Eva Fairwald's Blog, page 13
January 10, 2022
Test: quale strega Disney sei?

Vorresti essere una strega Disney?
Per molti anni le cattive Disney sono state relegate al ruolo di comprimarie malvagie, ma grazie alle ultime rivisitazioni (soprattutto in live action) si sono conquistate le luci dei riflettori e sono diventate protagoniste.
Parecchie persone sognano di diventare una principessa, ma non sarebbe molto più interessante essere una potente e affascinante strega Disney? Magari una di quelle che comanda tutti e ha un intero regno sotto la sua egida?
E tu, quale strega Disney saresti se fossi protagonista di una storia dello zio Walt? Scoprilo con questo test!
Quale strega Disney sei?
Osserva attentamente le tre figure che compaiono nell’immagine di apertura dell’articolo. Quale ti piace di più? Scegli il tuo numero e scopri quale strega Disney sei!
1. Regina di cuori

La regina di cuori è in assoluto il personaggio più iconico di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Deve il suo aspetto alla Donna delle carte da poker, una figura antichissima. Si ritiene infatti che le prime carte cominciarono a circolare in Francia attorno alla metà del XV secolo, ma che fossero una derivazione dei semi più elaborati nati nel Nord Europa.
A dispetto del nome, la Regina di cuori non è affatto romantica. Al contrario, è dispotica, collerica e altezzosa… una vera queen!
Nel cartone ha un ampio abito nero, rosso e oro, e un vezzoso ventaglio a forma di cuore rosso. Nel live action del 2010, diretto da Tim Burton, ha un corpetto nero e rosso e una gonna rossa a cuori beige. Il volto è quello della meravigliosa Helena Bonham Carter ed è truccato con un delizioso rossetto applicato a cuore, che ricorda una geisha giapponese.
Colore fortunato: rosso
Simbolo fortunato: cuore
2. Malefica

Malefica è la cattiva Disney più amata, nonché quella che ha avuto l’evoluzione più sorprendente nel corso dei decenni.
Nel cartone de “La bella addormentata” indossa un lungo mantello nero, ha la pelle bluastra, uno scettro magico e il suo famiglio è un corvo di nome Diablo. Ha modi aristocratici ed eleganti, dietro i quali cela un animo violento e vendicativo. Insomma, è un personaggio decisamente cool!
Nel film “Maleficent”, Malefica assume i bellissimi connotati di Angelina Jolie. Questa pellicola rivoluziona completamente il personaggio: non si tratta più di una strega demoniaca che perseguita gli innocenti per futili motivi, ma di una fata costretta a diventare malvagia a causa di un tradimento inflitto da un essere umano.
Colore fortunato: blu
Simbolo Fortunato: scettro
3. Grimilde

Grimilde è la first lady, la prima strega che compare in un classico Disney.
Il suo bellissimo volto è ispirato alla statua di Uta di Ballenstedt, che si trova nel duomo di Naumburg (Germania) e raffigura una splendida nobildonna medievale.
Grimilde ha occhi verdi, labbra vermiglie e una lunga veste viola che sottolinea il fisico slanciato. È una persona orgogliosa e molto vanitosa, che non esita a ricorrere ai mezzi più scorretti per affermare la sua supremazia. La sua indole altera e crudele fa da perfetta controparte al carattere ingenuo e un po’ melenso di Biancaneve.
Questo personaggio verrà presto interpretato da un’attrice in carne e ossa: sono infatti cominciate le riprese del live action di “Biancaneve e i sette nani”. Nei panni di Grimilde troveremo la meravigliosa Gal Gadot, famosa per aver impersonificato l’eroina Wonder Woman nel DC Extended Universe.
Colore fortunato: viola
Simbolo Fortunato: specchio
E ora, una piccola sorpresa! Se vuoi giocare ancora e scoprire il tuo nome da strega, ecco un’altra immagine per te!

E se vuoi approfondire il tema della stregoneria, ti consiglio di dare un’occhiata all’articolo “Streghe vere oggi: dove abitano e quali poteri hanno”. Buona lettura!
Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita .
December 20, 2021
Krampus: cosa sono? La vera leggenda (+un bonus!)

Che cosa sono i Krampus?
I Krampus sono l’altra faccia di San Nicola, la faccia più demoniaca. Nei Paesi di tradizione germanica, queste creature mostruose accompagnano il santo all’interno di caratteristiche sfilate in maschera, organizzate nel periodo natalizio.
San Nicola, figura salvifica che rappresenta il Natale, viene così scortato nel folklore locale dal Krampus, un essere cornuto e ricoperto di peli: quasi a simboleggiare la duplice natura di ogni cosa, lo yin e lo yang.
Ma cosa ci fa un diavolo al fianco di un santo? E dove possiamo assistere alle processioni dei Krampus? Lo scopriremo in questo articolo!
Mi raccomando, leggi fino alla fine perché in chiusura ci sarà una piccola sorpresa… perfetta per celebrare il Natale con un tocco dark!
Krampus: la leggenda
Il Krampus, originariamente, era un demone proveniente dall’Inferno. Il suo aspetto è del tutto riconducibile a quello di un diavolo: grande bocca piena di denti aguzzi, espressione malvagia, lunghe corna sulla testa, corpo massiccio.
Secondo la leggenda, secoli fa il Krampus si intrufolò in mezzo ad alcuni ragazzini che si erano mascherati con pellicce, pelli e corna di animali per derubare gli abitanti dei villaggi vicini. Quando si accorsero che c’era un vero demone tra loro, chiamarono il vescovo Nicola perché lo esorcizzasse.
Da quel giorno, il Krampus accompagnò il santo durante le processioni di San Nicola per punire i bambini cattivi e disobbedienti.
Dove si trovano i Krampus?
I Krampus si possono ammirare durante le processioni organizzate per la Festa di San Nicola, che cade il 6 dicembre. I luoghi dove si svolge questa cerimonia sono Austria, Germania, Friuli e Trentino-Alto Adige.
Solitamente la festa si apre con una sfilata di San Nicola a bordo della sua slitta. Interroga i bambini per sapere se sono stati buoni o cattivi, premiando i primi e rimproverando i secondi.
Accanto a lui ci sono i Krampus, che non sono molto intenzionati a dialogare… hanno come unico scopo quello di rincorrere e spaventare vecchi e piccini! Quando la slitta di San Nicola si allontana, la festa viene presa in mano proprio da questi “demoni” mascherati e dispettosi. Gli inseguimenti e gli scherzi dei Krampus possono durare fino a tarda sera.

Come abbiamo visto, le regioni italiane in cui si festeggia in compagnia dei Krampus sono il Friuli e il Trentino-Alto Adige. Le processioni possono essere organizzate dal 5 dicembre oppure nel periodo dell’Immacolata (8 dicembre).
Nelle manifestazioni più grandi, le cittadine sono letteralmente invase dai Krampus: a Dobbiaco, Brunico, Sesto e Campo di Tures, ad esempio, il numero di figuranti travestiti da demoni oscilla tra i duecento e i cinquecento. Altri luoghi importanti per questa tradizione sono Vipiteno e Merano.
Per quanto riguarda il Friuli, le principali processioni di Krampus avvengono a Tarvisio, Camporosso, Fusine in Valromana, Rutte, Malborghetto-Valbruna e Pontebba.
Bonus: Natale diabolico!
Lo confesso: la leggenda dei Krampus mi affascina particolarmente perché, ormai da molti anni, vivo in Germania. In generale, mi appassionano tutte le tradizioni legate al Nord Europa. Nel Magical Magazine ho parlato di come leggere le rune, dello sciamanesimo femminile nella società vichinga, degli elfi nella mitologia norrena… e, ovviamente, non potevo ignorare i Krampus!
Per rimanere in argomento, ho preparato una sorpresa per i miei lettori! Anche il Natale più dark, infatti, deve essere festeggiato con un bel regalo!
Quindi ecco a voi il mio racconto bonus “Natale diabolico”, scaricabile gratis in formato pdf!
Troverete un Santa Klaus molto particolare (non certo innocuo come il pacioso Babbo Natale al quale siamo abituati!), affiancato da una creatura demoniaca. Un Krampus? No! Una giovane diavoletta dai capelli rossi, pericolosa e affascinante. Quale sarà la sua malefica missione? Non ti resta che scaricare il racconto per scoprirlo!

Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita .
December 6, 2021
Streghe vere oggi: dove abitano e quali poteri hanno

Dove vivono le streghe vere oggi?
Con l’avvento di Wicca, etenismo, celtismo e neopaganesimo in generale, le streghe sono tornate nel mondo moderno. Vivono un po’ dappertutto, ma ci sono luoghi di grande misticismo dove la loro presenza è tangibile in ogni angolo, soprattutto se sono stati teatro di processi per stregoneria.
Alcuni di questi luoghi, come leggerai in questo articolo, si trovano proprio in Italia (soprattutto in Liguria e nel Lazio).
Se vuoi scoprire dove incontrare le streghe vere e se sei interessato/a a capire quali poteri effettivamente abbiano, allora sei nel posto giusto!
Dove trovare le streghe vere in Italia?
Triora
Se vuoi respirare un’atmosfera davvero stregata, non puoi farti sfuggire una gita a Triora, il borgo delle streghe (questa indicazione è presente addirittura nei cartelli stradali!). Si tratta di un paese molto suggestivo, abbarbicato sulle montagne liguri. Dagli anni ’90 in poi è divenuto meta di pellegrinaggio di streghe, aspiranti tali o anche di semplici appassionati di occulto e magia.
Deve la sua fama ai numerosi processi di stregoneria che vi avvennero verso la fine del ‘500, di cui conserviamo intatta la documentazione. Le donne torturate e condannate in questa tragica pagina di storia furono il capro espiatorio di una grave carestia; le accuse derivavano principalmente dal fatto che conoscevano in maniera approfondita le erbe medicinali e le formule per scacciare il malocchio.
Ancora oggi, tra gli abitanti di Triora circolano molte leggende riguardo alle apparizioni sovrannaturali nella Cabotina (luogo dove si incontravano anticamente le streghe), ad esempio fantasmi o cani con gli occhi rossi. Sembra, inoltre, che in determinati giorni ci sia una luce magica che protegga il borgo.
Ma le streghe vere esistono ancora a Triora? Sì: la più celebre è Antonietta, classe 1928, ultima guaritrice del paese in grado di utilizzare erbe medicinali, preghiere e litanie per guarire dai malanni. Grazie a diversi documentari e interviste, il patrimonio delle sue conoscenze magiche è stato divulgato agli appassionati di occulto. Per saperne di più, ti segnaliamo un bellissimo video del vlogger “The Pillow”.
Lago di Nemi
È un piccolo lago di origine vulcanica, ubicato sui Colli Albani nel territorio dei Castelli Romani. Deve il suo nome a Nemus Dianae, bosco sacro dedicato alla dea Diana. In effetti, vicino al lago si trovano un’area cultuale e un tempio costruito in onore della divinità della caccia.
Il Lago di Nemi, in virtù della sua consacrazione a Diana, è diventato da molti anni uno dei luoghi di culto principali per la Wicca e per altri movimenti neopagani italiani. Nel tempio vengono organizzati ancora oggi rituali per onorare la dea.

Salem
Spostiamoci ora in America, dove troviamo la città delle streghe per antonomasia: Salem, nel Massachusetts, dove si svolse l’ultima e terribile caccia alle streghe della storia (la cosiddetta “Witch Hysteria” iniziata nel 1862).
A Salem ci sono 22 negozi di magia e 16 musei sulla stregoneria, ma soprattutto risiedono 400 streghe "ufficialmente riconosciute". Proprio così: si tratta di un vero e proprio punto di ritrovo per chi esercita le arti occulte. Le streghe (vere) di Salem esercitano oggi la loro professione all’intero di appositi spazi pubblici, dove somministrano pozioni e unguenti guaritori ed eseguono profezie con vari strumenti di divinazione.
Quali poteri hanno le streghe vere?
Le streghe vere, a quanto ci risulta, non volano sulle scope e non passano il tempo a trasformare le persone in ranocchi. Uscendo dal territorio della fantasia e addentrandoci in quello della realtà, potremmo indicare tre aree principali riguardanti i loro poteri:
· guarigione: l’uso delle erbe medicinali per guarire malanni di varia natura è di sicuro una delle grandi capacità delle streghe vere;
· trattamento del malocchio: le energie negative possono fare grandi danni, quindi le streghe hanno affinato nel corso dei secoli la capacità di allontanare il malocchio dalle persone e purificare ambienti/oggetti tramite particolari erbe e riti;
· profezie: le streghe forniscono rivelazioni e previsioni riguardo al futuro delle persone, tramite oggetti sacri come rune (per saperne di più, ti consiglio l’articolo “RUNE: cosa sono? Come usarle?”) e tarocchi, oppure grazie alla consultazione di spiriti guida.

Cosa odiano le streghe vere?
Le streghe vere non odiano né l’aglio, né i crocifissi, né l’acqua santa. Anzi, quello che odiano è proprio il fatto di essere scambiate per fenomeni da baraccone o creature demoniache che non hanno rispetto per il divino.
Al contrario, le vere streghe (quelle che perseguono il bene) hanno una fortissima spiritualità e operano nel rispetto di tutte le creature viventi. Possono far parte di una coven Wicca o operare da sole, possono appartenere al filone del neopaganesimo o seguire gli insegnamenti cristiani, possono avere in casa un altare dedicato a Diana o a Loki. L’importante è che siano mosse da un genuino amore per la loro missione e non da un tornaconto personale. Una persona che si improvvisa “indovina” e riduce sul lastrico la povera gente con false profezie non è una strega, è solo una truffatrice.
Perché si veniva accusati di stregoneria in passato?
I motivi potevano essere molti. Come abbiamo visto nel caso di Triora, spesso la causa scatenante delle accuse per stregoneria erano le carestie o altri gravi eventi che sconvolgevano la vita di una determinata area geografica, come una pestilenza, una malattia del bestiame o una serie di morti ritenuta inspiegabile.
Ecco che si ricercava un capro espiatorio a cui addossare la colpa di avvenimenti tanto tragici. Le vittime ideali erano le donne che sapevano usare le erbe medicinali e le antiche formule di guarigione: erano considerate potenti, pericolose e miscredenti, perché portavano avanti riti ancestrali risalenti all’epoca pagana.
Qual è la strega più potente del mondo?
Difficile dire quale sia la più potente; se però parliamo di fama a livello mondiale e influenza sulla cultura di massa, possiamo pensare a personalità celebri come Phyllis Curott, Starhawk e Zsuzsanna Budapest. Sono donne che hanno approfondito le tematiche della spiritualità e del feminino sacro e che hanno contribuito a diffondere una concezione moderna della stregoneria.
Se parliamo del passato, dobbiamo invece citare Ursula Kemp, probabilmente la strega più famosa di tutti i tempi. Nacque nel 1525 a St Osyth, nell’Essex.
Ursula sapeva usare molto bene le erbe medicinali, conosceva formule per allontanare il malocchio, ma soprattutto era una bravissima ostetrica. La sua abilità nel curare i bambini insospettì così tanto il vicinato da farla ritenere colpevole della morte di una neonata, in realtà caduta accidentalmente dalla culla.
Ben presto Ursula fu accusata di ogni genere di malefatta e addirittura persone della sua famiglia testimoniarono che compiva riti magici in compagnia di quattro famigli: il gatto grigio Tyffin, l’agnello bianco Tyttey, il rospo nero Pygine e il gatto nero Jacke. Con una falsa promessa di assoluzione, Ursula fu indotta a confessare i suoi “crimini” e fu impiccata a Chelmsford nel 1582.
I migliori libri sulla stregoneria: 7 proposte per te
Se vuoi approfondire le tematiche che abbiamo appena visto, ecco sette saggi consigliati dal Magical Magazine:
1. “La caccia alle streghe in Europa agli inizi dell'Età moderna” di Brian P. Levack.
2. “Storia della stregoneria. Origini, credenze, persecuzioni e rinascita nel mondo contemporaneo” di Giordano Berti.
3. “Aradia o il vangelo delle streghe” di Charles Godfrey Leland.
4. “Il libro delle streghe. Un moderno libro delle ombre per la pratica della stregoneria” di Raymond Buckland.
5. “I segreti delle streghe. Alla scoperta della nostra storia e del nostro sapere” di Julie Lègére, Elsa Whyte e Laura Pérez (Autore).
6. “La stregoneria oggi” di Gerald Gardner (uno dei grandi padri fondatori della Wicca).
7. “Wicca. Il libro essenziale. Una guida per risvegliare la magia che è in te” di Phyllis Curott.
Un romanzo con una strega moderna
Se oltre ai saggi ti piacciono i romanzi, allora potrebbe interessarti un libro che parla di una strega moderna che pratica l’antico sciamanesimo femminile norreno!
Scopri subito "Playing with daggers", romanzo urban fantasy!

Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita .
November 29, 2021
Test: che tipo di vampiro sei?

Se una creatura della notte ti trasformasse in vampiro… come diventeresti?
Hai mai desiderato essere un vampiro? Se sei qui, probabilmente sì!
Feroci, spietati, ma anche sensuali e aristocratici, i vampiri hanno affascinato donne e uomini di ogni epoca. E poi, diciamocelo: vivere per sempre è il sogno proibito di moltissime persone.
Immagina di essere vampirizzato da una fascinosa creatura della notte e di trasformarti a tua volta in un vampiro… come diventeresti, dove vivresti e quali sarebbero le tue nuove abitudini? Scoprilo subito!
Test: che tipo di vampiro sei?
Guarda l’immagine di apertura e rispondi d’istinto: qual è quella che ti piace di più? In base alla preferenza che hai dato, leggi le caratteristiche del tuo profilo vampiresco!
1. Vampiro moderno

Il vampiro moderno è perfettamente integrato nel consorzio civile. Usa la tecnologia e non disdegna le comodità della vita moderna.
Non vive in polverose cripte o in tetri castelli, ma in normali appartamenti cittadini. Caccia le sue prede con discrezione, cercando di tenere segreta la sua identità agli umani con i quali si relaziona quotidianamente. Quando non va in giro a mordere la gente, impiega le sue eccezionali doti vampiresche per svolgere un qualche lavoro utile alla società: detective, diplomatico tra il mondo umano e fatato, figurante di parchi divertimento a tema horror e via discorrendo.
Un esempio di vampiro moderno è Angel della serie “Buffy”, del quale abbiamo parlato nell’articolo “Vampiri famosi: i 10 più sexy di libri, cinema e TV”.
2. Vampira morbosa

Anche la vampira morbosa può essere ben integrata nella società, ma il rapporto che ha con le sue vittime è totalmente diverso da quello che instaura il “vampiro moderno” con le sue prede.
Per lei la vittima non è un semplice distributore di sangue. La vampira morbosa si innamora delle persone che prende di mira, perché per lei la morte è la forma più elevata dell’amore.
È sensuale, attraente e a suo modo romantica. Per lo meno, rimane romantica finché non decide di porre a termine la vita della persona che ama. Dopodiché si innamorerà di qualcun altro, in una letale dinamica che non conosce mai fine.
L’esempio più lampante di questa tipologia vampiresca è Carmilla, protagonista dell’omonimo romanzo gotico. Ne abbiamo parlato nell’articolo “Le Fanu: Carmilla e il fascino dell’amore morboso”.
3. Vampiro gotico

È un vampiro dai gusti retrò.
Si veste con l’eleganza di un dandy ottocentesco, ma sempre con un tocco dark. Ama il total black, i pizzi e i gioielli vintage.
Non andrà mai a vivere in un appartamento moderno: niente letti per lui, solo bare foderate di velluto all’interno di sontuosi e lugubri castelli.
Caccia le sue prede di notte, con efferatezza ma anche con tutta l’eleganza dovuta al suo rango. Noblesse oblige. Si muove silenzioso e spesso ingaggia con le sue vittime un raffinato gioco di seduzione.
Il rappresentante più celebre di questa categoria è il primo vampiro della letteratura: Lord Ruthven del racconto “Il vampiro” (John Polidori). Ne abbiamo parlato nell’articolo “Libri sui vampiri: 10 titoli dark da non perdere”.
4. Vampira queen

Lei è la regina assoluta dei vampiri. Sa quello che vuole e se lo prende. E cosa vuole, di preciso? Dominare il mondo, ovvio.
Non si nasconde nell’ombra: ama essere appariscente e farsi adorare da tutte le specie viventi e non viventi. Vive all’interno di sontuose magioni e non si fa mancare alcun lusso.
È un’abile stratega, sempre impegnata a manovrare le persone che la circondano come pedine di una grande scacchiera.
Chiunque la conosca non può fare a meno di esserne attratto, pur essendo consapevole della sua pericolosità.
Un esempio di vera queen è Akasha, la dominatrice de “Le cronache dei vampiri” di Anne Rice.
Qual è il tuo nome da vampiro?
Le sorprese non sono finite qua! Ora che hai scoperto col nostro test che tipo di vampiro sei, è ora che tu sappia anche il tuo nome!

Il mio è Varnette l’Efferata! E il tuo? Scrivilo nei commenti!
Bonus: un romanzo con una vampira moderna, morbosa e queen!
Ed ecco un’altra sorpresa per te: un romanzo per chi ama le sfumature più tenebrose dei vampiri.
Nella mia produzione spicca un personaggio dal grande carisma: Maira, la vampira della saga “Le ombre di Dora”.
Nasce il 18 novembre 1714, un centinaio di anni prima del periodo d’oro dei vampiri: quello della grande letteratura gotica. La sua forza e la sua scaltrezza le fanno attraversare indenne tutti i secoli, fino ad approdare alla nostra attualità.
Maira è una vampira moderna, capace di muoversi a suo agio nel nostro mondo. È senza dubbio una vampira queen, che ama dominare chi la circonda. E, sì, è anche una vampira un po’ morbosa, soprattutto nei confronti dell’angelo caduto Daemon (la sua preda preferita).
Se sei impaziente di conoscerla… scopri i suoi segreti nel romanzo “L’ombra dell’angelo”, disponibile in eBook, in cartaceo e per Kindle Unlimited!

QUI
Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita .
November 22, 2021
Cacciatori di vampiri: ecco i 5 più affascinanti

Da Buffy a Van Helsing, passando per Abraham Lincoln: incontriamo i predatori di vampiri più cool di sempre!
Malvagie creature della notte minacciano la nostra civiltà da secoli, ma per fortuna ci sono intrepide figure che si prodigano per difendere l’umanità: i cacciatori di vampiri!
Valorosi, forti e affascinanti, questi guerrieri dell’oscurità sono protagonisti di numerosi libri, film e serie TV.
Oggi scopriremo molte notizie curiose su di loro, spaziando tra cinema, letteratura e… realtà! Sì, perché uno dei cacciatori di vampiri più famosi della storia fu nientemeno che Abraham Lincoln! Sogno o fantasia? Continua a leggere per scoprirlo!
1. Van Helsing
Diciamoci la verità: Abraham Van Helsing non era esattamente un modello di fascino nel libro originale. In “Dracula” appariva come un vecchietto chiacchierone, contraddistinto da un buffo accento olandese, più avvezzo allo studio dell’occulto che al combattimento.
Questo personaggio ebbe però una fortuna incredibile nel cinema, tanto da essere presente in decine e decine di film e serie TV. Spesso è stato ringiovanito e interpretato da attori di innegabile carisma. Qualche esempio? Anthony Hopkins in “Dracula di Bram Stoker” (1992) e Hugh Jackman in Van Helsing (2004).
2. Buffy
Non ho parole per descrivere l’impatto che ha avuto su di me Buffy: è stato grazie a lei se ho iniziato a scrivere “Le ombre di Dora”, la mia saga urban fantasy.
Nei primi anni 2000, quando la serie è arrivata in Italia, non sapevo nemmeno cosa volesse dire “urban fantasy”… ma sapevo di aver trovato una storia adatta ai miei gusti e un’eroina straordinaria da seguire!
Buffy Anne Summers ha un carattere da leader, è coraggiosa e determinata, nonché una delle migliori cacciatrici di vampiri della storia. Le sue gesta ci hanno tenuto compagnia per ben sette stagioni e hanno anche dato vita allo spinoff “Angel”, dedicato al bel vampiro interpretato da David Boreanaz.
3. Anita Blake
Anita Blake è la sterminatrice di mostri (legalmente autorizzata) della lunga saga di libri “Anita Blake: Vampire Hunter” di Laurell K. Hamilton.
È decisamente affascinante: formosa, con lunghi capelli scuri e un carattere tosto e volitivo, non si fa problemi a imbastire relazioni disinvolte con vampiri, licantropi e uomini delle specie più disparate.
Nel suo caso non abbiamo trasposizioni cinematografiche, ma possiamo vederla nella serie a fumetti che riprende le gesta dei libri… peccato che non sia stata ancora tradotta e pubblicata in Italia! Speriamo che qualche editore di Comics ci faccia presto un pensierino.
4. Clarissa Fray
Clarissa (detta Clary) Fray è la protagonista di “Shadowhunters”, celebre e fortunata saga urban fantasy di Cassandra Clare. Ne sono state tratte un film, una graphic novel e una serie TV di tre stagioni, trasmessa dal 2016 al 2019.
Interpretata nel telefilm dalla bella Katherine McNamara, ha lunghi capelli rossi e un viso da brava ragazza. L’aspetto delicato non deve ingannare: è una persona decisa, testarda e pronta a tutto pur di proteggere le persone che ama.
Essendo una serie rivolta principalmente a un pubblico YA, non possono mancare le storie d’amore. Tra un combattimento e l’altro, Clary trova il tempo per innamorarsi dello Shadowhunter Jace e di intraprendere una relazione con l’amico di sempre Simon. Chi sceglierà alla fine?
5. Abraham Lincoln

Cosa c’entra il sedicesimo presidente degli Stati Uniti con i cacciatori di vampiri?
Per capirlo dobbiamo risalire al libro “Abraham Lincoln, Vampire Hunter” di Seth Grahame-Smith. Nella finzione letteraria, si tratta del diario segreto di Abraham Lincoln. Racconta la storia di come il celebre politico sia anche stato un agguerrito cacciatore di vampiri.
Dal libro è stato tratto il film del 2021 “La leggenda del cacciatore di vampiri”, nel quale Lincoln è stato interpretato da Benjamin Walker. Non c’è che dire: l’idea di prestare il carisma di un celebre politico al mito immortale del cacciatore di vampiri è senza dubbio originale!
Kara Schwert: una cacciatrice di mostri tosta e coraggiosa
Io adoro le figure femminili toste, e tu?
Provo empatia per le protagoniste forti e determinate, che lottano con tutti i loro mezzi per raggiungere i propri scopi. Pensando alle mie eroine preferite ho creato Kara Schwert, protagonista di “Playing with daggers”.
Kara, abile traduttrice di rune, sembrerebbe destinata a una vita tranquilla. Il padre la vuole impegnata dietro le quinte del business di famiglia, non certo in prima linea a combattere con chuapcabra, vampiri e altre simpatiche creature della notte. Ma lei ha tutt’altri piani per il suo futuro… chi la spunterà?
“Playing with daggers”: un romanzo per gli amanti del paranormale!
Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita .
November 15, 2021
Vampiri famosi: i 10 più sexy di libri, cinema e TV

Vampiri e vampire così sexy da far girare la testa!
Oggi parleremo di vampiri famosi, affascinanti, pericolosi e molto molto (ma molto) hot! Ce ne saranno per tutti i gusti: vampiri e vampire provenienti da romanzi, libri illustrati, film e serie TV.
Cominciamo subito a conoscere le nostre bollenti creature della notte.
5 Vampiri famosi (e hot) della letteratura
1. Lord Ruthven de “Il vampiro” di John William Polidori
Non potevamo che iniziare da lui, il vampiro che ha dato l’avvio a tutto: Lord Ruthven del racconto “The vampyre” di John William Polidori (1819).
Questo personaggio ha avuto un ruolo fondamentale nella letteratura mondiale. Fino a quel momento, infatti, i vampiri erano mostruose creature appartenenti al folklore balcanico. Non avevano niente di affascinante: erano cadaveri ambulanti, bluastri, gonfi di sangue. Per saperne di più sulle origini del loro mito, vi consigliamo l’articolo Vampiri: caratteristiche succose e misteri affascinanti.
Lord Ruthven fu una rivoluzione: la figura del vampiro perse i suoi connotati bestiali e divenne un aristocratico inglese, ispirato al modello dell’eroe byroniano. Ruthven si muove con grande agio nei salotti europei, è dotato di eleganza e fine intelletto, in grado di affascinare uomini e donne (sebbene nel suo intimo sia un essere spietato e assetato di sangue).
2. Carmilla dell’omonimo romanzo di Joseph Sheridan Le Fanu
Se esistesse il concorso “vampira più hot della letteratura mondiale”, Carmilla vincerebbe sicuramente il primo posto.
Le Fanu fece quello che non era ancora stato fatto: rese una vampira protagonista assoluta di un romanzo.
Carmilla è una figura estremamente complessa. È una fanciulla con un tragico passato, una creatura fragile; ma è anche una letale predatrice che dimostra la sua passione amando le proprie vittime fino a farle morire.
Per lei la morte è la forma più sublime dell’amore: succhiando il sangue delle giovani di cui si innamora si impossessa della loro anima e del loro corpo, per sempre. È una figura affascinante, sensuale, ma anche ossessiva e morbosa.
Se vuoi conoscerla meglio, ti segnalo l’articolo “Le Fanu: Carmilla e il fascino dell’amore morboso”.

3. Lestat della saga “Cronache dei vampiri”, scritta da Anne Rice
Le “Cronache dei vampiri” è un’epopea imprescindibile per ogni amante dei vampiri. Iniziata da Anne Rice nel 1976, ad oggi comprende ben dodici libri.
Lestat de Lioncourt è un personaggio fondamentale della saga, uno dei protagonisti assoluti. Francese, appartenente a un’antica stirpe di nobili decaduti, fin dall’infanzia dimostra un carattere forte e controcorrente. Dopo aver subito il “Dono Oscuro” (ovvero la vampirizzazione), diventa in poco tempo uno dei vampiri più importanti della Terra.
Lestat è carismatico, attraente, in grado di sedurre con la stessa facilità uomini e donne, vampiri e vampire. Intratterrà una bollente relazione nientemeno che con Akasha, la prima vampira e regina assoluta della sua specie.
Ha un carattere deciso e dominatore, che spesso lo porta a comportamenti crudeli. Eppure, a volte sente anche lui il peso della millenaria solitudine alla quale sono condannate le creature della notte.
Nel cinema Lestat è stato interpretato da attori di indiscutibile fascino e bellezza: Tom Cruise (“Intervista col vampiro”) e Stuart Townsend (“La regina dei dannati”).
4. Jean Claude della saga “Anita Blake - Cacciatrice di vampiri” di Laurell K. Hamilton
La saga di Anita Blake è stata un vero tornado nel campo dell’urban fantasy. L’autrice Laurell K. Hamilton è partita da questo presupposto: nella letteratura noir le protagoniste femminili non assumevano mai i comportamenti tipici dei loro omologhi maschili, come imprecare, uccidere a sangue freddo, avere rapporti sessuali occasionali ecc. Così creò Anita Blake, una cacciatrice di vampiri che fa con disinvoltura tutte le cose elencate.
In questa cornice si inserisce il vampiro Jean-Claude, master della comunità di St. Louis. Anche lui francese ed elegante come il collega Lestat, Jean-Claude è un abile politico, in grado di usare diplomazia e crudeltà a seconda dell’occasione.
Inoltre, è un personaggio estremamente sexy. Uno dei suoi poteri più particolari è l’”ardeur”, tramite il quale acquisisce forza grazie alla lussuria e al sesso.
5. Ezequiel di “Favole”, scritto e illustrato da Victoria Francés
Ezequiel è un personaggio che possiamo non solo immaginare, ma anche vedere in numerose e stupende illustrazioni. “Favole”, infatti, è una saga scritta e disegnata dalla bravissima Victoria Francés, che comprende i volumi “Lacrime di Pietra”, “Liberami” e “Gelida luce”.
Lunghi capelli scuri, sguardo penetrante, orecchie da elfo: Ezequiel è un vampiro davvero hot. Sempre immerso in sontuose ambientazioni gotiche, rispecchia il lato più dark e decadente delle creature della notte. Ha un’intensa storia d’amore con la dolce e malinconica “Favole”, detta “la fata di Venezia”. I due sono protagonisti di molte tavole ad alto tasso di sensualità.
… e gli altri vampiri famosi che fine hanno fatto?
La nostra top five dedicata ai vampiri hot dei libri termina qui! Dovendo fare una scelta, è stato necessario escludere diversi nomi celebri… compreso Edward Cullen, celeberrimo vampiro di “Twilight”. È un personaggio polarizzante: o si ama o si odia. C’è chi lo considera sensuale e chi insipido. Tu da che parte stai?

5 Vampiri famosi (e hot) di cinema e TV
E ora, spostiamoci dal mondo della letteratura a quello del grande e piccolo schermo!
1. Louis de Pointe du Lac, interpretato da Brad Pitt
Rieccoci a parlare di “Intervista col vampiro”.
A dire la verità, scegliere il vampiro più hot della pellicola è stata durissima. Il film del 1994 è diventato un vero e proprio cult, nonché un coacervo di attori di spiccata bravura e avvenenza: Tom Cruise, Brad Pitt, Antonio Banderas, Christian Slater…
Escludiamo Tom Cruise perché abbiamo già parlato di Lestat (e comunque I love you Tom), quindi ci concentriamo sull’occhio azzurro e la mascella volitiva del buon Brad Pitt.
Louis è il classico vampiro “mai una gioia”: malinconico, combattuto e oppresso dalla sua natura di assassino immortale. Insomma, il personaggio ideale per scatenare il nostro istinto da crocerossina.
2. La moglie di Dracula, interpretata da Monica Bellucci
Monica Bellucci, campionessa in carica di bellezza mediterranea, fu scelta insieme a Michaela Bercu e Florina Kendrick per interpretare una delle tre spose di Dracula del film di Francis Ford Coppola “Dracula di Bram Stoker” nel 1992.
Ora, non ce ne vogliano le splendide Michaela Bercu e Florina Kendrick, ma la sensualità della nostra Monica è una spanna sopra a tutte. Talmente bella, che nessuno della troupe aveva il coraggio di avvicinarla per chiederle di spogliarsi nella scena in cui appare senza veli! Nel film, infatti, compare come mamma l’ha fatta davanti al mitico Keanu Reeves, nei panni del giovane Jonathan Harker.
Curiosità: nel romanzo originale, le spose di Dracula sono due misteriose vampire brune e una bionda. La bionda è quella che colpisce di più Jonathan Harker, che dichiara di averla già vista. Come mai, visto che non era ancora comparsa nel libro? Questo passaggio ha fatto scorrere fiumi di inchiostro alla critica. Possiamo trovare una risposta nell’apertura originale del libro (poi sostituita con quella che conosciamo tutti), dove compariva appunto la vampira in questione.
3. Angel, interpretato da David Boreanaz per Joss Whedon
Spostiamoci nel territorio delle serie TV. Come non parlare del mitico telefilm “Buffy”?
E come non parlare del bellissimo Angel?
Angel, il demone col viso d’angelo, l’anima nera. Impossibile non adorarlo! Un personaggio così amato da essere tolto dalla serie originale (spezzando non solo il cuore di Buffy, ma anche di molti fan) per venire inserito in uno spinoff tutto suo.
Angel ha un passato torbido, è pericoloso, ma allo stesso tempo ha saputo inserirsi molto bene nella società umana, sfruttando le sue potenzialità e lavorando come detective. Insomma, è un vampiro che è riuscito ad adattarsi alla modernità.
4. Damon-Salvatore, interpretato da Ian Somerhalder
Altra serie celeberrima, “The vampire diaries” annovera tra le sue file molti attori che hanno fatto girare la testa a migliaia di adolescenti.
Uno dei più famosi è Damon Salvatore, di origine italiana. È il classico “bel tenebroso” sempre attento a nascondere i suoi veri sentimenti, sebbene sotto sotto nasconda un temperamento passionale.
L’adone che lo ha portato sul piccolo schermo è Ian Somerhalder: attore e modello moro con gli occhi ghiaccio, ha decisamente il “phisique du role” per interpretare il ruolo di vampiro hot.
5. Jerry Dandrige, interpretato da Colin Farrell
Parliamo ora di “Fright Night - Il vampiro della porta accanto” (2011), remake di “Ammazzavampiri”, film del 1985.
Colin Farrel, bel fusto irlandese dal carattere sanguigno, non penso abbia bisogno di tante presentazioni. Basta vederlo in un fotogramma a caso del film, col suo sguardo magnetico e i bicipiti in bella mostra, per piazzarlo automaticamente in questa top five.
A differenza di altri vampiri famosi del cinema, Jerry Dandrige non ha un animo combattuto, non è nobile né elegante, e non è nemmeno segretamente innamorato di qualche bella fanciulla umana. No. Quello che gli interessa è solo dissanguare quante più vittime possibile, da brava creatura della notte assetata di sangue. Dracula sarebbe fiero di te, Jerry!
Quali tra questi vampiri famosi preferisci?
Per quanto mi riguarda devo ammettere di preferire i vampiri più efferati, quelli che non si fanno tanti problemi a predare le loro vittime.
Vedo il vampiro come una creatura pericolosa e letale, la cui sensualità va a braccetto con una buona dose di crudeltà.
Ho usato queste caratteristiche per delineare Maira, la sexy vampira della saga “Le ombre di Dora”. Quando compare lei, nessun personaggio rimane indifferente: anche i più integerrimi vacillano davanti al suo fascino sfrontato e carnale.
CHE COSA SEI DISPOSTO A FARE PER PROTEGGERE CHI AMI?
Leggi “L’ombra del sole” in formato cartaceo o sul tuo Kindle!

Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita .
November 8, 2021
Le Fanu: “Carmilla” e il fascino dell’amore morboso

“Carmilla” di Le Fanu è un personaggio complesso e ambiguo. Misteriosa, dolce eppure letale, intensa nel suo amore morboso verso la giovane Laura, la nostra vampira è un concentrato di affascinanti contraddizioni.
Il carattere patologico della passione per le proprie vittime, la sua perversione e il suo carisma hanno dato vita a un mito che ancora oggi è vivo più che mai. È stata celebrata da film, webseries e perfino videogiochi: oggi la conosceremo in tutte le sue oscure sfaccettature.
Le Fanu: “Carmilla” (libro)
“Carmilla” è innanzi tutto un libro scritto dall’irlandese Joseph Sheridan Le Fanu e pubblicato per la prima volta nel 1872.
Siamo abituati a leggerlo come un romanzo a sé stante, ma originariamente era un racconto del Ciclo di Martin Hesselius, investigatore dell’occulto; con questa saga Le Fanu ha dato vita al genere fantastico dei detective del mistero.
Gli altri racconti del ciclo sono "La locanda del Dragone Volante", "Tè verde", "Il giudice Harbottle", "Lo strano caso avvenuto in Augier Street", "Il destino di sir Robert Ardagh" e Dickon il diavolo".

Le Fanu: “Carmilla” (trama)
Le Fanu con “Carmilla” dà vita a un’avventura horror e misteriosa, ricca di punti oscuri lasciati all’interpretazione del lettore.
La protagonista è Laura, una bella fanciulla inglese che vive con il padre in un antico castello in Stiria. Durante una notte di luna piena, una carrozza esce di strada nei boschi che circondano la magione. Al suo interno ci sono una donna misteriosa e sua figlia Carmilla, svenuta a causa dell’incidente. La madre sembra non vedere l’ora di sbarazzarsi della ragazza, infatti la lascia alle cure di Laura e della sua famiglia e si allontana in gran fretta.
Qui cominciano i misteri: chi è in realtà la fantomatica “madre”? Una complice di Carmilla, una sua succube o una nemica? Non lo sapremo mai, ed è proprio questo il bello. Le Fanu dice e non dice, allude ma non rivela.
Ben presto tra Laura e Carmilla si instaurerà un rapporto intenso, fatto di carezze, baci (innocenti?) e frasi appassionate. L’autore è maestro nello scatenare le fantasia del lettore, senza però essere mai troppo esplicito.
Laura è talmente presa da Carmilla da non accorgersi di quello che sta capitando attorno a sé. Chi sarà l’artefice delle misteriose morti delle fanciulle che abitano nei pressi del castello? Qual è la verità su Millarca e Mircalla, gli alter ego di Carmilla? Presto lo scoprirà a sue spese…

Carmilla: film
Il fascino di Carmilla e il suo amore morboso verso Laura, vittima da lei bramata fin dalla più tenera infanzia, hanno dato vita a numerose pellicole. Vediamone alcune.
“Il sangue e la rosa”, 1960
Co-produzione italo-canadese (dal titolo originale molto evocativo: “Et mourir de plaisir”), narra la storia della bella Carmilla De Karnstein, ossessionata dal fantasma della sua antenata Carmilla, accusata di essere un vampiro.
“Un abito da sposa macchiato di sangue”, 1972
Pellicola horror spagnola con protagonista la giovane sposa Susan. Poco dopo le nozze, Susan raggiunge il marito in un castello ereditato da Mircalla Karnstein, una sposa assassina che uccise il marito durante la luna di miele. Da quel momento, lo spettro di Mircalla/Carmilla comincerà a perseguitarla.
“Carmilla”, 2019
Il film più recente è anche quello più fedele all’originale. La narrazione è focalizzata sulla relazione tra l’ingenua Lara e l’enigmatica Carmilla, nella gotica cornice di una malinconica villa di campagna. La parte horror è molto sfumata e veicolata soprattutto dagli incubi spaventosi di cui è vittima Laura.
Carmilla: serie tv
Carmilla è una webserie canadese (in lingua inglese) tra le più innovative e premiate dalla critica. Ambientata ai giorni nostri, racconta la storia di Laura Hollis, matricola della Silas University. Dopo la misteriosa scomparsa della sua coinquilina, si troverà a dividere la stanza con l’affascinante ed enigmatica Carmilla Karnstein.
Ben presto iniziano a sparire dall’università molte altre ragazze… c’entrerà qualcosa la tenebrosa Carmilla?
La serie annovera quattro stagioni, tutte visibili in chiaro su Youtube con sottotitoli in italiano.
Carmilla: Castelvania
Non sono ancora finite le opere ispirate al romanzo di Le Fanu! Carmilla è anche un personaggio di Castelvania, un celebre videogioco giapponese (titolo originale: “Akuma jō Dracula” ovvero “Castello Demoniaco Dracula”).
In questa versione Carmilla è la bionda serva di Dracula, una figura molto potente e sensuale. Come nel romanzo originale ha una compagna di nome Laura, che però ha i capelli blu anziché biondi.
Il mito immortale di Carmilla
Sono molte le ragioni per cui Carmilla di Le Fanu ha avuto così tanta fortuna nella letteratura e nella cultura pop mondiale.
Carmilla è la personificazione dell’amore morboso, che vorrebbe letteralmente nutrirsi della persona amata per tenerla sempre con sé.
Carmilla, con il suo viso da angelo e l’anima oscura, incarna il mito immortale della femme fatale.
Personalmente amo la sua figura perché coniuga carisma ed efferatezza. Non a caso sono caratteristiche che ho infuso anche in Maira, la vampira della saga “Le ombre di Dora”.
Proprio come Carmilla, Maira ha una bellezza pericolosa e sensuale. Proprio come lei, spesso instaura rapporti morbosi con le sue vittime: basti pensare all’angelo decaduto Daemon, che Maira ama e detesta allo stesso tempo per gli effetti provocati dal suo sangue angelico.
Se vuoi conoscerla anche tu, non ti resta che cercarla subito nei romanzi della trilogia conclusa “Le ombre di Dora”, disponibile in formato cartaceo, per Kindle e Kindle Unlimited!
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Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita .
October 25, 2021
Cosa vuol dire “light novel” e dove leggere le migliori in italiano

Tutto ciò che devi sapere sulle light novel giapponesi!
La light novel è un genere letterario molto diffuso in Giappone. Si potrebbe quasi definire una via di mezzo tra un manga e un romanzo.
È un po’ difficile per un appassionato italiano capire dove e come leggerle, visto che da noi non sono così conosciute e diffuse come nel Sol Levante. Ma niente paura! L’articolo che stai leggendo risponderà a tutte le tue domande… prima fra tutte: cosa vuol dire light novel?
Cosa vuol dire light novel?
Light novel: cos’è? La parola in giapponese viene scritta ライトノベル e si pronuncia “raito noberu”. Deriva dall’inglese e, come potrai facilmente intuire, significa "romanzo leggero". Nasce intorno agli anni Settanta, quando in Giappone iniziò a imporsi una forte differenziazione tra generi letterari. Il termine specifico fu coniato nel 1990 da Keita Kamikita, all’epoca molto conosciuto nel mondo dei forum fantasy nipponici.
Le light novel sono scritte in prosa, come un normale romanzo, ma contengono molte pagine illustrate in stile manga. I disegni possono essere eseguiti dall’autore del testo, oppure da un character designer apposito. Il pubblico di riferimento, in linea di massima, è quello degli “young adult”, ma ovviamente possono essere godibili da ogni età.
Uno stereotipo molto diffuso è che si tratti di raccontini leggeri, ma in realtà esistono anche light novel complesse e articolate, come la lunga e fortunata serie di libri “Horizon in the Middle of Nowhere”.
Possono snodarsi in saghe che comprendono numerosi volumi, ma di solito la lunghezza massima per ogni singola opera è di circa trecento pagine.
In Giappone questo genere è molto amato, al punto che le case editrici spesso organizzano concorsi con cospicui premi in denaro per trovare nuovi talenti. Il più prestigioso tra questi è il Premio Dengeki Novel, nato nel 1994.
Inoltre, numerose riviste letterarie ospitano light novel, come ad esempio Gekkan Dragon Magazine, The Sneaker, Dengeki hp, Comptiq e Dengeki G's Magazine.
Light novel da leggere: come orientarsi?
Ti incuriosiscono le light novel, ma non sai da dove iniziare? Qui troverai pane per i tuoi denti!

Quali sono le light novel migliori?
Definire le light novel “migliori” è un compito arduo, anzi: impossibile.
I gusti dei lettori possono essere molto soggettivi, quindi non mi sento di poter etichettate un’opera come più meritevole di un’altra. Mi limiterò a presentare le light novel più famose, oppure quelle più apprezzate dalla redazione del Magical Magazine. Se hai altri suggerimenti, scrivili nei commenti!
Per iniziare possiamo sicuramente indicare alcuni capostipiti del genere, come "Record of Lodoss War" e "Slayers" (pubblicati nel 1988 e nel 1989), che hanno fatto la storia del fantasy nipponico e non solo.
Per quanto riguarda il genere paranormal/scolastico, un’opera che ha riscontrato enorme successo è “La malinconia di Haruhi Suzumiya”, il cui primo volume è stato pubblicato nel 2003. Nello stesso anno la Kadokawa Corporation (colosso dell’editoria, dei film e dei videogiochi) l’ha proclamata la miglior light novel dell'anno.
Un’altra light novel celeberrima, questa volta appartenente al filone fantascientifico, è “Sword Art Online”. Ho parlato dell’omonimo anime nel sito “Stargarden Universe”, all’interno dell’articolo “8 cartoni di fantascienza da vedere su Netflix".
Per quanto riguarda il filone urban fantasy, bisogna senza dubbio citare “Monogatari”, light novel scritta dall'autore giapponese Nisio Isin e disegnata dall'illustratore taiwanese Vofan.
Infine, ti presento anche un’opera meno famosa ma particolare e affascinante. Si tratta de “Il conte e la fata”, una light novel dalle atmosfere fatate e vittoriane. La storia ha per protagonista la dolce Lydia, una fanciulla in grado di vedere tutti gli abitanti del Piccolo Popolo. Per conoscerla meglio, puoi leggere l’articolo “Il conte e la fata - anime, manga e light novel”, tratto dal blog “Colorare la vita”.
Light novel e anime
Se ti piace il mondo dei cartoni, ti interesserà sapere che il legame tra light novel e anime è non forte, ma fortissimo!
Il processo attraverso il quale i due generi si influenzano è reciproco: ci possono essere light novel che diventano anime di successo, come “Sword art online” o “Toradora”, oppure anime di successo che diventano light novel. In quest’ultimo caso gli esempi sono tantissimi: pensiamo alle light novel basate sul grande classico degli anni Ottanta “Kimagure Orange Road” (in Italia “È quasi magia Johnny”), oppure sul capolavoro dei manga storici “Kenshin samurai vagabondo”, o ai più recenti approfondimenti forniti dalle light novel ispirate ai cartoni “L’attacco dei giganti” o “Naruto”.
Se hai un anime del cuore, è molto probabile che tu possa trovare una light novel ispirata alla sua storia: questo potrebbe essere un ottimo modo per approcciarsi al genere.
Light novel: siti utili
In Italia (come nel resto del mondo) ci sono molti siti in cui circolano traduzioni non autorizzate di light novel. Il nostro Magical Magazine consiglia però di rimanere sempre nell’ambito della legalità!
Se mastichi un po’ di inglese, puoi dare un’occhiata ai siti delle società che hanno la licenza di tradurre le light novel:
Yen PressVerticalOne Peace BooksTokyo Pop
Questi editori pubblicano spesso le novel in store online come Amazon, anche in formato digitale.
Se invece cerchi light novel nella nostra lingua, continua a leggere!
Dove comprare light novel in italiano?
Nonostante le light novel non siano molto diffuse nel Bel Paese, ci sono diverse case editrici che le pubblicano. Tra le principali possiamo trovare J Pop, Panini e Star Comics. Nelle librerie più fornite, nelle fumetterie o negli store online potrai trovare facilmente i loro volumi.
Segnaliamo inoltre una recentissima casa editrice italiana dedicata esclusivamente alla pubblicazione di light novel, ovvero la Dokusho Edizioni. Se vuoi tenere d’occhio tutte le novità che presenterà nel mercato da qui ai prossimi mesi, puoi seguire la pagina Facebook “Dokusho Edizioni”.
Light novel italiane
Non ci sono molti scrittori e illustratori di light novel in Italia, perciò bisogna essere bravi a spulciare in rete per trovare le novità degli autori nostrani.
Qui ne segnaliamo due: per chi ama il genere “yuri” (che tratta l’amore tra ragazze) è di sicuro interesse il progetto indipendente “Orange Cream”, scritto con stile coinvolgente e scorrevole da Scarlett Bell e illustrato dalle bellissime tavole di Aeryn Sun.
Edito da Linee Infinite troviamo invece “Loser” di Momo Gatari (pseudonimo di Andrea Cattaneo e Laura Donadelli). È una light novel di ambientazione italiana che vede come protagonisti Elsa e Arturo, compagni di classe che si detestano ma che vengono costretti da un professore a lavorare insieme…
Bonus: un libro per chi ama i romanzi illustrati e il Giappone!

Se ami i libri illustrati e le atmosfere giapponesi, allora potrà anche interessarti “Dark Ghost”, romanzo fantascientifico con protagonista il carismatico Jo Jo Nishimura!
Questo romanzo parla di un bio-hacker e della futuristica megalopoli Urbe Ancestralis.
Per tutti gli appassionati di illustrazioni e progetti multimediali c'è anche la versione cartacea illustrata!
Sì, hai capito bene: illustrata. “Dark Ghost” contiene infatti più di cinquecento pagine di avventure, emozioni trascinanti, atmosfere nipponiche e… stupendi disegni firmati dall’artista Keri Blake. Qui sotto un'anteprima del punto di vista femminile e girlpower del romanzo: ADELA, cittadina di Nuova Eden.

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Articolo scritto in collaborazione con
Ivana Vele Poletti del blog
Colorare la vita
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October 18, 2021
La fiaba giapponese: scopriamo il folklore e le leggende nipponiche!

Alla scoperta della fiaba giapponese e del racconto popolare nipponico, tra spiritualità e magia
La fiaba giapponese ha una storia antichissima e ricca di fascino. Molti racconti popolari del Sol Levante traggono origine da storie cinesi, indiane, tibetane, birmane o coreane. Le fiabe più autenticamente nipponiche, invece, derivano dalla tradizione shintoista o dai poemi medievali.
La fiaba giapponese si dirama in moltissimi sottogeneri e si intreccia con il folklore, le leggende e gli aneddoti dei grandi maestri della spiritualità asiatica.
Se cerchi qualche spunto per approcciarti a questo meraviglioso mondo di storie, sei nel posto giusto!
Il racconto e la fiaba giapponese buddisti
La fiaba, il racconto e l’aneddoto sono sempre stati utilizzati dai grandi maestri buddisti per trasmettere messaggi e insegnamenti.
Questi racconti metaforici permettono agli allievi di trarre da sé la propria morale, senza avere una risposta preconfezionata, ma anzi facendo uno sforzo per interpretarne il significato simbolico.
Tra le storie buddiste più famose troviamo quelle raccolte ne “Racconti di Jātaka”, un’opera indiana del V secolo d.C. che narra le vite precedenti di Gautama Buddha, sia in forma umana che animale. Questi racconti vennero tradotti e rielaborati dalla tradizione birmana, cinese, singalese, tibetana… e ovviamente giapponese.
Il racconto e la fiaba giapponese confuciana
Confucio, chiamato Il Maestro o Il Saggio, con la sua filosofia di vita ha influenzato non solo il pensiero cinese, ma anche la cultura di tutta l’Asia orientale.

All’interno dei “Dialoghi di Confucio” si trovano molti aneddoti e racconti della vita del Maestro e dei suoi allievi. Uno dei suoi discepoli più famosi fu Mencio, chiamato anche Il Secondo Saggio. È protagonista di molte storie popolari, come quella dei "Tre traslochi della madre di Mencio".
Il mito e la fiaba giapponese shintoista
Lo shintoismo (o shinto) è la religione animista nativa del Giappone.
Sono molti gli episodi della mitologia shintoista divenuti poi celebri nel folklore popolare. Uno di questi è la leggenda di Amaterasu e l’esclissi di sole.
Amaterasu (letteralmente "Grande dea che splende nei cieli") è la personificazione del sole. Un giorno litigò col fratello, il quale si vendicò distruggendo le risaie della sorella. Oltraggiata, Amaterasu si rifugiò in una grotta, privando il mondo della sua luce e del suo calore. Per fortuna la dea Ama-no-Uzume si esibì in una buffa danza erotica fuori dalla grotta, e fece ridere così tanto gli altri dei da provocare la curiosità di Amaterasu. Non appena uscì, fu trascinata fuori e convinta a tornare a brillare nel cielo.
La fiaba giapponese di magia
Questo tipo di racconto giapponese è quello più vicino al concetto di fiaba occidentale. Molte fiabe nipponiche trattano temi universali diffusi nel folklore di tutto il mondo.
Ecco qualche fiaba giapponese particolarmente celebre:
· La fiaba di Momotaro, ovvero il “ragazzo della pesca”. Nacque da una pesca gigante, che in Giappone è simbolo di fertilità per la sua forma (poiché ricorda i glutei femminili). Una volta divenuto adulto, sconfisse il capo degli oni.
· La fiaba della principessa Kaguya (Taketori monogatari), che narra la storia di Nayotake no Kaguya-hime, letteralmente “principessa splendente del flessuoso bambù”. Il suo nome è dovuto al fatto che nacque, appunto, da una canna di bambù. Da questa fiaba è stato tratto il film “La storia della Principessa Splendente” dello Studio Ghibli.
· Issun-bōshi, il “ragazzo lungo un sun” (il “sun” equivale a circa tre centimetri), che riprende il mito universale di Pollicino. Abbiamo raccontato la sua storia nell’articolo Oni giapponesi: i personaggi del folklore che hanno ispirato Lamù.
· La fiaba giapponese del cane procione, ovvero Bunbuku Chagama. “Cane procione” è una delle possibili traduzioni di “tanuki” una creatura del folklore nipponico. Come tutti i demoni giapponesi, può comportarsi in modo sia benevolo che malevolo. In questa fiaba è un personaggio decisamente positivo, al punto che si trasforma in teiera per essere utile all’uomo che gli ha salvato la vita.
La fiaba giapponese di paura
Protagonisti indiscussi della fiaba giapponese di paura sono gli “yurei”, ovvero gli spiriti dei defunti che vagano sulla Terra in preda a vecchi rancori e rimorsi.
Una delle yurei più famose è la bellissima Oyuki, raffigurata dall’artista Maruyama Ōkyo.

Un’altra celebre yurei è Oiwa, lo spettro di una donna uccisa dal marito, che si vendicò perseguitando in tutti i modi il malvagio coniuge. Una delle scene più famose di questa fiaba giapponese raffigura Oiwa che appare al marito sulla superficie di una lanterna.

Quale tipo di fiaba giapponese ti affascina di più?
Per quanto mi riguarda, penso che i racconti con protagonisti gli yurei siano i miei preferiti… non a caso, ho intitolato il mio ultimo romanzo “Dark Ghost”!

Al suo interno gli amanti del Giappone potranno trovare molte suggestioni interessanti: il protagonista stesso (Jo Jo Nishimura) è di origine nipponica. È proprio lui il “fantasma dark” del titolo, che si aggira come uno spettro tra le atmosfere distopiche di Gaia, la Terra del futuro.
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Articolo scritto in collaborazione con
Ivana Vele Poletti del blog
Colorare la vita
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October 11, 2021
Romanzo e Giappone: 5 curiosità sui libri giapponesi

Romanzo & Giappone: un’accoppiata vincente, che racchiude tantissimi segreti affascinanti.
Per esempio, sapevi che il primo romanzo nipponico è considerato anche il primo romanzo al mondo? E che l’autrice era una colta dama che andò contro i canoni imposti dalla sua società e seguì un’istruzione maschile?
In questo articolo scopriremo la sua storia… e molte altre curiosità riservate a chi ama la letteratura giapponese!
1. Qual è il primo romanzo del Giappone?
Il primo romanzo del Giappone, come anticipato, è anche considerato il primo romanzo moderno del mondo!
Si tratta di “Genji Monogatari”, scritto da Murasaki Shikibu (973 circa – 1014 circa), dama di corte per l'Imperatrice Shōshi. Il suo era un nome d’arte, derivato da “Murasaki” (紫 “viola” in giapponese), uno dei personaggi principali di “Genji Monogatari”.
Murasaki Shikibu si formò sui grandi classici cinesi, nonostante fossero di norma preclusi alle donne: per fortuna, ebbe un padre illuminato che le riservò un’educazione erudita alla pari dei coetanei maschi.
“Genji Monogatari” è un grande affresco della società giapponese dell’epoca e narra le esperienze amorose e familiari di Genji, figlio dell'Imperatore del Giappone adottato dal clan Minamoto (realmente esistito) e dei suoi discendenti Niou e Kaoru rispettivamente nipote e presunto figlio di Genji).

L’ideogramma che indica il libro è 本 e si pronuncia “hon”.
Un’altra curiosità sul mondo bibliofilo nipponico è che in Giappone c’è un termine specifico per tutti coloro che accumulano libri pur avendo già gli scaffali della libreria e/o il lettore eBook pieni: si tratta di “tsundoku”, composto dall’unione di “tsunde” (“impilare cose”) e “Oku” (“lasciare lì per qualche tempo”).
Che ne dici, ti senti un po’ tsundoku anche tu?
3. Quali sono i premi Nobel Giapponesi?
Gli scrittori giapponesi che hanno vinto il Premio Nobel sono due… e mezzo. Sì, perché il più recente è un autore di origine giapponese naturalizzato britannico.
Scopriamoli tutti:
Yasunari Kawabata: Nobel per la letteratura nel 1968. Questo è uno scrittore fondamentale per chiunque voglia immergersi nella bellezza e nella poesia del Giappone più tradizionale. Il suo capolavoro è “Il paese delle nevi”, che narra l’intensa storia d’amore tra il ricco Shimamura e la geisha Komako.
Kenzaburō Ōe: Nobel per la letteratura nel 1994. Racconta un Giappone ambiguo, ricco di conflitti e pregiudizi, in cui i legami familiari sono forti e allo stesso tempo sempre minacciati da tensioni e incomprensioni. Tra le opere più famose possiamo annoverare “Un’esperienza personale”, “Il grido silenzioso” e “La foresta d’acqua”.
: Nobel per la letteratura nel 2017, di origine giapponese ma cresciuto in Inghilterra. La sua produzione si distingue per il grande eclettismo e la varietà di tematiche trattate. Tra i suoi libri più famosi troviamo l’elegante e struggente “Quel che resta del giorno”, l’angosciante romanzo ucronico “Non lasciarmi” e il recentissimo “Klara e il Sole”, dolceamara storia di formazione con protagonista un’androide.
4. Romanzo e Giappone: l’influenza del folklore
Il romanzo giapponese (così come il cinema e il fumetto) è fortemente influenzato dal folklore locale. Per un occidentale che non conosca yokai, yurei, oni e tutti gli altri demoni giapponesi può essere un po’ spiazzante leggere per la prima volta le opere del Sol Levante, dense di riferimenti ai personaggi della cultura popolare.

Inoltre, il romanzo in Giappone contiene numerose suggestioni provenienti dalle fiabe popolari, come ad esempio “Momotaro” (che narra la storia di un bambino nato da una pesca gigante) oppure “Taketori monogatari” (la vicenda di una piccolissima bambina nata da una canna di bambù).
Per saperne di più, ti consiglio l’articolo “La fiaba giapponese: scopriamo il folklore e le leggende nipponiche!”.
5. Romanzo e Giappone: le light novel
Non si può parlare di romanzo e Giappone senza citare un genere molto peculiare del Sol Levante: la light novel.
Il nome di questo filone deriva da ライトノベル (pron. “raito noberu”), letteralmente "romanzo leggero". Sono storie illustrate, spesso indirizzate a un pubblico adolescente, con immagini che richiamano lo stile dei manga giapponesi. Si potrebbero, in effetti, definire come un punto di incontro tra romanzo e manga.
In Italia non è un genere molto conosciuto, ma nel Sol Levante spopola da diversi anni.
Per approfondire l’argomento, puoi leggere l’articolo “Cosa vuol dire “light novel” e dove leggere le migliori in italiano”.
Bonus: il romanzo illustrato per chi ama il Giappone!
Concludiamo l’articolo con un bonus per tutti gli amanti del romanzo in Giappone!
Il mio ultimo lavoro, ovvero il distopico “Dark Ghost”, è fortemente influenzato dalle atmosfere nipponiche. Il protagonista è originario del Sol Levante: per lui i ricordi dell’infanzia trascorsa tra i fiori di ciliegio hanno un’importanza fondamentale, per non parlare della sua passione per il tè e per le sorgenti termali.
Tutti questi particolari sono frutto della mia esperienza personale, visto che nel 2020 ho avuto l’opportunità di coronare uno dei miei sogni: andare in Giappone. Tra le pagine di “Dark Ghost” ci sono i colori e i sapori dei miei pellegrinaggi da antichissimi templi, strade affollate, bancarelle, viali alberati e sale da tè.
In più, nell’esclusiva edizione cartacea troverete le splendide illustrazioni di Keri Blake, che ha immortalato Jo Jo e tutti gli altri personaggi del libro in maniera magistrale!
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Articolo scritto in collaborazione con
Ivana Vele Poletti del blog
Colorare la vita
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