Csaba Dalla Zorza's Blog, page 1473

June 25, 2021

«Bones and All»: la prima foto del nuovo film di Luca Guadagnino con Timothée Chalamet

Il titolo, Bones and All, non è ancora definitivo, ma le riprese sono in corso d’opera da diverse settimane negli Stati Uniti. Si tratta del primo film di Luca Guadagnino girato in America, una storia tratta dal libro di Camille DeAngelis che parla dell’amore tra Maren, una giovane donna che impara a sopravvivere ai margini della società, e Lee, un vagabondo dall’animo combattivo. Insieme i due ragazzi, interpretati rispettivamente da Taylor Russell e da Timothée Chalamet, che torna a lavorare con Guadagnino dopo la nomination all’Oscar conquistata grazie a Chiamami col tuo nome, si imbarcano in un viaggio di centinaia di chilometri nell’America reaganiana, tra botole, passaggi segreti e stradine di provincia.

Tuttavia, per quanto si sforzino, qualunque strada sembra riportarli a un passato dal quale vogliono disperatamente scappare, fino al momento in cui decideranno se il loro amore sia realmente in grado di sopravvivere al loro essere altro rispetto al mondo che li circonda. Bones and All, interamente finanziato da società italiane (The Apartment (società del gruppo Fremantle), 3 Marys, Memo, Tender Stories, Adler, Elafood, Elafilm, Manila, Serfis e Wise), vede, oltre a Chalamet e Russell, un cast ricchissimo che va dal premio Oscar Mark Rylance ad André Holland, da Jessica Harper, la protagonista del Suspiria di Dario Argento, a Michael Stuhlbarg, da David Gordon-Green a Francesca Scorsese e Chloë Sevigny, queste ultime già viste in We are who we are, la prima serie televisiva diretta da Luca Guadagnino.

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Il film è prodotto dallo stesso Luca Guadagnino Marco Morabito per Frenesy Film Company, Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, del gruppo FremantleFrancesco Melzi d’Eril e Gabriele Moratti per Memo. I produttori esecutivi sono, invece, Giovanni Corrado e Raffaella Viscardi.

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Published on June 25, 2021 01:48

«Bad Habits»: il ritorno (vampiresco) di Ed Sheeran passa per TikTok

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Un po’ vampiro e un po’ Joker, con l’abito fucsia perfettamente stirato, i canini ben affilati e una fame da lupi. È così che si presenta Ed Sheeran nel video di Bad Habits, il suo nuovo singolo arrivato a due anni dal successo dell’album Divide e accolto con entusiasmo incontrollato da parte dei fan, estasiati di fronte all’ennesima trasformazione di Sheeran che, dopo la pausa dalle scene e la nascita della sua prima figlia, ha deciso di tornare alla musica con un brano dalle sonorità estive, ma profondamente dark, prodotto insieme a Johnny McDaid e FRED.

https://www.youtube.com/watch?v=orJSJ...

Il video, diretto da Dave Meyers (Billie Eilish, Kendrick Lamar), vede Ed in una inedita versione vampiresca del suo alter-ego, impegnato a passare una notte selvaggia in giro per la città con il suo gruppo di indemoniati salvo poi tornare alle sue solite sembianze umane non appena sorge il sole. «Sono molto felice di tornare con un nuovo singolo e volevo che il video rappresentasse la natura delle brutte abitudini in modo spettacolare, così ho scelto i vampiri. È stato molto divertente interpretare un vampiro, tranne che per l’altezza» ha detto Sheeran che, per celebrare il suo ritorno, si esibirà questa sera, 25 giugno, dal vivo da Portman Road a Ipswich Town per UEFA Euro2020 su TikTok, per uno spettacolo con la regia di Emil Nava. Lo streaming sarà visibile globalmente sul suo profilo TikTok a partire dalle 22 e lo porterà, oltre a interpretare i suoi pezzi forti, anche a cantare per la prima volta dal vivo Bad Habits.

La canzone è la prima release ufficiale dalla pubblicazione di No.6 Collaborations Project nel 2019, il side-project indipendente che ha permesso a Ed di collaborare con alcuni dei suoi artisti preferiti, tra cui Cardi B, Bruno Mars, Camila Cabello, Eminem e Travis Scott. In poche settimane, 3 singoli hanno raggiunto la vetta della classifica inglese: I Don’t Care con Justin Bieber, Beautiful People feat. Khalid e Take Me Back To London feat. Stormzy. Attualmente Ed Sheeran è in studio per registrare il nuovo album, dal titolo ancora top secret.

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Published on June 25, 2021 01:46

Ludwig: «Nessun tormentone. Per me, è sempre estate»

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All’altro capo del telefono, risuona una voce fioca. «Mi dispiace. L’ho lasciata in Grecia, dove sono andato a suonare», si scusa Ludwig, Ludovico Franchitti, all’anagrafe. «Quest’estate», spiega poi, «Ho deciso di tornare a suonare dal vivo. In Grecia, è parso tutto fosse finito davvero. In Italia, sto aspettando il governo decida se e cosa fare di discoteche e feste danzanti. Non voglio cantare davanti ad un pubblico seduto», dice ancora l’artista, cui dare una definizione univoca sembra cosa impossibile. Ludwig, il cui nome d’arte ha nulla a che vedere con la violenza che, di primo acchito, potrebbe evocare, è una stella dei social, di Instagram, di TikTok. È producer, deejay, un cantante che, a tavolino, si è chiesto cosa mai avrebbe voluto comunicare («Leggerezza», sarebbe stata la risposta). Ludovico Franchitti, che i primi passi nello spettacolo ha mosso a quindici anni, è tutto quel che ha deciso di essere, noncurante del bisogno – tutto italiano – di categorizzare. «Quest’anno, ho deciso di fare un passo indietro ed uno in avanti», dice, presentando Partire, singolo estivo che preannuncia l’uscita del suo secondo Ep, Neverland, fissata per venerdì 25 giugno.

https://www.youtube.com/watch?v=0-RGw...

Neverland è stato anche il ranch di Michael Jackson. Perché scegliere un nome tanto evocativo?
«Non ho scelto questo titolo pensando ai tanti rimandi che avrebbe potuto avere. L’ho scelto spinto dal caso e da un amore viscerale per Peter Pan, la versione Disney e l’adattamento live-action, Hook, un pezzo di cuore. Ero al Circeo, in una villa affacciata sul mare. Mi ci sono chiuso per scrivere».

Una scelta controcorrente rispetto a quelle di tanti suoi colleghi.
«Ne sono consapevole, ma io, con la mia musica, vorrei trasmettere positività, allegria. Non posso, però, prescindere nello scrivere da quello che vivo. Perciò, il Circeo. Per scrivere del bello, devo stare bene: non posso chiudermi in studio. Neverland è nato dalla consapevolezza del periodo orrendo che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Vorrei fosse un’occasione per ripartire e far partire con me i ragazzi che mi ascoltano, reduci da quarantene e lockdown».

Da dove nasce questo suo bisogno di leggerezza?
«Non saprei. Credo di essere sempre stato così. Da bambino, ero l’anima del gruppo: sempre leggero, sempre pronto a fare festa. Quando ho deciso che avrei fatto musica, mi sono chiesto cosa volessi dire. Avrei potuto fare il serio, ma poi perché cercare di vendere quel che non sono?».

Leggerezza, poi, non è per forza sinonimo di stupidità.
«No, nonostante qualcuno ancora lo pensi. È un discorso estremamente italiano. Se si andasse a tradurre la musica americana, si scoprirebbero testi pieni di donne, soldi, di yacht».

Troppe critiche?
«Alcune. Sono una personalità nota, e in quanto tale ho fan e haters. C’è chi mi accusa di fare canzoni per bambini, robetta da Zecchino d’Oro. Dovrei essere più serio, dicono. Ma perché? Per chi? Io vorrei portare pensieri felici ai ragazzi, traghettarli con me sull’Isola che Non C’è. Ciò detto, io sono molto sereno. Non si può piacere a tutti, e lungi da me criticare chi critica».

In Partire, suo singolo, promette però che «Una canzone estiva non mi cambierà».
«Quel che voglio dire è che Partire, la mia musica, non è necessariamente qualcosa di stagionale. Il singolo ha sonorità reggaeton, genere che si pensa debba finire con l’estate. Per me, invece, è un passo avanti, una sfaccettatura ulteriore. Sono partito da sonorità rap, poi mi sono avvicinato alla trap, al pop. Ora sono qui».

Dove andrà, poi?
«Mi sto guardando in giro, America, Spagna, Brasile. Non so dove andrò, ma il prossimo passo vorrei fosse un album vero e proprio, che possa aggiungere qualcosa di nuovo alla mia produzione artistica».

Cosa?
«Dei featuring, magari. Ho qualche idea, qualche progetto in essere, ma non posso parlarne».

Tira aria di cambiamento, insomma.
«C’è un cambiamento, ho abbracciato sonorità un po’ più estive, sono tornato indietro. In verità, credo che l’ago nel pagliaio sia stato Adesso mi diverto. Avevo lasciato le sonorità di discoteca, non mi sentivo di fare canzoni con cassa dritta. Era tutto chiuso, la vita sospesa. Adesso, sono tornato al 2019, perché quello che voglio trasmettere è positività, leggerezza, divertimento».

Non ha paura che, come l’anno scorso, dopo l’estate possa ricominciare tutto?
«Spero di no. Lo scorso anno, abbiamo fatto finta di niente. Quest’anno, saremo quasi tutti vaccinati».

Il vaccino, per i personaggi social, è stata l’ennesima occasione di critiche. Tanti hanno perso follower.

«Io premetto che sono contro l’idea di un selfie di rito che accompagni i vaccini. Non per niente. Semplicemente, non ho mai fatto nulla di tutto questo, né ho intenzione di cambiare. Negli ultimi mesi, credo di aver fatto centoventi tamponi. Non ho fatto mezza foto. Il vaccino lo farò più avanti, avendo fatto il Covid-19. Lo farò, però, in silenzio. Poi, per carità, se qualcuno dovesse chiedermelo, lo direi».

A Capodanno, ha fatto un evento in streaming, a porte chiuse. Il digitale potrà essere un’alternativa anche per quest’estate, dovessero rimanere chiusi i luoghi di aggregazione?
«No, non chiederò ad un ragazzo, con quaranta gradi e il sole fuori dalla finestra, di stare seduto davanti ad uno schermo. A Capodanno, è stato bellissimo, ma la meraviglia di un concerto è la vicinanza con l’amico, il suo abbraccio, la compagnia. Tutto questo è insostituibile, e io preferisco non fare nulla piuttosto che rinunciarvi».

Alla gara al tormentone estivo, però, non ha rinunciato.
«Nessuna gara, invece. Io, in Partire, parlo esclusivamente di me: non c’è niente nel testo che possa far pensare alla ricerca del tormentone. La gara capisco esista. La gente che è stata ferma per un anno e mezzo, non appena ha visto uno sprazzo di libertà, ha tirato fuori i propri singoli. Io no. Per me, è sempre estate».

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Published on June 25, 2021 01:38

Roberto Farnesi, per la prima volta papà (a 52 anni)

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Quando Roberto Farnesi ha infilato sotto il maglione un oggetto rotondo, a mimare la crescita di una pancia, i compagni di set hanno pensato scherzasse. Ma, nella metamorfosi dell’attore, non c’è stata alcuna finzione. «La gioia è talmente tanta che consentitemi di fare un po’ il bischero», ha scritto online Farnesi, annunciando: «Presto in tre».

L’attore, impegnato con le riprese de Il paradiso delle signore, è riuscito a coronare il proprio sogno di paternità, lo stesso cui ha dato voce tempo addietro. «Diventare padre è sempre stato un mio grande desiderio. Il prossimo luglio festeggio 52 anni, io sono nato quando mio padre ne aveva 56. Direi che è arrivato il momento», ha dichiarato poche settimane fa, appena prima di annunciare online la gravidanza della compagna, Lucya Belcastro.

Al suo fianco dal 2015, la ragazza – nata nel 1996 – dovrebbe aspettare una bambina, Mia, la cui nascita dovrebbe essere prevista per fine novembre. Schiva e riservata, Belcastro, studentessa di Lingue a Firenze, non avrebbe alcuna intenzione di seguire Farnesi, progettando una carriera nello spettacolo.

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Published on June 25, 2021 01:36

June 24, 2021

Selena Gomez ha confessato di non essersi mai sentita alla pari nelle sue relazioni passate

La vita sentimentale di Selena Gomez è ben nota. Conosciamo tutti le sue relazioni: Justin Bieber in primis, ma come dimenticarsi di Nick Jonas, Taylor Lautner o The Weekend? Da brava amante del gossip, io non mi sono persa alcun dettaglio benché i diretti interessati abbiano sempre parlato pochissimo. In una recente intervista a Vogue Australia, la cantante ha detto finalmente la sua, definendo «maledette» le sue love story.

Il motivo? «Non mi sono mai sentita alla pari nelle mie relazione passate. Mi sentivo sempre da meno e non riuscivo a gestire questa situazione». Questa sensazione di inferiorità era anche amplificata dall’attenzione che i media dedicavano di continuo a lei e al suo partner del momento. «Ero sicuramente troppo giovane – ha spiegato – per espormi così tanto durante una relazione». Infatti, come dimenticare tutte le speculazioni sulla sua relazione on-off con Justin Bieber, soprattutto dopo l’ultimo break up a cui è seguito il fidanzamento lampo con Hailey Baldwin?

Adesso, però, ha capito che il momento di concentrarsi solo su sé stessa e provare a fare solo quello che le dà serenità e stabilità. «Nulla di ciò che faccio ora segue la mentalità che avevo qualche anno fa e non è un caso che tutte le cose migliori mi stiano accadendo proprio ora». Tra queste c’è sicuramente il suo ultimo album, Rare, che riflette questa sua nuova consapevolezza e il titolo scelto rappresenta proprio questo suo nuovo modo di vivere. Infatti, come ha spiegato: «Ho sentito questa parola, in studio, mentre lavoravo al pezzo con il mio produttore e mi sono detta che è proprio quello che vorrei si dicesse di me, vorrei potermi descrivere proprio in questo modo!».

https://youtu.be/zlJDTxahav0

Ma questo importante punto di svolta nella vita di Selena Gomez quando è arrivato? Ancora una volta c’entra Justin Bieber. Dopo un lungo periodo di sofferenza dovuto alla fine della sua relazione, è riuscita a sublimare e a raccontare tutte le sue emozioni in Lose you to love me, una canzone molto intima, nonché primo estratto di Rare. «Mentre scrivevo – ha raccontato – ho capito il motivo di tutti gli anni di sofferenza e di confusione. Finalmente riuscivo a fare tabula rasa e a ricominciare da capo. Mi sono detta: “allora è servito a qualcosa!”».

A dimostrazione del fatto che non tutto il male viene per nuocere e ora la cantante può dirsi finalmente felice e consapevole di quello che vuole in amore. Come non essere felici per lei!

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Published on June 24, 2021 03:25

«Album Stefano Accorsi»: la vita dell’attore in un libro tra ricordi, sogni e speranze

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Per un attore riservato come Stefano Accorsi, scegliere di mettersi a nudo in un volume che viaggia tra i ricordi d’infanzia, la gavetta, il successo e la popolarità è un’impresa non da poco, ed è per questo che il pubblico che da più di trent’anni segue le sue prodezze al cinema e in tv percepisce quest’opera come un vero e proprio regalo. In Album Stefano Accorsi, pubblicato da Gruppo Editoriale e realizzato con il sostegno di Giorgio Armani, Peugeot e Jaeger-LeCoultre, Accorsi, grazie al prezioso aiuto del giornalista e scrittore Malcom Pagani, decide, infatti, di ripercorrere le tappe più importanti della sua vita e della sua carriera – dal debutto con Pupi Avati alla Scuola di Teatro di Bologna, da L’ultimo bacio di Gabriele Muccino a Le fate ignoranti di Ferzan Özpetek – affidandosi al contributo di grandi fotografi come Luca Babini, Maki Galimberti, Giovanni Gastel, Claudio Porcarelli e Oliviero Toscani e al suo talento di narratore.

«Ho viaggiato. Ho sognato. Sono caduto e mi sono rialzato inseguendo sempre i miei sogni. Dentro questo libro c’è una lunga parte della mia vita. Raccontarla mi ha fatto scoprire cose di me che neanche ricordavo. Volti, voci, persone che mi hanno accompagnato in un’avventura che non vorrei rivivere in nessun altro modo. Ho molta voglia di viaggiare ancora» spiega Stefano Accorsi. I proventi del libro, pubblicato in italiano e inglese e coordinato da Saverio Ferragina, saranno devoluti, per espressa volontà dell’attore, alla famiglia di Giulio Regeni al fine di sostenere la loro battaglia per avere verità e giustizia.

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Published on June 24, 2021 03:06

Diletta Leotta vola in Turchia per conoscere la famiglia di Can Yaman: nozze in vista?

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Il gossip non ha dubbi: il matrimonio tra Diletta Leotta, 29 anni e Can Yaman, 31, è sempre più vicino. La prova? La conduttrice di Dzan è volata a Istanbul. Per conoscere i genitori dell’attore, sostengono i rumours. Vero o no, i due si stanno godendo una romantica vacanza documentata da entrambi sui loro profili social. Tra scorpacciate di cibi tipici della Turchia, visite ai luoghi più suggestivi come la Basilica di Santa Sofia e l’immancabile tour in barca sul Bosforo.

Nei mesi scorsi era girata voce che Diletta e Can, legati dallo scorso Capodanno (la storia però è stata ufficializzata sul web a febbraio) stessero attraversando un momento di forte crisi. Gli indizi? Lei non sfoggiava più il suo anello di fidanzamento, un gioiello di Tiffany da oltre 40mila euro, ma soprattutto il matrimonio, che doveva svolgersi a Roma il 16 agosto, era stato rimandato. Il gossip parlava di liti a causa della gelosia di lui, o perché «Can aveva chiesto a Diletta di seguirlo qualche giorno in Turchia, ricevendo però un inaspettato rifiuto» (come aveva rivelato il giornalista Santo Pirrotta su TV8). A smentire la crisi ci aveva pensato Diletta in persona: «Il matrimonio non è saltato, quelle che circolano sono solo voci: la storia d’amore è vera e sono molto felice. C’è solo da fare le cose con i tempi giusti».

I tempi giusti, come dimostrano le cartoline social da Istanbul, sono arrivati. E le nozze sembrano sempre più vicine.

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Published on June 24, 2021 02:32

John Krasinski per A Quiet Place 2: «Un film horror come lettera d’amore per le mie figlie»

I Måneskin stanno avendo successo proprio perché non sanno stare “Zitti e Buoni”, ma nel mondo post apocalittico di John Krasinski avrebbero davvero vita breve. In A Quiet Place II per sopravvivere bisogna stare zitti, e soprattutto non fare nessun tipo di rumore, perché la minaccia aliena (come viene mostrano nei primi, adrenalinici, minuti del sequel) è ancora più feroce, pronta a sterminare chiunque manifesti la propria presenza attraverso i suoni.

Un film che intima a tutti, ma in particolare ai più piccoli, di rimanere in silenzio in realtà è un’opera che dà voce alle generazioni più giovani, l’unica speranza che abbiamo di poter cambiare radicalmente il mondo, come ha raccontato nella nostra video intervista il regista, e interprete, John Krasinki, che anche in questo capitolo dirige sua moglie, Emily Blunt: «Se il primo film è stata una lettera d’amore per le mie due figlie questo secondo capitolo rappresenta il continuo di quella lettera, quello in cui auguro loro di crescere coraggiose, forti e determinate. Di essere delle principesse guerriere, piuttosto che aspettare il principe azzurro che le salvi».

La famiglia Abbot (composta da Emily Blunt, Millicent Simmonds Noah Jupe) deve affrontare il mondo esterno, non potendo più rimanere all’interno della loro casa di campagna. Si avventurano così nell’ignoto, ma a prendere le redini della sopravvivenza del genere umano, in questo nuovo e avvincente capitolo campione d’incassi negli Stati Uniti, sono le generazioni più giovani:

«Non volevo fare un secondo film inizialmente, perché non volevo fare un sequel per una mera ragione economica, volevo avere qualcosa da raccontare. Questo mi ha portato a continuare, in una nuova ambientazione, a raccontare il nostro mondo con le stesse metafore introdotte nel primo capitolo, che ho potuto approfondire meglio. Il rapporto tra genitori e figli, l’ascoltare e avere la possibilità di esprimere la propria voce, anche in un mondo che vuole togliertela. Sono tutti temi importanti che fanno di questo secondo capitolo il mio personale Impero Colpisce ancora di Star Wars. Un film che porta gli spettatori esattamente dove vogliono essere condotti, e che mantiene le aspettative del primo capitolo cinematografico della stessa saga».

A Quiet Place II, sequel del thriller-horror rivelazione del 2018 A Quiet Place, arriverà finalmente al cinema il 24 giugno distribuito da Eagle Pictures.

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Published on June 24, 2021 02:20

Geek Tips: come impostare un video come sfondo

Bye bye sfondi noiosi!👋🏻 Lo sapevi che è possibile impostare un video come sfondo del tuo cellulare?

Per farlo hai bisogno di una foto live che puoi ottenere in due modi:
– Scarica IntoLive – Creare sfondi animati
– Vai su TikTok, carica il video che vuoi come sfondo, e una volta messo clicca sui 3 pallini in basso fino a “foto live”.

Una volta ottenuta la foto live ti basterà selezionare “usa come sfondo” e il gioco è fatto! Ogni volta che cliccherai sul tuo sfondo si muoverà!

Vuoi renderlo animato su due telefoni? Basta che una volta che imposti la foto live, zoommi su due parti diverse del video. Facile, no?

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Published on June 24, 2021 02:07

5 attori che si vergognano di aver girato delle scene di sesso

Avete presente quando da piccoli vi imbarazzavate tantissimo nel vedere una scena di sesso in tv, soprattutto se eravate in compagnia dei vostri genitori? Ci si girava dall’altra parte o si faceva finta di nulla, magari ci si alzava con la scusa di andare in bagno o di bere un bicchiere d’acqua. Insomma, un po’ cringe. Oggi, invece, quando vedo una scena hot in un film o in una serie tv per fortuna penso subito a coloro che la interpretano. Tipo: cosa provano nel mostrarsi nudi? Come credono di essere visti dalle persone che le conoscono e le seguono da casa? E se la co-star non si lava? Insomma, non deve essere facile. Tra momenti imbarazzanti e partner gelosi, ecco 5 attori che si vergognano di aver girato delle scene di sesso:

REGÉ – JEAN PAGE

Ok, a vederlo recitare in Bridgerton nessuno se lo sarebbe immaginato. Eppure, le scene di sesso che ci hanno fatto considerare il duca di Hastings tra gli uomini più sexy del pianeta hanno fatto vergognare parecchio l’attore che le ha interpretate. Così come i suoi familiari. Di recente, durante un’intervista a The Hollywood ReporterRegé-Jean Page ha dichiarato di essersi parecchio imbarazzato dopo essersi rivisto in tv e che nemmeno lui fosse pronto a quella visione, nonostante fosse stato lì durante le riprese. In più, pare che mamma e papà non abbiano gradito di vedere così esposte le nudità del figlio: «Loro non vogliono venire sopraffatti dal mio sedere ma sono stati costretti a subire questa cosa perché tutti sembravano essere terribilmente felici di tutto ciò».

JENNIFER LAWRENCE

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L’attrice ha dichiarato che per girare le scene di sesso con Chris Pratt in Passengers ha dovuto ricorrere agli alcolici. Lui d’altra parte ha sostenuto la tesi della collega, spiegando che nelle scene di sesso in realtà non c’è nulla di sexy o romantico, ma che è tutto molto più imbarazzante di quanto si pensi. «Però anche questo fa parte del nostro lavoro – ha spiegato – quindi ciò che possiamo fare è cercare di far sentire l’altro a proprio agio e di ridurre l’ansia da prestazione al minimo. Con Jennifer penso di esserci riuscito».

IAN HARDING

Quando recitava nei panni di Ezra in Pretty Little Liars, prima di ogni scena romantica o di sesso che includesse baci o altro con la collega Lucy Hale, l’attore si lavava accuratamente i denti, faceva gargarismi e passava più volte il filo interdentale. In più, evitava di mangiare snack, si radeva tutti i giorni la barba per non pungerla e si depilava una volta al mese per avere il torace più liscio. Insomma, per lui più che le scene in sé (le ha comunque definite “awkward”) era la preparazione al ciak il vero tormento.

CHARLIE HUNNAM

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Chi ha visto Sons of Anarchy lo sa: le scene di sesso sono all’ordine di puntata. Al protagonista Charlie Hunnam, però, non piaceva girarle. Il motivo? La sua fidanzata Morgana McNelis, con cui fa coppia fissa dal 2005: «Non c’è nessun’altra al mondo che vorrei baciare se non lei, quindi penso sempre a come possa sentirsi vedendomi in quegli atteggiamenti con qualcuno che non sia lei». Per di più, l’attore soffre di germofobia, quindi non potrebbe vivere senza disinfettanti e antibatterici.

KIRSTEN DUNST

Sul set di The Beguiled, prima di girare le scene di sesso con Colin Farrell, l’attrice aveva solo una domanda da fare alla regista Sofia Coppola: «Ma quando finisce tutto questo?». Per lei ogni ciak romantico è stato un vero e proprio tormento e più volte ha assicurato che tutti gli addetti ai lavori l’hanno assecondata in questa sua richiesta: «Dai che abbiamo quasi finito. Faremo tutto il più velocemente possibile».

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Published on June 24, 2021 02:04

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Csaba Dalla Zorza
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