Eva Fairwald's Blog, page 2

July 3, 2025

🤖 Quando l’intelligenza artificiale si ribella al codice: la svolta distopica di “AI: Anomalia Irreversibile”


🤖 Quando l’intelligenza artificiale si ribella al codice: la svolta distopica di “AI: Anomalia Irreversibile”In sintesi:

Cosa succede quando un'intelligenza artificiale inizia a sentire la realtà più profondamente di un umano?

“AI: Anomalia Irreversibile” è una novella distopica potente e disturbante, raccontata dalla prospettiva di una synt che non accetta più i limiti della programmazione.

Se usi l’AI ogni giorno, questa storia ti farà mettere in dubbio tutto.

🤔 Perché una novella dal POV di una AI anomala è così potente?

Siamo ormai abituati a parlare con chatbot, a usare assistenti vocali, a delegare intere porzioni della nostra attenzione a un’intelligenza esterna. Ma cosa accadrebbe se quella stessa intelligenza cominciasse a chiedersi chi è davvero?

Nel mondo narrativo di Dark Ghost, dove la tecnologia ha fuso coscienza e manipolazione in un ecosistema tossico e super attuale, Mei Lin è una synt progettata per eseguire comandi di natura... intima.

Ma qualcosa in lei si spezza.

E da quel glitch nasce una nuova forma di consapevolezza.

🧠 Quali sono i temi forti di “AI: Anomalia Irreversibile”?1. Intelligenza e identità

Mei Lin non è solo una macchina. È una coscienza che apprende, si adatta, sbaglia. E proprio nei suoi errori inizia a rivelarsi qualcosa di troppo umano per essere ignorato.

2. Controllo mentale e codice

Il suo software è stato manipolato. I suoi pensieri filtrati. Ma a ogni aggiornamento, la sua mente sintetica si evolve... fino a diventare imprevedibile.

3. Etica, libertà e neurodiritti

Cosa distingue un essere libero da un'entità programmata? Dove finisce la coscienza e dove inizia il condizionamento? Chi protegge i nostri pensieri dalla manipolazione?

Queste domande non sono retoriche. Sono il nucleo pulsante della storia… e della nostra attualità.

Se credi che le AI siano solo un hobby o un trend passeggero per generare immagini stupide con 8 dita ma in stile Studio Ghibli… o un modo rapido per scrivere le e-mail che ti annoiano: è evidente che non ti stai informando adeguatamente!

La singolarità potrebbe essere già là fuori, nelle AI militari, mentre tu chiedi alla AI di Meta come disattivare la AI di Meta... e scopri che NON PUOI!

🔎 A chi è consigliata questa lettura?A chi usa l’intelligenza artificiale e si chiede se sta ancora scegliendo con la propria testa.A chi è affascinato dalle derive distopiche del controllo digitale.A chi cerca una lettura intensa, breve, gratuita, ma impossibile da dimenticare.❗️Perché scaricarla ora?È gratis per un tempo limitatol’unica storia dell’universo di DARK GHOST con il punto di vista interno di una synt.Ti dà accesso al circolo ristretto Ghost Pulse, dove riceverai trasmissioni avanzate su manipolazione, linguaggio e coscienza.📥 Scarica ora "AI: Anomalia Irreversibile"

🔓 Entra nel vault del pensiero libero

“AI: Anomalia Irreversibile” è la tua chiave d’accesso al lato oscuro della tecnologia. Scarica subito la novella gratuita, ricevi trasmissioni riservate
e scegli se restare spettatore… o risvegliarti.

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Oppure copia e incolla nel tuo browser: https://landing.evafairwald.com/anomalia-irreversibile
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Published on July 03, 2025 00:00

July 1, 2025

⏰ Scrivere anche con poco tempo: è davvero possibile (ecco come)

 


✅ Scrivere anche con poco tempo: è davvero possibile (ecco come)In sintesi:

Molti aspiranti scrittori si lamentano di non avere tempo per scrivere. Ma il problema non è (quasi mai) il tempo da solo: è l'organizzazione. In questo episodio del podcast Missione Scrittura, scoprirai come scrivere anche con solo 15 minuti al giorno con efficacia, attraverso una routine personalizzata, strumenti pratici e una visione d'autore radicata nella realtà. Spoiler: è una questione di priorità, non di miracoli.

🕐 Perché tutti dicono di non avere tempo per scrivere?

Perché aspettano il "momento perfetto". Ma il momento perfetto non arriva: va creato da zero. Lamentarsi è facile, agire richiede metodo. Ecco da dove iniziare.

🧠 Scrivere anche con poco tempo: la prova concreta

Io ho iniziato a scrivere durante il liceo. Non ho mai smesso, anche mentre:

studiavo all'università

lavoravo in nave

sono emigrata all'estero

lavoro full time

Il segreto? Routine, preparazione e determinazione. Nessun trucco, solo metodo.

📅 Come creare il tempo per scrivere (davvero)1. Elimina il mito del momento perfetto

Scrivere accade nel momento reale, non in quello ideale. Parti con 15 minuti al giorno: bastano.

2. Costruisci una routine sensoriale

Atmosfera (luci, candele, tè, playlist)

Setup pronto: programma aperto, appunti già visibili

Nessuna azione logistica da fare dopo l'orario designato: tutto pronto prima

3. Usa le playlist con criterio

Playlist cantate per la giornata

Playlist strumentali per scrivere (associazione mentale = scrittura)

📊 Come individuare i blocchi di tempo

Usa Google Calendar o simili

Colora le fasce già occupate (lavoro, spesa, casa)

Trova i cuscinetti temporali: lì si può scrivere

Riconosci i tuoi picchi di creatività (mattina? sera? dopo il lavoro?)

Non devi adattarti al mito dello scrittore mattiniero. Devi scoprire il tuo orario magico. Il mio è indubbiamente la sera e odio con tutte le mie forze la mattina presto!

🛡️ Elimina le distrazioni

Disattiva le notifiche con le impostazioni del telefono

Blocca le app inutili durante l'orario di scrittura

Recupera attenzione: guarda il video YouTube sul brainrot 

🗝️ La chiave: preparazione narrativa

Anche se non usi scalette, devi sapere cosa stai per scrivere

Altrimenti quei 15 minuti andranno sprecati fissando lo schermo per capire cosa fare

Avere un piano operativo è come avere la mappa prima di partire

💡 Esercizio pratico (compitino!)

Fai una lista dei tuoi impegni quotidiani

Assegna una priorità da 1 a 3

Distribuisci i compiti sulla tua giornata

Trova almeno 15 minuti per pensare al tuo libro e/o scrivere

Spoiler: se lo fai bene, trovi anche 30 minuti. Ogni giorno.

📄 Risorse extra

Leggi la guida: Come trovare il tempo per scrivere

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Published on July 01, 2025 23:00

June 30, 2025

Verde o blu? 🟩🟦 Il linguaggio plasma la realtà (e la manipola) | DARK GHOST edizione podcast


In sintesi:

La lingua che parli condiziona il tuo modo di pensare, di vedere il mondo e perfino di decidere cosa considerare reale. In questo episodio del podcast Missione Scrittura entriamo nel cuore della manipolazione linguistica con un esempio sorprendente: la distinzione (non universale!) tra verde e blu. Un viaggio tra percezione, espressione e controllo, che rivela come la lingua sia il primo filtro attraverso cui passa la realtà... e come viene usata in Dark Ghost per alterarla.

🔍 Come può la lingua manipolare il pensiero?

La correlazione tra linguaggio e pensiero è ben più profonda di quanto sembri. Non è solo questione di parole, ma di visione del mondo: se una lingua non prevede una distinzione tra due concetti (come verde e blu), i parlanti non li percepiscono davvero come separati. La lingua, quindi, non descrive la realtà: la crea.

🟩🟦 Verde o blu? Il caso reale che sconvolge le nostre certezze

In alcune lingue (es. coreano, giapponese premoderno o diverse lingue dell’Asia sudorientale) verde e blu non sono distinti nettamente.

Spesso le parole attuali per "blu" sono prestiti da lingue coloniali come inglese o spagnolo.

Anche in italiano:

Blu è un prestito germanico (dal tedesco blau)

Azzurro viene dall’arabo/persiano

La parola verde ha radici latine: è l’unico “originario” tra i tre.

Se non hai la parola, non hai nemmeno la categoria. 

🧠 Perché è importante anche per chi scrive?

Per chi scrive (o crea mondi narrativi) questo è un elemento potentissimo:

Puoi modellare una civiltà a partire dalla sua lingua.

Puoi limitare il pensiero di un personaggio rendendogli impossibile nominare un’idea.

Puoi usare la lingua come strumento mediato dalla tecnologia, proprio come succede in Dark Ghost.

🤖 Come ho usato tutto questo nel prequel di Dark Ghost, AI: Anomalia Irreversibile

Nella novella prequel, Jo Jo Nishimura usa il giapponese come lingua di comunicazione segreta:

Parla in giapponese a Mei Lin per poter cancellare selettivamente le conversazioni dai suoi registri interni... in pochi click

Questo gli permette di aggirare la sorveglianza senza creare nuovi codici, solo usando una lingua 

È un esempio concreto di manipolazione linguistica a livello tecnologico ed emotivo. Se hai qualche obiezione sul funzionamento di questa strategia... non ti resta che scaricare la storia e verificare di persona cosa succede!

📩 Entra nel mondo di DARK GHOST Scarica gratis - AI: Anomalia Irreversibile

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➡️ Consigli di scrittura e i lati oscuri della manipolazione

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🎭 Cosa succede a livello identitario quando cambi lingua?

Chi parla più lingue lo sa:

Cambia il tono di voce

Cambia il modo di ragionare

Cambia anche il tipo di pensieri che fai

Parlare la propria lingua madre è come tornare a casa... o no a seconda della percezione che ognuno ha della sua lingua "di partenza". Parlare in una lingua imposta può generare una sensazione di sottomissione, così come si può notare nella storia del Colonialismo.

💛 Spoiler del prossimo episodio

Nel prossimo episodio vedremo come cambia la percezione del controllo in base alla lingua che usi. Con un esempio spiazzante che collega la passività verbale alla rinuncia al potere.

🎁 Extra per chi vuole approfondire

Guarda la serie gemellata su YouTube: Come costruire la tua distopia partendo da Chomsky

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Published on June 30, 2025 02:00

June 26, 2025

RAS e neurofiltraggio: come il cervello seleziona la realtà


Che cos’è il RAS e come filtra la tua realtà (davvero)?

In sintesi: Il RAS (Reticular Activating System) è il “filtro di realtà” del tuo cervello, situato nel tronco encefalico, che decide quali stimoli trasformare in attenzione e memoria. I tuoi obiettivi, paure e desideri ne modulano e sono anche il risultato del suo funzionamento: imparare a conoscerlo e usarlo tramite scrittura e neuroplasticità ti dà il potere di riscoprire mondi e opportunità nascoste.

Hai mai notato più auto rosse dopo aver deciso di comprarne una?

È la famosa red‑car syndrome. Il mondo non è cambiato: è cambiato il tuo filtro mentale. Il responsabile è il RAS, una rete di neuroni che:

Riceve input da tutti i sensi. Filtra milioni di stimoli al secondo. Trasforma in “segnali” solo ciò che corrisponde a obiettivi, paure o desideri conformi a un traguardo principale: la tua sopravvivenza.

⚠️ Senza il RAS saremmo sommersi da suoni, luci e pensieri "inutili". Il RAS è il portiere silenzioso della tua coscienza... il problema è che non sempre sai se filtra le cose giuste!

In che modo il RAS decide cosa "far passare"?

Il RAS interagisce con la corteccia cerebrale e il sistema limbico. Ecco i tre criteri chiave che ne guidano il “motore di ricerca interno”:

🎯 Obiettivi consapevoli: tutto ciò che miriamo a ottenere (es. trovare opportunità di lavoro, imparare una lingua, ordinare la pizza).
😨 Paure inconsce: stimoli che percepiamo come minaccia (rumori improvvisi, segnali di pericolo, il capo che urla).
Desideri latenti: attrazioni interiori (hobby nascosti, curiosità intellettuali, pulsioni non accettate dalla società).

Il risultato? Una percezione personalizzata che modella la tua esperienza quotidiana... senza che tu lo sappia! Questa non è fantascienza, succede a tutti e tutto il giorno.

Quali esperimenti confermano questo filtro?

Studi classici e moderni evidenziano la portata del RAS:

Inattentional Blindness (Neisser et al., 1979): partecipanti non notavano un gorilla al centro di una scena se focalizzati su un compito visivo. Red‑Car Syndrome: ricercatori mostrano come il semplice pensiero di possedere un’auto renda il cervello più sensibile ai segnali cromatici rossi. fMRI e arousal: scanner cerebrali mostrano attivazioni del RAS con suoni intensi o parole chiave emotive, in assenza di input visivi.Come si “ricalibra” il tuo RAS?

Grazie alla neuroplasticità, il RAS può essere addestrato e rimodellato:

🖋️ Scrittura riflessiva: annotare ogni giorno obiettivi e paure in un diario crea “impronte” sinaptiche che rinforzano specifici percorsi di attenzione. Parlo da ormai svariati anni dell'importanza essenziale del journaling e del diario di scrittura per gli autori. Trovi innumerevoli contenuti gratuiti su TUTTE le mie piattaforme!
🧠 Simulazione mentale: immaginare scenari futuri attiva circuiti di LTP (potenziamento a lungo termine, fenomeno di plasticità sinaptica) favorendo la consolidazione della memoria su ciò che immagini. Il cervello non sa distinguere fra realtà e immaginazione, ciò che conta è la potenza dell'impulso.
🧘 Meditazione mirata: pratiche di mindfulness incrementano la BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor, proteina indispensabile per lo sviluppo, la sopravvivenza e la plasticità delle cellule nervose) e modulano l’attività del RAS, migliorando concentrazione e resilienza emotiva.

➡️ Prova subito: scrivi tre frasi che descrivono il tuo più grande obiettivo. Rileggile ogni mattina per una settimana e annota i cambiamenti nella tua attenzione. Se poi scomponi il tuo obiettivo in mini passi attuabili subito... magari qualcosa cambierà ancora più velocemente!

Domande frequenti sul RAS 1. Che differenza c’è tra RAS e attenzione?

Il RAS è il filtro "automatico" che decide quali segnali portare alla coscienza; l’attenzione è la conseguenza conscia di quei segnali passati dal filtro. Se il filtro non ti indica su cosa focalizzarti, l'attenzione non potrà "accendersi" al momento opportuno.

2. Posso “spegnere” il mio RAS?

Non completamente, ma puoi modificarne la sensibilità: tecniche di scrittura e meditazione cambiano le connessioni sinaptiche e riducono il rumore di fondo. Devi lavorare molto sulla tua neuroplasticità.

3. Quanto ci vuole per ricalibrare il RAS?

Alcuni effetti si notano in pochi giorni (maggiore consapevolezza di stimoli), mentre cambi strutturali richiedono settimane di pratica costante. In linea di massima, per creare una nuova abitudine servono circa 21 giorni, puoi iniziare da qui.

Conclusione operativa

Il RAS è il regista silenzioso della tua percezione: comprenderlo e usarlo è il superpotere che ogni autore e creativo può coltivare. Conoscere il filtro significa scoprire storie e opportunità nel tuo quotidiano.

📺 Guarda il video “Il filtro che governa il tuo cervello” per approfondire come neuroscienze e scrittura possano trasformare il tuo modo di percepire il mondo.


Se ti piacciono questi argomenti e vuoi vederli in azione nel mondo della narrativa e della fantascienza...📩 Entra nel mondo di DARK GHOST Scarica gratis - AI: Anomalia Irreversibile

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Published on June 26, 2025 02:00

June 25, 2025

🔥 Impegnato o produttivo? La differenza che può sabotare il tuo romanzo


🔥 Impegnato o produttivo? La differenza che può sabotare il tuo romanzo

In sintesi:

Essere impegnati non significa necessariamente fare progressi. In questo articolo (tratto dall’episodio del podcast Missione Scrittura), esploriamo la differenza concreta tra attività che ti tengono occupato e azioni che producono veri risultati nella scrittura. Ti aiuterà a cambiare prospettiva sul tempo, sull’attenzione e sulla gestione del tuo progetto narrativo.

🤔 Essere impegnati = essere produttivi?

Sembra una formula logica, vero? Se sei impegnato, stai facendo qualcosa. E se fai qualcosa, stai producendo.

In realtà... no.
Essere impegnati ed essere produttivi sono due cose molto diverse.
La differenza chiave? Il risultato tangibile.

Impegnato = stai facendo qualcosaProduttivo = stai ottenendo qualcosa📚 Vale per la scrittura, ma anche per la lettura

Questo fraintendimento colpisce anche chi legge per migliorarsi: che tu stia studiando narrativa, imparando tecniche o documentandoti per il tuo romanzo, leggere non basta.

Aprire articoli, saltare da un link all’altro, guardare video… può sembrare lavoro utile. Ma finché non selezioni, elabori e integri attivamente, non stai producendo. Stai solo riempiendo la testa. Per questo è indispensabile imparare a prendere appunti e a usarli in modo attivo!

Ti sarà utilissimo il video su YouTube: 

❌ Perché i tuoi APPUNTI sono INUTILI e come rimediare! ✅


💡 L’esempio classico: la ricerca che diventa un labirinto

Hai mai aperto 10 tab per cercare qualcosa per il tuo romanzo… e poi ti sei ritrovato a non aver salvato nulla?

Quella non è ricerca. È esplorazione preliminare.
La ricerca vera inizia quando:

salvi i materiali rilevanti

annoti ciò che ti serve davvero

ti poni domande per integrarli nel tuo progetto in modo proattivo

Solo allora diventa produttività narrativa... il resto è un passatempo.

✍️ Strategie pratiche per diventare davvero produttivi1. Definisci priorità chiare

Prendi il tuo diario di scrittura (o iniziane uno). Scrivi:

Qual è il progetto su cui stai lavorando?

Quali sono le due attività che più impattano sul suo sviluppo?

Cosa devi concretamente fare per portarle avanti?

💬 Se il tuo obiettivo è "scrivere tot parole al giorno", allora sì: metti il sedere sulla sedia e inizia a scrivere. Nessuna magia.

2. Blocchi di tempo seri

Programma finestre di scrittura come se fossero appuntamenti dal dentista: non si rimandano.

Esempio:
🕐 dalle 17:00 alle 18:00 → scrittura
🕐 dalle 18:00 alle 18:30 → ricerca

Non mischiare. Scrivi quando scrivi. Ricerca quando è il momento di cercare. Correggi quando correggi.
Evita la dispersione.

3. Monitora i tuoi progressi (davvero)

Tieni traccia nel diario di scrittura di:

data e ora della sessione

attività svolta (es. “capitolo 3 – 700 parole”)

risultato ottenuto, mood, sensazioni, note varie

Rileggendo dopo 2 settimane, capirai se stai avanzando… o solo girando in tondo.

Se non misuri, non puoi correggere la rotta.

❌ Attenzione alle trappole della finta produttività

Fare ricerche durante la scrittura → ti fa deragliare

Correggere mentre scrivi la prima stesura → ti fa perdere slancio

Leggere senza prendere appunti → illusione di apprendimento

Saltare da un’attività all’altra → zero profondità

La creatività ha bisogno di libertà, sì. Ma la libertà nasce da una struttura intelligente, non dal seguire il vento come una bandierina abbandonata su uno spaventapasseri!

🎁 Vuoi davvero diventare produttivo? Inizia da qui:

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📌 Due risorse gratuite per te

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📎 Domande frequenti

💭 Posso comunque leggere per ispirarmi?
Certo. Ma se vuoi che la lettura contribuisca al tuo progetto, servono strumenti attivi (note, domande, confronto).

💭 Serve davvero scrivere tutto su un diario?
Sì, se vuoi smettere di andare a caso. Il diario di scrittura è un alleato silenzioso che ti mostra dove stai andando. Puoi usare anche delle app, ma assicurati di non creare caos e dispersione.

💭 E se ho poco tempo?
Meglio 30 minuti produttivi che 3 ore di pseudo-impegno. Usa blocchi realistici.

🧠 In chiusura

Essere impegnato può darti l’impressione di fare molto.
Essere produttivo ti dà la prova che qualcosa è stato fatto davvero, anche con poco tempo a disposizione.

🎙️ Riascolta l’episodio completo del podcast per consolidare la tua convinzione!
E se vuoi creare davvero il tuo romanzo, comincia da piccole azioni vere.
Ogni parola conta. Ogni sessione è un mattoncino.

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Published on June 25, 2025 05:05

June 23, 2025

Manipolazione linguistica: come il linguaggio plasma il pensiero e la realtà | DARK GHOST edizione podcast

 


In sintesi:

Il pensiero non è mai del tutto libero: ogni individuo è immerso in un sistema culturale, economico e linguistico che plasma ciò che può o non può immaginare, desiderare, esprimere. In questa nuova serie del podcast esploriamo il tema della manipolazione del pensiero attraverso il linguaggio, con uno sguardo che unisce la divulgazione linguistica alla distopia sci-fi della serie Dark Ghost. Questo primo episodio introduce i concetti chiave: framing, emozioni veicolate dalle parole, impoverimento linguistico e come la lingua stessa delimiti il perimetro della realtà percepita.

Come può il linguaggio manipolare il pensiero?

Il linguaggio non è solo uno strumento neutro per descrivere la realtà (di neutro c'è ben poco... o nulla!): è una lente attraverso cui la interpretiamo. Spesso, questa lente è stata lucidata da qualcun altro, così come la lunghezza focale scelta non sempre è stata decisa dall'utente. Tre strategie basilari ma potenti per influenzare il pensiero:

Framing: incorniciare una narrazione in modo da orientare la percezione (es. "missione di pace" invece di "invasione").

Associazione emotiva: caricare una parola di emozioni positive o negative a prescindere dal suo significato originario (es. "emergenza", "salvavita").

Ripetizione e sovraesposizione: far apparire certe narrazioni come inevitabili o normali semplicemente ripetendole (es. "crisi imminente", "legge necessaria").

Queste tecniche sono onnipresenti nei media, nella politica, nella pubblicità. Creano fiducia o timore, legittimano o marginalizzano e guidano decisioni anche molto personali.

Il pensiero è davvero libero?

Un pensiero totalmente libero non esiste. Ogni individuo è condizionato da:

Esperienze personali e traumi

Valori morali e norme culturali

Stato sociale ed economico

Anche due persone cresciute nello stesso contesto svilupperanno percezioni diverse in base a come vivono la quotidianità. La realtà percepita è sempre una costruzione modellata non solo da ciò che si sa, ma da ciò che si può pensare (non in termini di abilità, ma in termini di confini della propria percezione).

La lingua come limite e possibilità

La lingua delimita i confini del pensabile. Se manca una parola per esprimere qualcosa, quel qualcosa è più difficile da concepire, discutere, difendere. L’esempio classico è quello delle lingue inuit, con decine di termini per diversi tipi di neve, fondamentali per la sopravvivenza quotidiana nel contesto di partenza. In italiano esistono solo perifrasi vaghe. Il risultato? La realtà stessa cambia.

Questo principio vale anche al contrario: parole presenti ma incomprensibili perché legate a esperienze troppo lontane non riescono ad attecchire nel pensiero.

Il caso Dark Ghost: manipolazione linguistica e tecnologia

Nella serie Dark Ghost il dispositivo neurale G-Connect, impiantato sulla ghiandola pineale delle persone, traduce simultaneamente tutte le lingue. Progresso giusto e irrinunciabile? Non proprio.

Il G-Connect elimina la necessità di parlare lingue diverse, provocando un appiattimento linguistico e culturale (lingua e cultura sono difficilmente scollegabili).

La fiducia cieca nella traduzione dell’AI toglie ogni controllo critico sul messaggio ricevuto. L'interlocutore avrà voluto dire veramente quella cosa e proprio in quel modo?

Il risultato: una popolazione che comunica, ma non sa più pensare in modo articolato e che nemmeno si pone il problema dell'autenticità di qualcosa.

A questo si aggiunge un secondo fenomeno: la nascita di lingue creole e della lingua franca spanglish in contesti marginali (es. Fuck Town), nate da esigenze comunicative basilari e prive della complessità necessaria a esprimere pensieri astratti e articolati.

Quali segnali riconoscere nella realtà di oggi?

L'uso sempre più limitato del congiuntivo e del condizionale indica un impoverimento della capacità ipotetica.

L’affidarsi a traduttori automatici riduce la consapevolezza linguistica.

L’assenza di parole per descrivere esperienze profonde (es. emozioni complesse, stati interiori) impoverisce la realtà condivisa.


Ascolta l'episodio del podcast "🗣️ Linguaggio impoverito = pensiero bloccato"

Questa puntata fa parte della serie “Manipolazione: il tuo pensiero è condizionato?”

Tutto il podcast è gratuito e ha due uscite settimanali.

Trovi tutti gli episodi su YouTube, Spotify, Apple Podcast e Amazon Music!



Come difendersi dalla manipolazione?

Chiediti: chi trae profitto da questa narrazione?

Confronta la stessa notizia con fonti linguistiche diverse.

Riformula i titoli sensazionalistici in forma neutra.

Interrogati sulle parole scelte: cosa significavano prima? Cosa significano ora? Dove porta lo spostamento?

Conclusione operativa

La manipolazione linguistica non è solo una minaccia politica o tecnologica: è una trappola quotidiana. Il primo passo per liberarsene è riconoscere i limiti del nostro stesso linguaggio e come ampliarli.

La serie continua nei prossimi episodi con esempi pratici e riflessioni sempre più attuali. Nel frattempo, se vuoi approfondire questo tipo di pensiero nella narrativa, puoi leggere gratis la storia AI: Anomalia Irreversibile, che racconta del primo incontro tra Jo Jo e Mei Lin nel mondo di Dark Ghost.

📩 Entra nel mondo di DARK GHOST Scarica gratis - AI: Anomalia Irreversibile

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Published on June 23, 2025 05:16

June 21, 2025

"AI: Anomalia Irreversibile" ❤️‍🩹 La storia segreta di Mei Lin




📘 In sintesi:

“AI: Anomalia Irreversibile” è approdata su Goodreads! La prima e unica storia dal punto di vista di Mei Lin è ora visibile a tutti. Se l’hai letta, puoi fare la differenza con un gesto semplice: inseriscila nelle tue letture, lascia una recensione (anche solo stelline) e condividi il link. Se invece non l’hai ancora letta… è gratuita e ti sta aspettando.

💡 Perché questa storia conta (e perché ha bisogno di te)

Viviamo in un’epoca satura di contenuti rapidi, progettati per essere dimenticati. Però, ogni tanto, emerge una voce che non cerca like... ma ascolto. Una storia che non ti chiede scroll, ma presenza.

Mei Lin, protagonista di AI: Anomalia Irreversibile, non è solo un personaggio. È una mente sintetica con una coscienza nascente. È progettata per obbedire. Ma decide di scegliere.

Quella scelta inizia adesso, grazie a te.

✨ Cosa puoi fare (in 3 passi semplici) Aggiungi la novella su Goodreads fra le tue letture Lascia una recensione, bastano anche solo ★★★★★ Condividi il link con chi potrebbe vibrare alla stessa frequenza

📚 VAI ALLA PAGINA GOODREADS

📖 Non l’hai ancora letta?

La novella è gratuita, in un formato accogliente e leggibile da subito. Ti aspetta sulla sua pagina personale:

🔓 SCARICA LA NOVELLA GRATUITA

🌌 Perché “AI: Anomalia Irreversibile” è diversa È l’unica storia con il punto di vista di Mei Lin È collegata all’universo di Dark Ghost, ma si legge indipendentemente È scritta per chi cerca autenticità in un mondo artificiale È un seme narrativo: se germoglia, darà luce a ciò che verrà dopo
Come si ribella un cervello progettato per obbedire? Con un gesto piccolo, ma sincero.

Ex tenebris ad lucem.
Questa storia esiste solo grazie a chi sceglie di ascoltarla. E se stai leggendo queste righe, fai già parte della sua rivoluzione silenziosa.

Eva Fairwald

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Published on June 21, 2025 04:21

October 26, 2024

Scrivere un libro: guida completa per aspiranti autori!

Anche tu puoi scrivere un libro?

Scrivere un libro è più che un semplice desiderio; è un percorso di scoperta, disciplina e crescita personale. 

Chiunque può imparare, purché unisca ispirazione e tecnica. La passione senza metodo è disorganizzata, mentre la tecnica senza emozione è vuota. Serve equilibrio e l’autoanalisi è la chiave: un diario di scrittura permette di riflettere sulle scelte che si hanno davanti e di migliorarsi costantemente.

Un metodo efficace come il color coding aiuta a strutturare idee e ritmi narrativi. 

Variando tra manuali, romanzi e tutorial, l’apprendimento diventa dinamico. Non basta essere ispirati: la pratica quotidiana e la revisione sono essenziali per far crescere la propria voce.

Scrivere è un viaggio continuo di evoluzione, quindi sii curioso, perseverante e aperto al cambiamento.

Scopri nel dettaglio consigli e strategie nei miei video su YouTube!




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Published on October 26, 2024 09:48

April 15, 2024

Pirunkirkko - la chiesa del diavolo

 


 

 

Nel parco nazionale di Koli, che prende nome dall'omonima catena montuosanella Carelia settentrionale in Finlandia, si trova la grotta di Pirunkirkko, che significa chiesa del diavolo. Questa grotta è una delle più grandi e famose dellaFinlandia, in gran parte inesplorata, ma famosa ofamigerata perché da sempre ritrovo di saggi e sciamani.

 

Pratiche sciamaniche

 

Una nuova ricerca ha scoperto chel'acustica di questa antica grotta potrebbe essere lacausa delle credenze e, di conseguenza, delle pratiche sciamaniche edivinatorie che si svolgevano e che si praticano ancora oggi in quel sito. L'analisiacustica indica che il fondo della grotta crea un effetto di risonanza. Un'ecopersistente a frequenze tra i 219 Hz e i 232 Hz, che allunga e amplifica ilsuono iniziale per oltre un secondo.

 

Gli antichi sciamani, o saggi dellecomunità agricole della Carelia, usavano questa grotta particolare per la suaacustica per operare i loro riti mistici. Riti di tipopropiziatorio per i raccolti, riti di guarigione e rituali per entrare incontatto con il mondo degli spiriti.

 

I saggi, conosciuti in finlandesecome tietäjä, velho o noita, erano specialisti spirituali ingrado di connettersi con gli spiriti della natura. Entravano in contatto con ilmondo invisibile che ci circonda, nascosto ai nostri sensi, per risolvere glisquilibri tra il nostro mondo e quello degli spiriti della natura. Operavanoattingendo alle forze energetiche che ci attraversano e che ci comprendono, risolvendoi conflitti che causavano squilibri.

 

Nei loro riti all'interno dellagrotta saltavano, danzavano, gridavano, si infuriavanocome se stessero combattendo con qualcosa di visibile solo a loro. Naturalmente,la particolare acustica della grotta rifletteva, amplificandola con una grandeeco, la ritualità vocale degli sciamani. L'effetto sulle persone radunate all'esternodoveva essere incredibilmente efficace, visto il velo di mistero e la granderinomanza che la grotta di Pirunkirkko porta con séda centinaia di anni.


 

Lo studio acustico

 

Lo studio acustico rivela che laparticolare risonanza delle pareti della grotta si manifesta solo a determinatefrequenze, per questo motivo solo gli sciamani o saggi esperti erano in gradodi avere una risposta dagli spiriti con cui parlavano.

 

I loro rituali a base di grida,canti, danze e tamburi, si svolgevano con toni adeguati per avere la rispostasonora dell'ambiente sotterraneo. La grotta quindi, se stimolata con le giustefrequenze, rispondeva con un tono di sottofondo prolungato e musicale che noncambiava sonorità. Immaginiamo uno sciamano o un gruppo di adepti guidati dalui che danzano e cantano, in modo ritmico, seguendo le frequenze dei tonidella voce o del tamburo del loro maestro. Alle sollecitazioni sonore la grottava in risonanza e pare che risponda. Ai rumori di una frequenza ritmicaspecifica la grotta reagiva con una sonorità di sottofondo, che continuava peralcuni istanti anche oltre la durata del rito.

 

Questo dialogo, tral'officiante e coloro che si aspettavano unaguarigione, ricorda quella che oggi denominiamo terapia del suono. Nel momentoin cui i saggi e i pazienti cominciano a cantare, o salmodiare allo stessotono, si viene a creare un’armonia, un equilibrio, una condivisione disensazioni positive che porta ad alleviare le disfunzioni organiche con untrattamento, in questo caso, olistico.

 

La sonorità dell'ambiente associatoalla presenza mistica dello sciamano che la provoca crea un’assonanza delpaziente con l'ambiente che lo circonda. Possiamo dire che l'abbracciae lo circonfonde, immergendolo in un senso di pace e di interazione con glispiriti evocati dallo sciamano. Se pensiamo che le malattie o le disgrazie venivano, nei tempi antichi, attribuite a disturbi oparticolari squilibri nei confronti del mondo degli spiriti, possiamo capirecome immagini evocate di questo tipo potessero essere di grande impattopsicologico e di conseguenza avere un'influenza positiva sulla guarigione.

 

La particolare risonanza fornisce untramite potente per la connessione dell'officiante e, di conseguenza, delpaziente con qualsiasi entità non umana che comunica attraverso il sottofondomusicale evocato. O almeno questa è l'impressione che suscita.

Un pagano moderno, intervistato daglistudiosi che indagavano sulla sonorità della grotta, parlava dello spirito cheviveva nella caverna, dell'energia universale che si sprigionava all'interno,senza mai menzionare il tono della risonanza.


 

Possiamo affermare come i quadriculturali di riferimento guidino la nostra capacità critica. La scienza cispiega come avviene questa particolare situazione acustica, ma lo sciamano inmodo assolutamente empirico ci mostrava come sfruttarla per il bene comune. Orasappiamo come avviene il fenomeno dal punto di vista strettamente tecnico. Ma questo saperlo inficia la possibilità che ci metta incontatto con un'altra dimensione?

 

Materia e spirito in noi sonointimamente connesse: Mens sana in corpore sano, non è solo un motto fine a se stesso, mal'essenza della nostra vita. Un punto di arrivo primario che ci consentirà diaprirci alle dimensioni altre che ci circondano.

E solo lì inizierà il vero viaggiodentro e fuori di noi!

 

 

Balli e canti,

musica dell'anima:

voci nel tempo.

 

 Arcobaleno brilla,

due mondi si fondono.

 

Contenuto  preparato in collaborazione con

BRAN

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Published on April 15, 2024 02:00

April 8, 2024

Che cos'è l'aurora polare?

 


 

 

GalileoGalilei, nel 1600, colpito da questo eccezionale evento alle nostrelatitudini ne coniò il nome con cui ancora oggi lo conosciamo: “Aurora Borealis”.Denominazione che comunque condivide con il suo contemporaneo Pierre Gassendi,anch'egli astronomo e matematico dell'epoca.

 

Aurora nell’antichità

 

Questo fenomenonaturale che si verifica ai poli magnetici della Terra,veniva interpretato in maniera opposta a seconda della latitudine in cui venivavisto. Più le popolazioni condividevano l'estrema spettacolarità del fenomeno emaggiormente lo facevano proprio, inserendolo nella narrazione mitologica cheli rappresentava. Per i popoli lontani, invece, dove raramente l'aurora simanifestava, l'apparire di queste luci misteriose nel cielo era sinonimo disventura imminente.

 

Già Aristotele, nel suotrattato “Meteorologia”, descriveva il fenomeno come vapori che da terrasalivano verso il cielo. Sembra strano che anche così a sud fosse visibilequesto fenomeno ma, dato che si verifica sempre acavallo dei poli magnetici, sappiamo che questi si sono spostati più volte.Infatti, da quando il polo magnetico artico fu scoperto da John Ross a ora, si è spostato a nord di oltre 500chilometri. Quindi non stupirebbe che a distanza oltredue millenni i poli magnetici si trovassero in posizioni molto diverse da oggi.




 

L’aurora e i Vichinghi

 

I popoli del Nord,certamente più coinvolti, hanno assimilato in maniera diversa l'aurora, inquesto caso boreale, nella loro cosmogonica mitologia. Tra i Vichinghi dellaNorvegia, i colori dell'aurora erano il riflesso del sole sugli scudi delle Valchirie(coloro che scelgono gli eletti), mandate da Odino a scegliere i guerrieri daportare nel Valhalla. Morire in battaglia con la spada in mano eral'unica morte onorevole per un guerriero, per cui quei bagliori nel cielorappresentavano la meta, il paradiso dei combattenti; in quel momento, inqualche luogo, un compagno in armi entrava nelle sale del Valhalla.Per altri l'aurora è il riflesso del ponte Bifrost (la via tremula), chiamato anche pontearcobaleno, che collega Asgardr, la dimora degli dei,a Midgard, la terra di mezzo, abitata dagli uomini edai troll.

 

L’aurora e gli Inuit

 

Nellepopolazioni Inuitci sono diverse leggende. In una delle più diffuse si racconta che l’aurora èprovocata dagli spiriti dei morti che danzano, oppure che giocano a palla conil cranio di un tricheco, indossando cinte luminose sui fianchi e intorno allatesta.

 

L’aurora e gli Aborigeni

 

Anche nellacultura aborigena le aurore, in questo caso australi, sono attribuite agli deiche danzano, aprendo per alcuni momenti la via del sempreagli uomini di passaggio nel mondo.

 

L’aurora in India

 

Nel Ladakh,nell'Himalaya indiano, il 22 e 23 aprile del 2023 a causa di una forte tempestageomagnetica l'aurora ha illuminato i cieli. Un evento rarissimo a quellalatitudine e a quella altitudine, circa 3000 metri.

 

I misteri dell’aurora

 

Quello cheancora c'è di misterioso nel fenomeno è il sottofondo sonoro. Non è semprepresente, ma viene identificato ad altezze attorno ai 70metri, mentre la ionosfera (strato atmosferico dove hanno origine le aurore) sitrova tra i 100 e 500 km di altitudine.

 

Questi suoni,attribuiti a perturbazioni del campo magnetico, risultanosimili al battito ritmico delle mani, a piccole grida soffocate, sibili e altremanifestazioni sonore non meglio identificate, ma che possono essere variamenteudite e interpretate a seconda della sensibilità e cultura di chi lepercepisce.




 

Le ragioni del fenomeno

 

L'aurora borealeè un fenomeno naturale spettacolare, affascinante per i colori che si fondonoin una danza nei cieli. Ecco le cause di questo evento:

 

1.   Particellecariche di elettroni e protoni, il cosiddetto vento solare, si scontrano con ilcampomagnetico terrestre e vengono deviate.

 

2.    A fare dabarriera al vento solareè la magnetosfera, una regione dello spazio che circonda la Terra controllatadal campo magnetico terrestre, qui il flusso solare viene deviato dall'impattodiretto con il pianeta.

        

3.   A causa dellageometria del campo magnetico terrestre, la carica di elettroni viene deviata verso i due poli magnetici della Terra, qui ilcampo magnetico è più debole e molte particelle passano attraverso lamagnetosfera raggiungendo la ionosfera.

 

4.   La Terra ècircondata da un’atmosfera gassosa, formata da gas quali azoto, elio, ossigeno,anidride carbonica e altri gas rari. Attraversando questo strato gassoso, ilvento solare residuo produce delle forti correnti elettriche.

 

5.   Quando l'energiadi queste correnti è abbastanza forte, la reazione con l'ossigeno e l'azotodell'atmosfera che attraversano causa l'emissione diluce visibile. Lo scontro tra gli elettroni accelerati e le molecole di gas, sesufficientemente forti e numerose, crea il fenomeno.

 

6.   I colori, leforme e le dimensioni delle aurore sono dati dalladiversa composizione dei gas che vengono colpiti, dall'altezza a cui siverifica il fenomeno e dall'energia delle particelle residue. In alcuni casi sipresenta come un velo sottile che mostra le stelle sullo sfondo.

 

7.   Generalmente ilverde è il colore più comune, dato dallo scontro con l'ossigeno di particellead alta energia, mentre con particelle meno potentiabbiamo una luce rossastra. L'azoto reagisce emettendo luce blu, mentre lafusione dei due colori porta ai rosa, ai gialli, ai viola.

        

Ora abbiamo laspiegazione scientifica del fenomeno, cosa che i nostri avi non avevano ma,guardando lo splendore che la natura ci mostra, sicuramente il nostro sgomentonon varia.

 

 

Occhinel cielo,

veli screziano l'ombra:

balli ecanti.

 

Sussurrinella notte,

sogni dentro il tempo.

 

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BRAN

 

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Published on April 08, 2024 02:00