Michele Orti Manara's Blog, page 27
July 23, 2015
non te la tirare
Quando ero un diciottenne dai capelli lunghi dicevano che somigliavo a Grignani.
A me pareva di no, ma poi uno mi ha fermato per strada e mi ha detto Gianluca, mi fai l’autografo?
Non sono Gianluca, gli ho detto io.
Dài Gianluca, non te la tirare, ha detto lui.
Gli ho dovuto mostrare la carta di identità, se n’è andato.
E immagino che poi abbia raccontato a qualcuno: Ho incontrato Gianluca, uno stronzo, guarda… Pensa che gira con un documento falso per tener lontani i fan, uno stronzo ingrato...
July 22, 2015
risate
La maggior parte delle risate preregistrate che si sentono in TV risalgono all’inizio degli anni Cinquanta. Oggi buona parte della gente che sentite ridere è morta.

Chuck Palahniuk
Ninna nanna
trad. it. di Matteo Colombo
Mondadori, 2003
Archiviato in:libri Tagged: Chuck Palahniuk, Matteo Colombo, Mondadori, Ninna nanna
July 17, 2015
la morte del principe di bel air
Fa molto caldo e io son ossessionato da quella strana teoria secondo cui la storia di Willy il principe di Bel Air si svolgerebbe tutta nell’aldilà.
Eh sì, dice la teoria, perché gli energumeni della sigla hanno ucciso il nostro Willy, e il taxista che lo porta a Bel Air – ovvero, in paradiso – è in realtà Dio.
Lo so, lo so, pare una gran minchiata. Almeno finché non realizzi che da Philadelphia a Bel Air ci sono 2700 miglia, e farle in taxi non avrebbe alcun senso logico, oltre che un costo...
July 16, 2015
questa la dovete vedere

Il ragazzo comparve ad A***** nel tardo pomeriggio di un giovedì di giugno. Arrivò a piedi, costeggiando i tralicci dell’alta tensione che dalle colline alle spalle del paese scendevano fino a valle. Attraversò in diagonale i campi, facendosi largo tra le piante di mais, e quando fu in prossimità della linea ferroviaria, impossibilitato a proseguire a causa dei cavi elettrici sopra le rotaie, si sedette nell’erba e attese.
Dopo qualche minuto venne notato da un abitante di A*****, un ciclist...
July 14, 2015
quello che sono in grado di fare
Volevo che mi amasse, ho sempre desiderato che le persone mi amassero per quello che ero in grado di fare, non per quello che ero, non mi sono mai fidato una sola volta di ciò che sono. Non mi fido neppure adesso che so fare abbastanza da non dovermi preoccupare, ora che tra quello che so fare e quello che sono non c’è più distanza.

Chiara Valerio
Almanacco del giorno prima
Einaudi, 2014
Archiviato in:libri Tagged: Almanacco del giorno prima, Chiara Valerio, Einaudi
July 7, 2015
“la banca della memoria pangalattica”
L’eroe principale si trova su una nave spaziale di trecentoventi chilometri di lunghezza per novantanove di diametro. Prende in prestito un romanzo realistico dalla biblioteca di quartiere, ne legge sessanta pagine, dopodiché lo restituisce.
La bibliotecaria gli chiede perché non gli sia piaciuto e lui le dice: “Conosco già gli esseri umani”.
E così via.
un romanzo di Kilgore Trout citato in
Kurt Vonnegut
La colazione dei campioni (1973)
Trad. it. di Attilio Velardi
Feltrinelli, 2005
Archiviat...
July 6, 2015
sabbia
Lui: Comodo questo bagno schiuma con la sabbia dentro.
Lei: Quello è lo scrub, pirla.
FINE
Archiviato in:miscellanea
July 5, 2015
serie a
Felice ed emozionato per Il nudo e il morto di Mailer. Colpito soprattutto dalla mole. Ho disperato, mentre leggevo, dei miei talenti limitati. Con le mie rose autunnali e i miei crepuscoli invernali, non sembro appartenere alla serie A.

John Cheever
Una specie di solitudine. I diari
trad. it. di Adelaide Cioni
Feltrinelli, 2012
Archiviato in:libri Tagged: Adelaide Cioni, John Cheever, Una specie di solitudineFeltrinelli
July 4, 2015
i cani vecchi
Per avere un’altra vita bisognerebbe essere capaci di fare un pacchetto della prima, un pacchetto a regola d’arte, una volta per tutte. Nessuno riesce a farlo in maniera convincente, anche se qualche volta possono dare una spinta le mogli che scappano di casa o i sistemi politici. I cani vecchi non sognano padroni nuovi: nella loro decrepita senilità sognano altre case, scale strane, odori bizzarri, mobili inconsueti, una topografia sconosciuta. Ed è meglio non disturbarli, il segreto è tutto...
July 3, 2015
il ragno tecla

Non so bene perché, e riguardar la serie adesso per scoprirlo mi pare eccessivo, ma quando ero bambino il ragno Tecla dell’Ape Maia mi terrorizzava. E sì che i ragni, in generale, mi son sempre piaciuti. Era cattiva, Tecla? Era solo triste, come in questa immagine? Chissà. Comunque, ragno Tecla, hai un posto nel mio pantheon della paura, e questo ti rende per me immortale.
Archiviato in:miscellanea


