Fabrizio Ulivieri's Blog, page 83
September 2, 2021
Si va verso uno scontro civile cruento ?

Ormai siamo arrivati al punto finale, al fondo del cul-de-sac in cui gli stati hanno gettato i cittadini.
Non solo chi non accetta il siero tossico che genera morte e malattie ma anche chi lo accetta, Se quest'ultimo ancora non ne è consapevole lo sarà presto. Chi ha iniziato a prendere il siero tossico è entrato in un processo senza fine. Prima dose, seconda dose, terza dose, quarta dose, quinta dose e via senza fine...alla fine schiatterà.Addirittura si parla di terza dose, ecc...+ 2 pillole quotidiane. Una morte che stanno programmando le multifarma.E'ora, ora di opporsi in ogni modo possibile. Negando l'acquiescenza, negando la collaborazione, Resistendo passivamente, attivamente. Manifestando nelle piazze.
E pregare, la preghiera influisce nella storia, come ci avverte la teologia della storia, La preghiera indirizza evoca e invita l'azione di Dio.Ma come i crociati di Vienna nel 1683, nella preghiera prepararsi alla lotta, al sacrifico.Ormai le forze che stanno nel parlamento evocano scenari come quelli che si sono delineati dopo il 1943. Un'Italia che si spacca, che si divide e si combatte.La violenza viene dai giornali, dalle tv dai partiti politici al potere, dai virologi di stato e di Pharmastan, dalla chiesa cattolica ormai eretica. Dalle banche, che ormai cancellano i conti correnti e la sussistenza, dai bar, ristoranti e supermercati che accettano la legge del siero tossico.La violenza che loro vomitano dai loro palcoscenici a danno di chi non è disposto ad accettare il ricatto della la falsità di una pandemia che esiste perché è stata creata ad arte genererà solo altra violenza di risposta.Quelle forze che in primis la stanno generando ora saranno responsabili presto delle conseguenze che loro stesse stanno generando.Lo scenario è apocalittico. Anche le pecore che ora belano ubbidienti quando avranno coscienza del loro destino si trasformeranno in lupi e sarà certamente il chaos di una guerra civile senza frontiere.
Lo scenario lo descrive perfettament brother Alexis in questo articolo e video QUI
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Published on September 02, 2021 12:43
September 1, 2021
I giorni dell'attesa

Perché bramo Dio?(Ungaretti)
Erano giorni strani. Quello che inizialmente aveva ottenuto sembrava essersi fermato. Non moriva più nessuno. Nulla faceva presupporre che si avverasse quello che chiedeva nelle sue richieste. Anzi, apparentemente, sembrava che tutto precipitasse.
Le misure restrittive aumentavano. La dittatura diveniva sempre più asfissiante. Le élite che guidavano il mondo sembravano sembra più forti e incontrastate.
Si era voluta un' Europa senza passaporti e ora ci voleva un passaporto per entrare in un bar, per prendere un treno e per lavorare.
C’era chi diceva che lo scontro finale fra il Bene e il Male si stava avvicinando e la soluzione era vicina.Non aveva motivo per dubitarne.
Negli ultimi tempi aveva maturato alcune considerazioni (considerare era l’unica cosa che riusciva a fare, vista la condizione marginale in cui si trovava).
Aveva notato come la litigiosità fra chi guidava il mondo era sempre più forte. Sempre più contrasti e lotte interne al potere.
Il potere sebbene sembrasse sempre più forte denotava segni di paura di non farcela ad attuare il piano che perseguiva.
Nelle strade e nelle piazze aumentava il numero dei dimostranti che divenivano ogni giorno più inquieti e aggressivi. Si rendevano conto che le manifestazioni pacifiche e civili non portavano a nulla. Dall’altra parte si trovavano di fronte a delle polizie ogni giorno più feroci violente e naziste.
Si poteva prevedere una guerra civile.
Lui si sentiva isolato e la sua voglia di fare qualcosa non sapeva come incanalarla. Pensava, pensava e pensava.
Sapeva che avrebbe voluto fare ma da solo che poteva fare?
E così aspettava. Aspettava che quella mano che lo aveva sempre guidato gli indicasse la direzione giusta.
Nel frattempo si preparava fisicamente. Doveva essere pronto.
Aveva ripreso a correre. Faceva flessioni. Bicipiti. Trazioni alla sbarra. E aveva ripreso ad allenarsi da solo nel Muay Thai. Andare in palestra gli era precluso. Non aveva un sacco per boxare, e allora indossava i guanti e dava i pugni alla parete.
Per vincere la stanchezza aveva iniziato una alimentazione molto proteica, cercando di privilegiare quei cibi che aiutavano ad innalzare il testosterone.
Non riusciva più a leggere. Dostoevsky che per lungo tempo lo aveva affascinato ora gli era divenuto difficile e riusciva a leggere una pagina al giorno al massimo.
Grande scrittore - si diceva - ma ti distrugge nella sua eccessività. Lo annoiava in verità. Quasi tutti i libri lo annoiavano.
Preferiva i temi religiosi. Leggeva i Vangeli, la Bibbia e si interessava alle profezie.
Era in una attesa profonda, dominata dalla stanchezza, dal disagio, dal senso della inutilità. Aveva perso il senso della sua identità, era divenuto estraneo a se stesso. In certi momenti si fermava, si passava una mano sulla fronte, e sentiva le lagrime agli occhi. Chi sono diventato? si chiedeva.Una volta molti anni fa si sentiva se stesso in un corpo di un altro, ora si sentiva un altro in un corpo che era il suo.
Avrebbe voluto azione. Avrebbe voluto avere venti anni e essere ribelle.
Ne aveva molti di più. Avrebbe fatto quello che poteva. Avrebbe fatto quello che poteva. Si ripeteva.Era oltre le sue possibilità. Era solo. Solo in quella terra straniera. Poteva solo aspettare, ed era sofferenza.
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Published on September 01, 2021 11:40
August 29, 2021
Firenze - una dèa schifiltosa

Il caldo, la folla, i colori e i suoi odori. I tramonti che ti lasciano senza fiato. E i ponti, il fiume placido, il caldo afoso e cocente dell'estate.
I colori e le luci pastello e la mitezza in inverno. I colori delle vetrine, l'odore fresco e piacevole della vita in inverno. E la tramontana gelida che ti entra nelle ossa, e mulina ai crocicchi. In inverno.
Eppure mi soffocava quella città. E l'ho amata tuttavia e l'ho odiata quella città. La città della mia vita per lunghi e interminabili anni, dei miei amori, delle mie sofferenze , delle mie rade gioie. Di un lavoro monotono ed inutile. Per lunghi e interminabili anni.
Delle speranze e delle illusioni che si sovrapponevano alla disperazione del vivere in tanta bellezza e non sentirsene parte.
E come ricorda Palazzeschi le "scalinate, dunque, o strade così ripide il cui nome basta a rivelarne il carattere: Costa Scarpuccia, Erta Canina, Rampe di San Niccolò..."
Quella era un'altra parte indimenticabile della Firenze di collina, a cui qualche volta in estasi d'amore ascendevo.
Quella è la Firenze che io ricordo da qua, in questo paese essenziale in cui vivo ora. Ricordi confusi ma colorati. Lontani e quasi persi ma che finalmente dopo tanto sopirli si ravvivano, come se qualcosa oggi soffiasse sulla brace. E io stesso mi stupisco del perché improvvisa si ravvivi la fiamma, che credevo spenta.
Soprattutto ora che si è abbattuta l'Apocalisse su tutte le strade del mondo e anche su quelle stradine strette e anguste di Firenze e sulla cupola che domina la valle dell'Arno, e su piazzale Michelangelo che domina la Cupola e su Fiesole che domina il Piazzale e la cupola.
E la città immagino sarà indifferente all'Apocalisse avvolta nella sua narcisa bellezza.
Ha superato le pesti Firenze, ha superato le guerre, le alluvioni...sta ferma e raccolta in sé nella sua incontentabile bellezza e osserva la gente come da secoli fa.
Anche quando l' abitavo, Firenze era indifferente. Aveva una bellezza indifferente, che è sua e non concede. La vedevi la toccavi ma evaporava via se non la adoravi come una dèa. Era come la Primavera del Botticelli, bellissima ma lontana come una dèa ma non pudica come la Venere di Botticelli ma sfrontata. Schizzinosa come una dèa viziata. E quello si te lo concedeva e ti si attaccava addosso e non riuscivi più a togliertelo di dosso, il suo esser schizzinoso.
Non sono forse tutti schizzinosi i fiorentini nel loro lessico colorito? Nel loro gesticolare solenne e quasi caudatario? Nel loro continuo mutar opinione senza motivo e lamentarsi di una vita che non si accosti allo standard delle loro pretese? Nella loro presunzione di essere il paradiso del mondo?
Il fiorentino è questo, uno che sempre vive nel suo regno con evidente compiacimento non finendo mai di pulirsi e ripulirsi le vesti e le scarpe dalla terra, togliendosi di dosso qualche sudiceria, qualcosa di sgradevole che si possa essere attaccato inevitabilmente al suo modo di vivere. Uno schizzinoso, uno schifiltoso incontentabile ed esigente.
E io pure mi ero abituato a mondarmi di qualsiasi polvere o terra estranea che mi si attaccasse alle scarpe. Ed ero schifiltoso, come la città. Attaccato solo alle cose belle della superficie.
E quello era prima prima di conoscere il miškas, la foresta, prima di conoscere i takai, i sentieri che ovattati ti portano nel silenzio dell'interiorità e della meditazione ribelle.
Eppure quella dèa narcisa, arrogante e superficiale mi manca. E mi chiedo quale segno sia e che prepari. Et plenus expecto.
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Published on August 29, 2021 22:49
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi - Cesare Pavese di Léo Ferré
Non ho mai amato Cesare Pavese. Ho provato con tutta la buona volontà a leggerlo ma la noia e la impossibilità di proseguire me lo hanno impedito.
Forse aveva ragione Pasolini quando diceva che Pavese è uno scrittore medio (QUI). Io direi noioso e, con Pasolini, sopravvalutato.
Ma a differenza di Pasolini salvo una sua poesia. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Di una bellezza e profondità e disperazione unica, ed è strano, a mio avviso, che Pasolini non abbia amato la disperazione infinità di questo poema, lui che di disperazione di vivere era l'incarnazione.
Ne esistono due versioni bellissime. Una di Gassman (QUI) e una di Léo Ferré. Una canzone quelle di Ferré che canta di morte ma diviene un inno alla vita, vibrando in una voce cupa , melodica e possente.Scelgo questa ultima versione.
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Published on August 29, 2021 03:01
August 28, 2021
O sentiero di foresta

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Published on August 28, 2021 09:18
August 25, 2021
I am surprised by Mike Tyson - the most beautiful words I ever heard in the last year. They remind me of the best Camus' existentialism
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Published on August 25, 2021 03:50
August 21, 2021
La fine dei servi

Volevamo andare, io e lei, a un caffè nella città vecchia, che si trova all'interno dell'ex ghetto ebraico.
Volevamo prendere un caffè, anche se il caffè e il cappuccino che fanno lì è orribile. Ma i dolci sono splendidi. E' uno dei caffè più antichi della città, già esisteva in epoca sovietica.
Siamo sempre stati stati bene lì. I ricordi erano positivi. Ed era il mio posto preferito.
Ma quando siamo arrivati, vi era l'ignobile cartello nazista, che preclude l'ingresso ai nuovi ebrei del 2021. Non si può entrare senza l'infame pass, quello che attesta che nel tuo sangue è stato inoculato la bioweapon letale che mira allo sterminio di massa. E che per litote chiamano vaccino.
Pensi che un cane può entrare ma tu non puoi entrare perché rifiuti di accettare il siero che vuole ucciderti e che tramite una propaganda di gran lunga migliore di quella dei nazisti hanno fatto, f i n q u i , credere che sia il nuovo Messia che salverà la vita da un virus che mai è stato scientificamente isolato e solo rivelato da tamponi il cui inventore li ha definiti capaci di trovare tutto quello che gli si vuol far trovare. Che invece la vita non la vuole salvare e la vuole solo terminare.
E' una realtà difficile da accettare a meno che non ti sia dato la briga nel tempo di cercarla faticosamente nelle pieghe ghettizzate della rete, quella parte della rete che riesce a sfuggire la censura. E' una realtà difficile da accettare se non ti sei passo dopo passo sottoposto a un processo di acquisizione di dati che ti portano alla consapevolezza dell'enorme frode che stanno perpetrando ai danni del genere umano.
Ma a dire la verità non mi sono sentito escluso dal non poter entrare in quel caffè, ormai ho fatto una scelta che mi ha già escluso da quel mondo, il mondo di chi è disposto a barattare la vita in cambio di un caffè o di un bicchiere di vino bevuto a un tavolo all'aperto.
Non mi interessa più vivere così, adesso in tutta onestà ho una vita interiore molto più bella di prima, quando ero molto più spesso confuso, nervoso e avido di cose.
Ma una rabbia, una rabbia speciale mi è cresciuta dentro. una rabbia verso quei politici che, consapevoli (a questo punto lo sono ormai quasi completamente tutti, impossibile che non lo siano) dei crimini che vanno commettendo ai danni del loro popolo o perché siano minacciati dai loro stessi padroni o prezzolati dai loro stessi padroni o corrotti fino all'osso dai loro stessi padroni, si prestano a mantenere in vita una farsa che ha come unico obiettivo la schiavitù la sottomissione la distruzione e il genocidio del proprio popolo. E insieme a loro e allo stesso livello se non ad un livello più alto di responsabilità stanno i giornalisti, i peggiori servi e lacchè del sistema, che per poche manciate di lire scrivono articoli che creano e mantengono in vita la propaganda, falsi pieni di bugie con l'unico scopo di far paura al popolo, a quella parte del popolo (la maggioranza purtroppo!) che in maniera ignava è disposto a credere tutto pur di conservare il loro miserrimo recinto di false comodità.
Il mondo intorno sembra impazzito. Perché i politici e i giornalisti lo hanno fatto impazzire per portare in essere i comandi dei loro padroni, di quelle multinazionali, banche e fondi di investimento che appartengono a quelle famiglie che stanno dietro di loro.
E allora speri, ma ne hai la certezza, che fra non molto la Fortuna che guida le sorti del mondo da qualche parte romperà l'argine e parti di quegli stati cominceranno a venire giù e molti di quei politici verranno giù e meriteranno quello che giustamente meritano.
Non sanno, non credono, o non vogliono sapere (mentre chi sta sopro di loro, chi sta in cima alla piramide massonica, sa molto bene che qui non è più una lotta fra uomini e stati) che loro sono una nullità nel nulla, e saranno travolti dal loro stesso nulla. Non sanno e non vogliono sapere che qui la partita è al di sopra dell'uomo, delle sue possibilità. E una lotta fra due mondi, il Bene e il Male. Dio e Satana. E Dio vincerà, Satana perderà, perché è scritto e profetizzato da millenni che perderà, e loro tutti finiranno miseramente e senza pietà travolti dall'onda della Controrivoluzione ispirata dal Bene.
Forse qualcuno dei loro padroni riuscirà a farla franca in terra, ma loro piccole pedine del nulla che li hanno serviti fedelmente, non hanno scampo. La loro sorte è segnata.
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Published on August 21, 2021 07:59
August 19, 2021
Bergoglio es una verguenza
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Published on August 19, 2021 09:10
Il Cuore Immacolato Della Madonna come arma contro la tirannia

Durante il sacco di Roma, i barbari sanguinari, si arrestarono davanti ai luoghi sacri della Cristianità di allora, perché in quei luoghi era la presenza di DIo.
Così testomonia Sant'Agostino: Testantur hoc martyrum loca et basilicae Apostolorum, quae in illa vastatione Urbis ad se confugientes suos alienosque receperunt Huc usque cruentus saeviebat inimicus, ibi accipiebat limitem trucidatoris furor, illo ducebantur a miserantibus hostibus, quibus etiam extra ipsa loca pepercerant, ne in eos incurrerent, qui similem misericordiam non habebant. Qui tamen etiam ipsi alibi truces atque hostili more saevientes posteaquam ad loca illa veniebant, ubi fuerat interdictum quod alibi belli iure licuisset, et tota feriendi refrenabatur immanitas et captivandi cupiditas frangebatur. Sic evaserunt multi***
Durante il 2020 e a tutt'ora abbiamo avuto prova che questi luoghi non vengono più risparmiati dall'odio dello stato che ha dichiarato guerra ai suoi cittadini. Dall'odio di una Chiesa decristianizzata che ha dichiarato guerra al Cristo.E questi luoghi non più proteggono. In questi luoghi non vi è più la presenza di Dio ma di Satana, introdotto dai massoni che stanno al vertice della Chiesa e non vogliono più la presenza di Dio nelle chiese.Come può Satana proteggere da Satana?Se non vi è più un luogo fisico dove rifugiarsi dalla persecuzione dell'odio degli stati, ve n' è invece uno spirituale che è forte altrettanto se non di più. Il Cuore Immacolato di Maria. Cercatelo. Cercatelo dentro di Voi e vi renderà forti, come eroi, come soldati pronti alla battaglia. Sarete soldati di Maria, miliziani di Maria che infonderà il coraggio o la determinazione di determinare le proprie scelte, costi quel che costi. E' un'arma (spirituale) dalla potenzialità incontrollabile. La fede è incontrollabile nella sua potenzialità. Chi combatte nella fede è incontrollabile.Quello che è successo in Afganistan ne è la prova.
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***Ne fanno fede i sepolcri dei martiri e le basiliche degli apostoli che accolsero nel saccheggio di Roma fedeli ed estranei che in essi si erano rifugiati. Fin lì incrudeliva il nemico sanguinario, qui si arrestava la mano di chi menava strage, là da nemici pietosi venivano condotti individui risparmiati anche fuori di quei luoghi affinché non s'imbattessero in altri che non avevano eguale umanità. Altrove erano spietati e incrudelivano come nemici. Ma appena giungevano in quei luoghi, in cui era proibito ciò che altrove era lecito per diritto di guerra, veniva contenuta l'efferatezza dell'uccidere e il desiderio di far prigionieri. Così molti scamparono.
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Published on August 19, 2021 09:02
August 13, 2021
Italiani - un popolo finito

Mi associo a questa analisi. Salvo solo quel 3/4% che è veramente di un altro livello. Ma già Montanelli lo diceva molti anni fa: si salveranno alcuni italiani ma non l'Italia.
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Published on August 13, 2021 06:27