Alessio Brugnoli's Blog, page 269

February 3, 2014

Segnalazioni da Quaz Art


Un paio di segnalazione da Quaz Art, ripartita alla grande dopo i recenti attacchi hacker.


Il primo, un articolo di Emanuela Cinà sull’evoluzione della musica negli anni Ottanta, argomento che interessa i vecchietti come me.


Il secondo, il comunicato stampa ufficiale di uno dei contest più importanti e interessanti per gli artisti digitali. 


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Published on February 03, 2014 05:42

Progetto Estinzione


Come alcuni sanno, da qualche tempo sto lavorando al progetto Estinzione con Giorgio Sangiorgi, di cui ho scritto circa un terzo


In pratica, è il tentativo di replicare quanto succede normalmente nella fantascienza americana, ossia la scrittura a quattro mani.


Come funziona ? Giorgio mi ha fornito il concept e il dipanarsi generale della trama, io la sviluppo, caratterizzando personaggi e ambientazione.


Il che è molto divertente: per i personaggi, sto recuperandone alcuni provenienti da miei racconti, pubblicati anche dall’Edizioni Scudo, semplicemente perché le loro vite narrative mi parevano sospese e secondo me, avevano ancora qualcosa da dire.


Nell’ambientazione, sto traendo a piene mani idee da due generi che mi hanno sempre affascinato, ma che ho bazzicato poco: il cyberpunk e il weird postapocalittico, il tutto secondo una declinazione italiana...


Le due sezioni del romanzo, infatti, saranno ambientate in una Roma più o meno irriconoscibile.


In più, per aggiungere un pizzico di sale al tutto, sto inserendo qualche mia idea filosofica sull’evoluzione


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Published on February 03, 2014 05:32

February 1, 2014

Domande al (sotto)Marino

marino_6


 


Molti mi accusano di essere prevenuto nei confronti del nostro buon sindaco: ma dopo la giornata di ieri, con una Roma annegata, dove le pozzanghere sembravano piscine e dove per traversare la strada dovevi chiamarti Mosè, è un miracolo che non dia fondo al mio turpiloquio.


Mi limito quindi a fare qualche domanda


1) Il 27 agosto 2013, in un tweet, caro sindaco scrisse le testuali parole


Pronto il progetto di vera pulizia dei tombini. Lavoriamo perché una acquazzone non metta in ginocchio la città


Mi ricordo pure che ci fu qualche polemica, perchè sembrava come tale progetto fosse già finanziato dall’amministrazione Alemanno. Domanda brutale. Tale pulizia dei tombini è stata mai realizzata ? Se non è stata realizzata, quali sono i motivi ? Se invece tale progetto è partito, siamo sicuri che sia stato realizzato con tutti i crismi, visto quello che è accaduto ?


2) Lei ha parlato di fenomeno imprevedibile e di alluvione lampo… Ora peccato che mercoledì tramite fax e giovedì sul sito era stato annunciato l’allarme meteo da parte della Protezione Civile. Lei ne era al corrente, oppure tale comunicazione si è persa tra i meandri della sua amministrazione ?


Nel caso fosse stato al corrente, perché non preso i dovuti provvedimenti, a differenza di altri suoi colleghi sindaci ?


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Published on February 01, 2014 02:44

January 31, 2014

(Im)pressioni I (Inverno)

Hokusai


 


Arido ghiaccio


il cuore morto opprime


 


Sogno d’estate


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Published on January 31, 2014 03:51

CCA WARSAW: FUTURE PERFECT. Contemporary Art from Germany

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FUTURE PERFECT.



Contemporary Art from Germany


curated by  Angelika Stepken and Philipp Ziegler


Artists: Nairy Baghramian, DAS INSTITUT (Kerstin Brätsch & Adele Röder), Mariana Castillo Deball, Cyprien Gaillard, Dani Gal, Annette Kelm, Jutta Koether, Armin Linke, Antje Majewski, Henrik Olesen, Yorgos Sapountzis, Nora Schultz, Nasan Tur, Danh Vo, Clemens von Wedemeyer.


CCA | Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle Warsaw


February 1 – April 21, 2014

opening: January 31, 2014, 6:00 PM

press conference: 
January 31, 2014, 11:00 AM


 


From the 1st of February to the 21st of April 2014, at the CCA Ujazdowski Castle in Warsaw, there will be an opportunity to view the works of noteworthy artists who are creating the contemporary German art scene. Curated by Angelika Stepken and Philipp Ziegler, the exhibition Future Perfect. Contemporary Art from Germany has been put together by sixteen artists – being a part of the middle and younger generations – mainly based in Berlin, but originate from various countries such as France, Norway, Greece, Vietnam, and Mexico.


The exhibition is trying to question our ability to speak about the future in the present world. “Future perfect,” in fact, is a tense describing events and activities that will be completed (or not) before, after, or at some point in the future. The tense can also be used to predict events and is one of the more enigmatic forms of describing time. From this perspective, the works that constitute the exhibition pertain to the issue of an uncertain future and what can create it – in relation to the past and present. The future becomes a concept, an object of speculation and predictions, an attempt to escape from the patterns of thinking, but also a reference to contemporary struggles and thoughts about possibilities and impossibilities.


The opulence of the ideas is portrayed in the form of their presentation. The artists, who contribute their creative output to the exhibition, use a variety of media: film, photography, sculpture, painting, installations, and collages. The artists encourage the public to employ the same creative approach, as they did in their works, to the interpretation of the past and thinking about what may possibly lay ahead of us. Perhaps a joint creative activity is just what we need to reduce the fear of a vague tomorrow?


Future Perfect is the most recent touring exhibition from the ifa(Institut für Auslandsbeziehungenwww.ifa.de). Thanks to cooperation from the Goethe-Institut and CCA Ujazdowski Castle, the exhibition will be presented in Warsaw for the first time within the frame of its world tour.


The Goethe-Institut in Warsaw supports the exhibition with a rich program of collateral events.


The exhibition is accompanied by a publication in German and English.

Co-organiser: Goethe-Institut


Executive producer: ifa (Institut für Auslandsbeziehungen)


CCA’s media patrons: TOK FM, Elle Decoration, Harper’s Bazaar, KMAG, Aktivist, Warsaw Insider, Hiro, Stolica, Label Magazine,artinfo.pl, PURPOSE


Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle Warsaw is a National Cultural Institution supported by Ministry of Culture and National Heritage.


For further information, press kit and images please contact:


Zofia Chojnacka, CCA Press Office

mobile  +48 510 160 637

tel. / fax +48 22 625 05 22

e-mail: biuroprasowe@csw.art.pl


Max Fuzowski, Business&Culture Agency

mobile +48 791 919 109

e-mail: csw@businessandculture.pl

+48 22 464 83 97


Lara Facco, CCA International Press Office

Mobile: +48 510 160783+39 349 2529989

tel: +48 22 628 12 71 ext. 132

e-mail: pressoffice@csw.art.pl



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Published on January 31, 2014 03:34

January 30, 2014

Magical Mistery Blues


Magical Mistery Blues


martedì 4 febbraio ore 21.00


Teatro di Tor Bella Monica


Indirizzo: Via Bruno Cirino, 00133 Roma

Telefono:06 201 0579


coro Gospel Joy To The World, dirige Lia Somma

voci Lia Somma, Remo Simoncelli, Elena Di Nisio

chitarre Andrea Renzi, Dario Fiori, Emanuele Desideri, Fabrizio Cordasco, Remo Simoncelli

piano e tastiere Fabrizio Cristiani, Marco Abbondanzieri

basso e contrabbasso Maurizio De Simone, Maurizio Longo

batteria Antonello De Simone, Dario Sorgiovanni

voci recitanti Claudia Caoduro, Fabiola Giuliano, Stefano Viezzoli

testi Marco Abbondanzieri

Clamacults


“La possibilità di esibirsi su un palco o solo davanti pochi amici non è altro che il desiderio, neanche tanto latente, di ogni musicista che si rispetti. Le musiche nere per eccellenza il Gospel, il Blues e il loro parente stretto il Jazz, hanno questa prerogativa: coinvolgono i musicisti e il pubblico nella spirale delle note e dei suoni prodotti nelle performance dal vivo. Lo spettacolo è lo scorrere dei suoni, ora vincolati da rigidi schemi armonici e dal canto, ora liberati in una improvvisazione pura, sempre però col rispetto del pubblico e della forma dove i richiami alle grandi composizioni del genere sono d’obbligo. Alcune narrazioni esplicano le performance dei musicisti con riferimenti ora tecnici, ora storici, con gli intrecci di personaggi che hanno reso questa musica più affascinante, dalla sua radice fino alle forme più moderne.”


Marco Abbondanzieri


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Published on January 30, 2014 02:15

Buchi neri o colini grigi ?


Uno dei temi più sfruttati e affascinanti della fantascienza è quello dei buchi neri, tanto che il concetto di singolarità, nato come termine tecnico relativo alla soluzione di Karl Schwarzschild alle equazioni di campo di equazioni di campo di Einstein, è diventata metafora del cambiamento epocale, al di là del quale il futuro è imprevedibile.


Come molti sanno, se il concetto di buco nero va bene per la relatività generale, fa a pugni con la meccanica quantistica.


Negli anni Settanta, Hawking cercò di risolvere il problema, ipotizzando che per una serie di effetti quantistici i buchi neri possano emettere una radiazione termica analoga a quella di un corpo nero dalla temperatura inversamente proporzionale alla massa del black hole.


Tale radiazione termica deriva dalle fluttuazioni quantistiche del vuoto che avvengono nei pressi dell’orizzonte degli eventi; queste creano delle coppie particella-antiparticella che rimarrebbero virtuali, se non fosse per la gravità del buco nero che attira a sè una delle componenti della coppia, mentre l’altra fugge nel vuoto cosmico.


Per rispettare il principio di conservazione dell’energia complessiva, la particella che è precipitata nel buco nero deve avere energia negativa (rispetto a un osservatore che si trovi lontano dal buco nero). Mediante questo processo il buco nero perde massa e a un osservatore esterno sembrerebbe che il buco stesso abbia appena emesso una particella.


Quindi il buco nero “evaporerebbe” con il Tempo, dissolvendosi in fine in un violento lampo di raggi gamma… Tutto bene, quindi ?


Mica tanto, perchè la meccanica quantistica impone un altro vincolo: la conservazione dell’informazione.


La radiazioni di Hawking è come un rumore bianco: qualsiasi cosa entra nel buco nero, da un fotone all’astronave di Galactus, uscirebbe sempre la stessa cosa, impedendo quindi di conoscere il passato. Come fare quindi per salvare capra e cavoli ?


La fantascienza classica non si porrebbe il problema: l’informazione finisce in un universo parallelo o un altre porzioni dello spazio tempo, così riusciamo ad andare più veloci della luce.


Purtroppo la fisica non è una puntata di Star Treck, nè un capitolo di un mio romanzo, indi per cui, applicando il rasoio di Ockham, ci si è orientati ad una soluzione più semplice.


Un paio di anni fa, un team di fisici con a capo Joseph Polchinski sviluppò un nuovo modello di orizzonte degli eventi, ipotizzando come il buco nero fosse circondato da una zona spaziotemporale ad alta energia, chiamata firewall (anche i fisici, oltre che gli informatici, da ragazzi hanno giocato a D&D… Gary Gygax è uno dei misconosciuti padri del contemporaneo, altro che Derrida e seguaci).


Embè che cambia ? Senza perdersi in formule astruse, questa soluzione permette di conservare l’informazione (per chi è interessato, qui viene spiegato l’arcano…)


Tutto risolto ? No, perché la soluzione di Polchinski contraddice infatti il principio di equivalenza di Einstein, alla base della relatività generale.


Stiamo quindi a punto e accapo ? No perché Hawking propone una soluzione di compromesso: per usare una metafora poetica ipotizza come l’orizzonte degli eventi non sia piatto come una tavola, ma simile all’acqua del mare, increspata da onde.


In sostanza gli effetti quantistici attorno ai buchi neri provocherebbero fluttuazioni imprevedibili nella struttura spazio-tempo, così da non permettere l’esistenza di una vera e propria linea di confine, ma orizzonti apparenti dominati da processi caotici, regioni turbolente, ma non nette.


Dal punto di vista della Relatività generale i due orizzonti sarebbero identici, conservando così le leggi fisiche di Einstein. Ma, da un punto di vista quantistico, l’orizzonte apparente in alcuni casi può anche sparire, lasciando così fuoriuscire radiazioni dal buco nero.


Possiamo stappare lo spumante ? Purtroppo ancora no: se i processi sono caotici, non possiamo fare alcuna previsione su cosa uscirà fuori dal buco nero, al limite definire degli attrattori strani, il che rende assai complicato stabilire a priori delle previsioni verificabili che possano invalidare o confermare l’ipotesi di Hawking. Per farla breve, siamo passati dal “Non abbiamo informazione” a “Non possiamo capire l’informazione”.


In più, gli astronomi non sarebbero in grado di rilevare alcuna differenza nel comportamento dei buchi neri rispetto a ciò che hanno già osservato fino a oggi.


Ritorniamo così alle solite antinomie kantiane, a cui bisogna credere per fede, non per prove concrete.


Ammettiamo però che Hawking abbia ragione, cosa cambierebbe nella narrativa di fantascienza nel passaggio dai buchi neri classici ai colini grigi ?


La nascita di tante idee nuove, come ad esempio ipotizzare razze di “rigattieri spaziali”, che vivono a distanza di sicurezza dall’orizzonte degli eventi e le cui civiltà sfruttano la radiazione di Hawking come fonte di energia, con l’economia basata sul riciclo e ricostruzione dell’informazione emessa dal buco nero.


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Published on January 30, 2014 01:42

January 29, 2014

Sul fronte della scrittura

bocklin(300dpi)2


 


Ogni tanto mi dedico allo Stato Avanzamento Lavori come scrittore, per fare il punto di quanto sto combinando…


Lithica


Ho consegnato all’editor la seconda versione. Di fatto, ho accentuato la componente sperimentale e connettivista, secondo le seguenti linee guida:



Moltiplicare e intrecciare le voci narranti, per dare l’impressione della soggettività e dell’incomprensibilità del reale, omaggiando Ian McDonald . Di fatto, la lettura del Fiume degli Dei mi ha illuminato.
Trasformare il tempo in un origami, con l’uso di visioni e flashback, per sfuggire all’unità aristoteliche e rendere la complessità del caos quantistico.
Citare e riscrivere, in maniera più o meno esplicita, i classici della letteratura dell’Ottocento, da quella colta ( Flaubert, Proust, Verga ) a quella popolare (Verne, Conan Doyle, Salgari ). Un gioco letterario, per omaggiare il buon P hilip José Farmer . Tanti hanno chiacchierato di postmoderno, lui lo ha realizzato concretamente nella scrittura
Mischiare i vari tono narrativi, dall’ironico allo splatter, per rendere la complessità contraddittoria della vita.
Se ne Il Canto Oscuro ho creato un cattivo scialbo, per rendere l’idea della banalità del Male, qui invece seguire una strada differente, per mostrare gli incerti confini dell’etica…
Applicando il consiglio di Giampietro Stocco , accentuare le atmosfere new weird, già presente in diversi miei racconti

Insomma di carne al fuoco ne ho messa, speriamo non bruci !


Noè


Grazie a Marco Vecchi, più per gioco che per altro, ho partecipato alle selezione di Writers Magazine per l’antologia 365 RACCONTI SOTTO L’OMBRELLONE.


Inaspettatamente, hanno scelto il mio racconto. Devo dire che scriverlo, asciugando la mia prosa, è stata una bella sfida


Hafgufa


Ho cominciato la riscrittura, tagliando dei pezzi ridondanti e cambiando il POD, dal narratore onnisciente alla prima persona


Navi Nere


Finalmente, mi sto dedicando al progetto a quattro mani con Giorgio Sangiorgi, relativo al first contact tra terrestri e Alieni, in cui vorrei far comparire personaggi citati in altri miei racconti, come  quelli de Il Vecchio Jo


Spero di finirlo entro l’anno !


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Published on January 29, 2014 02:58

29 gennaio

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Il 29 gennaio è un giorno che mi fa sempre riflettere e mi riempie di malinconia, perché ricco di lutti personali.


Conosco il dolore di vivere, so razionalmente che l’Universo è un paradosso privo di senso e la che coscienza è un epifenomeno del sistema nervoso, emergente da processi caotici.


Eppure non riesco a rinunciare alla speranza, forse infantile, che qualcosa esista oltre la morte. Non per la sopravvivenza del mio Ego, poco mi importa… Ma per la possibilità di rivedere le persone care.


Oggi ricordo la nonna materna, la cui personalità, a volte ingombrante, ha lasciato un vuoto nella mia famiglia: spesso mi capita di sorridere al pensiero che mio padre, che tanto la criticava, con il tempo tende ad assomigliarle sempre più, con pregi e difetti…


E il buon Massimo Prizzon... E’ strano come il Tempo il tempo non calmi il Vuoto, ma lo renda più sottile e traditore. Sei convinto di essere sceso a patti con lui e poi all’improvviso salta fuori, colpendoti quando sei più indifeso. Basta un gesto, una foto, un ricordo.


Non so che fine abbiate fatto, tu e mia nonna: dovunque siate, Paradiso, Nirvana, Verdi Praterie, vi auguro ogni felcità… Mi mancate tanto…


 


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Published on January 29, 2014 00:37

January 28, 2014

Il Sole Forse

il sole


Daniela Basti

Presenta

“Il Sole Forse”

I Sogni e i malesseri e i progetti dei detenuti attraverso una voce poetica

Casa Editrice Lietocolle ed 2013

A cura di Olga Garofalo


7 febbraio 2014

Ore 18:00

Presso associazione “Antico Lavatoio Contumaciale”

Piazza Perin del Vaga 4- 00196 Roma

Relazioni: Mirella LoIacono e Fortuna della Porta

Partecipa il Tenore: Pino Ingrosso

Con

Canti dal carcere


Daniela Basti, infatti, laureata in Lettere Moderne e in Psicologia, ha insegnato per più di un decennio presso la Casa di Reclusione romana di Rebibbia, dove ha realizzato diverse proposte educative e culturali (tra cui quella che si è concretizzata nella pubblicazione del libro Ricette d’evasione), e continua a rapportarsi tuttora all’ambiente carcerario operando nel Centro Clinico di Regina Coeli e presso Rebibbia con progetti a carattere psicologico e con una costante attività di volontariato.

Buffet

Info e contatti:

email: tomasobinga@fastwebnet.it

http://www.lavatoiocontumaciale.it


tel: 0636301333 cell:3343708222


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Published on January 28, 2014 02:29

Alessio Brugnoli's Blog

Alessio Brugnoli
Alessio Brugnoli isn't a Goodreads Author (yet), but they do have a blog, so here are some recent posts imported from their feed.
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