Michele Orti Manara's Blog, page 10
March 4, 2021
di tutti
Figli che litigano per un maledetto cubetto di Lego arancione (“Ce ne saranno almeno 20 uguali a lui, ma questo è il mio”), padre che gira per la casa con addosso una maglietta di The Texas Chainsaw Massacre canticchiando in falsetto “Tutto è di tutti, tutto è di tutti” finché le parole smettono di avere senso, “Tutto è di tutti, tutto è di tutti” (a me il cavatappi, presto) “… di tutti, di tuttiiiii…”
January 27, 2021
ragione
Quel che è successo, in breve, è che ci ha dato retta, a tutti quanti, si è presentato sul dischetto con una certa spavalderia e la testa piena di distrazioni, così facendo l’ha sparata alta, la squadra è retrocessa, la società per poco non fallisce, i tifosi lo hanno preso così di mira che ha dovuto cambiare squadra, ma anche là le cose sono andate sempre peggio, ha messo su peso e nel giro di due anni ha smesso di giocare, e adesso se sente oscene puttanate retoriche – sulla fantasia sull’altr...
January 21, 2021
ampone, ampone
“Uno dei ricordi più vecchi che ho è il mio quinto compleanno. Eravamo tutti e quattro a casa, perché mio fratello i giorni prima aveva avuto la febbre alta e la tosse, e allora i miei avevano deciso di tenere a casa anche me. Per prudenza. Ricordo che dopo aver aperto i regali abbiamo preso la macchina, siamo usciti dalla città, e più andavamo avanti più aumentava la nebbia. Ma a me piaceva, mi sembrava una gita anche se non stavamo andando in un posto piacevole. Quando siamo arrivati l’entusia...
January 14, 2021
esaurimento
Come verso certe persone, che appena le vedi ti comunicano una sensazione di antipatia prima ancora che abbiano aperto bocca, prima ancora di conoscerle anche solo superficialmente, io ho sviluppato un’avversione violentissima e immotivata – anche perché il sapore neanche mi dispiace – verso il cavolo cappuccio, e tutto per colpa di questo suo nome sghembo, doppio, non si capisce, è vegetale, è tessile, ma che cosa vuol dire, cavolo cappuccio?, ma che roba è, cavolo cappuccio!, ma come si fa. So...
January 11, 2021
una piccola fortuna
Chi è originale, chi ha paura di salire su un treno, chi salva i piccioni, chi crede di essere sempre malato, chi vive un amore immaginario, chi sviene quando vede partire una aereo, consente all’altro di accedere all’insondabile senza riconoscerlo come proprio. Una piccola fortuna.

Sara Gamberini,
Maestoso è l’abbandono
Hacca (2018)
December 30, 2020
2-0
Era il 1993, quindi avevo 14 anni. Giocavo a calcio da quando ne avevo 7, ruolo difensore centrale, ma uno di quelli puliti, che cercano l’anticipo. Mai entrato sulle gambe di qualcuno, un solo cartellino giallo – per proteste – in carriera. E poi, in una semifinale tiratissima, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con l’arbitro girato, il centravanti si gira e pam, mi molla un pugno nel costato. Niente di molto doloroso, credo volesse più che altro provocarmi. Al che io, ragazzino mite e privi...
December 29, 2020
chirashi
Chirashi, consolazione nei tempi bui, acquolina della mia bocca. Chi-ra-shi: la punta della lingua deglutisce per tenere a bada la saliva, poi gratta il palato e poi torna a deglutire. Era un pensiero, null’altro che un pensiero, al mattino. Era un desiderio, nel primo pomeriggio. Ora invece è deciso: stasera mi ci sfondo.
December 16, 2020
combacia
Tua figlia si sveglia con una tosse secca, raschiata, brutta.
Se fosse il 2019, tutto normale, un cucchiaio di sciroppo, due volte al giorno.
Invece è il 2020, prenota un tampone a pagamento, mettiti in macchina, mettiti in fila.
Tua figlia, in coda, si annoia; chiede un cartone animato sul telefono, quindi lo cerchi, lei si calma. Ma chiuso in macchina, senza il telefono, senza niente da leggere (segnatelo per il futuro: lascia sempre un libro in macchina, che non si sa mai), quello che si anno...
December 15, 2020
cena con geni
Ieri notte ero a cena con Bernhard e Canetti, e quando dicevo che il primo era uno dei più grandi scrittori del Novecento, il secondo – che era ancora molto giovane, e altissimo, due metri o giù di lì – se la prendeva molto. E poi mi offriva degli stupefacenti.
December 10, 2020
goccioloni
Stavo pensando: non sono uno che piange tanto spesso. Allora ho deciso di fare una lista delle cose (tragedie escluse) che mi fanno commuovere ogni volta. E mica parliamo di un po di umidità, ma di almeno un paio goccioloni che vengono giù. Eccola qua.
Don Gately che si sveglia su una spiaggia ghiacciata, e pioveva da un cielo basso, e la marea era molto lontanaLucio quando dice Ma come sempre in fretta non ti fermi mai e poi, soprattutto, TurudududuGilardino, cerca il due contro uno, dentro...

