Iaia Guardo's Blog, page 100

September 30, 2015

September 29, 2015

Cosa c’è nel mio carrello: Mandorella, Quinoa in scatola e Coconut Choco Soya Dessert

Chi mi segue anche un po’ sa che, a prescindere dalla dieta vegana che seguo, mai sono stata una grande appassionata di formaggi. Per me formaggio significava solo una cosa: mozzarella con il pomodoro. Amen. Alla sola vista del parmigiano sulle pietanze o del formaggio sulla pizza collassavo. Una volta ho assaggiato il brie perché il Nippotorinese mi ha puntato un gianduiotto alla tempia. Sì d’accordo niente male, ma neanche niente di che. Quindi chi scrive è un alieno a cui non manca assolutamente il formaggio (perché dovrebbe del resto? Mica qualcuno mi ha costretto) e che ne capisce quanto Kim Kardashian di trucco naturale e abbigliamento sobrio. Ho provato diversi formaggi vegani mossa semplicemente da curiosità. Uno a base di riso, di cui non ricordo il nome (ma per questo c’è la mia Ombretta che correrà in aiuto perché l’ho mangiato proprio con lei prima di chiuderci in un vagone), che sembrava QUASI mangiabile e altri che sono finiti nel pancino del Nippotorinese con suo sommo dispiacere. Perché tutto quello che io rifiuto volente o nolente -e con sommo raccapriccio- il più delle volte finisce lì. A volte mi fa quasi tenerezza quando mi supplica di non comprare queste immonde schifezze (è da comprendere. Un sabaudo abituato a ogni sorta e tipo di bontà formaggesca e per di più appassionato) ma non capitolo mai e malvagia proseguo negli acquisti. A mia discolpa va detto che questa Mandorella l’ha comprata lui (e allora dillo che sei masochista Nippo!). Trullo trullo è venuto sventolandola e dicendo: mi sa che questa ti piace.



La Mandorella

Essendo io sicula e amante delle mandorle sembrava quasi una certezza e così forse anche io avrei potuto fingere di spalmare qualcosa sulle gallette. Fatto sta che il risultato è stato la cronaca di una morte annunciata. Il sapore è quella di un panetto di pasta di mandorla per fare la granita a cui è stato tolto lo zucchero e data una nota acidula. Per spirito di contraddizione il Nippotorinese ha detto “non è una schifezza immonda. E’ solo immonda, sai”, che mi pare una bella recensione fatta da uno che è iscritto alla pagina “Vegano stammi lontano” (ma con chi vivo?). Io non l’ho apprezzata particolarmente. Sarà sicuramente per quel dna siculo incapace di scostarsi papillogustativamente (sepodì sepodì) dal panetto di granita. Con questo non voglio assolutamente sostenere che non sia un prodotto valido. Anzi. Ma che per il mio gusto non è ideale. Va detto che l’ho provato così. Al naturale. Ma si possono comunque farne svariati utilizzi. Voglio infatti testarlo in altri modi ed eventualmente fare un update. Naturalmente senza glutine, lattosio e soia, è in confezione da 200 grammi e gli ingredienti sono: acqua, olio di mandorla, farina di mandorla pelata, olio di girasole, limone, agar agar e sale. Da agricoltura biologica, lo consigliano ccome antipasto e secondo e per condire anche la pasta e le insalate. Il valore energetico per 100 grammi è di 280 calorie con 26,5 di grassi e 8,48 di carboidrati. Ha fibre per 2,71 e proteine 1,12.


Quinoa in scatola

Amo La finestra sul cielo. Mi potrebbero vendere scaglie di coda di unicorno, per quanto mi riguarda. Pur non essendo affatto una sostenitrice dei prodotti in scatola mi sono lasciata incuriosire da questa quinoa già pronta e certo le aspettative non erano chissà quali. Purtroppo confermate poi una volta aperta. Sono 56 le calorie per 100 grammi con proteine 1,4 e carboidrati 8,8. Si può scaldare in padella e condire a piacere o aggiungere a zuppe di cereali, legumi e insalate fredde. Così consigliano sulla confezione. Per provarla naturale però non volevo mischiarla a nulla e quindi l’ho mangiata così, semplicemente scaldata come una vecchietta. Mi dirai: “Ebbravalascema! Come dovrebbe mai piacerti?”. Ma io la quinoa generalmente la mangio così. Mi piace senza nulla (oh, io l’ho detto che sono un metro di paragone inutile), ergo provarla tra zuppette e altro mi sembrava alquanto stupido. Volevo capire se poteva essermi d’aiuto quando il tempo scarseggia e approfittarne con codesto escamotage. No. A quanto pare non ne posso approfittare per l’utilizzo che ne faccio io. Avendone preso però altre confezioni trascriverò eventuali impressioni se conciata in altro modo. Il sapore non è assolutamente cattivo, anzi. Ma tra i ceci in scatola e quelli freschi tu quali preferisci? Insomma ho scoperto l’acqua calda anche oggi.


Coconut Soya Choco Dessert

E poi arrivano loro. I budini della Provamel (devo ricordarmi di tatuarmi Provamel ailoviù, sulla fronte) con Cocco e Cioccolato a base di soia. Dico solo una cosa: BUONIDAIMPAZZIREFOLLEMENTEBUONISSIMIBUONI. E anche buoni buonissimi, volevo aggiungere. Per caso ho già scritto BUONISSIMI? Li infilo in freezer ed entro in quella fase di: ciao mondo non esisto più. Non sono una fan dei budini (emerge sempre che io sia una rompiscatole o sbaglio? Sono una fan solo di granite, gelati e cioccolato, d’accordo? E riso bollito. E avocado. Sono talmente noiosa che mi mal sopporto pure io. Quindi sentiti libero/a di detestarmi senza moderazione) ma questi, Siore e siori, Bambini e Bambine, Dugonghi e Ornitorinchi: sono i budini più buoni del mondo. Il Nippotorinese mi ha detto che la frase “più buoni del mondo” pronunciata da me ha l’attendibilità di Kim Kardashian (oggi ce l’ho con lei, sì) come portavoce di “no allo spreco nel mondo”. Gli ingredienti sono zucchero di canna grezzo, latte di cocco, acqua, crema di cocco, fagioli di soia, cacao magro, amido di mais, amido di frumento, tapioca, addensante e sale. Sono 105 calorie per 100 grammi di prodotto con 3,2 di grassi e 14,3 di carboidrati. Lattosio? Zero, naturalmente. La confezione è di 500 grammi per 4 confezioni quindi 125 grammi cadauna. Io dico solo che non ne posso più fare a meno.


Vuoi dare una sbirciata agli altri carrelli? Eccoli!



Gli alimenti che non mancano mai nella mia dispensa


Cosa c’è nel mio carrello (spesa #1) Crackers Raw al grano saraceno e al sesamo. Crackers senza glutine, Burro d’arachidi vegan e Crema di arachidi
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #2) Dolcetti Raw cocco cioccolato e datteri, Noodles di Riso nero e Cioccolato Raw con i semi di chia
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #3) Quinoa Rossa e Nera, Spaghetti di Quinoa, Crackers dolci Raw di Grano Saraceno
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #4) Barretta Cocco zenzero, Dolcetti Raw vegan gluten free datteri e cocco, Chips di Cavolo Riccio
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #5) Farina di Cocco, Lievito Alimentare, Biscotti Vegani al Sesamo
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #6) Lievito Alimentare, Yogurt di Soia alle mandorle, Potato Crispies
Cosa c’è nel mio carrello (spesa #7) Pasta di Ceci, Pasta di Lenticchie, Tris di Riso integrale Basmati e rosso
Cosa c’è nel mio carrello (Spesa #8): Roo’Bar barrette vegan raw gluten free

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Published on September 29, 2015 03:12

Quello che le foto non dicono: Rame di Napoli per il mio papà


Se ti fa piacere questa ricetta molto speciale per me e la mia mamma la trovi qui


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Published on September 29, 2015 01:10

September 28, 2015

Tutti i Semi? Li trovi su RunLovers


Lunedì significa iaia con il grembiulino di RunLovers, giusto? Oggi blatero riguardo i semi. Mia infinita passione. Che siano di zucca, chia, girasole, lino o quinoa. Che siano di papavero, canapa o sesamo poco importa. Che abbiano unmiliardodicalorie macchisenefrega. Mi piacciono e non me ne importa più nulla. E con la scusa “ho bisogno di proteine vegetali” butto giù senza ritegno.


Se ti fa piacere scoprire le proprietà nutritive, i diversi abbinamenti e il solito delirio devi solo cliccare qui.


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Alcuni dei miei deliri su Runlovers?

Il Pollo Magico (un po’ di me e la mia storia con la corsa)
La scarpetta di Iaia (l’introduzione e il perché)
Cocktail di  Gamberoni con salsa al limone e zenzero (il Benvenuto ufficiale)
5 Ricette di Barrette Energetiche fai da te
3 Minutes Sandwich! Un Panino delizioso in 3 minuti: Hamburger in salsa worcester
Hamburger Vegetariano con Ceci e Lenticchie
Insalata di Tofu, Agrumi con dressing di Senape e Agave
Barrette (senza glutine) di riso (o altri cereali) e cioccolato
La Torta nella Tazza dentro il Microonde
La Colazione Perfetta per i Runner
Panino con Hamburger di Tacchino e Verdure Croccanti
Il Pranzo Perfetto per i Runner
Patatine chips al Microonde
La Cena perfetta per i Runner
L’Acqua Aromatizzata
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5 Regole per sentirsi leggeri mangiando (e l’immancabile insalata) 
Hamburger di ceci con fesa di tacchino e burro d’arachidi
Gazpacho di pomodoro, fragole e menta con bruschetta
I Runner scelgono il gelato artiginale
Una ciambella facile e veloce 
Il Miglior Buongiorno (tutte le mie colazioni su Instagram RunLovers) 
Non semplici Ghiaccioli Fatti in casa
RunLoverella-Crema di cioccolato e nocciole
Il Panino Parmigiana
Drink, Soft Drink e tutte le Bibite e Bevande 
Cous Cous con avocado e pomodoro (Il Pranzo di Ferragosto)
L’Avocado: benefici, proprietà e ricette
La RunLovers Cheesecake (banane, yogurt greco e mandorle) 
L’Importanza della Frutta Secca
Il Pollo in mille modi
Biscotti con Avena e Anacardi senza burro e zucchero
Il Dramma: Lo zucchero Raffinato
La Tartare della salute (spada, salmone, mango, agrumi)
Meglio le proteine vegetali o animali? 
Gli Gnocchi equilibrati
Il Runner al Supermercato. L’inizio
Torta con Corn Flakes, panna e frutta


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Published on September 28, 2015 06:35

Lemon Square? Sì ma con le mandorle.



Ingredienti per uno stampo quadrato di circa 20 centimetri


Per la base:

160 grammi di farina 00
80 grammi di burro
40 grammi di zucchero a velo
2 grammi di sale fino
baccello di vaniglia
la scorza grattugiata di un limone biologico non trattato

Per la crema:

8 uova
la scorza grattugiata di un limone biologico non trattato
300 grammi di zucchero a velo
80 grammi di farina di mandorle
50 grammi di mandorle a filetti
150 grammi di burro fuso
il succo di limoni di media grandezza

La Base: lavora la farina e il burro e aggiungi la scorza di limone, la vaniglia, lo zucchero e il sale. Continua lavorando con le mani fino a formare un panetto e lascialo riposare in frigo almeno 30 minuti.


La Crema: sbatti le uova con la frusta a mano (o con il robot) e incorpora lo zucchero a velo, la scorza grattugiata e il succo. Continua a lavorare fin quando tutto è ben amalgamato e poi aggiungi la farina di mandorle e il burro fuso.


Stendi con le mani la base imburrata e copri tutto il fondo. Bucherella con la forchetta e poi distribuisci sopra uno strato di mandorle a filetti. Cuoci in forno preriscaldato per 15 minuti a 170. Apri lo sportello e versa la crema direttamente sulla pasta senza togliere la base dal forno e cuoci per altri 35 minuti. La crema dovrà tremolare leggermente e avere un colore delicatissimo bruno dorato ma non troppo. Lasciala riposare in frigo per una notte prima di servirla. Toglila dal frigo un’ora prima. E’ un dolce che va servito freddo spolverato di zucchero a velo.





Non avevo mai preparato la Lemon Square e avevo in lista quella di Martha Stewart. Chi altri, se no? Poi sfogliando California Bakery, di cui non ho ancora parlato su La Libreria di Iaia (‘spetta che mi colpisco le nocche della dita con un una matita) ho visto che non era la solita versione ma quella di Thomas e Rosalia che avevano introdotto nella crema delle mandorle per stemperare la dolcezza della torta. Mi sono detta che quella classica della Stewart poteva aspettare e quindi cominciamo con questa variazione. Illogico, no? Tanto a dirla tutta non saprò mai -di mio palato- la reale differenza, essendo un tripudio di burro e uova e soprattutto considerato che il palato a cui dovevo sottoporla, ovvero quello del Nippotorinese, aborre più di ogni cosa i dolci eccessivamente leziosi. Di quadrotti di Lemon Square è pieno il web e non so se questa sia stata già proposta, ma il risultato è stato sorprendente. Per chi ha il libro vorrei segnalare (che l’autore Baù mi perdoni. Mi ricolpisco le nocche preventivamente) che forse 160 grammi di burro sono troppi per la base e che io ne ho messi esattamente la metà. Sicuramente avrò sbagliato io e ho pochi dubbi al riguardo, fatto sta che in quel modo e con quelle dosi di fare un panetto neanche con tutta la fantasia di questo mondo. Il dubbio che si dovesse mettere in freezer e poi grattugiare mi è sorto. Il consiglio di Martha Stewart per intenderci, ma poi non ve ne era menzione e bon. Ho dimezzato e via. Il risultato è stato piacevole e molto apprezzato. Un dolce fresco che può andar bene anche per dopo i pasti e che profuma casa.



Non ho trovato nulla riguardo origini, aneddoti e significati. Mi è dispiaciuto molto perché è del resto una delle cose che mi piace più fare. Per certi versi stavo rinunciando ad eseguirla proprio per questo motivo. Poi mi sono detta che a me piace pure sentirle le storie e non soltanto raccontarle, tramandarle e trascriverle. Allora la domanda è: tu conosci la Storia della Lemon Square?


E se sì: ti va di raccontarmela?


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Published on September 28, 2015 03:12

September 27, 2015

Riassunto delle Puntate Precedenti? Eccolo!


E questa settimana cosa è successo qui?

 



Il Menù completo in occasione del Compleanno di Stephen King
Runner al Supermercato. La prima puntata su RunLovers
Muffin Vegani all’avena e mirtilli (buonissimi!)
Biscotti Vegani con avena e uva passa
Fondant al Cioccolato 
Torta con corn flakes, panna e fragole su RunLovers
Torta al cioccolato con semi di papavero

Iaia in rete. E tu in Trappola!

Seguimi su Instagram se ti va. Account ufficiale Maghetta Streghetta, altrimenti Miiichefame. Mi trovi anche su RunLovers. Sulla Pagina Facebook, Google plus, Tumblr, Flickr e in ogni dove. Credo che comincerò a fare Ricette pure su Periscope (dovrei ricominciare su Youtube) e se capisco cosa è Snapchat vado pure lì (l’ho capito e sto ferma, su). Sono Ovunque. Purtroppo per l’umanità. E il bello è che mi perdo continuamente. Grazie infinite sempre l’affetto. Di cuore (e pure di tutti gli altri organi interni). Ricambio moltiplicato per infinito (sei pronto per Halloween, vero? Perché qui a breve se ne vedranno di tutti di colori e sfumature).


Grazie!
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Published on September 27, 2015 01:00

Fai Colazione con me e RunLovers?


Buongiorno!

Che la mia seconda casa sia RunLovers credo che non sia più un segreto per nessuno. Oltre agli articoli settimanali – il Lunedì con un argomento lato benessere/alimentazione e il Giovedì con una Ricetta gustosa, leggera e nutriente- se ti fa piacere puoi fare Colazione con me. Dove? Su Instagram di RunLovers. Mensilmente ci sono poi dei piccoli riepiloghi come questo . Sono appunti visivi culinari, giusto per qualche spunto o idea. Fatti fondamentalmente solo con un ingrediente: l’amore. Perché per quanto possa apparire come uno stupido cliché ho capito che davvero basta solo quello. Il resto conta nulla. Dopo le Colazioni Primaverili ed Estive quindi cominciano quelle Autunnali ed io non posso far altro che aspettarti. Per apparecchiarti, sorriderti e porgerti qualche delizia. Tutti i miei Articoli per RunLovers – La Rubrica si chiama La Scarpetta di Iaiali trovi qui. E no. Non devi essere affatto un Runner per questo. Ma solo una persona che si ama, o che come me ci sta provando da sempre. Senza mai smettere.


Galleria Fotografica

Ecco alcune delle colazioni pubblicate (su Instagram di RunLovers trovi anche gli ingredienti, le ricette e tutte le specifiche del caso)


 


 



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Published on September 27, 2015 00:09

September 25, 2015

Torta di semi di Papavero di Sophie




6 uova (tuorli e albumi separati)
160 grammi di zucchero
160 grammi di semi di papavero
50 grammi di noci tritate (o mandorle)
50 grammi di uvetta passa
Copertura: 200 grammi di margarina o burro, 200 grammi di cioccolato al 70% e 4 cucchiai di acqua


Ungi e rivesti di carta da forno una tortiera da 26 cm. Sciogli la margarina o il burro al microonde o a bagnomaria dolcemente. Aggiungi il cioccolato e l’acqua e mescola finché si scioglie. Metti da parte.


Monta a neve gli albumi con un pizzico di sale e aggiungi metà dello zucchero mescolando piano. Quando il composto è veramente denso mettilo nel frigorifero e lascialo raffreddare. Sbatti i tuorli con il resto dello zucchero finché sono cremosi e giallo chiaro. Aggiungi 4 cucchiai di copertura al cioccolato e mescola bene. Amalgama i semi di papavero, le noci e l’uvetta al composto di uova e cioccolato. Incorpora metà degli albumi montati a neve al composto di semi di papavero e mescola. Aggiungi il resto degli albumi e poi versa nella tortiera. Inforna a 180 già caldo per 40-50 minuti finché lo stecchino non vien fuori asciutto. Lascia raffreddare nella tortiera e con un coltello stacca la torta dalle pareti delicatamente e poi sforma. Riscalda nuovamente la copertura di cioccolato a bagnomaria o nel microonde e versala sulla torta. Lasciala raffreddare e servi.



La ricetta è tratta da La Libreria di Iaia: La Cucina Ebraica di Clarissa Hyman e mi ricorda tantissimo una torta con i semi di papavero tipica dell’Est europeo che era piaciuta moltissimo a papà. Le impressioni su questa torta sono discordanti. Abbiamo il Nippotorinese (nostro critico cattivissimo e spietato) che l’ha descritta in questo modo: “sembra di prendere una ciotola dei tuoi semi, che mangi a cena, e ci butti dentro otto chili di cioccolato e burro”. E mi sembra un bell’inizio, no? Altri l’hanno definita buona ma “strana” sicuramente perché i semi di papavero danno una consistenza “crocchiolosa. Scroccoliante. Scrocroccoliante” (chiamo l’aiuto da casa e giro la ruota!). Non potendola assaggiare a me non rimane che vaneggiare al riguardo. La consistenza sembra interessante ma insomma non vorrei far la parte di una senza olfatto che descrive i profumi (nessuno dica che lo faccio sempre perché pianto un casino, ok?!). Non ci fosse stata la copertura sopra, sempre a detta del nostro terribile critico sabaudo, sarebbe forse essere potuta essere migliore e noi ne prendiamo atto (e ti facciamo pure una sonora pernacchia O Nobile Nippo!).


Il fatto è che quando si parla di Clarissa Hyman, che ha sfornato un libro bello e difficile da dimenticare come si fa a resistere? Non si può. Sicuramente una torta particolare che nulla c’entra con il comun sapore del Fondant Au Chocolat di ieri (tanto pure quello non andava bene. Ok facciamo due pernacchie e non se ne parla più?) ma una valida alternativa per chi (come me sìììì) ama i semi di papavero. Sono pur sempre quella che anniannianni fa era impazzita mettendoli ovunque (aspetta che cerco il link. Eccolo! E pure la ciambella vegana buonissima al sapore di arancia).


I semi di papavero sono lodati per le proprietà calmanti del sistema nervoso nella medicina naturale e come tutti i semi oleosi si sposano benissimo con la preparazione dei lievitati (uh stavo per dimenticare i Byalis fatti per il Pappamondo lo scorso anno!). Omega 6, grassi e proteine senza dimenticare manganese, calcio e acido linoelico. A me piacciono tantissimo anche nell’insalata e sugli spinaci lessi. Ma pure sull’avocado, a dirla tutta.



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Published on September 25, 2015 03:12

September 24, 2015

Torta con Corn Flakes, Fragole, Panna e Miele su RunLovers


Lunedì siamo andati al Supermercato insieme con i potenti mezzi offerti da RunLovers, ovvero un paio di scarpette sobrie a pois rigorosamente glitterate. Oggi invece ci fermiamo in cucina per preparare una deliziosa torta a base di corn flakes con pochissimi ingredienti: corn flakes per l’appunto, panna fresca, miele, latte e fragole. Una torta, ma più un’idea per utilizzare in modo diverso questi fiocchetti di mais, che se vuoi scoprire -leggendo anche il delirio- trovi qui su RunLovers: Salutiamo così l’Estate.


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Published on September 24, 2015 07:00

Iaia Guardo's Blog

Iaia Guardo
Iaia Guardo isn't a Goodreads Author (yet), but they do have a blog, so here are some recent posts imported from their feed.
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