Fabrizio Ulivieri's Blog, page 114

November 21, 2018

L'Italia del 1964









Che cosa l' aveva più influenzata di sua madre: i suoi racconti o la sua ideologia? Che era formata di
sole illusioni: dell'essere buoni, dell'essere bravi, generosi, del darsi agli altri, del credere, del sapere eccetera, eccetera...
A differenza di suo padre, che lei mai aveva amato, che era nazionalista, fascista, sua madre, anche se credeva in Dio, non andava mai alla messa, suo padre sì, andava a quella grande, a quella più ufficiale, anche se la sua religione era di pura facciata.
La religione di sua madre invece era una religione contadina, rurale, presa da sua nonna; una religione molto poetica ma per niente confessionale, pagana in un certo senso, mischiata di elementi della terra e del cielo, di fenomeni atmosferici ed elementi cristiani impastati insieme.

E' difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.

Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.



Con queste parole Pasolini in quegli anni avrebbe celebrato l'amore che lui aveva per la madre. Sabatina certo neppure conosceva Pasolini. Nella sua semplicità nemmeno sapeva della di lui esistenza, eppure se avesse dovuto usare delle parole per celebrare l'amore che aveva avuto per la madre avrebbe usato quelle stesse parole. Non altre. Tanto era il disperato amore che aveva per la madre, disperato come il modo di vivere di Pasolini.
La morte della madre le aveva lasciato un vuoto dentro che solo quando perdi una madre puoi capire quel vuoto, che prima è assolutamente incomprensibile.
Prima era quella presenza rassicurante che le diceva "Io ci sono. Quando mi vuoi, io ci sono."

Ora quella speranza dettata dalla consapevolezza che lei c'era, era scomparsa. Vi erano altre speranze è vero. Quella dei figli che crescevano, che dovevano farsi una vita. Quella di migliorare la vita della famiglia, comprando il frigorifero, la televisione. Come si poteva oggi vivere senza televisione e frigorifero? Silvano non aveva forse comprato la macchina?
Vi era la speranza di guadagnare di più. La speranza che Silvano non la tradisse più.Ma era morta la più grande delle speranze: quella di rivedere la madre, quando aveva bisogno di lei, delle sue parole rassicuranti, del suo modo di parlarle calmo, riflessivo.
Ora, invece, era solo vuoto, carenza, deficit.
Una pena intermittente, senza fine tuttavia.

In quei giorni, forse spintavi dalla desolazione del sentimento di abbandono in cui si sentiva gettata, cominciò a pensare di abbandonare i fiaschetti.
Oltre alla mani ferite, piene di tagli, cominciava anche ad avere dolori ai ginocchi causati dal serrarli in modo rigido per tenere i fiaschetti fermi mentre con l' ago cuciva la paglia per rivestirli. La posizione innaturale e l'umidità le procuravano dolori, artrosi probabilmente, e si gonfiavano. Anche al collo cominciava ad avere una certa gobba come effetto del continuo stare piegata.
Dopo pranzo e dopo cena la sonnolenza la prendeva, e si limitava a sonnecchiare sulla seggiolina su cui impagliava senza portare a termine il lavoro. Anzi talora, per l'effetto del colpo di sonno, il fiaschetto, ancora nudo che teneva fra le ginocchia, cadeva a terra rompendosi.
La competizione con Rosina, poi, la rendeva nervosa. E il sentirsi presa in giro da Rino diveniva insopportabile.
Cominciò a pensare di andare a casa di qualche "signore" di Montelupo a fare pulizie.
Sabatina nella sua semplicità ben poco sapeva che in quell'anno si assisteva alla prima "congiuntura economica", al primo rallentamento del boom.
Sabatina non era a conoscenza (come d'altronde ben pochi sapevano) del fatto che il generale De Lorenzo in quell'anno avrebbe tentato il colpo di Stato, per fermare i socialisti al governo che il Corriere della Sera aveva definito “il cavallo di Troia dei comunisti”.
Sapeva solo che Gigliola Cinquetti aveva vinto il festival di Sanremo, che era morto Togliatti perché glielo aveva detto Silvano, e che l’America aveva cominciato una guerra in un paese dell’ Asia.
Non sapendo nulla di tante cose forse viveva meglio di chi sapeva troppo.


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Published on November 21, 2018 07:15

"Liebe, šaltibarščiai und rote Tomaten" ein zensierter Roman



Dies ist eine Frage, die ich mir schon lange gestellt habe. Ich hatte das Gefühl, daß es existiert, aber ich konnte die indirekten Beweise einer Zensur, die auf der Grundlage von Filtern arbeiten, nur durch das Einschränken der Bereichen und Bedingungen, an die sich große Verleger halten, erfassen, indem sie Texte für die Veröffentlichung auswählen (z.B. nur Autoren, die eine bestimmte Anzahl von Verkäufen garantieren , die präsentiert werden von , die ausgewählt wurden von , die nach bestimmten Modellen und Stilen schreiben, die vermeiden Verweise auf ..., die keine ideologische redaktionelle Linie widerspiegeln, die sich von der Unterstützten unterscheidet).

Ich suchte nach dem Splitter und bemerkte nicht den Balken, den ich in meinem Auge hatte.

Bereits bei "Rugíle" (meinem vorherigen Roman) hatte ich eine Unannehmlichkeit festgestellt, die sich der Text für die explizit behandelten sexuellen Themen bot. Sicherlich gab es keine Zensur durch irgendeine staatliche Behörde, aber es gab eine Mauer, die oft von denjenigen aufgezogen wurde, die nicht bereit waren, Sex zuzugeben, weil es grob ist, es kann hart in den Magen schlagen, weil es manchmal unmöglich ist, sich die Wahrheit zuzugeben daß der sexuelle Instinkt in dein Gesicht schlägt.

In meinem letzten Roman "Liebe, šaltibarščiai und rote Tomaten" ist die Zensur unbestreitbar geworden. Auf litauischer Seite wurde es "zum Schweigen gebracht", daß ich mein Buch in Litauen vorzulegen nicht konnte, weil ich 1991 die Fakten des Vilnius-Turms angesprochen hatte. Ich folgte eine Theorie einer russischen Journalistin (die vor einigen Jahren aus Litauen verboten wurde), obwohl ich ihre Theorie nicht persönlich geteilt und unterstützt habe.

Persönlich kann ich Litauen nur dankbar sein, weil es mir die Möglichkeit gab, hier in diesem Land ein Leben zu beginnen, aber es ist jedoch unbestreitbar, daß es eine alternative Theorie zur offiziellen Theorie der Ereignisse im Vilnius-Turm gibt, durch die die litauische Republik gegründet wurde. Sicherlich, nicht durch das Schließen der Augen oder das Verstopfen der Münder kann Sie die Glaubwürdigkeit der Opposition untergraben.

Auf der Seite einiger italienischen Vertreter in Litauen gab es auch Zensur für meine heftige Kritik, die ich in diesem Buch an Italien gemacht habe. Oder besser gesagt zu einem gewissen Italien. Das der Dritten Republik, die Republik, die unter Monti geboren wurde und von PD weitergeführt wurde. Aus dieser Kritik schließe ich die derzeitige Regierung aus, weil, für alles, was sie getan hat und jetzt tut, widerspricht sie der dominierenden Tendenz der Dritten Republik.
Ich weiß jedoch von meinen eigenen Erfahrungen, wie schwierig und komplex es ist, gegen offizielle Narrativen vorzugehen oder einfach nur Themen zu berühren, die nicht vollständig geschätzt werden.

Was soll ich sagen? Ein Schriftsteller kann seine Ideologie auf keinen Fall ändern, er muss jedoch fortfahren und bestätigen, was der Zweck seiner literarischen Berufung ist.
Pier Paolo Pasolini, einer der am meisten zensierten italienischen Schriftstellern und vor Gericht gestellt, docet (lehrt). Niemals hat er unter allen Umständen seine verzweifelte Suche nach Glücks- und Liebesideologie verraten.


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Published on November 21, 2018 01:29

November 17, 2018

"Rugíle" fra transumanesimo e fisica quantistica. Testo che uscirà da Armando nel 2019 in un libro collettivo di transumanisti.







Nel panorama anodino e di pensiero debole rappresentato dalla letteratura contemporanea che gode dei favori delle case editrici che approvano e pubblicano questa linea editoriale sono stato più volte chiesto, durante le presentazioni del mio ultimo Romanzo - "Rugìle" (l'erudita, Roma, 2017), perché avessi alla fine di ogni capitolo di "Rugìle" messo dei sunti per spiegare in termini di
fisica quantistica ciò che si vedeva accadere in ciascun capitolo.
Questa è stata una delle parti più controverse del mio romanzo.
Ma controversa da parte di chi? Non certo da parte dei liceali, parrucchieri, carpentieri, insegnanti, adolescenti, portieri di condomini, millennials, infermieri...gente semplice...che mai hanno questionato sulla fisica quantistica contenuta nei sunti ma hanno letto il romanzo godendo della continuità del ritmo del libro.
Controversa invece per chi aderiva e aderisce a quella visione anodina e di pensiero debole di cui
parlavo sopra. Per questi si è avuto da obbiettare sulla non proprietà di tali sunti inseriti alla fine del
capitolo.
A me, sostenitore di un pensiero forte che deve indagare e questionare la realtà - sociale e politica -
quei sunti invece servivano per illuminare la dimensione trans-umana della realtà visibile
newtoniana.
Nel caso specifico di "Rugìle" per spiegare l'istinto sessuale.
L'istinto (sessuale) è illogico, semplice e non ulteriore scomponibile. Non è analizzabile. E' solo
applicabile. Infatti l'istinto ti colloca sopra o sotto, etero o gay (o entrambi), maiale o troia, pedofilo
o zoofilo...
L'istinto non mente a se stessi. Si può ingannare gli altri ma non se stessi.
La menzogna in effetti non fa parte della realtà trans-umana. La menzogna copre la realtà transumana
non la svela.
Alla fisica quantistica pertiene invece la realtà trans-umana.
L'istinto è bit(s). E' informazione che fa parte del programma (universale) del nostro universo, del
computer (universale) che si autoprogramma all'interno del nostro universo a cui apparteniamo e
dal quale siamo a nostra volta (auto-)programmati.
Avere un istinto è come seguire un entanglement fra il programma universale e il nostro
programma personale a cui si riallaccia.
È come passare da un istinto all'altro, è come di volta in volta sintonizzarsi su un programma
diverso fra i tanti programmi presenti all'interno del computer. In altre parole come passare da "un
universo" a "un altro universo".
La realtà trans-umana a cui accennavo sopra è un ulteriore modo di spiegare la teoria dei
multiversi.
Certi fisici quantistici ci dicono che quando noi diciamo "No" le nostre particelle (bits) non hanno la
stessa conglomerazione di quando diciamo "Sì". Passare da un "Sì" a un "No" significa passare da un
universo all'altro.
Nel romanzo ci sono due personaggi, Ipazia e Rugìle, che si eccitano all'idea di essere violentate. Si
rendono conto che questo è un pensiero assurdo (questo era il punto a cui riducevano la realtà gli
esistenzialisti senza riuscire ad andare oltre: l'assurdo), sbagliato, ma non possono farci nulla, è
qualcosa che va al di là del loro lato umano (trans-umano).
"Mi masturbo tutte le notti pensando a essere violentata", dice Ipazia.
"Una volta ho letto di una donna che era stata violentata da cinque uomini. Mi sono eccitata e
masturbata. Molte volte dopo quel giorno mi sono masturbata pensando a questo. Ogni volta mi
chiedevo se fossi normale. “Sarò normale?” mi chiedevo. Non mi sembrava normale eccitarmi per
una cosa simile. Mi sembrava assurdo. Eppure mi eccitavo e mi masturbavo", dice Rugìle.
Gli universi della violenza sessuale di Rugìle e Ipazia sono due universi che corrono paralleli ai
molti universi che costituiscono la nostra realtà quotidiana (classicality newtoniana), due universi
trans-umani, che solo all'interno di una riflessione quantistica trovano spiegazione:
"Rugìle" affonda in una visione trans-umana, che ovviamente sfugge al piattume della linea editoriale anodina italiana.
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Published on November 17, 2018 21:36

November 16, 2018

"Amore, šaltibarščiai e pomodori rossi" a censored novel





It is a question that I have often asked myself, for a long time. I felt that it existed but I could only grasp indirect evidence of a censorship that operates in virtue of filters, by delimiting the areas and conditions to which big publishers adhere, by selecting  texts for getting published (only authors who guarantee a certain number of sales, which are presented by, who have been selected by, who write according to certain models and styles, who avoid references to ... who do not reflect an ideological editorial line different from the one they support).

I was looking for the speck and I did not notice the beam I had in my eye.

Already with "Rugíle" (my previous novel) I had detected a situation of discomfort that the text procured for the explicitly treated sexual themes. Certainly there was no censorship by any state authority but there was a wall that was often raised by those who were unwilling to admit sex in its crudity, in its ability to punch hard in your stomach, because it is sometimes impossible to admit to yourself the truth that the sexual instinct slams in your face.

With my last novel "Amore, c and red tomatoes" the censorship has become undeniable. From Lithuanian side it was "silenced" me the permission to present my book in Lithuania for having touched the facts of the Vilnius tower in 1991, according to what had been exposed by a Russian journalist, banned from Lithuania some years ago, even though I didn't personally share and support her theory.
On a personal level, I can only be grateful to Lithuania for giving me the opportunity to re-start a life here in this land, but it is undeniable that there is an alternative theory to the official one regarding the events that took place at the Vilnius tower, by which the Republic of Lithuania was founded. It is certainly not closing the eyes or plugging the mouths that undermines the credibility of the opposition.

On the side of some Italian representatives in Lithuania there also has been censorship for the strong criticism  I made of Italy in this book. Or better said, to a certain Italy. That of the Third Republic, the republic which was born under Monti and continued by the PD. From that criticism I exclude the current government, since for what it has done and it is now doing goes against the dominant tendency of the Third Republic.

However, I know of my own experience, how difficult and complex it is to go against official narratives, or even simply touching themes that are not fully appreciated.

What to say? A writer can not in any case change his/her ideology at every turn, he must however continue and confirm what is the purpose of his literary vocation.

Pier Paolo Pasolini, one of the most censored and put on trial writer of the history of Italian literature, docet. Never he has betrayed his desperate search for happiness and love ideology, under any circumstances.
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Published on November 16, 2018 19:35

L'esistenzialismo vitale di Pasolini


Faccio mie queste parole di Pasolini: "E' sempre difficile lavorare. Ogni volta si tratta di fare una prova esistenziale. O vincere o morire. E' sempre così. Si rischia sempre di morire. Non ho ancora deciso se si tratta della voglia di vincere..o di morire."
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Published on November 16, 2018 06:48

Origini della violenza verbale negli schieramenti politicamente contrapposti in Italia



“In Italia si è avuta la resistenza. Che è un caso piuttosto unico. La resistenza italiana è stata molto diversa dalla resistenza francese, jugoslava, ecc...ecc...La resistenza italiana ha suscitato non soltanto la lotta contro lo straniero o contro il fascista ma ha significato la revisione e la rivolta, il rivoluzionamento di tutte le idee che gli italiani avevano su se stessi, sulla propria storia, almeno sulla storia moderna. E allora in fondo la resistenza è stata una sorta di grande rabbia organizzata e impiantata soprattutto sull'ideologia marxista. E quando un giovane italiano ha delle critiche da fare alla borghesia, anche se borghese naturalmente, si rivolta contro la borghesia e trova già, in un certo senso una strada aperta: la strada aperta dalla resistenza.” (Pier Paolo Pasolini, Pasolini l'enragé, intervista di di Jean-André Fieschi).
Nel suo linguaggio peculiare Pasolini coglie il tema centrale dell’Italia unificata: il linguaggio (arrabbiato) e i suoi schemi nati dalla guerra civile. In Italia ci sono tre momenti costitutivi di questo linguaggio arrabbiato e relative strutture:

1) La guerra civile fra nord e sud, come corollario dell’unificazione d'Italia
2) La guerra civile fra resistenza e repubblica di Salò
3) La guerra civile del 68 e post 68

In questi tre momenti, all'interno delle guerre civili sopra descritte, sono nate le caratteristiche del linguaggio e dell’odio, dei sentimenti e delle forme espressive dell’odio, delle sue strutture articolanti (o portanti) che si riflettono nel linguaggio verbale gestuale figurativo, di qualsiasi contrapposizione politica o civile che si attui nel nostro paese. Sì, veda ad esempio, il livello di violenza verbale in atto fra buonisti e sovranisti a proposito dell’immigrazione.



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Published on November 16, 2018 05:14

Die sechziger Jahre in Italien.







Dieses Jahrzehnte, die Jahre des italienischen wirtschaftlichen Wirtschaftswunders, hatte etwas, das durch die Politisierung der siebziger Jahren allmählich verschwand: die Hoffnung und die Lebensfreude.
Die Menschen stammen aus den fünfziger Jahren, eine Zeit der bäuerlichen und agrarischen Zivilisation, jetzt ist das Land industrialisierte, es gibt Arbeit für alle, die Menschen arbeiten zum ersten Mal von Montag bis Freitag, acht Stunden am Tag. Supermärkte wurden entwickelt, Fernsehen wird zu einem Massenphänomen, genau wie der Kühlschrank. Die Leute essen und essen gut jeden Tag. Jeder kauft Motorräder, Autos. Das Land verändert sich: von Süditalien aus beginnt die Massenmigration nach Mailand und Turin. Die Außenbezirke dieser Städte weiten sich eindrucksvoll aus, sie werden zu Städten, die in wesentlichen von Südländern bevölkert sind.
Der Kommunismus und die Gewerkschaften werden stärker, weil sie Träger dieser Hoffnung in einer gerechteren Welt für alle sind, auch wenn, in Wirklichkeit, der Kapitalismus den Arbeitern die Arbeit und das Geld gibt.
Jeder hat einen Grund zu hoffen, zu glauben, dass eine bessere Welt möglich ist. Die Arbeiter glauben an die Kraft der Arbeit, um sich aus Armut zu befreien, die Industriellen an Kapitalismus, um immer mehr reich zu werden.
Aber auch treten die Widersprüche auf. Die Menschen verschulden sich.
Die Fabrik wird zu einem Ort der Entfremdung, wo der Mensch nur ein Roboter ist.
Frauen fordern mehr Freiheit, Homosexuelle tauchen auf, Scheidung und Abtreibung sind gefragt, Sex wird immer weniger zu einer Privatsache und immer mehr zu einem öffentlichen Gespräch.
Spannungen und Auseinandersetzungen zwischen Kapitalismus und Kommunismus werden verstärkt. Die Mehrheit der Intellektuellen stehen Links. Die Linke gilt als das Gute, die Rechte als das Böse. All dies führt zu einer zunehmend unruhigen und rebellischen Gesellschaft.
Achtundsechziger kommen an, eine neue Bürgerkrieg kommt an.
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Published on November 16, 2018 01:22

November 15, 2018

A domanda di Pasolini "Esiste secondo Lei la normalità e l'anormalità sessuale?" Ungaretti risponde così







Ogni uomo è fatto in un modo diverso perché la sua struttura fisica è fatta in un modo diverso. Ogni uomo è fatto anche in un modo diverso nella sua combinazione spirituale. Tutti gli uomini sono a loro modo anormali, tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura e questo sino dal primo momento. Fino dal primo momento l'atto di civiltà che è un atto di prepotenza umana sulla natura è un atto contro natura. (da "Comizi d'amore")
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Published on November 15, 2018 04:16

November 12, 2018

"Amore, šaltibarščiai e pomodori rossi" un testo censurato





È una questione che mi sono spesso posto. Tutte le volte sentivo che esisteva ma potevo cogliere solo prove indirette di una censura che operava per filtri, delimitando gli ambiti e le condizioni a cui la grande editoria si attiene nella selezione dei testi da pubblicare (si scelgono solo autori che garantiscono un certo numero di vendite, che vengono presentati da, che sono stati selezionati da, che scrivono secondo certi modelli e stili, che evitino riferimenti a...che non rispecchino una linea editoriale ideologica diversa da quella che sostengono).
Cercavo la pagliuzza e non mi accorgevo della trave che avevo nel mio occhio.
Già con "Rugíle" avevo captato una situazione di scomodità che il testo procurava per il tema sessuale trattato in modo esplicito. Certo non vi era una censura da parte di nessuna autorità statale ma vi era un muro che spesso veniva alzato da chi era restio ad ammettere il sesso nella sua crudezza, nella sua capacità di urtare in quanto impossibilitati ad ammettere a se stessi la verità che l'istinto sessuale gli sbatteva in faccia.
Con "Amore, šaltibarščiai e pomodori rossi" la censura è divenuta innegabile, da parte dei lettori lituani per aver toccato il tema della torre di Vilnius, secondo quello che era stato esposto da una giornalista russa, bandita dalla Lituania, anche se da parte mia non vi era e non vi è nessuna presa di posizione personale.
A livello personale io non posso che essere grato alla Lituania per avermi dato l'opportunità di ri-iniziare una vita qui in questa terra. Ma è innegabile che esiste una teoria alternativa a quella ufficiale riguardo ai fatti avvenuti alla torre di Vilnius, su cui si è fondata la Repubblica Lituana. Non è certo chiudendo gli occhi o tappando le bocche che si mina la credibilità dell'opposizione.
Da parte di certa opinione italiana vi è ugualmente censura per le critiche forti rivolte all'Italia. O meglio a una Italia. Quella della Terza Repubblica, nata sotto Monti e proseguita dal PD. Da quella critica escludo il governo attuale, che per quanto ha fatto e sta facendo va contro la tendenza dominante della Terza Repubblica.
Comunque sia, vedo adesso sulla mia pelle, quanto sia difficile e complesso andare contro le narrative ufficiali, anche semplicemente toccando temi che non sono pienamente graditi.
Che dire? Uno scrittore non può in ogni caso cambiare la sua linea ad ogni piè sospinto, deve comunque continuare e confermare quello che è lo scopo della sua vocazione letteraria.

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Published on November 12, 2018 07:54

What is "narrative"?






"Your life has marked you in unique ways and these marks whether you know it or not will determine how you live your life" 
(Michael Rabiger)

To understand what a narrative is, we need to understand its status. Narratives have a status which is equal to that of commons (water, rivers, lakes, cultural heritage ...) and by virtue of their status can be shared or not, participated or not, challenged or not, accepted or rejected, renewed , corrected, contracted, subverted, transformed.Narratives are norms, behaviors, trends, fashions, rules, stories, myths, lies ... that are internalized and believed by us and therefore accepted, in the form, for example, of convictions, of unconscious signals that have a performative nature that goes into a certain direction (for example believing that the evil people will go to hell, that money will give happiness, that according to a neoliberal principle the state should not intervene in the economy, that gold is the most precious metal ...).The individual with respect to narratives can have a passive, critical, interpretative, antagonistic, innovative attitude.
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Published on November 12, 2018 06:25