Michele Orti Manara's Blog, page 13
June 10, 2019
cesso
La moglie di Sabatini è un cesso.
Fu la prima cosa che pensai quando me la presentò alla cena di Natale dell’azienda.
Lui: unghie curate, abiti su misura, giovane, affascinate, profumato.
Lei: un cesso.
Mia moglie, pur con tutte le sue imperfezioni e con vent’anni in più, è decisamente più desiderabile, pensai; e non era certo l’amore a parlare, perché di quello, dopo tutto il tempo passato insieme, ho l’impressione che non ce ne resti granché.
Comunque, la disparità tra Sabatini e signora mi...
voglio sapere
Voglio sapere ciò che dice la gente di quello che ho scritto, disse, lo voglio sapere in ogni momento e da tutti, e invece dico in continuazione, non mi interessa quello che dice la gente, dico, non mi interessa, mi lascia indifferente, e intanto non faccio altro tutto il tempo che bruciare dal desiderio di saperlo, e non c’è niente che io aspetti con altrettanta trepidazione, disse. Mento quando dico, a me non interessa l’opinione del pubblico, a me non interessano i miei lettori, mento quan...
April 19, 2019
dialoghi del bus #11
“Gli zarri* sono crudeli ma sono giusti.”
*milanese per tamarro
April 16, 2019
nuno tuno
A un certo punto il disc-jockey ossia imbonitore tra disco e disco della radio Nuno Tuno nel bel mezzo di uno sproloquio si è messo a sbavarsi in un modo che in tutta la Rai non si era mai vista una persona che si sbavasse in quel modo; venne portato in uno sgabuzzino e lì Nuno Tuno continuò a sbavarsi tra l’ammirazione generale. Questa bava che ormai lo ricopriva dalla testa ai piedi si andava intanto raffreddando e solidificando in una cuticola protettiva che lo rinchiudeva tutto intero tra...
December 14, 2018
A Christmas Terror
[image error]Babbo Natale si guardò attorno, nella silenziosa notte polare. Si asciugò gli occhi, poi appallottolò la letterina che aveva appena finito di leggere e si avviò verso la stalla delle renne.
Caro Babbo Natale, diceva la letterina, quest’anno come regalo ti chiedo una cosa facile e difficile allo stesso tempo.
Le renne dormivano, ognuna nel proprio box. Babbo Natale si chinò su una renna addormentata. Le tagliò la gola, la renna emise un gemito, poi più nulla. Il sangue iniziò a impregnare la...
December 12, 2018
non sorridere durante il lavoro
“Per darti un’idea di com’è fatta questa città ti dico una cosa. Quando a Genova è arrivato il McDonald’s, hai presente?” “Hamburger” annuì Stanko. “Esatto. Il personale dei McDonald’s ha un contratto particolare, uguale in tutto il mondo. Chi lavora lì deve sorridere ai clienti, c’è proprio scritto nel contratto. Le cassiere devono sorridere mentre ti servono, se non lo fanno ti puoi lamentare con il direttore e farle licenziare”. “Agli americani piace la gente sorridente”. “Ai genovesi inve...
December 11, 2018
mani avanti
Roberto arriva alle 8.40, puntuale come sempre.
Quando salgo in macchina la prima cosa che dice è «Oh, ma che faccia hai?».
«La faccia di uno che ha dormito per terra» dico io. «I gemelli hanno pianto ininterrottamente, a turno, dalle undici alle due. A un certo punto non ne potevo più di fare la spola tra un lettino e l’altro, mi sono steso un attimo, e mi sono svegliato stamattina alle sei e mezza».
«Mani avanti?» dice Roberto.
«Eh?»
«Metti le mani avanti? “Sono stanco, non ho dormito…”, così...
November 18, 2018
ingenuità
Ai controlli di sicurezza dell’aeroporto:
Controllora: Ehi! Ehi tu! Hai il compasso nell’astuccio?
Ragazzino: S-sì…
Controllora (girandosi e urlando): Mariaaa! Sì, è un compasso! Lo vuoi vedere? Ma no dai è solo un RAGAZZINO INGENUO! Ok! (rivolta al ragazzino) Vai pure.
FINE
October 29, 2018
bravi merli
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Ieri notte dormivo per terra di fianco al letto di mia figlia che aveva un po’ di febbre e bisogno di conforto e mi ha svegliato che saranno state le tre urlando PIPÌ! ma in realtà mica le scappava solo che era sudatissima e allora mi sono alzato ho preso il pigiama pulito dall’armadio sbattendo contro le ante di faccia come una mosca instupidita perché morivo dal sonno e dopo averla cambiata mi son rimesso giù per terra e mentre provavo a riaddormentarmi mi son venuti in mente quelli che co...
September 19, 2018
almeno una telefonata, grazie
Al suicidio ho pensato solo una volta, da bambino. Facevo i capricci perché mio padre non mi voleva comprare un robot giocattolo, peraltro molto più economico della bottiglia di vino che aveva comprato per sé. Andai a rubare una cravatta dal suo armadio, me la annodai al collo e poi, in lacrime, annunciai che stavo per impiccarmi. Fu una prova d’attore così riuscita che ancora oggi mi ci rivedo benissimo. Mio padre, imperturbabile, mi degnò giusto di un’occhiata e poi si dedicò ad altro. Quan...


