Andrea Indini's Blog, page 106

October 25, 2018

Rinchiudete le bestie in gabbia

Andrea Indini




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Published on October 25, 2018 23:18

October 24, 2018

Per attaccare Salvini i centri sociali stanno con assassini e stupratori

Salvini va a portare un rosa dove è stata uccisa Desirée. Ma centri sociali e femministe si oppongono. E così finiscono per difendere gli spacciatori assassini






centri sociali




Andrea Indini




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i centri sociali stanno
con assassini e stupratori


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Desirée Mariottini
Matteo Salvini
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Published on October 24, 2018 05:31

Salvini accusa i "burocrati" Ue: ​"Attacco all'economia italiana"

Andrea Indini




Salvini attacca: "Non possiamo toccare la Fornero? Allora è inutile votare". Poi sfida la Ue: "Può mandare letterine fino a Natale".


"È un attacco all'economia italiana". Matteo Salvini si scaglia contro i vertici di Bruxelles che ieri hano bocciato la manovra economica presentata dall'Italia la scorsa settimana. "Noi non solo non cambiamo la letterina - tuona il vice premier leghista ai microfoni di Rtl 102.5 - ma se insistono a tirare schiaffoni a caso mi verrebbe voglia di dare ancora più soldi agli italiani". Dopo lo strappo del collegio dei commissari europei, che hanno dato al governo Conte tre settimane per riscrivere una nuova bozza, si apre così un fronte senza precedenti con Roma. È, infatti, la prima volta nella storia dell'Unione europea che viene dato il via a una procedura del genere aprendo una ferita che potrebbe essere addirittura insanabile.


"Noi non cambiamo. È mio dovere fare il contrario di quello che hanno fatto Monti e Renzi". I toni di Salvini sono più perentori di quelli usati ieri dal premier Giuseppe Conte, ma il succo del discorso resta sempre lo stesso. Per quanto l'Unione europea si sgoli, la manovra economica non cambierà. Mai. Nemmeno se lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi dovesse lievitare a 400 punti base. Su questo il governo gialloverde sembra irremovibile. "La bocciatura della Commissione europea mi sembra un attacco pregiudiziale", commenta il vice premier leghista rivendicando l'impianto e gli obiettivi della legge di Bilancio. "Se la gente lavora di più, spende di più e paga le tasse - spiega - bisogna ricordare che in Italia ci sono 5 milioni di poveri. Io voglio rimettere un po' di soldi nelle tasche degli italiani".


La frattura con la Commissione europea sembra insanabile. Lo scontro non è duro solo a parole. Per i commissari europei il governo italiano ha voluto "deliberatamente" sforare le regole comunitarie aprendo così un vulnus senza precedenti. Tra le contestazioni mosse al nostro esecutivo c'è anche l'aver abolito la legge Fornero. Una legge voluta fatta dall'allora governo Monti su impulso della stessa Unione europea. "Questi quattro burocrati a Bruxelles hanno promosso sempre tutte le altre manovre, quelle manovre approvate, applaudite, hanno fatto crescere il debito di 300 miliardi", replica Salvini rivendicando di aver essere "impegnato da anni" nell'abolizione della legge Fornero e di averla inserita anche nel programma del governo. "Lo vogliono il 90% degli italiani, escluso il Pd - tuona il leader del Carroccio - allora è inutile votare".





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Matteo Salvini
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Published on October 24, 2018 00:27

October 23, 2018

L'Ue boccia la manovra: ​"L'Italia ha tre settimane per scrivere un'altra bozza"

Andrea Indini




Il collegio dei commissari Ue ha rigettato il documento programmatico di bilancio: "L'Italia viola deliberatamente regole". Ma il governo non torna indietro: "Non c'è alcun piano B"


La bocciatura era stata annunciata, e ora è arrivata sul tavolo del premier Giuseppe Conte. Con quella che è una mossa senza precedenti, il collegio dei commissari europei ha, infatti, deciso di rigettare il documento programmatico di bilancio dell'Italia e di chiedere al governo di "presentarne una nuova versione il più presto possibile e al più tardi entro tre settimane". "Chiediamo di sottomettere di nuovo il documento programmatico di bilancio", ha detto una fonte facendo notare, dopo la decisione assunta nella riunione odierna della Commissione a Strasburgo, che "è la prima volta" che una simile procedura viene avviata dall'Unione europea.


Conte non vuole sentir parlare di Italexit. "È per quello che lo spread continua a ballare", dice in un'intervista a Bloomberg ribadendo che, pur ancorando saldamente l'Italia all'Europa, il governo non intende prendere in considerazione un "piano B" soltanto perché è l'Europa a imporglielo. "Ho detto che il rapporto deficit/Pil al 2,4% è il nostro tetto - ribadisce per l'ennesima volta - e sarà il nostro tetto". La linea, decisa con Matteo Salvini e Luigi di Maio, è di andare allo scontro. E, dal momento che a Bruxelles nessuno ha intenzione di farsi da parte, l'impatto sarà durissimo. "Dovete considerare che non siamo scommettitori che giocano sul futuro dei nostri figli alla roulette", spiega Conte rivendicando che la manovra economica presentata dal suo esecutivo è "il miglior modo per uscire dalla trappola del debito". A Bruxelles non sono affatto d'accordo: credono piuttosto che alzare il rapporto deficit/Pil per andare a coprire norme assistenziali come il reddito di cittadinanza possa far solo male all'Italia. Da qui la richiesta di rivedere l'intero impianto della legge di Bilancio "entro tre settimane". Un ultimatum del tutto irricevibile per Salvini che ha ricordato ai commissari europei che "solo il Parlamento italiano potrà migliorare" la manovra economica e si offre di incontrare, "anche domani", il presidente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker, per spiegargli il testo. "Ma - ha anche ribadito - nessuno toglierà un euro dalle tasche degli italiani".


Non è solo il governo italiano, però, a usare parole lapidarie. Anche a Bruxelles hanno deciso di adottare la linea dura. "Il governo italiano sta apertamente e deliberatamente andando contro gli impegni che aveva preso", ha accusato il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. Secondo il parere del colleggio dei commissari, il documento programmatico di bilancio italiano configura "una inadempienza particolarmante grave" rispetto alle regole europee. Nel mirino dei commissari, però, non è finito soltanto il rapporto deficit/Pil. Da una parte si scagliano contro l'introduzione del condono fiscale, che a loro dire scoraggia "il rispetto, già basso, delle norme fiscali, premiando implicitamente i comportamenti che non rispettano le leggi", dall'altra difendono l'impianto della legge Fornero bocciando apertamente la possibilità di pensionamenti anticipati perché minano "la sostenibilità a lungo termine del consistente debito pubblico italiano". "Data la dimensione significativa dell'economia italiana nell'area euro - si legge nel governo - le scelte del governo creano rischi di ricadute negative per gli altri Stati membri".


A questo punto, se l'esecutivo gialloverde non dovesse modificare la manovra, Bruxelles aprirà una procedura per deficit eccessivo per violazione della regola del debito. "Violare le regole su deficit e debito a prima vista può apparire una tentazione e può fornire l'illusione di affrancarsi - ha detto Dombrovskis - ma a un certo punto il debito si avvicina al punto in cui è troppo pesante e si finisce senza libertà". La palla torna, dunque, nelle mani del governo. Ma il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, ci ha comunque tenuto a far presente al ministro dell'Economia Giovanni Tria che per l'Unione europea resta "un interlocutore credibile e legittimo" e, più in generale, che "la porta resta aperta". "Tuttavia - ha fatto notare - non siamo di fronte a un caso borderline. Siamo di fronte a una deviazione che è chiara, netta e da alcuni rivendicata. Non si tratta di una divergenza minima come negli anni passati, qui lo scostamento è netto". Per questo, sebbene l'intento sia quello di portare avanti "un dialogo costruttivo", Moscovici non lascia molto spazio di manovra al governo italiano.


[[video 1591789]]





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Giuseppe Conte
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Published on October 23, 2018 08:31

October 22, 2018

La linea dura del governo Conte contro Bruxelles

La bocciatura sul tavolo della Ue: ecco cosa succede ora


Andrea Indini




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contro le regole della Ue
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Published on October 22, 2018 23:09

October 18, 2018

Ue, l'ultima tentazione di Salvini: guidare la lista sovranista europea

Andrea Indini




Si fa strada il fronte identitario: nasce l'asse tra partiti sovranisti. E spunta la carta Salvini come candidato unitario alla Commissione Ue


Per il momento si tratta soltanto di un'ipotesi, ma questo non esclude il fatto che Matteo Salvini non ne sia tentato. Anzi. In una intervista rilasciata oggi a Repubblica, non esclude affatto una discesa in campo alle prossime elezioni europee: non come leader del Carroccio, ma alla guida di una lista sovranista e, quindi, come candidato alla presidenza della Commissione Ue al posto dell'uscente Jean-Claude Juncker. Un'ipotesi che nasce da lontano e che nelle scorse settimane avrebbe preso piede nei continui colloqui tra il vice premier leghista e i leader delle forze populiste europee.


"A maggio - spiegava Salvini ai microfoni di Rtl 102.5 qualche giorno fa - i cittadini europei avranno l'occassione di salvare l'Europa, che stanno affondando quelli che la stanno governando da una vita, i socialisti e i democristiani. Noi vogliamo ridare vita al sogno europeo con al centro i cittadini". Per fermare l'avanzata di popolari e socialisti, Salvini vuole mettere in campo un'alleanza che unisca tutti i partiti sovranisti che si candideranno alle elezioni di maggio. Nei giorni scorsi ne ha parlato anche con Marine Le Pen dando vita al "Fronte della libertà", un contenitore politico che mira a "portare in Europa nuovi valori, come quello della democrazia e del pacifismo, contro la mondializzazione e la globalizzazione selvaggia che hanno portato ad un massacro a livello sociale e hanno cancellato la dignità dell’uomo". Nei mesi scorsi mesi Salvini ha tessuto la tela con gli altri partiti sovranisti per trovare il candidato giusto che li possa rappresentare in Europa. "È una ricerca - spiegano alcuni esponenti del Carroccio - iniziata in silenzio da tempo, prima a livello di gruppi parlamentari a Strasburgo e ora nei colloqui informali che Salvini ha avuto e avrà a margine nei suoi incontri in Europa come ministro dell’Interno". Ad agosto Salvini ne aveva parlato anche al premier ungherese Viktor Orban chiedendoli apertamente di lasciare il Ppe. Poi, si è visto con il leader del partito di estrema destra austriaco Fpö, Heinz-Christian Strache, e ha allacciato i primi contatti con i Democratici Svedesi e i tedeschi di Alternative für Deutschland (Afd).


Il nome del candidato, che dovrà scalzare Juncker dalla Commissione europea, ancora non è stato fatto. Nei giorni scorsi la Stampa aveva avanzato l'ipotesi dello svedese Jimmie Akesson. Adesso, però, Salvini starebbe accarezzando l'ipotesi di farsui avanti lui stesso. "Amici di vari paesi europei me lo stanno chiedendo, me lo stanno proponendo - racconta a Repubblica - fa piacere che vedano in me un punto di riferimento per la difesa dei popoli, anche fuori dall'Italia". Il leader del Carroccio si è, tuttavia, preso una pausa di riflessione. Anche perché, in questo momento, ha ben altre preoccupazioni da affrontare. "Tra manovra, Europa e immigrati, non ho avuto tempo e modo per valutare la proposta - spiega - maggio è ancora lontano. Vediamo, ci penso". L'ipotesi, però, fa gola anche ai colleghi leghisti che sperano nella nascita di "un fronte identitario" unito. "Il sogno di una nuova Europa - esulta il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana - si avvicina".





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Matteo Salvini
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Published on October 18, 2018 01:44

La birra dell’ipocrisia (europea)

Andrea Indini




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Published on October 18, 2018 00:54

October 17, 2018

"Insulti, minacce e abusi". ​È una vergogna tutta francese

Andrea Indini




Aveva definito gli italiani "vomitevoli". Ma una report di Amnesty inchioda Macron e la sua ipocrisia nel gestire i migranti


Chi è, dunque, quello "vomitevole"? Adesso che i nodi vengono al pettine il presidente francese Emmanuel Macron e i suoi di En Marche! non possono dovrebbero più andare in giro per l'Europa a fare i gradassi. Mentre a Claviere divampa la polemica per lo sconfinamento della gendarmerie, che ha portato in Italia (senza alcuna autorizzazione) alcuni clandestini africani, Amnesty International ha denunciato violazioni sistematiche dei diritti degli immigrati al confine franco-italiano, esortando a porvi fine. Il report parla chiaramente di "insulti, minacce e abusi", eppure in più di un'occasione da Parigi si erano levate bordate contro Matteo Salvini quando aveva chiuso i porti italiani alle navi delle Ong e aveva preteso che tutti i Paesi europei facessero la propria parte nella gestione dell'emergenza sbarchi.


Durante una missione condotta il 12 e 13 ottobre a Briancon, non lontano dalla zona dove sono nate le polemiche per "sconfinamenti" non autorizzati di poliziotti francesi in territorio italiano, esperti di Amnesty International hanno rilevato una serie di violazioni perpetrati dalla gendarmerie: controllo discriminatori, minacce e insulti, ostacoli alla registrazione delle domande di asilo e mancanza di interpreti. "La lista delle pratiche illegali è lunga", ha sottolineato Agnes Lerolle, esortando "il governo francese a smettere di fare orecchie da mercante e cessino a queste pratiche illegali e degradanti". Viene così messa la parola fine all'ipocrisia di Macron che per mesi ha sempre puntato il dito contro il governo Conte definendolo "vomitevole" e denunciando in Europa "il cinismo e l'irresponsbilità" dell'Italia sulle politiche adottate contro i clandestini. Da sempre, invece, è Parigi a imporre, ai confini, politiche repressive per evitare che gli immigrati entrino in Francia e per repingere nel nostro Paese quelli che sono riusciti a entrare.


Le violenze dei francesi non sono certo una novità. Già lo scorso giugno Oxfam aveva acceso un faro sulle brutalità perpetrate quotidianamente a Ventimiglia (guarda il video). "I poliziotti francesi infieriscono - raccontava la responsabile Chiara Romagno - è anche questo che è inaccettabile... oltre a respingerli illegalmente, senza metter in atto nessuna delle garanzie pur previste dalla legge, li scherniscono, li maltrattano... a molti hanno tagliato la suola delle scarpe, prima di rimandarli in Italia". Le testimonianze erano corredate da un ampio servizio fotografico (guarda qui) che faceva a dir poco impressione. Il tutto perché, al di là delle prediche buoniste, Macron non è affatto disposto ad accogliere. Lo dimostrano anche i numeri: dal 2015 a oggi, Parigi dei 9.816 che dovevano essere ricollocati in tre anni ne ha accolti solo 640. Sul fronte dei respingimenti la musica non cambia, anzi peggiora. Dal 1 gennaio al 31 maggio ha respinto alle frontiere 10.249 persone, comprese donne e bambini disabili, in pratica quasi 70 al giorno. E se nel 2016 i respingimenti verso l'Italia erano stati 37mila, nel 2017 sono aumentati fino a circa 45mila. "Se Macron pensa di prendere in giro gli italiani sbaglia di grosso - tuona oggi Salvini - l'Italia non si fa più mettere i piedi in testa da nessuno".


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Per ributtarli in Italia, come dismostrano i report di Amnesty International e di Oxfam, la gendarmerie non usa certo le maniere dolci. Anzi. A Ventimiglia come a Claviere, a Bardonecchia come a Briancon, continuano ad aumentare le denunce per i soprusi dei galletti francesi. Adesso il premier Giuseppe Conte pretende spiegazioni sugli sconfinamenti al confine con il Piemonte. "Adesso - taglia corto il vice presidente del Senato Roberto Calderoli - confidiamo di non sentire più una parola o una lezione sugli immigrati dai francesi, che hanno predicato bene a parole, anzi a bugie, e poi hanno razzolato male alle nostre frontiere, a Bardonecchia e a Claviere. Altro che buoni rapporti di vicinato...".





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Published on October 17, 2018 05:59

October 16, 2018

Lo scaricatore di clandestini ​fa pure il galletto con Salvini

Andrea Indini




Lo scontro si infiamma. Dopo le scuse beffa delle autorità francesi, l'Eliseo attacca Salvini: "Deve relativizzare le cose"


Non solo Emmanuel Macron permette ai suoi gendarmi di intrufolarsi, in piena notte, in territorio italiano per scaricarci immigrati africani senza permesso di soggiorno, ma si mette persino a gettar fango su Matteo Salvini solo perché gli ha fatto notare che il suo comportamento è a dir poco "vomitevole". Il braccio di ferro tra il Viminale e l'Eliseo la dice lunga su quanto siano incrinati ormai i rapporti tra i due Paesi. Da una parte il presidente francese cerca di fare il furbo, predicando in Europa accoglienza e poi respingendo (di nascosto) i clandestini in Italia, dall'altra il ministro dell'Interno italiano che combatte contro i partner europei affinché il Belpaese non venga più considerato l'hotspot d'Europa.


Il blitz di venerdì scorso non è l'unico strappo di Parigi. Come denunciano gli stessi poliziotti italiani, "la toppa ufficiale del governo francese alla sconfinamento in Italia è ancora peggio del buco". Le scuse fornite ieri sera dalla prefettura del Dipartimento delle Alte Alpi sono infatti una grossa presa in giro: pur ammettendo l'operazione, facondo così infuriare Salvini che ha prontamente respinto le scuse al mittente. "Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente - ha tuonato in mattinata il vice premier leghista - siamo di fronte a una vergogna internazionale, e il signor Macron non può far finta di nulla".


Sebbene le vicende di Ventimiglia e i precedenti di Bardonecchia e del confine piemontese abbiano già dimostrato agli occhi di tutta l'Unione europea quali siano le politiche migratorie attuate dall'Eliseo, nessuno a Bruxelles ha pensato di muovere un dito. Non solo. Davanti alle rimostranze di Salvini, che adesso vuole "andare fino in fondo" a questa drammatica vicenda, Macron si permette addirittura di cambiare le carte in tavola e gettar fango sul governo italiano. Pur riconoscendo che l'episodio di Claviere è stato un "errore", ha infatti denunciato una "strumentalizzazione politica individuale" da parte di Salvini. "Bisogna relativizzare le cose", ha dichiarato la presidenza francese sottolineando, davanti alla stampa, che il premier Giuseppe Conte "non ha fatto di questo incidente la testimonianza di una crisi". Il problema, però, resta. E l'Eliseo non può cavarsela con un banale "gestiamo insieme una frontiera comune e ci sono puntualmente, dalle due parti, dei piccoli incidenti spiacevoli". Anche perché gli episodi sono sempre univoci e ben documentati. . E prima ancora, a Bardonecchia, aveva fatto irruzione in un centro di prima accoglienza per arrestare un presunto spacciatore (guarda il video). Per non parlare, poi, dei continui soprusi a Ventimiglia dove i militari transalpini "si atteggiano da padroni". Una vergogna che adesso deve finire.





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Published on October 16, 2018 09:05

Claviere, Salvini non accetta le scuse: "Dalla Francia offesa senza precedenti"

Andrea Indini








"Rimpatrio non autorizzato". Macron aggira le regole







Polizia contro i francesi: "Toppa peggiore del buco"



Il video che incastra la Francia al vaglio dei pm



Così Macron scarica i clandestini in Italia

La Francia prova a cavarsela con scuse di circostanza: "È stato un errore". Ma Salvini: "Spieghi perché ci scarica i migranti"


Con le scuse dei francesi, Matteo Salvini ci fa ben poco. Di sicuro non è intenzionato ad accettarle. Dopo che alcuni agenti della gendarmerie hanno sconfinato nei boschi di Claviere, in Piemonte, per scaricarci due africani senza permesso di soggiorno, il ministro dell'Interno vuole che gli organismi internazionali, in primis l'Unione europea e l'Onu, prendano una posizione netta contro Emmanuel Macron che, ormai da tempo, sta respingendo illegalmente i clandestini in Italia. "Quanto successo a Claviere è un'offesa senza precedenti nei confronti del nostro Paese - tuona il vice premier leghista - e mi chiedo se gli organismi internazionali non trovino 'vomitevole' lasciare delle persone in una zona isolata, senza assistenza e senza segnalazioni".


Ieri sera con una nota in cui addossava tutta la colpa a militari inesperti. "I gendarmi, che erano arrivati ​​solo pochi giorni fa nelle Alte Alpi, avevano una scarsa conoscenza del luogo e sono entrati in territorio italiano in circostanze che hanno richiesto un chiarimento", hanno scritto le autorità francesi nella speranza di cavarsela con una banale scusa che nessuno, però, si è bevuto. Anche perché non è certo la prima volta che da Parigi arriva un ordine del genere. Già sei mesi la gendarmerie aveva fatto un blitz analogo nel centro di prima accoglienza che si trova a Bardonecchia (guarda il video). Lo stesso sindaco di Claviere, Franco Capra, ha ammesso ai microfondi dell'agenzia AdnKronos che i francesi sono soliti scaricare gli immigrati clandestini al confine italo-francese per poi farli disperdere nei boschi e da lì obbligarli a rientrare in Italia. "Già in passato erano accaduti simili episodi, ma i migranti allora erano sempre stati lasciati sulla linea di confine - ha spiegato il primo cittadino - questa sarebbe la prima volta in territorio italiano".


Nella strategia di Emmanuel Macron sarebbe stato fatto, dunque, un salto in avanti infrangendo qualsiasi regolamento internazionale. Dall'altra parte del confine, però, la Francia trova Salvini che non è disposto ad accettare questo sopruso. "Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente", ha replicato questa mattina il titolare del Viminale respingendo al mittente le scuse delle autorità francesi. "Chi erano questi immigrati? Da dove venivano? Perché sono stati abbandonati? E ancora: per la civile Parigi è normale scaricare delle persone nei boschi? Perché i francesi parlano di 'gendarmi che non conoscevano la strada', se poi il furgone è rientrato nel proprio paese a gran velocità e senza esitazioni?". Finché non otterrà le giuste risposte a queste domande, Salvini è intenzionato ad andare fino in fondo. Il ministero dell'Interno farà dunque la propria parte, mentre la procura di Torino indagherà su quanto successo nei boschi di Claviere. "Siamo di fronte a una vergogna internazionale, e il signor Macron non può far finta di nulla. Non accettiamo le scuse".





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Published on October 16, 2018 01:13

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Andrea Indini
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