Wu Ming 4's Blog, page 101
September 9, 2014
Servizio anti-bufale: «Wu Ming alla Festa del #PD di #Firenze»? Falso.

La notizia falsa in tutta la sua opacità (e col suo pessimo vicinato).
Sul programma della Festa de l’Unità di Firenze, o Festa Democratica di Firenze, o comunque vogliate chiamarla, alla data 11 settembre è segnato un concerto del Wu Ming Contingent.
Questa notizia è falsa.
Da svariati anni le linee-guida di Wu Ming escludono la partecipazione a feste e iniziative di partito. Di qualunque partito. Figurarsi se andiamo a codesta sagra governativa, la celebrazione del governo Renzi (contro il quale tifiamo asteroide) nella città che ha dato il battesimo al renzismo, in uno di quei magniloquenti, rutilanti ipermercati / autosaloni a cielo aperto che sono da almeno vent’anni le megafeste de l’Unità, per giunta nel giorno in cui si ossequieranno la NATO, la sua politica guerrafondaia, le sue bombe al fandonio impoverito! Ma per favore…
L’11 settembre Wu Ming 2 sarà a Lecce. Qui tutti i nostri appuntamenti pubblici fino alla fine del mese.
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September 8, 2014
#GODIImenti. Come inceppare la Grande Opera e vivere felici.
All’inizio di quest’anno – l’11 e 12 gennaio 2014 – nella sede centrale del Wu Ming Lab, a Bologna, si è tenuta una riunione di pericolosi estremisti, provenienti dalla Val Susa e dal Salento, dalla Riviera del Brenta e da Livorno, da Roma e dal Monte Amiata. Un gruppo di quasi trenta persone che da quel momento ha cominciato a tenersi in contatto con una mailing list carbonara, organizzando per di più altri tre raduni di facinorosi – a Livorno, Dolo (VE) e Avigliana (TO).
Coordinati dall’associazione Re:Common e animati da Wu Ming 2, i sovversivi dei comitati Spinta dal Bass, Presidio Europa – No Tav, Opzione Zero, No Rigassificatore Offshore, Monte Libero e ReAzione – No Tap hanno intrapreso un percorso di analisi e scrittura, per raccontare cosa accomuna le loro diverse battaglie, al di là delle differenze tra paesaggi, Grandi Opere e strategie.
Dopo otto mesi, il risultato di tanto lavoro è un abbecedario di resistenza, che raccoglie, in 26 categorie, più di cento aneddoti, racconti brevi, prose e poesie, prodotti con tre diversi metodi di scrittura collettiva. Da questa messe di parole e narrazioni – presto disponibile in formato digitale – sono stati distillati un libretto e un reading, entrambi dal titolo GODIImenti (dove GODII sta per Grandi Opere Dannose Inutili e Imposte). Il libretto, autoprodotto e fresco di stampa, sarà presto disponibile nei banchetti itineranti dei 6 comitati, di Re:Common e di Wu Ming, mentre il reading – con la voce di Wu Ming 2 e le chitarre di Egle Sommacal – andrà in scena per la prima volta sabato 13 settembre, a Melendugno (LE), in Piazza Mons. Durante, a partire dalle 21.30.
Per noi si tratta di un ulteriore, importante risultato del Wu Ming Lab, che in questo modo va oltre la proposta di laboratori a tema, e diventa uno strumento al servizio di associazioni, comitati, gruppi che sentano il bisogno di comprendere e raccontare la storia che li tiene insieme.
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September 4, 2014
L’#ArmatadeiSonnambuli | 5a edizione, magnetismo rivoluzionario al #FestLet ed esperimenti sonori
Scaramouche visto da Vito Possidente. Clicca sull’immagine per ingrandirla.
Sei mesi dopo l’uscita in libreria, L’Armata dei Sonnambuli è arrivato alla quinta edizione, per una tiratura complessiva di 65.000 copie. Nelle classifiche non si vede, perché veleggiamo appena fuori dai radar, ma per noi è un avvio senza precedenti e non possiamo che ringraziare lettrici e lettori.
Il Révolution touR, dal canto suo, è quasi a metà del suo sviluppo; abbiamo fatto circa settanta date su centocinquanta complessive, e adesso si va a Sud: Puglia da fondo a cima, Napoli, Sicilia da coda a capo, Calabria settentrionale.
Il tour terminerà nell’aprile 2015.
Una tappa importantissima è quella di domani, 5 settembre, al Festivaletteratura di Mantova. WM4, WM5, Mariano Tomatis, Ferdinando Buscema e altri maghi sovversivi daranno vita alla seconda grande séance – la prima fu a Torino nel maggio scorso ed è documentata qui – del «Laboratorio di magnetismo rivoluzionario». Ne abbiamo approfittato per mettere insieme un piccolo speciale.
MAGNETISMO RIVOLUZIONARIO A MANTOVA
Sono 4 settenari di fila: “Repubblica Bologna / Tra rock e illusionismo / L’#ArmatadeiSonnambuli / conquista i palcoscenici” @Luisacatanese— Wu Ming Foundation (@Wu_Ming_Foundt) September 1, 2014
@Wu_Ming_Foundt E se alterni i settenari sdruccioli a quelli piani, vien da pensare al 5 Maggio di Alessandro Manzoni.
— Luisacatanese (@Luisacatanese) September 1, 2014
Mantova: culla disconosciuta del Mesmerismo. Scoprilo al Lab di Magnetismo Rivoluzionario @festletteratura 5/9 h22:30 http://t.co/mAo5BnWZrI— Mariano Tomatis (@marianotomatis) August 29, 2014
@Wu_Ming_Foundt @marianotomatis @ferdinando_med Presenzieranno anche esempi di civiltà vigevanese e di un certo sottobosco marxista pavese.— Luca Casarotti (@lucacasarotti) August 31, 2014
Anteprima dal playbill ufficiale del Lab di Magnetismo Rivoluzionario del 5/9 a @festletteratura con @Wu_Ming_Foundt pic.twitter.com/hwREUriUVz— Mariano Tomatis (@marianotomatis) September 2, 2014
Il mio strumento magnetizzatore per il Lab con @marianotomatis @Wu_Ming_Foundt @festletteratura, courtesy #ManRay pic.twitter.com/kE1vEZeu16— ferdinando buscema (@ferdinando_MED) September 2, 2014
Aspettando il Lab di Magnetismo Rivoluzionario, ascolta il frammento di Mozart mesmeristico: http://t.co/3fXQVX4F4M @festletteratura— Mariano Tomatis (@marianotomatis) September 2, 2014
52 libri GRATIS sul mesmerismo aspettando il Lab di Magnetismo Rivoluzionario con @Wu_Ming_Foundt al @festletteratura http://t.co/66CDw4bI99— Mariano Tomatis (@marianotomatis) September 3, 2014

«Il Sonnambulo», disegno di Roberto Albanesi.
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[Da un altro laboratorio esce Nota7-Scaramouche contro i muschiatini. Si tratta di un esperimento di computer music realizzato da μ-metik [mi-me-tik], one man project dietro il quale si cela un italiano trapiantato in Germania – matematico, musicista e (dicono) sosia di al-Baghdadi. A lui la parola!]
«CHI CAZZO È ‘STO SCARAMOUCHE?»
Una presentazione di μ-metik
Nota7-Scaramouche contro i muschiatini è un omaggio audiofonico a L’Armata dei Sonnambuli, ed è parte di una mia raccolta dal titolo Notes on Laptop Music, in uscita a breve.
Ispirato dai molti reading di stralci del romanzo apparsi dopo (ma anche prima, come in questo) la sua uscita nelle librerie, è un esperimento algoritmico di computer music, ovvero di quel ramo della musica elettroacustica che usa intensivamente tecniche di programmazione per la composizione di opere musicali.
L’idea che sta dietro la sua realizzazione è nata dal desiderio di ricreare la coralità presente in una gran parte del romanzo in campo acustico. In particolare mi interessava ricreare dal punto di vista uditivo la sensazione polifonica di mille voci che raccontano la Rivoluzione, che molto spesso è un processo idiosincratico, ma è un qualcosa “in moto” e ben lontano dall’essere statico.
Ho dunque utilizzato uno dei primi reading tratti dal romanzo, «Scaramouche contro i muschiatini», ad opera di Wu Ming 1, e l’ho “decomposto”. Più precisamente, ho scritto un codice che suddivide il file audio (scaricato da Giap) in piccoli pezzi, i quali vengono poi riprodotti in successione, permettendone la sovrapposizione, e spazializzati, ovvero posti in una data posizione nel piano d’ascolto. Ci sono anche altre piccole accortezze, ma sono meno rilevanti al fine dell’idea centrale.
La successione di riproduzione, però, non coincide con quella di suddivisione, cioè non si ascoltano semplicemente i piccoli pezzi di audio uno dopo l’altro. Ho infatti deciso di utilizzare per la riproduzione un random walk, che è il termine tecnico che descrive la “camminata dell’ubriaco” (dal punto di vista matematico, è un processo Markoviano): così come un ubriaco nel camminare fa passi indietro e avanti, ripetutamente, e lentamente si sposta nella sua direzione, alla stessa maniera il racconto della Rivoluzione, e la Rivoluzione stessa, nel procedere a volte tornano localmente indietro, per poi ripartire per la loro strada.
Il racconto così decomposto mostra sì elementi di disordine e disorganizzazione, ma anche momenti di forte unità, a simboleggiare le varie maniere complementari e non mutuamente esclusive nelle quali la coralità, e a questo punto aggiungerei il “movimento”, possono manifestarsi.
Il tutto è stato realizzato in SuperCollider, un linguaggio di programmazione Open Source molto usato nell’ambito della musica elettronica sperimentale e non solo, con una vasta comunità di supporto che vi lavora intensamente per migliorarlo e ampliarlo.
Nota7-Scaramouche contro i muschiatini è distribuito attraverso una licenza Creative Commons (CC BY-SA 4.0).
Il codice sorgente verrà distribuito attraverso la stessa licenza all’uscita della raccolta.
Nota7-Scaramouche contro i muschiatini
Nota7-Scaramouche contro i muschiatini – 2’31″
Per scaricare il file, clicca sulla freccia a destra
(quella che punta agli inferi).
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Altro esperimento musicale è stato il reading triestino del 22 agosto scorso, sulla pubblica via di fronte alla libreria In Der Tat. Improvvisazione pura con un organico bizzarro: WM1 alla voce, Sebastiano Crepaldi al flauto (più altri strumenti a fiato e vari oggetti) e Luca De Micheli al basso e looper. Crepaldi e Demicheli sono 2/4 dei Funambolique, band di theatre jazz con cui WM1 collabora da diversi anni (si vedano Arzèstula, Codroipo! Live 2012 ed Emilio Comici Blues).
Sulla carta, mutandis instrumentis, l’impostazione non sembrerebbe molto distante da quella di Cvasi Ming nel reading/concerto Zó bòt!!! (prossima data: Pavia, 21 ottobre), ma chi ha assistito a quest’ultimo può testimoniare le peculiarità timbriche, espressive e animali (cioè relative agli stati d’animo, influenzati dall’ensemble, dal luogo, dall’area, dall’alea) dell’esperimento triestino.
Del piccolo evento live esiste l’ottima testimonianza video a cura di Giuseppe Vergara, che tosto vi proponiamo. Sono tre video già allineati in una playlist, per un totale di quattro brani.
Fate caso all’enigmatico figuro seduto per tutto il tempo accanto ai musicisti.
Chi è? :-/
Quali sono i suoi scopi?
WU MING 1 E 2/4 DEI FUNAMBOLIQUE
LIVE IN TRIESTE, 22/08/2014
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Concludiamo questa rassegna con l’audio completo della presentazione/reading udinese del 29 agosto. L’ambiente era il cortile del Cinema Visionario. Ad accompagnare WM1 c’era Luca De Micheli al basso (senza looper).
WU MING 1 E LUCA DEMICHELI
LIVE IN UDINE, 29/08/2014
#ArmatadeiSonnambuli a #Udine, l’audio della presentazione http://t.co/GPukZ8grQK— Marxisti NordEst (@MarxistiNordEst) August 31, 2014
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August 28, 2014
La guerra all’#ISIS, il ruolo del #PKK e la zona autonoma del #Rojava
Una settimana fa abbiamo diffuso via Twitter, in 30 punti numerati, uno scarno sunto di quel che sta accadendo in Nord Iraq (Kurdistan meridionale) e nella zona autonoma del Rojava (Kurdistan occidentale, in territorio siriano), e cosa colleghi gli eventi delle due zone.
Nemmeno un grammo di quella farina era del nostro sacco. Nulla di originale, sono cose che fuori dall’Italia si dicono ormai ovunque, in reportages, analisi e cronache in tempo reale, ma che i nostri media mainstream tendono a ignorare o sottovalutare.
Non siamo certo esperti o “analisti” di Medio Oriente, siamo persone che leggono, cercano di informarsi. Leggendo dell’ISIS / Stato Islamico e della situazione in Nord Iraq ci siamo accorti di due grandi rimozioni da parte dei commentatori nostrani: il ruolo imprescindibile delle formazioni rivoluzionarie curde e l’esistenza del Rojava.
Solamente in Italia osservazioni tanto basilari e banali potevano risultare “sorprendenti” e avere la circolazione che hanno avuto. Altrove si legge ben di meglio, e stiamo per dimostrarlo. Dopo il momento dell’estrema sintesi, ecco quello dell’approfondimento. Riproponiamo i 30 punti, ri-raggruppandoli per temi e commentandoli, linkando tutte le fonti utilizzate e segnalando gli aggiornamenti.
N.B. I commenti a questa inchiesta saranno aperti qui sotto tra 72 ore, per dare il tempo di leggere con calma e stimolare risposte meditate e, soprattutto, pertinenti.
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August 22, 2014
Wu Ming e Mariano Tomatis al Festivaletteratura di #Mantova – 5 e 6 settembre 2014 #FestLet
Dodici anni dopo la nostra prima e finora unica presenza al Festivaletteratura di Mantova, ci torniamo tra pochi giorni con ben tre appuntamenti. Com’è nello stile del Festival sono eventi a pagamento e per i quali è consigliabile prenotarsi, visto che si svolgono al chiuso e l’ingresso non sarà illimitato. Si comincia nella tarda serata di venerdì 5 e si finisce nel tardo pomeriggio di sabato 6.
- Venerdì 5 settembre, ore 22:30, Teatro Bibiena, via dell’Accademia 47: “LABORATORIO DI MAGNETISMO RIVOLUZIONARIO”, ideato da Mariano Tomatis e Wu Ming, per la regia di Carlo Bono e con la partecipazione degli illusionisti e sonnambulisti Ferdinando Buscema, Angelo Cauda, Nella Zorà, Beppe Brondino. Dopo il grande successo di Torino, riproponiamo lo spettacolo-presentazione ispirato a L’Armata dei Sonnambuli. Grande serata di magnetismo e prestidigitazione! Ingresso: €10. Nel programma del festival è l’evento n. 123.
- Sabato 6 settembre, ore 10:45, Liceo classico Virgilio, via Ardigò 13: “HO RIVELATO IL MIO CUORE AL MONDO PERCHE’ LO PRENDESSERO A FUCILATE”, dibattito con Wu Ming 4 e Chiara Codecà sull’epistolario di J.R.R.Tolkien, pubblicato in Italia con il titolo La realtà in trasparenza (Bompiani). I paradossi dell’editoria italiana: si parlerà di un volume pressoché introvabile in libreria, e che risulta irreperibile anche sui siti di acquisto online come IBS e Amazon. Questo è il trattamento che Bompiani riserva a uno dei suoi autori di punta, dalle cui storie continuano a essere tratti film di grande successo. Pubblicate postume nel 1981 a cura di Christopher Tolkien e Humphrey Carpenter, le 354 lettere contenute nel volume vengono spesso citate e quasi mai contestualizzate. In quelle pagine J.R.R.Tolkien rivela quali temi sono sottesi alla sua produzione artistica, quale visione del mondo e della letteratura, ma legge anche se stesso, rivelando il proprio pensiero sull’impresa narrativa di una vita. Ecco perché l’epistolario risulta un testo assolutamente problematico: fino a che punto è possibile leggere un autore attraverso l’autore stesso? Ovvero leggere un testo “pubblico” attraverso un testo “privato”? E si potrebbe aggiungere: fino a che punto un editore può lasciare fuori catalogo un libro come questo?
Ingresso €5. Nel programma del festival è l’evento n. 136.
Qui la presentazione dell’evento sul sito dell’ARST.
- Sabato 6 settembre, ore 18:30, Liceo classico Virgilio, via Ardigò 13: all’interno del ciclo a cura di Stefano Jossa, “IL RITORNO DELL’EROE”, nel quale due autori mettono a confronto i loro eroi letterari preferiti, Tullio Avoledo e Wu Ming 4 parleranno rispettivamente di Corto Maltese e di George Smiley. L’avventuriero cool di Hugo Pratt incontra il grigio agente segreto di John Le Carré.
Da un lato l’avventura, l’esotismo, il mare; dall’altro i meandri fumosi del Circus e le infiltrazioni Oltrecortina. Chissà che non ci sia da divertirsi. Ingresso €5. Nel programma del festival è l’evento n. 178.
[Per la cronaca, gli altri due incontri prevedono: Michela Murgia, che ha scelto la Fata Morgana, insieme a Chiara Valerio, che ha scelto Lady Oscar; Licia Troisi, che tiene Guglielmo da Baskerville (Il nome della rosa) vs Francesco Piccolo con Thomàs (L'insostenibile leggerezza dell'essere).]
Il programma ufficiale del Festivaletteratura 2014.
P.S. Il Wu Ming Contingent sarà a Mantova già il 31 agosto, per presentare L’Armata dei Sonnambuli e per suonare, alla 6a Festa Anticapitalista, presso Arci Cinciana, via G.S. Spiller 19, dalle ore 20:00. Ingresso gratuito. I dettagli sul calendario del “Revolution TouR”.
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August 20, 2014
Workshop #Contapassi ed «Emilio Comici Blues» a #Sfalci (Dolomites Unesco LabFest), Alta Val Badia
Il 5, 6 e 7 settembre Wu Ming 2 e Wu Ming 1 saranno al Dolomites Unesco LabFest, La Val, Alta Val Badia, Südtirol/Alto Adige. È l’edizione zero del festival ed è dedicata allo sfalcio, ovvero al taglio dell’erba, «un argomento concreto, legato alla terra, attraverso il quale sarà possibile discutere – tra l’altro – di tutela del paesaggio, turismo, agricoltura e pascolo, attualità della tradizione, spopolamento e ritorno alla terra. E’ un tema insieme antico e attuale, perfetto per superare l’immagine stereotipata della montagna da cartolina e raccontare la montagna reale.» (Dalla presentazione del festival).
Il 5 settembre WM2 terrà una conferenza su «La narrazione del paesaggio. Il cammino come strumento di indagine e narrazione del territorio».
Il 5-6-7 settembre sempre WM2 condurrà il workshop «Contapassi. Raccontare il paesaggio attraversandolo a piedi». Qui la scheda, e qui il modulo per iscriversi (entrambi in PDF).
Il 7 settembre Wu Ming 1 e i Funambolique eseguiranno la suite Emilio Comici Blues, tratta da Point Lenana.
Qui il programma completo della tre giorni.
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July 25, 2014
Tolkien Fan Fiction
Il laboratorio su Lo Hobbit tenutosi a Bologna la primavera scorsa ha portato alla stesura di tre spin-off o fanfiction tales, da parte dei partecipanti, con la supervisione di Wu Ming 4. Dopo avere individuato insieme i coni d’ombra presenti nel romanzo, i singoli o i gruppi ne hanno scelti alcuni per espandere il racconto, ovvero raccontare altre storie contenute nella storia principale. I vincoli dati erano soltanto due: la coerenza con la costruzione di mondo di Tolkien e il mantenimento di uno o più temi rinvenuti nel romanzo. L’obiettivo finale era quello di scrivere le ipotetiche Appendici de Lo Hobbit. Poiché fin dall’inizio abbiamo detto che non sarebbe stato un laboratorio di scrittura creativa, bensì di “lettura creativa”, per quanto ci riguarda ciò che conta non è il valore letterario dei racconti, ma l’inventiva e la capacità di immaginare diramazioni della storia principale. In questo caso si tratta di tre prequel:
- Il primo racconto narra delle tre spade trovate nella grotta dei troll (Lo Hobbit, cap. 2), cioè Orcrist, Glamdring e Sting (Pungolo). Tutto ciò che Tolkien ci fa sapere nel romanzo è che le prime due lame vengono dalla città elfica di Gondolin, assediata e distrutta nella Prima Era. Una di esse era appartenuta niente meno che al re della città, Turgon. Come hanno fatto dunque manufatti tanto antichi e pregiati a finire nel bottino dei troll? Per rispondere a questa domanda, i partecipanti al laboratorio hanno provato a immaginare una storia, avvalendosi di alcune notizie date altrove da Tolkien sul drago Scatha e sul suo uccisore.
- Il secondo racconto narra invece dei genitori di Bilbo Baggins, e in particolare di sua madre Belladonna, la cui fama viene soltanto evocata all’inizio del romanzo, senza che ci venga detto a cosa fosse dovuta. Ecco dunque la storia di un amore strano, quello tra una nobile e avventurosa Tuc e un borghese e posato Baggins. Ma soprattutto è la storia di un’impresa tutta al femminile, dato che nella sua avventura Belladonna è accompagnata dalle due sorelle minori. Oltre alle poche notizie fornite ne Lo Hobbit, l’unico aiuto è stato l’albero genealogico della famiglia Tuc che si trova nelle Appendici del Signore degli Anelli e i pochi accenni alla capitale dell’antico regno di Arnor, Annuminas.
- Il terzo racconto narra anch’esso la storia di un Tuc, un altro personaggio evocato ne Lo Hobbit del quale ci vengono fornite davvero poche notizie: Brandobras “Ruggitoro” Tuc, eroe dei Campi Verdi – una delle pochissime battaglie campali combattute dagli Hobbit – nonché casuale inventore del gioco del golf (Lo Hobbit, cap. 1).
- Infine, l’ultima “appendice” è la ricetta del cram, la galletta da viaggio che Bilbo e i Nani portano con sé. La ricetta è disponibile in due versioni, a seconda della lunghezza del viaggio (minori i chilometri maggiore il gusto).
I racconti sono leggibili e scaricabili in pdf sul sito dell’Associazione Romana Studi Tolkieniani, cioè QUI.
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Segnaliamo due interviste a Wu Ming 4:
- una è sul sito di Lavoro Culturale e contiene alcune delle domande più articolate e argomentate a cui WM4 abbia risposto circa i temi tolkieniani.
- l’altra è stata registrata per la trasmissione l’Autista Moravo su Radio Popolare ed è andata in onda insieme a quella a Verlyn Flieger (tradotta). Il tema è Tolkien e la Prima Guerra Mondiale. Il podcast è QUI.
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Per concludere, una notizia che potrebbe interessare i tolkieniani che intendessero passare per il Festival letterario di Mantova. Sabato 6 settembre, h 10:45, al Liceo Virgilio, Wu Ming 4 e Chiara Codecà discuteranno dell’epistolario di J.R.R.Tolkien, ovvero della raccolta di lettere che in Italia è stata pubblicata con il titolo La realtà in trasparenza (Bompiani, 2001). E’ un volume che da anni fornisce citazioni a chiunque scriva di Tolkien, ma del quale però ci si è occupati raramente. Al rientro dalle ferie seguiranno dettagli.
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July 22, 2014
Révolution touR! Date Agosto – Novembre 2014 L’#ArmatadeiSonnambuli #Bioscop
Tuona il cannone, by Alessandro Caligaris. Clicca per vedere tutte le sue immagini ispirate a L’Armata dei Sonnambuli.
«Sta’ mò bono c’ai pans me, brott dio d’un boia. Vût vadder? Càvet bän d’in mèz ai marón! Branco di pugnettari! Mo guerda te, boia ed diona… Av la dâg me adès! Acsè!»
Quattordici settimane dopo l’uscita de L’Armata dei Sonnambuli, la quarta edizione spinge il romanzo oltre le cinquantamila copie di tiratura, mentre continuano a uscire recensioni e aumentano le estensioni/derive transmediali a opera di lettrici e lettori.
Un esempio: il 14 Luglio scorso, duecentoventicinquesimo anniversario della Presa della Bastiglia, un gruppo di espatriat* italian* si è dato appuntamento là dove un tempo sorgeva la fortezza-prigione, e hanno dato vita a un flashmob / reading collettivo del romanzo. È tutto documentato qui. La sera stessa, anche noi abbiamo celebrato la ricorrenza, ma allo Sherwood Festival di Padova, dove abbiamo commentato con entusiasmo il flashmob.
Noialtri si continua a girare in lungo e in largo, sia come band di scrittori, sia nei panni del Wu Ming Contingent, per suonare dal vivo i brani di Bioscop e qualche nuova canzone. Dopo cinquanta date, la prima tranche del Révolution touR è finita. Ci spiace per le iniziative annullate (poche, per fortuna). Diverse, come vedete, le recuperiamo in questa nuova tranche, che va da agosto a novembre. È un’altra cinquantina di date, e stavolta ci spingiamo più a sud: Puglia, Calabria, Sicilia, Campania… Qui sotto, tutti i dettagli già disponibili, e gli altri li aggiungeremo man mano. Aggiungeremo anche le poche date ancora “orbitanti”, man mano che entreranno nell’atmosfera.
Prima del calendario, però, segnaliamo nuove recensioni del romanzo.
Saigon, 10 giugno 1963: il monaco buddhista Thích Quảng Đức si brucia vivo. Foto di Malcolm Browne. Clicca sulla foto per leggere la storia.
Anzi, prima ancora delle recensioni, facciamo notare che siamo nello zeitgeist a tutti i livelli. Avete presente quelli che, riferendosi ai sonnambuli del libro indifferenti al fuoco che li divora, parlano di «facili concessioni al fantasy», «scene tirate per i capelli» ecc.? Forse, chissà, erano fantasy anche i monaci buddisti che, dopo essersi «ipnotizzati» attraverso pratiche di meditazione e ripetizioni di sutra, si davano fuoco per protestare contro il regime di Ngô Đình Diệm in Vietnam del Sud. Le foto li mostrano serafici e immobili, e più di cinquant’anni dopo sono ancora sconvolgenti.
Ebbene, manco a farlo apposta, nelle ultime settimane sono uscite diverse notizie di operazioni chirurgiche su pazienti resi insensibili al dolore non per mezzo di anestetici ma grazie all’ipnoterapia. Il caso che ha avuto più risalto è quello della cantante franco-ivoriana Alama Kanté. In stato di ipnosi, l’artista ha cantato mentre la operavano alle corde vocali. L’ipnochirurgia non è però una novità di questi giorni: qui potete vedere un’intera operazione (asportazione di un’ernia), trasmessa su Channel 4 nell’aprile 2006.
E ora le nuove recensioni, poi il calendario.
⁂
Non è una recensione, ma parla anche de L’Armata dei Sonnambuli, e soprattutto è un testo bellissimo che ci ha commossi: Fraternité (Ricordando chi è ancora senza nome), di Luisa Catanese, apparso su Carmilla il 22 luglio 2014.
«Nel romanzo c’è poi una quinta voce, che in qualche modo è anche un quinto personaggio, collettivo questa volta, la voce della plebe del foborgo di Sant’Antonio, che si rivolge al lettore al plurale e gli offre una panoramica (con funzione di raccordo) di quello che sta succedendo («Te lo si conta noi, com’è che andò»), dal basso e senza filtri, esattamente il contrario del coro della tragedia greca che invece era schierato dalla parte degli dei e dell’autorità. A suon di idiomi come “soquanti” e “sbrisga”, insulti come “gianfotti” e “pierculi”, e imprecazioni come “negoddio” e “svitoddio”, questa voce cerca di mantenere i coloriti modi di dire popolari del linguaggio sanculotto dell’epoca traducendoli in italiano/emiliano con effetto straniante o italianizzando parole francesi (“garzo” per “garçon”, “gecco” per “Jacques”) e nomi di luoghi (“le Tuilleries” diventano “le Tegolerie”, il “foubourg” diventa “foborgo”, “Notre Dame” diventa “Nostra Dama”, “Saint Honoré” diventa “Sant’Onorio”, il “Pont Neuf” diventa “Pontenuovo”, “Place de Grève” diventa “piazza della Grava”), e ottiene l’effetto di risultare vitale e frizzante nonostante sia fittizia e artificiale. Inoltre non è limitata solo alla voce della plebe, perché caratterizza tutti i dialoghi dei personaggi popolari (uno tra tutti, Marie) e invade letteralmente tutto il testo, contaminandolo. L’attenzione al registro linguistico è poi talmente alta che anche nelle parti ambientate in Alvernia la lingua parlata dai locali è diversa ed è stata ottenuta con una specie di dialetto piemontese. Leggetelo, e Parigi non vi sembrerà più la stessa.»
- Tratto da: Paolo Nardi, recensione de L’Armata dei Sonnambuli, «La spelonca del libro», 11/07/2014.
«Giunti al termine dell’ultima e 792esima pagina de L’Armata dei Sonnambuli (Einaudi Stile Libero, 2014) di Wu Ming, si avvertirà immediatamente l’esigenza compulsiva di chiudere il libro e, dopo essersi guardati un po’ intorno, effettivamente certi di essere soli, ricominciare daccapo. La prima idea sarà di ripercorrere la strada a ritroso, assicurandosi di aver raccolto tutto, di non aver perduto qualcosa durante il tragitto [...] Più che di romanzo storico, si tratta allora di una messa in scena della storia o comunque dell’esigenza di raccontare un passato lontano, ogni pagina più vicino che mai. È il principio dell’affabulazione, che, come affermano i Wu Ming stessi, «è obbligatoria com’è obbligatorio mangiare». E allora, spinti dall’euforia di una lettura avvolgente che non tradisce le aspettative, come non essere tentati di scorgere nel mesmerismo, teoria illuministica di fluidi magnetici e sonnambulismo, una protesta silenziosa nei confronti di quei poteri ciarlatani, che, con chiacchiere imbroglione, riescono a indurre il sonno nelle coscienze dei cittadini? La voce viva di una storia tanto pulsante non poteva poi che ricorrere ai dialetti, quelli antichi emiliani, degni ambasciatori dello spirito genuino della rivolta. Per queste vie e molti altri sentieri, passa la voglia di Wu Ming di riscrivere la storia ufficiale, che vorrebbe la rivoluzione francese atto coscienzioso di pochi illuminati su una massa pronta a essere manovrata. Sorpassando le potenzialità del What if, per abbracciare quelle del What else, con L’Armata dei Sonnambuli i Wu Ming abbandonano gli sfizi puramente autoriali, sacrificandoli al lettore, alla sua capacità di orientarsi in un impianto narrativo complesso, megalitico ma stupendamente leggero.»
- Tratto da: Carlotta Colarieti, recensione de L’Armata dei Sonnambuli, sulla rivista on line Flanerí, 18/07/2014.
«È sempre la stessa storia, vero Wu Ming?
È sempre quella che raccontate, da Munster alle praterie degli indiani, dal Bosforo ai sobborghi di Parigi, in fondo è sempre la storia dell’eterna lotta tra i ricchi e i pezzenti, tra chi detiene il potere e chi lo vorrebbe distribuire al popolo, tra chi ha e chi non ha. Una lunga storia di speranze, di miserie, di sudore, di lacrime, di merda, di vittorie, di sangue, di tradimenti, di approssimazioni, di incapacità, di avanzate e di ritirate, la storia degli straccioni che alzano la testa e che diventano popolo, la storia delle lame che tagliano gli ideali, la storia della fame e delle idee che si fanno esercito, delle spie, dell’ingordigia, dei dubbi, dei rimpianti, la storia maledetta degli uomini.»
- Tratto da: Nicola Fiorita, «L’eterna lotta tra ricchi e pezzenti secondo Wu Ming», sulla rivista on line Chi troppo, chi niente, 05/07/2014
«La Rivoluzione descritta da Wu Ming, prima di tutto, è donna. Ed è una cosa tanto banale che è passata inosservata tutte le volte che ci hanno costretti a studiare quei noiosi battibecchi politici tra Marat, Danton e Robespierre. Nessuno ha mai pensato di dirci che mentre la maggior parte degli uomini erano a combattere in nome della Convenzione da qualche parte, a Parigi erano rimaste soltando le donne, che come moderne Arianna fornivano ai padri della Rivoluzione la propria versione popolana del gomitolo di lana, per guidarli nel labirinto della burocrazia e dei giochi di potere.»
- Tratto da: Andrea Gabrielli, recensione de L’Armata dei Sonnambuli, apparsa su Roar Magazine, 10/07/2014.
E poi c’è Anobii , naturalmente. Mentre scriviamo ci sono 76 recensioni di lettori.
Il momento «Ballo delle vittime» del flashmob del 14 Luglio. Clicca per vedere lo storify.
AGOSTO
3 agosto
CORTONA (AR)
Doppio appuntamento al Cortona Mix Festival
h. 19.30, Sant’Agostino
presentiamo L’Armata dei Sonnambuli
h. 21.30, Piazza Signorelli
Wu Ming Contingent live
(insieme a Nobraino e altri) per la festa finale.
4 agosto
CORRIDONIA (MC)
Villa Fermani
Recuperiamo il concerto rimandato per maltempo:
Wu Ming Contingent dal vivo
5 agosto
PESCARA
La Lampara
Viale della Riviera 170
Recuperiamo la data rimandata per maltempo:
Wu Ming Contingent dal vivo
12 agosto
SENIGALLIA (AN)
h. 21.30, Spazio Autogestito Arvultùra
via Abbagnano, 4
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
13 agosto
S. BENEDETTO DEL TRONTO
Dettagli a seguire.
21 agosto
BRESCIA
Festa di Radio Onda d’Urto
h.19.30, Patchanka – Spazio Dibattiti
Presentazione de L’Armata dei Sonnambuli.
A seguire, sul palco principale
Wu Ming Contingent dal vivo
(+ Lo Stato Sociale)
23 agosto
TRIESTE
Libreria «In Der Tat»
via A. Diaz 22
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
25 agosto
PONTICELLI DI MALALBERGO (BO)
Nuova Casa del Popolo aka «La Casona»
Wu Ming Contingent dal vivo
Apri la mappa.
29 agosto
PIACENZA
Circolo ARCI Amici del Po
via Tinazzo 30, Monticelli d’Ongina (PC)
Presentazione de L’Armata dei Sonnambuli
Apri la mappa.
29 agosto
UDINE
Cinema Visionario
via Fabio Asquini 33
Presentazione de L’Armata dei Sonnambuli
con Alessandra Kersevan e Federico Tenca Montini
e la meglio gioventù del marxismo friulano.
30 agosto
CASTEL NUOVO d’ASSISI (PG)
dalle h.19
Woodworm @ Riverock Festival
Wu Ming Contingent dal vivo
con Paolo Benvegnù, Julie’s Haircut, Progetto Panico
«Va te branler ailleurs!» Bastien visto da Alessandro Caligaris.
SETTEMBRE
5 settembre
MANTOVA
Festivaletteratura
Laboratorio di magnetismo rivoluzionario
con Wu Ming, Mariano Tomatis, Ferdinando Buscema e altri magnetisti.
Dettagli a seguire.
12 settembre
NAPOLI
Presentazione de L’Armata dei Sonnambuli.
Dettagli a seguire.
14 settembre
CAGLIARI
Marina Café Noir
h.18, Giardini sotto le mura
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli
con Paolo Piras
h 22:00 reading/concerto tratto dal romanzo.
10 settembre
CASTRÌ (LE)
Spazio Sociale ReAzione
Reading da L’Armata dei Sonnambuli
Dettagli a seguire.
11 settembre
LECCE
Circolo ARCI Zei
Corte dei Chiaromonte, 2
in collaborazione con Libreria Icaro
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
12 settembre – doppio appuntamento
TARANTO
h.17
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli
ospiti di Siderlandia.
LOCOROTONDO (BA)
h.20, Docks101
Via Nardelli, 101
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
19 settembre
MODENA
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
Dettagli a seguire.
19 settembre
GRUGLIASCO (TO)
Happening magnetico.
Dettagli a seguire.
20 settembre
TORINO
Libreria «Il ponte sulla Dora»
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli
con Giaime Alonge, Enrico Manera e Mariano Tomatis.
Dettagli a seguire.
20 settembre
PERUGIA
presentiamo L’Armata dei Sonnambuli
ospiti del Circolo dei Lettori
Dettagli a seguire.
21 settembre
VITERBO
Circolo ARCI Biancovolta
presentiamo L’Armata dei Sonnambuli
Dettagli a seguire.
27 settembre
BOLOGNA
Lab 41
Via Castiglione, 41
La Compagnia Fantasma interpreta L’Armata dei Sonnambuli
Dettagli a seguire.
30 settembre
VERONA
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
Dettagli a seguire.
OTTOBRE
3 ottobre
CASTELFRANCO VENETO (TV)
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
Dettagli a seguire.
8 ottobre
COSENZA
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli
con Giuliano Santoro, Claudio Dionesalvi e Andrea Olivieri
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
Dettagli a seguire.
9 ottobre
CATANZARO
Presentazione de L’Armata dei Sonnambuli.
con Lou Palanca.
Dettagli a seguire.
13 ottobre
NISCEMI
Sede del comitato No Muos
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
Dettagli a seguire.
14 ottobre
CATANIA
CSA Officina Rebelde, Via Coppola n.6
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
15 ottobre
MESSINA
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
Dettagli a seguire.
16 ottobre
PALERMO
Booq – Biblio Officina Occupata di Quartiere
Vicolo della Neve all’Alloro.
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
Dettagli a seguire.
23 ottobre
RASTIGNANO (BO)
Biblioteca “Don Lorenzo Milani”
P.zza Piccinini, 4/a
Dettagli a seguire.
23 ottobre – doppio appuntamento
MESTRE (VE)
h.18, Rassegna «Mestre in Centro»
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli
Dettagli a seguire.
§
PADOVA
h. 21, Bios Lab
via Brigata Padova, 5
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli.
24 ottobre
PAVIA
Zó bòt!!!
Reading/concerto da L’Armata dei Sonnambuli
CVASI MING
Wu Ming 1, Francesco Cusa e Vincenzo Vasi
Clicca qui sopra per la scheda dello spettacolo.
26 ottobre
CREMONA
Dettagli a seguire.
30 ottobre
VOGHERA
Dettagli a seguire.
Ormai è lampante: Wu Ming, l’#ArmatadeiSonnambuli e #Bioscop sono bieche operazioni commerciali. #RévolutiontouR pic.twitter.com/pYQCvrTrxk
— Wu Ming Foundation (@Wu_Ming_Foundt) July 11, 2014
NOVEMBRE
6 novembre
BARI
6 novembre
BRINDISI
Chapiteau Circo El Grito – Lungomare Regina Margherita
Laboratorio di Magnetismo & Circo Rivoluzionarî
con WM2, Mariano Tomatis & Circo El Grito
In attesa di conferma.
7 novembre
BARLETTA
Dettagli a seguire.
8 novembre
FOGGIA
Dettagli a seguire.
17 novembre
PARIGI
Libreria Marcovaldo
61, rue Charlot
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli
Dettagli a seguire.
18 novembre
BRUXELLES
Libreria Piola
66, rue Franklin
Presentiamo L’Armata dei Sonnambuli
Dettagli a seguire.
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July 21, 2014
Due storie diverse. Le suore di #Trento e monsignor #Inzoli #BancoAlimentare #CL #Meeting14

Monsignor Mauro Inzoli, già presidente del Banco Alimentare (dal 1997 al 2012) e vicepresidente della Compagnia delle Opere.
Dopo un anno di latitanza, riappare un nostro articolo sul sito di Internazionale. Si intitola «Le suore di Trento».
Nei commenti sotto, la polemica infuria: mentre scriviamo ci sono già 90 commenti ed è la fiera del «non è questo il punto». Non è mai quello, il punto. E poi l’URSS, la Germania Est, la Stasi…
⁂
Ma scusateci se cogliamo l’occasione per scrivere due cosette su don Inzoli (#Inzoli). Non c’entra, sia chiaro. È una storia diversa. Non facciamo collegamenti a cazzo di cane, su… Però cogliamo l’occasione. Giusto un rapido riassunto della vicenda, per chi non l’ha seguita via Twitter.
Il 27 giugno 2014 la stampa di Crema dà una notizia-bomba… che però rimane inesplosa: dopo una prima sentenza risalente al 2012, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha condannato in secondo grado per abusi su minori monsignor Mauro Inzoli, già presidente del Banco Alimentare e vicepresidente della Compagnia delle Opere, più volte mattatore al Meeting di Rimini nonché – si è scritto da più parti – confessore di Roberto Formigoni.
Inzoli era soprannominato «don Mercedes» perché amante del lusso e dei macchinoni, nella più pura osservanza dello stile evangelico. Se oggi tornasse tra gli uomini, lo stesso Gesù si sposterebbe in Porsche.
Particolare importante, a Crema don Inzoli aveva fondato l’associazione «Fraternità», per anni affidataria di molti minori soggetti a tutela.
In rete, riferimenti a sue (presunte) molestie nei confronti di minori risalgono almeno al 2007 e nessuno li ha mai rimossi.

Don Mauro Inzoli (a sinistra) insieme a Roberto Formigoni.
Da quella condanna è trascorso quasi un mese, e l’informazione su questa storia, che pure sarebbe di portata nazionale, l’hanno fatta quasi solo la stampa locale di Crema e Cremona (come se Inzoli fosse un qualunque prete di provincia e non uno dei più importanti capi di CL!) e i non molti giornalisti freelance che ne hanno scritto in rete (il primissimo è stato Mazzetta). Per quanto riguarda i giornali nazionali, è uscito prima un articolo – purtroppo poco attento ai veri nodi della questione, per questo lo abbiamo criticato – sul Fatto Quotidiano, poi uno sul Manifesto, a nostro avviso meritorio perché collegava la vicenda Inzoli ad altri sommovimenti nel mondo ciellino di cui i media non stanno rendendo conto.
Sì, perché siamo di fronte a un silenzio agghiacciante dei grandi mezzi di informazione, che pure sono stati più e più volte sollecitati a occuparsene. Per settimane svariati lettori hanno mandato link su Inzoli e segnalato la vicenda a decine di opinion-maker e direttori di testate. Risultato? Altri mattoni nel muro di silenzio. Zero righe su Repubblica; un solo trafiletto sulle pagine cremonesi del Corriere, niente su quelle nazionali; niente sulla Stampa; zero minuti alla Rai.
All’epoca della prima sentenza di condanna, i due big della stampa nazionale ne avevano scritto: ecco un articolo, ed eccone un altro. Stavolta nulla. Perché? Cos’è cambiato, nel frattempo?
«Beh, ci sono state le Larghe Intese…», ha malignato qualcuno in rete. Formigoni, Lupi e l’intero mondo CL sono al governo col PD di Renzi. Non vorrai mica disturbare il manovratore?
Qualcuno ha persino segnalato un’inchiesta dell’Espresso sul “braccio destro” e consigliere n.1 di Renzi, Marco Carrai. Vi si legge che la Compagnia delle Opere in Toscana «è presieduta da Paolo Carrai e da Leonardo Carrai, alla guida del Banco alimentare, altra opera ciellina: i cugini di Marco».
Diversi hanno anche ricordato che le Coop ex-”rosse” e la CdO fanno affari insieme da anni, e sovente esponenti dei due blocchi di potere economico finiscono coinvolti nelle stesse inchieste…
Mah, forse troppo “meccanicistica”, come spiegazione: il padronato ordina il silenzio, la stampa esegue.
Il problema è che altre spiegazioni non se ne sono trovate. Persino quando i media han dedicato servizi alla condanna papale dei preti pedofili, non si è fatto alcun riferimento (nessuno, zero!) a un caso enorme come quello di don Inzoli. Eppure è il più recente e il più altolocato.
@Wu_Ming_Foundt Perché il silenzio stampa su #Inzoli? Perché #Cl è al governo nel regime #Renzi. Di cui fan parte i padroni dei Mass media— Giorgio Cremaschi (@CremaschiG) July 1, 2014
Per chiunque altro – e ne siamo sicuri perché ci siamo occupati a lungo di questi temi – i media avrebbero tirato fuori pece e piume. C’è chi, con simili accuse (senza bisogno di sentenze) è stato crocifisso, massacrato, sbattuto su tutte le prime pagine come «mostro», per poi essere assolto, ma intanto aveva avuto la vita distrutta. Per Inzoli, invece, guanti bianchi e rumori ovattati. Questo è un caso di disuguaglianza di fronte alla gogna. Due pesi e due misure, corrispondenti a CL e non-CL?
Più degli abusi stessi, a inquietare è proprio la compattezza nel silenzio. C’è un cordone sanitario mediatico intorno a Inzoli e CL? «Se questo cordone non c’è», scrivevamo su Twitter due settimane fa, «che lo si dimostri facendo inchiesta o almeno dando, seppure in ritardo, la notizia.» E invece niente.
Su Inzoli e sulla sentenza dell’ex-Sant’Uffizio, silenzio addirittura tombale da parte degli enti e fondazioni che ha diretto per anni. Non abbiamo trovato nessun comunicato del Banco Alimentare, di cui «don Mercedes» è stato presidente dal 1997 al 2012, anno dell’istruttoria e della prima sentenza. Non un rigo, che fosse di chiarimento, di rammarico, di presa di distanze o di solidarietà umana… Zero. Ricordiamo che nel 2007, quando un’inchiesta per abusi su minori coinvolse don Pierino Gelmini, Inzoli e tutto il Banco Alimentare solidarizzarono con lui:
«Milano, 3 ago. 2007 – (Adnkronos) – Dopo la notizia dell’avvio di un’indagine, condotta dalla magistratura di Terni, che vede coinvolto don Pierino Gelmini fondatore della “Comunità Incontro”, il presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, monsignor Mauro Inzoli, manifesta la sua solidarietà e vicinanza al religioso. “A nome di tutta la Rete Banco Alimentare -dichiara Inzoli- ci sentiamo addolorati ma certi della vittoria del bene. Con immutata stima, vogliamo condividere questa prova fino alla fine, sicuri che nulla va perduto.”»
Eppure, quando il suo stesso presidente è stato coinvolto in un’inchiesta per abusi su minori (ancorché condotta dalle autorità ecclesiastiche e non dallo Stato), il Banco Alimentare non si è dichiarato «addolorato», né «certo della vittoria del bene», né ha espresso «immutata stima». Davvero strano.
Stesso silenzio da parte della Compagnia delle Opere tutta, come se questo Inzoli nessuno lo avesse mai sentito nominare. E neppure una riga sulle riviste di area CL, come Tempi, diretta da Luigi Amicone (sed magis amicus…?) Una riflessione col cuore in mano, una dolorosa autocritica, un dibattito su com’è stata vissuta la vicenda nel mondo ciellino… Nulla di tutto questo. Una casa dai vetri oscurati, come quelli delle limousine.
Nella voce #BancoAlimentare su #Wikipedia http://t.co/4l46xB7xGB mai nominato #Inzoli, che ne è stato presidente x 15 anni. #Inzolichi?— Wu Ming Foundation (@Wu_Ming_Foundt) June 30, 2014
Altro silenzio che solleva interrogativi è quello della magistratura: dopo che nel 2012 la stampa (cremasca e, allora, nazionale) diede la notizia della prima indagine interna e condanna da parte della Chiesa, non risulta che la Procura di Crema abbia indagato su quali abusi fossero stati compiuti, con quali complicità e su quali minori. Nelle ultime settimane, due esposti – uno del parlamentare di SEL Franco Bordo e l’altro della rete L’Abuso – dovrebbero avere smosso qualcosa su quel fronte. Tardivamente, perché – come si dimostrava all’inizio – era dal 2007 che su Inzoli giravano certe storie. In città diverse voci hanno parlato di un clima omertoso intorno alla faccenda, lo stesso sindaco ha chiesto ulteriori indagini.
Ora, fermatevi un momento a pensare, mentre vi ripetiamo questo dato di fatto: di tutto ciò che abbiamo appena raccontato, i più importanti media nazionali non hanno scritto as-so-lu-ta-men-te nien-te.
Buona notte, e buona fortuna.
Per quanto riguarda la vicenda #Inzoli, tifiamo Effetto Streisand http://t.co/wNu7tlnSBU#lavoltabuona#meeting14— Wu Ming Foundation (@Wu_Ming_Foundt) July 16, 2014
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N.d.R. I commenti a questa inchiesta saranno attivati 72 ore dopo la pubblicazione, per consentire una lettura ragionata e – nel caso – interventi meditati (ma soprattutto, pertinenti).
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July 11, 2014
Radio Giap Rebelde | Ascolti per la piovosa estate 2014
Momento clou dell’Esercizio I, 9 maggio 2014, VAG61 (Bologna)
[Proponiamo in un unico post di Giap le audio-novità degli ultimi due-tre mesi, finora sparse tra blog e audioteca/podcast. Per scaricare un file, clicca sulla freccia verticale a destra del mini-player. Ricordiamo che il feed di Radio Giap Rebelde è qui. Ci arrivi anche da iTunes. Buoni ascolti! *]
Intervista a Wu Ming 1: come funziona Giap? Chi è un giapster?
Intervista a Wu Ming 1: come funziona Giap? Chi è un giapster?
Giuseppe «Nexus» Gatti intervista Wu Ming 1 su: comunicazione e velocità; saper rallentare il flusso per produrre senso e sabotare l’«andazzo» che costringe tutta la realtà in un metadiscorso; il funzionamento di Giap; come intendiamo i commenti al blog; come opera la comunità dei giapsters, e ancora: la transmedialità, la rete, il nostro uso di Twitter, la nostra poetica del non apparire in foto e video, le resistenze al capitalismo, la «mediazione al rialzo», non c’è «dentro»/«fuori» ecc.
Registrata la sera del 6 giugno 2014 alla Festa di Letteraria, Communia Occupato, San Lorenzo, Roma. Durata: 25’54″
Nomi tossici, Grande guerra e nuovi fascismi – Wu Ming 1
Wu Ming 1 – Nomi tossici, Grande guerra e nuovi fascismi
Intervento al convegno «Di cos’è il nome un nome? La toponomastica a Ronchi e nella “Venezia Giulia” tra imposizione e mistificazione”, Ronchi dei Legionari dei Partigiani (GO), 14/06/2014.
Sguardi obliqui per disintossicare – L’estremo Nord-Est come osservatorio privilegiato – Continuità tra Grande guerra e fascismo – Nel resto d’Italia, una sorta di schizofrenia nel pensare alla Grande guerra – Il cliché «grandi soldati, piccoli generali» – Sanitarizzazione ed estetizzazione della morte: Redipuglia e il Milite ignoto – La Grande guerra come viatico per riabilitare il fascismo: il caso Graziani/Affile – Le piazze e vie intitolate a Cadorna – Tecnocrazia UE e nuovi fascismi: l’incudine e il martello – Cambiare i nomi, sì, ma farlo bene, perché non sia un lavarsi la coscienza «all’italiana» – Ronchi dei Partigiani si sta muovendo bene – Cadorna e il rischio di «eccezionalismo» - La specificità della Grande guerra e della sua odonomastica – I nomi vanno tolti per ricordarli – Gli italiani brava gente: è sempre colpa di qualcun altro. Durata: 31’06″
Wu Ming 2 – Intervista a Radio Rumore (Reggio Emilia) su L’Armata dei Sonnambuli
Wu Ming 2 – Intervista a Radio Rumore (Reggio Emilia) su L’Armata dei Sonnambuli
In data 20 giugno, poco dopo la miseranda sconfitta dell’Italia contro il Costarica, Wu Ming 2 ha presentato L’Armata dei Sonnambuli presso il Teatro Artigiano di Massenzatico in una serata organizzata dal Centro Studi Cucine del Popolo. Al termine, lo ha intervistato Francesco Benati di Radio Rumore. Durata: 10’06″
Vivere senza slot. Wu Ming 1 presenta il libro a Bologna
Vivere senza slot. WM1 presenta il libro a Bologna
WM1 presenta il libro del collettivo Senza Slot a Modo Infoshop, Bologna, 12 aprile 2014. Nell’audio completo (ascoltabile qui) intervengono Mauro Vanetti, Pietro Pace, Luca Casarotti, Alessandro Villari, Paola Alessia Schintu e Ludovica Cassetta. Durata: 10’42″
«Bono Vox ci è sempre stato sul cazzo». Wu Ming 1 e Alberto Prunetti parlano di «The Frontman» di Harry Browne
«Bono Vox ci è sempre stato sul cazzo». WM1 e Alberto Prunetti parlano di The Frontman di Harry Browne
WM1 e Alberto Prunetti, curatori dell’edizione italiana del libro, presentano The Frontman (Alegre 2014), controinchiesta di Harry Browne su Bono Vox e sul «filantrocapitalismo».
Flatlandia, trasmissione di Radio Onda d’Urto, Brescia, 31 marzo 2014. Durata: 27’43″
Wu Ming Contingent Unplugged in Bologna
Wu Ming Contingent Unplugged in Bologna
Presentazione sui generis de L’Armata dei Sonnambuli alla biblioteca «Casa di Khaoula» di Bologna, 11 giugno 2014. C’era anche il Wu Ming Contingent in versione «unplugged» (Cesare Ferioli al cajon, Yu Guerra alla chitarra acustica, Wu Ming 5 e Riccardo Pedrini alla chitarra elettrica, Wu Ming 2 alla voce), che non solo ha presentato l’album Bioscop, ma ha eseguito letture musicali de L’Armata. Vi mettiamo a disposizione sia l’audio completo (sopra, durata 2h24’15″) sia gli mp3 separati delle diverse canzoni e letture (clicca qui per scaricare la cartella zippata).
Wu Ming 1 presenta le «Novelle crudeli» di Francesco Cusa
Wu Ming 1 presenta le Novelle crudeli di Francesco Cusa
Modo Infoshop, Bologna, 26 giugno 2014. WM1 e Francesco Cusa parlano della raccolta Novelle crudeli (Eris, 2013) e leggono svariate pagine. Durata: 54’05″
Cusa è nato a Catania nel 1966. È batterista e compositore jazz di fama internazionale. Attivo nell’ambito dell’interdisciplinarietà artistica, ha realizzato numerosi lavori di creazione di musiche per film, spettacoli teatrali e letterari, danza e arti visive, collaborando con noti ballerini, poeti e visual performers. Alterna la carriera da musicista a quella di scrittore e critico cinematografico. Collabora con le riviste Lapis e Cultura commestibile su cui cura la rubrica «Il cattivissimo». Collabora con Wu Ming da dieci anni, ha partecipato ai mondi transmediali di New Thing, Manituana, Altai e L’Armata dei Sonnambuli. Trovate (quasi) tutto qui.
L’Armata dei Sonnambuli a Flatlandia, Radio Onda d’Urto
L’Armata dei Sonnambuli a Flatlandia, Radio Onda d’Urto
Wu Ming 1 e Wu Ming 2 presentano L’Armata dei Sonnambuli alla trasmissione Flatlandia di Radio Onda d’Urto, Brescia, 28 aprile 2014. Durata: 38’50″
Serata dedicata a L’Armata dei Sonnambuli al Vag61, Bologna
Serata dedicata a L’Armata dei Sonnambuli al Vag61, Bologna – con «pillola» di magnetismo rivoluzionario a cura di Mariano Tomatis
Il collettivo Wu Ming al completo presenta L’Armata dei Sonnambuli al Vag61 di Bologna, in dialogo con Girolamo De Michele. Con intervento magico di Mariano Tomatis, promotore e organizzatore dei laboratori di magnetismo rivoluzionario. Durata: 1h46’23″
Mario Galzigna: appunti per il prossimo trentennio. Su Wu Ming e L’Armata dei Sonnambuli
Mario Galzigna: appunti per il prossimo trentennio. Su Wu Ming e L’Armata dei Sonnambuli
Intervento alla libreria laformadelibro, Padova, 30 maggio 2014. Durata: 10’30″. Docente di storia della scienza e di epistemologia clinica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Galzigna è autore di numerosi saggi, l’ultimo dei quali è Rivolte del pensiero. Dopo Foucault, per riaprire il tempo (Bollati Boringhieri, 2013). Ha tradotto e curato le edizioni italiane degli ultimi corsi di Michel Foucault al College de France, Il governo di sé e degli altri e Il coraggio della verità, entrambi pubblicati da Feltrinelli. Sempre per Feltrinelli, ha curato la raccolta di saggi Foucault oggi. Memorabile la sua conferenza-maratona-performance al vecchio Bartleby di Bologna, Cosa fa un filosofo nella casa dei pazzi?, 28 ottobre 2011.
* Forse, mentre stai leggendo e/o ascoltando, sta succedendo questo.
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