Csaba Dalla Zorza's Blog, page 1483
January 31, 2014
One year to a balanced cooking
Con Giove benevolo nel mio segno quest’anno è l’anno giusto per faree una vera scelta che possa avere la chance di funzionare. Non ho ancora la certezza di riuscire nell’impresa – perchè si tratta di un progetto ambizioso anche per una metodica come me, tuttavia sono arrivata al margine del trampolino e ho deciso di buttarmi. Mi metto a dieta (quasi).
Ci ho riflettuto diverse settimane e sono giunta alla conclusione di dover provare. Questa probabilmente per me sarà la vera sfida dell’anno – perché cambiare un regime alimentare non è una cosa che si può improvvisare e neanche una cosa che ti riesce subito. Volere è potere – si dice. Resta da vedere se ne sarò capace.
L’obiettivo (ovviamente) non è perdere peso, anche perché penso che sparirei. Sono stata baciata dalla fortuna nell’avere un metabolismo che viaggia sempre di buona lena e che mi tiene magra anche se mangio esattamente tutto quello che mi va di cucinare e mangiare. E per natura – probabilmente genetica – il mio corpo riesce a stare in forma anche se non gli dedico poi tante attenzioni come dovrei. Tuttavia, mi sono chiesta, quanto potrò vivere “di rendita”?
Forse è arrivato il momento di dare alla mia dieta un obiettivo di qualità più ragionato e meno casuale. Ho sempre mangiato bene, perché cucino da sola il 99% di quello che mangio e so perfettamente cosa va nel mio piatto e in quello della mia famiglia. E questo è già da solo un grande obiettivo raggiunto. Ma ora sento la necessità di metterne davanti a me un altro, che possa aiutare me stessa e anche molte altre persone, immagino, che desiderano mangiare meglio. In modo più sano e consapevole.
Balanced cooking per me significa cibo sano e genuino, acquistato e cucinato in modo consapevole, vario il più possibile, sempre di stagione, possibilmente locale. Senza ossessioni. Solo buon un po’ senso.
Non diventerò vegetariana e non conterò le calorie, cucinerò ancora tutto, in modo vario, cercherò abbinamenti più sani e (certo!) studierò anche per voi. Non abbandonerò il burro né rinuncerò ai dolci, o alla carne rossa. Cercherò tuttavia di dosare, diluire, razionare.
Ho iniziato ad appassionarmi al progetto leggendo dei libri sulla cucina naturale. Ho proseguito iniziando a studiare e facendomi aiutare da chi ne sa più di me. Non smetterò un momento, in questo anno, di darmi come obiettivo il miglioramento della mia salute attraverso la tavola. Perché non serve stare male per capire che ciò che mangiamo ci può aiutare a vivere sani più a lungo, vero?
One year to a balanced cooking nasce così. Un anno di Lezioni Private che aiuteranno chi le seguirà a modificare la propria cucina andando verso qualcosa di più sano, energetico, gustoso. Ci saranno tecniche di cottura (e non solo al vapore, certo!) e ingredienti da mettere nella top 10 delle cose sane che ci fanno stare bene. Seguiremo le stagioni, cucineremo insieme. Ci concederemo il caffè e anche il vino, il ricevere, le cene con gli amici, la pizza e i dolci. Ma in una pianificazione più consapevole e salutare. Che ci aiuti a stare meglio, ad avere nel corpo e nella testa una migliore energia. Il mio anno nuovo inizia qui, con voi. Spero che sarà ancora una volta qualcosa di molto bello, e intenso, da condividere insieme.
January 1, 2014
Chien Tung del 1° gennaio
Il mio 2014 è iniziato, come ogni volta, scuotendo il cilindro con i 38 bastoncini del Chien Tung: 2, 22, 14 – queste le risposte per interpretare l’anno che si profila davanti a me. Sono tornata a casa dopo tre giorni di vacanza in Svizzera a casa della mia amica Anna, dove ho trascorso giornate meravigliosamente serene e spensierate, insieme a mio marito e ai mie figli. Sono entrata nell’anno nuovo con un caffé (nero e bollente), una tazza di yogurt biologico e una passeggiata lungo il lago di Zurigo. Non ho un buon proposito per quest’anno – ma molti più di uno. Riconsiderare la cucina studiando meglio la parte nutrizionale è uno di questi. Passare più tempo all’aria aperta (specialmente se in campagna) è quello che faccio da sempre. I prossimi 12 mesi sono ricchi di sfide da cogliere, opportunità da gestire, progetti da coltivare e compiti da portare a termine. Il Chien Tung oggi mi ha detto “Una persona speciale arriverà sulla tua strada. Parla con il cuore. Non combattere, segui la corrente“. Parole sagge. Come sempre…
« Vi auguro un anno 2014 nel quale possiate portare a termine i vostri progetti e iniziarne di nuovi, pieno di amore, di salute, senerità e un sogno nel cassetto che resti sempre tale… perchè quel cassetto non può mai essere vuoto!»
December 16, 2013
Baked Alaska
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A volte ci sono giornate che hanno bisogno di una coccola extra: questo dessert a base di gelato, vaniglia e meringa è perfetto per viziare dolcemente il palato…
Per 1 torta da 12 fette
2 uova
50 g di zucchero
50 g di farina
farina e burro per lo stampo
2 cucchiai di sciroppo di amarena
Per il ripieno e la copertura
400 ml di gelato alla vaniglia
200 ml di gelato alla fragola
7 cucchiai di amarene
120 g di albumi
120 g di zucchero
120 g di zucchero a velo
Accendi il forno a 180°C. Imburra e infarina uno stampo rotondo da 20 diametro.
In un contenitore capiente, unisci lo zucchero e le uova e monta tutto a nastro usando un frullino elettrico. Incorpora delicatamente la farina con una spatola, poi trasferisci l’impasto nello stampo e cuoci in forno per 22 – 24 minuti.
Mentre la torta cuoce, togli il gelato dal freezer e metti ciascun tipo in un contenitore. Lavoralo un po’ con il frullino, per ammorbidirlo. Aggiungi le amarene in proporzione libera sia alla vaniglia che alla fragola, poi metti in frigorifero.
Estrai la torta dal forno e rovesciala su una griglia per farla raffreddare.
Prendi uno stampo rotondo in metallo o in silicone, la cui base sia uguale al diametro della torta. Versaci il gelato alla fragola, livellando con un cucchiaio. Versa sopra il gelato alla vaniglia, livella, poi copri con la torta, come se fosse un coperchio. Bagna l’esterno con lo sciroppo di amarena, copri con della pellicola e metti in freezer per 4 ore.
Al momento di servire, prepara la meringa. Unisci la metà degli zuccheri agli albumi, monta a neve ben ferma usando un frullino elettrico, poi incorpora gli zuccheri rimasti, setacciati insieme, usando una spatola di silicone.
Rovescia la tua Alaska sul piatto da portata. Bagna un canovaccio con acqua bollente e avvolgilo intorno allo stampo, in modo da “rilasciare” il dolce. Spalma velocemente la meringa sopra la cupola di gelato, poi fiammeggia le punte con una torcia. La tua Alaska è pronta (tienila in freezer).
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