
Mini Mini tutto
Tigelle, Patate viola e Amore
L'amore si impasta ogni giorno
Gelato di Banana e troppa cannella
E' tutto Argento
Colazioni perfette
La depressione degli Spinaci
Sono Tartare e Margherite raccolte
Gazpacho di fragola. Ti piace?
Uniti
Cheesecake senza latte
Insalate semplificate
Gnocchi viola prima cos��
E poi cos��
Il Cannolo pure in Cheesecake

 



Miiichefame su Instagram
Miiichefame su Facebook
#miiichefame per chiacchierare insieme

E grazie. Perch�� �� nato qualcosa davvero di incredibile. Inaspettato e commovente.


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Published on April 12, 2015 23:08

Il Calendario di Maghetta Streghetta e Gikitchen di nuovo in vigore. OH!






Senza titolo-3


Vi ricordate quanto era tutto incredibilmente organizzato, che quasi sembrava avesse un senso il mio incessante delirio quotidiano?��Basta cliccare qui in quell’incredibile e glorioso (pernacchie registrate, grazie regia) passato. Il fatto �� che non sapendo davvero da dove ripartire (Pappamondo e Portogallo a parte, intendo) mi sono detta che squadra vincente non si cambia, ergo: Il Calendario di Maghetta Streghetta e Gikitchen nuovamente in vigore, con l’aggiunta di qualche elemento che nel tempo �� diventato parte integrante della nostra cucina (mica �� mia, si sa). In questo modo a fine settimana avremo un intero Menu; questo comporter�� avere almeno quattro menu interi al mese. Almeno, perch�� poi si sa che mi lascio prendere sempre un po’ la mano e sragionando esagero in un crescendo. Un po’ di disciplina blogghereccia mi aiuter�� a risollevare le sorti di questa cucina ancor pi�� strampalata nell’ultimo��periodo.



Luned��: Il Pappamondo.��Una Ricetta dal Mondo, che cercher�� di pubblicare in un contesto inerente alle ricette che poi seguiranno durante l’arco della settimana.
Marted��: Antipasti, Primi Piatti e Finger Food
Mercoled��: FumettoRicette, Schede Alimenti, Ricette base, T�� con Agatha Christie
Gioved��: Secondi Piatti, Vegan, Vegetariani, Contorni, Idee Veloci
Venerd��: Dolcezze di ogni tipo e sorta
Sabato: VideoRicetta sul mio Canale Youtube
Domenica: Riassunto del Menu

PseudoRubrichette Fisse: ��Mangiar S(tr)ano,��La Libreria di Iaia, Cibo e Cinema (Cibo e Cartoon, Cibo e Letteratura, Cibo e Musica), Miiichefame,��Life in Polaroid,��Fermatempo da Instagram, Kodomoland (la Cucina con i Piccoli),��Ricette in Inglese,��Nuove Ricette per l’App (che per colpa mia non �� stata rilasciata anche per Android ma spero vivamente di farcela prima dell’inizio dell’estate).


Ricetta su Runlovers: Runlovers �� ormai la mia seconda casa e cucina. Mi sento davvero come se fossi qui con voi. Pi�� di cos�� non riesco a esprimere la sensazione. Ogni settimana quindi, come quasi da due mesi ormai, mi trovate l�� con deliri, idee, Ricette e Video.


Le Novit�� sono davvero tantissime e i Progetti a cui sto lavorando, dovr�� lavorare e ho in testa moltissimi. Uno su tutti: un Progetto importantissimo con Ombretta, che non ha visto la luce anche qui per colpa mia e del tempo che scarseggia.


L’importante per�� come �� che ��? Ripartire. E allora? ��Partita, eccome.


E il Progetto Nano da Giardino non �� che l’ho dimenticato e messo nel dimenticatoio insieme al Project 12. E’ che tremo gi�� solo all’idea perch�� ho intenzione di farlo diventare, infine, il mio unico progetto di vita.


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Published on April 12, 2015 01:00

Iaia Guardo's Blog

Iaia Guardo
Iaia Guardo isn't a Goodreads Author (yet), but they do have a blog, so here are some recent posts imported from their feed.
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