Ella S. Bennet's Blog, page 15
January 2, 2022
Anne Perry – Incendio a Highgate Rise * Le mie letture
(titolo originale “Highgate Rise”; pubblicato nel 1991, edizione italiana da me letta del 1992 – Gialli Mondadori; traduzione Rita Botter Pierangeli)
È l’undicesimo romanzo della serie dell’ispettore Thomas Pitt, ormai felicemente sposato con Charlotte, quella che si può definire come la protagonista de “Il boia di Cater Street”. La coppia ha due figli, Jemima di sei anni e Daniel di quattro.
Charlotte collabora alle indagini del marito, ovviamente non apertamente e non insieme a lui; in questo romanzo si avvale dell’aiuto della sorella Emily, accompagnata dal suo secondo marito, e della prozia Vespasia (lady Cumming-Gould), anziana e anticonformista, amica di Somerset Carlisle, noto membro del parlamento; la classe sociale cui appartengono Emily e la prozia consentono a Charlotte di essere ricevuta come ospite in casa di alcune delle famiglie potenzialmente coinvolte negli omicidi, cosa che le offre una diversa angolatura per osservare le persone rispetto a quella che può avere il marito, in qualità di poliziotto. Quando le ricerche vengono svolte nei bassifondi di Londra al gruppo si aggiunge anche Gracie, la giovane cameriera dei Pitt, che proviene da quartieri poveri e sa meglio degli altri come trattare con certe persone e in certe situazioni.
Tutto inizia con un incendio che distrugge la casa di Stephen Shaw, un medico che abita a Highgate Rice, e uccide la moglie di lui, Clemency Shaw, una donna apparentemente rispettata e apprezzata da tutti; il dottore viene ospitato a casa di un vicino e amico, Amos Lindsay; ma dopo poco tempo anche la casa di Lindsay prende fuoco, con lui dentro. Entrambe le volte il medico è fuori, dai suoi pazienti: un caso fortuito (per lui) o un disegno preciso? Per trovare il (o la) colpevole occorre dunque per prima cosa capire se le vittime erano il vero obiettivo dell’omicida o se questi intendeva uccidere il dottor Shaw che è invece sfuggito alla morte ben due volte.

L’insieme delle persone più vicine agli Shaw e pertanto sospettabili si rivela piuttosto eterogeneo e soprattutto diviso in due opposte fazioni. Da una parte, che si può definire dei conservatori, ci sono Josia Hatch, il cognato di Clemency (marito di sua sorella Prudency), Celeste e Angeline Worlingham, zie di Clemency e Prudence, ammiratori del padre di queste ultime, vescovo dalla mentalità rigida e arretrata ma considerato da loro alla stregua di un sant’uomo e Quentin Pascoe, che vende libri belli e rari e aborrisce le nuove idee. Sul fronte opposto, quello dei progressisti, troviamo, Amos Lindsay, che simpatizza per i socialisti; lo stesso dottor Shaw, che detestava il vescovo Worlingham considerandolo un ipocrita, John Dalgetty, che si descrive così a Pitt: commerciante in libri rari, critico letterario e, spero, divulgatore di idee. Vi sono poi il vicario Hector Clitheridge e sua moglie Eulalia (Lally) e il ricco Alfred Lutterworth, ex commerciante, e sua figlia Flora, che si incontra spesso in modo riservato con il dottor Shaw.
Anche in questo romanzo, come ne “Il boia di Cater Street” ho trovato più interessante e intrigante la psicologia dei personaggi e lo svolgimento delle indagini che non la risoluzione della vicenda gialla; ancora una volta l’autrice sottolinea le differenze sociali, l’ipocrisia e la malafede di certe persone appartenenti all’alta società o al clero, la rigidità delle regole sociali (ad esempio Celeste e Angeline Worlingham non presenziano alla cerimonia funebre di Amos Lindsay perché Continuavano a rispettare la regola che le signore non assistono alla funzione funebre o alla sepoltura – ma ospitano nella loro casa il ricevimento) – anche se qualcuno inizia a considerarle superate -.
La descrizione dei bassifondi è molto precisa e dipinge la povertà più estrema. Nel seguito un brano :
Bessie era accovacciata nell’angolo di una stanza non più grande di tre metri e mezzo per cinque, e occupata da tre famiglie, ognuna nel proprio angolo. C’erano in tutto circa sedici persone, compresi due poppanti, che non facevano che piangere. C’era una stufa panciuta e annerita, quasi spenta. C’erano secchi per le necessità corporali, ma nessuno scarico per svuotarli o gettare altri rifiuti. L’unico disponibile era in cortile, stracolmo, e il cui puzzo ammorbava l’aria facendo bruciare la gola, insudiciando vestiti, capelli e pelle. Non c’era acqua corrente. Per lavarsi, cucinare e bere, bisognava andarla a prendere con i secchi a un serbatoio distante trecento metri.
Alla funzione funebre di Amos Lindsay partecipa anche George Bernard Shaw, che si definisce un suo amico e che così Charlotte ha l’occasione di conoscere. Anche lui, naturalmente, è un autore aborrito dal gruppo dei “conservatori” che ho descritto poco sopra.
In conclusione: il romanzo mi è piaciuto e trovo che l’etichetta “giallo” o “mystery” sia un po’ riduttiva (anche se l’autrice stessa lo definisce così.
Personaggi
Thomas Pitt, ispettore di Scotland Yard
Charlotte Pitt (nata Ellison), sua moglie
Jemima e Daniel Pitt, i loro figli di sei e quattro anni
Gracie, giovane cameriera in casa Pitt
Emily sorella minore di Charlotte
Jack… suo secondo marito
lady Vespasia Cumming-Gould, prozia di Emily
Murdo, agente di polizia
dottor Stephen Shaw, medico
Clemency, sua moglie
Josia Hatch, il cognato di Clemency
Prudency, sua moglie e sorella di Clemency,
Celeste e Angeline Worlingham, zie di Clemency e Prudence, figlie del vescovo Worlingham
Quentin Pascoe, venditore di libri
Amos Lindsay, ex viaggiatore
John Dalgetty, commerciante in libri rari e critico letterario
Maude, sua moglie
Hector Clitheridge, vicario
Eulalia (Lally), sua moglie
Oliphant, curato
Alfred Lutterworth, ricco ex commerciante
Flora, sua figlia
Anne Perry, pseudonimo di Juliet Marion Hulme. Nata a Londra il 28 ottobre 1938), è autrice di romanzi polizieschi storici che hanno come protagonisti Thomas Pitt, William Monk e Daniel Pitt (il figlio di Thomas). Nel 1954, all’età di 15 anni, fu condannata per aver partecipato all’omicidio della madre di una sua amica; l’autrice cambiò il proprio nome dopo aver scontato 5 anni di prigione. (Fonte: Wikipedia)
In fondo al libro “Incendio a Highgate Rise” c’è una pagina dedicata alla rubrica “L’autore della settimana”, con una breve biografia di Anne Perry e un estratto dall’intervista rilasciata da Anne Perry nel corso del IX Mystfest 1988 e pubblicata sul Catalogo del Festival stesso, che riporto qui sotto:
Domanda: Perché ha scelto di scrivere polizieschi ambientati nel periodo vittoriano? Cosa c’è in quell’epoca che la affascina? Si tratta forse della dicotomia e schizofrenia della società vittoriana – la donna come puttana o Madonna, il ricchissimo accanto al poverissimo, la rettitudine morale, la violenza e l’oscenità nascoste sotto la superficie dell’“etichetta”, o, come lei afferma nel romanzo “I misteri di Paragon Walk”,si tratta dei piccoli, disgustosi segreti che strisciano sotto la maschera civilizzata?
Risposta: Proprio così. Io stessa non avrei potuto dare un migliore definizione. Le ragioni sono tutte quelle che lei ha nominato, e altre ancora. Per esempio, mi piace la violenza repressa di certe loro conversazioni, mi piacciono i loro insulti e mi piace il gusto per l’arguzia, nascosta ma tanto pungente. Mi piacciono anche gli abiti dell’epoca, esteriormente così eleganti. Questi contrasti drammatici mi interessano moltissimo.
Ma è il contrasto fra illusione e realtà a essere il più soddisfacente per uno scrittore di polizieschi, perché, dopo tutto, l’essenza del “mystery” sta proprio nel fatto che bisogna svelare le cose un po’ per volta e che nulla dev’essere ovvio.
December 23, 2021
Anne Perry – Il boia di Cater Street * Le mie letture
(titolo originale “The Cater Street Hangman ”; pubblicato nel 1979, edizione italiana da me letta del 1982; traduzione Maddalena Damiani)
La storia è ambientata a Londra nel periodo vittoriano; inizia il 20 aprile 1881, il giorno dopo la morte di Benjamin Disraeli, ex primo ministro del Regno Unito. Questa è la notizia che Charlotte Ellison, una giovane di ventitré anni legge, fra le altre, sul giornale lasciato sbadatamente dal padre in salotto. La presentazione di Charlotte la rende fino da subito il personaggio più attraente e in cui è immediato immedesimarsi (cosa voluta, penso): legge il quotidiano di nascosto al padre che ritiene adatte a lei e alle donne solo le notizie meno interessanti, dice sempre quello che pensa anche quando questo le rende la vita più difficile, è attenta e intelligente… Insomma è la protagonista.

Charlotte ha un grande cruccio: da sei anni, ovvero da quando lo ha conosciuto, è innamorata di Dominic, il marito della sorella maggiore, Sarah. È comunque un amore senza speranza, con cui ha imparato a convivere. Trova invece insopportabile e antipatico il vicario, che considera ipocrita, con il suo vedere il peccato in quasi ogni cosa e soprattutto nelle donne giovani.
Charlotte è considerata graziosa ma poco appetibile come moglie, per il suo carattere troppo schietto, cosa che la lascia comunque indifferente; Emily è invece molto più diplomatica e ambisce a un buon matrimonio.
La vita sostanzialmente tranquilla e piacevole della famiglia Ellison viene turbata da una serie di omicidi che avvengono nella strada in cui abitano, Cater Street: qualcuno uccide giovani donne, aggredendole per la strada quando sono sole. Prima una ragazza di buona famiglia, poi una cameriera, forse un po’ troppo leggera, infine una delle cameriere di casa Ellison. Delle indagini si occupa l’ispettore Pitt, di scotland Yard, le cui visite e domande sono gradite davvero poco dai membri della famiglia Ellison. Charlotte ha diverse occasioni di parlare con Pitt, durante le visite che questi fa per svolgere il suo lavoro, e lui le apre gli occhi sulle condizioni di vita delle persone meno fortunate di lei.
Le indagini proseguono con fatica, vengono alla luce dei segreti sgradevoli di Dominic e del signor Ellison e l’assassino agisce ancora. Si fa strada la convinzione che sia una persona apparentemente normale che forse non sa nemmeno di aver compiuto i delitti, salvo che nel momento in cui li compie. Questo spaventa doppiamente, perché allora potrebbe essere chiunque, anche un gentiluomo; inoltre una persona potrebbe essere il colpevole e non saperlo… Alla fine, naturalmente, l’omicida viene catturato.
La vicenda è narrata seguendo soprattutto Charlotte e quindi è attraverso i suoi occhi che assistiamo ai vari avvenimenti, piccoli e grandi. Il suo personaggio mi è piaciuto molto, tanto che mi accingo a leggere anche altri due gialli in cui è di nuovo presente, insieme all’ispettore Pitt. L’ispettore è un altro personaggio interessante e simpatico, che non si lascia intimidire dai modi un po’ sdegnosi con cui gli si rivolgono i membri della famiglia Ellison, che si ritengono socialmente superiori a lui. La distanza fra le classi sociali è presente un po’ in tutto il romanzo, per esempio quando si parla delle cameriere: Charlotte stessa si rende conto di sapere poco e niente di quelle che lavorano in casa sua:
Lily era solamente una faccia che girava per la casa, e alla quale aveva fatto l’abitudine. Non sapeva niente della ragazza, cosa le piaceva, di cosa avesse paura.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e approfonditi dal punto di vista psicologico.
Tanti anni fa avevo già letto questo romanzo, per questo un po’ prima della fine ero già quasi sicura di aver capito (ricordato?) chi fosse l’assassino… ma la vicenda è comunque intrigante.
Il romanzo è il primo della serie che ha come investigatore l’ispettore Pitt di Scotland Yard.
Personaggi
Charlotte Ellison, una giovane donna di 23 anni
Sarah Ellison, sua sorella maggiore, di 26
Emily Ellison sua sorella minore, di 19
Edward Ellison, suo padre, uomi d’affari
Caroline Ellison, sua madre
Dominic Corde, marito di Sarah
Maddock, maggiordomo in casa Ellison
Lily Mitchell, cameriera in casa Ellison
Dora, cameriera in casa Ellison
signora Dunphy, cuoca in casa Ellison
lord George Ashworth, gentiluomo che corteggia Emily
signor Prebble, vicario
Martha Prebble, sua moglie
ispettore Pitt, di Scotland Yard
Anne Perry, pseudonimo di Juliet Marion Hulme. Nata a Londra il 28 ottobre 1938), è autrice di romanzi polizieschi storici che hanno come protagonisti Thomas Pitt e William Monk. Nel 1954, all’età di 15 anni, fu condannata per aver partecipato all’omicidio della madre di una sua amica; l’autrice cambiò il proprio nome dopo aver scontato 5 anni di prigione. (Fonte: Wikipedia)
December 16, 2021
#2 compleanno del blog
Mi ricorda WordPress che il blog compie 2 anni:

Prossime letture #18
Ho trovato nell’armadio dei libri gialli tre romanzi di Anne Perry che dovrebbero essere ambientati in epoca vittoriana e li ho aggiunti alla mia lunga lista di “prossime” letture.

Si tratta di
“Il boia di Cater Street” (mia edizione del 17/01/1982)
“Incendio a Highgate Rise” (mia edizione del luglio 1982)
“Il battesimo” (mia edizione del 18/06/2000).
Anne Perry, pseudonimo di Juliet Marion Hulme. Nata a Londra il 28 ottobre 1938), è autrice di romanzi polizieschi storici che hanno come protagonisti Thomas Pitt e William Monk. Nel 1954, all’età di 15 anni, fu condannata per aver partecipato all’omicidio della madre di una sua amica; l’autrice cambiò il proprio nome dopo aver scontato 5 anni di prigione. (Fonte: Wikipedia)


Prossime letture #17
Ho trovato nell’armadio dei libri gialli tre romanzi di Anne Perry che dovrebbero essere ambientati in epoca vittoriana e li ho aggiunti alla mia lunga lista di “prossime” letture.
Si tratta di
“Il boia di Cater Street” (mia edizione del 17/01/1982)
“Incendio a Highgate Rise” (mia edizione del luglio 1982)
“Il battesimo” (mia edizione del 18/06/2000).

Anne Perry, pseudonimo di Juliet Marion Hulme. Nata a Londra il 28 ottobre 1938), è autrice di romanzi polizieschi storici che hanno come protagonisti Thomas Pitt e William Monk. Nel 1954, all’età di 15 anni, fu condannata per aver partecipato all’omicidio della madre di una sua amica; l’autrice cambiò il proprio nome dopo aver scontato 5 anni di prigione. (Fonte: Wikipedia)

December 3, 2021
John Jackson – pugile e insegnante di boxe
A chi legge romanzi ambientati a Londra nel periodo Regency sarà probabilmente capitato di imbattersi in John Jackson, detto Gentleman Jackson, ex pugile, proprietario di una palestra e insegnante di boxe.
John Jackson nacque a Londra il 28 settembre 1769 da una famiglia di imprenditori edili della classe media del Worcestershire che disapprovava la sua scelta del pugilato come professione.
Fu un pugile dilettante – considerato eccezionale – fino al 1788. Il 9 giugno 1788 sconfisse William Futrell, che fino a quel momento aveva ottenuto una serie di 18 vittorie.
Il 12 marzo 1789 combatté contro John Ingleston e perse in cinque round, subendo una frattura alla gamba. Dopo la sconfitta si ritirò ma tornò a battersi sei anni dopo, quando divenne il 17° campione di boxe a mani nude di tutta l’Inghilterra il 15 aprile 1795, quando sconfisse Daniel Mendoza. L’incontro si svolse su un palco a Hornchurch nell’Essex e Jackson, meno esperto ma più giovane e in forma, vinse in nove round. A quanto pare a quel tempo era consentito prendersi per i capelli (alcuni pugili si rasavano per non correre questo rischio) e Jackson si avvalse di questa possibilità.
Nel 1796, Jackson si ritirò dal ring.
Verso il 1803 creò un’accademia di boxe per gentiluomini al 13 di Bond Street, nel West End di Londra, dove insegnava durante la stagione londinese. Il suo stile si rifaceva in parte a quello scientifico (e rivoluzionario) di Daniel Mendoza, da quest’ultimo descritto nel libro “The Art of Boxing”, pubblicato nel 1789. Oltre a occuparsi degli aspetti tecnici Jackson stabilì alcune regole da rispettare nei combattimenti da lui gestiti: l’uso dei soli pugni, il divieto di tenere i capelli e di calciare. (Questo non significa che la boxe di quei tempi fosse come quella di adesso, per esempio un incontro poteva durare anche cinquanta round, i guanti non venivano usati regolarmente e i round non erano cronometrati e terminavano solo quando un combattente era a terra).
L’accademia di Jackson fu popolare tra la nobiltà; George Gordon Byron, che fu suo amico e prese lezioni da lui, si riferiva a Jackson come “l’imperatore del pugilato“.
Organizzò esibizioni per lord e celebrità inglesi e straniere, fra cui l’imperatore di Russia, il re di Prussia, il principe di Galles e il principe di Meclemburgo.
Nel 1814 contribuì a fondare un’organizzazione, il “Pugilistic Club“, che raccoglieva sottoscrizioni da ricchi mecenati e sponsorizzava combattimenti più volte all’anno.
In seguito Jackson fu proprietario del Cock Hotel, una locanda per la sosta delle carrozze a Sutton sulla strada a pedaggio da Londra a Brighton.
Nel 1821, gli fu chiesto di fornire una forza di uomini disarmati per preservare l’ordine all’Incoronazione di Re Giorgio IV e scelse 18 pugili per proteggere il re e per trattenere quelli non autorizzati a partecipare.
Jackson morì il 7 ottobre 1845, nella sua casa al 4 di Lower Grosvenor St. West, nel quartiere Mayfair di Londra e fu sepolto nel cimitero di Brompton; sulla sua tomba fu posta la statua di un leone.
(fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/John_Jackson_(English_boxer))

By Engraving Sir Henry Smyth, Bar. – Egan, Pierce. Boxiana; Or, Sketches of Ancient and Modern Pugilism. (1830). George Virtue., Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3822144
Alcuni romanzi in cui è citato Gentleman Jackson
di Georgette Heyer
Sophy la grande
Visto che la destinazione era il Boxing Saloon di Jackson..
Il dandy della reggenza
Di colpo, solitudine, calessino e redingote caddero nel nulla: non c’era altro al di fuori di Gentleman Jackson, un tempo campione, ora il più celebre allenatore di tutta l’Inghilterra. Si dirigeva verso il ring in compagnia di un amico, e, balzato agilmente sul palco, venne applaudito con entusiasmo dalla folla che egli salutò con un sorriso e un cenno cordiale. Non lo si poteva definire bello: aveva sopracciglia troppo basse, naso e bocca rozzamente disegnati, e due orecchie enormi; ma aveva begli occhi, intensi e penetranti, e un corpo ancora elegante e perfettamente proporzionato sebbene avesse ormai superato la quarantina; le mani erano piccolissime, e delle caviglie, che si dicevano assai belle, erano stati fatti dei calchi. Vestiva con proprietà, ma senza eccessi, e aveva modi semplici e garbati.
Frederica
…tirare di boxe: se vi venisse il desiderio di fare pratica presso la scuola di Jackson, al numero 13 di Bond Street,…
Mary Balogh
Signora del suo cuore (Serie Mistress Vol. 1)
Fu una lunga settimana. Jocelyn passò il tempo bevendo e giocando durante la notte e tentando di rimettersi in sesto durante il giorno, esercitando le proprie abilità nella scherma e sul ring di Gentleman Jackson.
Un vero dandy (Serie Mistress Vol. 2)
Vuoi venire ad allenarti con me alla palestra di Jackson? Tirare qualche pugno risolleva sempre gli animi afflitti.
Un’estate da ricordare (Serie Bedwyn (prequel) Vol. 2)
Chi lo conosceva sapeva bene che spesso passava qualche ora nella sala da boxe di Jackson, ad allenarsi con partner che lo sovrastavano in peso e altezza.
November 19, 2021
Lisa Kleypas – The wallflower
The wallflower sono le ragazze che fanno da tappezzeria nelle feste da ballo; non essendoci in italiano una parola per indicarle, è stato usato il termine zitelle, che ha un’accezione abbastanza diversa, a mio parere. La serie è indicata come “Le audaci zitelle”.
Le wallflower (preferisco chiamarle così) sono quattro ragazze che, accomunate da uno scarso successo con i gentiluomini, stringono amicizia; sono Annabelle, Evangeline detta Evie e le sorelle americane Daisy e Lillian. Ciascuna di loro è protagonista di un romanzo, che ha nel titolo una delle quattro stagioni. L’estate per Annabelle, l’autunno per Lillian, l’inverno per Evie e la primavera per Daisy.
I romanzi hanno anche un tono ironico, presentando situazioni divertenti oltre a eventi drammatici. La serie comprende anche un prequel e sequel, quest’ultimo ha per protagonista un fratello di Lillian e Daisy.
Le sinossi riportate sono quelle disponibili su amazon, eccetto che per “L’ultima sorpresa”, tratta dal sito di Mondadori.
Ecco l’elenco dei romanzi
Magia di un amore (Again the Magic #0 – 1832 e 1844)
Lady Aline Marsden è stata cresciuta con uno scopo: concludere un matrimonio vantaggioso con un membro della propria classe sociale. Invece si è donata a John McKenna, uno stalliere. Una trasgressione imperdonabile, al punto che, per proteggere John dall’ira paterna, Aline gli fa credere di volerlo respingere a causa della sua umile condizione. Così il giovane viene cacciato dalla proprietà e lei confinata in campagna, lontana dalla vita londinese. Trascorsi dieci anni, l’ex stalliere ha fatto fortuna ed è tornato, più ardito e affascinante di prima, per vendicarsi della donna che gli ha infranto il cuore. Ma tra loro la magia è immutata, e John dovrà decidere se portare a termine il suo piano o rischiare tutto per quell’unico vero amore.
Segreti di una notte d’estate (Secrets of a Summer Night #1 – 1841)
Annabelle, Lillian, Evie e Daisy sono quattro giovani donne piene di speranze, sogni e timori, stanche di aspettare che l’uomo della loro vita venga a cercarle: l’amicizia le renderà più audaci e intraprendenti, e d’ora in poi si aiuteranno l’una con l’altra. Annabelle è affascinante e colta, di nobili origini, ma senza dote. E solo nelle fiabe i principi sposano le povere fanciulle, lo sa bene. Ma il suo algido orgoglio le impedisce di accettare il corteggiamento di Simon Hunt, ricco borghese e impetuoso seduttore, ben diverso dagli aristocratici che vorrebbe accalappiare. Almeno fino a quando lui non le ruba un bacio che non riesce più a dimenticare… Così inizia tra i due un gioco di seduzione e desiderio, fino a quando la mossa più imprevista di tutte, l’amore, li lascerà senza fiato.
Accadde d’autunno (It Happened One Autumn #2 – 1843)
Accadde al ballo, dove la bella Lillian Bowman scoprì che il suo temperamento da americana, diretto e sfrontato, non era ben visto nell’affettata società inglese. Soprattutto agli occhi di Lord Westcliff, Marcus, lo scapolo d’oro più insopportabile della città. Accadde in giardino, dove Marcus e Lillian scoprirono che un solo appassionante bacio poteva valere più di mille arroganti pregiudizi, e persino più di un profumo afrodisiaco! Accadde in autunno, quando Marcus, l’uomo che non aveva mai perso il controllo delle sue emozioni, scoprì di essere tutt’altro che una roccia: con Lillian ogni tocco era una squisita tortura. Ma quell’insolente americana non era senz’altro nella lista delle “donne da sposare”…
Peccati d’inverno (The Devil in Winter #3 – 1843)
Evangeline Jenner è molto timida, e sarebbe anche molto ricca, se solo potesse entrare in possesso dell’eredità che le spetta. Pur di strapparla alle grinfie dei suoi disonesti parenti, è determinata a sfidare le convenzioni e a rivolgere allo scapolo impenitente Sebastian St Vincent la proposta più oltraggiosa di tutte: quella di matrimonio!

Trascorrere più di un minuto in compagnia del visconte rovinerebbe la reputazione di qualsiasi fanciulla, ma non quella di Evie, certa di non voler entrare nella sua collezione di cuori spezzati. Tanto riservata quanto testarda, Evangeline è pronta a sfidarlo: si concederà a lui solo quando saprà dimostrarle di essere fedele. Un patto col diavolo o una scommessa d’amore?
Dopo Segreti di una notte d’estate e Accadde in autunno, Annabelle, Lillian, Evie e Daisy tornano a scaldare la più fredda della stagioni con l’audacia dei loro sentimenti.
Scandalo in primavera (Scandal in Spring #4)
Dopo tre deludenti stagioni in società, il padre di Daisy Bowman non usa mezzi termini: sua figlia deve trovare un marito, molto alla svelta. E se Daisy non incontrerà l’uomo dei suoi sogni, allora sarà costretta a sposare quello che suo padre ha scelto per lei: Matthew Swift.
Daisy è terrorizzata, sposerebbe chiunque altro piuttosto che quel borioso, rude individuo. Ma non ha fatto i conti con l’insospettabile charme che Matthew userà per conquistarla. Il ragazzo gracile e ambizioso che aveva conosciuto si è trasformato in un uomo attraente, maturo, pieno di vitalità. Proprio quando sta per arrendersi alla passione, però, scoppia uno scandalo che rischia di mandare all’aria tutto…
L’ultimo capitolo delle Audaci zitelle, quattro inseparabili amiche che fanno diventare la Londra vittoriana ironica, divertente e spregiudicata come la New York di Sex and the City.
L’ultima sorpresa (A Wallflower Christmas#4,5)
Quando Rafe Bowman arriva dall’America per incontrare Natalie, la figlia bella e a modo di lord Blandford, Londra risplende delle luci e delle decorazioni dell’imminente Natale. Intrigante e fascinoso, con la reputazione da avventuriero del Nuovo Mondo, Rafe è sicuro di fare colpo sulla fanciulla. Il matrimonio è garantito. Invece il destino ha in serbo ben altro per lui: Hannah, la cugina di Natalie. E mentre Rafe deve scegliere tra denaro e amore, inaspettatamente scocca dentro di lui una nuova scintilla.
L’autrice
Lisa Kleypas, laureata in scienze politiche, ha pubblicato il suo primo romanzo a soli ventun anni. Eletta Miss Massachusetts, si è dedicata alla carriera letteraria: i suoi romanzi d’amore sono pubblicati in decine di lingue e le sono valsi numerosi premi.
Altri post sui romanzi di Lisa Kleypas: I Ravenels, Un matrimonio per Cassandra, Irresistibile sconosciuto.
November 15, 2021
Lisa Kleypas – Un matrimonio per Cassandra * Le mie letture
(Titolo originale “Chasing Cassandra”, Traduzione di Maria Grazia Bosetti; edizione originale del 2020, italiana del 2021, Mondadori).
Ho letto vari romanzi di Lisa Kleypas e questo mi è sembrato dei meno riusciti. È gradevole ma mi pare che sia una storia in cui non succede niente. In realtà i protagonisti sono attratti fino da subito l’uno dall’altra e le motivazioni per cui il lieto fine avviene – appunto – solo alla fine sono piuttosto deboli.
La trama si riassume in poche parole: Tom Severin, un ricco e potente imprenditore che si è fatto dal nulla, conosce Cassandra Ravenel alla festa per il matrimonio della gemella di lei, Pandora, e ne rimane affascinato tanto da proporle – un po’ per celia e un po’ sul serio – di sposarla. I parenti di lei le sconsigliano quell’unione perché lui è un uomo senza sentimenti, o quasi: si vanta infatti di averne soltanto cinque e fra questi non vi è certo l’amore, che per Cassandra, al contrario, sarebbe essenziale. Trascorrono i mesi e i due hanno qualche occasione di rivedersi e constatare che fra loro vi è una grande attrazione, che però non basta perché decidano di sposarsi, almeno non fino a che Tom non si sente in dovere di proteggere Cassandra a causa di una situazione che si è venuta a creare. E, dopo il matrimonio, inevitabilmente, il numero dei suoi sentimenti aumenterà notevolmente, includendo anche l’amore.
La narrazione ha un tono più ironico di altri romanzi di questa autrice e mi ha ricordato un poco il modo di scrivere di Julia Quinn. C’è poi un episodio che mi ha ricordato “Arabella” della Heyer (il protagonista maschile toglie dalle grinfie di un padrone un ragazzino), del resto le storie sono tutte simili e così pure gli accadimenti piccoli e grandi.
In conclusione una storia rilassante, anche troppo, senza colpi di scena né intrighi.

Sinossi
Hampshire, Inghilterra, 1876. Tom Severin, magnate delle ferrovie, è abbastanza ricco e potente da poter soddisfare ogni suo desiderio. Può ottenere qualunque cosa, e avere chiunque: basta chiedere. Ed eventualmente pagare. Per cui non dovrebbe essere difficile per lui sposare la ragazza che vuole: Cassandra Ravenel.
Ma la bella e intelligente Cassandra è determinata quanto lui ad avere ciò che desidera: un matrimonio d’amore. L’unica cosa che il pur affascinante Tom non può comprare.
L’autrice
Lisa Kleypas, laureata in scienze politiche, ha pubblicato il suo primo romanzo a soli ventun anni. Eletta Miss Massachusetts, si è dedicata alla carriera letteraria: i suoi romanzi d’amore sono pubblicati in decine di lingue e le sono valsi numerosi premi.
November 14, 2021
Emily * Epilogo
Avevano lasciato le coste inglesi da pochi giorni, diretti verso la lontana India, ed Emily ancora non si stancava di contemplare la vastità dell’oceano che la circondava, uno spettacolo così diverso da quelli della campagna cui era abituata. Per fortuna aveva scoperto presto di non soffrire il mal di mare: il suo stomaco aveva infatti dato prova di tollerare bene anche le alte onde e i venti con cui la burrasca aveva accolto la nave al largo delle coste della Bretagna.
Wood era gentile e sempre attento alle esigenze della giovane moglie, e continuava a introdurla con pazienza e tenerezza ai piaceri del talamo nunziale. L’intesa fisica che si era stabilita fino dalla prima notte fra loro aveva superato ogni aspettativa ed Emily avrebbe ritenuto il suo matrimonio davvero soddisfacente se solo non si fosse innamorata di suo marito. Quello che aveva temuto era infatti successo: amava l’uomo che l’aveva sposata per salvarla da una vita di umiliazioni e che le dimostrava rispetto e cortesia. In qualche momento si sentiva sicura, o quasi, che lui provasse nei suoi confronti almeno affetto. Forse erano amici. Certo Wood desiderava il suo corpo. Ma l’amore? Nonostante la delusione subita a causa di William, lei lo voleva ancora, e lo voleva da suo marito.

«A che pensate?» la voce di Wood interruppe le riflessioni di Emily che non lo aveva sentito arrivare, il rumore delle vele mosse dal vento aveva coperto il suono dei suoi passi.
«A tante cose.»
«Per esempio?»
Lei fece un gesto di noncuranza con la mano: «A niente di importante.»
«Tutto ciò che vi riguarda è importante.»
Le guance di Emily si imporporarono, come accadeva sempre, ancora, quando lui le rivolgeva frasi del genere, che non sapeva se interpretare come galanti o come affettuose.
«Alla grandezza del mare. E a come mi fa sentire insignificante» disse. «Possiamo navigarci sopra e sfruttare i venti per andare lontano ma la prospettiva non cambia. L’oceano è immenso e noi siamo niente, per quanto possiamo illuderci di dominarlo.»
«Siete davvero saggia mia cara.» Le sorrise, avvicinandosi: «Dunque ve ne state qui da sola immersa in queste meditazioni? Speravo di avere un posto nei vostri pensieri, ma capisco che non è così…»
Erano accanto, entrambi appoggiati al parapetto, i loro corpi si sfioravano e si scambiavano calore. Lui aveva il viso rivolto verso di lei che invece guardava il mare, perché era sicura che la sua espressione avrebbe tradito i suoi sentimenti.
«Non dite niente? Cortesia imporrebbe che negaste con forza e mi assicuraste del contrario» scherzò con dolcezza Wood.
Emily rimase ancora in silenzio, per non rivelargli quello che provava.
«Avete un’espressione molto seria. Siete forse in collera con me?»
«No, perché mai?» esclamò lei, guardandolo finalmente in viso.
«Siete felice, Emily?» le domandò allora lui quasi bruscamente.
«Sì, certo. Come potrei non esserlo?» gli rispose in fretta dopo una breve esitazione, voltando il viso di nuovo verso l’orizzonte.
«Nessun rimpianto, dunque?» le chiese ancora, nascondendo la delusione per quelle parole, che gli erano parse fredde e formali.
«Nessuno.» Questa volta la giovane non ebbe alcuna incertezza. Trovò anzi il coraggio per chiedergli: «E voi?»
Sembrò che Wood preferisse non rispondere, poi anche lui diresse lo sguardo sul mare e disse: «Non mi sono mai pentito di una scelta fatta, i rimpianti sono inutili.»
Emily sospirò piano, non era quello che aveva desiderato udire.
Tacquero entrambi, immersi nei propri pensieri, ignorando quanto fossero simili, fino a che lui parlò di nuovo: «C’è una cosa che devo dirvi.»
Lei si voltò verso il marito, in attesa; era impallidita per il timore che stesse per rivelarle qualche terribile segreto. Wood se ne accorse e le disse subito: «Non è niente di cui dobbiate preoccuparvi. Almeno credo.»
Dopo una breve pausa proseguì: «Ho chiesto la vostra mano a Davies perché mi era sembrato il modo migliore per proteggervi da lui. Pensavo che la nostra sarebbe stata un’unione di convenienza ma che avremmo potuto trovarci bene insieme. Quando siete fuggita e ho saputo di Marshall mi sono reso conto che tenevo a voi e non volevo rinunciare al nostro matrimonio. Vi desideravo, cosa di cui vi sarete accorta fino dalla prima notte di nozze.» Coprì con la mano quella di lei, appoggiata sul bordo del parapetto. «Poi ho capito che quello che provavo per voi era ben più che semplice attrazione. Ho aspettato a confessarvi i miei sentimenti perché temevo che vi avrei indotta a fuggire un’altra volta. Adesso però credo di poterlo fare senza turbarvi, spero di non sbagliarmi. Vi amo, Emily, e sono felice che siate mia moglie. Forse un giorno mi ricambierete.»
Gli occhi di Emily brillarono a quelle parole e per qualche istante non riuscì a dire niente, poté solo sorridergli. La sua espressione era rivelatrice ma Wood attendeva con ansia che gli rispondesse, voleva sentire dalla sua voce se quello che credeva di avere compreso fosse vero. Infine la giovane mormorò: «Anch’io vi amo, Thomas. Non so bene da quando, ma so che è così, e lo è da prima del matrimonio. È per questo che ho acconsentito a sposarvi.»
Si abbracciarono, e con un bacio suggellarono quanto si erano appena confessati. All’improvviso iniziò a piovere: Wood prese la moglie per mano e la guidò in fretta sotto coperta, dirigendosi verso la sua cabina; quando furono chiusi dentro, la prese di nuovo fra le braccia.
«Dopo la teoria che ne dite di passare alla pratica?»
«Adesso?»
«Quale momento migliore? Non voglio aspettare questa notte per fare l’amore con voi, adesso che so che anche voi mi amate» le disse iniziando a scioglierle i capelli.
Emily annuì, le labbra di lui premute sulle sue sembrava avessero davvero un sapore un poco diverso, come se fino ad allora fosse mancato un ingrediente fondamentale, anche se quasi impercettibile, e finalmente vi fosse stato aggiunto.
November 13, 2021
Lisa Kleypas – I Ravenels
Ho finito di leggere il romanzo “Un matrimonio per Cassandra” di Lisa Kleypas e, dato che fa parte di una serie di romanzi (autoconclusivi) ho predisposto l’elenco dei romanzi attualmente pubblicati: la serie si chiama “I Ravenels” (nome della famiglia di cui fa parte uno dei protagonisti della storia). In alcuni romanzi vi sono personaggi che derivano dalle storie della serie “The wallflowers” (tradotto in italiano con zitelle).
Le sinossi riportate sono quelle disponibili su amazon, le date sono quelle dell’edizione inglese.
Cold-Hearted Rake (The Ravenels, #1) * Un libertino dal cuore di ghiaccio (The Ravenels, #1)
(27 ottobre 2015)
Inghilterra, 1875. Devon Ravenel, incallito donnaiolo, è lo scapolo più affascinante di Londra e ha appena ereditato una contea. Il suo nuovo ruolo sociale gli impone però responsabilità inattese e qualche sorpresa: la sua nuova proprietà, infatti, è gravata dai debiti e per di più nella dimora ereditata vivono le tre sorelle del defunto conte e una giovane, bellissima vedova, Lady Kathleen Trenear. Presto tra i due scoppia la passione, ma la donna conosce bene i tipi come Devon. E non ha alcuna intenzione di consegnargli il proprio cuore.
Marrying Winterborne (The Ravenels, #2) * avenels, #2)
(31 maggio 2016)
Di umili origini, grazie alla sua sfrenata ambizione Rhys Winterborne ha ottenuto ricchezza e successo. È un uomo che sa sempre come ottenere ciò che vuole: e ora vuole l’aristocratica Lady Helen Ravenel.
E se per costringerla a sposarlo dovrà rubarle la sua virtù, tanto meglio… Ma la seducente e timida Helen ha in serbo qualche sorpresa per il rude affarista.
Devil in Spring (The Ravenels, #3) * Il diavolo in primavera (The Ravenels, #3)
(21 febbraio 2017)
Londra, 1876. A differenza di tutte le debuttanti londinesi, la bellissima Lady Pandora Ravenel non sogna di frequentare balli e trovarsi un marito. Preferisce di gran lunga dedicarsi ai suoi affari. Ma la sua strada si incrocia con quella di Gabriel, Lord St. Vincent, impenitente libertino, altrettanto determinato a non essere ingabbiato in un matrimonio. E per entrambi sarà la scoperta di un brivido fino allora sconosciuto…
(Pandora è la sorella gemella di Cassandra)
Hello Stranger (The Ravenels, #4) * Come due sconosciuti (The Ravenels, #4)
(27 febbraio 2018)
Garrett Gibson è l’unica donna medico di Inghilterra, coraggiosa e indipendente come un uomo. Ma non ha mai avuto tempo per una relazione amorosa. Fino a quando non conosce Ethan Ransom, ex detective di Scotland Yard. Di lui si dice che sia un assassino, di certo è pericoloso, soprattutto per Garrett. Perché da nessuno si è mai sentita attratta così…
Devil’s Daughter (The Ravenels, #5) * La figlia del diavolo (Kindle Edition)
(19 febbraio 2019)
Hampshire, Inghilterra, 1877. Lady Phoebe Clare, bella, giovane e vedova, non ha mai incontrato Weston Ravenel, ma è sicura che si tratti di un mascalzone, meschino e prepotente. Già ai tempi della scuola aveva reso la vita del suo ormai defunto marito un inferno, e non potrà mai perdonarglielo. Ma alle nozze del fratello, Phoebe incontra un giovane uomo affascinante che la incanta… e la stupisce non poco quando si presenta come Weston Ravenel! Potranno mai superare l’ostilità e abbandonarsi alla passione che li attrae l’uno verso l’altra?
Phoebe è la figlia di Lord Sebastian St Vincent e (wallflower)
Chasing Cassandra (The Ravenels, #6) * Un matrimonio per Cassandra (The Ravenels, #6)

(18 febbraio 2020)
Hampshire, Inghilterra, 1876. Tom Severin, magnate delle ferrovie, è abbastanza ricco e potente da poter soddisfare ogni suo desiderio. Può ottenere qualunque cosa, e avere chiunque: basta chiedere. Ed eventualmente pagare. Per cui non dovrebbe essere difficile per lui sposare la ragazza che vuole: Cassandra Ravenel.
Ma la bella e intelligente Cassandra è determinata quanto lui ad avere ciò che desidera: un matrimonio d’amore. L’unica cosa che il pur affascinante Tom non può comprare.
Devil in Disguise (The Ravenels, #7)
(27 luglio 2021)
Non ancora pubblicato in italiano, la traduzione del titolo è “Il diavolo travestito”.
Ha come protagonisti Lady Merritt Sterling, una bellezza volitiva che gestisce una compagnia di spedizioni e Keir MacRae, un rozzo distillatore di whisky scozzese. (dalla sinossi dello store inglese di amazon).