Csaba Dalla Zorza's Blog, page 1461

July 7, 2021

L’ingrediente del benessere, il nuovo talk Vanity Fair Trainer in collaborazione con Sojasun

 

Nel talk «L’ingrediente del benessere», realizzato in collaborazione con Sojasun, il food & fitness influencer Davide Campagna, meglio conosciuto sui social come @CottoalDente, realizza due ricette esclusive a base di alimenti vegetali. I suoi piatti confermano che mangiare healthy e con gusto non solo è possibile, ma che è il segreto per far diventare l’alimentazione sana e bilanciata uno stile di vita.

È un’intervista in cucina durante la quale Davide racconta la sua routine alimentare e la sua passione per la soia, spiega l’importanza di includere le proteine nella dieta e come integrare l’alimentazione nei giorni di allenamento.

L’ingrediente star delle sue ricette è l’alternativa vegetale allo yogurt greco della nuova linea Greek Style di Sojasun, prodotti bio, dall’alto contenuto proteico e con probiotici. Con la sua consistenza cremosa e versatile è perfetto per la preparazione di ricette dolci e salate, mentre il suo potere saziante e completo dal punto di vista nutrizionale lo rende uno snack adatto anche per gli sportivi.

Quando mangiare sano è sinonimo di gusto, è più difficile sgarrare e il cibo si trasforma in un’esperienza quotidiana di benessere che apporta positività e migliora lo stile di vita.

Seguite il talk con Davide Campagna, venerdì 9 luglio alle ore 18 sulla piattaforma Vanity Fair Trainer

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on July 07, 2021 03:05

Slow Food, per la prima volta una presidente donna: è Barbara Nappini

Per la prima volta, in trent’anni di storia, Slow Food ha una presidente donna. È Barbara Nappini, fiorentina: dopo la maturità linguistica, ha lavorato come grafica pubblicitaria, poi ha scelto di trasferirsi in campagna, in Valdambra. Fondatrice dell’associazione Il Grano e le Rose, si occupa di ortoterapia con persone diversamente abili, di orticoltura urbana e di educazione e formazione, soprattutto in relazione ai temi di sostenibilità e produzione alimentare. Il suo primo incontro con Slow Food risale a nove anni fa: da allora è diventata un’impegnata attivista del movimento.

Nappini è stata eletta al congresso di Genova, il decimo nazionale dell’associazione. Ed è arrivata a ricoprire questo ruolo «facendo sempre quello che ritenevo più giusto senza mai pensare alle opportunità che avrei potuto avere», ha spiegato a Repubblica. «Posso sembrare un po’ idealista, ma è quello che è successo. Il mio è stato un percorso spontaneo».

Fra i suoi obiettivi, quello di far diventare Slow Food «The Food Movement», ossia il movimento riconosciuto come leader mondiale per cambiare il sistema alimentare. Ma anche quello di tradurre in azione le parole «equità, giustizia sociale, diritti degli ultimi, difesa dei beni comuni». Vuole farlo «creando piccoli sistemi locali del cibo, aiutando le comunità rurali a resistere, convincendo le pubbliche amministrazioni a rifornirsi da produttori locali per la ristorazione collettiva», afferma, «in modo da mettere in moto un meccanismo che consenta ai produttori di sostenersi e al tempo stesso tuteli i paesaggi, i territori ed eviti lo spopolamento. E facendo sì che anche le città abbiano un sistema di approvvigionamento del cibo sostenibile».

Fanno parte del Consiglio direttivo di Slow Food Italia la siciliana Roberta Billitteri, produttrice e presidente dell’associazione dei produttori del Presidio del fagiolo badda di Polizzi Generosa; il campano Giacomo Miola, presidente di Metafarm Social Food Lab, l’organizzazione culturale che si occupa della valorizzazione del patrimonio gastronomico e la comunità locale; il lombardo Raoul Tiraboschi, avvocato civilista impegnato nell’inserimento di persone in svantaggio sociale nella produzione e commercializzazione di verdura biologica e, infine, l’umbro Federico Varazi, coordinatore di un gruppo di ricerca della Sezione di storia delle Geoscienze della Società Geologica Italiana e altri progetti di divulgazione scientifica.

LEGGI ANCHESlow Food: gli otto nuovi Presidi per difendere i prodotti italiani

LEGGI ANCHELode al «Pizzutello», l'uva dei Papi diventata Slow Food

LEGGI ANCHESlow Food: la guida 2021 alle osterie d'Italia che non si arrendono alla crisi
 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on July 07, 2021 02:20

Scarlett Johansson è incinta, in arrivo il primo figlio col marito (numero tre) Colin Jost

[image error]Scarlett Johansson compie 35 anni[image error]Scarlett Johansson compie 35 anni[image error]Scarlett Johansson compie 35 anni[image error]Scarlett Johansson compie 35 anni[image error]Scarlett Johansson compie 35 anni[image error]Scarlett Johansson compie 35 anni[image error]Scarlett Johansson compie 35 anni[image error]Scarlett Johansson compie 35 anni[image error]Scarlett Johansson compie 35 anni[image error]Scarlett Johansson compie 35 anni

Scarlett Johansson è incinta. Come rivela Page Six, l’attrice trentaseienne aspetta il primo figlio da Colin Jost, il comico trentanovenne a cui è legata dal 2017 e che ha sposato nell’ottobre 2020 con una cerimonia molto intima a New York. La voce che l’attrice aspettasse un bebè girava da giugno, quando tutti avevano notato la sua assenza agli eventi di lancio di Black Widow di cui è protagonista oltre che produttrice esecutiva. Scarlett ha promosso il film con qualche apparizione via Zoom e anche partecipando virtualmente a una puntata del Tonight Show, ma sempre facendosi inquadrare solo dalle spalle in su. Ora diverse fonti hanno confermato a Page Six che la cicogna è davvero in arrivo: «Scarlett e Colin sono elettrizzati. Non manca molto alla nascita del loro primo figlio». Un’altro insider ha rivelato che Scarlett sta vivendo la gravidanza «con grande tranquillità e vuole mantenere un basso profilo».

L’attrice è già mamma di Rose Dorothy, 6 anni, avuta dal suo secondo marito, il collezionista d’arte francese Romain Dauriac, con cui è stata sposata dal 2015 al 2017. Nel passato di Scarlett, oltre a qualche flirt eccellente come quello con Sean Penn, c’è anche un altro divorzio: Ryan Reynolds (oggi sposato con Blake Lively), è stato suo marito dal 2008 al 2010. D’altronde Scarlett non ha mai nascosto il suo pensiero sulle relazioni d’amore: «Credo che l’idea del matrimonio sia molto romantica. Ma va del tutto contro l’istinto di guardare al di là. Non credo che sia naturale essere monogami. La monogamia richiede lavoro. Un sacco di lavoro». Da quando ha conosciuto Colin, autore e conduttore del Saturday Night Live, sembra aver cambiato idea. Tanto che dopo le nozze sta per arrivare anche un bebè.

LEGGI ANCHEPippo Inzaghi diventa papà, in arrivo il primo figlio con Angela Robusti

LEGGI ANCHEJennifer Lopez e l’amore ritrovato con Ben Affleck: «Mai stata meglio»

LEGGI ANCHEEmma Corrin, la lady Diana di «The Crown», racconta il suo primo chest binder

 

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on July 07, 2021 02:16

Ci sarà il reboot di Pretty Little Liars!

Il 2021 è ufficialmente l’anno dei reboot. Ce ne sono molti in uscita e altrettanti sono stati annunciati, come quello di Pretty little liars. L’ultima puntata è andata in onda nel 2017, ma i fan della serie hanno sempre sperato che in qualche modo la storia proseguisse. Desiderio realizzato perché le nuove puntate sono attualmente in lavorazione, gestite da Roberto Aguirre Sacasa, creatore di Le terrificanti avventure di Sabrina e Riverdale.

Una garanzia soprattutto per gli amanti dell’horror e del mistery. A parte questo, si sa poco sulla nuova trama che, comunque, dovrebbe raccontare le vicende di personaggi completamente nuovi ma che abitano sempre nella mitica Milwood. Rispetto alla serie originale, sarà ambientata 20 anni dopo e il nuovo gruppo di ragazze al centro della storia sarà perseguitato da uno sconosciuto in cerca di vendetta per alcuni fatti successi molti anni prima e compiuti da i loro genitori.

Le protagoniste di queste nuove avventure – raccolte sotto il titolo esplicativo Pretty little liars: original sin – sono, per il momento, Chandler Kinney e Maia Reficco. La prima interpreterà Tabby, aspirante regista di film horror con più di qualche segreto da tener nascosto (un po’ come il personaggio di Alison DiLaurentis), la seconda sarà Noa, una campionessa sportiva che, però, ha trascorso un periodo di tempo in riformatorio. A loro si potrebbe aggiungere qualche membro del cast originale, come Lucy Hale che si è sempre dichiarata aperta e disponibile a ritornare nei panni della sua amata Aria.

Ancora presto per sapere la data di uscita, ma come è successo con il reboot di Gossip Girl, le nuove puntate saranno disponibili su HBO Max. Speriamo solo arrivino presto!

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on July 07, 2021 01:33

July 6, 2021

Jennifer Lopez e l’amore ritrovato con Ben Affleck: «Mai stata meglio»

[image error]Jennifer Lopez e Ben Affleck: pausa romantica[image error]Jennifer Lopez e Ben Affleck: pausa romantica[image error]Jennifer Lopez e Ben Affleck: pausa romantica[image error]Jennifer Lopez e Ben Affleck: pausa romantica[image error]Jennifer Lopez e Ben Affleck: pausa romantica[image error]Jennifer Lopez e Ben Affleck: pausa romantica

Il segreto per stare bene con un’altra persona? Stare bene in primis con sé stessi. Parola di Jennifer Lopez che – seppur indirettamente – ha parlato della sua nuova vita insieme a Ben Affleck. Per la prima volta da quando si è riavvicinata all’ex fidanzato, infatti, l’attrice ha rivelato le sue sensazioni e il suo umore: «Sono super felice», ha esclamato durante l’intervista con Zane Lowe su Apple Music 1. «Non sono mai stata meglio».

Jennifer evita di nominare Ben, è vero, ma le sue parole non lasciano spazio a fraintendimenti: «Voglio che le persone che mi sono vicine e che si prendono cura di me sappiano che sto attraversando un momento bellissimo», ha aggiunto l’artista. «Sono arrivata ad un punto che sto bene con me stessa e ho capito che quando raggiungi questo step, poi ti succedono cose straordinarie, che non avresti mai immaginato che sarebbero accadute di nuovo».

Rivelazioni che arrivano poche ore dopo le tenere foto scattate negli Hamptons, dove i Bennifer si sono presi una pausa romantica: entrambi vestiti di chiaro, abbracciati e complici, in compagnia di altri amici. Un’intesa che i paparazzi avevano già immortalato settimane fa in un ristorante di Malibù, dove un bacio appassionato certificava il ritorno di fiamma: «Tutto sembra filare liscio», ha raccontato una fonte a People, «sono sereni».

Pensare che Jennifer e Ben erano stati insieme tra il 2002 e il 2004, lasciandosi prima delle nozze e prendendo ognuno la propria strada: lui si è sposato con Jennifer Garner e ha avuto tre figli (Violet, Seraphina e Samuel), lei invece ha avuto due gemelli dall’ex marito Marc Anthony (Emme e Max). Hanno avuto anche altre lunghe relazioni, certo, ma all’inizio di quest’anno si sono ritrovati entrambi single, così sono ricominciati i contatti.

I maligni del gossip dicono che lo scambio di messaggi è iniziato quando lei era ancora fidanzata con Alex Rodriguez. Stando ad un’analisi temporale più attenta, però, pare proprio che Ben sia rientrato in gioco quando Jennifer era già pronta a voltare pagina: «Sono grata per tutto l’amore che sto ricevendo in questo periodo», ha concluso lei. «Voglio che tutti sappiano che questo per me è un momento fantastico, il più bello della mia vita».

LEGGI ANCHEJennifer Lopez e Ben Affleck, i Bennifer sono tornati

LEGGI ANCHEJennifer Lopez, che «non aveva mai dimenticato Ben Affleck»
 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on July 06, 2021 03:44

La gaffe-lapsus di Virginia Raggi: «La cupola del Colosseo»

Una gaffe nata da un lapsus: la sindaca di Roma, Virginia Raggi, durate l’evento di presentazione del Ds Automobile 78° Open d’Italia di golf, il torneo internazionale che si terrà a Roma alla fine dell’estate, tra il 2 e il 5 settembre del 2021, ha dichiarato che dal «green», come viene chiamato il campo da golf, si può ammirare, «guardando bene», la «cupola del Colosseo».

Ovviamente l’anfiteatro romano non ha la cupola, e lo sa bene anche Virginia Raggi: è probabile che la sindaca si sia confusa con «er cupolone», la cupola della Basilica di San Pietro, che – proprio insieme al Colosseo – è uno dei simboli della capitale d’Italia. Lo ha precisato, più avanti nella presentazione dell’evento, Lavinia Biagiotti Cigna, presidente del Golf & Country Club che ospiterà l’evento: la location «da numerosi scorci offre la vista emozionante della cupola di San Pietro».

LEGGI ANCHEVirginia Raggi: «Sì, sono in crisi con mio marito»

LEGGI ANCHEVirginia Raggi, i suoi primi 40 anni

LEGGI ANCHEVirginia Raggi: «Non mi ricandido a sindaco di Roma»

 

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on July 06, 2021 03:38

World Kiss Day: i 5 baci più belli delle serie tv

Oggi, 6 luglio, è il World Kiss Day: quale modo migliore per celebrare il gesto più spontaneo e romantico che ci sia se non con una carrellata dei baci più belli delle serie tv? Io oggi ho il cuore nello zucchero (cosa che succede molto raramente, visto che sono Aquario). In ogni caso, sono sicura che anche i più freddini tra di voi si scioglieranno di fronte alla visione di queste 5 scene.

Siete pronti? Preparate i fazzoletti!

IL BACIO TRA DAPHNE E IL DUCA DI HASTINGS

https://youtu.be/KNd-X7NCzB8

Bridgerton, stagione 1, episodio 5, minuto 48: «Io brucio per te». Ecco le quattro semplici parole che suggellano la dichiarazione d’amore del Duca di Hastings a Daphne Bridgerton, seguita dal bacio più dolce che ci sia (se pensavate fosse quello tra Simon e il cucchiaino vi sbagliavate di grosso). Serve altro? Scusate ma io devo ancora riprendermi.

IL BACIO TRA OMAR E ANDER

https://youtu.be/NcK1h__0CS4

Omar e Ander, aka gli Omander, sono la mia coppia preferita di Élite. Il loro bacio in discoteca, con tutti gli altri che ballano attorno e loro due come se fossero da soli nella stanza, per me è pura magia. Il sottofondo musicale con Queendom di AURORA, poi, è perfetto per l’atmosfera. 10 e lode!

IL BACIO TRA PACEY E JOEY

https://youtu.be/ihtQTEW5Pq4

Lui che la zittisce con un bacio, lei mega logorroica che appena si riprende dall’emozione gli chiede se abbia idea delle conseguenze di quel gesto nato d’impulso. Se c’è una cosa che ho imparato da questa coppia (e da Dawson’s Creek in generale) è: pensa di meno, agisci di più. In ogni caso, io sono sempre stata team Joey e Pacey e da quel primo bacio non ho fatto altro che sperare finissero insieme per sempre (alla faccia di Dawson).

IL BACIO TRA RUE E JULES

https://youtu.be/wt0zECAtuFs

Il vestito di Halloween di Jules che richiama (nomen omen) quello di Giulietta nel film diretto da Baz Luhrmann con Leonardo diCaprio, l’amore proibito e tossico per Rue e le differenze che le uniscono. Tra un verso di un sonetto di Shakespeare e l’altro ho davvero amato questo bacio subacqueo, citazione perfetta della pellicola Romeo + Juliet.

IL BACIO TRA UNDICI E MIKE

https://youtu.be/KyvKNnVwdLg

Quanto erano piccoli e adorabili Mike e Undici nella prima stagione di Stranger Things? Porto questo bacio (che poi è stato anche il primo nella vita di Millie Bobby Brown) nel cuore dalla prima volta che l’ho visto. Ok scusate ora vado a piangere.

LEGGI ANCHEWorld Kiss Day 2020: i 5 baci più belli delle serie tv
 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on July 06, 2021 03:20

È morto Richard Donner, regista di «Arma Letale» e «I Goonies»

[image error]1. Il double denim risolve ogni situazione[image error]2. Essere cool = indossare una t-shirt con stampa popstar [image error]3. Non basta un filo di perle per avere stile[image error]4. Il cardigan è un passepartout [image error]5. Il mix & match è sempre promosso[image error]6. Con un paio di sneakers ai piedi superi qualunque cosa[image error]7. Le patch salvano anche i capi più disperati[image error]8. I pezzi chiave da palestra s'indossano Out of The Gym[image error]9. Le bretelle hanno sempre un loro perché[image error]10. Lo stivaletto boxeur rosa si abbina...[image error]...Alla cintura (sulla felpa)

Richard Donner, novantuno anni, si è spento lunedì, negli Stati Uniti. A confermarlo, senza mai rivelarne le cause della morte, è stato un portavoce della sua casa di produzione. Richard Donner, ragazzino del Bronx, l’ha fondata nel 1986, la sua The Donner’s Company, che negli anni avrebbe lavorato alla produzione di alcuni tra i blockbuster più noti. Free Willy, X-Men, Wolverine. Donner, i cui esordi si sono avuti con la televisione, è riuscito, negli anni, ad imporsi come interprete di un cinema più pop, più redditizio. A tratti, più semplicistico.

«Essere ammesso nella cerchia di Richard significava avere occasione di uscire con il tuo allenatore preferito, con il più brillante fra i professori. Era come poter frequentare il più intelligente dei motivatori, il più affettuoso fra gli amici, il più fedele alleato», ha dichiarato Steven Spielberg, che con Donner ha lavorato ai Goonies.

Il regista, che Spielberg ha definito «Tutto cuore e fanciullezza», ha firmato la pellicola nel 1985, dopo essere stato consacrato a fama eterna con Superman, il film che si dice aver inaugurato l’era dei supereroi. A Superman, avrebbero guardato i registi a venire. Kevin Faige, che da ultimo ha voluto tesserne l’elogio. Superman avrebbe posto le fondamenta per l’egemonia (cinematografica) del genere superomistico, consentendo a Donner di destreggiarsi con registri e narrazioni diverse, confluiti – tutti – in una passione per l’azione. Donner, che nel 1987 ha diretto il primo Arma Letale, non si sarebbe più allontanato da battaglie ed esplosione, da un’avventura che avrebbe continuato a raccontare, regista prima, produttore poi.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on July 06, 2021 03:06

Caroline di Monaco, 64 anni, dal caschetto argenteo è la più chic del reame

[image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento [image error]Colore capelli: grigio argento

Arriva un momento nella vita in cui bisogna fare i conti con i capelli bianchi e decidere, continuare a coprire o rivelare e sentirsi più libere? Non è sempre facile abbracciare la filosofia «grey hair I don’t care», eppure ci sono donne che sanno come mantenere alta la loro allure e il loro fascino nonostante la chioma sia diventata sale e pepe.

Caroline di Monaco, principessa di Hanover è tra queste. Già post lockdown a inizio anno, durante il National Day del Principato di Monaco a Monte Carlo, la principessa aveva avuto una svolta di look.

Con un maxi cerchietto in perfetto trend contemporaneo e ricrescita a vista la reale aveva conquistato i fan da tutto il mondo, per l’audacia e il coraggio nel rivelare la capigliatura naturale con fili d’argento e punte ancora bionde, quel che era rimasto dall’ultima tinta fatta.

Ora in piena estate, la principessa ha rivelato i risultati del suo lavoro di pazienza, un bob argenteo del suo colore naturale. Ed è un esempio di eleganza e classe indiscutibile.

La rivelazione di cotanta bellezza è avvenuta in occasione della 15esima edizione del Jumping International di Montecarlo, un appuntamento che la principessa di Hanover ha deliziato con la sua chioma dalle onde e dal colore naturale. Che chic!

Caroline di Monaco non è l’unica però a regalarci una lezione di stile che non è definita da questioni anagrafiche, l’attrice Sarah Jessica Parker,  proprio qualche settimana fa, ha postato su Instagram uno scatto che la vede ritratta insieme alle due protagoniste: Cynthia Nixon (Miranda) e Kristin Davis (Charlotte) sullo sfondo dell’inconfondibile New York con la sua strepitosa e inconfondibile chioma tra il biondo e il grigio.

La tendenza di lasciar intravedere e far crescere i capelli grigi ormai sta prendendo sempre più piede. Se una volta, infatti, al sorgere dei primi fili bianchi una capatina dal parrucchiere per coprirli era un must, oggi si assiste a un vero cambio di rotta e non c’è più imbarazzo nel farsi vedere con ricrescita e capelli bianchi, che sempre di più sono di tendenza. Soprattutto quando il look au naturelle è sfoggiato  in modo disinvolto e chic.

Anche Letizia di Spagna, Kate Middleton e Andie Macdowell si uniscono alle star che hanno abbracciato con orgoglio le ciocche argentee, affiancando donne del calibro di Jane Fonda, Allison Janney, e ancora Glenn Close che hanno scelto questo colore come loro firma di stile.

Se siete in dubbio, non resta che seguire la scia silver.

LEGGI ANCHEUn'idea per la testa: capelli dall'argento vivo

LEGGI ANCHECapello bicolor grunge-chic per Francesca Michielin
 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on July 06, 2021 02:59

Covid, primo piano sulla situazione in Italia su contagi, ricoveri e vaccinazioni

L’ultimo monitoraggio settimanale dell’Iss e del ministero della Salute di pochi giorni fa fornisce una fotografia rosea della situazione epidemiologica italiana. L’indice Rt nazionale è sceso a 0.63, abbondantemente sotto la soglia di 1, l’incidenza dei casi (parametro essenziale per la classificazione delle regioni in colori) a 9 ogni 100mila abitanti rispetto agli 11 di ormai una dozzina di giorni fa. E anche il carico per il sistema sanitario nazionale risulta attualmente minimo: occupazione del 3% in terapia intensiva (la soglia critica è del 30%) e sempre del 3% in area medica (con soglia del 40%). Al 5 di luglio i numeri dicono rispettivamente che sono 191 i malati in condizioni gravi e 1.337 quelli ricoverati. Gli attuali positivi, almeno quelli ufficiali, sono poco più di 43mila. In calo costante da ormai molte settimane. Anche i decessi sono in discesa: secondo dati più aggiornati, nella settimana terminata il 5 luglio sono morte 177 persone, circa 25 al giorno. La scorsa settimana erano state 202 e scorrendo nelle settimane precedenti 268, 432, 477, 821, 1.069. In certi momenti dell’epidemia di morti ne abbiamo avuti 800 in un solo giorno.

Tuttavia il calo dei contagi si è fortemente ridotto nelle ultime due settimane. Già i monitoraggi Iss, e le indagini rapide a campione sui sequenziamenti, dimostravano d’altronde che la proporzione di casi di infezione da variante Delta fosse in aumento. I diversi focolai in molte parti d’Italia, come d’altronde in almeno una decina di paesi d’Europa che stanno assistendo a una risalita per ora lineare (anche l’Oms ha lanciato l’allarme per un autunno di nuovo difficile), potrebbero essere senz’altro alla base di questo progressivo rallentamento, destinato con ogni probabilità a far segnare una ripresa dei casi. Come dimostra il caso britannico, però, il rapporto fra infezioni, ricoveri (pure in aumento, ma molto più contenuto rispetto alla popolazione che si sta infettando) e decessi si è fortemente indebolito grazie allo scudo protettivo dei vaccini: meno di un contagiato su 50 finisce in ospedale, mentre a gennaio capitava a uno su dieci. Per questo il paese riaprirà comunque tutte le attività il 19 luglio. Ma si trova in una condizione abbastanza diversa dalla nostra e quella assunta dall’ex sindaco di Londra è una decisione in gran parte politica: il messaggio di Boris Johnson è che tutti hanno la possibilità di vaccinarsi – l’85% ha avuto una dose e due terzi entrambe – e che dunque questo sia il momento giusto, visto il successo dei vaccini, per riaprire e abituarsi a una convivenza con Sars-CoV-2 pur segnata da un boom di casi e altri decessi.

In Italia si procede abbondantemente sopra le 500mila iniezioni al giorno e il quadro attuale è di 54,3 milioni di vaccini somministrati: il 39,2% della popolazione sopra i 12 anni ha concluso il ciclo vaccinale, oltre il 55% ha ricevuto almeno una dose. Il commissario straordinario Figliuolo ha più volte rassicurato le regioni sul fatto che arriveranno forniture adeguate nel corso dell’estate per mantenere questo ritmo: si vedrà se in alcuni territori, contro la logica che invece ci vorrebbe velocissimi nelle vaccinazioni, occorrerà rinviare degli appuntamenti. Al momento sono state consegnate 60,9 milioni di dosi e ne sono state utilizzate 54,3, con le differenze del caso legate all’evidente sottoutilizzo di AstraZeneca e Johnson & Johnson e alla sostanziale dipendenza da Pfizer e in misura molto minore Moderna.

Bisogna infatti insistere e fare di più. Recuperare ad esempio quei 2,5 milioni di persone sopra i 60 anni che per le ragioni più varie non si è ancora fatto vedere dai sistemi sanitari locali. Sono a rischio sia adesso che in autunno. In particolare, nella fascia 60-69 anni sono in attesa di vaccino 1.458.624 di persone, pari al 19,31%. Nella fascia 70-79 anni sono 781.499 pari al 12,98%. Nella fascia over 80 sono 345.390, pari al 7,58%. Troppe: non ce le possiamo permettere. Sono persone che rischiano la vita o di finire in ospedale, se non subito nel giro di qualche settimana e soprattutto in autunno, quando avranno più probabilità di incrociare un infetto sulla loro strada. Bisogna poi accorciare i tempi dei richiami, evitare esitazioni, troppi calcoli vacanzieri e perdite di tempo. Per potersi presentare all’appuntamento autunnale con almeno l’85% della popolazione completamente vaccinata: quella, infatti, è la nuova soglia calcolata sulla base dell’indice di replicazione della variante Delta, del 40-60% più contagiosa dell’Alpha, ancora per poco il ceppo predominante. Il ciclo completo funziona contro la Delta, in particolare contro i casi gravi, per cui troppe preoccupazioni da quel punto di vista non ce ne sono.

La preoccupazione è appunto vaccinare, correre più veloce per contenere le conseguenze sugli ospedali: il fisico Roberto Battiston, ordinario all’università di Trento e responsabile dei dati Agenas sulla pandemia nelle regioni italiane, ha infatti spiegato al Corriere della Sera che si debba arrivare all’88% della popolazione vaccinata. Altri esperti individuano la soglia all’80%, contro quella vecchia del 60% stimata sul primo ceppo del virus e le successive. Più il tasso di replicazione si alza, insomma, più serve che la popolazione sia vaccinata per rallentare e poi spegnere la propagazione. Difficile raggiungere quella cifra entro fine settembre, in tempo per presentarsi completamente protetti alla stagione autunnale: per questo in molti sono tornati a parlare di obbligo vaccinale. Dato per scontato che di nuove chiusure non si potrà parlare, e senz’altro non rigide come quelle degli scorsi mesi, una delle strade possibili sarà impedire ai non vaccinati una serie di attività che invece richiederanno solo il completamento del ciclo vaccinale. Altrimenti che senso ha vaccinarsi per poi dover sottostare alle medesime misure di chi, invece, in modo irresponsabile se ne infischia?

I primi segnali dell’inversione di tendenza sul calo dei contagi, ininterrotto dalla primavera, erano d’altronde arrivati nelle scorse settimane. Delta non è una sorpresa. Nella scorsa, il calo è stato di appena il 5,7% – ma in 7 regioni e due province i numeri erano in crescita – contro il 31,2 della settimana 21-27 giugno, con un numero di tamponi paragonabile. Da aprile il trend non scendeva sotto il 10% ed è probabile che si sia sostanzialmente interrotto. Proprio a causa della variante Delta, destinata a diventare dominante nel corso di agosto e sostituire la Alpha. Proseguivano invece, con percentuali significative, i cali dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva. Resta da capire in che modo si svilupperà questa crescita dei casi nel corso dell’estate e del primo autunno, in quale misura la protezione pur parziale dei vaccini riuscirà a spezzare il legame fra contagi, ricoveri e decessi anche in Italia e quanto invece altri elementi (come ad esempio la vita all’aperto, le condizioni di elevate temperature e insolazione e il mantenimento delle mascherine al chiuso e nelle condizioni di gruppo) riusciranno a fornirci qualche preziosa settimana in più entro settembre.

LEGGI ANCHEJohnson & Johnson: «Il vaccino monodose mostra risultati promettenti contro la variante Delta»

LEGGI ANCHECani e gatti possono contrarre Sars-CoV-2 ma non trasmetterlo agli esseri umani
 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on July 06, 2021 02:56

Csaba Dalla Zorza's Blog

Csaba Dalla Zorza
Csaba Dalla Zorza isn't a Goodreads Author (yet), but they do have a blog, so here are some recent posts imported from their feed.
Follow Csaba Dalla Zorza's blog with rss.