Fabrizio Ulivieri's Blog, page 139
August 12, 2017
Isole di felicità (Laimes salos) - quarta parte

Rebeka e Goda erano due artiste. Avevano indubitabilmente qualità da artiste, sebbene in settori specificamente diversi.Goda aveva capacità tecniche. Disegnava, sapeva dipingere e costruire oggetti con il Lego alquanto complessi e di non facile struttura. Nel nuoto anche eccelleva. In quello sport era un talento naturale. Si buttava in acqua e subito schizzava via come un pesce. Poteva competere in velocità, anche se tecnicamente inferiore alle altre ragazze che facevano quello sport da più tempoPer l’arte frequentava una scuola privata, a pagamento, a cui Rūta l’aveva iscritta quasi di forza. Goda non voleva andarci ma Rūta impressionata dalle capacità di disegno di Goda non aveva ascoltato ragioni. Avrebbe fatto quella scuola.Il dramma all’inizio fu prendere il filobus. Goda non l’aveva mai preso. Ed era molto intimorita a prenderlo. Aveva solo nove anni, era il primo viaggio che avrebbe fatto da sola. La notte dormì poco. La mattina si alzò eccitata dall’idea di quel viaggio.
Durante il viaggio in filobus si addormentò per non aver dormito la notte e finì alla stazione ferroviaria di Vilnius. Telefonò a Rūta in lacrime, disperata.Per fortuna la stazione non era molto lontana da dove lavorava Rūta che si poté assentare a andò a prenderla.
All’inizio Goda era felice di frequentare la scuola. Andava con il cuore leggero e felice di prendere parte alle lezioni. Ma il padre preoccupato dal fatto che doveva viaggiare da sola in autobus cominciò a dire che non gli pareva una cosa normale che una bambina di nove anni viaggiasse in autobus senza essere accompagnata.Goda prese a lamentarsi e a dire che non ci voleva più andare.
- - Tu andrai. L’ho deciso io. Tu vivi in casa mia e fai come decido io – fu la risposta di Rūta
Da quel giorno Goda non si lamentò più e non mancò più ad una lezione.
Rebeka invece era un’attrice. Un talento naturale per la tragedia e il dramma.
- Mamyte aš myliu tave labaiEra la frase che ripeteva ogni volta che Rūta si arrabbiava con Rebeka inserendo la sua testolina fra le braccia della mamma, abbracciandola all’altezza dei fianchi.Per un niente la mattina Rebeka cominciava a innervosirsi, a urlare e piangere, a fare le bizze, senza un motivo apparente. Gettava le cose per terra e urlava. Rebeka la osservava sconcertata.
- Ma perché fai così?- NežinauSpesso tutto cominciava per il fatto che Rebeka non voleva vestirsi. Rimaneva in mutandine seduta sul letto silenziosa.
- Rebeka vestiti!- Non posso mamyte- Perché non puoi?- Nežinau- Faremo tardi all’asilo- Non ci voglio andare. Voglio stare a casa con Goda
Goda era a casa. In Lituania i ragazzi delle scuole elementari hanno tanti periodi di vacanza. Rūta veramente non capiva la necessità di tutte quelle vacanze. Troppe.
- Non puoi rimanere con Goda. Litighereste tutto il giorno e vi picchiereste…non posso lasciarvi sole tutto il giorno in casa
Era a queste parole che Rebeka cominciava a recitare la tragedia fatta di pianti urli e gettare per terra cose che le capitavano a tiro di mano. Era dura e capricciosa come una maža ožkaLa finestra grande della camera si era rotta. Goda aveva rovinato una parte della parete del bagno e versato lo smalto delle unghie blu sul divano di pelle. Poi aveva cercato di pulirlo ma alla fine era venuta una grossa macchia bianca.Si sentiva disperata.Per cambiare tutto ci sarebbe voluta una bacchetta magica. I soldi non li aveva e non poteva cambiare il vetro della finestra e neppure ricomprare il divano. Pensò che forse poteva trovare qualcosa per colorare la pelle del divano e farne una versione artistica.Fu così che decise.Era tempo e ora di provare a fare quello che le piaceva. Contattò via Facebook una fotografa famosa di Vilnius e le chiese di fare delle lezioni private.Quei pochi soldi che aveva preferiva investirli in qualcosa che l’avrebbe motivata. Quella sarebbe stata la sua bacchetta magica.
La bacchetta magica funzionò.
- Non ci sono errori tecnici nelle tue foto. Forse solo un po’ da ritoccare la luce…ci sono persone che hanno talento e riescono da subito. Tu hai la fortuna di essere una di queste – Le disse la fotografa dopo un paio di lezioni
La sua specialità divenne la makro foto, le foto da vicino. A distanza ravvicinata riusciva a mostrare cose che la gente non vedeva, come un algoritmo che raccoglie dati per mostrare i comportamenti non rilevabili dei consumatori, nello stesso modo lei riusciva a raccogliere quegli elementi della realtà che mostravano il modo di comportarsi di una realtà vista da vicino che nessuno si sofferma a guardare.Lo stesso criterio applicava alle foto zoommate dei volti delle persone. Ogni pixel si sommava a tutti gli altri pixel per mostrare quella realtà in movimento, la vita altra che è la vita vista da una distanza ravvicinata.
- Tu pasaulį matai kitu. Tai, ko kasdienybėj nepastebim, nepraslysta pro tavo akis… Le scrisse Egle, una sua amica, su Facebook.
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Una capretta Tu vedi un mondo altro. Quello che noi non vediamo nella vita di tutti i giorni, non scivola via davanti ai tuoi occhi
Published on August 12, 2017 06:41
August 9, 2017
"Rugìle" a new review: "This is a kind of book you can read in one breath. Really. I read this work in one breath, too."

I must confess I blushed during reading, because I am not accustomed to reading this literary genre, but I decided to review it because the writing style of the author is well arranged, I would say it is perfect for readers who love this genre. The work is also surrounded by quotes in English that the author used to explain the meaning of the stories written in Italian. Hence, that is very original book we can include into the category of bilingual novels...( go to the review )
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Published on August 09, 2017 01:10
August 8, 2017
"Rugìle" - Novela de amor, de sexo sin tabúes y de pasión

Novela de amor, de sexo sin tabúes y de pasión, de un hombre al final de su vida a la cual mira con la claridad de alguien que no tiene nada que perder. La novela trata de relaciones intensas y agotadoras, y se pregunta sobre el sentido de la existencia, que nunca es lo que parece en la superficie. Es algo más profundo, que no se ve y que prepara y organiza la realidad de hombres que viven una vida a los límites del normal y son dominados por enfermos amores, pasiones y instintos poderosos.
El instinto es el verdadero protagonista de esta novela; el instinto a primera vista no se puede explicar, no se puede reducir a nada racional, y tiene una explicación que pero va más allá del mundo en el cual vivimos, que es parte del universo y es el origen de lo infinitamente pequeño.
Fabrizio Ulivieri relata el sexo y la vida con un estilo reflexivo y provocador, mirando en el alma profunda de sus personajes y explica el existencialismo, la tragedia de la vida humana no con el absurdo (como los escritores existencialistas), pero con la física cuántica.
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Published on August 08, 2017 02:34
August 7, 2017
Amore Šaltibarščiai pomodori rossi: biografia di un amore dall'interno en Escritores.org

"Amore Šaltibarščiai pomodori rossi: biografia di un amore dall'interno" ha llegado a Espana tambien!
Ver Escritores.org: https://www.escritores.org/libros/index.php/item/amore-saltibarsciai-e-pomodori-rossi-biografia-di-un-amore-dall-interno
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Published on August 07, 2017 05:01
"Rugìle" - questions about the very meaning of existence

Stories of love, sex without taboos and passion; stories told at the end of a life with the clarity of someone who has nothing left to lose. The tale of a man who lives intensive relations and consumptive, questions about the very meaning of existence that is never what appears on the surface, deeper and deeper, invisible but shall prepare and organize the reality of the characters at the edge of normal living just love sick, passions and instincts. the instinct is the real protagonist of this novel; the instinct that at first glance is not explicable, not reduced to nothing by rational, however has its explanation that goes beyond the world we live in, that is part of multiple universes and originates from the infinitely small.
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Published on August 07, 2017 03:06
"Rugìle" ha llegado a Espana!

Rugìle ha llegado a Espana!
Ver Escritores.org: https://www.escritores.org/libros/index.php/item/rugile
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Published on August 07, 2017 02:39
August 3, 2017
Parassiti (quinta parte) - attacco terroristico nel centro di Firenze

Centro di Firenze, Piazza della Repubblica vicino al “Caffè Gilli”, ore 19
Un’auto da noleggio, di quelle che vanno a prendere i clienti Al Savoy Hotel, dopo aver svoltato da via de’ Pecori procede lungo via Roma verso l’hotel.
Improvvisamente accelera e comincia a travolgere i turisti che affollano la strada e punta verso il dehors del caffè Gilli.
Poiché il tratto di strada da via de’ Pecori a piazza della Repubblica è breve l’auto non ha potuto acquisire troppa velocità. L’impatto è violento ma contenuto dalle strutture del dehors.
L’auto si blocca.
Scendono due uomini armati di fucili automatici AK 47. Sembrano muoversi con facilità e con tecnica militare. Cominciano a tirare sulla folla.
Urla. Gridi. Gente che fugge, che cerca riparo all’interno del caffè.
Qualcuno grida – Go down! Run! Run!
Da fuori i due uomini continuano a sparare sui clienti del caffè ormai in fuga e a quelli che provengono da via Calimala.
La gente comincia a fuggire verso il Caffe Paszkowski e la libreria Red, cercando riparo fra le arcate dei loggiati e dentro la libreria.
Uno dei due terroristi lancia una bomba verso il centro del dehors. E’ un macello per quelli che ancora vi sono intrappolati. Persone stese per terra. Sangue, brandelli di vestiti e carne.
Dalla parte della libreria RED era in sosta un furgone dei carabinieri. Presi di sorpresa non hanno reagito immediatamente. Esitano a sparare. Rischiano di colpire civili.
In lontananza cominciano a udirsi suoni di sirene di macchine della polizia che si avvicinano.
Ormai in piedi sono rimasti solo i due terroristi. I carabinieri cominciano a sparare. Uno va giù subito. L’altro tenta la fuga verso via de’ Calzaiuoli ma una volante lo intercetta e lo falcia a colpi di pistola davanti alla Rinascente.
E’ un ragazzo di diciotto o diciannove anni, diranno poi gli inquirenti.
In tutto l’attacco è durato nemmeno cinque minuti.
Sette morti e trenta persone che erano rimaste ferite verranno trasportate in quattro differenti ospedali. Otto di queste versano in condizioni critiche.
Fra i morti due americani, un italiano, tre francesi e uno di nazionalità ancora sconosciuta.
Un’ora dopo lo Stato Islamico rivendica l’attacco.
- Un commando di soldati islamici ha portato a termine un attacco a Firenze. E’ stata la prima volta in Italia. Colpiremo ancora. Colpiremo ancora…porteremo l'attacco a Roma
Published on August 03, 2017 09:37
Dopo "Rugìle" non scriverò mai più di sesso

Rugìle è un libro di rottura, dopo Rugìle non scriverò più di sesso. Mi ha dato troppa sofferenza. Sofferenza che non avrei mai creduto. Ho capito che il sesso disturba in questo paese. Il sesso è rottura di ogni ipocrisia e in questo paese vi è troppa ipocrisia.
Parlare apertamente di sesso è come dire a chiare lettere che i negri puzzano e disturbano anche visivamente. Lo puoi pensare ma non lo puoi dire. Il sesso è scandalo, è gettare in faccia la verità quando la verità è meglio non dirla.
"Scandalo" significa, etimologicamente, "scendere, cadere in una trappola". E in quale trappola sono caduto? In quella di aver pensato che in un paese dove parole come "cazzo", "non mi rompere i coglioni", "vaffanculo"...che sono sulla bocca di tutti fossero segno di libertà. E invece no. Sono parole di conformismo assiomatico.
Puoi andare in TV e dire "cazzo"ma non che le donne italiane non le vuole più nessuno perché hanno perso la femminilità, e a causa di troppo femminismo e libertà pensano come uomini si atteggiano a uomini senza essere uomini.. . Puoi andare in TV e dire "vaffanculo" ma non che i gay hanno stancato tutti con il loro mantra "gay è bello", che hanno inquinato la società troppo con le loro potenti lobbies e modelli culturali da esse sostenuti fino a rendere i giovani italiani sminchiati e senza palle... Puoi andare in TV e dire le brutte parole che vuoi ma non che i negri fanno parte di un altro mondo che non è il nostro è che mai si integreranno, perché la diversità è troppo forte e che un'invasione (una sostituzione etnica) non può essere colmata in poco tempo, non puoi dire che dietro vi è solo un grosso business delle cooperative e che dell'integrazione non importa a nessuno: l'integrazione è solo un paravento.
In Italia devi dire solo quello che è conforme come in Germania se sei tedesco devi accettare il fatto di essere colpevole di essere tedesco a causa dell'Olocausto.
Nelle società ci si muove per assiomi ipocrìtici. è così e non può essere diversamente.
Ma non è così. Se uno è gay è per devianza di un programma al pari di uno che è pedofilo. Se una donna si eccita privatamente all'idea di essere violentata è per un programma archetipico di sottomissione. Se una donna è troia o un uomo è porco è perché vi è radicato un istinto ineliminabile...e in questo non vi è nulla di bello ma solo di tragico. Inutile essere ipocriti.
Il sesso è tragicità perché se ne sopprimi l'istinto soffri se lo porti a compimento soffri ugualmente perché cozzi contro gli assiomi.
E parlare di sesso ti porta a cozzare contro assiomi ineradicabili.
Tutti sanno che gli americani con le loro guerre hanno ucciso più persone che i nazisti ma ancora si colpevolizza i tedeschi per l'Olocausto e gli americani vestono invece i panni dei "buoni", del progresso e del volto umano della democrazia...non si permette invece di ammettere che il capitalismo globale ha portato a questa società globalizzata che privilegia pochi e rende schiavi il resto.
Parlare in modo esplicito di sesso ti fa cozzare contro qualcosa che è demonizzato, come il nazismo e la globalizzazione, e ti attira in una trappola, quella dello scandalo di buttare in faccia la verità a chi non la vuole sentire: nel sesso si è sempre determinati e mai determinanti. Nel sesso il piacere personale è il rovescio della medaglia. Nel sesso non si sfugge a ciò che sei. Sei davanti a te stesso: nudo e inerme. Sei davanti alla forza prepotente che ti domina e a cui sei sottomesso. Davanti al sesso non c'è anima, non c'è io, non c'è logica...c'è solo sottomissione al piacere, animale.
Davanti al sesso non vi è posto per l'ipocrisia, che è il fondamento di ogni Stato. Nessun stato o società è esente da ipocrisia.
Il sesso in sé lo è.
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Published on August 03, 2017 01:05
August 2, 2017
"Rugìle" di Fabrizio Ulivieri - recensione su Liberrima

Per ogni decisione, per ogni bivio o direzione su cui scegliere d’incamminarsi c’è, immancabilmente, l’istinto a governare la nostra rotta.
Con il suo romanzo “ Rugile ”, Fabrizio Ulivieri riesce a dare sostanza a quanto, a una prima impressione, possa sembrare inconsistente e inspiegabile, perché difficilmente si riesce a trovare un senso razionale a quanto l’istinto possa imporci di compiere.L’istinto non subisce i vincoli dell’appartenenza: va oltre l’essere umano e, mettendo in relazione il mondo visibile con l’invisibile, riesce a completarlo e complicarlo.Per decifrare l’istinto bisogna abbandonare la zavorra della razionalità e guardare oltre il tangibile: il mondo in cui viviamo fa parte di più universi e trova origine dall’infinitamente piccolo.Fabrizio Ulivieri ricorre alla fisica quantistica per connettere l’invisibile – dove le leggi della fisica classica non valgono più – con il mondo visibile dei sistemi complessi.
Perché è lì che affonda le sue radici l’istinto: protoni, quark, fotoni, gluoni…in fondo chi cede all’istinto cede principalmente a queste particelle elementari al loro agglomerarsi e organizzarsi in un modo invece che in un altro...(vai a Liberrima)
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Published on August 02, 2017 07:27
July 31, 2017
"Rugile" di Fabrizio Ulivieri, recensione: Sesso e Fisica contemporanea

Una segnalazione inglese ha paragonato quest'ultimo romanzo di Fabrizio Ulivieri alla celebre saga erotica ancora recente di James, Sfumature di Grigio, rosso, nero e magari – anche stucchevolmente - all'intera gamma cromatica.
Nessun purismo, certo pop ha dei significati o meglio significanti legittimi anche in letteratura, tuttavia, sia in certa parola erotica se non porne (alla greca per differenziare già la stessa danza di quel che l'autore stesso chiamerebbe particelle pensanti eccitanti) che altrove (certa fantascienza) possibile andare oltre nell'era dell'informatica e delle scienze contemporanee...vai alla recensione di Roby Guerra
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Published on July 31, 2017 08:04