Colosseum. Sfide all'ultima pagina discussion

note: This topic has been closed to new comments.
67 views
Viaggio in ... + BRB > BRB5 - La Reggia di Versailles della squadra francese

Comments Showing 251-300 of 489 (489 new)    post a comment »

message 251: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments Aaaaah, ok scusa, non avevo capito ^^


message 252: by ✨Virè (new)

✨Virè (vire) | 2789 comments Mi sembra che nessuno abbia ancora scelto i libri tappa, o sbaglio? Io vorrei leggere Lo straniero di Camus o L'esclusa di Pirandello, però se interferisco con le scelte di qualcuno di voi posso cambiare...


message 253: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9696 comments Se non avete fretta di iniziare ci diamo ancora qualche giorno per decidere.

@Viré, per quanto mi riguarda puoi prendere Camus o Pirandello senza problema.

Io, al momento sono indecisa tra
Deledda, Morrison o Abdulrazak Gurnah 😬
Questione di feeling ma anche d'incastri! 😉😂😂😂


message 254: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments Io pensavo di leggere Singer che però non riesco a incastrare con niente 🤯


message 255: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9696 comments Carissime, io alla fine nell'ottica della massima ottimizzazione 😅
per il Game leggerò
-->> La madre di Grazia Deledda
😁


message 256: by ✨Virè (new)

✨Virè (vire) | 2789 comments Ecco, la "massima ottimizzazione", proprio quello che manca a me....non sono nemmeno alla minima!


message 257: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments ✨Virè wrote: "Ecco, la "massima ottimizzazione", proprio quello che manca a me....non sono nemmeno alla minima!"

Come ti capisco!! 😂


message 258: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments Titolo: La tregua
Autore: Primo Levi
Nazionalità: Italia
Anno di pubblicazione: 1963
Numero pagine: 201
Punti: 4 nazione
Voto: 10
Eventuali bonus: /
Commento

La tregua è territorio di transito, non solo fisico ma, e forse soprattutto, mentale; è un momento di passaggio fra l'inferno del Lager e la normalità tanto agognata, quel ritorno alla libertà che solo nei sogni osavamo sperarla. In queste pagine Primo Levi ci racconta di quell'umanità che tenta di ricostruire sé stessa dopo la devastazione subita dall'assurda vita del campo di concentramento. Lo fa descrivendo una serie di memorabili personaggi, esemplari umani scaleni, segnati nel fisico e nell'animo. Costruisce così una narrazione collettiva in cui possiamo posare uno sguardo sulle persone che hanno dovuto compiere questo travagliato, disordinato e decisamente caotico viaggio di rimpatrio. Un viaggio che è segnato dalla gioia di vivere ma anche dalla paura di dover affrontare nuove prove, nuovi ostacoli per compiere non solo il ritorno alle proprie case ma anche quel ritorno a sé stessi ben più difficile e complesso, seppur possibile.


message 259: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments Per il game leggerei Una rosa per Emily di William Faulkner che si incastra meglio con altre sfide...


message 260: by Susanna (new)

Susanna Neri (nsus) | 1642 comments Per il game proverò a leggere Furore


message 261: by Susanna (new)

Susanna Neri (nsus) | 1642 comments Titolo: The Shattered Sea Trilogy
Autore: Joe Abercrombie
Nazionalità: UK
Anno di pubblicazione: 2016
Numero pagine: 965
Punti: 19
Voto: 9
Eventuali bonus:
una gran bella saga, senza gli infiniti "spiegoni" che spesso affliggono il genere. Ingredienti ben bilanciati, storie d'amore e soprattutto personaggi non banali, con le donne protagoniste e artefici dei destini.


Titolo: Codex Gilgamesh
Autore: Uberto Ceretoli
Nazionalità: ITA
Anno di pubblicazione: 2013
Numero pagine: 350
Punti: 7
Voto: 5
Eventuali bonus:

uno steampunk che per essere uno YA ha un pò troppa volgarità gratuita, i personaggi sono bidimensionali, la trama è interessante però non convince fino in fondo.


message 262: by Acrasia (last edited Apr 22, 2022 10:22AM) (new)

Acrasia | 6343 comments Eccomi! Sono tornata e pronta per il riepilogo dei libri game :)
Vado in ordine di proposta come sempre:
- Virè: L'esclusa di Luigi Pirandello
- Dagio_maya: La madre di Grazia Deledda
- Saturn: Una rosa per Emily di William Faulkner
- Susanna: Furore di John Steinbeck
- Acrasia: Fiesta di Ernest Hemingway
- Martina: Auto-da-Fé di Elias Canetti


message 263: by Acrasia (new)

Acrasia | 6343 comments Titolo: Dio di illusioni
Autore: Donna Tartt
Nazionalità: USA
Anno di pubblicazione: 1992
Numero pagine: 622
Punti: 12
Voto: 6,5
Eventuali bonus: /

Non mi ha entusiasmato neanche un po', sia la storia che i personaggi sono poco credibili, a partire dal protagonista che racconta in prima persona e che fa di tutto per farsi ammettere dall'esclusivo college di Hampden dove viene insegnato greco antico, la cui classe è composta solo da cinque persone e non è per niente facile farsi accettare dal professore, ma lui tra una bugia e l'altra riesce anche in questo.
Il punto di vista di Richard, il protagonista, è un po' il nostro perchè i ragazzi che appartengono a questo club non la raccontano giusta fin da subito e ha sempre il sospetto che gli stiano nascondendo qualcosa, così come a noi lettori, ed effettivamente durante una notte di sballo in onore di Dioniso qualcosa combinano.
Ecco, il problema di questo libro è che i personaggi passano il loro tempo a bere e ubriacarsi, drogarsi e dormire per giorni interi, fino a quando qualcuno non li sveglia nel bel mezzo della notte perchè c'è sempre un'urgenza.
Detto così capisco che sembri che stia semplificando molto la trama, ma credetemi se vi dico che il protagonista per metà libro non è capace di intendere e di volere.
E poi questo mitico professore che all'inizio sembra il punto di riferimento dei suoi studenti, per tutta la storia viene solo nominato qua e là e alla fine si rivela pure un inconcludente...
Il lato positivo è che la scrittura coinvolge molto quindi non risulta pesante. Non lo boccio completamente ma non è nemmeno quel capolavoro di cui ho sentito parlare.


message 264: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9696 comments Squadra francese

Titolo: La tregua
Autore: Primo Levi
Nazionalità: Italia
Anno di pubblicazione: 1963
Numero pagine: 278
Punti: 5
Voto: 10
Eventuali bonus: /

...poiché non è dato all’uomo di godere gioie incontaminate.

Un viaggio come reale sospensione delle convenzionali misure di tempo e spazio.
M’immagino quest’Europa ferita, brulicante di donne e uomini vestiti di stracci.
Ognuno con il suo pesante bagaglio di dolori: valigie che alcuni non riescono a chiudere, altri serreranno per anni, forse per sempre.
Donne e uomini che per motivi diversi (a volte opposti) si spostano e si incrociano su sentieri determinati dal caos.
Ognuno teso a ricollocarsi nel proprio spazio con l’ansia timorosa di scoprire che il ricordo non coincide più con il reale.
Sono pagine scritte con sorriso per la gioia di una nuova e insperata libertà.
Sono ricordi di una grande fame di incontri e relazioni con l’Altro dopo due anni di paralisi.
Un viaggio che è ”una piccola odissea ferroviaria entro la nostra maggiore odissea”.
Una grande opera storica, letteraria, umana.

https://www.goodreads.com/review/show...


message 265: by Acrasia (last edited Apr 20, 2022 09:51AM) (new)

Acrasia | 6343 comments Situazione libri game:
Sbaglio o Martina non lo ha ancora dichiarato? Magari le mando un messaggio privato.
Invece @Virè tu hai scelto tra Lo straniero e L'esclusa? :)


message 266: by ✨Virè (new)

✨Virè (vire) | 2789 comments Acrasia wrote: "Situazione libri game:
Sbaglio o Martina non lo ha ancora dichiarato? Magari le mando un messaggio privato.
Invece @Virè tu hai scelto tra Lo straniero e L'esclusa? :)"


Sono indecisissima...Vorrei leggere Lo straniero, ma ho paura che non sia nelle mie corde in questo momento, quindi cada per L'esclusa !


message 267: by Martina (new)

Martina (karamazovsister) | 787 comments Scusate l'attesa ma deciderò domani pomeriggio, non ho fatto in tempo a guardare nulla😓


message 268: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9696 comments Squadra francese

Titolo: Senza consenso
Autore: Jon Krakauer
Nazionalità: USA
Anno di pubblicazione: 2015
Numero pagine: 397
Punti: 7
Voto: 9
Eventuali bonus: /

Postumi di uno stupro


Missoula: Rape and the Justice System in a College Town, questo il titolo originale del reportage pubblicato nel 2015 da Jon Krakauer, (conosciuto dai lettori italiani per Aria sottile e Nelle terre estreme).

Si tratta di un’inchiesta che verbalizza, passo per passo, gli eventi che dal 2010 al 2012 portarono a galla un fenomeno tanto diffuso quanto taciuto, ossia, quello degli stupri all’interno del campus universitario di Missoula (Montana), per l’appunto.

Una prima parte del reportage è il racconto nudo e crudo (!!!!) dei fatti.
La seconda parte si concentra, invece, sulle trascrizioni degli atti processuali quindi un po’ ripetitivi, seppur necessari.
Ecco forse avrei fatto ameno di tutti dettagli dell’inevitabile risvolto politico di tutta la questione.


«A Missoula...
un ragazzo ubriaco che possa aver ‘commesso uno sbaglio quasi sempre ottiene il beneficio del dubbio.
Una ragazza ubriaca, invece, no».


E se quel ragazzo ubriaco fa parte della squadra locale di football allora tanto meglio perché questi studenti atleti hanno una fama talmente spropositata da essere divinizzati.
Il risulto è ovvio: un narcisismo all’ennesima potenza che li convince del fatto che a loro tutto è possibile e tutto sarà perdonato.

Attenzione, dunque, qui non si parla di stupratori che nascondono la faccia sotto un cappuccio e aspettano vittime casuali all’angolo di un vicolo buio:
sono amici d’infanzia, vicini di casa, compagni corso o tutt’al più amici di conoscenti che agiscono tra le mura domestiche.

Hanno un aspetto mansueto e rassicurante, sono gentili e simpatici a volte anche timidi, insomma, brave persone che non possono aver fatto queste cose: sei tu la bugiarda!!!

Lo stupro (...) è l’unico crimine in cui si presume che la vittima menta.”


Le donne che hanno avuto la fortuna di non vivere queste esperienze si meravigliano del numero esiguo di denunce rispetto all’elevato numero di stupri.

” Questo libro si prefigge di comprendere cosa dissuada un numero così alto di vittime di stupro dal rivolgersi alla polizia e di capire le ripercussioni delle aggressioni a sfondo sessuale dal punto di vista dei soggetti che le hanno subite.”

Vergogna, umiliazione, senso di colpa, rabbia, senso di impotenza, perdita di fiducia
Tante le sfumature emotive che parlano di vittime che tendono la mano in cerca di un aiuto negato.

Rimango sempre dolorosamente colpita dal fatto che spesso e volentieri siano altre donne le principali sostenitrici di questa visione.

Cieche perché hanno paura di guardare il lato oscuro degli uomini?

Sorde, perché forse non vogliono riconoscersi in quel grido di aiuto?

” cosa succede se è la persona di cui ti fidi a stuprarti?..

Meglio negare e negare con tutte le forze...

Non si tarda a comprendere come Missoula sia solo un paradigma di tutti quei comportamenti calcificati nella società.

Dal punto di vista narrativo, ho avuto la sensazione che Krakauer, ad un certo punto, si sia fatto sopraffare dalla mole di materiale a disposizione.

Un libro che, nonostante ciò, è importante per come ci racconta di un sistema legale che ha tradito la fiducia di moltissime donne negando giustizia e verità.

..e mi chiedo: il sistema giudiziario italiano a che punto è?

Chi sono le vittime chi sono i carnefici?


message 269: by Martina (new)

Martina (karamazovsister) | 787 comments Per il game, Auto-da-Fé di Canetti :)


message 270: by Acrasia (new)

Acrasia | 6343 comments Wow Martina, bellissimo!

Direi che siamo al completo, pubblico di là :)


message 271: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9696 comments Squadra francese

Titolo: Il quartiere
Autore: Vasco Pratolini
Nazionalità: Italiana
Anno di pubblicazione: 1943
Numero pagine: 178
Punti: 6
Voto: 9,5
Eventuali bonus: 12 (4x4 Italia)


"Poiché la speranza era davvero racchiusa nel Quartiere
e mura, lastrici e volti erano una costante testimonianza della
nostra ragione da far valere un giorno. "



I margini della Firenze di allora raccontati con gli occhi del quindicenne Valerio, proiezione dell'autore stesso.

"Posto al limite del centro della città, il Quartiere si estendeva fino alle prime case della periferia, là dove cominciava la via Aretina, coi suoi orti e la sua strada ferrata, le prime case borghesi, e i villini. Via Pietrapiana era la strada che tagliava diritto il Quartiere, come sezionandolo fra Santa Croce e l’Arno sulla destra, i Giardini e l’Annunziata sulla sinistra."

Il Quartiere così vicino e, allo stesso tempo, lontano dal centro.
Piccole botteghe e donne che scendono a far spesa con abiti dismessi.
Fotografie di una povertà composta e dignitosa ma soprattutto valori forti: Amicizia e Amore.

Valerio. Giorgio, Carlo, Gino, Arrigo, Marisa, Olga, Maria, Luciana nel pieno della giovinezza così aperta al possibile eppure così in bilico tra scelte che possono diventare definizioni irrimediabili.

Il romanzo prende l'avvio nel 1932.
Passa il tempo: è il ’35, è E passa il tempo e arriva il 1937.
In mezzo il consenso di un popolo al fascismo, la Guerra d’Abissinia, l’olio di ricino, il confino.

Il quartiere, infine, è come un arto malato da risanare perché la dittatura si esprime anche attraverso l’urbanistica e l’architettura.
Abbattere, far scomparire ciò che è considerato malsano, non conforme.

Un romanzo di formazione in tutti i sensi: Valerio che inizia a raccontare con i pantaloni corti e senza coscienza e conoscenza.

Atmosfere e personaggi che pulsano uscendo dalle pagine tanto sembrano vivi.
Splendido tanto da perdonargli la visione manichea così lontana dal nostro presente.

Terzo romanzo che leggo di Pratolini ed è ora che ufficializzi il mio Amore.


"Così era passata una generazione sui lastrici del Quartiere, annerendo dal contatto la cordicella che serviva da guida per le scale buie delle case, di canzone in canzone, dal Piave a Faccetta nera. Vent’anni – e uno stesso coscritto, con uno stesso cognome, veste il grigioverde di soldato, fa la sua guerra per cui gli hanno inventato un ideale. Di padre in figlio si tace per una lunga parentesi l’oscura balbettata speranza.
Fanno la guerra, si dannano in essa (ci muoiono) come in una spensierata vacanza che gli offre diverso il quotidiano dolore.
E se non muoiono (se ci si dannano) la speranza gli si è aperta e svelata, sempre troppo tardi."



message 272: by Susanna (new)

Susanna Neri (nsus) | 1642 comments Titolo: L'isola delle anime
Autore: Piergiorgio Pulixi
Nazionalità: ITA
Anno di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 431
Punti: 8
Voto: 7
Eventuali bonus:

un giallo che non mi ha entusiasmato, ma l’ambientazione e le descrizioni dei culti e della natura della Sardegna valgono il libro.


message 273: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9696 comments Squadra francese

Titolo: La madre
Autore: Grazia Deledda
Nazionalità: Italia
Anno di pubblicazione: 1920
Numero pagine: 182
Punti: 9
Voto: 9,5
Eventuali bonus: (Game)

Gotico sardo

L’ansito di un vento impetuoso che percuote ” le povere casette arrampicate come due file di pecore su per la china erbosa è la colonna sonora che annuncia l’angoscia di un dramma che è già in atto:

” Anche quella notte, dunque, Paulo si disponeva ad uscire.
La madre, nella sua camera attigua a quella di lui, lo sentiva muoversi furtivo, aspettando forse, per uscire, ch'ella spegnesse il lume e si coricasse.”



Paulo è il parroco di Aar, piccolo villaggio di bifolchi, dell’entroterra sardo.
Qualcosa in lui è cambiato.
Non più l’uomo mite e pacato che è sempre stato ma preda di un istinto a lui proibito:
quello della passione carnale.

La madre sapeva che il nido stava per cadere.

Una storia gotica che, per struttura e lunghezza, si può considerare una novella.
Il diavolo, i fantasmi, un moribondo e un’estrema unzione; un’indemoniata ed un esorcismo.

Superstizione e fede su cui vigila l’amore materno.

” Allora guardò la sua ombra sulla parete della scala, e le fece un cenno con la testa.
Sì, le pareva di non essere sola:
e cominciò a ragionare come se davvero un'altra persona la sentisse e le rispondesse.
“Che fare, per salvarlo?”

⭐⭐⭐⭐⭐


message 274: by Acrasia (last edited Apr 29, 2022 09:49AM) (new)

Acrasia | 6343 comments Titolo: Winesburg, Ohio
Autore: Sherwood Anderson
Nazionalità: Stati Uniti
Anno di pubblicazione: 1919
Numero pagine: 248
Punti: 8
Voto: 6,5
Eventuali bonus: /

Credo di non averlo apprezzato come merita, anche se è stato il capostipite di una tipologia di romanzi che invece ho apprezzato tantissimo, vedi Furore di Steinbeck o L’urlo e il furore di Faulkner.
Razionalmente ne riconosco il valore letterario ma durante la lettura non mi è arrivato nulla a livello emozionale e quando un libro non mi fa venire le farfalle nello stomaco mi spiace ma vuol dire che manca qualcosa.
Tutti i racconti mi hanno lasciato un senso di smarrimento, di tristezza.
Sembra che tutti i personaggi siano soli e che non possano contare su nessuno, se la devono vedere da sé, nel bene e nel male, e questo mi ha lasciato un gran vuoto. Non c'è condivisione vera, ognuno vive nel suo mondo, anche se le loro vite in qualche modo si incrociano. Il fallimento qui è a portata di mano, nessuno riesce a realizzarsi veramente, anche George, il personaggio filo conduttore di tutti i racconti, alla fine deve partire se vuole salvarsi.
Non c'è che dire, scrittura magistrale, il piacere della lettura è dato soprattutto dallo stile di Anderson, asciutto e deciso, peccato che racconti uno spaccato di vita malinconico che mi ha trasmesso tanta amarezza.
Bellissima la prefazione di Vinicio Capossela che mi ha illuminato su diversi aspetti del libro, ho ascoltato anche la sua canzone tratta da questi racconti, che non conoscevo: https://www.youtube.com/watch?v=BTVc5...


message 275: by Acrasia (new)

Acrasia | 6343 comments Titolo: Agatha Raisin e la giardiniera invasata
Autore: M.C. Beaton
Nazionalità: UK
Anno di pubblicazione: 1994
Numero pagine: 224
Punti: 4
Voto: 8
Eventuali bonus: /

Se nei libri precedenti Agatha mi stava poco simpatica, in questo libro ha guadagnato punti, sarà perchè ha trovato una "rivale" che l'ha costretta a fare i conti con la propria età e la propria linea tondeggiante.
Come al solito c'è tanto perbenismo in questo villaggio, soprattutto le signore nascondono ciò che realmente pensano e mettono su una maschera sorridente e benevola nei confronti di tutti, ma questa Mary è proprio un bel tipino e sconvolgerà un po' la vita tranquilla di queste persone.
Sul cercare il colpevole non mi ci metto neanche perchè non indovino mai, quindi mi godo la storia e quando viene rivelato mi piace stupirmi della scoperta e valutare se gli indizi e le prove a suo carico hanno un senso oppure no.


message 276: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments Titolo: I figli di Húrin
Autore: J.R.R. Tolkien
Nazionalità: UK
Anno di pubblicazione: 2007
Numero pagine: 336
Punti: 6 nazionalità
Voto: 9
Eventuali bonus: /
Commento

Il racconto del destino avverso a cui Hùrin, Morwen e i loro figli sono condannati da Morgoth è uno dei più tristi e commoventi della storia di Arda. Il perno centrale delle vicende che si narrano in questo libro è la cronaca delle gesta del celebre Tùrin Turambar, che cambia molti nomi e molte terre ma non può mai sfuggire a sé stesso. A pesare sul suo destino non è solo la maledizione di Morgoth, seppur atroce e potente, ma il suo carattere e il suo grande orgoglio. Ciò che lo rende valente, di fatto imbattibile, con la spada è anche ciò che lo condanna a seguire la via oscura su cui Morgoth lo indirizza. Per il suo orgoglio non sa seguire i consigli di chi lo ama, allontana chi lo accoglie, fugge da chi può aiutarlo. Ma è anche un uomo che non si lascia corrompere dal Male e lo combatte tutta la vita. Tùrin, come suo padre prima di lui, non diventa mai uno schiavo del Male, ne è anzi uno dei nemici più agguerriti. Proprio per questo il suo destino appare così tragico e straziante, degno delle più grandi tragedie di Shakespeare. La sua storia però ci ricorda che le insidie del Male vanno al di là dello scontro in campo aperto e che per combatterlo bisogna ingaggiare prima di tutto una battaglia con sé stessi, una lotta interiore, per sovvertire uno schema di pensiero che pone i principali ostacoli alla strada del Bene.


message 277: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9696 comments Squadra francese

Titolo: Primo Levi di fronte e di profilo
Autore: Marco Belpoliti
Nazionalità: Italia
Anno di pubblicazione: 2015
Numero pagine: 746
Punti: 14
Voto: 10
Eventuali bonus: /

La genialità dell’uomo comune

Questo è un libro che non conosce l’ultima pagina perché prima o poi lo si riapre, insomma, lo si può, a ragione, considerare un’opera di consultazione.
Un lavoro magistrale quello di Belpoliti che ha dedicato anni alla ricerca.

Da uno sporadico avvicinamento come lettore alla nascita di una passione: un lento e graduale processo di conoscenza che il professor Belpoliti ci racconta.
Primo Levi comincia ad essere oggetto di studio vero e proprio a partire dagli anni ’90:


” Sono vent’anni di una lunga fedeltà, se così la posso chiamare, in cui il mio rapporto con questo autore ha conosciuto alti e bassi, slanci e allontanamenti, perché Primo Levi, al di là della vulgata che lo semplifica e lo riduce sovente a un santino, è uno scrittore complesso e impervio, che contiene molteplici aspetti spesso non immediatamente visibili.”

Così Levi e le sue opere sono analizzate di fronte, ossia nel lato A, quello evidente, palese, pubblico.
Uno studio così approfondito, tuttavia, fa emergere anche le ombre, il lato B, meno immediato ma comunque presente.
Belpoliti lo paragona ad un ” poliedro dalle molte facce, per cui, mentre se ne mette in luce una, ne restano in ombra altre, e non meno importanti.”.
Solo a parlare di Levi scrittore si scoprono molteplici sfaccettature di una scrittura ora autobiografica, ora politica, ora di racconti ecc... Poi c'è il chimico, l'alpinista e tanto altro.

Radunando tutto il materiale, negli anni, si arriva, nel 2015, a questo libro che proprio per questa complessità insita in Levi assume la forma enciclopedica e come tale può essere letto in modo tradizionale o consultando le sezioni che più interessano.
Il volume è, difatti, strutturato in modo analitico e non sequenziale.

In questo libro troverete delle fotografie private che ritraggono un Primo Levi fin dalla più tenera età.
Sono immagini che danno modo di raccontare il suo lato privato e quindi la personalità, entrambi elementi fondamentali per capire le sue opere.

Di ogni libro o scritto * si ricostruisce la storia editoriale, l'origine dei titoli e l'analisi sia strutturale che dei contenuti.

Molto interessante è la sezione dei Lemmi.
Dopo aver presentato ed analizzato ogni scritto, Belpoliti elenca di questa alcune parole chiave che approfondiscono degli aspetti fondamentali collegandosi ad altre opere.

Faccio un esempio, della parola “Treno”, scrive:

”In Se questo è un uomo il treno è un simbolo negativo che s’impone nei primi capitoli (Il viaggio), un’immagine ossessiva che nel libro seguente, La tregua, si rovescia nel suo opposto, senza tuttavia mai perdere quel primo significato. In numerose interviste Levi ha confessato di provare ancora una sensazione di angoscia alla vista di un treno merci. Il treno, simbolo ottocentesco del progresso, diviene nelle pagine dello scrittore torinese anticamera dell’Inferno, strumento della sua bestializzazione.
Levi insiste sull’uso pratico, e insieme simbolico, dei carri bestiame da parte dei tedeschi per condurre gli ebrei e gli altri deportati ai campi di concentramento e di sterminio. In Violenza inutile (I sommersi e i salvati) descrive in modo dettagliato l’uso dei treni da parte dei tedeschi: «Quasi sempre, all’inizio della sequenza del ricordo, sta il treno che ha segnato la partenza verso l’ignoto» (p. 1075, vol. II). In una lettera-articolo a Rosanna Benzi, Quel treno per Auschwitz (in Pagine sparse I), torna a raccontare, a oltre trent’anni di distanza, il viaggio verso Auschwitz. Ha scritto anche una novella di ambiente ferroviario, Breve sogno (in Lilít), di tutt’altra atmosfera”


Insomma, un saggio mastodontico, non riassumibile.
Una ricchezza in cui immergersi a piene mani dove si scoprono le tante sfumature e la genialità dell’uomo comune.

-------------------
*Dall'indice:
Se questo è un uomo/La tregua/Storie naturali/ Vizio di forma/ Il sistema periodico/ La chiave a stella/ Lilit e altri racconti/ Se non ora quando? / Ad ora incerta / Poesie/ L’altrui mestiere / Racconti e saggi/ I sommersi e i salvati/ Pagine sparse


message 278: by Susanna (new)

Susanna Neri (nsus) | 1642 comments Titolo: Furore
Autore: John Steinbeck
Nazionalità: USA
Anno di pubblicazione: 1939
Numero pagine: 656
Punti: 39
Voto: 10
Eventuali bonus: Libro Game
Un libro difficile da leggere, non per la scrittura (evocativa e bellissima) ma per il dolore e il senso di perdita e di impotenza che troviamo in ogni pagina. Sconvolge quanto possano essere ancora attuali le tematiche, il distacco dalla terra che viene vista ormai solo come un bene da sfruttare per avere sempre di più senza pensare alle conseguenze, la lotta tra poveri la paura del diverso che diverso non è fomentata da chi guadagna su questo, il disgregarsi di un concetto di famiglia che senza un nucleo centrale rappresentato dalla casa, dalla terra non esiste più. Un affresco straordinario, dove nonostante la disperazione rimane un sottile filo di speranza, che risiede non in quello che si possiede ma nell'integrità, nella solidarietà, nell'umanità


Titolo: La bara
Autore: Richard Laymon
Nazionalità: USA
Anno di pubblicazione: 1990
Numero pagine: 523
Punti: 10
Voto: 8
Eventuali bonus:
Quando uno scrittore horror incontra un cadavere con un paletto nel cuore qualcosa inevitabilmente succede. Un bel viaggio, con il confine tra la finzione e la realtà sempre labile e i mostri sempre più vicini e terribili di quel che pensiamo, forse il finale un pò debole, ma sul resto gran divertimento.


message 279: by Acrasia (new)

Acrasia | 6343 comments Titolo: Ah l'amore l'amore
Autore: Antonio Manzini
Nazionalità: Italia
Anno di pubblicazione: 2020
Numero pagine: 352
Punti: 7
Voto: 8
Eventuali bonus: /

In questo capitolo sboccia proprio l'amore: Casella riesce finalmente a dichiararsi, Fumagalli e la Gambino escono finalmente allo scoperto, Scipioni ha il suo bel daffare con il suo ménage, Gabriele fa i conti con la prima cotta mentre Rocco è sempre più solo... ricoverato in ospedale si mette ad indagare su un caso di omicidio accaduto durante un'operazione come quella che ha subito lui, come sempre ci vede lungo e non si arrende, nonostante tutti avessero già archiviato il caso come negligenza dell'equipe medica.


message 280: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments Titolo: Una rosa per Emily
Autore: William Faulkner
Nazionalità: USA
Anno di pubblicazione: 1930
Numero pagine: 99
Punti: 3
Voto: 8,5
Eventuali bonus: GAME
Commento

Tre storie di donne, tutte intrappolate in una prigione familiare e da regole sociali che asfissiano la libertà femminile. Sono storie tragiche, abbastanza cupe, dove non sembra esserci nessuna via di scampo. Storie diverse e simili allo stesso tempo, scritte magistralmente e capaci di inquadrare la realtà delle vite delle protagoniste con precisione quasi chirurgica.


message 281: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments Voi che leggerete per la prossima tappa? Io ancora non ho idee :(


message 282: by ✨Virè (new)

✨Virè (vire) | 2789 comments Io avevo in programma Il signor Malaussene di Pennac, che anni fa iniziai a leggere ma senza ingranare, quindi abbandonai dopo poco. Penso che sia l'occasione giusta per riprovarci


message 283: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments Intanto mi è venuto in mente: leggerò La riva delle Sirti di Julien Gracq


message 284: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9696 comments Saturn wrote: "Voi che leggerete per la prossima tappa? Io ancora non ho idee :("

Di questo periodo ce ne sono parecchi che mi piacerebbe leggere quindi sono molto indecisa.
Ad esempio: Memorie di una ragazza perbene oppure Génie la matta...
Ci devo pensare..

@Viré, scusa, ma per la tappa attuale non hai letto proprio nulla??


message 285: by ✨Virè (new)

✨Virè (vire) | 2789 comments Ho letto qualcosa ma non ancora il libro tappa, spero di dare una bella botta nel weekend. Purtroppo sono stata fagocitata dal lavoro, quindi ho dovuto rallentare molto le letture...Le poche che ho fatto non sono riuscita ancora a commentarle, spero di farlo in questi giorni


message 286: by Acrasia (new)

Acrasia | 6343 comments Titolo: L'architettrice
Autore: Melania Mazzucco
Nazionalità: Italia
Anno di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 569
Punti: 11
Voto: 6,5
Eventuali bonus: /

Un libro denso di personaggi, avvenimenti, storia e arte.
Una prima parte molto coinvolgente, che gira intorno alla figura del padre di Plautilla e permeata dell'amore che lei prova per quest'uomo fuori dal comune, sempre allegro e con mille idee in testa, un uomo poliedrico nell'arte: pittore, scrittore, attore... che però non scende a compromessi quindi non riesce a sfondare e a diventare qualcuno perchè non vuole legarsi ad un mecenate, ma restare indipendente per portare avanti le sue idee; sostiene che la vera ricchezza consista in ciò che si impara e si conosce e che sta nella testa, per questo la famiglia resterà sempre povera e saranno costretti a traslocare più volte portandosi dietro quelle poche cose tra cui i materassi, unico lusso che si possono permettere in quanto li fabbricava il nonno materassaio.
...quest'uomo inafferrabile, con le dita macchiate d'inchiostro, sempre chino sui suoi fogli, distratto, svagato, che non dorme mai, si fa chiamare in dieci modi diversi, un nome per ognuna delle sue personalità, e un giorno porta il camice da pittore, l'indomani la maschera di Pantalone, un giorno si veste da prete e l'altro affitta un cappello di velluto con la piuma rossa perchè certi banchieri l'hanno invitato a un ricevimento.

Plautilla è destinata a seguire le orme del padre, al contrario della sorella che invece si sposerà e avrà una famiglia, non senza sofferenze sia per l'una che per l'altra. Bellissima la frase che la sorella le rivolge anche se in un momento di rabbia: Va' a cercarti uno sgabello nella storia

Plautilla vive una lunga vita durante tutto il '600, epoca in cui Roma era pervasa di un fervore artistico eccezionale, in cui i vari Papi che si sono susseguiti hanno influito sullo sviluppo della città favorendo questo o quell'artista, Bernini e Borromini, Pietro da Cortona... e nel momento in cui conosce Elpidio, giovane alle dipendenze di Mazzarino dalla cui amicizia trae molti vantaggi, veniamo a conoscenza anche dei vari intrighi con il re di Francia.
Proprio grazie ad Elpidio Plautilla scopre la sua passione per l'architettura, certo non senza difficoltà, ma riesce a ritagliarsi una posizione e a farsi accettare soprattutto dai muratori con cui lavora, che con più esperienza di lei sul campo non le consentono di comandarli.
E' così che succede con le cose nuove ... all'inizio c'è scandalo, poi fastidio, infine indifferenza. Ciò che sembra impossibile diventa normale

Le parti ambientate nel '600 si alternano a Intermezzi ambientati nel 1849 durante l'invasione francese e ritroviamo nella stessa villa progettata da Plautilla i soldati asserragliati in difesa dell'ultimo baluardo prima di capitolare.
strano destino... andare alla guerra a uccidere e a morire, nelle ville barocche costruite sulle colline di Roma per diventare luoghi di piacere e di delizie...

Dicevo all'inizio che si tratta di un libro denso, forse troppo. C'è veramente tanta carne al fuoco e il rischio è stato quello di perdersi nel racconto nominando un sacco di personaggi e di situazioni che a lungo andare mi hanno annoiato, anche se sulla scrittura nulla da dire, molto poetica ed evocativa quando parla di Roma e dei suoi quartieri (a mio parere protagonista insieme a Plautilla) e in alcuni punti quasi commovente soprattutto quando descrive l'arrivo della peste.


message 287: by Acrasia (new)

Acrasia | 6343 comments Ho letto anche il libro game e ora sto leggendo il libro di tappa, che ho cambiato perchè Proust proprio non lo reggevo, troppo pesante per questo mio periodo, sono passata a La schiuma dei giorni di Boris Vian che per ora mi sta piacendo molto.
Tornerò a commentare.


message 288: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9696 comments ✨Virè wrote: "Ho letto qualcosa ma non ancora il libro tappa, spero di dare una bella botta nel weekend. Purtroppo sono stata fagocitata dal lavoro, quindi ho dovuto rallentare molto le letture...Le poche che ho..."

Perfetto. Te lo chiedevo perchè mancano pochi giorni e non avrei voluto tu fossi esclusa 😉💪🏼


message 289: by Acrasia (new)

Acrasia | 6343 comments Titolo: Fiesta
Autore: Ernest Hemingway
Nazionalità: Stati Uniti
Anno di pubblicazione: 1926
Numero pagine: 277
Punti: 15
Voto: 8
Eventuali bonus: Game

Per me è stata una rilettura, che ho affrontato senza troppa voglia a dir la verità perchè avevo il ricordo poco entusiasmante della prima volta, ma proprio per questo ho voluto rileggerlo e menomale, perchè stavolta mi è piaciuto un sacco!
Evidentemente la maturità ha giovato o forse è stata solo la voglia di spensieratezza che ho in questo periodo che mi ha fatto immedesimare nei personaggi: scanzonati, leggeri, a volte irresponsabili che si prendono una vacanza e se ne vanno a Pamplona durante la festa di San Firmino.
Certo non ho condiviso l'entusiasmo per la corrida e per questa festa tradizionale spagnola che mi fa accapponare la pelle solo a pensarci, però è bella l'atmosfera che si respira in tutto il libro, quella leggerezza con cui i protagonisti vagano da un posto all'altro e si divertono, anche e soprattutto con l'aiuto di litri di alcool che li porta ad autodistruggersi, a litigare per una donna e a farsi del male, offendersi, ma vivendo fino in fondo il momento. I personaggi sono tutti molto irrequieti, alla ricerca di qualcosa che li faccia stare bene ma immancabilmente falliscono.
Quando anche l'ultimo giorno di festa è passato emerge quella sensazione tipica di quando ci si rende conto che si deve tornare alla vita reale, e l'ho provato anch'io quel senso di vuoto conscia di aver trascorso giorni intensi in compagnia di questi ricchi e indebitati scapestrati che pensano di sapersi godere la vita e invece cercano solo di nascondersi da essa.

Non sopporto il pensiero che la mia vita stia scorrendo via così in fretta e che io in realtà non la viva


message 290: by Acrasia (last edited May 22, 2022 09:43AM) (new)

Acrasia | 6343 comments Saturn wrote: "Voi che leggerete per la prossima tappa? Io ancora non ho idee :("

Oggi mi ci sono messa d'impegno ed ho trovato tra le mie tante letture in programma qualcosa che possa andare bene: Gerusalemme! Gerusalemme! di Dominique Lapierre

✨Virè wrote: "Io avevo in programma Il signor Malaussene di Pennac, che anni fa iniziai a leggere ma senza ingranare, quindi abbandonai dopo poco. Penso che sia l'occasione giusta per riprovarci"

Io l'ho adorato!


message 291: by Acrasia (last edited May 23, 2022 09:29AM) (new)

Acrasia | 6343 comments Comincio ad abbozzare la lista:

Saturn: La riva delle Sirti di Julien Gracq
Virè: Signor Malaussene di Daniel Pennac
Dagio_maya: Memorie d'una ragazza perbene di Simone de Beauvoir
Acrasia: Gerusalemme! Gerusalemme! di Dominique Lapierre


message 292: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments Acrasia wrote: "Titolo: Fiesta
Autore: Ernest Hemingway"


Io ci provai a leggerlo ma alla fine non ci sono riuscita proprio per via dell'esaltazione della corrida :/
Magari un giorno ci riproverò!


message 293: by Acrasia (new)

Acrasia | 6343 comments Saturn wrote: "Acrasia wrote: "Titolo: Fiesta
Autore: Ernest Hemingway"

Io ci provai a leggerlo ma alla fine non ci sono riuscita proprio per via dell'esaltazione della corrida :/
Magari un giorno ci riproverò!"


Quelle parti le ho lette velocemente ;)


message 294: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9696 comments Confesso:
non ho mai letto Hemingway; c'è qualcosa che mi dice che non fa per me...😬😁

Per il libro tappa scelgo
Memorie d'una ragazza perbene di Simone de Beauvoir


message 295: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4860 comments Titolo: Il castello dei destini incrociati
Autore: Italo Calvino
Nazionalità: Italia
Anno di pubblicazione: 1973
Numero pagine: 126
Punti: 2 nazionalità
Voto: 8
Eventuali bonus:
Commento

Questo libro contiene due testi simili scritti in momenti diversi: Il castello dei destini incrociati e La taverna dei destini incrociati. In entrambe le narrazioni i commensali si ritrovano a raccontare la propria storia comunicando attraverso le immagini dei tarocchi. Ne viene fuori un libro metaletterario dove ogni storia si riscrive sulla precedente. Entrambi i testi mi hanno ricordato la letteratura weird, perché sono ricchi di immagini surreali, piene di simboli e a volte ai limite della comprensione. Il castello mi è piaciuto di più sia come scrittura, che è più aulica e si lega al contesto narrativo più antico, sia come resa generale dell'opera. Mi è sembrato un testo più coeso e scorrevole. L'idea è molto interessante e mettere a confronto le carte disegnate a bordo pagina con le storie narrate impreziosisce la lettura. Fra tutte ho preferito quella dell'alchimista. Ho trovato molto attuale la descrizione di questa città dove tutti sono schiavi dell'oro e dell'avidità. La taverna, invece, ha una scrittura meno elegante e una narrazione molto più caotica. Ciò che mi ha lasciato è quel senso di unione inestricabile che c'è fra tutte le storie, e che sempre ci sarà, dall'alba dei tempi a un futuro remoto. Qualunque racconto è una parte di un grande racconto collettivo e ognuno si intreccia agli altri e ne dipende strettamente. Qui la storia che ho preferito è quella della foresta che si vendica, con la natura che alla fine prende il sopravvento sul genere umano. Anche questa molto attuale. Se da un lato la taverna mi ha lasciato qualcosa in più, di certo si fa leggere con più difficoltà; è un'opera simile al castello ma molto più complessa. Nel castello invece si respira un'atmosfera più suggestiva e accattivante, ed è sicuramente una più piacevole lettura. Come molte opere metaletterarie, anche questa è incentrata fondamentalmente sul concetto del narrare, questa particolare esperienza che appartiene solo a noi e che ci lega a tutti coloro che ci hanno preceduto fin dai tempi delle caverne.


message 296: by ✨Virè (new)

✨Virè (vire) | 2789 comments Eccomi con gli aggiornamenti:

Titolo: La fattoria degli animali
Autore: George Orwell
Nazionalità: UK
Anno di pubblicazione: 1945
Numero pagine: 108
Punti: 4
Voto: 7
Eventuali bonus: 4x4 (UK)

La fattoria degli animali è un grande classico di quelli davvero senza tempo. Nonostante abbia per protagonisti animali e quindi possa sembrare un libro per ragazzi, in realtà rappresenta uno spaccato della società e dei suoi vizi, sempre attuale.
Il libro inizia con la ribellione degli animali di una fattoria inglese, che scacciano i padroni e decidono di gestire da soli le diverse attività. La prospettiva è quella di liberarsi dall'uomo, che li obbliga al lavoro, che decide delle loro giornate e del loro cibo, che porta via i loro prodotti, come uova, latte, privando i loro piccoli di quanto hanno bisogno. Come in tutte le società ci sono però i più intelligenti ed i più ignoranti, quelli che si danno più da fare e quelli che invece sottostanno alle decisioni altrui. Dal primo momento serve una guida, che viene presa inizialmente dai maiali, quelli in grado di studiare e pensare. Non è un caso che l'autore scelga proprio questo tipo di animale, a discapito di cani o cavalli, o altri.
I tentativi dell'uomo di rientrare a prendere il governo della fattoria sono diversi, ma tutti fallimentari. Più si va avanti però e più gli animali si scontrano con i problemi legati al fatto che da soli non possono provvedere a tutto ciò di cui hanno bisogno. A questo si aggiunge la furbizia e la scaltrezza di chi ha preso il comando, che capisce di poter ottenere molto di più, sfruttando l'ingenuità degli altri.
Il maiale scelto come capo da Orwell viene alla fine paragonato con l'uomo, di cui assume le sembianze, quando acquisisce il suo stile di vita, costringendo gli altri animali a condizioni ancora peggiori di quelle che li avevano portati alla rivolta.
L'autore riassume in poche pagine i vizi della società, i meccanismi di prevaricazione e inganno che fanno parte della politica in generale. Nel suo intento c'era quello di una critica alla Russia dell'epoca, alla rivoluzione che, partendo da principi condivisibili, aveva poi portato allo stalinismo.
La rivolta degli animali parte da presupposti giustissimi e porta ad una società equa, con regole uguali per tutti...Con il tempo tutto crolla, l'uomo non è più visto come un nemico, anzi i maiali che dirigono la fattoria tentano di acquisire le sue abitudini tanto da finire per assomigliargli nello stile di vita. Si giunge così all'unica regola finale:

Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri


Credo che questo sia uno di quei libri che si deve iniziare a leggere da bambini e continuare di tanto in tanto a prendere in mano e rileggere. Ogni volta a seconda delle età (e perché no, anche della realtà che abbiamo intorno) se ne possono ricavare riflessioni e sfumature diverse. Sicuro è un libro che seppur nella sua brevità, nel suo stile scorrevole e quasi da favoletta, nasconde un potenziale enorme.

Titolo: Come l'acqua che scorre
Autore: Marguerite Yourcenar
Nazionalità: Francia
Anno di pubblicazione: 1935
Numero pagine: 232
Punti: 8
Voto: 5
Eventuali bonus: 4x4 (Francia)

Tre racconti molto diversi l'uno dall'altro, scritti in età giovanile dall'autrice.
Il primo, Anna, soror..., narra di un amore platonico ed incestuoso tra fratello e sorella, nel lontano regno di Napoli. Un amore straziante proprio perchè non può compiersi, simile per alcuni versi a quello narrato dal grande Sheakespeare.
Il secondo racconto, Un uomo oscuro, il più corposo dei tre, attraversa invece la vita del giovane Nathanael, dall'infanzia fino alla fine dei suoi giorni, attraverso i suoi spostamenti per il mondo, i suoi tanti impieghi e le tante conoscenze che ha modo di fare.
Il terzo infine, Una bella mattina, condensa in poche pagine la storia del figlio di Nathanael, portando il lettore a conoscenza, sommariamente, della sua infanzia e della piega che prenderà la sua vita.
Devo ammettere di aver fatto fatica a terminare la lettura, sebbene si trattasse di poche pagine. Il racconto non è un tipo di lettura che preferisco e sicuramente è poco congeniale per valutare le capacità di uno scrittore. In questo caso però sento di non aver apprezzato nè lo stile, nè la struttura, nè il contenuto in sè. Mi è difficile individuare i punti chiave che mi fanno giungere a queste conclusioni, ho semplicemente la sensazione che ci fosse una nota stonata, sebbene non sappia dire quale sia. Sicuramente non mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi, neanche nel secondo racconto, abbastanza lungo per poter approfondire almeno il protagonista.
Lo stile l'ho trovato piatto, poco coinvolgente, a volte con frasi per me assolutamente prive di senso, anche se su questo posso ritenere responsabile anche la traduzione.
In definitiva non è una lettura che consiglio, almeno dal mio modesto punto di vista.

Titolo: La madre
Autore: Grazia Deledda
Nazionalità: Francia
Anno di pubblicazione: 1920
Numero pagine: 192
Punti: 6
Voto: 8
Eventuali bonus: 4x4 (Italia)

Paulo è il sacerdote di un piccolo paese, che d'improvviso si innamora di una donna. La madre, protagonista di cui non sappiamo il nome, osserva il figlio, è fiera di lui, ha paura per lui, prova i sentimenti di tutte le mamme per i propri figli.
La donna vede il figlio inciampare e cerca di riportarlo sulla retta via, eppure dentro di lei pensa a come sarebbe bello vederlo sposato, con una famiglia e perchè no, dei figli. Paulo dal canto suo si sente in parte oppresso dalla madre, che sa tutto senza sapere ufficialmente, che capisce, che lo segue fin da quando era bambino, che era con lui addirittura in seminario, dove si occupava delle faccende domestiche.
Intorno a questa vicenda, basata su pensieri e sentimenti dei due, vengono narrati piccoli episodi che vedono il prete protagonista insieme ad un ragazzo che ne vuole seguire le orme, aspirando anch'egli a diventare sacerdote.
Il punto di forza di questo breve romanzo è sicuramente lo stile. Grazia Deledda riesce in poche pagine, con una trama piuttosto scarna, a rappresentare le forti emozioni di una madre nei confronti del figlio, l'amore filiale, un ammore che si alterna con l'insofferenza per l'ingerenza del genitore, per come ha condizionato e continua ad influenzare la propria vita e le proprie scelte.
E' la prima volta che leggo questa autrice, ma questo breve romanzo mi è piaciuto molto e mi ha lasciato delle bellissime sensazioni. Sicuramente è un libro che consiglio e sicuramente è una scrittrice che vale la pena approfondire.


message 297: by Susanna (last edited May 27, 2022 02:04AM) (new)

Susanna Neri (nsus) | 1642 comments Titolo: La peste
Autore: Albert Camus
Nazionalità: FRA
Anno di pubblicazione: 1947
Numero pagine: 336
Punti: 12
Voto: 7
Eventuali bonus: 1/4
Fatico davvero a parlare di questo libro, sembra che abbia più anime che cercano di emergere oppure ricorda troppo alcune sensazioni che abbiamo vissuto e che ancora ci angosciano. Per tutto il libro abbiamo la sensazione di guardare da lontano questa città, di non essere coinvolti dalle vicende, di osservare distaccati e infastiditi questi uomini che non si rendono conto, continuano a badare al proprio, agli affari, alla loro piccole vite mentre intorno tutto crolla e sparisce. L'ultima parte però è un pugno allo stomaco, la barriera eretta a difesa della sanità mentale, l'unica cosa che rendeva possibile compiere il proprio lavoro in mezzo a tanta desolazione, crolla, il dolore invade e soffoca e non c'è consolazione, non c'è nulla. Si può solo accettare, accogliere questo dolore e continuare, perchè in fondo ci son domande ma non c'è risposta

Titolo: La "cosa" da un altro mondo
Autore: John Campbell Jr
Nazionalità: USA
Anno di pubblicazione: 1948
Numero pagine: 286
Punti: 10
Voto: 9
Eventuali bonus: 2/4
Stupisce pensare che questi racconti siano stati pubblicati negli anni 30/40, c'è già tanto do quello che poi costituirà la base della SF classica, le macchine che sopravvivono all'uomo, gli alieni invasori a cui l'uomo oppone l'astuzia, la fantasia, forme di vita talmente diversa dalla nostra che nemmeno possiamo concepirle. Chissà se già allora Campbell risentiva dei venti di guerra, alla fine di questo libro rimane un'angoscia, una malinconia per una specie che sembra non essere in grado di sopravvivere e di trovare uno scopo.

Titolo: I sette capelli d'oro della Fata Gusmara
Autore: Carolina Invernizio
Nazionalità: ITA
Anno di pubblicazione: 1909
Numero pagine: 166
Punti: 6
Voto: 5
Eventuali bonus: 3/4
Sicuramente la Invernizio era un'innovatrice, basti pensare che l'eroe di questa fiaba è la piccola e insignificante Topolina che permette a Falco di riuscire in un'impresa altrimenti impossibile. Resta però la sensazione che la morale sia tutt'altro che moderna, che la felicità per i poveri sia nella loro piccola e misera vita, che non debbano avventurarsi e volere qualcosa di più, perchè niente di buono ne verrà fuori. Ma soprattutto, perchè l'intelligente Topolina dovrebbe desiderare come sposo l'inetto, sciocco, presuntuoso e infantile Falco che per tutto il viaggio l'ha sottovalutata e offesa? Forse già allora esisteva la sindrome della crocerossina.


message 298: by Acrasia (new)

Acrasia | 6343 comments @Susanna, come ha detto LaCitty di là i libri pubblicati nel periodo di tappa danno 2 punti ogni 50 pagine, quindi devi raddoppiare il punteggio di tutti i libri 😊
(che brava capo squadra eh, che tiene d'occhio tutti i post della squadra 🧐😂)


message 299: by Acrasia (new)

Acrasia | 6343 comments Titolo: La schiuma dei giorni
Autore: Boris Vian
Nazionalità: Francia
Anno di pubblicazione: 1947
Numero pagine: 240
Punti: 8
Voto: 10
Eventuali bonus: /

Mi sono follemente innamorata di questo libro e potrei chiudere qui perchè ogni parola sarebbe superflua.
Surreale, poetico, leggero, pazzo, ma anche terribilmente amaro e pessimista.
Una storia d'amore assoluta, vissuta così intensamente da dimenticare tutto il resto, nulla è più importante, e anche se la tragedia è dietro l'angolo non ci si arrende, e anche se ci si deve piegare alle costrizioni della società si fa di tutto per salvare questo amore.
Prendo in prestito le parole di Pennac che presenta il libro come un universo pieno di disordine e di sorprese. E' proprio così.


message 300: by Susanna (new)

Susanna Neri (nsus) | 1642 comments Acrasia wrote: "@Susanna, come ha detto LaCitty di là i libri pubblicati nel periodo di tappa danno 2 punti ogni 50 pagine, quindi devi raddoppiare il punteggio di tutti i libri 😊
(che brava capo squadra eh, che t..."


😂 si ma anch'io ormai dovrei aver imparato, invece 🤯 (Edito il post)


back to top
This topic has been frozen by the moderator. No new comments can be posted.