Eva Fairwald's Blog, page 4

January 22, 2024

Gli incantesimi delle streghe


 


Dalla Mesopotamia provengono i primi documentiscritti che ci parlano esplicitamente delle streghe.

In una tavoletta d'argillaassira, risalente all'incirca al II millennio a.C., si parla di streghe: “...la strega che gironzola per le strade, s'introduce nelle case, corre i vicoli,insegue la gente nelle piazze, si volta avanti e indietro, si arresta perstrada e torna sui suoi passi, per fermarsi in piazza.Essa ha rapito la forza del bel giovane, ha sottratto la felicità alla donna,togliendone con lo sguardo il bene della volontà. Da quandomi ha visto, la strega sta camminando dietro di me, con la sua bava haarrestato il mio cammino; con il suo sortilegio ha interrotto la mia strada; haallontanato dal mio corpo il mio dio e la mia dea”.

 

Apparentemente contrastanti erano i pareri sullastregoneria nell'antica Roma. Benché i romani onorassero gli aruspici, combatteronoenergicamente la magia nera.

IRomani e la stregoneria

Nel 172 a.C. vennerobanditi dall'Impero gli stregoni e Augusto punì con la morte Lucio Pituanio ePublio Marzio, due noti rappresentanti di questa categoria. Negli edittiemanati a questo proposito dal Senato sotto Claudio, Vitellio e Vespasiano, sipossono scorgere già gli elementi che andranno a caratterizzare la caccia allestreghe rinascimentale: l'uso della tortura, la pena del rogo e la confisca deibeni.

Sempre tra i Romani era conosciuta la leggendadelle striges, donne che si trasformavano inuccelli per magia che, secondo Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia,andavano di notte a riempirsi la gola con sangue di neonato.

Tra gli autori latini, anche Ovidio affrontaquesto argomento. Dalla sua descrizione l'uccello notturno, chiamato dai Romanistrix, ha la testa grossa, gli occhi fissi, il becco e gli artigli darapace e le penne simili al gufo. Ma a differenza diquesto maestoso volatile, le strix rubavano i bambini lattanti e nefacevano scempio con gli artigli. Sempre Ovidio cita tra le virtù dell'uomoideale, quella di non prestar fede nei prodigi delle streghe e negli incantidelle maghe. La credenza nei poteri funesti delle streghe era però radicata nelpopolo, e ancora nel II secolo dopo Cristo, nei precetti di medicina scritti daQuinto SerenoSammonico, venivano dati precisi consigli su come rimediare ai veleni dellestreghe.





Cacciaalle streghe

La prima vera e propria ossessione dellastregoneria si manifestò tra il III e il IV secolo dopo Cristo. Le causesono da ricercarsi nella progressiva affermazione del Cristianesimo qualereligione ufficiale dell'Impero romano. Fino ad alloranon esisteva la rigorosa divisione tra Bene e Male, le stesse divinità erano avolte buone e a volte cattive. In quei secoli la Chiesa iniziò invece aconsiderare il paganesimo una manifestazionediabolica. L'unica cosa buona era Dio e tutto quello che non era divino era opera del Diavolo.

Nel Concilio di Ancira(314 d.C.) e in quello di Elvira (340 d.C.), la condanna ecclesiasticaapparve evidente riguardo ai malefìci stregoneschi: “... Coloro i qualipraticano qualsiasi arte divinatoria secondo i costumi dei pagani o introducononelle loro case uomini di tal fatta per sapere qualcosa in riguardo all'artedel maleficio ...”, tanto da prevedere punizioni ai praticanti e creandointeri ordini ecclesiastici dotati di mezzi efficaci per evitarne ladiffusione, almeno in maniera palese. Nel millennio successivo la concezionecristiana si affermò nelle città, dove il controllo era più facile ed efficace,lasciando ancora indenni le popolazioni contadine e montane, dove le tradizioniantiche continuarono a prosperare in segretezza.

La Societàdi Diana

Durante il Medioevo, il mito delle streghed'origine romana subì una lenta ma determinantetrasformazione. I riti e le credenze della romanità classica confluirono in un'unicaleggenda: quella della Società di Diana.

Attorno a essa e alla sua origine si è discussomolto, ma sembra ormai accertato che le riunioni notturne in onore di Dianasiano una mescolanza di credenze e azioni della tradizione romana con antichesaghe pagane e celtiche. Ancor oggi, i festeggiamenti celebrati nella notte diSan Giovanni, conosciuta dai più come la notte delle streghe, sonocaratterizzati da questi elementi. Il primo è il giorno nel quale cade questafesta, il 24 giugno, data nella quale i Romani celebravano sia il solstizioestivo che la dea della casualità ForsFortuna,abbandonandosi a canti, balli e all'amore libero sui campi madidi di rugiada.Altra caratteristica, ancora anteriore, è il luogo dove si svolgevano i sabba,(ai piedi di un noce) pianta sacra per eccellenza dei Celti e sotto la quale venivano compiuti un tempo i riti propiziatori. Ultimoelemento, non di minore importanza, è la presenza delle striges romaneormai trasformate, per l'occasione, in laide vecchie, sempre pronte oltre che arapir neonati a fornicare col Diavolo.

Per tutto il Medioevo leriunioni notturne delle streghe si diffusero in tutta Europa. Diana, ladivinità venerata, era la bonae feminae, la signora della notte, cheguidava le femmine in questi misteriosi incontri notturni. La credenza nellaSocietà di Diana e le relative pratiche rituali, occasione per sfogare repressiistinti sessuali, era però nel Medioevo ancoraseparata dalla credenza nelle streghe malefiche e nelle incursioni notturne ascopo criminale. A dire il vero, questo culto non era altro che un'evoluzionedi quelli celebrati in onore di Ecate, la dea greca delle tenebre, consideratacome Diana, la regina delle streghe capace di trasformarsi in uccello, diutilizzare i poteri delle erbe e di cibarsi di carne umana.




 

L’Inquisizione

Poi, alla caccia alle streghe si sovrappose l'Inquisizione.Eresia, sacro e profano si trasformarono nella ricerca ed eliminazione deidissidenti, anche cristiani, come Catari,Albigesi e Valdesi.

 

...Vedesti, disse, quella antica strega,
Che sola sopra noi omai sipiagne?
Vedesti come l’om da lei si slega?
Bastiti, e batti a terra le calcagne;
Li occhi rivolge a logoro, che gira...

(Divina Commedia, Purgatorio,58-63.)

 

Il Sabba

 

Al sabba le streghe giungevano involo, a cavallo di bastoni, panche, animali e alle celebri scope. I modi pervolare variano di poco, formule magiche e pozioni per volare e luoghi didestinazione sono più o meno gli stessi.

In Italia erano due i luoghipreferiti dalle streghe per il sabba: La noce di Benevento per quellecentro-meridionali e il Tonale per quellesettentrionali. L'antro della Sibilla nei pressi di Norcia fu una meta di importanza minore. La noce di Benevento (intesa sempre alfemminile in quanto pianta e luogo sacro) eraconosciuta dalle streghe di tutta Europa. Si trovava a Pian della Cappella, sulfiume Sabato, e per molti secoli fu venerata come albero sacro dai Longobardidi Benevento finché, nel 663, il vescovo Barbato la fece sradicare. Come laleggenda che la riguarda abbia poi potuto conservarsi per più di mille anni è dubbio, ma resta il fatto che quasi tutte le streghe, nelleloro formule magiche per volare, nominassero tale pianta.

I prati delTonale, altrettanto famosi, erano i luoghi preferiti dalle streghe lombarde,trentine e di parte di quelle del Tirolo. Le streghe francesi amavanoritrovarsi invece in vetta al Puy-de-Dôme, quelle tedesche sul Monte Brocken. Il Monte Brocken è famoso anche per il particolarefenomeno di rifrazione, lo spettro di Brocken, che riproduce all'orizzonte leombre ingrandite. Le streghe della Bretagna preferivano riunirsi presso i menhir di Carnac. In Inghilterra era la mitica Stonehenge ad accoglierle, in Svezia la sperduta chiesa di Blockulae in Belgio la galleria di Godarville, nell'Hinault.

 

Le streghe erano generalmentedivise in tre categorie. Quelle che potevano provocare dei malefici, quelle cheli potevano revocare, e vere e proprie maestre della stregoneria: letessitrici, in grado di interagire con la natura, creando e disfacendo,modificando la struttura molecolare delle cose, da cui il termine tessitrice.Richiamo non casuale alle tre Norne della mitologia norrena, alle Parche romane o alle Moire greche.

 

Come distruggere le campagne con una tempesta

Quando si è prossimi alla raccolta delle messirecatevi, assieme ad altre due streghe, all'ora del vespro, verso il campo dadistruggere. Cammin facendo, tagliate dei rami di ontano edavvicinatevi al più vicino ruscello. Battete poi tutte insieme i raminell'acqua dicendo: vien, vien, diabolo del Inferno,et dane la tempesta. Immediatamente si scatenerà una tempesta di taleviolenza che anche le case ne saranno distrutte. (Orsola,detta la Strumechera, strega di Trodena, 1505)

A San Giovanni, l'accensione dei falò aprotezione dei raccolti è un rito che si perde nella notte dei tempi, praticatoancora oggi nelle campagne e nei piccoli paesi.

 

Come preparare l'unguento per volare

Prendere delle piume sotto la gola ad una gallina, dei capelli e delle unghie di piedi dicristiano. Mischiateli bene tra di loro ed aggiungetesputo ed acqua sporca. L'intruglio sarà un ottimo unguento per volare. (Giovanni Marenda, detto il Marendin, stregone di Bormio)

 

Come sterminare i vicini

Prendete un gatto scorticato, un rospo, unalucertola e un aspide. Metteteli poi sulla brace fin quando il tutto saràridotto in polvere. Con questa polvere fatene un unguento e ungete la porta dicasa della famiglia da sterminare. (Rivasseau, strega francese, 1610)

 

Come vedere il mondo invisibile

Prendete una gatta nera, primogenita di un'altragatta nera, la quale sia a sua volta primogenita diuna terza gatta nera e bruciatela a fuoco vivo. Chiudete poi le ceneri, in unvaso di ferro sigillato, per tre giorni. Stropicciatevi infine gli occhi con lapolvere ottenuta e vedrete il mondo invisibile.

 

Naturalmente questi sonosolamente piccoli esempi tratti dal manuale delle streghe, e ovviamente ci sonotutti i contro incantesimi. Maricordiamoci che, come ci insegna anche la moderna visione quantistica delmondo, nulla è come sembra!

 

 

Ombresospiri,

corrono sulla luna:

neri presagi.

 

Grandinee tempesta,

l' aurora è lontana.

 

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BRAN

 

 

 

  

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Published on January 22, 2024 02:00

January 15, 2024

Wicca: la magia tra noi non è mai morta (Parte 3)

 

 

La Wicca affonda le sue origini nello sciamanesimo; possiamodefinirla come una sorta di ristrutturazione in chiave moderna dei riti indigenieuropei. Si tratta di riti che affondano le loro origini nella terra e, diconseguenza, simili in tutte le pratiche sciamaniche effettuate in ogni luogo. Ovviamente, con adattamenti alla cultura dominante e alle risorsenaturali reperibili in loco, ma spiritualmente orientate allo stesso obiettivo.

 

Se c'è una certezza basilare nel cuore

dello sciamanesimo, e della Wicca,

è che tutto quanto è vita è sacro.

C'è una realtà comune senza distinzione

fra spirito e natura, Divinità e umanità,

umanità e natura. Tutto è connesso, tutto è Uno.

(da “Wicca, il libro essenziale”)

 

Essenzialmente,ogni cosa nasce dall'Uno e, smarrita in questo mondo esclusivamente materiale,ne cerca il ritorno attraverso lo spirito divino che c'è in noi. La luce chetorna nell'ombra, l'ombra che torna nella luce: l'Uno,il principio primordiale che tutti ci accomuna.

Chi può praticare lo sciamanesimo?

Non tuttipossono diventare sciamani, ma tutti possono praticarelo sciamanesimo. Allo stesso modo, chiunque può essere partecipe dei riti Wicca e praticarne i principi nella vita, senza tuttaviaesserne divenuti sacerdoti. Naturalmente, questi poli di benessere, di vitacomune improntata alla convivenza sociale e naturale, sono sempre stati invisiai poteri accentratori e visti come pericolosi antagonisti.

Ma lo sciamanesimo,a qualsiasi latitudine, è sempre sopravvissuto come un culto valorialesotterraneo. L'alleanza dei poteri dei sovrani con quello della chiesa hastravolto la prospettiva e la parola stregoneria,nella sua accezione più negativa, ha sostituito nell'immaginario collettivo,imposto, quella di guaritore o sciamano.





L’Inquisizione

Un vero eproprio olocausto delle donne e di tutti coloro chepotevano rappresentare un pericolo per l'egemonia del principe o della chiesa,fu la caccia alle streghe, organizzata e perpetuata dalla “santa” inquisizione.Nel 1484, papa Innocenzo VIII promulgò un editto in cui si autorizzavala tortura nei processi di stregoneria, editto valido ancora oggi. Processi etorture che si protrassero nel tempo e in ogni continente, grazie ai missionarisoprattutto gesuiti che imperversarono ovunque con il loro zelanteoscurantismo.

La regola base della Wicca

La regolabase della Wicca: Fai quello che vuoi fino a quandonon fai male a nessuno, compreso te stesso.

Ovviamentesuona famigliare, infatti è un precetto che si perdenella notte dei tempi, dal Karma orientale alla filosofia greca, alla dottrinadi Gesù, da non confondere con quella della chiesa! Peraltro, a questa regolasi associa quella del tre e cioè: il bene che farai ti sarà restituito trevolte tanto, altrettanto dicasi per il male. (Suquesta sorta di giustizia nella vita non sarei così certo).

 

Vediamo ipunti base:

I riti praticati dai wiccan hanno lo scopo di armonizzare l'uomo con la natura  e quindi, ciclo lunare, quattro stagioni e quattro punti cardinali. Ogni adepto riconosce la sua responsabilità verso l'ambiente, e farà del suo meglio per viverci in armonia.

La Wicca riconosce l'esistenza di un potere soprannaturale, ma ritiene che sia insito in ognuno di noi.

Tutto il potere dell'universo si esprime attraverso la dicotomia Donna/Uomo, senza nessuna prevalenza dell'uno sull'altro. Il sesso è espressione di piacere e gioia di vivere. Può essere usato all'interno di alcuni riti.

La Wicca riconosce l'esistenza di un mondo esterno e un mondo interiore spirituale, questi due aspetti sono interconnessi e possono dar vita a fenomeni paranormali.

Nella Wicca non ci sono gerarchie, tuttavia solo i sacerdoti e gli anziani della congregazione hanno accesso ad alcuni privilegi particolari.

La Wicca considera in egual misura importanti nella vita, magia, religione e saggezza, questo insieme è denominato Wicca.

Strega, per la Wicca, significa essere in grado di controllare le forze interiori e indirizzarle a scopo benefico.

La Wicca mette la vita al centro dell'universo. Non ha nessun problema con altre religioni. Non cerca di imporre il proprio credo, ogni adepto partecipa di sua volontà e ogni religione è compatibile con la Wicca.

La Wicca non riconosce alcun male assoluto, come il diavolo della cristianità o altre creature demoniache. La Wicca collabora con la natura per il benessere psicofisico di ogni wiccan, non ricerca nessun potere materiale e di conseguenza non ha nessun debito di riconoscenza verso entità fisiche o spirituali. La Wicca adora solo il potere primordiale, l'Uno rappresentato dalla dea o dal dio e il divino che è dentro ognuno di noi.




 

Simboli e strumenti rituali

 

Pentacolo con le punte verso l'alto, verso il basso è versione satanista.

Scopa, serve per spazzare via le energie negative dall'area del rito, rappresenta l'unione dell'uomo e della donna in un'unica energia.

Bacchetta, di legno, di metallo o d'avorio, serve all'officiante del rito a incanalare l'energia della dea.

Incensiere, per stimolare i sensi dei partecipanti, bruciando non solo incensi.

Calderone, con acqua bollente per la preparazione di pozioni. Solo con acqua per i riti di chiaroveggenza o divinazione. Nella Wicca il calderone simboleggia la donna in quanto procreatrice di vita, oppure la creazione di nuove cose attraverso la mescolanza di ingredienti.

Athame, un pugnale dal manico nero per assorbire le energie negative, ma completamente spuntato e non affilato.

Bolina, pugnale dal manico bianco in questo caso affilato, si usa nella preparazione delle pozioni o dove necessiti incidere o tagliare.

Palla di cristallo, per leggere il futuro e avere delle risposte. Puoi vedere nubi di colore, a seconda del quale avrai una risposta alla domanda. Oppure una serie di simboli che vanno dal serpente alla stella, al terzo occhio e vari altri, ognuno di essi con un particolare significato inerente alla divinazione richiesta.

Il libro delle ombre, un personale diario delle proprie esperienze rituali.

Calice, usato nel rito della libagione, ma più importante nel grande rito dove insieme all'Athame simula l'unione tra uomo e donna.

Campana, per sottolineare momenti particolari durante il rito, o facilitare attraverso i suoni il contatto con la dea.

A questoproposito, può interessarti anche l’articolo “Ilruolo dell’oggetto magico nel fantasy”.

La Wicca crede nella ciclicità della vita e, perciò, nellareincarnazione condividendo le teorie del Karma. A seconda quindi delcomportamento tenuto in vita, l'anima ritornerà sulla Terra in condizioni più o meno favorevoli. Fino a quando il premio definitivosarà il ritorno alla dea, interrompendo così il ciclo delle reincarnazioni.




 

L’epoca odierna

Il bivio a cui siamo arrivati ci obbligherà a scelte assolutamentedrastiche. L'abbandonarsi alla tecnologia in modo acritico confidando nellascienza, come ci viene ripetuto in ogni momento inmaniera asfissiante, entrando così in un mondo assolutamente virtuale, dovenulla è quello che pare, ma serve uno scopo altro.

Oppuretornare alla natura, all'ascolto di noi stessi, a quello che è l'equilibriopsicofisico prodotto dalla condivisione, e non dal possesso e dall'apparenza.

La vita èuna magia che in quanto tale nessuno comprende, ma che possiamo assecondare,oppure illuderci di poter controllare, con i risultati che sono sotto i nostriocchi da tempo.

 

 

Mi compiaccio: bel lavoro!

Tutte avrete dei proventi;

ora , in circolo, cantate

come elfi, come fate

per stregare gli ingredienti.

 

(Ecate, regina delle streghe,dal “Macbeth”, W. Shakespeare)

 

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BRAN

 

 

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Published on January 15, 2024 02:00

January 8, 2024

Wicca: la magia tra noi non è mai morta (Parte 2)

 


 

Évero che sei uno spirito,

Ma tusei nata per essere ancora

Mortale, e devi andare

Sulla terra e fare da maestra

A donne e a uomini cheavranno

Volontà di imparare la tuascuola,

Che sarà composta distregonerie.

Non deviessere come la figlia di Caino,

E della razza che è divenuta

Scellerata e infame a causadei maltrattamenti.

Come Giudei e Zingari,

Tutti ladri e briganti,

Tu non divieni...

Tu sarai sempre la primastrega,

La prima strega divenuta nelmondo.

Tu insegnerai l’arte diavvelenare,

Di avvelenare tutti isignori,

Di farli morti nei loropalazzi,

Di legare lo spiritodell’oppressore.

E dove si trova un contadinoricco e avaro,

Insegnerai alle streghe tuealunne

Come rovinare il suo raccolto

Con tempesta, folgore ebaleno,

Con grandine e vento...



Così inizia “Aradia, oil vangelo delle streghe”, di Godfrey Leland, sulla stregoneria in Italia. Il materiale raccoltosi basa sulla testimonianza di “Maddalena”, che si rivelò essere una stregadella locale confraternita. Se ti interessa questo argomento, leggi anche “Wicca: la magia tra noi non è mai morta (Parte 1)”.

Questa vecchia strega chiamata Maddalena era in possesso di un manoscritto, ricopiato da Leland per il suo libro, dove venivano raccolti e descrittii rituali delle streghe da tempi immemori, tramandati da una decana all'altra.

 

Latestimonianza

Si racconta nel manoscritto che Diana la primanata, una sorta di Lilith,portasse con sé sia la luce che l'oscurità. Quando si divisenacque il fratello Lucifero che divenne il portatore della luce, mentre Dianaera l'oscurità. Lucifero caduto sulla Terra si rifiutava di rendere Dianapartecipe della luce, per cui anch'ella si fecemortale, si trasformò in gatto e sedusse Lucifero, e qui nacque il primo cantodi potere con cui soggiogò l'ira di Lucifero. In questo modo Diana filò ildestino degli uomini mentre Lucifero girava la ruota del filatoio, e divennecosì la regina delle streghe e di tutto il mondo creato attorno a loro,spiriti, folletti, gnomi, fate...




Wicca

Basandosi suquesto testo e su esperienze proprie, Gerald Gardner nel 1938 tornò inInghilterra dall'estremo oriente, e nella cittadina di New Forestdivenne prima discepolo e poi proclamato stregone dauna congrega discendente da un'antica tradizione. Da allora cominciò apromuovere la stregoneria, da lui rinominata Wicca,attraverso libri, articoli e interviste radiofoniche. Dopo la pubblicazionedelle sue opere principali: “WitchcraftToday”, del 1954 e “The Meaning of Witchcraft” del 1959, fu denominato dallastampa “capo degli stregoni”. Alla sua morte la sacerdotessa DoreenValiente prese il suo posto. Leggi anchel’articolo “StregheWicca: 5 curiosità per conoscerle”.

Al contrario del suo predecessore, la Valiente cercò di tornare nella penombra, evitando la spettacolarizzazionedella Wicca; nel contempo neriscrisse e modernizzò i riti fondamentali, come il canto delle streghe el'incarico della dea, allontanandola decisamente dal nuovo credo satanista.

 

La Triplice Dea

Si tratta del ritorno della Triplice Dea, la deamadre adorata da quando si conoscono graffiti e statuette adorativeo funerarie. Passata attraverso innumerevoli nomi eattribuzioni, accompagnando i passaggi dalle società prettamente matriarcali aquelle patriarcali, da Leucotea dea bianca deiCentauri a Era moglie di Zeus, da Danae a Danu perarrivare a Diana e ad Albione, fino alla celtica Cerridwen.

Nella cosmogonia Wicca,la Triplice Dea rappresenta la ciclicità della vita, la fanciulla,la madre e l'anziana, dove la Luna nelle sue tre fasi ne diviene il simbolo diappartenenza. Il concetto fondante è che gli attributi maschili e femminilisono uniti nell'uno primordiale, che si materializza per darci modo dipercepirlo con i nostri cinque sensi. Questa percezione si manifesta in manieraappena riconoscibile; l'unica via per parteciparvi in modo più concreto è lavia della strega, attraverso riti e funzioni che ci avvicinano alla vera naturadelle cose, metodi diversi ma stessi scopi degli sciamaninativi americani. E anche in queste pratiche, la luce della Wicca e l'ombra della magia nera si accompagnano a vicenda.



Laforza degli elementi

Gli elementi fisici tramite i quali è possibile entrare in contatto con la Dea, intesa comeelemento primordiale, sono: terra, acqua, fuoco, aria, mentre l'etere,l'ultimo, rappresenta lo spirito, considerato come l'elemento che mantienetutti gli altri in equilibrio tra loro. Ognuno di questi elementi èrappresentato sulla punta del pentacolo,rappresentazione ovviamente simbolica del cosmo. A ogni vertice del pentacolo èabbinato un guardiano specifico per ogni elemento, considerati i loro spiritipatroni, nello stesso tempo catalizzatori di energia e difensori del rito.

 

Il“Grande rito”

La manifestazione di appartenenza più importantenella liturgia Wicca è il “Grande rito”, una sorta di rinnovato matrimonio con laDea, nella sua espressione sia maschile che femminile.Può essere usato come propiziatorio all'iniziazione o allaproclamazione di nuovi stregoni, o semplicemente come dichiarazione diappartenenza prima di feste o ricorrenze.

La particolarità di questa funzione rituale stanel fatto che può essere svolta sia in maniera effettiva, che virtuale, macomunque condotta dai sacerdoti. Quando questo rito vieneeffettuato in maniera simbolica si serve di due elementi, un pugnale chiamato athame e un calice, simboli dell'unione degli organisessuali maschili e femminili. Diciamo che il fine ultimo è quello di rinnovarela fertilità e la nascita della vita.

In definitiva, al di là deivari riti propiziatori degli iniziati, guidati da sacerdotesse o sacerdoti, la Wicca è una evoluzione moderna dell'antico e comunqueancora presente sciamanesimo. A questo proposito è consigliata la letturadell’articolo “Ilpotere della percezione”.

Sciamanesimo

Lo Sciamanesimo è stato definito come la primareligione. È esistito prima delle più antiche civiltà, prima che i nostriantenati intraprendessero il lungo viaggio verso il presente. In quel tempo glisciamani erano gli uomini della medicina, i detentori del potere, uomini edonne. Essi praticavano la magia e parlavano agli spiriti della natura. Glisciamani furono i primi umani con la conoscenza. La crearono, la scoprirono, laallevarono e la usarono. La conoscenza è potere, le donne e gli uomini che lapossedevano in quei giorni remoti erano sciamani. Per entrare in contatto conil mondo altro si servivano di diverse tecniche, dal digiuno, al doloreautoinflitto, all'uso di sostanze allucinogene. Il tutto per raggiungere quellostato di estasi che permettesse loro di connettersi con gli Dei. Parliamo diquesto anche nell’articolo “Sciamanesimofemminile nella mitologia norrena”.

La Wicca oggi è tuttoquesto, ma con una evoluzione delle tecniche checonsentono attraverso la meditazione, la concentrazione,la visualizzazione, le invocazioni ritmiche cantate e danzate, di raggiungerestati di coscienza alterati. Alterati significa, in questo caso, diversi dallanormale percezione con i cinque sensi, significa entrare in uno stato dove lanostra parte inconscia prende il sopravvento cognitivo, consentendoci di apriredimensioni diverse: pensiamo agli stati indotti dall'ipnosi o dal trainingautogeno, ad esempio.

In altre parole, questo tipo di stato alteratoci consente di mettere in contatto la nostra parte divina con la dea che ci ha generati, in quanto la divinità non è qualcosa di diverso danoi, che ci concede di essere al suo servizio, ma il dio e la dea sono dentrodi noi e in tutto quello che ci circonda. Questa si chiama Universalità, poiché non c'è nulla che non provenga dagli dei.

Nella Wicca si usa lamagia, ma la magia non è altro che un modo perindirizzare le energie naturali, per provocare un cambiamento desiderato. Comefare? Lo vedremo prossimamente.

 

Acqua e terra,

fuoco aria in mano:

occhi nel mondo.

 

Anime dentro cuori

vortici di pensieri.

 

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BRAN

 

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Published on January 08, 2024 02:00

January 1, 2024

Wicca: la magia tra noi non è mai morta (Parte 1)

 


 

La magia vienepraticata da decine di migliaia di anni in ogni parte del mondo abitato.Nonostante le numerose predizioni che la davano per morente, resta tutt’oggidiffusa e ha saputo sopravvivere anche ai tentativi di sradicarla.


Sempre presente

Quando le persone si trovano davanti ai grandiproblemi della vita e della morte, quando desiderano conoscere il futuro ovogliono comprendere il passato, quando cercano di proteggersi dal male, dicurare le malattie o di promuovere il benessere, oggi come nei tempi passati,spesso finiscono per rivolgersi alla magia.

D'altronde pensiamo alle pratiche tecnologichedi cui ci serviamo giornalmente e di cui nulla sappiamo di certo, se non quelloche ci dicono gli stessi produttori, ma a cui comunqueci affidiamo.

Per citare alcune delle sue innumerevolimanifestazioni, la stregoneria è vista come una pratica per far del male aqualcuno, gli spiriti dei morti possono parlare con i vivi e un amuletoprotegge una famiglia dal malocchio. La magia può assumere connotati filosoficie accademici, portando a riflettere su domande profonde riguardo alla natura eal senso della realtà, ma può anche essere qualcosa dipiù semplice e pratico, usata per rimuovere le verruche o curare una mucca. Èuna disciplina che si affida a forze ancestralioscure, ma che sentiamo attorno e dentro di noi, sperimentale, mutevole ecreativa: la magia è ovunque.

La definizione di magia pone l'accento sulle connessioniumane con l’universo che ci circonda e quello che ci contraddistingue, sottolineando come le persone siano aperte ai suoimeccanismi ed esso, a sua volta, risponda alle nostre azioni.





Religione e scienza

La magia è legata agli altri due grandi temidella storia: la religione e la scienza.

La religione si concentra su un dio o più dèi; la scienzaprevede una comprensione distaccata della realtà fisica attraverso lacomprensione dei fenomeni mediante il metodo scientifico, che non contempladogmi.

La magia, invece, è una delle visioni del mondo più antiche, ma è anche capace di un continuorinnovamento, come la scienza dovrebbe essere… del resto. Di conseguenza, unamagia moderna potrebbe aiutarci a esplorare le nostre connessioni fisiche,etiche e naturali con il mondo in un’epoca segnata da una profonda crisiesistenziale e di interconnessione con la natura checi circonda.

Nel corso degli ultimi secoli, la magia si èfatta una cattiva reputazione, in parte dovuta alle affermazioni stravagantifatte dai suoi praticanti più disonesti, come del resto non mancano da parte direligiosi e scienziati, o presunti tali. Inoltre, è anche stata vittima di unacampagna di propaganda portata avanti con successo dalle sue cugine, la religionee la scienza, che per ovvi motivi in questi millenni hanno avuto accesso alpotere della comunicazione e al controllo delle menti attraverso l'inquisizionee la censura preventiva. Tuttavia, se un ramo del comportamento umano è cosìdiffuso e ha millenni di vita alle spalle, significa che svolge un ruoloimportante per gli individui e le culture.

Dal paleolitico ad oggi, inoccidente, la cultura autoctona ha continuato a sopravvivere alle migrazionistraniere, quindi alle religioni importate, prima convivendoci accanto e poi inmaniera sotterranea.

Dal mondo romano al Medioevo, la religionecristiana, e poi cristiano cattolica, ha soppiantatole antiche credenze, ma per farlo ha avuto necessità di sovrapporre festività esanti propri alle vecchie divinità pagane. Senza menzionaremetodi, imposizioni e pratiche inquisitorie atte sradicare credenze e ritiantichi nelle popolazioni indigene. Ma un diocornuto proveniente dall'inizio dei tempi è sempre presente nelle credenzeintime, e quindi collettive, dei popoli colonizzati dalla chiesa cristiana. Nonsolo, ci sono testimonianze di un gran numero di sacerdoti e suore cheorganizzavano eventi pagani e sabba. Praticamente, simimetizzavano all'interno della gerarchia ecclesiastica, così da poter svolgerepratiche proibite coperti dalla religione in cui non credevano.

Scriveva Pierre de Lancre, magistrato e inquisitore francese nel 1613: “Lamaggior parte dei sacerdoti sono stregoni. Nessuna assemblea è mai stata cosìnumerosa in città come in questi sabba, dove vengono persone diogni qualità e condizione, ricche e povere, nobili e ignobili, ma soprattuttoogni sorta di monaci e monache, sacerdoti e prelati “

Ilprocesso di Berwick-Nord,svoltosi in Scozia nel 1590, rivela l’aspetto politico dell’organizzazione, neidocumenti di Stato relativi al processo per il tentato omicidio leggiamo: “lestreghe della regione avevano tentato, sotto le direttive del loro GranMaestro, di assassinare Giacomo VI. I documenti di Stato elisabettianiforniscono un altro esempio: “I confederati contro sua Maestà, che hannovariamente e molte volte cospirato contro la sua vita, e quotidianamenteconfederano contro di lei, si chiamano Old Birtles il grande diavolo, Darnallylo stregone, Maude la duevolte buona incantatrice, il vecchio mago di Ramsbury”



 

Dal XIII al XVII secolo la lotta allastregoneria, mano a mano che il potere ecclesiasticosi diffondeva nelle sfere di comando, diventa sempre più cruenta. Nel 1431 ilprocesso a GiovannaD'Arco, 1484 papaInnocenzo VIII emana la bolla contro le streghe, ma il paganesimosotterraneo figlio di comunità soprattutto autoctone resistette e oggi fioriscenuovamente.

Poco è cambiato dai tempi antichi, allora laricerca di un colpevole per avvenimenti inspiegabili si tramutava nella cacciaalle streghe, oggi ai negazionisti, qualsiasi cosa possa voler dire.


Wicca

La Wicca sarebbe stata creata da Gerald Gardnerbasandosi sulle antiche tradizioni della stregoneria, unite a una serie dipratiche spirituali apprese nel corso dei suoi viaggi in oriente (come alcunederivazioni dallo Yoga o dal Karma), con la cabala e con il culto satanistapromosso in quegli anni da un altro personaggio molto controverso, AleisterCrowley. Altri sostengono che la Wicca sia stata solo ripresa e rimodernata da Gardner sulla base di alcune pratiche note agli occultisti sin daglianni ’20.

Quello che comunque è certo, è che Gardner nonha creato o innovato nulla, si tratta di un mix di diverse pratiche einsegnamenti di religioni e dottrine spirituali diverse, rivedute e corrette condue scopi principali: essere più facili da praticare (le pratiche sono estremamente semplificate e ridotte all’osso, chiunque conun minimo di preparazione può metterle in atto facilmente) e più appetibili algrande pubblico. In sostanza, Gardner ha creato una nuova religione pensando afarla diffondere il più possibile con regole, pratiche e simbologie moltosemplici e che potevano essere messe in atto da tutti, dal professore istruitodell’università fino all’operaio dell’acciaieria che sapeva a malapena leggeree scrivere.

Data la grande diffusione della Wicca si può affermare senza timore di smentita che lavisione di Gardner fosse giusta e ad ogni modo non ha creato nulla di sanapianta ma si è limitato a restaurare, rinnovare e aggregare assieme una seriedi riti già usati in passato e tutt’ora in moltereligioni.

Questa è la differenza fondamentale tra unareligione come la Wicca (un mix di diverse pratichegià esistenti) e Scientology o simili (una religione creataletteralmente da zero a tavolino).

 

Nel prossimo articolo ci immergeremo nellapratica di questa nuova, ma antica pratica magica.

 

 

Nebbie del tempo,

riti volti soffusi:

luce d'incanto.

 

Nulla è come pare,

tutto è ciò che vuoi.

 

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Published on January 01, 2024 02:00

December 25, 2023

The Witcher (parte 3): il bestiario



 

“...Sì.Abbiamo dimenticato che non siamo soli, che non siamo l'ombelico del mondo.Come carassi sciocchi, pigri e sazi in uno stagno melmoso, non credevamoall'esistenza dei lucci. Abbiamo permesso che il nostro mondo, come quellostagno, si riempisse di melma, diventasse fangoso e immoto. Guardatevi intorno,e troverete solo crimine e peccato, avidità, caccia al guadagno, conflitto,discordia, decadenza dei costumi, mancanza di rispetto per tutti i valori.Invece di vivere come comanda la natura, abbiamo cominciato a distruggerla. Ecosa ne abbiamo ricavato? Un'aria avvelenata dal tanfo dei bassoforni. Fiumi e torrenti lordati dai macelli edalle concerie, boschi tagliati senza ritegno...” Ciricorda il druido custode della quercia dove Ranuncolointona le sue ballate.

Mostri veri e interiori

Il fato della principessa Cirilla di Cintra trascina con sé le vite, i sogni e i desideri dellostrigo Geralt e della maga Yennefer,oramai consci dei doveri dei genitori, anche e forse soprattutto se acquisiti,nei confronti dei figli.

I mostri di Ciri si aggiungono ai loro; nuoviincubi, vecchi incubi, un’unica via che ci porta a un altro tema di fondo chesi sviluppa tra le righe: l'archetipo genealogico dell'umanità, cioè L'età dell'oro”. La mitica eradove l'umanità conviveva in piena armonia con la natura e, di conseguenza, conse stessa e la totalità del mondo che la circondava.

Come ci racconta Esiodo nella sua: “Leopere e il mondo”

 

In breve, ora, se vuoi, con garbo, con certa scïenza, come da sola una stirpe provengano gli uomini e i Numi. D’oro la prima stirpe degli uomini nati a morire 110 fecero dunque i Numi d’Olimpo che vivono eterni. Vissero sotto Crono, che era sovrano del cielo: vivean di Numi al pari, con l’animo senza cordoglio, senza fatica, senza dolor; né su loro incombeva la sconsolata vecchiaia; ma forti di piedi e di mani, 115 scevri di tutti i mali, passavano il tempo inconviti, morian come irretiti dal sonno. E ogni sorta di beni era fra loro: la terra datrice di spelta, i suoi frutti, da sé, facili e in copia, porgeva; e benevoli e miti, l’opere tutte fra séripartivano e i beni opulenti, 120 ricchi com’eran di greggi, diletti ai beatiCelesti. E poi che tal progenie sparita fu sotto la terra, Dèmoni sono adesso, secondo il volere di Giove, buoni, che stanno sopra la terra, custodi ai mortali.

 

Si tratta di una sorta di paradiso perduto,comune in tutti gli scritti di ogni epoca e cultura che ci siano pervenutidalle civiltà antiche, e dai racconti trascritti di civiltà pre-diluviane.Il destino della principessa Cirilla è quello di unirei diversi mondi che si scontrano, così riportarli alla mitica età dell'oro. Unmondo dove non esistono mostri da soddisfare, soprattutto interiori, e la vitanon ha bisogno di eroi.

 

 

Piccolo compendio di mostrifantastici

·      Spazzini: creature che si nutrono dicadaveri, dopo le battaglie o nei cimiteri, nelle paludi, negli acquitrini avolte nelle foreste, somigliano ai cadaveri chemangiano, ma non disdegnano i vivi.

 

·      I Drownersono le persone cattive morte e gettate nell'acqua, depredano le rive dei laghi,dei fiumi e le coste del mare. In questa categoria di mostri ci sono anche icosiddetti nuotatori, perché attaccano anche nelle acque profonde e non solosulle rive. Sono creature soprattutto notturne e attaccano in gruppo. Non sonosensibili al veleno, anzi sono loro velenosi, non hanno paura di nulla. Siuccidono con l'argento.

 

·      Algul,insieme agli Alghuli di cui sono i compagni piùgiovani, vivono nelle antiche cripte, nei luoghi disepoltura e nelle caverne. Attaccano dall'alto, poi circondano la vittima e lamangiano viva. Anche loro non sono sensibili ai veleni e possono essereabbattuti solo con l'argento.

·      I Vetala,sono Alghuli intelligenti, che forse hanno mantenutoparte della consapevole cattiveria umana. Sono probabilmente gli spazzini piùpericolosi.

 

·      La Yaga, conosciuta anche come streganotturna, data la sua somiglianza a una vecchia megera, ama la carne calda efresca e caccia in gruppi.

 

·      Abbiamo poi i vampiri, quelliminori, come i Ledep, i Garkain,le Alpi, che si nascondono nei ruderi, nelle case abbandonate, nei bassifondidelle città, nelle rovine, ma sempre nelle vicinanze di insediamentiumani. Generalmente succhiano il sangue dei dormienti.

·      Le Brooks, cacciano di notte vicino ai ruscelli o nelle foreste, possonoassumere le sembianze di belle ragazze fino a quando non aprono la bocca,allora le lunghe zanne con cui succhiano il sangue rivelano la loro identità.

 

·      I fantasmi; abbiamo tutta una seriedi fantasmi, richiamati dalla magia, che in questomondo acquisiscono corporeità. Insieme a loro ci sono tutti i mostri dellealtre dimensioni che possono essere evocati dalla magia. Il più pericoloso e praticamente invincibile è il Re della Caccia Selvaggia, checomanda un'orda di cavalieri spettrali, una reminiscenza dei Nazgûl tolkieniani.Appare sempre poco prima di eventi tragici per impedirel'avverarsi del destino.

 

·      La Kikimore,si dividono in tre categorie a seconda delle lorofunzioni, abbiamo gli operai simili a grossi ragni, al servizio dei guerrieri edella regina. I guerrieri, molto più grandi e che assomigliano a degliscarafaggi corazzati, con teste e torsi pieni di corni, che proteggono laregina. Infine la regina, una sorta di incrocio tra unenorme scarafaggio e un ragno. Corazzata e provvista di potenti chele sullezampe.

 

·      Lupi e rattimannari; Warg, una sorta di lupo mannaro potenziato,Viverne, specie di piccoli dinosauri, la Strige frutto di una maledizione... Etutta una serie di mostri fantastici e non solo.

Molte di queste creature sono a vario titoloprotagoniste del mondo leggendario della mitologia slava, russa compresa.

Ma, ingenerale, ogni incubo fa parte di noi, ci consente di confrontarci con la zonaoscura che non conosciamo del nostro Io. E che probabilmente non vorremmo maiincontrare, a meno di essere noi il Witcher!

Una menzione particolare al Drago dorato, cherappresenta ciò che veramente conta e che va difeso a ogni costo, ma nellostesso tempo ci insegna che la vita non è solo questo.

 

Fremito d'ali,

un' ombra ci afferra

menti e cuori.

 

Un'illusione vola

un tesoro luccica.

 

 

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Published on December 25, 2023 02:00

December 18, 2023

Il ruolo dell’oggetto magico nel fantasy




 

Dal sacro Graal allapietra filosofale: ecco perché gli oggetti magici sono così importanti nel fantasy  

 

Il “Ritorno con l’elisir” è lafase conclusiva del viaggio dell’Eroe, il celebre modello narrativo elaboratoda Christopher Vogler.

L’elisir ha il potere di modificareil mondo ordinario del protagonista: può essere utilizzato per risolvereproblemi, cambiare il destino di un personaggio o addirittura trasformare l’interacomunità. Spesso, simboleggia il tesoro interiore che l’eroe ha scopertodentro di sé durante il viaggio.

Nel corso dei secoli (e ben primadelle teorie di Vogler) il cosiddetto “elisir”, ovvero l’oggetto magico intorno al quale ruota la storia, hatrovato varie forme. Vediamo 10 esempi diquesto fondamentale elemento della narrativa fantastica!

 

1. Graal 


 

La parola “Graal” deriva dallatino medievale “gradalis”, ovvero“vaso, recipiente”. Secondo la leggenda, è il calice (o, in alcunetradizioni, il piatto) usato da Gesù nell’Ultima Cena. Contiene il sangue diCristo, raccolto da Giuseppe d’Arimatea ponendo il contenitore sotto la feritaal costato del suo maestro.

La prima opera di narrativa chene parla è “Perceval ou le conte du Graal” di Chrétien de Troyes, del XII secolo. Inquesta storia non viene spiegato né cosa siaesattamente né che aspetto abbia, ma sappiamo che si tratta di un manufatto d’oro,tempestato di gemme preziose.

Questo oggettomagico, probabilmente, ha origini pagane: nella fattispecie, potrebbe derivaredalla leggendaria pentola dell’abbondanza. Scopri di più nell’articolo “Checos’è il Sacro Graal? Una leggenda millenaria”.

 

 

2. Pentola dell’abbondanza 


 

È un simbolo del poteresovrano e della fertilità della terra, un po’ come la cornucopiagreco-romana.

Una delle pentole magiche piùfamose è il Calderone di Dagda (il dio celticodella guerra, della fecondità e della magia). Si tratta di uno dei quattrotesori che i Túatha Dé Danann (mitica popolazione della preistoria celtica)portano con sé in Irlanda.

 

3. Bacchetta



Nelle antiche culture celtiche idruidi impiegavano ramoscelli di rovere, edera o biancospino come mezzidi connessione con il mondo spirituale. La bacchetta serviva a canalizzare leforze della natura, per ottenere guarigione dalle malattie e protezione dalleenergie negative.

Nella societànorrena, la bacchetta era lo strumento di potere di colei chedeteneva la magia: la vǫlva (il cui nomesignifica, appunto, “portatrice della bacchetta”). Per saperne di più ticonsiglio l’articolo “Lo sciamanesimofemminile nella società norrena”.

Se poi vuoi conoscere un’autenticavǫlva moderna, ti invito a leggere il mioromanzo “Playing with daggers,dove la giovane e volitiva Kara ti farà scoprire l’antica magia norrena!



4. Stivali dellesette leghe 


 

Gli stivali delle sette leghe sonocalzature dotate di un potere straordinario: con un singolo passo, illoro possessore può coprire una distanza equivalente a sette leghe (una lega,in antichità, corrispondeva a una lunghezza variabile tra i 4e i 6 chilometri). Possiedono, inoltre, la capacità di adattarsi perfettamentealla forma del piede di chiunque li indossi.

Sono presenti in varie fiabe, tracui due di Charles Perrault. Ne “La bellaaddormentata nel bosco” ne fa uso un nano, mentre in “Pollicino” sonodapprima indossati dal famigerato orco che pronuncia la famosa frase «Ucci ucci, sento odor di cristianucci» e, in seguito, da Pollicino stesso.

Non solo fiabe: gli stivali dellesette leghe sono anche indossati da Mefistofele nel “Faust” di JohannWolfgang Goethe, che ho citato in diversi articoli. Uno di questi è “Chisono gli alchimisti più famosi? 10 personaggi da conoscere”.

 

5. Specchio 


 

Lo specchio è un oggetto magicoricorrente nella narrativa e nell’arte cinematografica di genere fantastico.Quando i personaggi attraversano questo oggetto, si ritrovano catapultati in unarealtà dove le leggi della fisica subiscono stravolgimenti, inversioni odistorsioni (si pensi ad “Aliceattraverso lo specchio”).

Lo specchio diventa una sorta divarco tra due dimensioni: una è quella familiare e conosciuta, mentre l’altracostituisce un universo parallelo, associato alla dimensione dei sogni, deidefunti o persino degli inferi.

Nel Regno Unito,circola una leggenda metropolitana inquietante: seguendo unparticolare rituale, si dice che sia possibile intravedere lospettro di Maria la Sanguinaria allospecchio. La procedura prevede di spegnere tutte le luci, abbassare le tende e porsidi fronte a una superficie riflettente. A questo punto, bisogna pronunciare trevolte il nome completo della regina: “Mary I of England,Mary I of England, Mary I of England!”.Si racconta che, in risposta a questo rito, nelriflesso buio dello specchio possa emergere il volto di BloodyMary.

Nella mitologia cinese, invece,si fa riferimento a uno specchio magico chiamato YehChing, ovvero “specchio del destino”,attraverso il quale i defunti possono osservare la forma in cui rinasceranno.

 

6. Anello 



 

Si tratta di un oggetto magicopresente in innumerevoli saghe, leggende e romanzi fantasy. Pensiamo all’anello delNibelungo, all’anellodi re Salomone, all’anellodi Gige menzionato da Platone e naturalmente all’Unico Anello (The One Ring)creato da J.R.R. Tolkien per “IlSignore degli Anelli”.

La formacircolare è simbolo di perfezione e rimanda alla natura ciclicadella vita, all’eterno ritorno. Per questo, circolare è anche un potentesimbolo alchemico: l’uroboro, il serpente che simorde la coda. Rappresenta il processo di purificazione della “Materia Prima”(la sostanza primordiale) mediante la successione ciclica di distillazioni econdensazioni.

 

7. Pietrafilosofale 


 

La pietra filosofale, l’oggettomagico più emblematico dell’antica arte dell’alchimia,è una sostanza catalizzatrice dotata di un potere straordinario: la capacità diriparare e purificare la corruzione della materia. Può donare l’immortalità,l’onniscienza e trasformare i metalli vili in oro.

Negli scritti esoterici, spessoè rappresentata come un uovo. I suoi tre componenti(guscio, albume e tuorlo) corrispondono ai tre ingredienti alchemicifondamentali: sale, mercurio e zolfo. È, insomma, una forma primordiale in cuisono contenuti tutti i principi della creazione, che deve essere “sgusciata”per rivelare i suoi segreti.

 

8. Spada 

 

Nella mitologia e nelle fiabe, lespade magiche sono simbolo di potere, coraggio ed eroismo nell’eterna lotta trabene e male. Ereditate di generazione in generazione,riflettono continuità di valori all’interno di un clan o di una stirpeguerriera.

Rappresentanoanche il destino, poiché sono gli strumenti tramite cui si avveranoprofezie, come nel mito di Excalibur.

Altre spade magiche famose, oltrealla celebre arma di Re Artù? Durlindana, appartenente a Orlando nella “Chanson de Roland”; Joyeuse,l’arma prediletta di Carlo Magno; Gramr, che Sigfridousò per uccidere il drago Fáfnir; Tyrfing,la spada maledetta della mitologia norrena; Caladbolg,la spada di Fergus mac Róichnella mitologia irlandese; Tizona, la spada diRodrigo Díaz de Vivar,meglio conosciuto come El Cid; Ama no Murakumo (“Spadadel Paradiso”), arma leggendaria della mitologia shintoista.

 

9. Elisir 


Nei miti e nelle leggende, glielisir sono sostanze magiche spesso associate all’immortalità o allaguarigione.

Alcuni esempi includono l’Elisirdi Lunga Vita della tradizione cinese, il nettare e l’ambrosia del pantheongreco-romano, l’idromele del pantheon norreno e l’Amrita,ovvero l’acqua indiana della vita eterna.

La ricerca dell’elisir rifletteil desiderio universale di trascendere la finitezza della natura umana, persalire di livello e diventare paragonabili alle divinità.

 

10. Martellomagico 


 

Parlando di martelli incantati,il primo oggetto magico che viene in mente al pubblico occidentale è, senzadubbio, l’arma di Thor. Anche se molto famoso, però, non è certo l’unico ameritarsi la nostra attenzione: dobbiamo infatticitare anche “Uchide no kozuchi”,un martello magico di legno (a volte rappresentato come un maglio) del folkloregiapponese.

Secondo la leggenda, quando siagita l’Uchide no kozuchi si può trasformare qualsiasi desiderio in realtà.È uno degli attributi della divinità Daikokuten,ma appartiene anche alle leggende che hanno come protagonisti gli onie alla fiaba popolare di Issun-bōshi.

 

Se ti interessa il Giappone,leggi l’articolo “Cerchiun bel libro sul Giappone? Leggi qua!”.

 

Articolo scritto in collaborazione con

Ivana Vele Poletti

https://www.ivanapoletti.com/

 

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Published on December 18, 2023 02:00

December 11, 2023

L’angelo Samael, ambiguo custode dell’oscurità


 


Demone oprotettore? Alla scoperta di una delle figure più ambivalentidelle schiere angeliche 

 

Nel mondo delle sacre scritture,esistono figure misteriose che sfidano ogni categorizzazione tradizionale. Traqueste emerge l’angelo Samael,una presenza sfuggente ed enigmatica.

A volte etichettato come unessere oscuro, a volte come un protettore, Samael èun personaggio difficile da inquadrare. In questoarticolo ci immergeremo nel suo mito, esaminandone le molteplici sfaccettaturee cercando di gettare luce sulla sua figura.

Demone ribelle oservo di Dio? Scopriamolo insieme.

 

Da dove derivail nome “Samael”? 

 

Il nome “Samael”ha un’etimologia ambigua, che può assumere diversi significati in base all’approccioconsiderato.

Può essere interpretato come “velenoo punizione di Dio”, derivato da “Sam’Ha’El”, untermine principalmente utilizzato nell’ebraismo e nel misticismo ebraico.

Allo stesso tempo, può essereassociato al concetto del “Dio cieco” come indicato in “Sama’El”, il terzo nome del demiurgo secondo l’Apocrifo diGiovanni, un testo rinvenuto nei codici di Nag Hammâdi.

 

Samael, l’arcangelodella morte 

 

L’ambiguità di Samael non si limita all’etimologia del suo nome, ma è lospecchio perfetto della sua natura intrinseca.

Per capire meglio questaaffermazione, dobbiamo rifarci al “Talmud babilonese”, il testoclassico dell’Ebraismo. Qui, Samael è un arcangeloche affianca spesso Azrael (l’angelo della morte).

Il ruolo che Dio ha assegnato a Samael è quello di seduttore,distruttore e accusatore, quindi il suo temperamento lo spinge a desiderareche gli uomini agiscano seguendo il male, per metterli alla prova. Il suocomportamento ambiguo e malvagio, pertanto, è stato decretato da Yahweh, di cuirimane un servo fedele.

 



 

Samael, l’angeloribelle 

 

Samael noncompare solo nel Talmud.

Passiamo al libro di Enoch, untesto apocrifo di origine giudaica: qui, Samaelè uno degli angeli ribelli che si uniscono alle donne umane, contravvenendoalle regole divine.

Questo manipolo di sovversivi, cheha scelto di abbandonare le schiere angeliche per lussuria, ha dato vita alla progenie degli angeli decaduti. Per sapernedi più sulla loro storia, ti consiglio l’articolo “Chisono gli angeli ribelli?”.

Se le oscure vicende degli angelicaduti ti affascinano, il mio romanzo “L’ombra dell’angelo” fa per te.La trama si snoda attraverso la tormentata rivolta di Daemon ai dettami divini,in una lotta interiore che lo spinge a sfidare il destino per proteggere la giovanedonna di cui si è innamorato.

L’ombradell’angelo” è disponibile su Amazon, in versione cartacea e eBook!


 

Samael, sposodi Lilith 

 

Secondo latradizione cabalistica, Samael si innamoradi Lilith: la prima moglie di Adamo, colei che si è ribellataperché non ha accettato di sottomettersi all’autorità maschile.

Lilith e Samaelassumono la posizione di sovrani degli inferi, regnando su tutte le schieredemoniache e sui loro numerosi figli. Sono entrambi simboli di ribellione eambiguità, di una natura dirompente che si rifiuta di essere incasellata inqualsiasi schema. Incarnano la duplicità dell’essere umano, che combatte ognigiorno per l’autodeterminazione, con risultati a volte positivi e a voltenegativi.

Se vuoi scoprire altre curiositàsull’argomento, ti consiglio l’articolo “Lilith,Jinn e altri demoni”.

 

Lady Lilith, di Dante Gabriel Rossetti (1866–1873), Delaware Art Museum.


 

Samael, il“demiurgo malato” dello gnosticismo 

 

Per analizzare il ruolo dell’angeloSamael nello gnosticismo, dobbiamo tornare a quell’Apocrifodi Giovanni che abbiamo citato illustrando le prime nozioni etimologiche.Si tratta di un vangelo gnostico, ovvero uno diquei testi sacri nati nell’ambiente intellettuale di Alessandria d’Egitto nelII secolo circa.

Ma cos’èlo gnosticismo? Si tratta di un fenomeno culturale con connotazionifilosofiche, religiose ed esoteriche e un carattere di iniziazione,che fiorì nell’ambito della cultura ellenistica greco-romana e che raggiunse lasua massima diffusione tra il II e il IV secolo d.C.

Le sue origini sono state a lungooggetto di dibattito e continuano a rappresentare un affascinante oggetto di indagine. Alcuni studi indicano che risalgono a unperiodo precedente all’era cristiana. La concezione di una lotta titanica trail bene e il male, che permea l’intero universo e che costituisce il nucleodella visione gnostica, può essere fatta risalire all’antica tradizione dellozoroastrismo.

Tornando all’Apocrifo diGiovanni, al suo interno apprendiamo che, in tempi antichi, la tenebra simescolò alla luce. Quest’ultima cambiò la sua essenza e si trasformò in unelemento insano, che non era né luce né buio e che prese il nome di “arcontemalato”. Questa figura, che si autoproclamò “demiurgo”, non avevaconnotazioni positive, ma è definita “empia e ignorante”. Aveva tre nomi: ilprimo è Jaldabaoth, il secondo è Saklas,il terzo è Samael. Sì, proprio il Samaeldi cui abbiamo parlato fin qui. Una creatura composta daluce e buio, a ulteriore conferma della sua natura ambivalente.

Arcangelo della distruzione,demone, re degli Inferi, sposo di Lilith e perfino demiurgo: più si scava afondo e più l’angelo Samael rivela la sua naturaoscura e complessa.

A presto, per un altro viaggionei misteri dell’esoterismo insieme al Magical Magazine!

 

Articolo scritto in collaborazione con

Ivana Vele Poletti

https://www.ivanapoletti.com/

 

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Published on December 11, 2023 02:00

December 4, 2023

The Witcher (parte 2): sogni, desideri e paure ancestrali


 

 

Questo articolo contiene spoiler sulla trama della serie dilibri del Witcher.

Martin Heidegger, il filosofo, porta l’esempio del rapporto che l’uomocontemporaneo ha con la natura: essa non è più altro che una immensa“risorsa”, una grande centrale da cui ricavare energia. Fiumi, mari, montagne,cielo, ognuno di questi elementi acquista un senso solo inquanto “serve” a qualche progetto dell’uomo: i fiumi sono fonti di acquaed elettricità, i mari sono spazi di comunicazione e fonte di cibo; le montagnesono aree di villeggiatura dove sciare e passeggiare o ostacoli per il transitodi una strada...”

La foresta di Brokilon. Hai conquistato tutto il mondo, amico,ovunque è pieno delle tue tracce, ovunque porti con te ciò che chiami “modernità,era di cambiamenti”, ciò che chiami “progresso”. Maqui non vogliamo né te, né il tuo progresso. Non desideriamo i cambiamenti cheporti. Non vogliamo nulla di ciò che porti. Un sibilo e un colpo. Via da Brokilon!

(Da “La spada del destino”)

La foresta di Brokilon

La foresta di Brokilonè intesa come metafora della natura che convive con altri esseri che però larispettano, che ne usano solo lo stretto necessario per vivere e cherimpiazzano ciò che prendono. L'uomo, invece, sfruttale risorse naturali per guadagno personale, ben al di làdelle necessità contingenti imposte dalla vita.

Le Driadi, una sorta di Amazzonidella foresta, sono una tribù di sole donne che difendono la selvadall'invasione degli umani, i soli che la userebbero per altri scopi. Infatti,nella foresta vivono anche altre specie di animali sia fantastici, sia legatialla normale vita quotidiana.

Geralt ha un grande rispetto per le Driadi, necapisce lo scopo, ma allo stesso tempo è conscio deicambiamenti che la terra deve subire perché l'uomo possa viverci. Ci sono postiin cui la natura deve essere imbrigliata con rispetto, luoghi dove deve essereaccudita come una compagna di vita e luoghi dove deve poter esprimere lapropria vena selvaggia.

Purtroppo, la fede cieca nellatecnica, nella sua essenza puramente crematistica, ha portato l'uomo a crederedi essere il vertice di ogni interesse al mondo. Da qui l'illusione di potercambiare il pianeta come fosse il software di un computer, o l'uomo stessodistribuendo geni e tagliandone altri.





Il destino

La spada del destino ha due lame, e tu sei la prima lama.


Geralt usa la legge della sorpresa alla leggera echiede il frutto di ciò che ancora non sapeva all'ignaro padre dellaprincipessa Cirilla, assumendosi così il destino della nascitura, che avevapromesso di riscuotere dopo sei anni dalla nascita. Mafacendosi beffe del destino non ottempera alla promessa, creando così disastriinconsapevoli nelle vite degli altri… il destino, inseguendo il Witcher, colpiva chi trovava sulla sua strada.

Nella foresta di Brokilonle strade di Geralt e della principessa si incrociano nuovamente e lo strigo comincia a capire lospirito paterno. Ma si può sfuggire al propriodestino?

Non ciriuscirai comunque! Cosacredi? Non fuggirai! Sono il tuo destino, mi senti?” Gli gridò la principessa Cirilla.

Nonc'è il destino, non esiste. L'unica cosa cui tutti sono destinati è la morte. Ela morte è l'altra lama della spada a doppio taglio. Una sono io. E l'altra èla morte, che mi segue passo passo. Non posso, non miè concesso mettere a repentaglio la tua vita, Ciri.

“Sono il tuo destino!” gli giunsedalla cima dell'altura, più piano, in tono più disperato.

(Da “Laspada del destino”)

Il destino è ciò che sei, quello che haiereditato dalla tua famiglia e, di conseguenza, tutti gli atti che hai compiutonella tua vita passata, che ti hanno portato a essere chi sei e dove sei.

Geralt,essendo un mutante, è sterile e quindi non ha questo senso di paternitàacquisita, ma al destino non importa. Questo è il filo conduttore che si svolgeattraverso le varie avventure, il progressivo abbandono dell'ioproprio, per il soddisfacimento dell'io di Cirilla, il destino della principessain divenire passando attraverso il suo.

Leggende,miti e false ma verosimili narrazioni creano ilsentiero della verità, dell'illusione da seguire per soddisfare i propridesideri, o che si credono tali. Il destino ha due lame, una sei tu, l'altra èla morte che arriverà sulla strada della verità che insegui, ma la verità è una scheggia di ghiaccio che ti colpisce gli occhie ti rende cieco al resto del mondo che ti circonda. Che ti colpisce il cuore el'unico profumo che segui nel vento è quello di lillàe uva spina… il profumo della maga Yennefer di Vengerberg.

Belleteyn! LaNotte di Maggio! Beltane (Bel’ta-na),aveva tradizionalmente inizio con lo spuntare del Biancospino, segnava l’iniziodell’estate ed era uno dei principali passaggi tra i mondi: il periodo di Beltane fino a Samhain erachiamato an ghrianbeag, il sole minore. In questo periodogli animali venivano portati fuori dalle stalle permangiare la fresca erba primaverile, le greggi erano condotte attraverso duefuochi per essere ritualmente purificate dalle malattie dovute al lungo invernoappena concluso.

Beltane èil momento giusto per entrare nel pieno del vigore fisico e realizzare i nostridesideri. Trasformare il sogno dell'amore lasciato liberodalle catene del possesso e appagare il desiderio di goderne senza doverrinunciare a nulla, senza la responsabilità di ciò che può nascerne. Ma puòesistere l'amore senza responsabilità, senza lo scopo della riproduzione,l'amore per l'amore, solo per godere della felicità didare e avere senza un fine ultimo superiore? Questo è un altro dei temi che sisvolge all'interno dei racconti, che si contorce in una spirale apparentementesenza soluzione, data la sterilità di Geralt e di Yennefer (che ha scelto la magia al posto dellafertilità).

Situazioni attese, provocate, allontanate,respinte e di nuovo cercate. Fino all'incontro con Cirilla, e qui le cosecambiano, prima solo sensazioni nascoste che affiorano, poi lentamente, mainesorabilmente, la responsabilità verso Cirilla e il suo destino visto comequello di una figlia li porta a trasformare il loro io in un noi. Uno strigo,una maga, una principessa, un solo destino.

Chi sono i mostri della saga? Geralt, il Witcher, è il primomostro. Un uomo che si trasforma in mostro per combattere le paure del mondo?Un diverso che deve vivere combattendo la propria diversità, sia con se stesso che nei confronti del mondo che lo circonda. Lo stesso mondoche si serve di lui quando ne ha la necessità, ma che appena può lo emargina dalla vita sociale. Un mostro che si serve dellamagia per diventarlo e per mantenersi tale, oggi sarebbe un OGM prodotto dallatecnologia genetica.

“Tutte lefamiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice èinfelice a modo suo.”

(Lev Tolstoj, “Anna Karenina”)

 

Nello spaccato di vita che attraversa la saga, imostri sono in ogni vicolo, in ogni villaggio, nei re, nei principi, neglistraccioni, in coloro che si arrabattano per sopravvivere, nei ladri, neimercanti, nelle città stesse, ricettacolo di immondiziadella civiltà che avanza, ma verso dove? Poi ci sono i mostri veri, quellievocati dalle nostre paure della morte, del buio che ci trascina dentro unanebbiosa palude che ci inghiotte. Chi, dunque, ci puòsalvare, se non il campione eterno, il Witcher chealberga nei nostri sogni di grandezza?

 

Una sorgente,

come luce nell'ombra:

nasce e scorre.

 

il destino ne sceglie

la via, ora vivila.

 

Contenuto preparato in collaborazione con

BRAN

 

 

 

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Published on December 04, 2023 02:00

November 27, 2023

Test: angelo o diavolo? Scoprilo subito!

 


 

Sei pronto/a a scoprire se hai un’anima angelica o diabolica? 

 

In questa sfida epica tra angelicelesti, angeli ribelli e diavoletti, ti troverai difronte a situazioni che metteranno alla prova la tua gentilezza, la tuavena ironica, il tuo spirito anticonformista e tanto altro.

Maricorda, questo test non vuole giudicare né etichettare la tua personalità. Chetu emerga come un affascinante angelo celeste, un audace angeloribelle o un dispettoso diavoletto, ciò che conta è la tua unicità!

Allora, sei pronto/a a scoprire se hai le ali piumate o la codina a punta? Non perdiamoci in chiacchiere celestiali o infernali, è giunto ilmomento di iniziare il test “Angelo o Diavolo? Scoprilosubito!” e di lasciare che la tua vera natura risplenda!

 

Test: angelo odiavolo? 

 

Domanda 1:

Quando sei in vacanza,preferisci:

a) Rilassarti in una spiaggiatranquilla

b) Fare avventurose escursioni inmontagna

c) Esplorare metropoli allaricerca di piaceri notturni

 

Domanda 2:

Sei invitato/a a unafesta in maschera. Che costume scegli?

a) Angelo, con ali bianche eaureola

b) Vampiro, con trucco dark

c) Folletto, con cappello a puntae calzamaglia colorata

 

Domanda 3:

Nella tua giornata ideale tipiacerebbe:

a) Aiutare gli altri in un’associazionedi volontariato

b) Fare sport estremi

c) Divertirti con gli amici inuna festa scatenata

 

Domanda 4:

Sei in fila al supermercato e unapersona ti passa davanti. Cosa fai?

a) Niente, lalasci fare

b) Ti arrabbi e le dici ditornare subito indietro

c) La prendiin giro ad alta voce davanti a tutti

 

Domanda 5:

Quale attività preferisci svolgerenel tempo libero?

a) Leggere un libro nella quietecasalinga

b) Fare sport e provare nuoveavventure all’aperto

c) Ballare e socializzare con gliamici

 

Domanda 6:

Quale di questi aggettivi tidescrive meglio?

a) Gentile

b) Ribelle

c) Scherzoso/a

 

Domanda 7:

Trovi un portafoglio pieno disoldi per strada. Cosa fai?

a) Cerchi subito di rintracciareil proprietario per restituirlo

b) Prendi una piccola ricompensaper te e poi lo restituisci

c) Lo tieni senza cercare dirintracciare il proprietario

 

Domanda 8:

Sei a un pranzo di famiglia equalcuno fa un commento offensivo. Come reagisci?

a) Cerchi di mantenere la calma erispondi con gentilezza

b) Ti ribelli e rispondi inmaniera decisa

c) Fai una battuta persdrammatizzare la situazione

 

Domanda 9:

Quale di questi colori ti attiradi più?

a) Bianco

b) Nero

c) Rosso

 

Domanda 10:

Quale dote consideri piùimportante?

a) Compassione

b) Tenacia

c) Umorismo

 

Ora, conta i risultati e scopriil tuo profilo in base alla maggioranza di risposte (a, b oppure c).

...e in caso di pareggio tra due opzioni?

Non preoccuparti, ci sono tredomande aggiuntive per arrivare al tuo risultato definitivo!

 

Spareggio tra a) e b):

 

Come ti senti riguardo alleregole e alle convenzioni sociali?

a) Le rispetti e le seguiattentamente (angelo celeste)

b) Le sfidi e cerchi di romperegli schemi (angelo ribelle)

 

Spareggio tra a) e c):

 

Quale di queste situazioni tiattira di più?

a) Aiutare gli altri e vedere illoro sorriso di gratitudine (angelo celeste)

c) Creare momenti di allegriasfrenata in compagnia (diavoletto)

 

Spareggio tra b)e c):

 

Quale di queste parole descrivemeglio il tuo atteggiamento verso la vita?

b) Sfida (angelo ribelle)

c) Ironia (diavoletto)

 

E ora, ecco i tre profili!

 

Profilo 1, maggioranza di a): Angelo Celeste




 

Sei un vero e proprio angelo delcielo!

La tua natura altruista ecompassionevole ti guida nella vita. Sei sempre pronto/a adaiutare gli altri e metti il benessere delle persone al primo posto. Lagentilezza e la dedizione che dimostri verso il prossimo ti fanno amare datutti. Le tue azioni positive e il tuo spirito generoso ispirano e illuminanola vita di coloro che ti circondano.

Il personaggio adatto a te è... Daemon,nella versione celeste del romanzo “L’ombradell’angelo”.



 

Profilo 2, maggioranza di b): Angelo Ribelle


Sei un angelo ribelle, nessuno può dirti cosa fare!

Hai un’anima avventurosa eindipendente che ti spinge a cercare esperienze diverse e affrontare le sfidedella vita con determinazione. Non ti accontenti delle convenzioni e segui iltuo istinto, anche se questo può metterti in contrasto con le norme sociali. Latua natura sovversiva è guidata da un desiderio di libertà e autenticità. Seiun angelo fuori dagli schemi!

Il personaggio adatto a te è...Daemon, nella versione ribelle del romanzo “L’ombradel Sole”.



 

Profilo 3, maggioranza di c): Diavoletto



Sei un diavoletto divertente e birichino!

Il tuo umorismo contagioso e lospirito giocoso che dimostri in ogni occasione rendono la vita più leggera. Seisempre pronto/a a fare uno scherzo o a creare un po’di sana confusione. Non ti prendi troppo sul serio e sai come portare unsorriso sul viso delle persone intorno a te. Anche se hai un lato un po’dispettoso, sei un diavoletto con un cuore buono!

Il personaggio adatto a te è...Maira, la vampira sexy e intraprendente del romanzo “L'ombra dell'anima”.


 

Articolo scritto in collaborazione con

Ivana Vele Poletti

https://www.ivanapoletti.com/

 

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Published on November 27, 2023 02:00

November 20, 2023

The Witcher (parte 1): sogni, desideri e paure ancestrali

 


 

The Witcher è la fortunata serie Netflix che nasce grazie all'omonima saga dello scrittorepolacco Andrzej Sapkowski, che ha riportato in auge l'eterno scontro tra caos elegge: motivo dominante nelle opere fantasy.

Geralt di Rivia, ilnostro Witcher, è uno strigo, un mostro che cacciaaltri mostri, ma come nasce questa necessità? E cos'èuno strigo?

 

La congiunzione delle sfere

Ci fu un periodo in cui alcunipianeti si trovarono in congiunzione tra loro, (lacongiunzione delle sfere) collegati da portali energetici. Per questomotivo, popoli diversi si ritrovarono catapultati su questo mondo, dominatofino ad allora dagli elfi. Elfi, uomini, umanoidi divari tipi, si ritrovarono a condividere questa terra, insieme ai mostri delleloro mitologie catapultati insieme a loro. Antichimonoliti costellavano il pianeta, misteriosi portali verso dimensioni oscure,fino a quando non venivano aperti dalla magia. Otecnologia mascherata. Da qui la necessità di una particolare razza di uomini,se così si possono chiamare dei mutanti, creati percombattere i mostri.

 

Uno strigoè un orfano, o un bambino preso a una famiglia che non può allevarlo, cresciutocon filtri magici allo scopo di ottenere mutazioni genetiche permanenti. Chi diloro sopravvive è addestrato all'uso delle armi e di magie minori, allo scopodi cacciare i mostri che dopo la congiunzione vivono sulla terra.

Al termine del trattamento, iragazzini sopravvissuti sono a tutti gli effetti dei mutanti nella vista, nelfisico, nella longevità, nella apparente mancanza disentimenti e altre caratteristiche che dovrebbero portarli a essere dellemacchine di morte senza alcuna pietà. E perché possano comunque fare il lorolavoro senza nessuna remora sentimentale, magari acquisita, sono anche sterili.

L'uso di pozioni particolari permette loro di mantenere integre queste caratteristichenel tempo e vengono soprattutto assunte prima di svolgere la loro caccia.

 

Il lavoro del Witcher

 

Nell'eterna lotta tra caos e ordine…dove troviamo il Witcher? Arma a pagamento contro imostri, o considerati tali, da parte di coloro che predicanolegge e ordine a salvaguardia dell'interesse generale. Ma coloroche stanno dall'altra parte, quelli considerati mostri nati dal caos,sono davvero tali? Oppure sono semplicemente diversi, nati per scopi che nonconosciamo in mondi altri, che difendono loro stessi.

Il Witcherè il campione, o dovrebbe essere, dell'ordine costituito, coluiche lotta contro il caos. Ma Geralt stesso sichiede qual è il limite tra ordine e caos e gli vienerisposto che il caos rappresenta una minaccia, è la parte aggressiva.Mentre l'ordine è la parte minacciata, che ha bisogno di essere difesa.

Come narrato in uno dei racconti prequel deiromanzi, per il drago dorato corso in capo al mondo per difendere la draghessa verde e la sua prole, il caos era rappresentato dacoloro che lo volevano morto. Chi perché era un drago, chi per il tesoro a luiassociato, chi per gloria personale; le ragioni erano molteplici ma nessunariguardava il caos e l'ordine.

La magia rappresenta ciò che oggi è latecnologia estremizzata, assurta a mito, salvezza dell'umanità, ma:

Per alcuni, la magia èl'incarnazione del Caos. È la chiave capace diaprire la porta proibita. Una porta dietro la quale sono in agguato l'incubo, il terrore e un orrore inimmaginabile, dietro laquale sono appostate forze ostili, distruttive, i poteri del Male puro, ingrado di annientare non solo chi avrà osato liberarlo, ma anche il mondointero. E, siccome non sono pochi coloro che cercanodi spalancare quella porta, un giorno o l'altro qualcuno ci riuscirà e allorala distruzione del mondo sarà sicura e ineluttabile. Dunquela magia è al tempo stesso la vendetta e l'arma del Caos. Il fatto che, dopo laCongiunzione delle Sfere, gli uomini abbiano imparato a servirsene è lamaledizione e la rovina del mondo. La condanna dell'umanità. Ed è così, Ciri.Coloro che pensano che la magia sia il Caos non si sbagliano.”

Da“The Witcher - Il sangue degli Elfi”

 

Diversilivelli di lettura

In ogni diversa situazione abbiamo diversilivelli di lettura, dalla semplice evasione che ci porta in un nuovo efantastico mondo, alla considerazione profonda contenuta nei dialoghi riguardo le situazioni passate e alle loro modificazioni a secondadegli interventi, o non, del Witcher. L'equilibrioche deve essere mantenuto tra le componenti chepopolano la natura e la natura stessa. Considerazioni che nello svolgimento deivari racconti, in cui si riscontra sempre più un filo conduttore, forse vanno al di là delle riflessioni volute dallo scrittore. Unaspecie di non detto, che se lo si legge criticamentenon può non essere tenuto in considerazione, specialmente nel contesto in cuiviviamo.

Il nostro mondo è in equilibrio, qualsiasiuccisione ci porterebbe verso l'annientamento, alla fine del mondo come noi loconosciamo...” questo tipo di visione vienecontestata dal Witcher che ricorda che un druido disua conoscenza aveva la stessa visione del mondo, ma poi fu mangiato da deiratti mannari, e non ci fu nessuna crepa nell'equilibrio.

Ricordiamo che nel nostro mondo, da quando fucolonizzato ad ora, le specie estinte per icambiamenti climatici sono centinaia di migliaia. Senza contare i cambiamentiapportati dall'uomo alla natura per potersopravvivere, dal disboscamento, all'agricoltura, all'allevamento, alle città,paesi e villaggi, con tutto ciò che ne consegue. Ogni specie lotta per sestessa a discapito delle altre, il nuovo trans-umanesimo probabilmente lottaper chi potrà permetterselo, a discapito di chi dovrà subirlo pur essendo dellastessa specie.

 

Il concetto di verità, accostato o sovrapposto aquello di sogno e desiderio, viene affrontato con unaleggenda:

“Tra gli elfi circola la leggendadella Regina d'Inverno, che durante le bufere percorre il paese su una slittatrainata da cavalli bianchi, seminando tutt'intorno piccoleschegge di ghiaccio dure e appuntite. Guai a chi vienecolpito da una di queste schegge all'occhio o al cuore. È perduto. Nulla potràpiù rallegrarlo, tutto ciò che non avrà il biancore della neve diverrà per luibrutto, ripugnante, disgustoso. Non avrà pace, abbandonerà tutto e inseguirà laRegina, i propri sogni e il proprio amore. Naturalmente non li troverà mai emorirà di desiderio. Pare sia accaduto qui, in questa città, in tempi remoti. Una bella leggenda, vero?”





Una semplice metafora, oppure la constatazionedel desiderio diffuso dalla pubblicità, il sogno prima creato e poi impostoattraverso la propaganda infinita. Il sogno che non si realizza mai, d'altrondese realizzato non sarebbe più un sogno! Ed ecco ilcontrollo compiuto attraverso l'infinito passaggio da un desiderio all'altro,attraverso la magia allora, tramite la tecnologia oggi.

 

Cos'è la verità, la verità è una scheggia di ghiaccio.

 

 

Stelle lucenti,

nel cielo violaceo:

oscuri gorghi.

 

Lancia una moneta

al tuo incubo bianco.

 

 

Contenuto  preparato in collaborazione con

BRAN

 

 

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Published on November 20, 2023 02:00