Csaba Dalla Zorza's Blog, page 1463

July 5, 2021

Sharon Stone, che «Basic Instinct» lo porta addosso

Leggenda hollywoodiana e sex symbol senza tempo, Sharon Stone ha compiuto solo qualche mese fa 63 anni: un’età esclusivamente anagrafica, se si tiene conto della sua incredibile forma fisica e del suo approccio libero e senza regole allo stile. Nel corso degli anni infatti, l’attrice non si è mai posta – inutili -limiti in fatto di moda, sperimentando look sensuali, coloratissimi, scintillanti ed eccentrici, così come capi d’abbigliamento più casual e meno impegnativi che spesso vengono associati esclusivamente alle ultime generazioni: uno su tutti, la T-shirt celebrativa da «fan». Con la sua ultima apparizione social infatti, Sharon Stone ha dichiarato pubblicamente di essere una grande fan… di se stessa.

In un recente post sul suo profilo Instagram infatti, la star americana sfoggia una maglietta oversize nera che la illustra in versione cartoon nel celebre ruolo di Catherine Tramell in Basic Instinct, thriller del 1992. Il disegno strizza l’occhio all’iconica e provocatoria posa a gambe incrociate, in un total white look, con cui Sharon Stone è entrata nell’immaginario collettivo, celebrando una delle scene cinematografiche più memorabili di sempre. In cui, è risaputo, non porta niente sotto il vestito, e sembrerebbe che – qualche decennio dopo – abbia deciso di fare la stessa cosa anche indossando la sua nuova maglietta.

«Voglio le tue gambe. E 100 altre cose» ha scritto l’attrice Debra Messing, seguita dalla stilista Vera Wang, che ha semplicemente commentato «Sì», e da Andie Macdowell, che si è complimentata dicendo semplicemente «Splendido». Nonostante il suo apprezzamento per Basic Instinct, nel suo libro di memorie, The Beauty of Living Twice, Sharon Stone ha raccontato delle complicazioni avute luogo durante le riprese della scena più esplicita del film, accusando un membro della produzione di averla costretta a togliersi le mutande nella famigerata scena. Il cui montaggio finale, oltretutto, sarebbe stato visto dall’attrice in una stanza piena di agenti e avvocati, la maggior parte dei quali non aveva nulla a che fare con il progetto. Una vicenda poco felice, di cui però la Stone continua a ricordare, e onorare, tutto ciò che di positivo è rimasto. Perché no, anche con una maglietta estiva.

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Published on July 05, 2021 02:48

David e Victoria Beckham, 22 anni di amore matchy matchy

[image error]Completo in pelle [image error]David e Victoria Beckham: anniversario matchy matchy[image error]Nozze in viola [image error]In beige e white [image error]In total white [image error]Giacca e canotta bianca [image error]Black power [image error]David e Victoria Beckham: anniversario matchy matchy[image error]Country look [image error]In bianco e sabbia

Il 4 luglio, da ventidue anni a questa parte, in casa di David e Victoria si festeggia il Beckham Day. Era il 1999, infatti, quando il calciatore e la spice girl più posh di tutte si dissero in un castello vicino a Dublino.

In abito bianco satin firmato Vera Wang per lei, e con completo total white per lui, non ci volle poi molto a capire quanto i due fossero sulla stessa linea d’onda (fashion). Bastò un cambio d’abito a confermare le supposizioni. Dopo la cerimonia, infatti, i due lasciarono il bianco per tagliare la torta avvolti in due outfit total purple iper coordinati che hanno fatto la storia.

Una love story nata e benedetta nel segno dei look matchy matchy, proprio quelli che David, in occasione del 22esimo anniversario, ha voluto ricordare con un divertente post su Instagram. «22 anni dopo, siamo ancora abbinati negli outfit. Felice anniversario amore mio e grazie per avermi dato i nostri meravigliosi figli così potremo vestirli uguali» recita la caption che accompagna la carrellata di scatti.

Tra questi, il giorno delle nozze in viola, l’accoppiata in pelle nera poche settimane prima del , i look country abbinati e infine la famiglia al completo con i medesimi pigiami.

Non c’è dubbio, la coordinazione, in casa Becks, è un affare di famiglia.

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Published on July 05, 2021 02:44

Brasile, il coming out di Leite: «Sono un governatore che è gay, non un gay che è governatore»

«Sono gay. E sono un governatore che è gay, non un gay che è governatore. Proprio come Obama, negli Stati Uniti, non era un nero presidente, ma un presidente nero. E ne sono orgoglioso». Eduardo Leite, 36 anni, del partito socialdemocratico brasiliano di centrodestra, governatore dello stato meridionale del Rio Grande do Sul e possibile candidato alle presidenziali del 2022, ha fatto coming out durante un’intervista alla principale emittente televisiva del Paese, TV Globo.

Non una mossa così scontata in un paese in cui il presidente, Jair Bolsonaro, si è sempre dichiarato orgogliosamente omofobo. Leite ha affermato di non avere nulla da nascondere, ma di desiderare che l’orientamento sessuale non fosse «un problema» in Brasile.

Il coming out del politico ha suscitato un’ondata di solidarietà da parte degli attivisti e dei colleghi. «Conosco questo dolore, in particolare in un ambiente conservatore come la politica», ha twittato Fabiano Contarato, che nel 2018 è diventato il primo senatore apertamente gay del Brasile.

Leite ha ringraziato chi gli ha dato sostegno, twittando: «Gli innumerevoli messaggi di affetto e supporto che sto ricevendo mi lasciano assolutamente convinto che l’amore sconfiggerà l’odio!».

Ma c’è anche chi rimarca il fatto che il politico avesse sostenuto Bolsonaro nelle elezioni del 2018, nonostante l’omofobia del presidente (che in un’intervista aveva affermato: «La società brasiliana non ama gli omosessuali»). Ad esempio Jean Wyllys, il primo membro apertamente gay del Congresso nazionale del Brasile impegnato nella lotta per i diritti Lgbt, ha affermato che Leite non si è mai pentito di aver appoggiato Bolsonaro, che ha trascorso decenni «a perpetrare il più vile e sordido tipo di omofobia». «Leite ha avuto molte opportunità di difendere la comunità Lgbt e non l’ha fatto. Al contrario, è stato bolsonarista fino a ieri, e probabilmente lo è ancora oggi, perché non ha mai ritrattato il suo sostegno a Bolsonaro». Secondo Wyllys, il coming out di Leite è una mossa strategica progettata per aumentare le possibilità di essere eletto presidente.

Renan Quinalha, avvocato e attivista Lgbt, dice di accolto con favore l’annuncio di Leite. «È davvero fantastico che una persona riesca a scoprire se stessa e ad accettarsi, a trovare la forza e il coraggio per farlo, perché non è un processo facile. So com’è stato difficile per me. Quindi è importante elogiarlo. Penso anche che sia oggettivamente molto positivo che le nuove generazioni del Brasile vedano che un governatore si dichiara gay. La visibilità aiuta». Ma Quinalha rimane turbato dalla decisione di Leite di definirsi «un governatore che è gay» e non «un gay che è un governatore». «Non è solo un gioco di parole: sta chiaramente tracciando una linea di demarcazione tra le esistenze gay che sono legittime e le altre che non lo sono», ha affermato Quinalha, chiedendosi perché Leite non avesse semplicemente detto: «Sono gay. Punto».

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Published on July 05, 2021 02:37

Barbara Berlusconi e Federica Fumagalli, pance a confronto

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«Le pance crescono». Barbara Berlusconi, che con Lorenzo Guerrieri è in attesa del quinto bambino, ha voluto raccontare su Instagram la propria gravidanza e, insieme, quella della cognata. Accanto a Federica Fumagalli, moglie di Luigi, il più piccolo tra i figli del Cav, ha mostrato due pance in crescita: l’una, agli sgoccioli, l’altra, più piccola, enfatizzata da un cinturone allacciato sotto il seno. Federica Fumagalli, che Berlusconi ha conosciuto in università, per sposarlo dieci anni più tardi, nell’ottobre scorso, è arrivata a termine. Il primo figlio, un maschio, dovrebbe nascere a giorni, quattordicesimo nipote di Silvio Berlusconi.

Il piccolo di Barbara Berlusconi, già madre di Alessandro, Edoardo, Leone e Francesco, dovrebbe arrivare in autunno. Quale sia il sesso del bambino, l’ex ad del Milan non lo ha rivelato. «La famiglia si allarga. Speriamo che questa volta sia femmina, oppure mi toccherà chiamarlo Quinto», ha scritto su Instagram, pubblicando un’immagine di famiglia, di sé accanto al marito e ai figli, due dei quali sono nati dalla relazione con Giorgio Valaguzza. Barbara Berlusconi, che con il fratello Luigi e la sorella Eleonora ha fondato la Holding14, ha dato alla luce Alessandro nel 2007. Due anni più tardi, è nato Edoardo. Poi, la relazione con Valaguzza si è conclusa. Barbara Berlusconi, che per due anni è stata legata ad Alexandre Pato, ha conosciuto Guerrieri dopo aver lasciato la stella del Milan. Nel 2016, è nato il primo figlio della coppia, che nel 2018 ha accolto il secondo.

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Published on July 05, 2021 02:35

July 4, 2021

Jennifer Lopez e Ben Affleck: i Bennifer sono tornati

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C’è tutto nelle immagini scattate a Jennifer Lopez e Ben Affleck in questi ultimi giorni. La voglia di stare insieme, i figli, l’amore che torna e quando fa sul serio è più forte davvero. Ci sono le braccia che si stringono quasi a volersi sorreggere, gli occhi che si cercano, i gesti piccoli, i baci sulla fronte.

Dopo la giornata agli Studios di Hollywood insieme ai figli,  i gemelli Max ed Emme, 13 anni, che Jennifer Lopez ha avuto con l’ex marito Marc Anthony, e Samuel, 9 anni, nato dal matrimonio di Ben Affleck con l’ex moglie Jennifer Garner, con cui è diventato padre anche di Seraphina, 12 anni, e Violet, 15.

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Dopo la giornata in famiglia, i Bennifer si sono presi un momento solo per loro. Sono volati negli Hamptons per una pausa romantica e subito i fotografi li hanno immortalati teneramente abbracciati mentre passeggiavano, sabato pomeriggio, a Long Island.  «Tutto sembra filare liscio» ha raccontato una fonte a People. «È ovvio che Jennifer faccia sul serio con Ben. Non sembrava così felice da molto tempo». 

E anche la conoscenza tra i rispettivi figli promette bene. «Ben e i suoi figli sembravano a loro agio insieme. Hanno sorriso e scherzato».  La reunion dei Bennifer è la storia d’amore che i fan (e un anche un po’ tutti noi) aspettavano da tempo. Dopo il divorzio lampo arrivato nel 2004, con alle spalle un brevissimo matrimonio e un amore che era parso perfetto e invece si era frantumato in poco tempo.

Nei quasi 20 anni che sono trascorsi c’è stata tantissima vita in mezzo per entrambi e adesso che sono tornati a sorridere guardandosi negli occhi, Jennifer Lopez e Ben Affleck sembrano aver mollato gli ormeggi. Pronti a salpare davvero. «Quando stanno insieme sono sempre di buon umore. Si divertono e c’è grande intesa». Lo raccontano le immagini che li mostrano affiatati come due fidanzati che, nonostante il tempo passato, non hanno mai smesso di sentirsi vicini.

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Published on July 04, 2021 02:17

July 3, 2021

Civic Places, alla scoperta dei luoghi dell’impegno civile

Ci sono luoghi che vengono in mente subito quando si parla di impegno civile. C’è la casa dei fratelli Cervi, simbolo della Resistenza, c’è quella di Peppino Impastato a cento passi dal boss che combatteva a Cinisi. Civic Places, iniziativa promossa da Fondazione Italia Sociale e Touring Club Italiano con SkyTG24 e SEC Newgate è la prima campagna nazionale per la mappatura e la promozione dei luoghi civici italiani da non dimenticare e valorizzare. Fino al 20 settembre tutti i cittadini potranno candidare i luoghi più significativi sul sito Becivic.

I Civic Places sono spazi fisici in cui è accaduto o accade tutt’ora qualcosa di importante per la comunità, che ha generato legami e ispira l’impegno civile dei cittadini. Fra questi ci sono luoghi dove si è fatta la storia, altri che sono scrigni di opere d’arte, altri sono luoghi in cui è viva la testimonianza di un’esperienza che ha inciso nel contesto sociale in cui è nata e cresciuta.

La mappatura è aperta a tutti. Cittadini, enti imprese e organizzazioni possono proporre luoghi fisici per farli riconoscere con il marchio registrato Civic Places. Quelli scelti entreranno in una rete di valorizzazione e promozione. Un comitato di esperti di Fondazione Italia Sociale e Touring Club Italiano valuterà e riconoscerà quali spazi rappresentano veri e propri «luoghi del noi», perché testimoniano un impegno collettivo e comunitario volto alla costruzione del bene comune.

BeCivic, di cui fa parte Civic Places, è un progetto culturale nato con l’obiettivo di contribuire a ricostruire una coscienza civica comune. È stato selezionato per far parte dell’iniziativa Nuovo Bauhaus europeo. I Civic Place sono luoghi fisici con una storia che guardano al futuro e devono essere caratterizzati da significato civico paradigmatico e documentabile, capacità evocativa e ispirativa per le comunità, accessibilità, sono luoghi effettivamente o potenzialmente accessibili e sperimentabili.

«L’iniziativa CIVIC PLACES è un progetto di riscoperta del valore del civismo attraverso l’immediatezza visiva e la concretezza di un luogo fisico», spiega Gianluca Salvatori, segretario generale di Fondazione Italia Sociale, «Vedere un luogo, infatti, permette di immedesimarsi nelle persone che lì si sono impegnate a favore del bene comune e comprendere come il loro lavoro sia riuscito a incidere nel contesto sociale».

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Published on July 03, 2021 22:15

4 luglio, perché oggi è la festa degli americani

Ci sono date che restano impresse nella memoria anche se non hanno nulla a che fare con il paese in cui si vive. Una di queste è il 4 luglio, la festa dell’indipendenza statunitense che è nell’immaginario collettivo grazie a cinema e televisione, tanto che viene da fare il barbecue, come lo fanno gli americani nel loro Indipendence Day. In questo 2021 anche gli americani torneranno alle loro abitudini, anche se il totale ritorno alla normalità auspicato dal presidente Joe Biden non c’è. Anche negli Usa restano mascherine e distanziamento.

COSA SUCCESSE IL 4 LUGLIO
Il 4 luglio del 1776, 243 anni fa, il Congresso continentale, cioè l’assemblea dei 56 delegati provenienti dalle 13 colonie britanniche in terra d’America (New Hampshire, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud e Georgia) adottò la Dichiarazione di Indipendenza.

NO TAXATION
Il documento sanciva l’addio all’ormai odiata madrepatria con l’eliminazione di ogni vincolo di dipendenza politica dalla Gran Bretagna che non aveva concesso di avere voto e rappresentanza formale alle colonie americane e queste si sentivano sfruttate: le colonie potevano commerciare solo con la madrepatria e non potevano disporre in autonomia di quello che producevano. Il motto dei ribelli era «no taxation without representation», niente tasse senza avere una rappresentanza politica nel parlamento britannico.

BOSTON TEA PARTY
Il no a questa richiesta portò alla rivolta delle colonie già dal 1773 contro la madrepatria guidata da re Giorgio III, ricordato per sempre come colui che perse le colonie americane. L’episodio forse più noto è quello del Boston Tea Party. Un gruppo di coloni mascherati da indiani assaltò alcune navi della Compagnia delle Indie cariche di tè a Boston e ne gettò le merci in mare per protestare contro le condizioni di favore di cui godevano i mercanti inglesi. La guerra vera e propria, con George Washington a guidare gli americani, andò avanti dal 1775 al 1778. Gli inglesi riconobbero l’autonomia statunitense nel 1783 e nel 1787 la Convenzione di Filadelfia adottò l’attuale Costituzione degli Stati Uniti.

LA DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA
«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati…».

Il testo della dichiarazione, che contiene alcuni dei principi base della filosofia che ancora governa gli Stati Uniti, è stato redatto dal futuro terzo presidente Thomas Jefferson. L’approvazione avvenne il 2 luglio, il 4 ci fu la ratifica dell’atto alla Pennsylvania State House di Philadelphia, dove è custodita insieme alla campana della libertà. La firmò il presidente del Congresso John Hancock e dopo di lui i rappresentanti eletti delle 13 colonie.

LA FESTA
Non è stato subito giorno festivo il 4 luglio. Proprio Jefferson morì nel 1826, il 4 luglio, a 50 anni dalla dichiarazione e la data divenne ancora più solenne. Già nel 1781 venne riconosciuta dal Massachusetts e il termine Independence Day venne usato per la prima volta nel 1791. Dal 1870 fu istituita come vacanza federale, non pagata, per gli impiegati governativi. Solo nel 1941 divenne festa federale pagata.

In ogni Stato sono organizzati eventi e parate. Protagonisti sono la bandiera a stelle e strisce e i fuochi d’artificio, ma anche i barbecue e le partite di baseball. Al cinema sono arrivati gli alieni il 4 luglio in Indipendence Day ed è Nato il 4 luglio il veterano interpretato da Tom Cruise e diretto da Oliver Stone che diventa pacifista dopo aver perso l’uso delle gambe nell’orrore del Vietnam.

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Published on July 03, 2021 22:00

Estate 2021 in montagna: 10 mete top sulle Alpi

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Sarà ancora l’estate della montagna. Nonostante la recente ritinteggiatura delle regioni diventate così bianche da ospitare bagnanti in spiaggia senza mascherina (e con il distanziamento concesso dalla legge), pare che moltissimi italiani continueranno a preferire una vacanza in montagna.

L’aria pura, la voglia di fare movimento al sole e gli spazi aperti della montagna trasmettono una sensazione di benessere assoluto, non per forza migliore ma diversa da quella offerta da una località di mare. Camminare nei boschi, incrociare il sentiero con un capriolo, sdraiarsi in mezzo ai fiori rilassandosi al suono dell’acqua di un ruscello e toccare con  le proprie mani le pareti di roccia della montagna sono il mezzo per arrivare ad un contatto con la natura più profondo, in grado di produrre emozioni che ci si ricorderà a lungo.

Se a tutto questo, più prosaicamente, si aggiunge anche un’offerta turistica di altissimo livello, allora la scelta è davvero facile: sulle Alpi italiane c’è una capacità di accogliere gli ospiti fuori dal comune, fatta di alberghi e residence di alto livello indipendentemente dal numero di stelle assegnate, una gentilezza innata e una grande cucina, servizi di prim’ordine che vanno dal corso di guida alla e-mtb ai massaggi più sofisticati nelle spa, fino agli eventi di grande richiamo, soprattutto i concerti all’aperto ad alta quota.

Dall’estremo occidentale a quello orientale dell’arco alpino, nella gallery abbiamo raccolto dieci località e molte idee da mettere nell’agenda delle vostre vacanze estive.

Sfogliate la gallery sopra

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Published on July 03, 2021 21:44

Da Simona Ventura a Michelle Pfeiffer, tutta la bellezza al naturale delle star

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L’estate ha preso ufficialmente il via e, con lei, la voglia di liberarsi di tutto ciò che è superfluo per viverla all’insegna della leggerezza e naturalezza. Un po’ come stanno già facendo molte star che, proprio in questi giorni, stanno popolando i propri account Instagram con scatti genuini, liberi da filtri e trucchi, e alcuni dal mood vacanziero. 

A partire da una raggiante Caterina Balivo in versione acqua e sapone, contagiosa col suo immancabile sorriso catturato insieme alle bellezze del nostro Paese.

Scatto senza trucco anche per Simona Ventura che, con una foto inedita e dal sapore genuino, dà il buongiorno al mondo social.

Alla buonanotte, invece, ci pensa Adriana Volpe, con un post in cui si mostra make-up free.

E se Belén, in attesa della sua Luna, rievoca i ricordi maldiviani con scatti al naturale, da oltreoceano Michelle Pfeiffer mostra tutta la sua bellezza senior con una foto completamente struccata.

Nella gallery una carrellata di famose nella loro versione senza trucco.

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Published on July 03, 2021 21:30

Furba Heidi Klum che sceglie il taglio capelli che ti toglie 20 anni di dosso

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Maxi lunghezza, maxi scalatura, maxi frangia. Il taglio capelli scelto da Heidi Klum ha tutte le carte in regola per ringiovanire all’istante il viso. A ben vedere è da lungo tempo che la top tedesca, 48 anni e non sentirli, è fedele alla stessa acconciatura, molto anni Settanta, molto in stile Jane Birkin. Risultato: Heidi Klum sembra (quasi) una coetanea di suo marito, il cantante 31enne Bill Kaulitz, sexy frontman del gruppo Tokio Hotel. Abbiamo chiamato un esperto per farci spiegare i super poteri di questo taglio capelli.

IL TAGLIO LUNGO CON FRANGIA DI HEIDI KLUM
Come sottolinea Lucio Ocria, owner e founder del salone Glow Hair and Beyond a Milano, «Il taglio sfoggiato da Heidi Klum altro non è che una ben riuscita rivisitazione del taglio alla Jane Birkin, icona di stile degli anni ’70. Si tratta di un taglio pari, il cui focus è rappresentato indubbiamente dalla frangia, molto lunga e sfilata (la famosa wispy bangs) e dalla scalatura che incornicia e valorizza il viso. Femminile, ma grintoso, questo taglio evoca lo spirito ribelle tipico dei Seventies, interpretato dallo styling vagamente messy, con capelli a caduta naturale. Un taglio che ben esprime il desiderio di libertà ed evasione di questo periodo, ma non solo: avendo come punti di forza la leggerezza e la morbidezza della frangia e della scalatura, questo taglio aiuta anche i volti più maturi e/o visibilmente stanchi, ammorbidendoli, rinfrescandoli e addolcendoli. Anche se li si tiene legati per fare sport o per praticità, questo taglio riesce comunque a regalare una strategica penombra al viso, che non resta mai del tutto scoperto, da cui il dono di un fascino magnetico».

MANTENERE IL TAGLIO SEVENTIES DI HEIDI KLUM
«Premettendo che la riga al centro, la frangia e la scalatura sul davanti rendono questo taglio capelli ideale per visi ovali e rettangolari, per la parte di styling e piega, ecco i miei consigli how to. Per un effetto messy, ricorrete a prodotti a base di acqua e sale, ossia ai celebri spray salini, capaci di donare un look vissuto tipico del mare. Vi basterà asciugare i capelli dritti in maniera naturale e applicare un buon prodotto aiutandosi con le mani. Per un effetto flat waves, invece, i capelli si legano in trecce o torchon e si lasciano asciugare all’aria, per poi slegare l’acconciatura una volta asciutti. In alternativa, va benissimo asciugarli aiutandosi con il diffusore oppure usando il phon, purché impostato sul getto di aria bassa e senza l’aggiunta del becco. Anche il liscio perfetto può essere molto cool, anche perché – grazie alla sfilatura sartoriale della frangia – riesce comunque a regalare il giusto movimento alla chioma».

Nella gallery, godetevi le foto dedicate al taglio anti age di Heidi Klum. E se avete superato il giro dei 40, fateci un pensierino.

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Published on July 03, 2021 21:30

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Csaba Dalla Zorza
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