Vera Q.'s Blog, page 8

Sottrazioni.

Me stessa ed io, eterne contrarie, quando nel mezzo non si può sopravvivere, coincidiamo.
Ma io sono avara di gesti, e lei di parole. E nella nostra anemia, l'intruso è il Tempo che non perde tempo ricordando ad entrambe che, prima del nostro collimare forzoso, i peccati capitali si riducono a sei.

Vera Q.

Vendesi.

Tutto ciò che ho è un grande cimitero, il mio male di sempre. Lento e costante. E non so cosa farmene in un mondo così rumoroso da non sentire l'urlo dei boccioli che si schiudono sulle tombe.

Vera Q.

Frutta immatura.

La mia anima incontentabile cambia prezzo e si dispera. E fingo di esserle grata e pago il mio divenire rovinando l'adesso e rifiutando il domani. E mi chino mille volte a raccogliere i miei pensieri (per non morire di Fame), ma ci gioco. Come tutti i bambini.

Vera Q.

Fino in fondo.

Non cerco un complice di pienezza. Io vivo spaiata, e non mi occorre il tuo buonsenso per ricordare che si muore soli. Ciò che mi tiene insieme è il mio scomodo spazio inviolabile. E non dico mai tutto, a nessuno, nemmeno a me stessa. Del resto quale boia toglierebbe il cappuccio?

Vera Q.

Adesso.

Posso liberarmi anche dai sogni prima che giungano i ricordi. Io lo so cosa sono ed ho vita breve, come le illusioni. Guarda, è già notte ed io non sono più. E in un certo senso, lo voglio.

Vera Q.

Tutto il resto è secondario.

Seguo i miei pensieri che mi smarriscono e ciò che sono diventata è un fiume denso. Perché succedo, senza andare da nessuna parte, nemmeno nel Disordine.
E puoi cercarmi dove non posso fare ritorno e ripetermi, ma se davvero vuoi essere qui con me, beh, non ti resta che annegare.

Vera Q.

Buona domenica.

Ho dedicato la mia esistenza alla Morte - che ha una predilezione per gli innocenti e detta il mio malcontento -
Ciò che è guasto (s)fiorisce nella mia bocca e mi definisce. Ed ho l'assoluta certezza d'essere parte d'una razza estinta perché, senza Vita, non sono mai nata.

Vera Q.

La Notte succede.

Preferisco rimanere qui, nell'ordine delle cose dove tutto si corrompe. Qui, appunto, nell'Ombra. E senza apparire sana. Perché fino a quando non troverò una cura, non posso essere me stessa troppo a lungo.

Vera Q.

Autunno.

Ogni volta che mi interrogo sulla Vita mi accorgo di quanto, in realtà, la Vita stessa sia semplice.
Nasci, ti riproduci e muori. Niente altro è richiesto. È Natura.
E allora ho sbagliato tutto. Io mi sono arrovellata, io ci ho davvero creduto che ci fosse altro, che occorresse scendere in se stessi e cercarsi. Dare il fottuto senso, ecco.
Macché. È così chiaro. L’unica essenza è andare avanti senza porsi una sola cazzo di domanda.
E non volermene se mi chiamo fuori: quando accetti d’essere parte di un ingranaggio di riciclo non hai alcuna paura della pienezza della Morte, ma fin troppa del vuoto della Vita.

Vera Q.

Libera-mente ha letto per voi “La Bestia” di Vera Q.

SUPER-FANTA-MEGA-GRAZIE al blog Libera-mente per questa recensione a "La Bestia".