Iaia Guardo's Blog, page 102

September 15, 2015

Nightmare Hamburger



Patty: 130 grammi di carne di manzo macinata per hamburger, sale e pochissimo pepe macinato sul momento

 



Salsa del primo Hamburger: yogurt greco e menta
Salsa del secondo Hamburger: maionese lavorata con caprino

 



Farcitura del primo Hamburger: pomodoro, iceberg,  formaggio cheddar e prosciutto crudo San Daniele
Farcitura del secondo Hamburger: pomodoro, iceberg e basilico tritato finissimamente


C’eravamo lasciati con la promessa che sempre ci sarebbero stati biscottini glassati di sangue per Wes Craven. Complice poi la lettura di Hamburger Gourmet di cui ho parlato qui per la Libreria di Iaia ed è presto detto, fatto e mangiato. Il mio adorabile Seby, che mi sopporta al lavoro ma è un vero e fidato amico, ha goduto di questo Hamburger alle ore 16:30 di un pomeriggio (l’altro è sparito nel giro di due minuti e conosco le colpevoli: sono due bionde bellissime che amo di nome Pina e Koi). Perché alla domanda “ma tutti questi piatti, poi chi li mangia?” la risposta arriva sempre puntuale: la moltitudine di meraviglie che mi circonda. Mi piace amorevolmente costringerli -con sguardo tenero e truce al tempo stesso- a mangiare le mie prove e prodotti che, sono onesta, tante volte mi occorrono per foto e set. Perché mai negarlo? Non mostro esclusivamente quello che viene ingerito in casa ma anche ricette con le quali mi cimento e che sono correlate ai miei interessi e Rubriche. E molto altro. Fortuna vuole che niente vada sprecato e che la stragrande maggioranza delle volte si vivano momenti carini e goliardici attorno a questa incredibile follia generale che avviene qui a GuardoLand. Dove tutto è possibile (soprattutto l’impossibile). Mi ero ripromessa di dedicare gran parte di questo Halloween 2015 al genio di Wes Craven. Ciò non significa che abbia già cominciato a tediare con le ricette per il 31 Ottobre ma anche qui chi un minimo mi conosce e legge sa quanto io vada in iperventilazione da felicità per il Sogno e l’Incubo: Natale e Halloween, sì. Lato ricette sono quasi sette anni ormai che faccio questo per tutto il mese di Ottobre per poi attaccare immediatamente a oltranza fino al sei Gennaio con Nani, Elfi e palline colorate. Però siamo arrivati -non so come ma grazie al cielo- a metà settembre e non è che manchi così tanto poi. Quindi che facciamo? Cominciamo a entrare nell’ottica che a breve qui tutto si tingerà di nero con qualche chiazza rossastra. Racconti intorno al fuoco, qualche vignettina, clown, palloncino e video ad hoc insomma. Non ultimo il Canale Youtube, mia vera e propria mira per questo Halloween 2015. Ho proprio intenzione di diventare una Halloween Guru. Ecco l’ho detto.


Nel primo episodio di Nightmare diretto da Craven poteva mancare l’immancabile Hamburger? Giammai. Non ho avuto ancora il tempo di fare questa somma ricerca. Magari quando avrò novantatre anni e sarò bloccata su una sedia a dondolo in Texas con il cappello da cowboy e i camperos glitterati. Perché mi ci vedo proprio in una tenuta ad allevare animaletti di seitan e coniglietti di tofu da cucinare selvaggiamente nell’orto come una novella Jamie Oliver. Con le mani impastate di fango che agguanto un coniglietto di tofu grondante mentre estirpo funghi a caso e li arrostisco tra insetti e api. In lontananza la buona e cara vecchia capanna dove si celano incredibili misteri e creature pronte a uscire nel cuore della notte. No, un attimo. Come ci sono arrivata qui?



Dicevo. Nel primo episodio di Nightmare, diretto da Craven, non poteva mancare l’immancabile Hamburger. Negli horror come più volte ribadito non è che ci sia tutta questa grande attenzione nei confronti del cibo. Questo perché non vi è una richiesta del dettaglio così curata, direbbe qualcuno. Non sono d’accordo del tutto. Perché di cibo a ben guardare ce n’è e anche negli splatter. Magari nella zuppa trovi un occhio come è giusto che sia. Se il cibo non c’è poco importa, qualche correlazione si trova sempre. L’ignara biondina che apre la porta alle tre di notte con la camicia da notte quando è sola in casa e nessuno ha risposto al “chi è?” fa sempre colazione con pancake e sciroppo d’acero, posso assicurartelo. Non c’è mai un bambino dai poteri paranormali che non mangi cereali a colazione prima di uccidere con il potere dello sguardo genitori e vicinato. E se con Poltergeist sono riuscita a estrapolare Pizza e Peperoni e con Rosemary’s Baby “La moscia al cioccolato” vuoi che con Craven non venga fuori una piccola enciclopedia gastronomica horror?


Sono dovuti passare tre anni dalla stesura della sceneggiatura prima che arrivassero i primi finanziamenti per Nightmare dal profondo della notte. Craven ottenne due milioni di dolori incassandone sorprendentemente trenta. Gli effetti speciali caratterizzano la pellicola e bisogna ricordare che si tratta pur sempre di un film del 1984 trentannifasantocieloiononeroancoranataCHIARO? Nancy, la protagonista del primo episodio che poi Craven rivorrà con lui, è la ragazza che ha fatto perdere la testa a Glen, ovvero Depp nel suo film d’esordio cinematografico. La scena è quella del ponte. La ragazza vuole che il suo innamorato l’aiuti svegliandola in caso di incubi. L’intento è quello di catturare Freddy nel sogno e ucciderlo nella realtà. Mentre Nancy espone i suoi mirabolanti pensieri Glen agguanta un hamburger innaffiando il tutto con la bibitona americana in formato da un litro e cannuccia. La morte dello stesso Glen è tra le più spettacolari e riproposte mentalmente per i fan di Nightmare. Un po’ come la linguaccia di Freddy al telefono e altre scene cult impresse nella memoria. Un geiser di sangue che lo fa colare e penetrare fino alle mura e nel cemento della casa. Un’esplosione quella di Glen che a ben pensarci lo rende carne trita. E Hamburger.


Il Nightmare Hamburger (uno dei due. Quale? Lo decidiamo insieme io e te?).


Mi pare un bella considerazione da psicopatica questa. Sono pronta, è chiaro.



 


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 15, 2015 03:12

September 14, 2015

Meglio le Proteine Animali o Vegetali?


E dopo i carboidrati e i grassi arrivano le Proteine. Come ogni Lunedì ecco il mio estenuante chiacchiericcio che dà finalmente risposte sensate (partano le risate dalla regia, grazie) su RunLovers (no. Non sono ancora stata licenziata nonostante, ti giuro, ce la stia mettendo davvero tutta. Voglio salvarli da me stessa ma  imperterriti e accecati dall’amicizia vogliono me. Ci riuscirò e il mondo sarà salvo). 


Oggi si risponde alla domanda che attanaglia un po’ tutti: Meglio le proteine vegetali o animali? (redatto da una Vegana. Ripartano le risate, grazie ancora regia). Se ti fa piacere leggermi devi solo cliccare qui. Per il resto ti ricordo che puoi seguirmi su tutti i canali di RunLovers che ti trascrivo immediatamente qui sotto (perché sono presente pure lì. Oh te l’ho detto che non voglio capire. Mica è colpa mia)


(o forse sì).


Segui Runlovers

Segui Runlovers su Facebook
Segui Runlovers su Google +
Segui Runlovers su Twitter
Segui Runlovers su Instagram
Segui Runlovers su Youtube

 


Alcuni dei miei deliri su Runlovers?

Il Pollo Magico (un po’ di me e la mia storia con la corsa)
La scarpetta di Iaia (l’introduzione e il perché)
Cocktail di  Gamberoni con salsa al limone e zenzero (il Benvenuto ufficiale)
5 Ricette di Barrette Energetiche fai da te
3 Minutes Sandwich! Un Panino delizioso in 3 minuti: Hamburger in salsa worcester
Hamburger Vegetariano con Ceci e Lenticchie
Insalata di Tofu, Agrumi con dressing di Senape e Agave
Barrette (senza glutine) di riso (o altri cereali) e cioccolato
La Torta nella Tazza dentro il Microonde
La Colazione Perfetta per i Runner
Panino con Hamburger di Tacchino e Verdure Croccanti
Il Pranzo Perfetto per i Runner
Patatine chips al Microonde
La Cena perfetta per i Runner
L’Acqua Aromatizzata
Smoothie Centrifugati e Frullati 
5 Regole per sentirsi leggeri mangiando (e l’immancabile insalata) 
Hamburger di ceci con fesa di tacchino e burro d’arachidi
Gazpacho di pomodoro, fragole e menta con bruschetta
I Runner scelgono il gelato artiginale
Una ciambella facile e veloce 
Il Miglior Buongiorno (tutte le mie colazioni su Instagram RunLovers) 
Non semplici Ghiaccioli Fatti in casa
RunLoverella-Crema di cioccolato e nocciole
Il Panino Parmigiana
Drink, Soft Drink e tutte le Bibite e Bevande 
Cous Cous con avocado e pomodoro (Il Pranzo di Ferragosto)
L’Avocado: benefici, proprietà e ricette
La RunLovers Cheesecake (banane, yogurt greco e mandorle) 
L’Importanza della Frutta Secca
Il Pollo in mille modi
Biscotti con Avena e Anacardi senza burro e zucchero
Il Dramma: Lo zucchero Raffinato
La Tartare della salute (spada, salmone, mango, agrumi)

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 14, 2015 06:00

Cosa c’è nel mio carrello? Roo’Bar – Barrette Raw e superfoods


Ho parlato di barrette raw ma mai troppo nello specifico; anche se su Miiichefame molto spesso quando le fotografo mi vengono chieste molte informazioni al riguardo. Una delle mie preferite in assoluto è Cocco e zenzero ed è della Rapunzel e ne ho parlato qui. Quest’ultima mi aveva conquistato in poco tempo mentre quelle su cui ticchetto oggi lo hanno fatto pian piano. Non perché non siano buone a primo impatto ma si possono definire, uhm, particolari, ecco. Sono tutte chiaramente Raw biologiche, Vegan e Gluten Free. Non c’è presenza alcuna di zucchero, men che meno di qualsivoglia ingrediente raffinato. Hanno un packaging accattivante che le rende irresistibili e come logo un adorabile fantasmino con due occhietti perplessi, protagonisti del fronte della confezione. Si ricordano poi, non tanto per i gusti che bene o male si somigliano, ma più per i colori. Rosa, Gialla, Azzurro forte e deciso, Rossa e Marrone. Sotto una mia personale classifica in ordine di gradimento, anche se sono onesta già alle ultime tre il mio nasino fa i movimenti della strega Jeannie (in Strega per amore) per farle sparire. O far sparire me e non “doverle” mangiare. Prima ne ero più entusiasta, diciamo. La rosa, ovvero quella alla vaniglia, la mangio sempre molto volentieri e tra marrone e rossa non c’è tutta questa grande differenza, ma dovendo scegliere la prima. Su gialla e azzurrino intenso. Uhm. Andassero fuori commercio non me ne accorgerei.



Roo’Bar Mulberry Vanilla

La mia preferita. Non è troppo dolce ed è appiccicosina. Anacardi, datteri, more di gelso bianco e vaniglia Bourbon. Per 30 grammi di prodotto ci sono 102 Kcal con 3,8 di sale e 2,3 di proteine. I carboidrati sono 16, 5 e i grassi 4,1. Gli anacardi non si sentono questo granché ma non ha un sapore predominante di datteri. Più neutra rispetto alle altre e per nulla “oliosa”. Croccantina e non troppo molliccia.


Roo’Bar Cacao Nibs

Ventisei per cento di mandorle, datteri e fave di cacao. Una barretta ha 116 Kcal di cui 4,8 di grassi e 14 di carboidrati con 3,5 di fibre. Le proteine sono 2,6 e il sale è zero. Si sentono molto le mandorle e il cacao. Nel complesso è buona e per nulla oliosa ma a mio gusto risulta leggermente più nauseante della prima e finirne una, seppur di piccolissima dimensione, non è un’idea che mi alletta.


Roo’Bar Goji Berry

Datteri, bacche di Goji, cocco disidratato e cacao in polvere. Per 30 grammi di prodotto ci sono 98 Kcal di cui 0,02 di sale, 2, 2 di Grassi e 17 di Carboidrati. Il cacao è predominante e di Goji non sento niente. C’è un lieve retrogusto che non mi piace. Mi infastidisce quasi. Una nota stonata che rende tutto eccessivamente pastoso e acido. Ecco non so come altro spiegarlo. Un quid di acidità.


Roo’Bar Maca Cranberry

Maca in polvere, datteri, succo di mela concentrato e olio di girasole. Per 30 grammi ha 105 Kcal con 0,9 di sale e 1, 8 di Proteine. I carboidrati sono 19,9 e i grassi 3. Oliosa e con datteri predominanti non incontra assolutamente i miei gusti. Sarà proprio per la presenza di olio di girasole, a cui il mio palato non è in alcun modo abituato.


Roo’Bar Chia Coconut

Predominanza di scaglie di cocco (22%), datteri, semi di chia e olio essenziale di limone. Per 30 grammi di prodotto ha 114 Kcal con 4,3 di proteine, 14 di carboidrati e 5, 2 di grassi. Quando ho letto Coconut per poco non ballavo la macarena. Mi sono detta “sarà quella definitiva!” e invece dopo il primo morso. Delusione devastante.  Il cocco non si sente mentre i semi di chia sì. Qui però c’è proprio un retrogusto che non sopporto e che non mi consente di andare avanti nella degustazione. Adesso per scriverne le ho assaggiate nuovamente tutte. Insieme. Un pizzico alla volta. Ahem e no. Questa proprio no (non riesco a capire cosa possa essere se non l’olio essenziale di limone).




Ti sei perso dei Carrelli?

Gli alimenti che non mancano mai nella mia dispensa


Cosa c’è nel mio carrello (spesa #1) Crackers Raw al grano saraceno e al sesamo. Crackers senza glutine, Burro d’arachidi vegan e Crema di arachidi
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #2) Dolcetti Raw cocco cioccolato e datteri, Noodles di Riso nero e Cioccolato Raw con i semi di chia
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #3) Quinoa Rossa e Nera, Spaghetti di Quinoa, Crackers dolci Raw di Grano Saraceno
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #4) Barretta Cocco zenzero, Dolcetti Raw vegan gluten free datteri e cocco, Chips di Cavolo Riccio
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #5) Farina di Cocco, Lievito Alimentare, Biscotti Vegani al Sesamo
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #6) Lievito Alimentare, Yogurt di Soia alle mandorle, Potato Crispies

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 14, 2015 03:12

September 13, 2015

Life in Polaroid

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 13, 2015 05:45

September 11, 2015

Appunti Fotografici: Fantasia di Tigelle



Delle Tigelle/Crescentine ho parlato (male) qui. Non nel senso che ho parlato male delle tigelle, sia chiaro. Ma che ne ho parlato male perché ne so davvero molto poco, ecco. Non le ho fatte tutte queste volte, insomma. Sono così adorabili che non è stato difficile innamorarsene e parlo da un puro e mero punto di vista estetico. Nella versione mignon diventano ottime basi per deliziosi finger food che non passano inosservati. Così quando ne è capitata l’occasione non me la sono fatta sfuggire e tra fantasie di pesce, carne e verdura ne ho confezionata qualcuna mischiando anche frutta, salsette, verdure e semini. Il risultato? Sorprendente. Sono piaciute tantissimo, lato presentazione e gusto. Nonostante il pochissimo tempo a disposizione la fortuna mi ha assistito e qualche scatto sono riuscita a farlo. Il nuovo template mi piace moltissimo perché posso uplodare foto un bel po’ più grandette (tu che ne dici? Ti piace più così o sono eccessivamente grandi? Ti va di dirmi la tua che è fondamentale? Grazie).




Fantasie di Tigelle



Hamburger con salsa Worcestershire, avocado e datterini con maionese senapata e semi di canapa gonfiati con succo di lime
Gamberone glassato nel miele e sfumato nel Brandy con chips di patate viola, crema di maionese e tahini e semi di lino
Gamberone con spinacino fresco marinato nel limone, tofu, avocado e wakame con crema di formaggio fresco e trito di nocciole
Salmone caramellato con cipolle in agrodolce e fragole con crema di yogurt e quinoa speziata









 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 11, 2015 03:12

September 10, 2015

Tartare di Salmone, Spada, Mango e Agrumi su un letto di Spinaci


Giovedì? Secondo appuntamento settimanale su Runlovers! Lunedì ho ticchettato circa i Grassi ma più nello specifico sull’amletico dubbio che attanaglia tutti “Latte sì o Latte no?” . Oggi? Una Ricetta! Generalmente i due appuntamenti sono così divisi: Lunedì un articolo “in generale” su alimenti, componenti e news dal vastissimo mondo della cucina (parlerò di libri in correlazione al Running, per dirne una) mentre Giovedì una Ricetta; generalmente alternando la categoria dolce-salato rispetto alla pubblicazione precedente. Oggi la Tartare della Salute, ovvero Salmone e Spada con Mango e Agrumi su un letto di Spinaci e Sesamo.


Se ti fa piacere quindi leggermi e sbirciare la ricetta devi solo cliccare qui.



Segui Runlovers

Segui Runlovers su Facebook
Segui Runlovers su Google +
Segui Runlovers su Twitter
Segui Runlovers su Instagram
Segui Runlovers su Youtube

 


Alcuni dei miei deliri su Runlovers?

Il Pollo Magico (un po’ di me e la mia storia con la corsa)
La scarpetta di Iaia (l’introduzione e il perché)
Cocktail di  Gamberoni con salsa al limone e zenzero (il Benvenuto ufficiale)
5 Ricette di Barrette Energetiche fai da te
3 Minutes Sandwich! Un Panino delizioso in 3 minuti: Hamburger in salsa worcester
Hamburger Vegetariano con Ceci e Lenticchie
Insalata di Tofu, Agrumi con dressing di Senape e Agave
Barrette (senza glutine) di riso (o altri cereali) e cioccolato
La Torta nella Tazza dentro il Microonde
La Colazione Perfetta per i Runner
Panino con Hamburger di Tacchino e Verdure Croccanti
Il Pranzo Perfetto per i Runner
Patatine chips al Microonde
La Cena perfetta per i Runner
L’Acqua Aromatizzata
Smoothie Centrifugati e Frullati 
5 Regole per sentirsi leggeri mangiando (e l’immancabile insalata) 
Hamburger di ceci con fesa di tacchino e burro d’arachidi
Gazpacho di pomodoro, fragole e menta con bruschetta
I Runner scelgono il gelato artiginale
Una ciambella facile e veloce 
Il Miglior Buongiorno (tutte le mie colazioni su Instagram RunLovers) 
Non semplici Ghiaccioli Fatti in casa
RunLoverella-Crema di cioccolato e nocciole
Il Panino Parmigiana
Drink, Soft Drink e tutte le Bibite e Bevande 
Cous Cous con avocado e pomodoro (Il Pranzo di Ferragosto)
L’Avocado: benefici, proprietà e ricette
La RunLovers Cheesecake (banane, yogurt greco e mandorle) 
L’Importanza della Frutta Secca
Il Pollo in mille modi
Biscotti con Avena e Anacardi senza burro e zucchero
Il Dramma: Lo zucchero Raffinato
Il Latte e introduzione ai Lipidi


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 10, 2015 08:40

La Libreria di Iaia: Hamburger Gourmet


E dopo aver ticchettato riguardo all’adorabile volumetto di Sonda Veggie Burger -per par condicio- ecco Hamburger Gourmet. Un prodotto completamente diverso edito da Ippocampo che ho acquistato su Amazon da poco e che mi ha colpito, sarò onesta, solo ed esclusivamente per la grafica. Ho già tanti volumi su Hamburger et similia ma questo a primo impatto stordisce. Sarà per il giallo e nero -che oltre a ricordarmi Sin City e le meraviglie- fa sempre un po’ design o perché l’hamburger stilizzato in copertina colpisce. Avendolo tra le mani poi e vedendo che l’hamburger è ritagliato c’è da esserne rapiti sul serio. Una copertina molto particolare come tutto quello che si rivelerà all’interno. Un preludio, insomma, della particolarità grafica e della bellezza delle foto. Il prezzo non è affatto alto e si aggira intorno ai 18 euro. Gli autori sono David Japy, Elodie Rambaud e Victor Garnier. Le pagine sono ruvide ma non troppo e l’odore è di quelli che mi piace. Pagine nere a fare da sfondo a grafiche semplici e accattivanti, testi talvolta troppo piccoli ma comprensibili e qualche ghirigoro qua e là come contorno. Ci sono linee sospese bianche in quell’infinito nero. Così senza senso ed è per questo che diventano fondamentali. Non è scomodo leggere a volte il bianco su nero ma non ho particolari problemi alla vista quindi non sono attendibile. Si parla di Genesi nella prima pagina dove si racconta che nel 2010 a Santa Monica c’è stato un hamburger a cambiare la vita. Quel giorno capire che un buon pane, della carne di qualità e delle buone verdure possono dare vita a infiniti piatti di tal tipo è stato illuminante. Blend, locale con tanto di foto e lavoratori in bianco e nero e posa cinematografica come da set. La convivialità dell’hamburger, l’entusiasmo e l’attenzione alla ricerca come miscela perfetta per un hamburger gourmet. C’è pure un macellaio innamorato del suo lavoro che si chiama Yves Marie Le Bourdeonnec grazie al quale si sfornano hamburger che promettono faville. Ci danno il benvenuto a Blend così e ci confidano qualche loro ricetta. Uhm. Entriamo?


Blend, locale parigino dove gli hamburger sono fatti in casa al cento per cento. Entriamo, sì.


C’è la storia dell’hamburger ma non è la solita che conosciamo tutti e che abbiamo avuto opportunità di leggere in ogni dove e non sarò mai grata abbastanza per queste due righe. Finalmente so qualcosa di diverso, oh. Tutto si deve a Karl Drais che agli inizi dell’ottocento inventò il tritacarne. Insomma non si parla più soltanto dei fratelli Minches di Amburgo che lo inventeranno a New York o di Fletcher Davis in Texas. Si parla del tritacarne, che a ben pensarci è davvero la genesi di tutto e di questo malloppotto che fa impazzire gran parte della popolazione mondiale e suppongo pure intergalattica. Dal 1940 con McDonald diventa parte della vita di tutti ma è interessante vedere come questo piccolo mondo di pane ripieno di carne appartenga da molto prima a noi comuni mortali. Seguono gli utensili: la griglia, la piastra, la padella, la cloche, bastardella, la spatola a gomito e il coltello. E poi i consigli su come spalmare sul pane uno strato sottilissimo di burro prima di dorarlo in padella o al grill e salare la carne dopo aver formato i medaglioni così durante la cottura si formerà la crosticina. Cose semplici ma mica tanto e che risolvono amletici dubbi. L’acqua tiepida per modellare gli hamburger correttamente e il fatto di servirli riscaldati a 160 per un minuto nel forno.



Tipo che io non sapevo cosa fosse Patty (credevo fosse la ragazza che cucinava per il libro. Guarda un po’ come sto messa) e merito una pernacchia amplificata a decibel non consentiti dalla legge. Dicesi Patty il mix di carni tritate e tagliate per formare il medaglione. Mai letto da nessuna parte. E con questa -oltre a cospargermi il capo di cenere- direi pure di cancellare tutti i miei account sul web e scomparire PER SEMPRE. Ma sono malvagia e rimarrò. Insomma Patty di Carne (non vedo l’ora di sfoggiarlo. Lo sapranno tutti e mi sentirò ancor più cretina come è giusto che sia). E’ fondamentale per il Patty usare carne fresca (evvabbè) e vanno privilegiati i tagli che abbiano fino al trenta per cento di materia grassa. Il plurale di patty è patties ed è un sostantivo neutro maschile, ok? Perché ci dicono pure questo (amo questo libro!). Poteva mancare il patty di pesce per gli Hamburger di pesce? I fishburger? No. E allora pure il patty di pesce con consigli riguardo merluzzo, salmone, filetti e dadini. Impanati e marinati e tonno e cotture e capesante. Un idillio, insomma. Il capitolo sul formaggio non poteva mancare, no? Ma qui il Patty di formaggio non c’è e ci sono rimasta pure un tantino male. Si passa poi alle composte e quindi i componenti aggiuntivi che arricchiscono all’infinito gli hamburger e si parla di composte di cipolle all’aceto balsamico, composte di pastinaca e cipolle novelle e pure di scalogno e mela. A seguire insalate, salse e le immancabile patatine. Mica si sono dimenticati dei Bun, ovvero i panini per l’hamburger (Patty non la sapevo ma Bun sì. Va un po’ meglio? No. Credo di no).


Le ricette sono 58 e dopo l’analisi dell’Hamburger e la storia si passa a un puro cento per cento di carne e pesce e poi a un mix di carne e spezie e pure un cento per cento vegetariano. A seguire le ricette dello chef al coltello e poi i Blendies ovvero i dolci americani rivisitati. Stilisticamente accattivante anche l’enunciazione della ricetta. Disegnino con l’animale in questione e pure un consiglio su cosa berci su. Nome del panino, difficoltà espressa in numero di panini, tempo di preparazione e numero di hamburger. Spiegazione chiara, semplice, intuitiva e senza tanti giri. Pagina bianca adorabile. Font accattivante. Cielo ma è tutto perfetto? Sì. Se non ci fosse carne ovunque. Pesce ovunque. Formaggio ovunque. Salse ovunque. Sarebbe il mio libro preferito. Ma forse lo diventerà nonostante tutto. Credo di aver trovato in assoluto lo stile, il font, l’organizzazione e tutto quello che vi è intorno: letteralmente perfetto. Dico qualche panino per solleticare la fantasia? (sfoglialo se lo trovi e nel dubbio acquistalo senza timore perché non rimpiangerai affatto di averlo preso. Anzi!)



Cherry: manzo, formaggio di pecora e confettura di ciliegia
Cantal: manzo, cantal e composta di fichi e uva
Lardo: manzo e crema di lardo di Colonnata (poi consiglia la rucola e alternative)
Semplice: manzo, finocchi e pinoli (e consiglia come sempre pomodori canditi, finocchi, pinoli a seconda del panino)
Sun: manzo, formaggio di capra e melanzane
Beet: manzo, barbabietola e wasabi
Basco: pollo basco e rucola, peperoni rossi, pomodori e peperoncino di Espelette
Red: pollo speziato e barbabietole


Per il vegetariano (che si può declinare in vegano) primeggia la quinoa con patty di quinoa, bulgur, barbabietola cruda, scalogno, uova, pangrattato, sale e rucola. Greenie con verdure in salsa di pomodoro e un tripudio di fagiolini, carote, patate e zucchine. Il Bulg con il bulgur, le noci e il cumino. Al tofu con le immancabili zucchine e molto altro. Bellissima la sezione anche delle carni con le spezie e quella dedicata al pesce: salmone, aneto e limone. Tonno al peperoncino con cipolle caramellate. Merluzzo impanato e salsa scapece e molto molto molto altro l’ho detto? Per i dolci invece abbiamo un tripudio di sempiterni: cupcake, blondies, whoopie, cookie con M&M’s, Cheesecake e l’upside con ananas capovolto. I ringraziamenti sono belli pure quelli. Con un sottofondo di uomo barbuto hipster affascinante che ti fa chiudere questo percorso dicendo: ammappate (così giusto perché ammappate ci stava bene). Un libro visto per caso. Comprato per i colori così senza riflettere. E diventato un cult.


Generalmente Koi non si avvicina mai quando lavoro e fotografo. Ma questo libro è piaciuto -e molto- anche a lei. Ho dovuto spiegarle che non ci fosse nessun patty di carne o pesce. E né possibilità di fare una passeggiata con l’uomo barbuto. Dopo minuti di notevole incomprensione ha capito.


Forse.



 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 10, 2015 06:15

September 9, 2015

Cosa c’è nel mio carrello? Pasta di Ceci e Lenticchie


Uh ecco il carrello della settimana! (ti sei perso quelli passati e vuoi dare una sbirciatina?) La mia faccia davanti alla pasta di lenticchie, mesi fa, è stata un po’ quella di un Minion sbigottito e incredulo che muove a ritmo frenetico la testolina. Seguito da un gridolino di piacere. Non parliamo poi alla vista dei ceci. Dura lotta dover scegliere tra i mie due legumi preferiti. Mi sono arrovellata nell’amletico dubbio “lenticchie o ceci se fosse l’ultimo desiderio?” -perché ho tanto tempo da perdere sì- e la risposta, seppur forzata visto l’amore smisurato per quelle piccolette, è sempre stata: Ceci. E c’è una storia legata ai ceci, che ho raccontato più volte. E che mi lega a papà. Tanto che per il mio compleanno –qui qualche fermatempo– il menù fisso è: ceci. Non li digerisco -come molte e troppe cose- e mi fanno stare discretamente male. Meno peggio se resi purea o hummus ma i miei disturbi digestivi sono sempre in agguato, ahimè.


Vederli in formato pasta mi ha fatto sperare di risolvere la cosa. Non  è stato così. Non tanto perché non li abbia digeriti quanto perché di ceci hanno ben poco e intendo solo come sapore. Buoni per carità ma nelle mie aspettative -suppongo- c’era qualcosa di diverso che non mi ha appagato. Ma procediamo con calma e sbirciamo nel carrello insieme. Ti va?


 Fusilli di Lenticchie Rosse


Ad alto contenuto di proteine e ricchi di fibre, sono un prodotto Vegan. Essiccati a basse temperature, sono una specialità alimentare a base di lenticchie rosse biologiche. Gli ingredienti sono: farina di lenticchie rosse bio. E basta. Il tempo di cottura è di cinque minuti e la confezione è di 250 grammi. Per ogni 100 grammi di prodotto ci sono 334 Kcal di cui grassi 2, 2 g, carboidrati 48,4 g, proteine 25 g, fibre 10, 8 g e 0, 02g di sale. Si sfaldano un po’ in cottura ma mantengono una consistenza decorosa. Li ho mangiati con una semplice salsa di Pachino e mi sono piaciuti abbastanza ma nulla di indimenticabile.


Fusilli di Ceci


Sempre come riportato per le Lenticchie Rosse: ad alto contenuto di proteine di fibre  e tutta la tiritera. La cottura è di cinque minuti e bene o male i valori nutrizionali sono simili. Calorie per 100 grammi 336 ma con più grassi che corrispondono a 5,9g. Carboidrati 44,3g, fibre 15, 5g e proteine 18,6 g. Questi, su cui avevo riposto sogni e aspettative incredibili -del tipo che immaginavo di mangiarli tutti i giorni e andare in preda a qualche cecite acuta- si sfaldano parecchio e come sapore. Uhm. Direi di no. Personalmente sempre, si intende. Credendo di aver sbagliato qualcosa ho riprovato la cottura ma ben poco è cambiato. Non li ricomprerei e confido -se qualcuno li avesse provati- di poter ricevere qualche illuminazione del tipo “cretina! non si sfaldano! è colpa tua! è risaputo che con la pasta non ci sai fare!” (e manco con quella di ceci? Allora ditelo!).


 Riso Integrale, Riso Basmati e Riso Integrale Rosso


Regalo del Nippo in trasferta a Torino, ergo da Eataly, è stata una magnifica sorpresa. Con il riso mi farei il bagno da mattina a sera. Fosse per me tra riso, ceci e alghe potrei vivere tranquillamente senza null’altro (se potessi accedere anche a qualche gelatino, ahem). Buonissimo questo mix con un tempo di cottura molto lungo, si aggira intorno ai 25 minuti ma ben ripaga le aspettative. Le calorie sono 360 per 100 grammi con 9g di proteine e pochissimi grassi naturalmente (3g). Perfetto per insalate ma anche risottini con le verdure, qui si è pianto moltissimo agguantando l’ultimo pugnetto.


Se ti fa piacere dare una sbirciatina negli altri carrelli:


Ti sei perso dei Carrelli?

Gli alimenti che non mancano mai nella mia dispensa


Cosa c’è nel mio carrello (spesa #1) Crackers Raw al grano saraceno e al sesamo. Crackers senza glutine, Burro d’arachidi vegan e Crema di arachidi
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #2) Dolcetti Raw cocco cioccolato e datteri, Noodles di Riso nero e Cioccolato Raw con i semi di chia
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #3) Quinoa Rossa e Nera, Spaghetti di Quinoa, Crackers dolci Raw di Grano Saraceno
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #4) Barretta Cocco zenzero, Dolcetti Raw vegan gluten free datteri e cocco, Chips di Cavolo Riccio
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #5) Farina di Cocco, Lievito Alimentare, Biscotti Vegani al Sesamo
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #6) Lievito Alimentare, Yogurt di Soia alle mandorle, Potato Crispies
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #7) Pasta di Ceci, Pasta di Lenticchia, Tris di Riso integrale basmati e rosso

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 09, 2015 03:12

September 8, 2015

Hamburger di Fagioli Rossi, Barbabietola e semi di Girasole



Hamburger tratti dal libro Veggie Burger, di cui ho parlato qui.


Per sei Hamburger circa



240 grammi di barbietola già cotta
240 grammi di fagioli rossi cotti e scolati bene
2 spicchi di aglio (non li ho messi)
50 grammi di fiocchi di avena
25 grammi di semi di girasole (ne ho messi 35 per renderli più croccanti)
2 cucchiai di farina di ceci (non mi convinceva la consistenza e ne ho messi 3 e un po’ più)
sale e pepe macinati freschi sul momento

Preriscalda il forno a 180. Taglia la barbabietola a pezzetti. Unisci tutti gli ingredienti in un recipiente e vai di frullatore a immersione (avevo il robot in lavastoviglie, ok) o nel robot. Basta una passata velocissima e ottieni immediatamente il composto. Deve essere un impasto grossolano e con pezzotti di barbabietola. Aggiusta di sale e pepe. Distribuisci su carta da forno e cuoci per 15-20 minuti. Nel libro si consiglia di oliare per bene. Vengon fuori buonissimi anche senza olio. Ne libro si consiglia l’uso di ketchup allo zenzero (ricetta ivi contenuta che voglio provare) o la veganese con cipollotti e sottaceti. Io l’ho servito con iceberg e datterino, semplicemente senza null’altro e un po’ di tahini, crema di sesamo che sta bene con tutto (per quanto mi riguarda pure nel caffè).





Gli hamburger vegetariani/vegani sono buoni e occorre solo farsene una ragione. Evvivailtofu ormai impazzano in ogni dove e pure le catene li introducono nei McMenu e -tra una matita, un metro di carta e il nuovo catalogo fiammante- pure le polpette Ikea sono diventate Veg. Mi fa sempre molto piacere disquisire con amici carnivori e venire  a conoscenza che “oh ma lo sai che mi piacciono gli hamburger vegetariani?” con lo stesso stupore e gioia in cui -in un mondo parallelo- io potrei dire frasi del tipo “oh ma lo sai che mi mangerei proprio un bel panino con la mortadella”? Sfatato il mito che l’hamburger vegetariano/vegano sia di carton-seitan e basta o riconducibile solo a “ho detto no al colesterolo e sì a Valsoia”, il mondo è sulla via della salvezza. Non è più un segreto per nessuno, insomma, che trattasi prevalentemente di legumi mischiati a bontà e che molte volte -come nel caso dei fagioli- la base è talmente neutra da essere personalizzabile e adattabile ad ogni tipo di palato. Si possono speziare e insaporire. Rendere morbidi e compatti a seconda delle farine e non per forza adoperare il grano ma anche farina di ceci, riso e quant’altro. Non c’è bisogno a ben pensarci neanche di dosi precise. Come tradizione secolare che si rispetti si fa tutto “a occhio”. Anche se più “a tatto”. Largo sfogo quindi alla fantasia e con ceci, lenticchie e fagioli -ma anche con riso, quinoa, amaranto, farro e qualsiasi altro tipo di cereale– uniti a semi e verdure (a patto che non contengano troppa acqua perché in quel caso è meglio inserirle crude e a piccolissimi pezzetti) vengon fuori meraviglie.



Meraviglie che si possono arricchire con sale e niente e nessuno impedisce di mettere quelle più comuni come la maionese. Oppure lanciarsi in prodotti total veg o perché no crudisti quale l’immancabile guacamole o salse a base esclusiva di semi. Come nel mio caso che ho voluto inserire un semplicissimo tahini, concentrato massimo di salsa di sesamo generalmente adoperato per la preparazione dell‘hummus.


Questi hamburger, poi, sarà per il colore ma sembrano davvero di carne e possono trarre in inganno -amorevolmente- i bimbi, soprattutto. Che i fagioli solitamente -tanto quanto le barbabietole- sono un miraggio da propinare, no? Il gusto dei fagioli è davvero neutro. Si sente chiaramente la barbabietola anche se non con quelle note forti che la caratterizzano. Il condimento e la freschezza della foglia verde farà il resto conferendo un gusto davvero unico, particolare e gustoso.


Insomma che un autunno di Vegan Burger abbia inizio!



 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 08, 2015 06:00

September 7, 2015

Latte sì o Latte no? Su RunLovers


Come ogni Lunedì (quanto è bello rovinarlo a tutti ancor di più?) è uscito un articolo su RunLovers e dopo “Il Dramma: Lo Zucchero Raffinato”  sembrava quasi ovvio che l’altro nemico in agguato su cui chiacchierare per debellarlo con raggi laser fosse solo uno: Il Latte (musica del terrore in sottofondo). Una bella chiacchierata non estremista (quella la faccio qui per Mangiar S(tr)ano–ticchettò ridendo istericamente) sui lipidi, alternative e cosa sia giusto fare o no (la cosa giusta è darsi al fullyraw e finire con una camicia di forza tutti insieme. Te lo dico io)-


Se ti fa piacere leggere l’articolo su RunLovers trovi tutto semplicemente cliccando qui.


Segui Runlovers

Segui Runlovers su Facebook
Segui Runlovers su Google +
Segui Runlovers su Twitter
Segui Runlovers su Instagram
Segui Runlovers su Youtube

 


Alcuni dei miei deliri su Runlovers?

Il Pollo Magico (un po’ di me e la mia storia con la corsa)
La scarpetta di Iaia (l’introduzione e il perché)
Cocktail di  Gamberoni con salsa al limone e zenzero (il Benvenuto ufficiale)
5 Ricette di Barrette Energetiche fai da te
3 Minutes Sandwich! Un Panino delizioso in 3 minuti: Hamburger in salsa worcester
Hamburger Vegetariano con Ceci e Lenticchie
Insalata di Tofu, Agrumi con dressing di Senape e Agave
Barrette (senza glutine) di riso (o altri cereali) e cioccolato
La Torta nella Tazza dentro il Microonde
La Colazione Perfetta per i Runner
Panino con Hamburger di Tacchino e Verdure Croccanti
Il Pranzo Perfetto per i Runner
Patatine chips al Microonde
La Cena perfetta per i Runner
L’Acqua Aromatizzata
Smoothie Centrifugati e Frullati 
5 Regole per sentirsi leggeri mangiando (e l’immancabile insalata) 
Hamburger di ceci con fesa di tacchino e burro d’arachidi
Gazpacho di pomodoro, fragole e menta con bruschetta
I Runner scelgono il gelato artiginale
Una ciambella facile e veloce 
Il Miglior Buongiorno (tutte le mie colazioni su Instagram RunLovers) 
Non semplici Ghiaccioli Fatti in casa
RunLoverella-Crema di cioccolato e nocciole
Il Panino Parmigiana
Drink, Soft Drink e tutte le Bibite e Bevande 
Cous Cous con avocado e pomodoro (Il Pranzo di Ferragosto)
L’Avocado: benefici, proprietà e ricette
La RunLovers Cheesecake (banane, yogurt greco e mandorle) 
L’Importanza della Frutta Secca
Il Pollo in mille modi
Biscotti con Avena e Anacardi senza burro e zucchero
Il Dramma: Lo zucchero Raffinato

 


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on September 07, 2015 08:17

Iaia Guardo's Blog

Iaia Guardo
Iaia Guardo isn't a Goodreads Author (yet), but they do have a blog, so here are some recent posts imported from their feed.
Follow Iaia Guardo's blog with rss.