“C’è nostalgia, dentro, e malinconica invidia, appena un po’ di disprezzo e una grande, casta felicità.”
― Tonio Kröger
― Tonio Kröger
“Il ragazzo intuiva che quella fame era il nocciolo della follia del vecchio, e segretamente aveva paura che si potesse trasmettere, che gli si potesse nascondere nel sangue e, un giorno, colpirlo. Allora lui sarebbe stato dilaniato dalla fame, come il prozio, il suo stomaco non avrebbe più avuto fondo e nulla avrebbe potuto guarirlo o saziarlo, se non il pane della vita.
Quand'era possibile, tentava di sfuggire a questi pensieri, di guardar le cose normalmente, di non vedere più di quanto gli stava davanti e di non oltrepassarne, con gli occhi, la superficie. Aveva l'aria di temere che se avesse permesso al suo sguardo di soffermarsi un attimo di più di quanto occorreva per riconoscere una cosa - una vanga, una zappa, i quarti posteriori del mulo attaccato all'aratro, il solco rosso ai suoi piedi - quella cosa si sarebbe levata improvvisamente dinnanzi a lui, estranea e spaventosa, esigendo che la nominasse, e la nominasse senza errori, e lui sarebbe stato giudicato dal nome che le avrebbe dato. Tarwater faceva il possibile per evitare il rischio di questa intimità con il creato. Quando fosse giunto il richiamo del Signore, avrebbe voluto che fosse una voce da un cielo limpido e nudo, la diana di Dio Onnipotente, non sfiorata da mano o da alito umano.”
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Quand'era possibile, tentava di sfuggire a questi pensieri, di guardar le cose normalmente, di non vedere più di quanto gli stava davanti e di non oltrepassarne, con gli occhi, la superficie. Aveva l'aria di temere che se avesse permesso al suo sguardo di soffermarsi un attimo di più di quanto occorreva per riconoscere una cosa - una vanga, una zappa, i quarti posteriori del mulo attaccato all'aratro, il solco rosso ai suoi piedi - quella cosa si sarebbe levata improvvisamente dinnanzi a lui, estranea e spaventosa, esigendo che la nominasse, e la nominasse senza errori, e lui sarebbe stato giudicato dal nome che le avrebbe dato. Tarwater faceva il possibile per evitare il rischio di questa intimità con il creato. Quando fosse giunto il richiamo del Signore, avrebbe voluto che fosse una voce da un cielo limpido e nudo, la diana di Dio Onnipotente, non sfiorata da mano o da alito umano.”
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“Fu quando scesero dal tram, vicino a casa, che Rosa brontolando disse piano che aveva paura di essere incinta. Ginia le diede della stupida e litigarono sull’angolo. Poi la cosa passò, perché Rosa si era messa in quello stato solamente per lo spavento, ma intanto Ginia fu più agitata di lei, perché le pareva di esser stata truffata e lasciata a far la bambina mentre gli altri si divertivano, e proprio da Rosa poi che non aveva neanche un po’ di ambizione. «Io valgo di più», diceva Ginia, «a sedici anni è troppo presto. Peggio per lei se si vuole sprecare». Diceva così, ma non poteva ripensarci senza umiliazione, perché l’idea che quelle altre senza mai dirlo fossero tutte passate nei prati, mentre a lei, che viveva da sola, la mano di un uomo dava ancora il batticuore, quest’idea le tagliava il fiato.”
― La bella estate
― La bella estate
Cami’s 2025 Year in Books
Take a look at Cami’s Year in Books, including some fun facts about their reading.
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