Eva Fairwald's Blog, page 5

November 13, 2023

Thot l'Atlantideo

 


 

Prima del Dryas recente, circa 12.800 anni fa, Atlantide era ilfaro della civiltà nel mondo. Collocata nell'Oceano Atlanticotra le colonne d'Ercole e le Americhe, come scrive Platone, godeva di unaciviltà tecnologica avanzata associata a una spiritualità sociale diffusa. La spiritualitàproveniva dalla conoscenza della derivazione dell'uomo dal divino e della sua componente duale:

“ ...Seprima non avrai disprezzato il tuo corpo, o figlio, non potrai amare te stesso.Amando te stesso acquisirai l'intelletto e, possedendo l'intelletto,parteciperai della scienza... È impossibile, o figlio, ottenere ambedue lecose, quelle mortali e quelle divine. Infattiessendovi due specie di esseri, quelli corporei e quelli incorporei, mortaligli uni, immortali gli altri, è lecito scegliere tra questi; infatti non è possibileessere contemporaneamente ambedue, e in queste cose, in cui è permessa lascelta, l'inferiorità di una via dimostra la forza dell'altra.”

(ErmeteTrismegisto)

 

Thotl'Atlantideo avevainiziato la sua istruzione come qualsiasi altro abitante di Atlantide: tuttiavevano accesso all'istruzione spirituale di base. Anni di studio, possiamodire primario, in cui si rivelavano i concetti di vita che li avrebberoaccompagnati per sempre. Le vere conoscenze, dal punto di vista degli Atlantidei, riguardavano il senso della vita che sitraduceva nel concetto dell'avvicinamento a dio, l'unico inizio divino.

 

Lasocietà atlantidea

La società, di conseguenza, era organizzata infunzione di questo insegnamento di base, da come era statocostruito il mondo e qual era il posto dell'uomo in questa costruzione divina.

L'uomo come emanazione di Dio era l'unico apossedere l'intelletto e, come tale, ad essereconsapevole della propria essenza divina. Una parte immortale dimorava nellacarne corrotta, ma con l'anelito di tornare alla luce del creatore, liberandosidella carne e tornando ai cieli superiori.

 

Glistudi e la prova

Dopo anni di studi di base spirituali e pratici Thot venne scelto, viste le suequalità, per proseguire gli studi a un livello superiore. Maprima di poter accedere a questo livello di studi, che lo avrebbe portato aessere maestro, doveva superare un periodo di prova dal tempo indeterminato.

In quel periodo di tempo,anche anni, i maestri avrebbero valutato la disposizione spiritualedell'allievo ad abbandonare totalmente, e in piena consapevolezza, lacorruzione della carne ai piaceri terreni, sia fisici che spirituali.

Il potere della conoscenza non doveva essereusato per fini strettamente personali, l'io doveva essere indirizzato verso ilraggiungimento del divino, il ritorno a dio, non per l'esaltazione di se stessinell'ammirare la propria grandezza. O nel dirigere i destini delle anime menoelette, che si affidavano a loro per seguire la retta via. Superato il periododi prova Thot, divenne a pieno titolo un Iniziato. Coltempo divenne uno dei cinque sacerdoti che dirigevano la vita di Atlantide.




 

Ilpotere di Thot

Il potere, esercitato nel tempo, corrompe anchei migliori. Infatti, quando si autoconvincono in virtù della loro superioreconoscenza di essere in grado di determinare i destini dei popoli, la societàsi corrompe. L'io collettivo verso il ritorno al divino si trasformò così intanti io inferiori che lottavano per gli interessi personali, come il clero aivertici lottava per il proprio.

 

Lafuga da Atlantide

Thotfaceva parte di una ristretta schiera di sacerdoti che diffondevano l'anticoverbo e fuggì da Atlantide poco prima che l'ira di dio la travolgesse. Il diosupremo, resosi conto della degenerazione delle genti che aveva istruito, avevadeciso di eliminarli attraverso un cataclisma. La catastrofe fu riportata intutti i grandi poemi e scritture dei tempi antichi, nessuna esclusa. Dai nativiamericani agli Inuit,dai Veda ai racconti degli eroi del Ramayana, daGilgamesh fino ad arrivare alla Bibbia.

A questo proposito è consigliata la letturadell’articolo “Atlantide:verità e testimonianze”.

Thot fuperò salvato dal Creatore per far rinascere la civiltà. Thotandò in Africa e visse con delle tribù locali, spostandosi da una all'altra e,come spesso è accaduto, la conoscenza e la tecnologia venneroscambiate per magia e miracoli.

 

Illavoro di Thot

Le leggende, i miti e le incisioni rupestri dei popoliDogon fanno supporre che Thot avesse cominciatoil suo insegnamento proprio da lì. Ma come ciraccontano anche le tavole smeraldine, Thot l’Atlantideo si spostava spesso da altre popolazioni, come adesempio i nativi americani.

Come si spostava? In alcuni racconti con mezzi volanti,in altri spiritualmente. Quello che comunque insegnava era lo stile di vitaspiritualmente corretto, per poter ascendere al divinodopo disincarnazione o, se non era sufficiente, peravere una reincarnazione positiva in modo da ritentare la via.

Di personaggi come Thot,che lasciarono Atlantide e visitarono varie parti del mondo, abbiamo moltenotizie. Questo ci porta a vedere le costruzioni e le leggende che troviamosimili su tutta la Terra in un'ottica diversa. Diventa evidente che hanno tutteun'origine comune, Thot, o altri come lui sparsi per il globo intenti a ricostruire, per quanto possibile, laciviltà perduta.

Ma diviene altresì evidente (visti iritrovamenti, documenti nascosti per secoli, nuovi studi sulle piramidi e viadicendo) che siamo passati attraverso innumerevoli epoche di conoscenzainframezzate da catastrofi e nuovi inizi.

 

Lavita in Egitto

Quando Thot si trasferìin Egitto divenne il dio della scrittura e della geometria sacra. Si supponesia stato re della città di Khem (Letopolis) per svariatimillenni.

Anche qui appare evidente la dottrina atlantidea dellasalvezza attraverso il divino nella procedura egizia della pesatura dell'anima,che deve essere leggera come una piuma per passare alla luce di dio.

Oggi appare oramai certo che le tre grandi piramidi,nella piana di Giza, furono costruite prima del Dryasrecente, se non altro perché le successive si sono sbriciolate, invece diessere costruite in modo migliore. E piramidi precedenti praticamentenon esistono.

Sarebbe come se oggi viaggiassimo in dirigibileinvece di andare su Marte, un regresso tecnologico senza spiegazione apparente.Ciò che veramente conta è sempre negare la realtà, teneretutto nascosto perché la gente non capirebbe, o meglio, capirebbe la tecnicadel controllo delle masse.




 

L’ereditàdi Thot

La conoscenza e la dottrina di Thot sono contenute nei 42 libriche ci ha lasciato. Si racconta che Ramses il grande Faraone d'Egitto, ebbe un figlio dinome Setna che divenne un sapiente mago del tempo. Durante isuoi studi, Setna si imbatténella storia di un altro mago che aveva studiato i libri di Thot,dove si insegnava come apprendere le lingue degli animali e di come l'uomo puòincantare i cielo e la terra. Qui scoprì che era stato sepolto insieme Nefrekeptah, figlio di Amon-Hotep, il primoFaraone di Amon a Memphis.

La storia racconta che Setna, giunto alla tomba, parlò con lo spirito di Nefrekeptah, che gli sconsigliò di prendere il libro perché protettoda una potente magia, ma alla fine se lo giocarono a dama. Setnapur perdendo, con uno stratagemma riuscì a portarsi via il libro. Lamaledizione cadde su di lui, infatti Thot dal suo seggio divino lo subissòdi sciagure, come predetto da Nefrekeptah,inducendolo alla fine a restituire il libro trafugato con l'inganno.

Il luogo della sepoltura di Nefrekeptah e della sua famiglia fu ricoperto di terra el'entrata protetta da un potente incantesimo. Il libro di Thotrimane in attesa di essere riscoperto.

Quello che ci rimane è laspiritualità ermetica trasmessaci da Ermete Trismegisto, che è essenzialmentela stessa del libro di Thot. Non per niente “Il tre Volte Grande” sembra siauna della tante reincarnazioni di Thot.

 

 

Dai semi fiori,

dagli alberi frutti:

ombra e luce.

 

Desideri dei cuori

splendore dell'anima.

 

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BRAN


 

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Published on November 13, 2023 02:00

November 6, 2023

Test: quale personaggio storico sei?


 

Il gioco che tisvelerà il tuo alter ego degli anni passati! 

 

Chi non vorrebbe saperne di piùsulle personalità che hanno plasmato il passato e il presente? Ecco l’opportunitàdi scoprire quale figura storica ti rappresenta al meglio!

Che tu sia affascinato/a dall’arte, dalla scienza, dalla politica o dalla lotta peri diritti umani, questo gioco ti farà avvicinare al personaggio storico cherispecchia la tua anima. I risultati potrebbero sorprenderti e spingerti aesplorare nuove sfaccettature della tua personalità.

Quindi,preparati a un viaggio nel tempo e sintonizzati sul canale della storia.Afferra la penna o il mouse e mettiti alla prova con il MagicalTest: “Quale personaggio storico sei?”.

 

Scoprirai che la storia ha ancoramolto da insegnarci e che un frammento di quei grandi personaggi vive in ognunodi noi!

 

Bonus: perogni profilo conoscerai anche il personaggio a te più affine di “DarkGhost”, il primo romanzo dell’universo Stargarden!

 

Domanda 1:

Quale attività preferisci svolgeredurante il tempo libero?

a) Leggere e studiare

b) Dipingere, disegnare, farecollage

c) Partecipare a discussionipolitiche o sociali

 

Domanda 2:

Cosa ti attrae di più in unapersona?

a) La saggezza e l’intelletto

b) L’originalità e la creatività

c) La leadership e la passioneper il cambiamento

 

Domanda 3:

Qual è il tuo ambiente ideale?

a) Una tranquilla biblioteca o unalibreria

b) Un laboratorio creativo o unostudio artistico

c) Una sala riunioni o unpalcoscenico

 

Domanda 4:

Qual è il tuo obiettivoprincipale nella vita?

a) Acquisire conoscenze

b) Esprimere la tua unicità

c) Cambiare il mondo

 

Domanda 5:

Come affronti le difficoltà?

a) Con calma e razionalità

b) Con soluzioni alternative ecreative

c) Lanciandomi nella mischia percambiare le cose

 

Domanda 6:

Quale parola ti descrive meglio?

a) Intelligente

b) Creativo/a

c) Carismatico/a

 

Domanda 7:

Qual è il ruolo che ricopri solitamentein un gruppo?

a) Il mentore o l’educatore

b) L’artista o il visionario

c) Il leader o il catalizzatoredel cambiamento

 

Ora passiamo alle soluzioni!Calcola la lettera più frequente che hai ottenuto e scopri il responso.

...e se hai raggiunto il pareggio tra due opzioni? Non preoccuparti, ecco le domande aggiuntive per arrivare alprofilo definitivo:

 

Domandaaggiuntiva 1: spareggio tra A e B

Preferiresti trascorrere unagiornata intera a leggere (profilo A) o a dipingere (profiloB)?

 

Domandaaggiuntiva 2 : spareggio tra B e C

Sei una persona istintiva(profilo B) oppure agisci come un abile stratega (profilo C)?

 

Domandaaggiuntiva 3 : spareggio tra A e C

Ti senti più attratto/a dalle discipline scientifiche e matematiche (profilo A) odalle questioni sociali e politiche (profilo C)?

 

Risultato A:Leonardo da Vinci



 

Sei una persona dalla mente vulcanicae curiosa. Come Leonardo da Vinci, provi una forte passione per la scienza, l’artee la filosofia. Hai un’intelligenza eccezionale e una sete di conoscenzainfinita. La tua natura poliedrica e il desiderio di sperimentare ti rendono speciale.

Bonus: il tuopersonaggio di “ DarkGhost ” è Jo Jo

Jo Jo Nishimura èun bio-hacker, sempre in bilico sulla (nemmeno tantosottile) linea fra legale e proibito. È affascinato dalle nuove tecnologie edalle frontiere più sorprendenti che ci prospetta il futuro. 


Jo Jo Nishimura,
bio-hacker protagonista di "Dark Ghost"

A suo modo, è un geniale inventore: solo che, invece di lavorare sulle macchine... lavora sul suo corpo, per renderlo efficiente come e più di una macchina!


 

Risultato B:Frida Kahlo


 

Sei una persona creativa edeccentrica come Frida Kahlo. La tua sensibilità artistica e la tua capacità ditrasformare le esperienze personali in opere d’arte ti rendono affascinante.Hai uno spirito libero e l’innata abilità di esprimere te stesso/a in modi originali e talvolta audaci.

Bonus: il tuopersonaggio di “ DarkGhost ” è Adela

Adela èoriginaria di Nuova Eden, un paradiso naturale organizzato secondo i pacificidettami di una società utopica.


Adela, la tua guida edenita


Proprio come Frida, Adela adora i colori sgargianti, i fiori e la natura. Èinoltre istintiva e impulsiva, infatti spesso fatica acelare le proprie emozioni... cosa che la porterà a frequenti scontri con ilrazionale Jo Jo.

 

Risultato C:Martin Luther King Jr.


 

Come Martin Luther King Jr., hai un grande carisma e lotti con passione per unfuturo migliore. Hai una profonda fede nell’uguaglianza e nella giustiziasociale; sei in grado di ispirare gli altri a seguire il tuo esempio. Hai unavoce potente e il tuo impegno nel creare un mondo migliore è instancabile.

Bonus: il tuopersonaggio di “ DarkGhost ” è... un alieno Ancestrale!

I veri ispiratori dell’umanitàche abita Gaia, la Terra del futuro, sono gli alieni Ancestrali.Giunti fino a noi per portare un messaggio di pace, dopo la loro ripartenza trale stelle sono diventati il centro di un culto diffuso in tutto il mondo.Enigmatici e affascinanti, sono dei leader nati!




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Published on November 06, 2023 02:00

October 30, 2023

Rasputin: veggente o mistificatore?

 

 

 

Pokrovskoe,Siberia occidentale, un insediamento mediamente ricco per quei tempi nellaRussia zarista. In quel luogo, in una isba di otto stanze, viveva lafamiglia Rasputin, proprietaria di alcuni ettari di terra, di mucche e cavalli.Il padre, oltre all'agricoltore, faceva anche il vetturale con il propriocarro. In questo luogo e in questa famiglia agiata, in data controversa tra il1864 e il 1869, venne al mondo il 10 gennaio GrigorijRasputin, nome dato in onore di S. Gregorio di Nissa, che si festeggia quelgiorno.

Il cognome era invece un distintivo familiare,anche piuttosto comune nella zona, la cui derivazione non è chiara come sivorrebbe far credere. Infatti, anche il nonno aveva lo stesso cognome, e laradice di Rasputin ha diversi significati oltre a “depravato” comeracconta la vulgata classica. Il padre, Efrim, considerava inutile l'educazionedei figli, Grigorij ha un fratello maggiore di due anni e pensa che imparerannodi più dalla vita che consumando il fondo dei pantaloni sui banchi di scuola.

 

Lavita prima della fama

 

L'educazione scolastica non era obbligatoria ed'altronde la chiesa la ostacolava, soprattutto se indirizzata verso dei Muzik”, menocapivano meglio era! (Nihil sub solenovum).

La campagna era la loro scuola, la taiga con isuoi spazi, la foresta, gli animali, il tutto vissuto all'interno dellesuperstizioni e tradizioni della chiesa ortodossa locale.

Pokrovskoe era un piccola comunità ai marginidell'universo abitato, poco lontana dal Kazakistan, e l'esistenza di grandicittà come Mosca o S. Pietroburgo era quasi un sogno collettivo. Le grandicittà erano sì lontane da un punto di vista chilometrico, ma lo eranosoprattutto nella visione quotidiana della vita.

Nessuno in quel luogo sperduto era mai statoperseguitato, nessuno aveva conosciuto la schiavitù; si trattava di una zonaprotetta dagli Urali dove la cosiddetta civiltà, con i suoi misfatti, era soloun sentore lontano. In questa società intrisa di superstizioni contadine e diretorica cristiana ortodossa, avvenne il primo portento nella vita di GrigorijRasputin.




 

Laprofezia

Un giorno, mentre giocavano sulle rive del fiumeTura, i due fratelli caddero in acqua. Non era periodo per i bagni ed entrambi,pur salvandosi dalle acque gelide, si ammalarono di polmonite.

Uno degli svantaggi di abitare in luoghi cosìveri, ma di conseguenza lontani dalla cosiddetta civiltà, era la mancanza di unmedico raggiungibile in poco tempo. Dopo poco il fratello maggiore morì, mentreGrigorij si dibatté nell'abbraccio della morte per alcune settimane. Quandooramai si attendeva la sua dipartita come una liberazione dalla sofferenza, luisi sedette sul letto, arrotolato nelle coperte, e con voce fioca appenapercettibile disse: “Sì, oh sì, lo voglio lo voglio.” Poi ricadde sulcuscino e si addormenta con aria placida.

Al suo risveglio sorrise ai genitori e a tuttigli abitanti del paese, che per settimane si erano radunati in preghiera dentroe fuori dalla sua casa. Si riprese sorprendentemente in fretta e, quandointerrogato sul perché delle sue parole dal prete del villaggio, raccontò cheuna bella signora vestita di azzurro e bianco gli era apparsa in sogno e ordinandoglidi guarire. Naturalmente, chi era lui per rifiutarsi? Il pope, presa la palla albalzo, sentenziò che la Vergine Maria aveva salvato il bambino per destinarlo aun glorioso destino e aggiunse: “Un giorno tornerà per dirti cosa si aspettada te”.

Questa profezia scavò nelle viscere del giovaneRasputin, che cominciò a chiedersi perché la Santa Vergine avesse portato con séil fratello lasciandolo solo e, soprattutto, perché non si fosse ancorarivelata per annunciargli il suo destino. Ne parlò con gli animali che accudiva,convinto che lo ascoltassero, ne discuté con se stesso, poi avvenne il secondoprodigio che avvalorò la profezia.

Rubarono dei cavalli a un suo vicino e lui,senza esitazione, indicò il luogo in cui erano tenuti e chi li aveva rubati.Questa manifestazione di veggenza si palesò altre volte e anche per altre questioni.Così, la profezia rinforzata dalle visioni fece accrescere la sua fama nellaregione.

Le visite alla isba degli starec (monaci vagabondi) divenne quasid'obbligo e il giovane Rasputin si sentì sempre più attratto dalla vita e dairacconti di quegli uomini solitari e apparentemente miserabili, che vivevanodell'elemosina del popolo e dei potenti.

Rimase affascinato dai loro racconti, daimonasteri che avevano visitato, dei santi eremiti con cui avevano digiunato perservire il Cristo, delle città che avevano vissuto dove dilagava la corruzionedelle anime e dei corpi.

La profezia e le sue doti di veggente l'avevanoconvinto di non aver bisogno di nessuna istruzione per fare quel tipo di vita,perché proprio per quei motivi lui possedeva una scienza che gli era statainfusa dall'Altissimo.

 

Ilpellegrinaggio

A 19 anni, con il permesso del padre e in predaa una crisi mistica, partì insieme a uno di questi starec, per poi continuareil suo pellegrinaggio da solo visitando eremi, santuari e monasteri della suaregione.

A una festa del monastero di Abalatsk la suafede nella penitenza vacillò per la prima volta, lì conobbe la sua futuramoglie, la sposò e come da tradizione la portò a casa. La sua vita divagabondaggio da santone veggente proseguì, con il ritorno a casa nella stagionedel raccolto.

Quando finalmente si sentì benedetto da Dio perla nascita di un figlio, ecco che la tragedia che cambierà la sua vita siabbatté su di lui: il neonato di sei mesi muore.

Questo immane lutto, ingiusto secondo lui vistoil suo prodigarsi per la fede, lo condusse alla ribellione nei confronti delpadreterno, si convertì all’alcool, alle donne e alle ruberie, fino a quando vennebandito dal villaggio.

Se ne andò dal paese quasi sollevato, senzacollera, ricominciando i suoi vagabondaggi di preghiera, fino a quando incontròun asceta, lo starecMakarij, e di nuovo la sua vita cambiò. Il sant'uomo lo istruì sullescritture, ma soprattutto risvegliò il suo animo credente. Quando tornò a casa eraun altro uomo.




 

Unanuova vita

Lo sguardo magnetico e sognante, la frenesia deigesti e della preghiera, il battere sul petto intonando cantici sacri, lo poseroin uno stato di irrequietezza che lo portò di nuovo al vagabondaggio religioso.

D'altronde, l'asceta Makarij gli avevavaticinato che avrebbe trovato la salvezza nel vagabondaggio e così fece.

La sua irrefrenabile ricerca lo porterà semprepiù lontano, fino al monteAthos in Grecia, e tornato in Russia visitò tutti i luoghi santi portandola sua fede e la sua veggenza, ritornando sempre a casa nel periodo estivo perpartecipare ai lavori agricoli della comunità.

In questo periodo ebbe tre figli, Dimitrij,Matryona e Varvara nel 1900. Ma ciò che contava per Rasputin era solodiffondere la “luminosa certezza che dimora in lui”. Perciò, confortatodalla fama di veggente e guaritore, decise di mettersi in proprio. Prese inaffitto una casa e la trasformò nella sua chiesa.

Le sue adunanze, che seguivano un rito“chlysty”,divennero sempre più affollate. Le riunioni si svolgevano anche alle terme,dove da flagellazioni leggere per stimolare la circolazione si passava a danzecircolari e canti parossistici che sfociavano in vere e proprie orge.

La teoria era che il peccato andasse distrutto eredento attraverso il peccato, umiliandosi nel fango del peccato ci si elevavaa Dio. La soddisfazione erotica rappresentava solamente un passaggiodall'umiliazione alla redenzione. Naturalmente, sia la Chiesa che lo Stato non approvaronoe dopo vari processi Rasputin fu allontanato.

 

Dalpopolo all’aristocrazia

Ora che abbiamo inquadrato l'ambiente culturalein cui operava la ricerca spirituale di Rasputin, non dobbiamo pensare che tuttociò riguardasse solo il basso popolo. La sua fama di veggente e guaritore eraoramai diffusa, fino ad arrivare attraverso varie avventure alla corte dellostesso zar, dove divenne in poco tempo, grazie alla zarina, l'eminenza grigiadella corte.

Introdotto in quell'ambiente, ai massimi livellidell'aristocrazia, operò guarigioni e vaticinii portentosi,fino a quello che lo consacrò al mondo europeo.

Il 2 ottobre 1912 lo zarevic Alessio, figlio diNicola II e nato emofilico,ebbe un incidente che peggiorò improvvisamente senza che i medici accorsi alsuo capezzale riuscissero a porvi rimedio. Una grave emorragia interna iliaca elombare sembrava non lasciare scampo al giovane Alessio. Venne dunque convocatoun famoso chirurgo ma per paura che l'ematoma peggiorasse la sua emofilia nonlo operò. Il 10 ottobre il bambino ricevé la sacra unzione e sul punto diperdere conoscenza sussurrò alla madre:

Quandosarò morto innalzate per me un piccolo monumento nel parco!”

Abbandonata dai medici e dai sacerdoti, la zarinatelegrafò a Rasputin: “Medici disperano, le vostre preghiere sono la nostraunica speranza”.

Rasputin ricevé il telegramma il giorno stesso,mentre pranzava insieme alla famiglia. Si alzò da tavola e invitò la figliaMatryona (chiamata Marija) a seguirlo nel salone, dove erano esposte le iconepiù sacre.

Lì, alla sua presenza, eseguirà un rito diguarigione che lui stesso definì:

“Il più difficile e misterioso ditutti i riti”.

 

Rasputin eseguì una magia telepatica, chiamata transfertdel dolore e dalla malattia, una vera e propria praticasciamanica appresa nei suoi pellegrinaggi giovanili presso i Buriati, gliJacuti e i Kirghisi, ma arricchita e sommata per intero alla sua fedeortodossa.

Si tratta di liberare il bimbo dalla malattiaprendendola su di sé agli occhi di Dio. È così che agiscono gli sciamani quandovogliono guarire un malato dalle sue sofferenze, che siano fisiche odell'anima. Si sostituiscono a lui con il pensiero, si fanno carico del suosupplizio sostituendosi al suo “Io”, per poi restituirglielo a guarigioneavvenuta.

E così fece. La figlia riferì di averlo vistoprostrarsi a terra con il volto trasfigurato dall'estasi, ansimante e in predaa una sofferenza sovrannaturale. A certo punto, riferì sempre Marija, caddeall'indietro contorcendosi come se fosse in preda all'agonia e pensò che stesseper morire. Quando l'agonia finì era sera, gli offrì un tè, lui lo bevvesorridente e tornò in sé.

Alla fine di questa stregoneria mistico cristianae pagana, telegrafò alla zarina:

Lamalattia non è grave come sembra.
Che i medici non lo facciano soffrire.”

 

Il giorno successivo, la febbre cominciò acalare e il grande ematoma a riassorbirsi, mentre l'emorragia si era fermata.Naturalmente, come sempre succede con qualsiasi scienza ufficiale, fu solo unacoincidenza. Ricordiamo che il malato aveva già ricevuto l'estrema unzione:dopo c'è solo la morte. Oppure, in sub-ordine, avendo la zarina smesso dipreoccuparsi dopo il telegramma di Rasputin, era venuta meno la tensione cheimpediva al ragazzo di guarire.

Così, sotto la protezione dello zar, Rasputintornò in pompa magna a corte, ma né la Chiesa né le corporazioni che lovedevano come un rivale smisero di contrastarlo.

Rasputin fu devoto a se stesso e allo zar finoalla morte.

 

 

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BRAN

 

 

 

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Published on October 30, 2023 03:00

October 23, 2023

Cagliostro e i misteri alchemici

 


 

“Tutti sanno che inizialmente Parigi era chiusanell'isola (Île de la Cité) .Fin dalle sue origini, dunque, fu una città di naviganti. Poiché era situata suun fiume di grande scorrimento, prese come simbolo una barca, e come divinitàprotettrice Iside, dea della navigazione; la barca era dunque effettivamentequella di Iside, simbolo della dea.”

 

(Court De Gebelin,
Monde Primitif analysé et comparé avec le Monde Moderne,Parigi 1773)


Nell'estate del 1460, il monaco Leonardo daPistoia entrava a Firenze per recarsi dal suo mentore Cosimo de' Medici,signore della città. Leonardo girava per l'Europa alla ricerca di manoscrittirari e antichi da comprare per il suo signore, in particolare ne cercava alcuni rarissimi perché censurati da oltre 1000 annidalla Chiesa.

Cosimo de’ Medici era convinto che, da qualcheparte, i testi fossero stati salvati dalla furia della Chiesa e Leonardo eraincaricato di trovarli a qualsiasi costo. E questa volta il monaco avevatrovato quello che il suo signore cercava da tempo.

 

Testisfuggiti alla censura

Tornava con una raccolta di scritti cheriportavano la sapienza di Toth, dio della saggezzapresso gli Egizi, noto ai Greci come Ermete Trismegisto.Erano testi “ermetici”, scrittiad Alessandria durante i primi tre secoli dell'era cristiana, praticamentenello stesso luogo e medesimo periodo in cui furono scritti i testi“gnostici” di Nag Hammadi.

Per capire quanto fosse stretto il legame tra ledue raccolte, pensiamo che una parte, un documento noto come Asclepio, si trovava in ambedue gli scritti. Nel 391 d.C. il vescovodi Alessandria fece bruciare la biblioteca, insieme ai pagani che vi sitrovavano dentro. Si tratta di persecuzioni che continuarono nel tempo, con loscopo preciso di eliminare qualsiasi tradizione, (anche cristiana come icatari) che non fosse completamente allineata con i codici stabiliti dalla Chiesacattolica. Tra le altre accademie chiuse e ostracizzate dalla Chiesa nel 529d.C. ci fu anche quella platonica di Atene con le sue diramazioni in Sicilia, aRoma e Alessandria.

 

Scrittipericolosi

Ricordiamo che gli scritti di Nag Hammadi furono riscoperti nel1945. Ora, cosa avevano di così pericoloso questi scritti ermetici, gnostici eplatonici? Per dirla con PlatoneSomaSema,ovvero: “Il corpo è una tomba.” Un concetto che appare simile in tutte etre le scritture.

In Platone, il Demiurgo non è nient'altro che l'artigianoche fabbrica le forme terrene a immagine di quelle divine: quindi solo copieimperfette e corrotte.

Da qui si evince che il Demiurgo era il creatoredel mondo materiale, ma non era dio, era un semplice esecutore. Nelle dottrinegnostiche ed ermetiche, il corpo materiale è creato da entità “malvagie” cheregnano sulla Terra, mentre la parte spirituale è infusa da dio, la nostraparte divina che vorrebbe tornare solo spirito. E qui infuria la lotta tra ledue parti, una che vuole che le anime si reincarnino qui per non perdere illoro potere, l'altra che cerca di riportarle nel mondo dello spirito, in  un miticoparadiso. Questa differenza su come intendere la vita, e l'eventuale trapasso,è stata causa di secoli di persecuzioni e stragi.

 

Cagliostroe fra chiacchiere e realtà

Questo breve riassunto del retroterra storico ciporta ai tempi di Cagliostro, tempi in cui la magiadell'Egitto e delle sue tradizioni esoteriche era il substrato della societàaristocratica dell'epoca, ma non solo. Il rispetto del popolo per alcuni luoghidi culto pagano, per le rovine di antichi templi, addirittura per frammenti distatue conservate gelosamente, costrinse i sacerdoti cristiani a costruire leloro chiese su luoghi in cui erano sorti edifici pagani.

Per alcuni secoli, per attirare il popolo, sidiscusse se divinità minori potessero essere assimilate a spiriti elementali,in maniera che si potesse continuarne l'adorazione senza conseguenze. Sappiamoche nel XI secolo le mogli dei battellieri ancora pregavano Iside, la cui effige eraesposta in S.Germain Des Prés fino aquando l'arcivescovo di Parigi la fece distruggere e gettare nella Senna.

Ecco che in questa società, intrisa dimisticismo ermetico-gnostico e di simbolismo massonico, irrompe anche il conte di SaintGermain. Come sempre, le testimonianze sono discordi e si tratta di unafigura evanescente e molto misteriosa. Alcuni lo consideranoun ciarlatano, altri una delle figure più intriganti ed enigmatichedell'occultismo e dell'alchimia. Se ti interessano questi temi, leggi anche gliarticoli “5occultisti famosi da scoprire” e “Alchimia:cos’è? Storia e curiosità”.

Uomo di grande cultura e disponibilitàfinanziarie, il conte Saint Germain suonava e cantava divinamente ed era aconoscenza di fatti accaduti in diversi passati, semplicemente perché li avevavisti personalmente, almeno così diceva. Tra i numerosi aneddoti si raccontache Giacomo Casanova, trovandosi a Venezia in missione diplomatica insieme a lui, lo descriveva come un uomo straordinario, che conoscei segreti della medicina universale e che padroneggia le forze della natura.

Conosceva l'arte della pulitura dei diamanti,come dimostrato allo stesso re di Francia, tanto che dopo la sua dimostrazione il re gli mise a disposizione un interolaboratorio completamente attrezzato. Molti affermavano che fosse solo unimbroglione, ma i suoi esperimenti nel tingere la seta e il cuoio di qualsiasicolore ebbero successo, come riferisce il ministro Olandese Coblenz.

Lo stesso vale per la vendita del suo elisir, lostesso, così diceva, che gli aveva permesso di attraversare i secoli così alungo e in salute.

Saint Germain e Cagliostro si incontrarono inGermania, più precisamente nello Schleswig-Holstein,dove Cagliostro ne divenne discepolo e fu elevato al titolo di mistico.

Da Saint Germain ebbe modo di vedere il famosospecchio che evocava le anime, prodigio in cui Luigi XV potévedere il destino dei suoi figli, in particolare la morte del Delfino cheveniva decapitato. Lo studio e l'applicazione dei principi alchemici allamedicina lo resero famoso guaritore in tutta l'Europache contava a quei tempi.

Come avviene da sempre, i luminari del tempocercavano in ogni modo di screditarlo. La frequentazione dell'alta societànobiliare lo mise a contatto con la massoneria, che sotto la parvenza dicristianità operava attraverso riti pagani vecchi di millenni. A quel punto,famoso e introdotto, Cagliostro decise di creare una propria loggia massonicadi rito egizio. A questo proposito, recupera l’articolo “Cosasignifica esoterismo? Scopriamo il vero significato”.




 

Ritisegreti

Tra i numerosi prodigi che Cagliostro operavanelle riunioni della propria loggia c'era la divinazione,chiamata “La chiaroveggenza delle Pupille”. Come possiamo constatare neiverbali del processo a Cagliostro da parte dell'autorità ecclesiastica, il S.Uffizio se ne preoccupava molto, tanto più che risultava evidente dalletestimonianze che i fatti riportati erano genuini e che non era possibilespiegarli se non ricorrendo alla solita presenza demoniaca, impossibile daconfutare se invocata dai funzionari ecclesiastici.

La divinazione avveniva attraverso le pupille ocolombe, come venivano chiamati i fanciulli tra i seie gli otto anni, che venivano interrogati da chi voleva delle visioni future, ovoleva parlare con i propri cari defunti. Nello stesso processo si ricordò cheil Duca di Orleansportò a sorpresa un fanciullo, sospettando che Cagliostro addestrasse i suoipupilli, ma quando il piccolo rispose alle sue domande rimase esterrefatto,tanto da considerarlo un uomo soprannaturale. Il tribunale interrogò la mogliedi Cagliostro, colei che l'aveva denunciato, in qualità ditestimone chiedendole come facesse. Lei ripose dicendo:

Cheavendo fatto a volte in Loggia travagliare anche me, mi ha detto più volte cheero troppo timida, e non bastantemente forte perché me ne comunicasse ilsegreto, dal che, arguii, che ci fosse qualche diavolo”.

Ovviamente bastò nominare il diavolo e tutto erarisolto.

La verità dunque è questa: fenomeni così genuini,indiscutibili e meravigliosi che Lorenza, la moglie accusatrice, perspiegarseli doveva supporre una preventiva istruzione dipupilli e colombe alla quale lei comunque non aveva assistito, oppuresospettare ed arguire l’intervento del solito provvidenziale demonio,onnipotente come e quanto Iddio, e sempre così caritatevole da trarredall’imbarazzo i buoni cristiani.

 

Lafine di Cagliostro

Prima di essere processato a Roma, Cagliostroper un certo periodo esercitò la professione medica a Rovereto, dove abbiamocentinaia di testimonianze di persone guarite da Cagliostro con metodinaturali, forse imparati da S. Germain.

Arrivava gente da ogni dovecreando grande malumore tra i medici, fino a quando intervenne l'Inquisizione. Cagliostromorì nella rocca di S.Leo nel Montefeltro, nella cella del pozzetto dopo quattro anni di torture.Rimane tutt’ora un mistero il luogo della sua sepoltura.

Oggi come allora e come nella notte dei tempi, chiregola la vita e la morte è sempre l'Inquisizione, quale che sia la forma cheassume a seconda dei tempi e delle necessità.

 

Fiori in mano,

magia dei sognatori:

occhi nel mondo.

 

Tutto come allora,

ciò che sepolto vive.

 

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Published on October 23, 2023 02:00

October 16, 2023

Gustavo Rol e lo spirito del Divino


 

 

Un moderno sciamano,oppure semplicemente un uomo che aveva imparato a esercitare i propri poteri?Dopo l'affermazione di FriedrichNietzsche in cui si diceva che dio è morto, Gustavo Rolpotrebbe rappresentare l'archetipo dell'uomo nuovo di cui parlava Zarathustra.Un uomo che attraverso il superamento della sua attuale condizione, si liberavadalle catene dell'asservimento al divino per divenire egli stesso signore di sestesso.

“Dioè ovunque, anche dentro di noi e noi siamo parte di Dio.”

Così affermava Rol. Un'affermazione che ciporta a pensare che noi facciamo parte di un tutto che ci circonda e che nellostesso tempo ci crea, come noi partecipiamo alla sua creazione. Visto da questaprospettiva, il primo passo è renderci conto di quelle che sono le nostrepotenzialità; il passo successivo è capire come esprimerle. In virtù di ciò,probabilmente, la strada da intraprendere è legata alla smaterializzazionedella nostra vita, scrollandoci di dosso tutta la serie di interessipersonali che collidono con lo sviluppo della nostra spiritualità. A questoproposito, è consigliata la lettura dell’articolo “Multiverso, rappresentazione e stregoneria”.

 

Condurree manipolare l’energia

Il dott. Rol,plurilaureato in giurisprudenza, economia e biologia, si considerava come unconduttore energetico, un collegamento con l'energia dell'universo. Infatti,definiva se stesso come una “grondaia”, che convogliando l'acqua che cadesul tetto la incanala indirizzandone la forza.

La sua concezione del legame che accomuna ognunodi noi con il mondo che ci circonda e di cui facciamo parte è la presenza dellospirito. La sua concezione di spirito è essenzialmente diversa da come siamoabituati a sentircela spiegare. Infatti, Rol sostieneche essendo ogni oggetto che ci circonda creato per svolgere una determinatafunzione, anche quando questo oggetto non esiste più,qualsiasi ne sia il motivo, il suo spirito continua ad aleggiare intorno edentro di noi. Possiamo quindi tranquillamente chiamarla la teoria dello “spiritointelligente,” una specie di: funzione=spiritodell'oggetto. Questo spirito sarebbe la conseguenza della manipolazione subitadall'oggetto nelle diverse fasi della sua presenza: in un primo momento quando viene pensato, disegnato per svolgere una determinatafunzione e, in seguito, modellato e costruito. Si tratta di tutta una serie difasi in cui si accumulano gli spiriti delle persone che l'hanno pensato, poi diquelle che l'hanno costruito e non solo. Si intreccia anchecon gli spiriti delle attrezzature e delle macchine usate per la suacostruzione.




 

Lospirito intelligente

Quindi, lospirito proprio di un oggetto non è altro che la somma di quelli che hannocontribuito alla sua nascita e uso. In virtù di questa vita, che per intendercipotremmo definire virtuale, tutto ciò che ci circondaacquisisce una sorta di consistenza e, anche quando termina la sua funzione,mantiene un che di reale nella nostra vita. Seguendo questa concezione neconsegue che, se c'è uno spirito delle cose, a maggior ragione ci sarà neglianimali e soprattutto nell'uomo, dove acquisirà l'accezione di “spiritointelligente”.

Potremmo dunque dire che siamo parte di ungrande spirito che ci identifica e che nello stesso tempo ci circonda. Quandonasciamo, lo spirito di coloro che ci hanno precedutivive con noi, portando con sé quell'esperienza ancestrale, quell'istintualebene o male che mettiamo nelle nostre scelte ogni giorno.

 

“Lamorte è la fine di una vita materiale, e il principio di un’altra .Nessuna cosa comincia se non da un’altra che finisce, quindi tutto ciò che finisce genera altre cose.

Allora lamorte non è la fine di nulla, né il principio di nulla, non esiste; trattasi diun semplice avvenimento transitorio, non mai definitivo, sinonimo di movimentoe di continuità.”

 

Così terminava un pensiero Rol,è come se dicesse che nello “spirito intelligente” non esistono unprima o un dopo e che tutte le esistenze sono concatenate e consequenziali, percui il passato non è altro che lo specchio del futuro. Non possiamo peròdimenticare che il nostro futuro possiamo modellarlo, al dilà del nostro carattere innato, attraverso piccoli o grandi cambiamentidrastici.

Un esempio banale: nella nostra vita abbiamosempre utilizzato l'automobile, quindi sappiamo che nel nostro futuro ci saràancora. Se per qualsiasi motivo, che sia ideologico o pratico, decidiamo chenon useremo più l'auto, ecco che avremo cambiato il nostro futuro togliendosemplicemente un tassello dal nostro passato.

 

Aura,spirito e vibrazioni

L’esperienza di Rol èun fattore chiave anche nell’ideazione della serie di fantascienza cybernature Stargarden Universe! Se non sai che cos’è il cybernature,puoi scoprirlo subito sul sito ufficiale nell’articolo “Fantascienzaitaliana news: nasce il cybernature!”.



Il cybernatureanalizza la tensione, tipica dell’essere umano, tra la volontà di preservare lanatura e il progresso verso una tecnologia sempre più totalizzante. Uno deipunti fondamentali è la connessione,che per la maggior parte della gente avviene tramite il dispositivo G-Connectcreato dalla GEA (Global EcologicalAdministration)… mentre per una minoranza assume un significato spirituale cheriprende in pieno i concetti espressi da Rol: essere partedi un tutto, co-creazione, esistenze interdipendenti e un ciclo energeticocontinuo.

La massima espressione spirituale della vera connessione si manifesta nellamisteriosa zona occupata da Nuova Eden, in contrapposizione al lusso e allatecnologia invasiva di Urbe Ancestralis. La storiasegue tre punti di vista molto diversi fra loro: il protagonista Jo Jo Nishimura(pericoloso bio-hacker), Adela(edenita in missione all’Urbe) e i mercenari Dex e Mike (noti come Mad Bros).

ADELA pronta per una nuova missione segreta!

Se vuoi scoprire i segreti di Gaia, la Terra delfuturo, inizia subito l’avventura col primo romanzo della serie: “Dark Ghost”… disponibile su Amazonanche in versione cartacea illustrata e incluso nel catalogo di Kindle Unlimited!

 

Ilprincipio di tutto

Tutto comincia con una grande delusione. Rol nel 1927 viveva a Marsiglia e durante una passeggiatasi sentì attratto dalla vetrina di una tabaccheria. Esposta in bella vista c’era una scatola contenente due mazzi di carte, unocon il dorso verde e l'altro mostrava la prima carta e quindi il colore del retroera sconosciuto.

Immobile davanti alla vetrina, Rol sentiva il bisogno di sapere il colore dell'altromazzo. Poi cominciò ad avere la sensazione di poterlo indovinare, percepivachiaramente dentro di sé che avrebbe potuto farlo. Rotto ogni indugio, entrònella tabaccheria e comprò la scatola facendola chiudere così com'era, perché acasa avrebbe dimostrato a se stesso di poter indovinare il colore dell'altromazzo. Arrivato a casa, si sedette e mise la scatola su un tavolo. Poi siconcentrò sulle carte e precisamente sul colore che doveva avere il secondomazzo. Quando finalmente aprì la scatola, la sua delusione fu enorme, infatti il colore del secondo mazzo era nero, l'unico coloreche non aveva mai pensato!

Per qualche settimana accantona le carte ma,dentro di sé, il verde che l'aveva attirato alla vetrina e che l'aveva portatoa cercare di indovinare il colore dell'altro mazzo, non l'aveva mai abbandonato.Il Magical Magazine ha già parlato di Rol e del colore verde anche nell’articolo “Latelecinesi esiste? Tutto quello che c’è da sapere”.

Così, Rol riprende lecarte e comincia a esercitarsi a indovinarne il seme e i numeri, sempre con in mente il verde che caratterizzava il dorso di uno deimazzi. Dopo alcuni mesi comincia a sentire lavibrazione di quel colore affine alla quinta nota musicale, elementi che messiinsieme emanano per lui una sorta di calore.

“Furono giorni di grande bellezza edi ansietà insieme, di maturazione interiore, di speranza e consapevolezza chequalcosa di molto importante per me stava per succedere.”

Così ci dice Rol, che daallora comincia a vedere sempre di più i colori e i numeri delle carte, macapisce anche che se vuole andare al di là dellestatistiche e vedere tutto quello che c'è, deve affinare lo spirito. Da alloracambia completamente il suo modo di essere. Più il suo spirito si libera dallesovrastrutture create dalla società, più la sua consapevolezza interiore cresceinsieme alla fede in sé e allo spirito che vede attorno a lui.

 

Ilrisveglio dello spirito

Le carte sono diventate un gioco, uno scherzo dafare con gli amici, quello che ha acquisito è la capacita di leggere ipensieri, di vedere l'aura delle persone, che significa anche poterne leggerela salute.

Legge libri chiusi, dipinge senza pennelli,scriverà sul suo diario:

“Oggi, 28 luglio 1927, la mia ricerca è finita . Hoscoperto la legge che lega le vibrazioni del verde a quelle della quinta notamusicale e a certe vibrazioni termiche:

il segreto della coscienzasublime.”

 

Più avanti illustrava la coscienza sublime così:

“Lacoscienza sublime abbraccia le squisite intuizioni che, attraverso l'ordine el'armonia, conducono l'uomo alla percezione della propria identità spirituale.”

 

Qui mi limiterò araccontare un aneddoto che da sé ci fa capire quanto lo spirito intelligente cicirconda. Il 9 luglio del 1973 Rol riceve una telefonatae sente dall'altra parte la voce di una donna che dice pronto; a quel punto la ferma e le dice che lei indossa un camicebianco ed è dottore in farmacia. Poi continua in maniera colloquiale con il segnozodiacale, lei è del toro e ha due pregi che possono rivelarsi anche deidifetti, infatti è troppo buona e troppo impulsiva. Inoltrela invitò ad andare subito da lui perché ne avevabisogno.

La persona che gli telefonò era CatterinaFerrari la farmacista di Carmagnola. Nel febbraio del 1982 suona alla portadi Rol e viene accolta con un: “Ce n'è voluto deltempo, ma era destino che ci incontrassimo.”

 

Gustavo Rol rimane unodei personaggi più misteriosi del nostro tempo, una persona umile che non ha maiabusato delle sue straordinarie capacità, per altro documentate da Remo Lugli, da Dino Buzzati, da Albert Einstein…solo per citarne alcuni.

 

Ilnulla tace,

fuori gira il mondo:

vedo e sento.

 

Coloridella vita,

sillabe dellamorte.

 

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Published on October 16, 2023 02:00

October 9, 2023

Che cos’è il Sacro Graal? Una leggenda millenaria

 

 

Cosa contiene, chi l’ha trovato e dove viene conservatoattualmente: tutte le informazioni sull’oggetto magico più famoso del mondo! 

 

C’èun manufatto che da secoli nutre l’immaginazione di scrittori, artisti, storicie appassionati di misteri: il Sacro Graal.

 

Sitratta di un oggetto legato alla tradizione cristiana e cavalleresca... Ma è davvero così o la sua leggenda è molto piùantica? E dove si trova oggi? È possibile che sia ancora nascosto inqualche luogo segreto, in attesa di essere scoperto da un prode cavaliere?

 

Inquesto articolo ti racconterò la storia del SacroGraal, dalle sue origini ancestrali fino ai giorni nostri. Se vuoi scopriretutto sull’argomento, continua a leggere!

 

Graal: significato etimologico 

 

Laparola “Graal” deriva dal latinomedievale “gradalis”, ovvero “vaso, recipiente”.Questo termine è entrato poi nel lessico francese, che lo hatrasformato in Graal.

 

 

 

Che cos’è il Sacro Graal? 

 

Secondola versione più conosciuta della leggenda, è il calice (o, in alcunetradizioni, il piatto) usato da Gesù nell’Ultima Cena.

 

Ma cosa conteneva il Sacro Graal? Il sangue di Cristo, raccoltoda Giuseppe d’Arimatea ponendo la coppa sotto laferita al costato del suo maestro.

 

Laleggenda di questo manufatto, le cui origini cristiane risalgono al Vangeloapocrifo di Nicodemo, ha dato origine a molte saghe medievali. La prima operadi narrativa che ne parla è “Perceval ou le conte du Graal” di Chrétien deTroyes,che risale al XII secolo.

Inquesta storia non viene spiegato né cosa siaesattamente il Graal, né che aspetto abbia. Sappiamo solo che è tenuto in manoda una damigella e che si tratta di un oggetto d’oro, tempestato di gemmepreziose.

 

Perché si dice “Sacro” Graal? 

 

All’internodi “Perceval ou le conte duGraal”, dunque, il Graal non è ancora definito “Sacro”.

 

Èstato Robert de Boron, nel suo “Roman de l’estoire dou Graal”, a spiegarci che si tratta delcalice che Giuseppe di Arimatea usò per raccogliere le gocce di Sangue delCristo crocifisso, sgorgate dalla piaga provocata dal centurione. A questopunto la coppa, contenendo il fluido divino, è diventata sacra.

 

Sacro Graal: la leggenda celtica 

 

Sonostati i poemi medievali a introdurre al grande pubblico europeo le vicende delSacro Graal, legandole da un certo momento in poi alla figura di Gesù. Ma da dove proviene l’idea dell’eroe che parte all’avventuraper cercare una coppa o un piatto dal fortissimo potere mistico?

 

L’originesi ritrova in numerose leggende pagane. La coppa dell’abbondanza dellatradizione celtica e irlandese, in particolare, è un calice che non sisvuota mai e può assumere anche la forma di un corno, di una sacca o di unaciotola, a seconda dei miti. È un simbolo del poteresovrano e della fertilità della terra, assimilabile alla cornucopiagreco-romana.

Nellostesso filone si inserisce Il Calderone di Dagda, una larga pentola perennemente colma di cibo cheappartiene al dio della guerra, della fertilità e della magia. Si tratta di unodei quattro tesori che i Túatha Dé Danann (mitica popolazione dellapreistoria celtica) portano con sé in Irlanda.

Sele antiche leggende pagane ti appassionano, nel mio blog troverai una vastagamma di contenuti a tema, che spaziano dalle rune allo sciamanesimo.

Ese ami leggere romanzi, puoi dare un’occhiata allatrilogia “Le ombre di Dora”, ambientato in una dimensione in cui la magia è unarealtà quotidiana. Inoltre, uno dei protagonisti è irlandese, particolare che aggiunge un tocco di autenticità all’atmosfera del libro. Sesei alla ricerca di un’esperienza magica e avvincente, non esitare a visitare lapagina Amazon del primo volume, “L’ombra delsole!

 



Il Sacro Graal e Maria Maddalena 

 

Nellibro “Il sacro Graal” di Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln, un successoeditoriale del 1982 che ha ispirato numerosi altri testi (come il romanzo “Ilcodice da Vinci”), il sacro Graal sarebbe il “sangreal”, cioè il sangue dei discendenti di Gesù. Non un oggetto fisico, quindi, ma un segreto a lungo celato nellepieghe della storia.

 

Dopola crocifissione, la Maddalena sarebbe scappata dalla Palestina con una barcainsieme ad altre donne citate nei Vangeli e al figlionato da Gesù. Sarebbe poi arrivata in Provenza e avrebbe seguito il corso delRodano fino a raggiungere i Franchi, discendenti della tribù ebraica diBeniamino.

IMerovingi, primi re dei Franchi, secondo questa visione sono stati chiamati “retaumaturghi” proprio perché avevano il potere di curare i malati con il solotocco delle mani, come il Gesù dei vangeli. Questa teoria si basa sullafamosa leggenda medievale dell’arrivo della Maddalena in Francia, diffusa daJacopo da Varazze nella “Legenda Aurea”.

 



 

Il Sacro Graal e le crociate 

 

Alcuneopere raccontano come il Graal fosse uno dei tesori da conquistare in TerraSanta. Vediamone due in particolare.

·     Jacopo da Varazze, nella già citata “Legenda Aurea”, narra che i genovesitrovarono il prezioso calice durante la prima Crociata (1099).

·     Nel romanzo tedesco del XIII secolo “Titurel ilgiovane”, si racconta di come una copia del Graal sia stata rubata dalla chiesadel Boucoleon durante la quarta crociata. Fupoi portata a Troyes da Garnier de Trainel, il decimovescovo di Troyes, nel 1204. È rimasta a Troyes fino al 1610, ma sembra che siapoi scomparsa durante la Rivoluzione francese.

 

Chi proteggeva il Sacro Graal? 

 

Nelciclo arturiano, i custodi del sacro manufatto erano i “Re del Graal”.

Ilpiù famoso di loro è, senza dubbio, il cosiddetto Re Pescatore o Re Ferito.

 

Viene descritto in maniera differente da vari autori,ma tutti concordano sul fatto che abbia una menomazione alle gambe o aigenitali, che lo rende incapace di muoversi agevolmente. La sua lesione,spesso, rappresenta una punizione per i peccati commessi in passato. In alcuneopere, viene stabilito un parallelo tra la ferita delRe Pescatore e quella subita da Cristo sulla croce, entrambe inflitte dallaleggendaria Lancia del Destino. La menomazione del custode si ripercuote anchesul suo regno, un luogo abbandonato noto come “La terra desolata” o “La terra guasta”.

 

IlRe trascorre la maggior parte del tempo a pescare in un fiume vicino al suocastello di Corbenic. Molti cavalieri erranti sirecano dal lui per tentare di guarirlo, ma solo il prescelto destinato atrovare il Graal potrà farlo.

 

Chi trovò il Graal? 

 

Secondoil ciclo arturiano, il cavaliere che trovò il Sacro Graal fu Galahad, figliodi Lancillotto ed Elaine di Corbenic (figlia del RePescatore).

Lasua storia è stata raccontata in diversi testi del ciclo arturiano, tra cui ilpoema francese “La Queste del Saint Graal” (La ricercadel Sacro Graal), scritto alla fine del XIII secolo, e “Le Morte d’Arthur” diSir Thomas Malory, scritto nel XV secolo.

 

Secondola leggenda, Galahad è stato scelto come il cavaliere perfetto, destinato atrovare il Sacro Graal grazie alla sua purezza morale. Durante la ricerca viene sottoposto a numerose prove e tentazioni, ma rimanesempre fedele alla missione, al contrario dei compagni di avventura. Comepremio per la sua integrità, il Re Pescatore lo accoglie nel suo castello, dovegli consegna il calice.

Dopoaver visto il Graal, Galahad muore in pace e ascende in cielo con gli angeli, atestimonianza della sua santità.

 

Dove si trova oggi il Sacro Graal? 

 

Il sacro Graal esiste realmente? Inmolti ritengono di sì, e affermano che nella Cattedrale di Valencia c’è l’unicoGraal ufficialmente riconosciuto dal Vaticano. Maquanto c’è di vero in tutto ciò?

 


 

L’ipotesiè stata al centro di dibattiti e controversie tra gli storici e gliesperti della tradizione arturiana.

Alcunistudiosi sostengono che il “Calice di Valencia” è una reliquia cristiana autentica,risalente al I secolo e utilizzata per il culto eucaristico, ma che non haalcun legame con il Graal. Altri, invece, mettono in dubbio l’autenticità dellareliquia stessa e la paragonano a coppe simili, conservate in altre parti delmondo e fabbricate ad hoc per attirare turisti. Altri ancora...sono pronti a giurare che quello sia l’autentico Graal!

 

In ogni caso, la Chiesa cattolicanon ha mai emesso una dichiarazione ufficiale sulla veridicità del “Calicedi Valencia”: la questione rimane oggetto di discussione tra storici eappassionati di misteri.

 

Articoloscritto in collaborazione con

Ivana Vele Poletti

https://www.ivanapoletti.com/

 

 

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Published on October 09, 2023 02:00

October 2, 2023

La leggenda del patto col diavolo: storia e curiosità

 

Hai mai sentitoparlare del patto faustiano e delle persone sospettate di aver venduto l’animaa Belzebù? 

 

Se questi argomenti ti incuriosiscono, sei nel posto giusto! Nell’articolo chestai leggendo scoprirai tutto ciò che c’è da sapere sulmito del patto col diavolo. Esploreremo la leggenda attraverso i secoli,parleremo del diavolo nella cultura popolare e scopriremo chi sono i temerari che,a quanto pare, hanno stipulato il diabolico accordo.

Se non vedi l’ora di addentrartiin questo mondo oscuro e misterioso, inizia a leggere e lasciati catturare dalmistero!

 

La leggenda delpatto col diavolo 

 

Il mito del patto col diavolo èun tema che si è sviluppato in molte culture e in periodi storici diversi, quindinon è facile identificare una data precisa di origine.

Nel mondo occidentale, possiamo rinvenire le prime tracce di questa leggenda nella culturacristiana medievale europea. Durante la caccia alle streghe,si credeva che le fattucchiere ottenessero i loro poteri grazie a un patto stipulatocon il diavolo o con altri demoni. A questo proposito, il MagicalMagazine ti offre (ovviamente gratis come sempre) anche l’articolo “Ilpotere della percezione”.

Questa teoria era basata sullademonologia cristiana; aveva le sue radici in alcuni passi biblici, oltre chenei lavori di importanti teologi come Agostino d’Ipponae Tommaso d’Aquino.

 

Temi ricorrentidel patto col diavolo 

 

In generale, il patto col diavoloè una leggenda che ruota attorno al tema della tentazione e della corruzione.Chi stipula l’accordo riceve un beneficio o un vantaggio immediato (di solitopotere o ricchezza), in cambio della sua anima o di qualcosa di altrettantoprezioso.

Un altro punto comune è la sconfittafinale dell’individuo che stringe l’accordo. Chi si lascia tentare èdestinato alla rovina, che spesso si rivela orribile. Il patto col diavolo puòportare solo alla distruzione dell’anima umana, a meno chenon si tratti di un racconto umoristico (in tal caso, il buontempone di turnopuò riuscire a gabbare anche Satana in persona).

Non dobbiamo poi tralasciare lafigura del diavolo stesso, di solito rappresentato come un astuto negoziatoreche inganna le persone per ottenere la loro anima.

Alcune leggende del patto coldiavolo, inoltre, sono state utilizzate come strumento di critica sociale opolitica, come il romanzo del “Doktor Faustus” di Thomas Mann, di cui si parla anche nell’articolo“Musicae letteratura: collegamenti tra due arti magiche” e sul quale ho basato lamia tesi di Laurea Magistrale.

 

Che cos’è ilpatto faustiano? 

 

Il patto faustiano, conosciutoanche come “contratto faustiano”, deriva dal dramma di JohannWolfgang von Goethe intitolato “Faust”, pubblicato per la primavolta nel 1808. Il protagonista è un dottore che, insoddisfatto della sua vita,decide di vendere la sua anima a Mefistofele, in cambio di potere, conoscenza epiaceri terreni.

Il termine “patto faustiano” èquindi diventato un modo per riferirsi a qualsiasi accordo in cui una personacede qualcosa di valore in cambio di un vantaggio temporaneo o illusorio.

È interessante notare che lafigura di Faust è ispirata dalla vita reale di un alchimista, negromante emago tedesco del XV secolo di nome Johann Georg Faust, che si diceva avessevenduto la sua anima al diavolo. Per saperne di più, ti consiglio l’articolo “5negromanti famosi, tra mito e realtà”.

 

Il patto tra Faust e Mefistofele
 

Il diavolo nellacultura popolare 

 

In tutte le religioni è presenteuna figura che rappresenta il male, il caos e la superbia smisurata.

Nel greco antico, “diàbolos” significa “colui che si mettedi traverso”, mentre nella tradizione ebraica “satan”si riferisce all’avversario, al nemico.

Nella Bibbia, il diavolo viene identificato con il serpente che sedusse i primiumani al peccato. Nel Vangelo, il diavolo tenta Gesù nel deserto, mentre nell’Apocalissedi Giovanni si presenta come una bestia e un drago.

 

Origine del concettodel diavolo nella cultura occidentale 

 

Tutti noi associamo il diavolo a Lucifero,il primo angelo ribelle della storia. Una creaturasplendente, dotata di saggezza e bellezza perfetta.

La sua intelligenza e il suo fascinolo resero orgoglioso, tanto da pensare di essere uguale a Dio. Ma il Signore lo punì per la sua presunzione, esiliandolo sullaTerra e trasformandolo in un demone, o meglio IL Demone, l’eterno avversario diDio.

Sorprendentemente, però... lastoria di Lucifero come angelo caduto non è presente nella Bibbia! Inrealtà, nel Vecchio Testamento, il nome “Lucifero” si riferisce al re diBabilonia. Nel Nuovo Testamento, invece, compare come epitetodella stella del mattino e addirittura di Gesù stesso.

Nella Bibbia, quindi, non esistealcun legame tra Satana e un ipotetico angelo caduto chiamato Lucifero. Questaversione della storia è diffusa principalmente nella tradizione orale e neilibri apocrifi, al di fuori dei testi canonici delVecchio e del Nuovo Testamento.

Se ti interessa la storia degliangeli caduti nel peccato, ti consiglio l’articolo “Chisono gli angeli ribelli?”. Se ti piacciono i romanzi fantasy, inoltre, tiinvito a dare un’occhiata al mio romanzo “L’ombradell’angelo”, il cui protagonista è proprio una creatura del cielo che si èribellata alle leggi divine per amore. Lo trovi su Amazon in versione cartaceaed eBook!




 

 

Qual è il veronome del diavolo? 

 

Secondo la dottrina cattolica, ildiavolo viene identificato come Belial,l’iniquo; Azazel, il capro nero dell’iniquità; Behemoth, labestia; e Abaddon, il distruttore.

Sono inoltre associati sette nomidi diavoli ai sette peccati capitali: Lucifero, che rappresenta la superbia;Satana, l’ira; Mammona, l’avarizia; Asmodeo, lalussuria; Belzebù, la gola; Leviatano, l’invidia; Belfagor, l’accidia opigrizia.

 

Persone che hannovenduto l’anima al diavolo 

 

Personaggi avvolti nelle nebbiedella leggenda, ma anche individui realmente esistiti: ecco 6temerari che – a quanto pare – hanno stipulato un patto coldiavolo!

 

1.    Ildottor Faust: senza dubbio il più famoso, come abbiamo già spiegato.Non tutti sanno che il suo mito potrebbe rifarsi a quello di un’altra figura...continua a leggere per scoprirla!

2.    SanTeofilo di Adana: secondo una leggenda VI secolo,strinse un patto col Diavolo e fu redento dalla Vergine Maria. La sua storiapotrebbe essere stata l’ispirazione del mito di Faust.

3.   AgnesWaterhouse: nel 1566, fu la prima donna giustiziata per stregoneriain Inghilterra. Fu accusata di aver stretto un patto di sangue col suo gattoSatana.

4.    Bernard Fokke: capitanofrisone al servizio della Compagnia Olandese delle Indie Orientali nel XVIIsecolo. Fu sospettato di aver fatto un patto col diavolo per l’incredibilevelocità con cui portava a termine i suoi viaggi. Forse fu proprio lui aispirare la figura del capitano dell’Olandese volante.

5.    NiccolòPaganini: un violinista così virtuoso da suscitare l’idea cheavesse stipulato un patto col diavolo. Sull’argomento è stato girato anche unfilm (“Il violinista del diavolo”).

6.    RobertJohnson: altro musicista dalle abilità eccezionali, questa voltaalla chitarra. Secondo la leggenda, alimentata anche dallo stesso Johnson,doveva il suo talento proprio a un patto col diavolo.


 

Articolo scritto in collaborazione con

Ivana Vele Poletti

https://www.ivanapoletti.com/

 

 

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Published on October 02, 2023 02:00

September 29, 2023

Differenze tra tarocchi e sibille: cosa cambia nel concreto?

 


Carteenigmatiche vs carte pettegole: conosciamole meglio!

 

Se la divinazione ti affascina,probabilmente avrai già sentito parlare di tarocchi e sibille. Entrambi imetodi utilizzano le carte come strumento per la lettura del futuro, percomprendere meglio gli snodi del passato o per l'interpretazione di situazionicomplicate del presente.

Ma qualisono le differenze tra i due approcci? E quale metododovresti scegliere per le tue letture? In questoarticolo esploreremo le origini di queste due pratiche divinatorie, lastruttura delle loro carte e le differenze nell'interpretazione. Se vuoiscoprire di più sui tarocchi e sulle sibille, continua a leggere!

 

Le origini ditarocchi e sibille 

 

Lo studio della loro storia puòdarci una prima chiave interpretativa. Mentre i tarocchi affondano le lororadici nell’antichità (e nessuno sa con certezza da dove arrivino), le sibillesono più recenti e la loro creazione è opera di una famosa sensitiva.Approfondiamo meglio le vicende dei due sistemi divinatori.

 

Storia deitarocchi 

 

Le origini dei tarocchi sonoavvolte nel mistero. La teoria più ampiamente accettata suggerisce che sianostati creati nel XV secolo in Italia come una versione modificata delle comunicarte da gioco, ma quasi sicuramente risalgono a molto tempo prima. Parecchistudiosi, infatti, hanno rivelato importanti punti di contatto tra le immaginidei geroglifici egizi e le figure dei tarocchi.

In ogni modo, il primo mazzodi cui siamo a conoscenza è quello dei “TarocchiVisconti di Modrone, realizzato in Lombardia per la famigliaVisconti e attribuito al pittore di corte Bonifacio Bembo. Compostoda 66 carte, è dipinto a mano e rivestito da unalamina d'oro finemente lavorata a bulino. Le carte presentano numerosi emblemiche fanno riferimento alla famiglia Visconti, come la corona con i rami dialloro e palma, i motti "A bon droyt" (chesignifica "a buon diritto") e "Photemante" (cioè "bisogna mantenere").

 

Storia dellesibille 

 

L'origine delle sibille, cosìcome le conosciamo oggi, risale agli appunti di MlleLenormand, celebre cartomante che utilizzava ilmazzo francese per le sue divinazioni, assegnando a ciascuna carta significatisimbolici precisi. Le sue annotazioni portarono alla diffusione di numerosecarte illustrate, note come “Jeu de Mademoiselle Lenormand”,“Grand Lenormand”, “Le Petit Lenormand”e altri nomi ancora, pubblicate dopo la sua morte enel corso dei secoli successivi.

Molti personaggiinfluenti della storia si rivolsero a Mlle Lenormand, tra cui Marat, Robespierre eSaint-Just, ai quali fu profetizzata una morte violenta. Queste previsioni laportarono all'arresto nel 1794; nonostante ciò, la sua fama continuò a crescere.Dopo la scarcerazione, fu consultata da numerosi personaggi di spicco, tra cuiNapoleone (e di nuovo fu arrestata!).

La cartomante morì a Parigi il 25giugno del 1843 all'età di settantacinque anni, lasciandoci in eredità lesibille che prendono il suo nome, ancora oggi famosein tutto il mondo.

 


 

La struttura ditarocchi e sibille 

 

Addentrandoci nella composizionedei mazzi, possiamo accorgerci che i tarocchi hanno un sistema più complessodelle sibille. Vediamo tutti i dettagli!

 

Descrizionedelle carte dei tarocchi 

 

Solitamente, un mazzo di tarocchiè composto da una raccolta di carte tradizionali a cui si aggiungono 21 cartedette Trionfie una carta singola detta IlMatto; in tutto, parliamo quindi di 78 carte.

I Trionfi e il Matto sonoconosciuti con il nome di arcani maggiori, mentre le altre carte sonodette arcani minori.

Questo schema non è universale,perché esistono diverse varianti. Nel tarocchino bolognese o nel tarocco siciliano, peresempio, il numero di carte è ridotto (rispettivamente a 62 e 63 carte); nei germini fiorentini, invece, saleaddirittura a 97 unità.

Quando si prende in mano un mazzodi tarocchi, in qualunque variante si presenti, non si può fare a meno di venire catturati dal fascino enigmatico degli archetipiraffigurati. Per questo motivo, secondo me sono un ottimo punto di partenzaper costruire storie e superare i blocchi creativi. Ho parlatoapprofonditamente di questa tecnica nella mia guida “Cometrovare il tempo per scrivere”, disponibile su Amazon.



 

Descrizionedelle carte delle sibille 

 

Ogni mazzo di sibille è compostoda 36 unità, ognuna delle quali corrisponde a unacarta francese. I semi, perciò, sono i quattro classici (cuori, fiori, quadri epicche), ma a ciascuna carta è anche associata un’immagine peculiare, derivantedalle visioni di Mlle Lenormand.

Se vuoi conoscerle tutte, tiinvito a leggere l’articolo “Cosasono le sibille di Lenormand? Unastoria appassionante”.

 

I diversiutilizzi di tarocchi e sibille 

 

Siamo arrivati al punto cruciale:qual è la variante principale tra questi due sistemi, a livello di interpretazione delle carte?

 

In cosa sidifferenziano le letture di tarocchi e sibille? 

 

Le letture di tarocchie sibille si avvalgono di due diversi livelli di introspezione:

·      i tarocchi, divisiin arcani maggiori e minori, rappresentano le varie sfere della vita umana.Sono profondi ed enigmatici, parlano per immagini e metafore erichiedono una maggiore conoscenza esoterica;

·      le sibille sono più immediatee pratiche, parlano attraverso simboli semplici e diretti e descrivono la vitareale e fatti concreti. Per questo motivo, a volte sono conosciute con ilsimpatico soprannome di “carte pettegole” dagli addetti al settore.

 

Tirando le somme, le letturedi tarocchi richiedono più intuizione e interpretazione, mentre le letture disibille sono più immediate e concrete.

Entrambi i sistemi possono essereutili per ricevere delle risposte e dei consigli, ma dipende dal tipo didomanda che si vuole fare e dal grado di approfondimento che si cerca. Se si èalle prime armi, si può partire dalle sibille e poi, quando si ha acquisito una certa pratica, passare ai tarocchi. Sedesideri leggere un approfondimento su queste carte così affascinanti emisteriose, ti consiglio l’articolo “5curiosità sulla storia dei tarocchi”.

 

 

Articolo scrittoin collaborazione con

Ivana VelePoletti

https://www.ivanapoletti.com/

 

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Published on September 29, 2023 02:00

September 25, 2023

Viaggio alla scoperta dei luoghi di potere e mistero sulle orme del Mago Merlino



 

La foresta di Broceliande, in Bretagna, è un luogo in cui la leggendasi fonde con l'archetipo mitico che c'è in noi. A ogni stormir di foglie, ilvento ci sussurra di fate, streghe e maghi vissuti in quel luogo. Gli alberi ciparlano delle loro vite tumultuose, degli incontri e degli scontri per la vitae per la morte in un’epoca oggi nascosta da un velo di tragico mistero… cheperò vive ancora accanto a noi, nei nostri sogni, nei desideri che abbiamo diavventura e di scoperta che celiamo nei nostri cuori.

Il nostro itinerario comincia con la ricercadella tomba di Merlino, uno dei maghi per eccellenza del nostro mondo ancestrale: si racconta che proprio qui si innamoròperdutamente di Viviana, la futura Dama del Lago.

Merlino, figlio di una vergine e del demonio,era destinato a divenire l'Anticristo ma fu salvato, o strappato da questodestino a seconda delle interpretazioni, grazie albattesimo impostogli dalla madre. Lui rappresenta l'archetipo dei maghidall'animo sulfureo, che usa gli uomini come pedine per i suoi scopi; bastipensare alla procreazione di Artùtramite la magia imposta su Uther Pendragon.

Merlino, nonostante tutto, si innamoradi una ragazzina. Si tratta di una nobile? Non si sa, certamente né principessa,né erede di aristocratiche fortune. Bella? Sì, ma soprattutto dotata dicarattere e di spirito indipendente, probabilmente aveva già pianificato la suastrada.

Fatto sta che Merlino perde il senno, le offretutto quello che un mago le può dare, ma lei non cede,fino a quando gli comunica il suo prezzo: il segreto della magia! E il grandemago, pur conscio delle conseguenze, cede. E lei, dopo aver appreso i segretidella terra e del cielo, lo inganna! Con un incantesimo relegherà Merlinodormiente in una grotta.

La tomba di Merlino consisteva una “alléecouverte”, una sepoltura megalitica di oltre10 metri datata intorno al 2500 a.C., sotto la quale si diceva ci fosse untesoro. Nel 1892, il proprietario del terreno lo fece saltare in aria con ladinamite sperando di trovare questo tesoro: ovviamente non trovò nulla. Oggirimangono i resti delle rocce che componevano il sito megalitico.




 

Lafontana della giovinezza

Proseguendo nel nostro cammino nel mito, pocolontano, troviamo la fontana della giovinezza, anche chiamata la fonte diViviana; quest'acqua era usata per i riti di guarigione e per l'iniziazione nei riti di passaggio. I drudi, durante il solstiziod'estate, la utilizzavano per contare i neonati immergendoli nell'acqua comefosse una fonte battesimale. Quelli che non avevanopotuto partecipare al rito tornavano l'anno successivo e, registrati l'anno dopo, ringiovanivano di un anno. Un tuffo potrebbeesserci benefico!

 

Lafontana di Barenton

Con qualche anno in meno, decidete voi quanti,proseguiamo verso la fontana di Barenton. In questoluogo si dice che Viviana incontrasse il suo pupillo Lancillotto. Si tratta diuna vasca rettangolare con l'acqua gelida; a intervalli irregolari delle bollesalgono dal fondo dando l'impressione che l'acqua bolla. Il fenomeno avviene datempi immemori, tanto da essere menzionato nel ciclo arturiano.

La sua acqua cura la follia e le pene d'amore;cos'è l'amore se non una follia? Basta vedere latriste fine di Merlino. Gli indovini e le streghe usavano quest’acqua per iloro incantesimi, l'importante era non farla cadere sulla roccia della vasca,in quel caso si scatenava una tempesta. Al termine del fortunale appariva ilcavaliere nero guardiano della fontana, armato di tutto punto e pronto allabattaglia.

 

LaValle Senza Ritorno

Noi non siamo pronti allo scontro e proseguiamo,anche se la meta successiva non è certamente molto raccomandabile, infatti già dal nome, la Valle Senza Ritorno, un po' dipreoccupazione comincia a serpeggiare. Questa valle selvaggia, incassata tra lafolta vegetazione e scavata tra le pietre di scisto rosso, fu per lungo tempouna prigione per i cavalieri infedeli alle loro fanciulle.La fataMorgana decise di imprigionare proprio lì Guiomar,il suo amante traditore, e insieme a lui tutti i cavalieri che tradivano laloro promessa d'amore eterno.

Solo Lancillotto, fedele per sempre a Ginevra,cavaliere dal cuore puro riuscì a rompere l'incantesimo e a liberare ifedifraghi. Che fine fecero le fanciulle tradite non èdato sapere. Ciò che invece rimane a imperituro ricordo sono le due roccelegate insieme a formare quella che è chiamata la roccia dei falsi amanti, chesi trova sulla cresta della valle: pare siano Guiomare la sua amante, sorpresi dall'innamorata Morgana e pietrificati.




 

Lo specchiodelle fate

Al fondo della valle troviamo un lago circondatoda alberi d'alto fusto, che impediscono al vento di incresparne la superficie.Siamo arrivati allo specchio delle fate. Pare che in questo laghettodimorassero sette fate, tutte sorelle, al servizio di Morgana.

Ma ungiorno fatale una di loro si avvicina a un giovane che si specchia sulla riva,e cosa potrà mai accadere? Ovviamente si innamorano.Per qualche tempo riescono a nascondere la loro storia, ma poi vengono scoperti. La leggenda narra che nei giorni piùlimpidi e ai cuori puri si mostrino nel lago i volti dei due innamorati,condannati per l'eternità a vivere nel lago.




 

Il Giardinodei Monaci

Proseguendo nella nostra escursione nel mito,passiamo accanto al giardino dei monaci. Si tratta di una costruzione megalitica,un quadrilatero lungo all'incirca 25 metri e largo 5 o 6,datato attorno al 3000 a.C.

Chiamarlo giardino sembra un poco fuori luogo,forse lo era prima, quando i monaci usavano questo luogo per le loro feste,probabilmente non molto monacali. Infatti, si racconta che S. Méenli invitò alla morigeratezza, ma i monaci non lo ascoltarono e, visto il luogodenso di magia, li trasformò in rocce.

 

Il faggiodi Ponthus

Sulla via del ritorno passiamo sotto l'immensofaggio di Ponthus; ci sono parecchie leggende chealeggiano attorno alla sua chioma. In una si dice che le sue radici affondanosui resti di un castello distrutto da Dio stesso. Si racconta che il cavalieredi Ponthus, disperato per non riuscire ad avere unerede, si rivolse al cielo gridando disperato: “Ho bisogno di un erede, che mivenga dal diavolo o da Dio!”

Qualcuno lo sentì,perché nove mesi dopo durante una eclissi di luna la castellana partorì. Chi lo esaudì fu il demonio, che fece nascere un piccolo mostropeloso che saltellava tra gli armadi e le cassettiere. L'ostetrica fuggì mentresi scatenava una tempesta che proveniva dall'oceano, la foresta fu risparmiatamentre il castello fu completamente distrutto. Quando questa specied'apocalisse terminò, al posto dei bastioni c'era il faggio che ancora oggipossiamo ammirare.

Dal seggio di Merlino, una poco confortevolepoltrona di scisto rosso che troneggia sulla foresta di Broceliande,possiamo volare con lui sulla schiena del drago.Infatti pare che questo seggio sia incastonato in una costola del mitico drago Kilgharrah, il creatore della spada Excalibur.

 

Ex tenebris ad lucem.

 

Nebbie fatali

alberi che marciano,

acque magiche.

 

È scritto nelle acque,

scolpito nella terra.

 


Contenuto  preparato in collaborazione con

BRAN

 

 

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Published on September 25, 2023 02:00

September 22, 2023

Come costruire storie con i tarocchi

 

 

3 modi per fartiispirare dagli oggetti divinatori e realizzare trame originali! 

 

L'uso di strumenti di divinazionecome i tarocchi,le sibille Lenormand, le runee le oracle cards può essere un metodo efficace per superareil blocco dello scrittore e stimolare la creatività.

Spesso, quando ci troviamobloccati nel processo creativo, siamo limitati dalla razionalità e dalla logicache ci impediscono di esprimere al meglio le nostre idee. Gli oggettiesoterici, invece, ci aiutano a focalizzare l'attenzione su elementi simbolicie archetipici, aprendo la mente a nuove prospettive e liberandol'immaginazione.

Come usarli per progettare lenostre trame in modo originale? Vediamolo subito!

 

Come costruirestorie con i tarocchi 

 

I tarocchirappresentano simboli universali, che accomunano ogni essere umanodall’alba dei tempi. Ogni carta ha un significato basato su situazioni e archetipidiffusi in tutto il mondo, come un rapporto tossico, un mentore che trasmetteautorevolezza, un momento di crollo, una morte metaforica, un nuovo inizio, sogni, illusioni e via dicendo.

Questi elementi accompagnanol’umanità da sempre e, con ogni probabilità, ci saranno anche in futuro. Persfruttare la loro potenza, ti propongo tre esercizi creativi.

 

3 modi percostruire storie con i tarocchi 

 

1.    Fingi diessere un personaggio del tuo romanzo, poi pesca una carta e osserva bene lafigura che ti è capitata. Quali sono i significati correlati? Potrebberorappresentare una svolta nel cammino del tuo personaggio?

2.    Se titrovi davanti a uno snodo della trama che non riesci a sbrogliare, prova aporre delle domande specifiche ai tarocchi e scopri cosa ti suggeriscono.

3.   Puoidisporre le carte secondo delle griglie diinterpretazione, che ti permetteranno di avere una rappresentazione delpassato, del presente e del futuro dei tuoi personaggi.

 

L’uso dei tarocchi è solo uno dei25 modi per superare il blocco delloscrittore che ho proposto nel mio libro dedicato agli autori. Sì, hai lettobene: 25! I metodi per sconfiggere il terrore dellapagina bianca sono numerosi, variegati e, lasciamelo dire, anche molto stimolanti! Perché la scrittura non è solotecnica, ma anche divertimento. Se vuoi scoprire altri segreti dellacreatività letteraria, ti consiglio il mio manuale “Cometrovare il tempo per scrivere”, disponibile su Amazon.

 



 

 

Sibille Lenormand 

 

Queste carte sono state createdalla celebre cartomante francese Marie-Anne-Adélaïde Lenormand,vissuta tra il 1768 e il 1843. Rappresentano oggetti più concreti deitarocchi, per cui vanno lette in modo lineare.

Gli esercizi suggeriti persfruttarne la carica creativa sono gli stessi del paragrafo precedente. Ungrande punto a favore, rispetto ai tarocchi e alle oraclecards, è che sono più facili da reperire, perché ognisibilla corrisponde a una carta del classico mazzo francese (quasi tutti neabbiamo a casa uno!).

Se vuoi conoscerle più a fondo,ti consiglio l’articolo “Cosasono le sibille di Lenormand? Unastoria appassionante”.

 

Oracle cards 

 

Le Oracle cards sono usate per ladivinazione, proprio come i tarocchi. A differenza di questi ultimi, però, nonhanno una struttura standardizzata, poiché sono composte daun numero variabile di carte con immagini e simboli unici.

Possono essere utilizzate perottenere una maggiore comprensione di se stessi e della propria vita, o perricevere consigli su questioni specifiche, come le relazioni, la carriera, lasalute o la spiritualità. Sono spesso accompagnate da un libro di istruzioni che fornisce spiegazioni dettagliate sui lorosignificati e sui modi in cui possono essere interpretate.

Si tratta di carte piùcriptiche di sibille e tarocchi, ma anche più creative perché ce ne sonocon ogni tema possibile e immaginabile (fate, draghi, sirene, astrologia,divinità, creature mitologiche, arte e via dicendo). Se scrivi fantasy, possonoessere di grande aiuto nella gestione dei personaggi e nella creazione del tuomondo immaginario.

 

Rune 

 


 

Le rune sono simboli grafici che rappresentanoun suono, un significato letterale e un significatofigurato.

Per fare un esempio, prendiamo laruna “Fehu”: il suono è “f”, il significato letteraleè “bestiame” e il significato figurato è “prosperità”.Se il nostro romanzo è ambientato in una metropoli moderna, forse non ci saràmodo di inserire il bestiame, ma comunque questo simbolo può indicare che unodei personaggi riceverà una fonte di ricchezza inaspettata. Oppure, chissà:magari deciderà di lasciare la città per gestire un ranch in mezzo allepraterie, e allora il significato letterale della runa ci sarà utile!

Si possono quindi usare in unduplice modo per la creazione della trama, a seconda dellenostre preferenze (vogliamo associare a un personaggio il concetto concreto oquello astratto?).

Se vuoi approfondire l’argomento,ti rimando all’articolo “RUNE:cosa sono? Come usarle?”.

 

Oroscopi 

 

L’ultima dritta che ti suggeriscoè quella di farti ispirare dal mondo dello zodiaco. Puoi assegnare un segnoai tuoi personaggi e scoprire cosa dice l’oroscopo del giorno, magari ti può venire qualche idea per gli sviluppi della tua trama.A ogni segno, inoltre, sono associati tratti psicologici che potrebberoaiutarti a caratterizzare i personaggi. Un ultimo spunto: non limitarti allozodiaco occidentale, attingi anche ad altre culture, come quella cinese.

Anche in questo caso, se vuoi saperne di più il Magical Magazineha l’articolo adatto a te! Ti lascio il link: “Cheanimale sono nell’oroscopo cinese?” Ecco la risposta!

 

Articolo scrittoin collaborazione con

Ivana VelePoletti

https://www.ivanapoletti.com/

 

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Published on September 22, 2023 02:00