Cami > Cami's Quotes

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  • #1
    Virginia Woolf
    “She had the perpetual sense, as she watched the taxi cabs, of being out, out, far out to sea and alone; she always had the feeling that it was very, very, dangerous to live even one day.”
    Virginia Woolf, Mrs. Dalloway

  • #2
    Jane Austen
    “Depend upon it, you see but half. You see the evil, but you do not see the consolation. There will be little rubs and disappointments everywhere, and we are all apt to expect too much; but then, if one scheme of happiness fails, human nature turns to another; if the first calculation is wrong, we make a second better: we find comfort somewhere—and those evil–minded observers, dearest Mary, who make much of a little, are more taken in and deceived than the parties themselves.”
    Jane Austen, Mansfield Park

  • #3
    John Keats
    “I almost wish we were butterflies and liv'd but three summer days - three such days with you I could fill with more delight than fifty common years could ever contain.”
    John Keats, Bright Star: Love Letters and Poems of John Keats to Fanny Brawne

  • #4
    Virginia Woolf
    “Mrs Dalloway is always giving parties to cover the silence”
    Virginia Woolf, Mrs. Dalloway

  • #5
    Thomas Mann
    “Das Gute kommt immer zu spät, immer wird es zu spät fertig, wenn man sich nicht mehr recht darüber freuen kann.”
    Thomas Mann, Buddenbrooks

  • #6
    Thomas Mann
    “Il bene viene sempre troppo tardi, diventa realtà troppo tardi, quando non si è più capaci di goderne.”
    Thomas Mann, I Buddenbrook

  • #7
    Thomas Mann
    “Attraverso le inferriate della sua individualità, l’uomo fissa senza speranza le mura di cinta delle circostanze esteriori, finché arriva la morte e lo richiama a casa, alla sua libertà… Individualità! Ah, quello che si è, che si può e che si ha, sembra povero, grigio, modesto e noioso; ma quello che non si è, non si può e non si ha, è proprio quello che guardiamo con invidia struggente, che diventa amore per paura che diventi odio. Io porto in me il germe, la radice, la possibilità per tutte le attitudini e le attività di questo mondo… Dove potrei essere, se non fossi qui? Chi, che cosa, come potrei essere se non fossi me stesso, se questa mia persona non mi chiudesse, se non separasse la mia conoscenza da tutti coloro che sono me! L’organismo! Cieca, sconsiderata, deplorevole eruzione dell’incalzante volontà! Meglio, per davvero, che questa volontà si liberi nella notte senza spazio e senza tempo, invece di languire in prigione, appena illuminata da una tremula e vacillante fiammella dell’intelletto!”
    Thomas Mann, I Buddenbrook

  • #8
    Thomas Mann
    “Durch die Gitterfenster seiner Individualität starrt der Mensch hoffnungslos auf die Ringmauern der äußeren Umstände, bis der Tod kommt und ihn zu Heimkehr und Freiheit ruft …

    Individualität!… Ach, was man ist, kann und hat, scheint arm, grau, unzulänglich und langweilig; was man aber nicht ist, nicht kann und nicht hat, das eben ist es, worauf man mit jenem sehnsüchtigen Neide blickt, der zur Liebe wird, weil er sich fürchtet, zum Haß zu werden.

    Ich trage den Keim, den Ansatz, die Möglichkeit zu allen Befähigungen und Betätigungen der Welt in mir … Wo könnte ich sein, wenn ich nicht hier wäre! Wer, was, wie könnte ich sein, wenn ich nicht ich wäre, wenn diese meine persönliche Erscheinung mich nicht abschlösse und mein Bewußtsein von dem aller derer trennte, die nicht ich sind! Organismus! Blinde, unbedachte, bedauerliche Eruption des drängenden Willens! Besser, wahrhaftig, dieser Wille webt frei in raum- und zeitloser Nacht, als daß er in einem Kerker schmachtet, der von dem zitternden und wankenden Flämmchen des Intellektes notdürftig erhellt wird!”
    Thomas Mann, Buddenbrooks

  • #9
    Virginia Woolf
    “Se si alzavano gli occhi e li si guardava direttamente, ciò che lei definiva l’ ‘essere innamorati’ li sommergeva. Essi divenivano parte di quell’universo irreale ma penetrante ed eccitante che è il mondo visto attraverso gli occhi dell’amore. Il cielo li compenetrava; gli uccelli cantavano in loro. E, cosa ancor più emozionante, ella sentiva anche […] che la vita, prima spezzettata in piccoli episodi distinti che si vivevano uno per volta, ora si increspava e si distendeva come un’onda che ti solleva e ti fa ricadere, là, con un tonfo sulla spiaggia.”
    Virginia Woolf, Gita al Faro

  • #10
    Virginia Woolf
    “Poteva essere se stessa, starsene per conto suo. Ed era proprio questa la cosa di cui in quel periodo sentiva spesso il bisogno: pensare, o meglio, neppure pensare. Starsene in silenzio; starsene da sola. Tutto l’essere e il fare, espansivi, luccicanti, vocali, svanivano; e ci si ripiegava, con un senso di solennità, a essere se stessi, un nucleo cuneiforme di oscurità, qualcosa di invisibile agli altri. Sebbene continuasse a lavorare a maglia e a star seduta dritta, era così che si sentiva; e questo suo io, essendosi liberato da ogni legame, era libero di compiere le più strane avventure. Quando la vita si inabissava per un attimo, il campo delle esperienze sembrava illimitato. Ed era comune a tutti questo senso di risorse illimitate, immaginava; uno dopo l’altro, lei, Lily, Augustus Carmichael, dovevano sentire che le apparenze, le cose per le quali gli altri ci riconoscono, sono semplicemente puerili.”
    Virginia Woolf, Gita al Faro

  • #11
    Virginia Woolf
    “Ma la bellezza non era tutto. La bellezza aveva questo guaio: veniva troppo immediatamente, veniva troppo completamente. Fermava la vita - la gelava. Ci si dimenticava le piccole agitazioni; l’arrossire, il pallore, qualche strana distorsione, qualche luce o ombra, che rendeva per un momento riconoscibile la faccia e tuttavia le dava una qualità che in seguito si vedeva per sempre.”
    Virginia Woolf

  • #12
    Virginia Woolf
    “Era comunque una forma di rapporto esigente. Altri oggetti di adorazione si contentavano quell’adorazione; uomini, donne, Dio, tutti permettevano che si adorassero prostrati in ginocchio; ma quella forma, fosse anche soltanto l’alone di un paralume bianco contro un tavolo di vimini, incitava a un combattimento perpetuo, sfidava a una lotta in cui si era costretti ad avere la peggio. Sempre (era nella sua natura, o nel suo sesso, non sapeva quale delle due) prima di scambiare la fluidità della vita con la concentrazione della pittura ella aveva qualche momento di nudità in cui pareva un’anima mai nata, un’anima spogliata del corpo, esitante su qualche pinnacolo ventoso ed esposta senza protezione a tutti i soffi di dubbio.”
    Virginia Woolf

  • #13
    Heinrich Mann
    “«Tutto questo è soltanto la bella facciata,» singhiozzò. «Ma dentro non c'è che miseria e grigiore...»”
    Heinrich Mann, L'Angelo Azzurro

  • #14
    Bertolt Brecht
    “Chi non conosce la verità è soltanto uno sciocco; ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un malfattore!”
    Bertolt Brecht, Galileo

  • #15
    Bertolt Brecht
    “Chi sa perché il dubbio appare agli uomini come una felicità.”
    Bertolt Brecht, Galileo

  • #16
    Bertolt Brecht
    “Scopo della scienza non è tanto quello di aprire una porta all’infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all’infinita ignoranza.”
    Bertolt Brecht, Galileo

  • #17
    Bertolt Brecht
    “Pensare è uno dei massimi piaceri concessi al genere umano.”
    Bertolt Brecht, Galileo

  • #18
    Bertolt Brecht
    “Con le macchine pensano di far miracoli: ma quali? Di Dio non sentono più bisogno; ma che sortii di miracolo saranno? Per esempio, non si deve più parlare di alto e di basso: a loro non serve più. Aristotele, che per tutto il resto considerano alla stregua di una vecchia ciabatta, ha detto (e questo lo citano): «Se la spola del telaio girasse da sola, se il plettro della cetra suonasse da sé, i maestri non avrebbero più bisogno di aiutanti, né i padroni di servi». Ed è quello che sta avverandosi mi sa.”
    Bertolt Brecht, Galileo

  • #19
    Bertolt Brecht
    “Finché l’umanità continuerà a brancolare nella sua nebbia millenaria di superstizioni e di venerande sentenze, finché sarà troppo ignorante per sviluppare le sue proprie energie, non sarà nemmeno capace di sviluppare le energie della natura che le vengono svelate. Che scopo si prefigge il vostro lavoro? Io credo che la scienza possa proporsi altro scopo che quello di alleviare la fatica dell’esistenza umana. Se gli uomini di scienza non reagiscono all’intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l’uomo. E quando, coll’andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall’umanità. Tra voi e l’umanità può scavarsi un abisso così grande, che ad ogni vostro eureka rischierebbe di rispondere un grido di dolore universale…”
    Bertolt Brecht, Galileo

  • #20
    Gustave Flaubert
    “Desiderava al tempo stesso morire e vivere a Parigi.”
    Gustave Flaubert, Madame Bovary

  • #21
    Gustave Flaubert
    “Ma che importanza aveva! Non era felice, non lo era mai stata. Da dove veniva, dunque, quella insufficienza di vita, quella istantanea marcescenza delle cose a cui si appoggiava?… Ma se da qualche parte esisteva un essere forte e bello, una natura valorosa, ricca al tempo stesso di slancio e di delicatezza, un cuore di poeta sotto sembianze d’angelo, lira dalle corde di bronzo che indirizzava al cielo epitalami elegiaci, perché mai lei, per un favore del caso, non avrebbe potuto incontrarlo? Che cosa impossibile! D’altronde, nulla valeva la pena di una ricerca: tutto era menzogna! Ogni sorriso nascondeva uno sbadiglio di noia, ogni gioia una maledizione, ogni piacere il disgusto, e i migliori baci non lasciavano sulle labbra che l’irrealizzabile desiderio di una voluttà più alta.”
    Gustave Flaubert, Madame Bovary

  • #22
    E.M. Forster
    “A trouble - nothing as beautiful as a sorrow - rose to the surface of his mind, displayed its ungainliness and sank. Its precise nature he did not ask himself, for his hour was not yet, but the hint was appalling, and, hero though he was, he longed to be a little boy again, and to stroll half awake for ever by the colourless sea.”
    Edward Morgan Forster

  • #23
    Joseph Conrad
    “La mia idea era di lasciare che la squadra di incatenati scomparisse alla vista prima di salire la collina. Sapete che non sono tenero in modo particolare; ho dovuto colpire e parare colpi. Ho dovuto difendermi e talvolta attaccare - il modo migliore per difendersi - senza calcolarne il costo esatto, secondo le necessità del genere di vita in cui ero incappato. Ho visto il demone della violenza, il demone della cupidigia, e il demone della bramosia bruciante; ma, per gli dèi!, erano demoni forti, vigorosi, dagli occhi ardenti, che scuotevano e trascinavano uomini - uomini, dico. Ma mentre ero su quella collina, previdi che nel sole accecante di quella terra avrei conosciuto un demone floscio, pretenzioso, dagli occhi smorti, di una follia rapace e spietata. Quanto insidioso potesse essere, dovevo impararlo soltanto dopo parecchi mesi e a mille miglia di distanza.”
    Joseph Conrad, Heart of Darkness

  • #24
    Joseph Conrad
    “Perfino un profondo dolore può alla fine trovare sfogo nella violenza - ma più generalmente prende la forma dell’apatia.”
    Joseph Conrad, Heart of Darkness

  • #25
    Samuel Beckett
    “ESTRAGON: We always find something, eh Didi, to give us the impression we exist?

    VLADIMIR: (impatiently). Yes, yes, we’re magicians. But let us persevere in what we have resolved, before we forget.”
    Samuel Beckett, Waiting for Godot

  • #26
    William Shakespeare
    “Bad is the world, and all will come to naught
    when such ill-dealing must be seen in thought.”
    William Shakespeare, Richard III

  • #27
    Jack Kerouac
    “Camminavo nella sera piena di lillà con tutti i muscoli indolenziti in mezzo alle luci della 27a Strada nella Welton nel quartiere negro di Denver, desiderando di essere un negro, sentendo che quanto di meglio il mondo di bianchi ci aveva offerto non conteneva abbastanza estasi per me, e neppure abbastanza vita, gioia, entusiasmo, oscurità, musica, né notte sufficiente. Mi fermai a una piccola baracca dove un uomo vendeva peperoni rossi caldi in cartocci di carta; ne comprai un po’ e li mangiai, passeggiando per le buie strade misteriose. Desiderai di essere un messicano di Denver, o persino un povero giapponese stremato dal lavoro, tutto fuorché quel che così tristemente ero, un ‘uomo bianco’ disilluso.”
    Jack Kerouac, Sulla strada

  • #28
    Giovanni Verga
    “Nei piccoli paesi c’è della gente che farebbe delle miglia per venire a portarvi la cattiva nuova.”
    Giovanni Verga, Mastro-don Gesualdo

  • #29
    Samuel Beckett
    “You're on Earth. There's no cure for that.”
    Samuel Beckett

  • #30
    Christa Wolf
    “Ci abituiamo di nuovo a dormire tranquilli. Viviamo senza risparmiarci, come ce ne fosse anche troppa di questa strana sostanza ch'è la vita, come se non dovesse avere mai fine.”
    Christa Wolf, Il cielo diviso



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