Michele Orti Manara's Blog, page 15
September 19, 2017
il karma del volume
Per anni ho ascoltato la musica a un volume giudicato troppo alto da mio padre, che infastidito mi cazziava.
Adesso lui ascolta la tv a un volume che giudico troppo alto, e infastidito lo cazzio.
Si noti il geniale meccanismo a chiasmo con cui il karma sta punendo entrambi, semplicemente scambiando i ruoli di cazziato e infastidito.
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September 13, 2017
lasciamo perdere
Come si fa a non raccontare ex post? Possibile che niente possa mai essere realmente espresso, reso nel suo neutro divenire, possibile che non si riesca a riprodurre il balbettio dell’attimo nascente? Come mai noi, nati dal caos, non possiamo entrarci in contatto e non facciamo in tempo a vederlo che subito sotto gli occhi ci spuntano ordine.. e forma… Pazienza. Lasciamo perdere.
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Witold Gombrowicz
Cosmo (1965)
traduzione di Vera Verdiani
il Saggiatore, 2017
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July 14, 2017
un problema
È ormai tempo che mi dedichi al mio problema. Chi non ce l’ha, un problema – ciascuno ne ha uno e perfino più d’uno. Hanno valori diversi: il problema principale invade il centro dell’esistenza, rimuove gli altri. Senza sosta ci accompagna come un’ombra e incupisce la mente. È lì anche quando ci svegliamo di notte; ci balza addosso come un animale.
Un uomo di tanto in tanto ha mal di testa; non è piacevole, ma esistono dei rimedi. Il caso si fa serio se un giorno egli sospetta che ci sia sott...
May 17, 2017
buone notizie
Allora fammi provare così. Il mondo non può mai essere migliore di quello che gli permettiamo di essere. Prendi un mondo buio come quello in cui vivi tu, e non ci saranno mai grosse sorprese, in fatto di buone notizie.
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Cormac McCarthy
Sunset Limited (2006)
trad. it. di Martina Testa
Einaudi, 2014
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May 12, 2017
la sindrome dell’anticipatore
Una volta, son passati tanti anni, parlavo con uno scrittore.
Cosa stai leggendo?, mi chiese.
Il romanzo tal dei tali, risposi io, non lo conoscevo ma poi l’ho trovato in una di quelle collane in allegato a un quotidiano, e mi sa che mi sono innamorato.
Ero giovane, ero tendente al romanticismo, sapete com’è.
Lo scrittore mi guardò con disgusto.
Gli allegati non li devi leggere, disse, lasciando intendere che quella era mercificazione, moda e merda del demonio, che lui l’autore lo conosceva g...
April 26, 2017
guarda là!
Mi è venuto in mente di quando con un mio amico, che non nomino per non coinvolgerlo in questa risacca di idiozia adolescenziale, ci si fermava sul marciapiede guardando in su, e Guarda là, si diceva, Pazzesco, si diceva, si indicava per aria e Mai visto niente di simile, si diceva, finché dopo un po’ c’era un capannello di persone che si fermava di fianco a noi e guardava su, tutti zitti, nessuno che chiedeva niente, e dopo un po’ Ah no, si diceva, non è niente, e si andava via lasciando lì...
April 23, 2017
la dose di menzogne
Se si mette in questione la genialità dell’incompreso, quello risponderà con la volgarità e il torrente di insulti di cui è capace. Ma se lei adula sistematicamente un mostro di amor proprio, quello che l’avrebbe uccisa alla minima provocazione, finirà per diventare un suo lacchè. L’importante è saper distribuire adeguatamente la dose di menzogne. Inventore o poeta, diventerà un servo.
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Roberto Arlt
I sette pazzi (1929)
trad. it. di Jaime Riera Rehren
Einaudi, 2013
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April 5, 2017
dialoghi del bus #9
(parlando al telefono)
“No! No! Non gli ho riso in faccia, io non rido in faccia a nessuno! Perché non va bene, e io non rido in faccia! A meno che uno non arriva, non so, vestito, non so, con una parrucca, oppure fa uno scivolone, o si rovescia qualcosa addosso, non so…”
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March 18, 2017
la puttana, la spia, l’aguzzina
«Ascoltami» aggiunse, con una torva solennità, «e ricordati: io sola sono vera e sarò finché vivo. Voi, gli altri, siete appena barlumi e finzioni che sento respirare e parlare al mio fianco. E la storia non riguarda che voi, io non so cosa vuol dire. Capiscimi: nei miliardi dei secoli passati e futuri io non so trovare evento più importante della mia morte. E tutte le carneficine e derive di continenti e scoppi di stelle sono soltanto canzonetta e commedia al confronto di questo minuscolo e...
March 3, 2017
imparare a sopravvivere
Sapeva che nel mondo della scuola non avrebbe fatto mai progressi, che non si sarebbe mai guadagnata una posizione inattaccabile — ammesso che esistesse. Ma non era infelice, se si esclude il problema di non poter andare in bagno. Imparare a sopravvivere, non importa a costo di quante precauzioni e vigliaccherie, di quali paure e brutti presentimenti, non è la stessa cosa che essere infelici.
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Alice Munro
Chi ti credi di essere? (1977)
trad. it. di Susanna Basso
Einaudi, 2012
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