Paolo Attivissimo's Blog, page 570

June 5, 2012

LCCNC: Obama "canta" Call Me Maybe

Montaggio geniale: Barack Obama canta "Call Me Maybe"

Stamattina ho testato Posterous come possibile piattaforma di microblogging dove pubblicare mini-chicche e altre cose che non ho tempo di pubblicare estesamente su questo blog "ufficiale". Posterous poteva diventare una versione autonoma della rubrica Le cose che non colsi. L'esperimento è fallito (qui ne trovate i miseri resti) perché l'editor funziona malissimo, l'interfaccia ha ritardi di sincronizzazione inaccettabili e l'app per Android non carica le foto.



Da questo test recupero il post di prova che avevo scritto. Eccolo qua.





Non oso immaginare quanto tempo ci voglia per trovare tutti gli spezzoni delle parole giuste e poi sincronizzare e montare un video del genere. Complimenti al diciannovenne Fadi Saleh, autore del montaggio, secondo Gawker.

Questo è il video originale della canzone-tormentone di Carly Rae Jepsen:

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 05, 2012 03:49

June 4, 2012

Se portassi il dottor Phlox di Star Trek a Lugano, chi verrebbe? [UPD 2012/06/06]

Sondaggio informale: a qualcuno interessa una cena a Lugano con John Billingsley (Phlox di Star Trek: Enterprise)?

Per una serie di circostanze che non sto a raccontarvi, ho la possibilità di portare del tutto informalmente John Billingsley (il dottor Phlox di Star Trek: Enterprise, e ospite di Stargate e molte altre serie TV) e gentile consorte a Lugano per una Cena dei Disinformatici un po' speciale il 19 settembre alle 20:30.



Cena, foto con l'attore e autografo costerebbero 80 franchi (circa 67 euro): più siamo e meno spendiamo, ma c'è un tetto massimo di 40 persone. Io tradurrò per Billingsley, che è matto come un cavallo, e sua moglie gli dà corda con altrettanta allegria, come potete vedere in queste foto del suo passaggio da Ultimo Avamposto a Bologna nel 2009.



Se vi interessa, senza impegno, scrivetemi una mail (al solito topone@pobox.com) con “PHLOX” come oggetto. Per ora si tratta solo di fare una conta degli eventuali interessati: se per caso non ce ne sono, non se ne fa nulla e amici come prima. Vi racconterò i dettagli organizzativi e raccoglierò le iscrizioni formali in seguito. Fatemi sapere qualcosa entro il 5 giugno. Grazie!





Attenzione: mi è stato segnalato nei commenti che qualcuno sta raccogliendo prenotazioni spacciandosi per organizzatore dell'evento. Non scrivete a questa gente, che non è coinvolta nell'organizzazione dell'evento a nessun titolo. Non date soldi e non fate prenotazioni con nessuno al di fuori di me. Prudenza!Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 04, 2012 14:18

Se portassi il dottor Phlox di Star Trek a Lugano, chi verrebbe?

Sondaggio informale: a qualcuno interessa una cena a Lugano con John Billingsley (Phlox di Star Trek: Enterprise)?

Per una serie di circostanze che non sto a raccontarvi, ho la possibilità di portare del tutto informalmente John Billingsley (il dottor Phlox di Star Trek: Enterprise, e ospite di Stargate e molte altre serie TV) e gentile consorte a Lugano per una Cena dei Disinformatici un po' speciale il 19 settembre alle 20:30.



Cena, foto con l'attore e autografo costerebbero 80 franchi (circa 67 euro): più siamo e meno spendiamo, ma c'è un tetto massimo di 40 persone. Io tradurrò per Billingsley, che è matto come un cavallo, come potete vedere in queste foto del suo passaggio da Ultimo Avamposto a Bologna nel 2009.



Se vi interessa, senza impegno, scrivetemi una mail (al solito topone@pobox.com) con “PHLOX” come oggetto. Per ora si tratta solo di fare una conta degli eventuali interessati: se per caso non ce ne sono, non se ne fa nulla e amici come prima. Vi racconterò i dettagli organizzativi e raccoglierò le iscrizioni formali in seguito. Fatemi sapere qualcosa entro il 5 giugno. Grazie!Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 04, 2012 14:18

Se portassi il dotto Phlox di Star Trek a Lugano, chi verrebbe?

Sondaggio informale: a qualcuno interessa una cena a Lugano con John Billingsley (Phlox di Star Trek: Enterprise)?

Per una serie di circostanze che non sto a raccontarvi, ho la possibilità di portare del tutto informalmente John Billingsley (il dottor Phlox di Star Trek: Enterprise, e ospite di Stargate e molte altre serie TV) e gentile consorte a Lugano per una Cena dei Disinformatici un po' speciale il 19 settembre alle 20:30.



Cena, foto con l'attore e autografo costerebbero 80 franchi (circa 67 euro): più siamo e meno spendiamo, ma c'è un tetto massimo di 40 persone. Io tradurrò per Billingsley, che è matto come un cavallo, come potete vedere in queste foto del suo passaggio da Ultimo Avamposto a Bologna nel 2009.



Se vi interessa, senza impegno, scrivetemi una mail (al solito topone@pobox.com) con “PHLOX” come oggetto. Per ora si tratta solo di fare una conta degli eventuali interessati: se per caso non ce ne sono, non se ne fa nulla e amici come prima. Vi racconterò i dettagli organizzativi e raccoglierò le iscrizioni formali in seguito. Fatemi sapere qualcosa entro il 5 giugno. Grazie!Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 04, 2012 14:18

May 31, 2012

Il ritorno del drago

Il primo veicolo spaziale privato raggiunge la Stazione Spaziale e torna sulla Terra



Credit: SpaceX.


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.



Questa è la prima foto della capsula spaziale privata Dragon, che ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale in orbita intorno alla Terra a circa 400 chilometri di quota, vi ha attraccato, l'ha rifornita ed ha riportato sulla Terra del carico proveniente dalla Stazione stessa. È la prima volta che un veicolo interamente progettato da privati, lanciato da un vettore altrettanto privato, realizza una missione del genere.



Certo, la NASA ha fornito parecchio supporto tecnico e logistico, ma il fatto che la SpaceX di Elon Musk sia riuscita in dieci anni (e con i propri soldi, non quelli dei contribuenti) a passare dal nulla a un veicolo completo e funzionante, facendo quello che per decenni è stato riservato solo a un esclusivissimo club di governi, è un primo passo importante verso la riduzione dei costi delle missioni spaziali e dimostra che non siamo nell'era dell'immobilismo e del rifiuto del rischio. Prossimamente in capsule come questa prenderanno posto degli astronauti.



E tutto questo è possibile grazie alla determinazione visionaria di un quarantenne che ha fatto i soldi con Internet. Roba da fantascienza.



A chi ha qualche decennio sulle spalle, i tre paracadute a spicchi rossi e l'ammaraggio della capsula Dragon hanno ricordato intensamente i ritorni delle capsule Apollo dalla Luna. Come nota Phil Plait, erano quasi trent'anni (dal 1975, con Apollo-Soyuz) che un veicolo spaziale non effettuava un ammaraggio così seguito (sempre Dragon ne aveva compiuto uno, meno pubblicizzato, nel 2010 dopo due orbite; grazie a Smiley1081 per la segnalazione). Bentornati al futuro.



Nota: non so cosa siano i segni che sembrano solchi neri sull'esterno della capsula Dragon. Aggiornerò quest'articolo non appena lo scopro.



Aggiornamento (23:17): sono i solchi nei quali sono contenuti i cavi dei paracadute, che durante il rientro sono coperti dal rivestimento di protezione termica. Lo segnala SpaceX qui nella galleria di foto della missione.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on May 31, 2012 12:50

Faccio un webinar antibufala, interessa?

Webinar di tecniche antibufala

Sono stato prenotato da Volontari per lo sviluppo per tenere un webinar sulle tecniche antibufala per giornalisti (e non solo per loro) il 4 e 8 giugno prossimi. In quattro ore di lezione interattiva in diretta via Web (due sessioni di due ore, dalle 18 alle 20, seguibili anche in differita) racconterò le origini profonde delle bufale e i loro significati, l'uso di precisione di Google e degli altri strumenti online per le ricerche e presenterò vari esempi pratici.



Se l'idea v'ispira, contattate gli organizzatori a questo link, presso il quale trovate tutti i dettagli.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on May 31, 2012 06:01

L'autogol dei catastrofisti [UPD 2012/06/02]

Sisma in Italia: stavolta i falsi profeti hanno tirato troppo la corda

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.



Forse è solo una mia impressione, ma è la prima volta che noto un coro così vistoso di critiche e proteste contro i vari sedicenti profeti e cialtroni che hanno associato il disastro del terremoto in Italia alle proprie credenze deliranti, attribuendo le scosse alle profezie Maya, agli esperimenti militari americani, al fracking e all'allineamento di Venere con il Sole e la Terra, invece di lasciar lavorare gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e diffondere le istruzioni della Protezione Civile.



Le proteste non sono solo quelle dei geologi e dei sismologi veri, stufi di sentire le bestialità terrorizzanti partorite dai dilettanti e dagli incompetenti, ma anche quelle dei cittadini comuni. Perché le leggende attribuite ai Maya vanno bene per una chiacchierata eccentrica al bar, per giocare a “non ci credo, però”, ma quando c'è da scavare tra le macerie, quelli che cianciano di profezie e annunciano nuove catastrofi rischiano di prendersi una badilata.



La riflessione di fondo, in tutta questa faccenda, a mio avviso è questa: se è vero che qualunque imbecille ha il diritto di scrivere quel che gli pare su Internet, sta però ai giornalisti e a chi fa comunicazione di massa decidere se amplificare queste imbecillità per fare audience o se tirar fuori le palle, una volta tanto, e dire chiaro e tondo ai vari Beppe Grillo, Gianni Lannes (anche qui), Rosario Marcianò e David Gramiccioli, Vale Riccione, Red Ronnie (sentitelo sbroccare), emuli di Bendandi e Giampaolo Giuliani: piantatela di dire cazzate e di spaventare inutilmente la gente, che ha già paura abbastanza per le cose reali. Se lo fate ancora, vi seppelliremo nel ridicolo e vi additeremo per quello che siete: tristi, inutili sciacalli.



Perché per come stanno andando le cose in questi giorni, fare da grancassa ai menagramo può rivelarsi facilmente un autogol per chi finora ha cavalcato le fandonie per vendere più copie o attirare più spettatori. Sto guardando te, Roberto Giacobbo.



Io, nel mio piccolo, vorrei cominciare additando questo atroce esempio di sciacallaggio segnalato da Pragmatiko: la app che “predice” i terremoti, partorita da BravoTelco (Seychelles) (vedi aggiornamento 2012/06/01) e venduta da Apple senza pudore. Già altri hanno segnalato gli sciacallaggi di Groupalia, Brux Sport e Prenotable. Vergogna a tutti.



Per chi volesse qualche altro link utile contro le corbellerie dei cialtroni:

Un articolo di Gravità Zero del 2009 sulla previsione del terremoti
Un'animazione della sequenza di scosse dal 19 al 25 maggio 
Lo sbufalamento da parte del geologo Mario Tozzi delle tesi su fracking, HAARP e previsioni, su La Stampa
Un articolo di Umberto Eco su L'Espresso, del 2007 ma sempre attuale, sul perché vogliamo che ci sia una causa artificiale dietro ogni grande evento 


E per finire, una delle immagini che sta impazzando in Rete fra chi inoltra qualunque cosa senza pensare a quello che fa: 





Tutto coincide, se scegli solo i dati che coincidono.




2012/06/01

Correzione: la versione originale di questo articolo citava la società Kryptotel come autrice della app che promette di "prevedere" i terremoti. In realtà questa società è estranea all'app. L'errore è dovuto al fatto che nella pagina di vendita della app su iTunes è indicato esplicitamente il nome “Kryptotel llc”, come si vede nella schermata qui accanto.



In questa pagina, il link associato alle parole “Sito Web di Kryptotel llc” porta a http://www.allarmeterremoto.com, che a sua volta porta ai dati di contatto di un'altra società, BravoTelco llc (“9, Ansuya Estate – Revolution Avenue – Victoria – Republic of Seychelles”)



Kryptotel ha un indirizzo molto simile ma non uguale (“Revolution Street,116 – Victoria – Repubblica delle Seychelles”). Non è chiaro perché gli autori dell'app “Allarme terremoto” abbiano usato il nome di Kryptotel nella loro pagina su iTunes.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on May 31, 2012 04:39

L'autogol dei catastrofisti

Sisma in Italia: stavolta i falsi profeti hanno tirato troppo la corda

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.



Forse è solo una mia impressione, ma è la prima volta che noto un coro così vistoso di critiche e proteste contro i vari sedicenti profeti e cialtroni che hanno associato il disastro del terremoto in Italia alle proprie credenze deliranti, attribuendo le scosse alle profezie Maya, agli esperimenti militari americani, al fracking e all'allineamento di Venere con il Sole e la Terra, invece di lasciar lavorare gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e diffondere le istruzioni della Protezione Civile.



Le proteste non sono solo quelle dei geologi e dei sismologi veri, stufi di sentire le bestialità terrorizzanti partorite dai dilettanti e dagli incompetenti, ma anche quelle dei cittadini comuni. Perché le leggende attribuite ai Maya vanno bene per una chiacchierata eccentrica al bar, per giocare a “non ci credo, però”, ma quando c'è da scavare tra le macerie, quelli che cianciano di profezie e annunciano nuove catastrofi rischiano di prendersi una badilata.



La riflessione di fondo, in tutta questa faccenda, a mio avviso è questa: se è vero che qualunque imbecille ha il diritto di scrivere quel che gli pare su Internet, sta però ai giornalisti e a chi fa comunicazione di massa decidere se amplificare queste imbecillità per fare audience o se tirar fuori le palle, una volta tanto, e dire chiaro e tondo ai vari Beppe Grillo, Gianni Lannes (anche qui), Rosario Marcianò e David Gramiccioli, Vale Riccione, Red Ronnie (sentitelo sbroccare), emuli di Bendandi e Giampaolo Giuliani: piantatela di dire cazzate e di spaventare inutilmente la gente, che ha già paura abbastanza per le cose reali. Se lo fate ancora, vi seppelliremo nel ridicolo e vi additeremo per quello che siete: tristi, inutili sciacalli.



Perché per come stanno andando le cose in questi giorni, fare da grancassa ai menagramo può rivelarsi facilmente un autogol per chi finora ha cavalcato le fandonie per vendere più copie o attirare più spettatori. Sto guardando te, Roberto Giacobbo.



Io, nel mio piccolo, vorrei cominciare additando questo atroce esempio di sciacallaggio segnalato da Pragmatiko: la app che “predice” i terremoti, partorita da Kryptotel e venduta da Apple senza pudore. Già altri hanno segnalato gli sciacallaggi di Groupalia, Brux Sport e Prenotable. Vergogna a tutti.



Per chi volesse qualche altro link utile contro le corbellerie dei cialtroni:



Un articolo di Gravità Zero del 2009 sulla previsione del terremoti
Un'animazione della sequenza di scosse dal 19 al 25 maggio
E per finire, una delle immagini che sta impazzando in Rete fra chi inoltra qualunque cosa senza pensare a quello che fa: 





Tutto coincide, se scegli solo i dati che coincidono.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on May 31, 2012 04:39

May 25, 2012

Saluti dalla Sticcon!

42!

Sono a Bellaria, dove si sta tenendo la Sticcon, un raduno annuale di appassionati di fantascienza e scienza che parte da Star Trek per abbracciare tutta la fantascienza letteraria, cinematografica e televisiva unendo anche altre manifestazioni come la Yavincon, la Nextcon e la Italcon. Sono giorni di immersione totale in conferenze e incontri con ospiti legati a questo mondo e di gran divertimento fra amici, per cui sarò offline quasi sempre fino a lunedì.



Se siete da queste parti (Bellaria), venite al Centro Congressi per vedere cosa fanno i nerd quando vogliono divertirsi seriamente. Può succedere di fare due chiacchiere con Paul Di Filippo, uno dei padri dello steampunk, o David Gerrold, lo sceneggiatore che scrisse una delle più celebri puntate di Star Trek (Animaletti pericolosi), oppure di trovarsi a cena Barbara Bouchet (che ha fatto una puntata della Serie classica di Star Trek) e Garrett Wang (Star Trek Voyager) che discutono surrealmente di modi di dire tedeschi e cioccolato svizzero. E può capitare di sentire Massimo Foschi, la magnifica voce italiana di Darth Vader in Guerre Stellari, raccontarsi accanto a un TARDIS di Doctor Who a grandezza naturale.



Gli ospiti sono davvero tanti, compresa Gates McFadden (la dottoressa Crusher in Star Trek the Next Generation), e non mancano chicche e cimeli: ieri, sul palco del Centro Congressi, Luigi Pizzimenti ha raccontato come è riuscito a incontrare tutti gli astronauti lunari delle missioni Apollo e a farsi prestare dalla NASA una roccia lunare per portarla in Italia, accompagnando il suo racconto con la presentazione di manuali originali NASA delle missioni autografati dai protagonisti. Io sto traducendo per i vari ospiti stranieri, ho portato qualche copia della nuova edizione del mio libro “Luna?” e tra poche ore presenterò un'anteprima del mio documentario libero e gratuito Moonscape, dedicato allo sbarco sulla Luna. Ieri abbiamo festeggiato il Towel Day: per commemorare Douglas Adams (l'autore della Guida Galattica per Autostoppisti). Fantascienza e scienza, insomma, stanno andando a braccetto.



Se la cosa v'interessa, potete partecipare anche virtualmente sfogliando i video e le foto che stanno già comparendo su Facebook, Flicker e mille altri posti su Internet (segnalateli nei commenti). Ma se ci siete di persona è molto, molto meglio!Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on May 25, 2012 22:58

May 23, 2012

Pronta l'edizione 2012 aggiornata di ”Luna? Sì, ci siamo andati!”

Un libro aggiornato per smontare i lunacomplottisti e per riscoprire un'avventura straordinaria

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.



Ieri, proprio mentre la capsula spaziale Dragon decollava per prepararsi ad effettuare il primo attracco di un veicolo commerciale alla Stazione Spaziale Internazionale, inaugurando una nuova fase dell'esplorazione spaziale e portando nello spazio le ceneri dell'astronauta Gordon Cooper e dell'attore James Doohan (Scotty di Star Trek), ho finito di aggiornare e ampliare il mio libro Luna? Sì, ci siamo andati! : quello che risponde ai più frequenti dubbi sugli sbarchi lunari e racconta alcune delle chicche poco conosciute di queste avventure esplorative rimaste ineguagliate a distanza di quarant'anni.



Ho aggiunto circa 14.000 parole al testo iniziale per tenere conto della nuova documentazione, sia russa sia statunitense, delle dichiarazioni e delle interviste più recenti agli astronauti e ai tecnici protagonisti delle missioni, e delle immagini offerte dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter che ha fotografato in dettaglio i siti degli allunaggi. Ho incluso anche un'appendice che riepiloga tutti i dati salienti delle missioni Apollo come guida di riferimento rapido. L'elenco completo degli aggiornamenti è


Ho pubblicato questa nuova edizione simultaneamente su carta e in formato digitale: l'edizione cartacea è acquistabile su Lulu.com oppure direttamente dalle mie mani in occasione delle conferenze che tengo su questo e altri argomenti, mentre quella digitale è scaricabile gratuitamente come PDF a bassa risoluzione e come EPUB oppure a prezzo simbolico (5,40€) in formato Kindle su Amazon.it.



A distanza di due anni dal debutto, posso cominciare a fare un bilancio di questo mio primo esperimento di editoria senza editore (il libro è interamente autoprodotto ed è distribuito tramite Amazon e Lulu, senza passare per una casa editrice: sarebbe fantascienza, se non ci fosse Internet).



Dal punto di vista della libertà d'espressione, ovviamente, non c'è paragone: il libro contiene esattamente quello che scelgo io, senza limiti di lunghezza o pressioni editoriali, e senza nessun revisore troppo solerte che ne alteri il contenuto senza chiedermi se va bene. Dal punto di vista della flessibilità, l'editoria digitale vince a mani basse: aggiornamenti, revisioni e correzioni vanno online nel giro di ventiquattro ore e non c'è da aspettare una prossima (eventuale) tiratura. Tutte le copie distribuite da quel momento in poi sono già aggiornate.



Ovviamente gestire tutta la filiera ha dei costi in termini di apprendimento e lavoro (l'impaginazione la faccio io, per esempio), ma ne vale la pena, soprattutto per un motivo: il libro resta mio. Non ho firmato nessun contratto che ne cede i diritti esclusivi a un editore che può, se gli gira, tenere il mio libro nel cassetto per dieci anni dopo la prima tiratura perché a suo parere non è più economicamente conveniente ristamparlo. C'è da sempre un conflitto di fondo fra autori ed editori: gli autori vogliono far circolare il più possibile le proprie opere, mentre gli editori vogliono controllare questa circolazione. L'autopubblicazione elimina il conflitto e mi permette di coinvolgere i lettori nel processo di produzione e revisione, fornendo un prodotto migliore per tutti.



Non posso neanche lamentarmi della resa economica, che è paragonabile a quella degli altri miei libri pubblicati tramite editori tradizionali. Con una piccola, importante differenza: le royalties degli editori tradizionali arrivano un anno dopo, mentre quelle di Amazon e Lulu arrivano nel giro di due mesi. Per chi non vive d'aria è una differenza non da poco.



Maggiori dettagli su Luna?, che presenterò di persona questo weekend a Bellaria nel corso della Sticcon, sono nell'articolo di presentazione. Buona lettura e ad astra!Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on May 23, 2012 05:06

Paolo Attivissimo's Blog

Paolo Attivissimo
Paolo Attivissimo isn't a Goodreads Author (yet), but they do have a blog, so here are some recent posts imported from their feed.
Follow Paolo Attivissimo's blog with rss.