Iaia Guardo's Blog, page 129

December 1, 2014

-23 a Natale e Prima Tombola Natalizia: Vinci un Libro!


S��, cominciamo cos�� ��senza preavviso con la Prima Tombola Natalizia.


Importante: Non fatevi la paranoia “non partecipo perch�� non commento mai e se lo facessi adesso sembrerebbe ��solo per interesse blablabla”. Vedo i numeri. So che ci siete. E cinquemila visite giornaliere, in media, non sono un bug di sistema (o s��? ). Non lo penso e basta. Partecipate. E’ solo un modo carino per chiudere l’anno insieme e magari con ��questa scusa ci conosciamo un po’ ( ci tenevo tantissimo a specificarlo perch�� in molti questa cosa me la scrivete ovunque. Smettetela! E giochiamo ! E’ Natale Santopacchettodiregalo!�� Meno paranoie e pi�� risate deliranti)��



Oggi il quarantesimo ( 40��)����commento vince il libro La cucina del Monaco Buddhista: 99 Ricette Zen per nutrire corpo e anima (l’ho recensito all’interno della Libreria di Iaia e se vuoi puoi saperne di pi�� qui).



��Per far s�� che la vittoria sia valida bisogna soltanto avere un’accortezza:

Non scrivere tre commenti di fila��(ma puoi scriverne quanti ne vuoi. Non �� ammesso solo tre di fila, perch�� si giocherebbe da soli. Le tombole qui sono fatte soprattutto per delirare tutti insieme. Io stessa eviter�� di commentare per non creare confusione “durante lo ssvolgimento”. Nel caso in cui intervenissi i miei commenti non verranno, giustamente conteggiati)��.����Nel caso di tre commenti consecutivi: La Tombola la����vince il commentatore successivo.


Onde evitare di ritrovarmi con pacchetti, pacchettini, indirizzi persi e una serie di tragedie pronte in agguato, quest’anno spedir�� direttamente da Amazon con un semplice click. Inviami il tuo indirizzo, qualora fossi il vincitore, a info@maghettastreghetta.it con oggetto��(per favore me lo scrivi maiuscolo per dare maggiore risalto?) CRETINA HO VINTO LA TOMBOLA! (cretina devi dirmelo per forza, s��. Se la coscienza ti rimorde, sappi che sbaglia, ma aggiungici un cuoricino e tutto passa).


 



Non �� un giveaway che sponsorizza un brand. Non ho alcun tipo di contatto con nessuno dei marchi, case editrici e quant’altro.

Non si richiede nulla ai partecipanti.��I prodotti sono stati da me acquistati (con molto piacere, tra l���altro) come fossero semplicissimi regali ad amici.��E��� una tombola, che affida tutto al caso e niente pi��; tanto da dire in anticipo il numero del commento vincitore. Non vi �� alcun tipo di estrazione. Non ci sono operazioni commerciali o magheggi. Difficile da credersi ma nel mio caso bisogna rassegnarsi. Farsene una ragione.��Cos�� ��.��Per chiarimenti, comunque, potete rivolgervi al mio Notaio Nano da giardino a questo indirizzo info@maghettastreghetta.it. Grazie (non fate brutte figure riguardo illegalit��-giveaway-frizzi e lazzi perch�� sono davvero ben informata. No perditempo, insomma. Buon Natale! Grazie *plin plon comunicazione di servizio*).

 


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Published on December 01, 2014 23:08

Si parte per il Pappamondo! Prima Tappa: Portogallo a mangiare Pastel de Bel��m






Ingredienti per 6 Pastel de Bel��m



240 ml di latte intero
60 ml di panna fresca
5 tuorli d’uovo
3 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
1 pizzico di sale
2 striscioline di scorza di limone
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
cannella in polvere
500 grammi di pasta sfoglia pronta
zucchero a velo

In una ciotola capiente sbatti con la frusta da pasticciere il latte con la panna. Aggiungi i tuorli, lo zucchero e il sale. Incorpora pian piano la farina setacciata facendo ben attenzione a non formare grumi. Il composto comincier�� ad addensarsi. Aggiungi a questo punto la scorza ben lavata e grattugiata, la vaniglia e un generoso cucchiaino di cannella (se non ti piace il sapore intenso di cannella puoi anche mettere due stecche che toglierai dopo la cottura). Continua a mescolare senza fermarti e trasferisci tutto in un pentolino. A fuoco basso cuoci sempre adoperando la frusta. Le uova non devono cuocere. La crema si deve praticamente solo addensare e se tender�� ad appiccicarsi e indurirsi lungo le pareti presta bene attenzione perch�� significa che qualcosa sta andando storto. Lasciala raffreddare dopo averla rovesciata in un altro recipiente e togli l’eventuale pellicina che si former�� in superficie.


Stendi la pasta sfoglia che hai deciso di adoperare e taglia con l’aiuto di un coppapasta, ��o di un bicchiere, tanti cerchietti. Devono essere almeno tre per pasta e tutti lavorati sottilissimamente e impilati uno sopra l’altro a forma di coppetta. Poggiali su degli stampini da muffin bassi leggermente imburrati e riempili con la crema. Inforna le tortine per 15 minuti circa a 150-160 gi�� caldo. Se la superficie (dipende dal forno) si scurisce troppo durante la cottura copri le pastel con carta di alluminio. E’ normale e giusto che la crema si annerisca un po’ ed �� certo, ma troppo sarebbe sbagliato. Fai raffreddare e servi con una generosa nevicata di zucchero a velo se vuoi.



Da oggi La Ricetta Scaricabile da conservare! (mi sto organizzando per sottolineare: “da oggi e per sempre” ma facciamo per adesso che funziona “da oggi e giuroquandociriesco” lascer�� anche Le Ricette in formato immagine scaricabile in modo che le possiate conservare e tenere sempre con voi a portata di mano) . A fondo Post trovi la scheda.��




Oggi �� partito il Calendario dell’Avvento e se non c’�� la prima casellina con il regalo �� perch�� non ci sono arrivata a organizzare bene tutto; cos�� senza girarci tanto intorno. Questa settimana conto per�� di far fuori tutti quelli che vorranno impedirmi di far ci�� (non uso mai ci�� e la cosa francamente mi dispiace. Dovevo rimediare). Questo Natale, per ragioni che mi pare quasi superfluo sottolineare perch�� direi che vi tedio gi�� abbastanza (mi trattengo molto a dirla tutta), sar�� il pi�� atroce di tutti e detter�� proprio l’inizio di una bella catena di tristezza infinita che mai niente potr�� colmare. Ma chi sono io? Chi ha sempre voluto che fossi il mio pap��? Una Maghetta. Che non vede semplicemente il bicchiere mezzo vuoto ma proprio colmo straripante. E allora in barba alla tristezza, alla disperazione e al buio ho deciso di partire per un viaggio in giro per il Mondo. Ti��, maledetta tristezza.

Non potendolo fare ( PER ADESSO *risata sadica* sottolineo PER ADESSO) davvero, mi sono detta che si poteva organizzare un bel tour virtuale che servir�� da studio finch�� quel PER ADESSO rimarr�� tale. C’�� cosa pi�� bella che pensare di viaggiare insieme a voi? Per me no. Voi sarete sicuramente terrorizzati e gi�� sicuri di un volo che manco ne L’aereo pi�� pazzo del mondo (quanto era bella la scena della suora che suonava la chitarra staccando la flebo? E quella di no panic-no panic-PANIC? E quella della signora impaurita che veniva presa a schiaffi? E. E d’accordo che stando con il cinefilo intellettuale sono devota al cinema impegnato ma ho un passato comune di cui vado fiera e L’aereo pi�� pazzo del mondo, non mi vergogno a dirlo, insieme alla Pallottola Spuntata mi fa letteralmente cappottare).



Maghetta user�� diversi mezzi di trasporto. Percorrer�� in lungo e largo tutto il Mondo. La Rubrica Pappamondo (rullo di tamburi!) non sar�� una cosa prettamente Natalizia a dire il vero, ma proprio una delle grandissime novit�� dell’anno prossimo. Perch�� questo blog non solo diventer�� cosmopolita ma subir�� diverse modifiche che vedrete in corso d’opera. In mezzo a tantissime ricette, pressocch�� tutte dolci, relative alle varie tappe ci saranno anche delle idee super veloci natalizie, apparecchiature e Tutorial come lo scorso anno riguardo oggettini d’arredo ma anche da regalare. Non ho abbandonato il canale Youtube (grazie sempre perch�� mi incoraggiate continuamente) ma da quando sono la Mamma di Koi il tempo �� diminuito vorticosamente. Devo prendermi cura anche di quella piccola pelosa convinta ormai di essere il mio specchio. L’ultima? Mi abbaia se non le do le matite quando coloro. Non vuole sgranocchiarle ma leccarle. Le tiene in bocca e gira per casa. Attendo, e non credo che tardi ad arrivare, il momento in cui pogger�� quella punta sul foglio e comincer�� a disegnare. Lungo preambolo s��, ma solo per la prima volta (no regia! Niente risate registrate. E’ vero!). Perch�� da domani parler�� pi�� Maghetta che io. L’intenzione �� ticchettare meno follie e pubblicare molte pi�� idee.


Su Facebook sabato ho anticipato la notizia di questo viaggio e tutti siete stati entusiasti regalandomi come sempre una gioia incontenibile. E allora: la valigia di sogni ce l’abbiamo? Beauty case strapieno di voglia di vedere? Bagaglio a mano con mattarello, ingredienti, fogli e ��penna? Bene. Salpiamo a bordo di una Mongolfiera! Si parte


In Giro per il Pappamondo!


Prima tappa: Portogallo.




La Ricetta migliore delle Pastel de Bel��m �� quella dell’Antiga Confeitaria de Bel��m ma �� ahim�� (e giustamente) segreta. Lo dice Lonely Planet (da cui �� tratta la ricetta per altro) insieme a tante altre interessantissime nozioni riguardo a quella che �� indiscutibilmente la quintessenza della bont��. Mesi fa su Facebook ho chiesto quale fosse (non trovo quello status visto che ne faccio duemila al giorno) il dolce che pi�� avevate amato fuori dall’Italia. Qualcosa come seicento commenti di cui quattrocento inneggiavano alle Pastel de Bel��m. In quell’occasione, confesso, ero rimasta incredibilmente stupita. Qualcosa mi faceva scommettere che sarebbero stati brownies, donuts o muffin a vincere. Non speravo in nulla di orientale e mi indirizzavo pi�� verso mete come America o Inghilterra, al massimo Francia. Non per sfiducia ci mancherebbe ma proprio perch�� (oltre a essere cretina, intendo) in un moto di qualunquismo avevo per un attimo dimenticato che per qualche inspiegabile ragione mi seguono persone che hanno sempre un quid e un appeal in pi��. Oh. L’ho detto. Non ho mai letto un commento stupido (passatemela) o una domanda che facesse strabuzzare gli occhi per quanto ovvia. Vengo costantemente commentata e letta da persone di un livello davvero alto che quanto a constatazioni, consigli e considerazioni non fanno che accrescere fortissimamente in me la conferma di avere un “pubblico” amico altissimo. E per questo ringrazio ogni giorno tutti i santi nani da giardino che venero sul terrazzo. Ne approfitto insomma per dirvi ancora un immenso: grazie.


L’azulejo, dall’arabo ������������ az-zulai�� “pietra lucidata”, �� il tipico ornamento dell’architettura portoghese e spagnola. Piastrelle di ceramica smaltata non molto spessa e decorata di rara bellezza. Generalmente hanno una forma quadrata che misura 12 cm per lato ma �� pur vero che ci sono infinite differenti decorazioni. A me ricorda ��tantissimo percorrere le strade di Sidi Bu Said (di cui ho parlato svariate volte e che ricordo per delle bellissime passeggiate con il mio pap��. Indossava dei pantaloni di lino bianchi che si intonavano perfettamente con il resto della magia bianco-azzurra-blu. Come fosse un cielo. Per questo l’azulejo, le nuvole e Maghetta l��. In una Pastel de Bel��m).��




Attonita di fronte a questo tripudio generale sulle Pastel de Bel��m mi sono molto incuriosita. Non le ho mai mangiate e gi�� da allora non avevo neanche la pretesa di poterlo fare adesso, perch�� che ci fossero derivati animali era chiaro quanto il sole. Leggendo diverse ricette mi sono resa conto che la Pastel de Bel��m fosse di una facilit�� disarmante. Si tratta infatti di una crema poggiata su una base di sfoglia e caramellata come fosse creme brul��e nel forno lasciando anche una superficie che�� ricorda visivamente quest’ultima. Il Portogallo, dove la Pastel de Bel��m �� istituzione tanto quanto il Panettone da noi, nel periodo di Natale si gusta un po’ ovunque. In molte pastelerias ma anche nel resto del mondo perch�� la Pastel in questione rappresenta il Portogallo in tutto il globo (soprattutto in paesi dove �� diffusa la comunit�� portoghese: Brasile, Angola, Mozambico, Capo Verde). Lonely Planet calcola che al giorno ne vengano vendute solo in Portogallo qualcosa come 20.000 pezzi. Roba che io da domani voglio capire quanti arancini in media si vendano in Sicilia giornalmente (nessuno mi chieda il perch��, mica faccio parallelismi mentali intelligenti).


La Pastel va accompagna da una bica, ovvero “l’espresso”, e nei brunch domenicali ce ne sono impilate a migliaia calde e vogliose di finire nel palato. Sull’origine come sempre si raccontano diverse storie ma pare che quella accreditata da Lonely Planet sia questa:


Dopo la chiusura dei monasteri a seguito della Rivoluzione liberale del XIX secolo, un intraprendente monaco del Mosteiro dos Jeronimos de Bel��m cominci�� a vendere a un grande negozio dei pasticcini, che divennero presto noti come Past��is de Bel��m. Nel 1837 l’Antiga Confeitaria de Bel��m inizi�� a produrle basandosi sulla ricetta originale di quel Monastero.



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Scarica in��La Scheda numero 1 del Pappamondo se vuoi conservare ricetta, foto e disegno
(basta fare tasto destro- Salva con nome. Ho messo una risoluzione abbastanza alta ma se vuoi il formato .pdf o una risoluzione ancora maggiore non esitare a chiedermelo. A fine Giro Natalizio raggrupper�� tutto il malloppotto e ne far�� un piccolo book virtuale)��


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Published on December 01, 2014 03:12

November 30, 2014

E’ arrivato Dicembre! -24 Giorni a Natale


Io e Koi ci stiamo organizzando per Tombolate natalizie, Sorprese Last Minute, Giochi a premi per����una chiusura dell’anno insieme davvero sorprendente e scoppiettante. Se non avete problemi di tachicardia e non soffrite di “ansia natalizia” unitevi a noi perch�� non se ne vedranno delle belle ma di:��incredibilmente belle. Koi ha molta inventiva (del resto ieri si �� data allo shopping online e ha preteso che le comprassi l’osso natalizio lampeggiante e il biglietto d’auguri con tanto di albero di natale interamente realizzato di pelle di bue)


(Bue, perdonami. Per te non sar�� un bel Natale ma Koi ti porter�� nel cuore. Forse un po’ pi�� gi�� ma �� il pensiero quello che conta. Cosa sto dicendo?)


( Non dovrei dirlo ma. Domani sempre alle 08.08 io terrei ben d’occhio la casella numero 23 che potrebbe celare una bella sorpresa)


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Published on November 30, 2014 23:08

Domani comincia il Calendario dell’Avvento


Pronti a strafogarci di schifezze? (non l’ho scritto io, eh. L’ha scritto Koi).


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Published on November 30, 2014 06:43

November 29, 2014

Riso con Bietola, Carote e Feta


Per due persone:



2 bicchieri di riso abbondanti
1 bella bietola
4 carote generose
feta quanto ti piace
battuto: sedano, carota e cipolla tagliate a dadini piccolissimi
olio extra vergine d’oliva
sale


Non sono stata a pesare chiss�� quali ingredienti ed �� una ricetta che neanche doveva finire sul Blog perch�� avevo poco tempo e non era il caso di fotografarla. Poi, complice una monelleria di Koi che ha tardato la messa in tavola, c’�� stato il click e allora ho fermato il tempo su questa velocissima preparazione ed eccomi qui ��a disturbarvi neuronalmente come ogni giorno.


In un wok fai soffriggere sedano, carota e cipolla con pochissimo olio extra vergine d’oliva. A parte fai andare del brodo vegetale. Prosegui con la classica preparazione del risotto ovvero facendo tostare il riso con olio e battuto e aggiungendo il brodo poco alla volta in modo che cuocia per benino. Nel frattempo aggiungi le altre carote (le 4 grosse) e fa che cuociano insieme al riso, al brodo e al battuto. Aggiungi pure la bietola ben lavata e tagliata e continua fin quando il tutto non sar�� ben amalgamato (posso dire “risottato”? Ho sempre voluto farlo). Quando �� tutto ben cotto cospargi con feta e servi.



Questa �� un’altra di quelle ricette che finiscono in archivio e non si sa mai se vedranno la luce o meno. Nel dubbio, come dico sempre, fotografo praticamente la stragrande maggioranza di quello che servo in tavola. Un buon novantotto percento ci sta tutto (che �� poi questo l’asso nella manica eh. Non �� che ci siano chiss�� quali manovre incredibili. Tu nel dubbio fotografa. Al resto si pensa poi). Sto impazzendo, davvero. Mai come quest’anno. Sistemare tutto quello che da fare c’�� tra un impegno di lavoro e l’altro e incastrare tutto il piccolissimo progettino natalizio che ho organizzato pare essere un’impresa che definire ardua �� il minimo (il Blog �� l’unica mia valvola di sfogo, oh passante che non capisci perch�� sei finito nei deliri di un’anziana sgrammaticata. Fuggi te ne prego). Questo week end teoricamente ci eravamo ripromessi di uscire (non lo facciamo da quanti mesi? Si �� perso il conto) e invece abbiamo posticipato alla settimana prossima (�� cos�� che vedremo l’alba del 2018? Mi sa di s��) perdendo tutte le offerte natalizie alla Coin Casa. E solo il cielo sa quanto aspetto il Natale da Coin. E’ pieno zeppo di NANI! Correte.


Al contrario delle organizzazioni precedenti tenteremo un tour de force di 48 ore per rimetterci (o tentare di) un po’ in pari con il lavoro che non possiamo fare nella frenesia degli appuntamenti settimanali. Una remise en forme che non ci far�� stare in forme manco per niente, insomma. Koi si �� ormai convinta di essere una food blogger (questo �� il secondo lungo lamento della giornata e poi la smetto perch�� non ho manco tempo per dire il terzo, vabb��).��Sta l�� dietro la porta della cucina a��osservarmi attentamente senza neanche perdersi un movimento e quando non le sta bene qualcosa interviene con diversi: bau. Lo fa incredibilmente quando faccio qualche pasticcio. E’ come se mi rimproverasse e redarguisse (“�� come” l’ho usato per non far arrivare a sirene spiegate il 118 ma ne sono proprio convinta). Quando disegno vuole i foglietti e se non gliene do uno per ridurlo in mille pezzi non molla la presa e sta l��. Prima con sguardo pietoso. Poi con quello stufo della situazione. Poi passa alle minacce e comincia a mordermi la sedia. Fino alla coscia. Fino alla giugulare (la sto educando molto bene, eh. Non penserete mica che sia viziata? Figurarsi. Sul campanello di casa c’�� scritto Koi).��Questo per dire che sono preda degli appuntamenti, degli incastri e di un cucciolo di labrador che vuole assolutamente prendere il mio posto.��E francamente detto tra noi: al momento Koi gestirebbe la vicenda sicuramente meglio di me.


Perch�� non stavo zitta e mettevo solo il riso? Perch�� volevo augurarvi Buon Week end. E non sono sintetica, si sa.


 


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Published on November 29, 2014 03:12

November 28, 2014

Life in Polaroid

Era da un po’ che non raccoglievo fermatempo per Life in Polaroid, ovvero tutto quello che a volte finisce random su twitter o semplicemente sull’ album fotografico del mio iphone. Non me ne sono accorta io tanto quanto voi ma. Si smette e si ricomincia inconsapevolmente. Ed �� nel silenzio che stanno i perch��.


 



Sono vestiti che si ricorderanno per sempre
American Horror Story mi annoia
In un libro conserviamo tutti i mi piace?
Una mattina da Ikea
Sto qui e aspetto i fagiolini ok?
Interno notte
Mani e mandorle
Pampulupimpulu Sale e Pepe
Muse di Regia
Ma voglia di mostarda
L'ho detto che mi annoia?
Sono dieci anni
Gli spuntini notturni e canale 118
La droga
La droga. Parte due
Giornate da Ikea
Sono solo quattro carrelli, dai
Da quando mi manca Ombretta mangio frutta martorana
Scrivo cartoline
Hamburger mania (sefaperd��)
Il Nippo non apprezza
Ceci e mal di pancia
Per l'albero di Natale virtuale. E sono 4
Pasticciando con Mamma
La

Gelato all'amarena �� la soluzione
La depandance �� quasi pronta
La Depandance e la scala piccola
Insalata preferita ne abbiamo?
Letture fatte troppo velocemente
Poi il tappeto se lo �� mangiato
Mica faccio tartare solo per il Nippo
Piatti dal Giappone
Cavoletti mon amour
Non mi piace per niente
Scoperte importanti
Pallori e Fiori
E dormi sui miei piedi
Angurie a Ottobre
Voglia di Cheesecake vegana al mandarino
E poi crolli cos��
Lo apriamo?
Il primo pranzo in depandance
Fondi
Sere, chiacchiere e abbracci
Appuntamenti di lavoro con l'orologio di pap��
Leonardo mi senti?
Ho ceduto
L'amore della mamma
Credo di aver perduto la testa
Solo lei pu�� distruggermi tutto
Nani, Ombretta e Assassini
Il Danubio che lievita
E penso a Cey
Scoiattolooooooo
I giochini di Koi
Timer natalizi ne abbiamo?
I pensieri di mamma
Le colazioni veloci
I fornelli maledetti
Il castagnaccio e Ombretta lontana
Studiando
Libri molto belli
Libri molto molto belli
Il Fagiolino �� la sua passione
Sei ovunque pap��
Ah il salone ? S��.
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Published on November 28, 2014 12:01

Torta Vegana con Crema Vegana con Cioccolato Vegano per un Natale Vegano (la smetto, s��)


Per dieci persone:



280 grammi di farina bianca (o integrale, meglio)
60 grammi di cacao amaro in polvere
230 grammi di zucchero di canna
135 ml di olio vegetale
1 bustina di 16 grammi di lievito per dolci
350 ml di acqua tiepida (se ti piace la cannella lascia in infusione delle��stecche per una notte)

Per la copertura e imbottitura:



55 grammi di “burro” di soia o se la usi la margarina (clicca qui)
50 ml di acqua
250 grammi di zucchero a velo
vaniglia (o cannella se preferisci)
30 grammi di cacao amaro in polvere setacciato

Setaccia la farina, il cacao e il lievito. Aggiungi lo zucchero, la vaniglia e gradualmente l’olio. Aggiungi l’acqua mescolando costantemente fino a quando l’impasto non �� omogeneo e abbastanza denso. Versa il composto in una teglia unta con��poco olio e inforna a 160 gi�� caldo per 45 minuti circa. Lascia raffreddare la torta e ��quando �� passato il tempo tagliala per bene a met�� con un coltello molto affilato e prestando attenzione a eseguire movimenti delicati.


Metti il burro vegetale che hai scelto e l’acqua in un pentolino e fai riscaldare a fuoco lento fino a quando tutto non sia amalgamato. Togli dal fuoco e aggiungi lo zucchero a velo e il cacao setacciato per bene. Sbatti con una frusta da pasticciere e aggiungi acqua bollente qualora fosse necessario per rendere tutto non troppo denso ma neanche troppo liquido. Spalma la crema sulla superficie del primo disco e poggia il secondo sopra. Procedi poi alla copertura nel modo che preferisci e la fantasia ti consiglia.Sopra puoi spolverare con nocciole, pistacchi, noci ��o mandorle tritate.




Tra le torte vegane, e quindi senza derivati animali, pi�� apprezzate ci sono sicuramente quella che ho composto��con le perle di zucchero��e quella per San Valentino��(ma non dimentichiamoci neppure questa, eh). Senza girarci tanto intorno: la torta vegana ti piacer�� a patto che le aspettative siano reali. Nel senso che un palato abituato alla roba industriale si ritrover�� ad esprimere quasi per certo��inadeguati commenti. E’ lapalissiano che una torta al cioccolato vegana non potr�� mai essere una torta al cioccolato di Buddy Valastro con novemila chili di zucchero, nove uova per cento grammi e un bel panetto da ottocento grammi di burro (ma poi �� uscito dal carcere per guida in stato di ebbrezza? La vogliamo finire ogni volta di farmi pigliare un coccolone? Credevo che si facesse solo di glassa, povera me ingenua). Una torta vegana non sapr�� mai di burro perch�� colpo di scena: il burro non c’��. Si sentir�� a volte l’olio perch�� colpo di scena: l’olio c’��. Non sar�� mai alta due metri e morbida come dieci piani di morbidezza perch�� colpo di scena: tutti questi incredibili grassi non ci sono. Lo so �� stupefacente che io abbia ticchettato tutte queste incredibili rivelazioni in un sol colpo.



Mamma agli inizi mi guardava attonita e piegava anche un po’ il labbro inferiore in segno di disgusto. Le tremava pure la mascella quando cercava di deglutire in cerca di termini non troppo offensivi. Ma si ritornava sempre a quel punto. Come lo si voleva dire era sempre: una schifezza.Adesso��volente o nolente ha il ��palato pi�� abituato a un gusto sicuramente pi�� semplice rispetto a tutto quello che pu�� essere confezionato. E la�� situazione �� cambiata.


La torta vegana non �� per tutti quindi, ma solo per chi �� conscio di quello che mangia giornalmente e ben conosce le differenze che esistono. E’ una questione di cultura gastronomica e nulla pi��. Che qui non si sono mai fatti proseliti sul veganesimo, non si �� mai tentato di convincere nessuno e non si �� neanche terrorizzato con dati, statistiche e allarmi vari. Ognuno mangia quel che vuole. Ognuno �� quel che mangia. Nessuno giudica il piatto degli altri. Ma soprattutto n�� per moda n�� per costrizione si deve fare questa benedettissima torta vegana. Ci sono pure persone intolleranti e meno fortunate che non possono nonostante il proprio volere. Ed �� sempre bello ricordarlo, no?




Vicino a casa mia (ma mi sa che lo avevo gi�� detto solo che la vecchiaia avanza davvero e fra meno di un mese soffier�� su quelle maledette candeline che mi avvicinano agli anta. Agli enta. Volevo scrivere enta) hanno aperto un delizioso biologico fornitissimo dove hanno burri vegetali di ogni sorta. Mi ritrovo ad avere in frigo anche il burro di cacao, che da brava psicopatica ignorante al massimo ho adoperato per metterlo sulle pieghe della labbra insanguinate che ogni anno mi si spaccano. Solo che Angelina Jolie con le labbra spaccate �� la donna pi�� bella dell’universo. Io una disperata abbandonata alla stazione di una citt�� nordica con meno venti e neanche una sciarpa (ma perch�� questa immagine triste?). Mi ritrovo quindi ad avere a disposizione una moltitudine di burri vegetali diversi e sto pacioccando a pi�� non posso (anche la sera quando distrutta dico “voglio morire a ics sul letto” e invece mi ritrovo con lo sbattitore in mano nella speranza di non vedere riflessa la mia figura neanche per sbaglio sulla finestra. Perch�� �� un periodo che brillo per bruttezza inverosimile). Lo scorso anno mi ero ripromessa di fare molte pi�� preparazioni vegane. Quest’anno vorrei non fosse utopia.


Mi piace pensare che siamo noi a cambiare. Che non ci sia staticit��. Che si accetti la diversit��. Che si conosca prima di giudicare. Vedere mamma mangiare una fetta abbondante di questa torta, proprio di gusto, sostenendo che “si capisce che �� vegana” ma con una diversa consapevolezza e coscienza, a me ha fatto francamente emozionare. E’ una torta da provare e rielaborare in svariate forme (ne ho gi�� fatta una versione con i pistacchi e una con le mandorle. Replicher�� per la pubblicazione).


Curiosit�� (che piacciono tanto e ne sono felice):



L’alzata �� la classica con coperchio Ikea
Il tagliatorte �� un regalo di mamma
La tovaglietta fa parte del mio corredo ricamato da Nonna Grazia
Il nastrino che ho messo intorno all’alzata l’ho semplicemente preso in merceria
I gingillini Babbo Natale e Albero con gli stuzzicadenti sono di Party Pieces
La casetta �� del reparto Coin Cucina
Il bimbotto �� un addobbo di decenni fa, suppongo.

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Published on November 28, 2014 07:07

November 27, 2014

Consigli per gli Acquisti su Groupon


Groupon �� il leader mondiale nel settore dei gruppi d’acquisto. Questo permette ai consumatori iscritti di poter accedere ogni giorno a offerte di buoni sconto incredibili presso aziende locali e nazionali. E’ un canale di informazioni, comunicazione e marketing che ha rivoluzionato le dinamiche di vendita. Ti registri su Groupon. Valuti le incredibili offerte, che hanno un countdown laterale con la scadenza, e procedi all’acquisto. La formula �� di poterne usufruire comodamente poi in un arco di tempo facilmente gestibile nel caso in cui fossero offerte di viaggio, corsi e quant’altro. Insomma non �� che la rete stesse aspettando me per spiegare (male) il colosso Groupon ma �� pur vero che mi legge anche Nonna e la cosa va ponderata per benino. Non vorrei che corresse in edicola gridando con le amiche della chiesa: “Mia nipote �� su Groupon me ne dia quattro copie!”. Contando la bizzaria della mia famiglia potrebbe non essere un’ipotesi poi cos�� lontana.


Cosa c’entro io con Groupon? Premesso che ho la vostra stessa faccia allibita e incredula, cerco di spiegare sinteticamente il Progetto #regalasorprese legato a Groupon e a Telethon. Con grande lusinga sono stata contattata per far parte del gruppo delle quattro blogger che consigliano gli acquisti su Groupon. Conosco Serena Sabella (che adoro) di Bismama.com��e con l’occasione ho avuto il piacere di poter allargare i miei orizzonti web scoprendo The Old Now��e Cosa mi metto.


Su Facebook qualche giorno fa anticipavo con il seguente��status:


“Quest’anno Groupon insieme a Telethon regaler�� oltre a grandissime opportunit�� di donare meraviglie, anche tanta speranza. Si avvicinano le feste s��, e con queste anche ondate di ricordi e talvolta dolori e mancanze incolmabili. Non bisogna mai dimenticare le lucette di Natale e la magia; ma anche e soprattutto la fortuna che si ha nello scartare un regalo.


Sarete coinvolti anche voi e presto capirete il perch�� (ci stiamo organizzando con gli assistenti di Babbo Natale!).


Io nel frattempo vi abbraccio forte e vi ringrazio tantissimo perch�� se ho determinate opportunit�� �� solo grazie alla vostra magia.

Siete il mio pacchetto di Natale pi�� bello”


 


graziaguardocouponm


In sostanza �� tutto di una semplicit�� disarmante. Per quanto l’animo Grinch voglia ritardare la voglia di palline colorate, vischi e pacchettini, a Natale manca meno di un mese. A fine Novembre dovremmo un po’ tutti essere dotati di bomboletta d’ossigeno per sopravvivere all’inizio del countdown; perch�� nonostante ci siano gli irriducibili che detestano il Natale e quelli che non vogliono farsi contagiare dal luccichio, alla fine ci ritroviamo un po’ tutti a correre come degli invasati per poi ritrovarci somiglianti ai protagonisti di The Walking Dead, strafatti di panettoni e cioccolatini con la pancia di Babbo Natale (sospetto che sia stato iconograficamente raffigurato cos�� a ragion veduta. Per farci sentire meno soli insomma).


Consiglier�� (ce la sto facendo, eh. L’ho detto che avrei scritto una cosa sintetica) degli acquisti vantaggiosi e ogni giorno nei diversi Social con l’hashtag #regalasorprese (che potete/dovete per divertirci insieme usare anche voi) lancer�� qualcosina magari in scadenza. Sia mai che ci perdiamo il corso di fotografia online con sconti pazzeschi! La difficolt�� per me �� stata davvero quella di fare una cernita. E’ come entrare dalla porta principale della Casa di Babbo Natale e avere libero accesso al pi�� svariato catalogo di Sogni. Dal corso di cucina agli stivaletti di gomma ripiegabili. Dalla possibilit�� di avere un taglio perfetto e lo shatush che non ci faccia sembrare delle disperate con la ricrescita, al servizio fotografico per sentirsi delle modelle (oh! che ci vuole pure quello! E’ inutile negarlo!). Da un viaggio incredibile di tre notti in una Capitale Europea sino ad arrivare al percorso di benessere in una��Spa. E cellulari, televisori e alberi di Natale. Ci sono anche e soprattutto i prodotti correlati a Telethon, che sostengo fortemente.


Sono stata un giorno a cliccare crogiolandomi (e fagocitando pure un discreto numero di cioccolatini) prima dell’esplosione. Prima del quesito supremo:



Ma devo ��consigliare poche cose?
No. Puoi consigliare tutto quello che vuoi
Groupon vuoi sposarmi?
- risposta non pervenuta – (giustamente)


Oh. E qua ti volevo. Perch�� francamente sono una (e mi sa che non �� un segreto) abbastanza difficilotta ed esigente. Mi piacciono molto le particolarit�� e quei quid un po’ cos�� (ok sono antipatica) ma. Ma su #Regalasorprese ci sono incredibili offerte per antipatiche come me e per gente simpatica. Incredibilmente si ha la sensazione di poter risolvere qualsiasi tipo di problema. Magari non per la nonna, perch�� spedirla in una capitale europea mi sembra eccessivo, ma un bel televisore nuovo fiammante con tutti i nipoti facendo una colletta neanche cos�� tanto onerosa ci esce fuori. E la Nonna potr�� guardare le puntate del Segreto in HD. Vuoi mettere? Scommetto che pure le puntate di Uomini e Donne hanno tutto un altro sapore (faccio parte della fazione: io guardo Uomini e Donne per azzerare i neuroni e ripartire con il lavoro.E ��non me ne vergogno).


Groupon non solo ha scelto che io delirassi, dandomi questo onore, ma ha pure pensato bene di omaggiarmi di un buono da spendere all’interno del sito per farmi provare e testare personalmente la qualit��.��Diciamo insomma che sono stata doppiamente (al cubo) fortunata. Ma tutta questa pappardella perch��? ��Ecco.


Perch�� come anticipavo nel messaggio pubblicato su Facebook la cosa pi�� bella del Natale �� donare. Dare. Sotto forma di biscotti, ricette, carezze, abbracci, vicinanza e regali; che sanno di sogno. Un po’ di riposo mentale. Un premio per la difficile chiusura dell’anno con l’augurio di ricominciare con pi�� forza l’anno dopo. Giornalmente io ricevo moltissimo. Faccio parte di quella categoria aliena che nonostante tutto ringrazia la vita e ogni mattina comincia una nuova avventura cercando di resettare tutto quello che di negativo c’��. Sforzandomi principalmente di trasformare il buio in luce. Ma �� anche vero che sono una persona fortunata per altri motivi e non tutti possono avere regali continuamente, ogni giorno, come me. E questo io non solo lo ricordo costantemente a me stessa ma lo inculco per benino a chi talvolta����lo dimentica.


Sto scegliendo (non ce la facciooooooooo. Mi aiutate?) qualche ��meraviglia da inserire nel mio Calendario Dell’Avvento (ricordate che ogni anno metto in palio un regalino per voi per tutti e ventiquattro giorni che precedono la Vigilia, no? Confondendomi con i pacchi e mandando a uno la sorpresa dell’altro e viceversa giusto? Ah no. Questo non dovevo dirlo). Perch�� non voglio essere quella antipatica che non accetta il regalo di Groupon, anzi. Ma voglio essere semplicemente me stessa. Quella che �� felice vedendo gli altri spacchettare i regali. Partecipo proprio perch�� Groupon (poi posso citare la Meravigliosa Veruska Anconitano��che stimo moltissimo e basta, vero?) ha sottolineato pi�� volta una trasparenza che mi appartiene e che ne fa un colosso anche dal punto di vista organizzativo e direttivo (vedi Cuochina sopra, s��).


Perch�� il mio pacchetto siete voi. E perch�� ho sempre sognato questo. Vedervi sorridere come voi riuscite a fare con me. E alloraaaaaaaa. Controllate di non avere spinaci sui denti, perch�� finisce sempre cos�� e partiamo.


I miei consigli quali sono ? Eqqquativolevo.


La Casa di Babbo Natale.

E’ perch�� non posso spostarmi da qui, men che meno quest’anno, per via del lavoro ma sarei gi�� bella imbacuccata in un piumino sobrio color glitter con le stelle in testa avvinghiata a Babbo Natale. Non potendo farlo ho chiuso un attimo gli occhi pensando di preparare��una valigia perfetta per l’occasione e ne �� venuto fuori questo:


(certo che anche il corso dell’educatore cinofilo mi sarebbe servito se avessi voluto portare Koi)





Un’altra occasione incredibile (di cui usufruir�� personalmente-immediatamente) �� la possibilit�� di fare corsi di diversa natura; quelli pi�� interessanti a mio modestissimo avviso?�� Lingue, Cucina e Fotografia. Ve ne segnalo giusto qualcuno ma proprio per il fatto che molte sono offerte a tempo determinato vanno assolutamente controllate e acchiappate��il pi�� presto possibile.


Tutto il Catalogo Telethon lo trovi qui.��E’ importante tenerlo sempre sott’occhio perch�� le offerte cambiano spesso e sono tutte interessantissime (quante volte l’ho detto?).


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Corso di inglese con insegnante madrelingua della durata di 5 mesi con sconto del 92%
Fino a 24 mesi di lingue online con sconto del 90%
Corso online di Inglese fino a 36 mesi con sconto del 90% British School
Corso di inglese con sconto del 89% British School ��(4,6, 12 mesi)��
Corso di Inglese o Spagnolo con insegnanti madrelingua e sconto del 91%

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Corso di Fotografia digitale e base con sconto del 87%
Corso di Fotografia (8 ore) con sconto del 87%

 


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Corso per aspiranti sommelier con sconto del 77%
Corso di Cake Design (5 ore) con sconto del 50%
Corso online di Barman online con sconto del 81%

A seconda poi delle citt�� ci sono diversi Menu Degustazione:


Polenta all you can eat e vino, Menu Gourmet con vista Roma per due persone in un ristorante prestigioso,����Menu pizza con dolce e birra sempre a Roma a un prezzo vantaggiosissimo, Pasticcini e Pane take away a volont�� con sconto del 51% sempre a Roma (oh! Mi trasferisco a Roma!), Menu con i primi fatti in casa all��you can eat, 50 pezzi di sushi con il 69 per cento, Menu sardo con dieci antipasti e tutto un pranzo pazzesco innaffiato da Cannonau, Menu Romano ai Castelli��e davvero una lista infinita dove perdere la testa (sto morendo di fame! Qualcuno mi lanci un panino subito o sbrano la calcolatrice!).


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All’insegna del Risparmio ancora pi�� Risparmio ancora pi��. Ci sono poi i Deal da 30 euro in gi�� che puoi trovare in continuo aggiornamento qui.


La verit��? C’�� davvero pochissimo da consigliare nel dettaglio. La cosa certa �� che basta farci un giro per capire quanto incredibile sia questa realt�� e quante offerte vantaggiose proponga. E diciamocelo con i tempi che corrono �� davvero un bene ��avere la possibilit�� di scegliere il meglio senza strapagarlo. Non posso purtroppo spostarmi per motivi di lavoro ma senza indugio mi sarei fiondata su qualsiasi offerta “In Fuga per Natale” (che trovi sempre in continuo aggiornamento qui). Ancora per pochissimo (e non so se effettivamente quando pubblicher�� sar�� ancora disponibile) ad esempio c’�� una Capitale Europea��, come dicevo sopra, con volo e albergo tre stelle per due persone (2 notti) a un prezzo davvero incredibile.


Adesso non mi resta che capire cosa infilare nel sacco di Babbo Natale per voi. Naturalmente se volete darmi una mano e qualche idea siete non solo benvenuti ma insigniti della fascia “salvatori di Iaia”; perch�� davvero il panico mi ha colto tra tante meraviglie.


Regala Sorprese. Regala Speranza. Regala Groupon.


(ti prego non dimenticare Telethon)


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Published on November 27, 2014 04:50

November 26, 2014

Sandwich al salmone per il t��. Ritz sto arrivando!





4 fette di pane bianco senza crosta
4 fette di salmone affumicato
2 cucchiai di maionese
2 cucchiai di aneto tritato
Succo e scorza di mezzo lime

Sembra un po’ il famigerato Petto di Pollo di Elisabetta Canalis uscito sulla Rivista perch�� non �� che ci voglia chiss�� quale abilit�� a fare un Sandwich. In occasione del Compleanno di Agatha Christie avevo pubblicato, qualche appunto fumettoso e i pi�� conosciuti in assoluto alle ore cinque in punto in Gran Bretagna: quelli rigorosamente al cetriolo.��Berrei t�� ogni quattro minuti, anche peggio del caff��, ma al contrario di quest’ultimo che mi provoca solo esaurimento nervoso-ostilit��-rabbia incontrollabile-tic nervosi (e quindi ribadisco: SOLO), il primo ha la tristissima capacit�� di mandarmi al manicomio per via di una fortissima tachicardia. Posso bere venti caff�� e avere SOLO quelle piccolissime controindicazioni, che nuociono gravemente a chi mi sta intorno (sottotitolo seguita da risata nevrastenica: ecchiseneimporta?) ma basta una mezza tazza di t�� per far partire un cuoremattomattodalegare. E se c’�� una cosa che mi rende ancora pi�� nervosa-ostile-rabbiosa-ticchettosa���� proprio quel rumore di fondo. Quel petto che si muove in maniera incontrollabile mista a vertigini. Il matcha, se fatto bene (e quindi dal Nippotorinese) e in quantit�� ridotte, non mi provoca una frenesia incontrollabile ma dipende a prescindere dallo stato emotivo in corso. Praticamente prima di bere un t�� devo fare una sorta di autocertificazione del mio stato psicofisico e toppo comunque. Alla grande, per giunta.


Allora mi sono data agli infusi e tracanno Choco T�� della Yogi Tea e roba della Clipper in maniera random. Come fossi in un film di quelli americani, dove��girano con thermos e guanti tra i semafori di New York. Solo che porelli quelli per fare i modaioli devono tracannare Chai Tea da Starbucks e io piuttosto che entrarci mi accontenterei di ventiseimila ore di Tachicardia no stop. Perch�� d’accordo che faccio un caff�� orrendo io ma Starbucks mi batte.


 


Se tutto va bene (frase mitologica che ti fa andare poi tutto male) il prossimo anno star�� pochissimo a casa e molto in giro (spero di perdermi e di venire rapita da una trib�� che mi segreghi nelle loro tende e mi costringa a cucinare per loro o al massimo disegnare con i piccoli del villaggio. Chiedo troppo?) e uno dei posti dove mi piacerebbe stazionare facendomi venire una tachicardia fulminante sarebbe il Claridge’s, il Lanesborough e il Brown’s. Ma pure al Ritz non �� che dica di no. Voglio star l�� ad ascolare il pianoforte e l’arpa mentre fuori piove e il mio cuore in gola cerca di vomitare per finire direttamente sul Tamigi. Per poi dirigersi al��London Bridge. Voglio salire sulla ruota e farmi una foto uguale uguale a quella che ha pap�� e poi farmi un selfie da Madame Tussaud con Michael Jackson. Chiedo troppo? Anche con Hugh Hefner. Ecco l’ho detto. Esageriamo, va. Che �� Venerd�� sera e domani mattina non si lavora, dai!

(nessuno e ripeto NESSUNO osi dirmi che giorno ��)



Curiosit��:



I piatti e le tazze (entrambe scompagnate) sono regali della Nonna Angela e ho pianto otto ore per l’emozione (forse qualcosina in pi��).
La forchetta �� un regalo di SantaSignoraPina. E’ in argento. Apparteneva a sua suocera e mi ha omaggiato lasciandomi esterrefatta.
La tovaglietta �� ricamata da Nonna Grazia e fa parte sempre dell’incredibile corredo che ha confezionato per me ormai pi�� di 30 anni fa.
Il piattino d’argento l’ho rubato a mamma. Ecco l’ho detto.

 


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Published on November 26, 2014 03:12

November 25, 2014

Sono Catanese e faccio le Rame di Napoli quando mi pare e piace. Oh.



��500 grammi di farina 00
100 grammi di margarina (ma puoi provare anche con il “burro” di mandorle o il burro ghee)
3 cucchiai di lievito
180 grammi di zucchero
400 grammi ��di latte
120 grammi ��di cacao in polvere amaro
buccia di arancia grattugiata (ma proprio tanta eh)
��Chiodi di garofano tritati (una manciata)
cannella in polvere
��2 cucchiai colmi di�� di miele
2 cucchiai di marmellata d���arance amare��(a scelta)


Per la glassa:



60 gr di margarina
300 gr di cioccolato super fondente
Pistacchi sgusciati tritati

 



Setaccia la farina, lo zucchero, il cacao e il lievito. Unisci tutti questi ingredienti in una bowl. Aggiungi la margarina o il burro che hai scelto. Deve essere a temperatura ambiente come fosse una pomata. Aggiungi il latte e amalgama bene tutto. Puoi naturalmente adoperare il robot. Aggiungi la buccia e gli aromi alla fine. Una volta ottenuto un impasto abbastanza molle versa sulla carta da forno a cucchiaiate ricordandoti che si allargheranno leggermente. Dai una forma ovoidale o tonda. A 150 gradi per 15 minuti ma controlla per bene perch�� dipende dal forno. Prepara nel frattempo la glassa sciogliendo il cioccolato fondente a bagnomaria o al micro e aggiungendo poi la margarina o il burro che hai scelto. Cospargi i biscotti quando si sono raffreddati con la glassa e butta sopra manciate generose di pistacchi tritati. Fai raffreddare del tutto prima di servire.





 


Delle Rame di Napoli ho parlato in maniera pi�� o meno approfondita (pi�� meno a dir la verit��) qui in un post datato 2010. Il Titolo “Rame di Napoli per il mio pap��”, credo dica tutto e ci sarebbe davvero poco da aggiungere. In quell’occasione avevo ribadito come erroneamente si pensi alla Rama di Napoli come fosse un biscotto. E’ in realt�� una fetta di torta in formato mignon che non si pu�� definire nemmeno un cupcake in formato biscotto. E’ un ibrido talmente particolare e bizzarro che bisogna fare solo una cosa: assaggiarlo. E innamorarsene. Generalmente vengono vendute in ogni dove (pure nelle parafarmacie, credo) durante la festivit�� dei defunti. I panifici sono pieni di queste prelibatezze e non vi �� un abitante della mia citt�� che non ne porti a casa, nel periodo, un bel sacchetto stracolmo. Nonostante ci sia ultimamente quest’uso smodato della Nutella e di altre marmellate, la Rama di Napoli, che porta con s�� rievocazioni del Regno delle Due Sicilie e monete contenenti lega di rame, �� un dolce speziato che deve necessariamente essere confezionato con del buonissimo cioccolato. Ogni volta che le ho preparate con il burro per qualche ragione a me ignota non sono piaciute tanto quanto che con la margarina. Non facendo io uso n�� dell’uno n�� dell’altro devo rifarmi ai giudizi dei palati altrui, ma sta di fatto che a pap�� piacevano in tutti i modi. Pure una tristissima versione vegana che non ho pubblicato sotto minaccia del Nippotorinese (che ne deve capire lui, tz��).




Perch�� le Rame di Napoli visto che “il loro periodo” �� passato? E perch�� proprio oggi che dovevamo partire ufficialmente con il Natale? Perch�� la Rama di Napoli come dicevo �� buona pure a Pasqua e a Ferragosto ed �� giusto quindi sponsorizzarla e spingerla al massimo ma anche (e soprattutto) perch�� ieri mentre leggevo tutta eemozionata e commossa l’articolo su ELLE a Tavola che mi riguardava��non ho potuto chiaramente fare a meno di pensare che pap��.


L’avrebbe letto commosso e avrebbe notato sicuramente quello che mi �� saltato agli occhi immediatamente:


Catanese.


Raramente si scrive di me catanese. Sono sempre siciliana. Torinese. Siciliana emigrata a Torino (?). Sicula. Ma mai Catanese. E’ la prima volta. E so che lui questa radice profonda. Questa esatta definizione lo avrebbe emozionato tantissimo. Per puro caso poi capitano le Rame di Napoli in archivio, che manco a dirlo avevo dimenticato di pubblicare il primo Novembre. Niente �� per caso, no?


Provale e ti prego se lo fai dimmelo. Mi renderesti. Ci renderesti, a me e pap��, davvero molto felici di aver portato un po’ di Catania nel tuo cuore.




Curiosit��:


No. Non vedi male. La tazza ha proprio la coda di coniglio ed �� un regalo (bello da far paura) del Nippotorinese che l’ha scovato tra le strade de La Signora.


L’alzata �� a prezzo imbattibile su H&M Home (da quando hanno aperto lo shop online trascorro il mio tempo libero l��).



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Published on November 25, 2014 03:12

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Iaia Guardo
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