Vera Q.'s Blog, page 12

Né smarrita né confusa.

Le mie virtù ruotano intorno alla Notte.
Il Giorno, proprio, non è nella mia Natura.
Ciò che sono si può dire dopo le ventitré. E ragiono con il Nero in perfetto orario; entrambi ridotti a delle ombre.

Vera Q.

00:51

In questa sera quieta potrei addirittura amarmi per come sono.
Ma il mio Demone conosce la sottile arte d'impedirmelo e non ha mai nostalgia di casa.

Vera Q.

D'accordo con me.

In cima al Lontanissimo c'è la mia testa. Vuota.
Ed anche da quassù è insopportabile aspettare il domani, se non si vuole lasciare traccia.
Così, assemblo pezzi di verità senza ottenere mai l'intero. Ma quando riesci a gestire lo Stige, una cosa vale l'altra. Persino vendere sentimenti.

Vera Q.

Dono di natura.

Affogo la lucidità nell'amarezza per non creare uno spiegabile che non esiste. E questo mi porta dovunque. Soprattutto lontano dalle briciole - ché dagli sciocchi non c'è mai modo di mettere distanza -

La beffa.

Non mi mancano le ragioni. Mi mancano quelle buone. E vivrò il resto dei miei giorni imperfetti in camere separate: me stessa ed io.
Ché entrambe non sappiamo che farcene del senno del poi.

Vera Q.

Che schifo!

Ti fa schifo non certo perché davvero ti faccia schifo. Ma temi. Oh, tu temi. Temi, eccome. Temi che lo schifo possa coinvolgere te. E ben per questo mi fai schifo. E molto più dello schifo stesso.

Vera Q.

Cronaca del giorno dopo.

C'è sempre un residuo indecifrabile nei miei sogni. Una patina affascinante e terribile. E anche se all'alba dimentico ciò che mi incanta, navigo, poi, in un giorno logoro. Senza scopo.
E indosso una maschera per coprire le occhiaie che mi trasforma da morta a viva. - la punizione infernale di chi sa bene ciò che non vuole -
E nessuno nota la differenza.
E non mi resta che tornare a dormire.

Vera Q.

A stomaco vuoto.

Creo per il malato gusto di distruggere, così da non passare inosservata agli occhi degli stupidi. E non è difficile: la polvere è dappertutto, specialmente nel deserto.
Quel che per me davvero conta è Altrove. E se non fosse così lontano, andrebbe tenuto lontano. Per arrivare sempre troppo tardi.

Vera Q.

Questo è il problema.

La consapevolezza di non sapere più amare è preferibile al niente, e non fa male a nessuno.
Fa apprezzare il dolce e l'abbandono.
E potrai sempre dire "te l'avevo detto" - con tutta la nudità del caso - in pace con una società in rovina.

Vera Q.

Riassumendo.

Ciò che sono è il frutto di gambe troppe corte e di passi troppo lunghi. E non vale molto. Un no per il resto dei miei giorni. E avrei dovuto scegliere almeno scarpe comode. Ma il trentasei era in saldo e non ho saputo resistere.

Vera Q.