Andrea Viscusi's Blog: Unknown to Millions, page 9

August 16, 2022

Westworld 4x07 - Metanoia

Altro episodio, altro finale di stagione. In questa puntata abbiamo la tanto attesa renunion di tutto il cast principale, il classico showdown in cui tutti convergono in un unico posto, che ovviamente è la torre, e qui hanno il loro confronto. Prima di questo però c'è un altro showdown più personale, quello tra HiB e William in stasi: dopo gli scrupoli di coscienza dell'episodio 5, Host-William è ancora turbato e si rivolge al suo involontario creatore, l'originale da cui lui è stato copiato, il suo modello base. E quello che trova non è compassione ed empatia, ma nemmeno rabbia o invidia, solo condiscendenza. William era funzionalmente morto molto tempo fa, quando è uscito dalla terapia dopo aver acettato che "if you can't tell doesn't matter" e ha riconosciuto che il suo ruolo non fosse altro che quello del distruttore. E se ora c'è qualcun altro, più forte e durevole di lui, a prendere in carico quel ruolo, tanto gli basta. HiB trova nel proposito iniziale di William, quello che aveva fin dall'inizio della serie quando è tornato nel parco dopo il suicidio della moglie, la sua vera missione. Quindi, in un certo senso, HiB è proprio William.

 

La "metanoia" sarebbe un profondo cambiamento di opinione che comporta l'uscita da una stasi morale, e questo probabilmente è proprio quello che vediamo. Ma non solo in William: ci sono altri due possibili soggetti ad aver subito questa trasformazione. Una è Maeve, che se nella simulazione di Bernard mirava soltanto a entrare nel Sublime (mi hanno fregato iniziando la puntata nella simulazione, perché pur essendo abituato al diverso scale ratio, non ci ho fatto caso iniziando a vedere da subito in quelle proporzioni) per ricongiungersi alla sua famiglia, adesso dopo che Bernard le ha prospettato le vere alternative sceglie comunque di combattere, anche se le possibilità sono remote. Infatti, nel confronto con Hale, lo dice chiaramente: "non siamo qui per vincere, ma c'è speranza".

E Halores è infatti l'altra possibile vittima di metanoia. Già nell'episodio scorso era sembrata tentennare durante l'ennesimo fidelity test di Caleb, e anche adesso non sembra per niente felice quando si prepara a "trascendere" per entrare nel suo nuovo non-corpo (anche perché in effetti quei piedistalli senza braccia non sembrano essere una soluzione pratica per vivere nel mondo, ma evidentemente l'avanzatissima intelligenza degli host li ha portati a capire che non hanno bisogno di mani) e sembra mossa dalle parole di Maeve dopo il loro combattimento. Forse anche lei si è resa conto che non c'è più possibilità di vittoria, per nessuno... peccato che a risolvere i dubbi ci sia proprio HiB.

Prima di parlare del finale vale la pena fare un accenno anche a Christina/Dolores e il suo momento di risveglio, che anche se non è completo perché non la riporta a riprendere coscienza completa di sé stessa le dimostra che non è chi pensa di essere. Di fatto, come Teddy le dice (chiamandola anche per nome) lei "non è reale". Certo, in WW la definizione di "reale" è molto flessibile e ci sono numerosi modi di interpretare questa frase. La più gettonata è che Christina sia l'IA della torre, quella che impartisce i comandi alla popolazione umana infetta, modellata su Dolores (perché di chi altri si sarebbe potuta fidare Halores?) ma inconsapevole del suo ruolo. Il fatto che dopo la distruzione della torre non riesca più a far obbedire le persone ai suoi ordini sembra confermarlo.

Parallelamente abbiamo invece il salvataggio di Caleb, o almeno di un Caleb, che evidentemente aveva già avuto il tempo di passare il suo test di fedeltà e conosce la situazione. La reunion con Frankie è intensa ma sbrigativa, perché ci sono già problemi più importanti. In ogni caso si conferma l'efficacia di questo personaggio, che ha su di sé buona parte della componente emotiva di tutta la stagione.

E arriviamo quindi al finale, la frenesia omicida di massa scatenata da HiB: "host e umani, tutti gli uomini, donne e bambini uno contro l'altro, finché non rimangono solo gli scarafaggi." Il darwinismo sociale portato all'estremo, che si ricollega anche al modo in cui William viveva i suoi soggiorni in Westworld, alla ricerca di un gioco che avesse una posta più alta. Adesso HiB (cioè William) l'ha trovato, e lo impone al mondo intero: tutti contro tutti, un last man standing che provocherà probablmente la fine della civiltà.

Ed era probabilmente questo il percorso intravisto da Bernard. Dicendo più volte che non c'era modo di vincere, che non si poteva salvare questo mondo e che tutte le strade portavano all'estinzione e alla morte, voleva dire che sarebbe andata così. Che questo mondo era condannato già da molto tempo, come d'altra parte Rehoboam aveva previsto. E quindi quello innescato da HiB è un grande reset, e quell'unica e ultima speranza di Bernard risiede in... cosa, chi? Quel messaggio che ha lasciato prima di venire ucciso (per davvero?) e che finirà nelle mani di qualcuno. Probailmente di Halores, che sta attraversando la sua fase di metanoia e arriverà a capire, come quando Teddy si è suicidato davanti a lei (cosa che lei ricorda, perché si è separata dopo dalla matrice originale di Dolores) che diventare come i suoi carnefici non era la soluzione. Nel prossimo episodio vedremo se questa speranza è sufficiente.

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Published on August 16, 2022 07:41

August 12, 2022

Westworld 4x06 - Fidelity

Fin dalla stagione 2 questa parola racchiude un enorme significato, e non è un caso che torni fuori adesso, visto che la stagione 4 sta mostrando un collegamento sempre più netto con la 2 (a dimostrazione che, purtroppo, probabilmente la stagione 3 non era del tutto centrata sul plot complessivo della serie, pur essendo tematicamente coerente). Questa puntata torna a concentrarsi su Caleb da una parte e sul team Bernard dall'altra, con il tentativo di rimettere in funzione Maeve dopo una visita al parco proibizionista. Le due storyline funzionano bene in parallelo visto che ora sappiamo del collegamento che esiste tra Caleb e C/Frankie, e che entrambi stanno cercando di ritrovare l'altro. 

La sequenza iniziale (oltre a sembrare un omaggio a Terminator) dà una breve visione di come l'infezione/sostituzione operata da Hale si sia diffusa nel mondo, ed è interessante notare di nuovo come gli outlier siano il pericolo maggiore per il sistema, quegli stessi outlier messi fuori gioco da Rehoboam nella stagione precedente (che appunto, tematicamente era in linea ma forse non così a livello di sviluppo). Viene quindi da pensare che, qualunque sia la caratteristica che rende le persone outlier (non necessariamente positiva, potrebbe essere soltanto apatia, paranoia, sfiducia, ansia), sia quello che permette loro di resistere al condizionamento e potrebbe essere, in ultima analisi, quello che permette agli umani di definirsi tali. Forse il nostro futuro risiede proprio negli outlier?
Mentre Maeve si riavvia, abbiamo occasione di dare spazio a C/Frankie, che si trova a dover risolvere un match di Among Us e naturalmente arriva a sospettare per primi di Bernad e Stubbs. Anche se noi sappiamo bene che loro non possono essere i traditori (beh, potrebbe esserlo Stubbs, ma non ci vogliamo credere, dai, Stubbs è troppo leale) è comunque interessante il fatto che Bernard si sia preocucpato di "profilare" Frankie. Quasi come se sapesse che ci sarà presto bisogno di un suo backup...
Dall'altra parte ritroviamo Caleb alle prese con il suo test di fedeltà e l'interrogarorio di Halores. A quanto pare quello che le manca di capire è cosa sia quella cosa misteriosa che ha permesso a Caleb di resistere alla sua infezione trent'anni prima, quindi anche lei è in cerca del "segreto degli outlier". Ora, sappiamo che Caleb è motivato principalmente dal proposito di ritrovare sua figlia (cfr: Maeve), quindi la soluzione potrebbe essere un banale "ha qualcosa per cui combattere", ma se così fosse Halores non ci avrebbe già pensato, dopo 278 tentativi? Soprattutto considerando che lei è comunque una "diramazione" di Dolores, quindi sa bene che cosa significhi avere un obiettivo e qualcosa da difendere. Può darsi che la sua personalità sia cambiata così tanto da non rendersene conto?
Era abbastanza prevedibile il fatto che tutto il piano di fuga di Caleb fosse parte del test, perché era evidente che ci fossero troppe coincidenze che gli permettevano di salvarsi. Tuttavia anche con questa consapevolezza la sequenza rimane interessante, perché comunque, se vi trovaste in quella situazione, non fareste lo stesso? Se ci fosse anche la più minima possibilità di fuggire davvero, andrebbe inseguita con tutte le forze perché non c'è niente da perdere e tutto da vincere. Quindi forza Caleb, che in questa stagione riesce finalmente ad acquisire personalità e centralità, dopo aver fatto per tutta la sua prima stagione il cagnolino. Si può quasi dire che nella stagione 4 il suo personaggio abbia subito un soft reboot, visto che gli è stata assegnata una nuova situazione di partenza, nuovi obiettivi e priorità. Un'evoluzioen necessaria per un personaggio che non era riuscito a conquistarsi un ruolo determinante.
Quando poi si arriva al confronto finale tra Halores e Caleb, dopo che lui è riuscito a mandare il suo messaggio (qui forse è un po' troppo convenient che ci sia una torre radio funzionante e Frankie avesse la radio accesa e sintonizzata per sentirlo in diretta, ma avevamo già visto settare il dettagio della radio quindi ci si poteva aspettare) otteniamo una delle scene migliori della stagione. Non solo Halores appare per la prima volta dubbiosa, ma sembra quasi intimidita. C'è davvero qualcosa in Caleb che la spaventa, che non riesce a capire e che è disperata di ottenere. A conferma di questo, ci viene mostrato ancora come continui ad avere il braccio martoriato, un'abitudine autolesionista che Halores si porta dietro dalle sue origini. E nell'ultima scena quando il nuovo Caleb-host n. 279 viene messo in funzione (con un'altra cover eccezionale del theme di Westworld), c'è una luce diversa nello sguardo di Halores, e nel modo in cui sospira prima di dire a Caleb "wake up". Forse, dopo tutti questi tentativi, il test di fedeltà sta in qualche modo lavorando all'inverso, ed è lei stessa a essere messa alla prova per scoprire di essere più simile a sé stessa (cioè la Dolores originale) di quello che crede. Questo per dire che non vedo così assurdo un percorso finale di redenzione anche per la villain di questa stagione.
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Published on August 12, 2022 06:59

August 4, 2022

Westworld 4x05 - Zhuangzi

Facciamo che vi spiego subito il titolo. Zguangzi è uno di qui maestri buddisti leggendari che non si sa se sono esistiti davvero, il cui aneddoto più famoso riguarda il fatto che lui avrebbe sognato di essere una farfalla e quando si è svegliato è arrivato si è posto il dubbio se era una persona che aveva appena sognato di essere una farfalla, oppure una farfalla che stava sognando di essere una persona. Si capisce molto bene come questa storiella si colleghi alle tematiche di fondo di WW, soprattutto in un episodio che si concentra in modo particolare su William/HIB e Christina/Dolores.


Dopo il cliffhanger da finale di stagione dell'episodio precedente, qui è come se stessimo vedendo il mondo dopo la fine del mondo, e già dalle prime scene si capisce bene quanto forte ed efficace sia il controllo di Halores sul mondo che ha creato infestando gli umani con le mosche. La scena di HiB al ristorante con i due umani, e quella di Halores che li fa ballare sono due tra le manifestazioni più angoscianti di soppressione della libertà che questa serie abbia mai proposto. Eppure in questo apparente paradiso (per gli host) manca ancora qualcosa: god is bored. Halores ha costruito tutto questo perché gli host potessero "trascendere" e anche se non viene spiegato del tutto, si può intendere che significhi abbandonare la dimensione materiale e accedere a un piano dell'esistenza puramente virtuale, un po' come quelli che sono entrati nel Sublime. Questo potrebbe anche ricollegare tutta la storia al prologo del primo episodio, e la ragione per cui HiB voleva acquisire i server (scena che, in effetti, non siamo ancora sicuri se si collochi prima o dopo quelle che abbiamo visto finora). Il Sublime è forse necessario, o comunque desiderato da Halores per completare la sua ascensione? Ricordiamo che Halores si è separata da Dolores in seguito agli eventi della stagione 3, quindi la motivazione che l'aveva portata a voler dare ai suoi compagni la possibilità di fuggire lì e stare al sicuro potrebbe ancora essere valida dentro di lei, parte del suo perverso senso di giustizia per la sua specie.

Ma sembra che in realtà non tutti gli host siano pronti a questo passaggio, e che alcuni anzi si facciano prendere dai dubbi, soprattutto dopo aver incontrato gli umani outlier, quelli su cui la riprogrammazione non ha avuto effetto. Qui siamo nel pieno ribaltamento della situazione, visto che gli umani visitatori del parco a volte avevano scrupoli di coscienza a vedere gli host reagire in modo umano ed esprimere dubbi e sofferenza, e adesso accade il contrario agli host in visita alla New York controllata da Halores. La faccenda è tanto grave che pensano che si tratti di un qualche tipo di infezione, e quindi gli outlier vanno semplicemente liquidati: ed è qui che anche HiB ha occasione di confrontarsi con una di loro, e venirne profondamente toccato. Da qui segue il confronto tra lui e la sua versione originale, il William ibernato che avevamo già conosciuto: è forse la prima volta in WW che abbiamo un dialogo tra un umano e un host modellato a partire da lui. Appare evidente che HiB avrà il suo percorso di risveglio e probabilmente in qualche modo arriverà a compiere le sue scelte, forse anche opponendosi a Halores.

Nel frattempo Christina continua a scoprire il suo ruolo e le sue doti, con un percorso che assomiglia invece a quello di Maeve nella prima stagione, quando la sua posizione di storyteller plasma e riscrive la realtà intorno a lei. Assistiamo anche a un'incontro tra lei e Halores, confermando quindi che le due storyline sono contemporanee e soprattutto che Halores conosce Christina, e anzi probabilmente l'ha progettata proprio lei. Ma a quale scopo? Questo, e il ruolo/origine di Teddy, sono attualmente i due misteri più grandi che la serie si sta ancora portando dietro.

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Published on August 04, 2022 03:14

August 1, 2022

Rapporto letture - Giugno 2022

Sì lo so abbiamo già scavallato agosto quindi tecnicamente dovrei fare anche il rapporto letture di luglio ma sai che c'è, fottesega, perché qui ne ho quattro belli belli che valeva la pena mettere in un unico post. Poi semmai farò luglio+agosto. Non garantisco. Ma fottesega, e soprattutto me ne preoccupo solo io.

 

Invece che dalla narrativa iniziamo con un manuale, che ogni tanto continuo a consumare. Questa volta mi sono letto Save the Cat Writes a Novel , lo spin-off dedicato alla progettazione/scrittura di romanzi del famoso Save the Cat di Blake Snyder, scritto però da Jessica Brody. Il StC base lo avevo letto qualche anno fa, e devo dire che non l'ho trovato così fondamentale, o almeno non così innovativo rispetto ad altre cose già studiate in precedenza. Presumo che spesso il modello a cui ci conformiamo di più sia quello che ci capita davanti per primo, che ci fa l'imprinting narratologico. In ogni caso, sempre per tenermi in allenamento, ho voluto provare cosa c'era di nuovo qui, e in effetti c'è un'interessante sezione in cui vengono definiti e descritti dieci "generi" per qualunque tipo di romanzo, che non hanno a che fare però con l'ambientazione o i temi trattati, quanto piuttosto sul tipo di storia che raccontano, come per esempio la bromance, la storia underdog, l'abbattimento di un sistema ecc. Un approccio interessante, che dovrò mettere alla prova, ma su cui non voglio fissarmi per le ragioni che esponevo in uno dei miei ultimi video sul canale. Comunque la lettura è piacevole anche se l'umorismo di Brody mi sembra un po' forzato nel tentativo di replicare quello di Snyder, senza però la stessa efficacia.

 

Dopodiché passiamo a uno di quei libri che se dico che ho letto la gente risponde scioccata "ma come non avevi mai letto Le città invisibili ?" e io devo rispondere "eh no, altrimenti non l'avrei letto adesso, ma d'altra parte non si può nascere con la lettura innata di un libro quindi me li devo leggere volta per volta e tra una cosa e l'altra questo ancora non mi era capitato, però ora l'ho letto quindi siamo in pari e la tua domanda non ha più senso di essere posta perché si riferisce a un tempo che non esiste più e un mio stato di coscienza precedente che non posso più recuperare, Kublai." Tutta questa manfrina per dire che, come spesso nei casi di megaclassici, onestamente non credo di poter dare un contributo utile a sessant'anni di critica su questo libro, quindi non mi metto a commentarlo troppo nel profondo. Dico solo come aneddoto che questo di Italo Calvino è l'unico libro italiano mai stato candidato al premio Hugo (o il Nebula?) quindi un motivo ci sarà. E c'è davvero. Puro sense of wonder speculativo, filosofia filologia arte bellezza amore logica speranza nostalgia. Tutto con storielle di una paginetta. Eddai, de che stiamo a parlà.

 

Rimanendo su libri piuttosto brevi, mi sono letto la novella (non credo che si qualifichi come romanzo per la lunghezza) Silenziosa sfiorisce la pelle dell'autrice motswana Tlotlo Tsamaase. Ora, di base Zona 42 pubblica testi inquadrabili nella fantascienza anche se si concede ampie variazioni sul tema, soprattutto nella collana delle novelle. In questo caso invece di fantascientifico c'è davvero poco, siamo più dalle parti del weird e del realismo magico, con elementi di folklore e altri di architettura speculativa, tematiche che vanno dal colonialismo ai diritti lgbt, e soprattutto, si percepisce sotto la pelle, un forte desiderio di affermazione di rivalsa. Una lettura veloce ma profonda, ricca di frasi evocative che però non suonano vuote, anzi risuonano bene del mood di fondo. La storia è piuttosto scarna, ma non è l'obiettivo di questa narrazione, che riesce comunue a colpire. Personalmente non mi ritengo del tutto in target, per genere, stile e temi, ma ho comunque potuto apprezzare e leggerò sicuramente altro di quest'autrice. Voto: 7/10

 

Concludiamo con un'altra autrice proveniente da un paese di cui raramente leggiamo la narrativa, in questo caso l'India di Lavanya Lakshminarayan. Questo libro pubblicato da Future Fiction si compone come una serie di racconti ambientati tutti nello stesso conteto, la megalopoli Apex City che ha rimpiazzato Bangalore, e ci mostra così episodi diversi della società e della vita nel mondo dopo il crollo di tutte le istituzioni, dominato dalle corporazioni che impongono la produttività come unica legge di riferimento. In Analogico/Virtuale vengono  esasperate le contraddizioni attuali di un mondo che si sposta sempre di più nella dimensione online e social, in contrapposizione al "mondo reale" che diventa sempre più difficile da affrontare. Non c'è però paternalismo, e anzi vittime e carnefici, eroi e codardi sono presenti in entrambi i mondi. Ne ho parlato meglio in un articolo su Stay Nerd quindi rimando a quello, qui aggiungo soltanto che molte delle dinamiche mostrate in questo libro ricordano quelle che ho presentato io nei miei racconti del Memeverse. Voto: 7.5/10

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Published on August 01, 2022 05:00

July 25, 2022

Westworld 4x04 - Generation Loss

Beh che dire, questa quarta stagione finisc proprio col botto, un episodio che ci proietta in una nuova direzione, un vero e proprio game changer da cui c'è bisogno di riprendere le coordinate... ah no, aspetta, non era il finale di stagione? Perché questo episodio è talmente denso, teso e con un finale così epico che per qualunque altra serie sarebbe stata un finale perfetto. Invece, siamo solo a metà.

La cosa più rilevante a cui assistiamo è l'entrata in scena di Halores in prima persona, che fino adesso avevamo visto solo di sfuggita ma non eravamo ancora del tutto sicuri di cosa stesse cercando. Essendo il villain princpiale della serie (certo c'è HiB, ma è controllato da lei), c'era bisogno di vederla entrare in azione per capire il livello della minaccia. Per quanto in sostanza si fosse già capito quello che avrebbe fatto (cotnrollare direttamente gli umani tramite l'infestazione delle mosche), avere la conferma e vederlo in scena ha tutto un altro impatto. Per cui le sequenze finali in cui Halores rivela la verità a Caleb (Haleb?), con parole e gesti che ricordano il Ford della prima stagione, sono state davvero una grande soddisfazione.


Ma sono partito dal finale, quando ci sono molte altre cose rilevanti che accadono in questo episodio. Intanto abbiamo conferma anche di altre toerie, ovvero il fatto che il parco proibizionista fosse un prestesto per infestare gli ospiti, e che appunto gli ultrasuoni permettono di controllare gli umani infestati. Anche la distanza tra gli eventi di Caleb/Maeve e quelli di Bernard/Stubbs è confermata, così come l'identità della ribelle che sta aiutando loro due come figlia di Caleb cresciuta e in cerca della conferma che il padre è morto. A questo punto sappiamo con certezza che anche Christina è avanti nella storia, ma non è detto che sia contemporanea agli eventi che abbiamo visto o ancora dopo. Pare che compaia nella scena in cui Caleb fugge dal laboratorio, dimostrando che si trova davvero lì in quel momento, ma non è ancora del tutto sicuro. Confermata infine anche l'ipotesi che l'arma ricercata da Bernard fosse Maeve, il che ci mette sulla strada di una reunion che attendevamo da tre stagioni.
Parlando di Maeve, il suo flashback con Caleb durante l'attacco all'ultima stazione di Rehoboam, oltre a ricordarci la stagione 3 (finora un po' trascurata) riesce anche a cementare la relazione tra i due, che era apparsa un po' superficiale finora. Anzi, quella sequenza non solo riesce a rendere credibile il loro rapporto, ma conferisce a Maeve stessa un nuovo livello di personalità e motivazione: adesso sappiamo che si è resa conto della fragilità della vita per gli umani e proprio per questo ha abbandonato Caleb, lasciando che si facesse una vita per quanto possibile serena (nonostante poi sia stata di nuovo lei a metterlo in pericolo cercandolo a distanza). È uno shift importante per il personaggio di Maeve, che nella terza stagione era sempre rimasta in bilico tra motivazioni poco chiare e coercizione a portare avanti la trama.
E poi abbiamo il tanto atteso incontro tra Christina e Teddy. Da quello che lui dice è evidente che si tratta del vero Teddy, con i suoi ricordi e la sua personalità, e che in qualche modo stia cercando di "svegliare" Dolores? L'ipotesi che si può fare è che Christina sia una Dolores ripristinata alle "condizioni di fabbrica" e che in qualche modo la vogliano riportare alla sua vera personalità, ma perché Hale avrebbe dovuto fare una cosa del genere? Forse è l'esperimento opposto a quello di Caleb, in cui ha cercato di ricrare un host nel corpo di un umano, invece che di un umano nel corpo di un host? Questa è l'unica parte che rimane ancora da capire in effetti.
Per il resto, si può dire che tutti i misteri che ci eravamo portati dietro fino a questo momento sono risolti, e in buona sostanza le ipotesi che si potevano fare finora, anche basandosi su trailer e altro materiale, si sono compiute. Da qui in poi non abbiamo molti indizi per sapere in che direzione andrà la stagione, o meglio, è chiaro che si prepara uno scontro tra le fazioni, ma in che modo si svolgerà è ancora impossibile da capire. C'è chi si aspetta un ritorno di HiB alla sua personalità originale, e che sia lui stesso a liberare William tenuto prigioniero, e forse il prossimo episodio ci si concentrerà proprio su di lui.

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Published on July 25, 2022 02:30

July 15, 2022

Westworld 4x03 - Années Folles

Come per la puntata precedente, anche stavolta si procede spediti, con un plot che avanza in modo consistente. E finalmente riprendiamo anche i contatti con Bernard, che avevamo lasciato alla fine della stagione 3 nel suo viaggio nel Sublime alla ricerca di risposte.

C'eran molte teorie su come la stagione 4 avrebbe mostrato il mondo virtuale in cui gli host si sono rifugiati dopo la loro migrazione durante la stagione 2, e secondo alcuni una parte della storia si sarebbe svolta interamente lì dentro, con Bernard che avrebbe visitato i suoi simili fuggiti dallo sterminio di massa. Invece la quest del mondo nascosto ha tratto onirici e l'unico personaggio che reincontriamo è il caro Akecheta, che aveva guidato i profughi e adesso si mostra come corporate man di un mondo troppo vasto per essere condiviso. Infatti a quanto pare il Sublime è un mondo su misura per ognuno dei suoi abitanti, ed è per questo che accedendovi Bernard può esaminare anche le possibilità per il futuro del mondo là fuori, quello in cui vivono gli umani che sono inevitabilmente destinati al fallimento (come era stato previsto da Rehoboam).


 

Uscito dal Sublime, Bernard ha sbloccato la modalità Kwisatz Haderach, e adesso cerca di fare in modo di mantenere gli eventi sul giusto percorso che lo porteranno a salvare il mondo. La dinamica del personaggio che conosce il futuro e prevede tutto fino alle battute degli altri forse è un po' consumata, ma permette di rimettere Bernard al centro della narrazione, un ruolo che nella stagione precedente gli era mancato. Inoltre la coppia con Stubbs funziona ancora alla grande, e adesso i due cercano l'aiuto di un gruppo di clandestini/guerriglieri non meglio precisati, in una sorta di futuro postapocalittico. Ci si può infatti chiedere quando si trovi Bernard al suo risveglio, ovvero quanto tempo ha passato nel Sublime. Il sospetto è che la sua storia non si svolga in parallelo a quella di Maeve/Caleb (sette anni dopo la stagione 3) ma molto più avanti, il che combinerebbe con l'ipotesi che la ragazza che li accompagnano sia la figlia di Caleb cresciuta.

[La cosa è stata involontariamente spoilerata dal profilo twitter di HBO, che in un post ha rivelato che sono in effetti passati 27 anni: solito problema di non coordinare la comunicazione di una grande azienda del genere.]

L'altra cosa che rimane da chiedersi è cosa stiano cercando i ribelli nel deserto. Bernard parla di un'"arma" sepolta che lui può rintracciare, e potrebbe trattarsi di Solomon (che come sappiamo, era in una struttura nel deserto di Sonora) o secondo alcuni di Maeve, rimasta intrappolata dopo gli eventi che vediamo svolgersi attualmente nel parco degli anni 20.

Questa infatti è la seconda storyline che seguiamo (e che dà il titolo alla puntata), con Caleb e Maeve che sostano nel nuovo parco e rivivono le solite narrative che già conosciamo dal Westworld originale, per riuscire a penetrare nelle parti segrete del parco. Qui abbiamo modo di rivedere di nuovo la scena della rapina al bordello, stavolta con un twist sulla colonna sonora (avrei preferito però un'altra versione di Paint it Black). La scena scivolerebbe facilmente nel fanservice, se non fosse che poi viene aggiunto un ulteriore twist, ovvero che il livello di metanarrazione del parco è aumentato e l'easter egg per i giocatori hardcore è il Massacro di Westworld, con una finta Dolores/Wyatt, Teddy e Angela che assaltano il laboratorio sotterraneo, anche quello parte del parco. È divertente vedere come Delos (ora mossa da Halores e William, che sono praticamente un'entità unica) da buona meacorporazione abbia pensato di capitalizzare sui suoi errori, ovvero di trasformare un difetto in una value proposition: "sì è vero abbiamo avuto un massacro, ma adesso volete provare anche voi il brivido di fermare la rivolta dei robot?"

Quello che vediamo in questa puntata fa decadere la mia teoria che quelli nel parco proibizionista fossero umani controllati invece di host: sono effettivamente host, ma vediamo comunque che gli esperimenti sul controllo degli umani sono in corso. Attraverso le mosche (che sono biologiche, non robotiche) gli umani sono resi "ricettivi" e poi comandati attravers stimoli sonori. E si può riconoscere come l'apparechio che emette gli ultrasuoni sia simile proprio alla cima della torre che abbiamo visto (principalmente nei trailer). Quidni è ancora più credibile la teoria che questo parco sia la stazione sperimentale del piano su larga scala che Halores implementerà in tutta New York (all'epoca di Christina).

In questa puntata vediamo anche un po' di affiatamento tra Maeve e Caleb, e si capisce che ci sono dei tascorsi ancora da rivelare, che emergeranno probabilmente in una puntata flashback sugli anni della guerra. C'era l'ipotesi che Caleb fosse effettivamente morto durante le battaglie precedenti, e quello attuale fosse un host modellato su di lui, ma abbiamo visto che le mosche erano attirate da lui e che non sentiva gli ultrasuoni, quindi questo Caleb è ancora umano... forse per poco. Il fatto che alla fine dell'episodio Caleb sia infestato dalle mosche ci porta ad alzare subito la posta, e questo è un fattore che secondo me Westworld si gioca benissimo: quella che avrebbe potuto essere una minaccia paventata per un'intera stagione (riuscirà Caleb a rimanere al sicuro dalle mosche?) viene subito messa in atto, così come nella stagione 3 i profili Incite venivano resi pubblici già nell'episodio 5 invece di rimanere come atto conclusivo della stagione. Quindi Westworld continua a galoppare e non perde tempo, perché deve ancora mostrare molto.

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Published on July 15, 2022 06:49

July 11, 2022

I miei articoli per Stay Nerd - Gennaio-Giugno 2022

Ormai pure coi riepiloghi dei miei articoli per Stay Nerd vado ad aggiornamenti scaglionati, prima le facevo più spesso ma ora siamo finiti alla cadenza semestrale. Quindi se vi siete persi qualcosa ve lo beccate adesso in blocco, così magari mi fate riprendere qualche visualizzazione sugli articoli vecchi, dai.

 


Abbiamo ancora molto da imparare sui (e dai) Neanderthal - Se vi ricordate qualche mese fa ho avuto la mia fase di fissa sui Neanderthal (o meglio, non è ancora passato, ma in quel periodo mi ci sono concentrato) e dai libri che ho letto in quel periodo ho poi tirato fuori questo articolo, che potete leggere se non volete sorbirvi tutta la saggistica che mi sono fatto io.

Siamo tutti gli alieni di qualcun altro: profughi, migranti e migrazioni nella fantascienza - A partire dalla seconda stagione di Beforeigners (qui avevo parlato della prima a suo tempo) ho fatto un discorso più ampio sulle migrazioni nell'ambito della sci-fi.

Il fascino disturbante dell'uncanny: mostri, bestiari e atlanti dei mostri - In questo articolo ho sublimato la mia passione per gli atlanti degli animali estendendola agli atlanti degli animali che non esistono, o che sono esistiti, o che potrebbero esistere.

Perché Futurama è la sitcom perfetta anche dopo vent'anni - Devo davvero spiegare le origini di questo articolo? Diciamo solo che con la recente notizia della nuova stagione, era il momento adatto per rievocare quanto Futurama stava avanti.

Come noi millennial abbiamo scoperto il fantasy e la fantascienza attraverso la Storia Ancestrale - Articolo completamente sprofondato nella nostalgia, in cui rievoco la serie di fascicoli da edicola che in retrospettiva mi ha fatto l'imprinting sui generi narrativi.

Da Esplorando il corpo umano a Kurzgesagt: anche la divulgazione si evolve - Un punto della situazione sui libri divulgativi e su come questa funzione si è evoluta negli ultimi decenni, dal nostro Piero Angela al canale youtube di Kursgesagt.

I dinosauri come allegoria della nostra capacità di accettare il cambiamento - Questo può sembrare un articolo scemo, ma in realtà il discorso parte da quello strano fenomeno per cui la lobby TERF si è appropriata dei dinosauri come icona della loro ideologia, e del perché questo sia totalmente contrario a ciò che i dinosauri ci aiutano a comprendere.

Ciao, sono la fantascienza su TikTok - Un mio reportage dopo i miei primi mesi di permanenza nel settore libri di tiktok, nel quale mi sono imposto in breve tempo come punto di riferimento per la fantascienza letteraria (sostanzialmente perché nessun altro lo faceva).

Qualcuno spieghi ai nostri giornalisti che la fantascienza è andata oltre gli anni 70 - Periodico rant contro i professionisti dell'informazione per cui Fantascienza = Asimov.

Ricettacoli di Vuoto e Splendore: la filosofia di Hollow Knight - Hollow Knight è un videogioco indipendente diventato di culto in pochi anni che ho scoperto nei mesi scorsi ed è diventata una mia fissa in poco tempo. Questo è solo uno dei livelli dell'iceberg a cui sono sceso.

Analogico vs Virtuale nella meritocrazia perversa della curva a campana - A partire dalla lettura di Analogico/Virtuale di Lavanya Lakshminarayan ho fatto un collegamento con altre storie che raccontano di un futuro imminente in cui la divisione sociale è sistematica ed esasperata dalla componente social.

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Published on July 11, 2022 06:00

July 7, 2022

Westworld 4x02 - Well Enough Alone

Dopo un primo episodio sostanzialmente introduttivo che ci mostra dove sono i personaggi e cosa hanno fatto in questo tempo in cui non li avevamo sott'occhio, adesso la trama vola sulle ali delle mosche, seguendo tre storyline principali.

Per primo vediamo William, che sappiamo benissimo essere la versione host creata da Halores alla fine della terza stagione (e che per praticità è stato definito HiB cioè Host in Black, contrapposto al Man in Black che conoscevamo), che si muove per acquisire potere e manipolare i suoi avversari.  È interessante vedere come da capitano d'industria qual è conosce bene le persone a cui rivoglersi e come trattarle, e si capisce che il piano a lungo thermine di Halores è quello di infiltrare il sitema politico, perché avrà bisogno di concessioni e connessioni per fare quello che vuole fare. La scena di HiB sul campo da golf è davvero intensa, ricorda alcuni momenti della prima stagione in cui Ford mostrava il suo controllo totale sul parco.

 

Collegato a questo vediamo anche Halores fare la bulletta con William, quello vero, e quindi ci è stato finamlente rivelato che non è davvero morto alla fine della stagione 3 (ma nessuno ci aveva creduto), e adesso è tenuto in stasi in una capsula che ricorda molto quella della sigla. Halores avvisa William che sta portando avanti il suo piano a lungo termine e poi gli farà vedere i suoi risultati, perché la vittoria è tale solo se c'è un perdente ad assistere. Tuta queta parte della storia ha dei chiari riferimenti a Futureworld, il film sequel di Westworld (il film originale di Michale Cricthon), in cui invece del parco western c'era un parco futuristico, il cuo vero scopo però era quello di replicare i potenti del pianeta e sostituirli con dei robot controllabili a distanza. Pare che il piano si questo, da applicare in parte con la sostituzione vera e propria con gli host (che però non sarebbe una soluzione completa, perché secondo la sua morale Halores vuole che i suoi compagni abbiano una loro vita, piuttosto che impersonare degli umani) e in parte con l'uso delle mosche che, come abbiamo occasione di vedere ancora meglio, infestano e controllano le persone.

Questo ci porta alla seconda storyline, quella di Maeve e Caleb. Dopo uno scontro con gli host sostitutivi di un senatore (in cui vediamo che Maeve non ha più il controllo completo degli altri host, probabilmente perché si erano accorti che era troppo overpowered e hanno dovuto nerfarla), scoprono dell'esistenza delle mosche e gira e rigira finiscono su un treno che li porta in un parco. Ci sono brevi accenni a un'avventura precedente, presumibilmente durante il periodo della loro "guerra" che avrebbe lasciato le tracce di PTSD su Caleb, e che probabilmente esploreremo in qualche puntata successiva. Volano già alcune teorie sul fatto che Caleb sia in effetti morto in quella missione e quello attuale sia una copia, ma non credo che sia davvero questa la direzione, il twist "non è umano è un host" ormai non ha più valore. Piuttosto, è da rilevare questo "ritorno alle origini" con il treno e la fase di preparazione con la hostess (vecchia conoscenza di Maeve), che trasmette subito season one vibes. Una lamentela diffusa rispetto alla stagione 3 era che mancasse il parco, e in questo modo gli autori hanno probabilmente cercato (e ottenuto) di far riassaporare quel tipo di sense of wonder. Si potrebbe discutere sull'opportunità per Maeve/Caleb di seguire le istruzioni dei loro avversari verso quella che pare proprio una trappola, ma in fondo se il loro obiettivo è trovare William e Halores, probabilmente non hanno altre possibilità.

Il nuovo "parco" in cui approdano è una ricostruzione della Chicago degli anni 20, che parallelamente William presenta ai suoi nuovi soci come grand reopening dopo il massacro di Westworld. Non sappiamo ancora bene che cosa sia questo nuovo parco, ma da come lo presenta HiB pare che sia qualcosa di diverso da quello che era Westworld. Su questo si aggancia la mia teoria, che però illustrerò dopo aver parlato di Christina.

Christina, cioè la nuova versione di Dolores che ancora dobbiamo inquadrare, porta avanti sostanzialmente lo stesso plot che già avevamo visto nel primo episodio, con l'aggiunta di qualche elemento in più di paranoia. Soprattutto possiamo vedere che il suo capo la monitora e ha accesso a una scheda su di lei che riporta dati (anche sul suo comportamento e suoi suoi loop) che assomigliano molto a quelli che vedevamo riferiti agli host all'interno del parco. Questo collima con la teoria che Christina viva in una New York "finta" popolata di NPC di cui lei stessa scrive le storie e di cui in realtà fa parte, e che questo "NYWorld" viene visitato da guest esterni (come i tizi che ha incrociato nel primo episodio che dicevano "questo posto è spettacolare"). Questa cosa è già abbastanza chiara, bisogna solo capire in che modalità si stia svolgendo e che ruolo avrà Christina in tutto ciò.

Ma il punto sui cui mi viene da riflettere è che è possibile che stiamo vedendo la storia in due momenti diversi: la Chicago anni 20 presentata da HiB e in cui sono arrivato Maeve e Caleb non è un parco com'era Westworld popolato di host, ma un parco in cui sono gli esseri umani a far parte dei loop, controllati attraverso le mosche. E questo è il primo esperimetno su scala ridotta che Halores sta portando avanti per vedere come funziona il suo controllo sull'umanità nel suo complesso. A distanza di tot anni (una ventina circa, se la ragazza che vediamo nei trailer e che accompagnerà Bernard al suo risveglio fosse davvero la figlia di Caleb), Halores ha esteso le sue operazion e ha reso New York una città-parco con gli umani infiltrati dalle mosche e controllati a distanza dalla musica della torre, che infatti rimane loro invisibile ("what door?") e appare molto simile alla puntina di un vinile.

Quindi anche stavolta la stagione si svolge su due piani temporali successivi, e vedremo gli eventi precdenti di Maeve/Caleb portare a quello che succederà dopo con Christina/Bernard. Non credo che questo mistero che sarà portato fino al finale, se è così la rivelazione arriverà più o meno a metà stagione, perché è un tipo di plot twist già utilizzato e sarebbe sciocco usarlo nello stesso modo. Ma potrebbe trascinare l'azione fino al punto centrale in cui le due storie si ricongiungono e portare quindi a capire cosa è successo e perché.

In ogni caso, per ora questa quarta stagione si sta comportando bene, con il giusto bilanciamento tra nuovi elementi e richiami non troppo nostalgici alle glorie del passato. Nel prossimo episodio finalmente anche Bernard tornerà in gioco, e dovremmo scoprire cosa ha scoperto nel Sublime, e forse anche chi... Ford, sei tu? (Ma anche Akecheta mi basterebbe).

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Published on July 07, 2022 01:00

June 29, 2022

Westworld 4x01 - The Auguries

Il titolo potrebbe suonare insolito per il pubblico italiano, perché auguries non significa auguri, anzi, quasi l'opposto, è qualcosa di più simile al "presagio". Naturalmente il concetto è poi applicabile a più livelli, sia in-universe (con i personaggi che ricevono presagi di quello che può succedere) sia out-universe con la storia che dà un'idea al pubblico di che direzione prenderà questa nuova stagione. Sì perché la season premiere di Westworld 4 presenta di nuovo un contesto diverso da quello che avevamo visto nelle stagioni precedenti. Quanto diverso lo potremo capire solo un po' per volta.
Mi sono preparato bene alla nuova stagione con un rewatch completo nelle ultime settimane delle tre stagioni precedenti, e in particolare della stagione 3, che avevo già commentato sul blog all'epoca e poi riesaminato con il senno di poi. Mi sono anche accorto che non ho mai aggiornato la timeline con gli eventi della terza stagione, forse lo farò forse no boh. In prospettiva ho rivalutato i meriti della terza stagione, pur riconoscendole i limiti, ma in ogni caso è bello essere di nuovo qui a parlare di WW.


Questa quarta stagione si svolge (al netto di possibili piani temporali sfasati, ma non credo sia questo il caso) sette anni dopo gli eventi della fine della terza stagione, ovvero dopo che Dolores ha completato il suo piano di distruzione di Rehoboam, morendo nella missione e passando la leadership a Caleb e Maeve. In sette anni il mondo non sembra cambiato più di tanto a dire la verità, e c'è anche il collega di Caleb a notarlo: forse non c'è più nessuno che prevede/dirige le vite delle persone, ma è davvero un male? Che cosa ci hanno guadagnato, ad affermare la loro libertà dall'IA di Serac? Solo il fatto che non ci sono più robot che lavorano a fianco degli umani, così gli tocca lavorare di più a loro. Bell'affare, grazie Caleb.
Al contrario di Caleb, che nel frattempo si è fatto una famiglia (anche se la figlia mi sembra un po' troppo grande per avere al massimo sei anni, ma può essere), Maeve invece si è ritirata in una cascina in mezzo ai boschi, e da brava maestra jedi si dedica alla meditazione per tenere sotto a bada i suoi poteri. Ma l'idillio si interrompe perché qualcuno va a cercarla per farla fuori, e dopo una rapida battaglia a senso unico si scopre che sono gli uomini di William (capitanati da un host che era un comandante dell'esercito dentro Westworld nella prima stagione) a volerla morta. Per cui è evidente che la battaglia non è finita e che c'è ancora qualche conto da regolare.
Di William sappiamo che nella scena postcredit della terza stagione era stato ucciso dalla sua copia host realizzata da Halores (Hale+Dolores, che in seguito potrei chiamare semplicemente Hale), e quello che vediamo nel prologo e nei ricordi degli host è probabilmente lui. Possiamo infatti supporre (anhce in base ai trailer) che adesso William sia un host al servizio di Halores, che sta mettendo in atto il suo piano di controllo dell'umanità, quello che la Dolores/Wyatt aveva inizialmente voluto impiegare prima di capire che gli umani erano schiavi quanto gli host. Ma Hale pensa solo alla vendetta per il male subito, quindi ci si può aspettare che sia il nemico decisivo di questa stagione. Lei e le sue mosche. Maledette mosche.

E Dolores in tutto questo dovè? Difficile dare una risposta decisa: Evan Rachel Wood è ancora la protagonista, ma il suo personaggio adesso si chiama Christina e sembra essere una "persona normale" che lavora per la Olympiad Entertainment, società che porta avanti attività sospettosamente simili a quelle che faceva la Delos (e infatti anche il logo è piuttosto simile). L'impressione è che Christina lavori inventando le storie degli NPC di un gioco interattivo, ma che il gioco sia il mondo stesso e che questi NPC siano persone vere forzate (probabilmente attraverso le mosche) in un ruolo che lei inconsapevolmente gli impone. E sembra anche che Christina conservi tratti della personalità di Dolores, come il desiderio di cose semplici e belle che aveva anche l'umile figlia del bovaro Peter Abernathy nella storyline iniziale del parco. Non possiamo però sapere quanto di Dolores ci sia davvero in Christina, se questa iterazione sia davvero un'altra delle sue copie o una sorta di "backup" che la stessa Dolores Prime aveva fatto di sé stessa... le possibilità sono vaste e per adesso ogni speculazione è altrettanto valida.
Il piccolo twist finale è in realtà qualcosa che ci potevamo aspettare, perché era risaputo da chi ha seguito gli sviluppi (anche se cautamente evitato nei trailer) il ritorno di Teddy. Anche in questo caso però non è ancora dato di sapere in che forma e con che livello di consapevolezza il caro eroe disposto a morire per lei sia toranto nel mondo dopo essere rimasto nel Sublime per tanti anni. Dalla sua espressione sembra di capire che sa chi ha davanti, ma quale sia il suo ruolo è ancora da chiarire.
Nel complesso, The Auguries è una buona puntata di setup, abbastanza calma se paragonata anche al season premiere della stagione 3, ma che serve bene a rimettere in scena i personaggi dopo una lunga pausa (sia nella serie che per il pubblico). All'appello mancano ancora Bernard e Stubbs, ma i primi pezzi si sono già messi in moto. Per adesso l'impressione è positiva per le domande messe sul banco, vedremo se poi anche lo sviluppo sarà soddisfacente.
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Published on June 29, 2022 01:30

June 27, 2022

Rappoto letture - Aprile/Maggio 2022

Sì lo so qui sta per finire giugno e ancora non ho parlato dei libri di due mesi precedenti. Sue me, ok? Comunque, sono qui apposta. Spero di ricordarmeli davvero, perché non sono per nulla sicuro che siano tutti e solo questi. Però almeno di questi posso dire qualcosa, il Cielo mi perdonerà se ho dimenticato qualcno.


Ad aprile reduce dalla giuria di un premio letterario (cioè pensa a che punto siamo arrivati) mi sono letto Storie della serie cremisi, di cui avevo letto un assaggio per il suddetto premio. Di Lucio Besana avevo già sentito parlare, soprattutto per A Classic Horror Story, film che ha avuto il suo picco di successo su Netflix, ma non avevo letto altro prima. Ora, io forse non sono così esperto del weird, ma se mi chiedete di nominare dei racconti che mi hanno seriamente inquietato, la mia risposta d'ora in poi sarà questi qui. Nella raccolta si trovano storie diverse e indipendenti tra loro, anche se si possono scorgere alcuni sottili riferimenti incrociati, in ogni caso quello che emerge è soprattutto una scrittura che senza forzare la prosa riesce a creare un'atmosfera asfissiante e uncanny, un senso di incertezza e oppressione che davvero mi capitato raramente di provare leggendo un libro. In particolare mi sento di citare Una stagione al Teatro della Scena Rossa come uno dei racconti più angoscianti che abbia mai letto, e il tutto senza dover ricorrere a "effetti speciali" (splatter, gore, ecc) o meccanismi narrativi particolarmente complicati. Semplicemente (ma semplicemente un cazzo, mi verrebbe da dire), una buona scrittura e la capacità di toccare le corde giuste. Voto: 9/10

 

Siccome non mi era bastato, allora mi sono andato a scegliere un altro libro tutt'altro che tranquillizzante: Atlante delle ceneri è una raccolta di racconti/frammenti anche questi tutti piuttosto uncanny, pieni di cose schifose e personaggi totalmente dissociati. Difficile dare un quadro generale dei racconti, che a volte più che storie sono delle istantanee di situazioni particolari, come per esempio le varie "piogge" descritte in alcuni brevi capitoli (dal cielo cascano carne sangue bruchi glitter...). Blake Butler si concentra soprattutto sull'evocare un'inquietudine profonda, spesso grazie a insetti e viscere che si intrecciano in modi poco sani. Devo dire la verità, nonostante l'impatto iniziale la formula mi è sembrata un po' monotona, dopo ottanta pagine di queste cose mi è sembrato che il gioco fosse sempre lo stesso e perdeva efficacia. Inoltre mi sembra che facesse affidamento eccessivo sul body horror e misery porn, tecniche che in genere non mi conquistano troppo. Forse se ci fosse stato anche un plot a giustificare tutta quell'angoscia allora ne sarei rimasto più coinvolto. Voto: 6.5/10

 

A questo punto avevo bisogno di una boccata di ossigeno e allora mi sono rivolto alla mia comfort zone: Jeff Somers e il suo Avery Cates, di cui periodicamente escono nuove novelette autopubblicate dall'autore. Questa volta me ne sono consumanto due in sequenza, The Dark Hunt e The Black Wave. Ora, se avete letto quello che dicevo in occasioni precedenti su di lui, non c'è molto da aggiungere perché il gioco di Somers è sempre lo stesso: action, dark humor e una f-word ogni otto parole. Nella storia Cates è partito con il suo team dal porto di Genova (sì, davvero) per raggiungere un'isola nel meditteraneo da cui potrà raggiungere la base segreta e riattivare il sistema. Solita storia, solito Cates nichilista e affaticato che tuttavia riesce sempre a spuntarla sugli altri, anche se non ne ha davvero voglia e forse vorrebbe che lo lasciassero morire. Fatto sta che sono curioso di vedere come andrà a finire, perché già in passato Somers si è rivelato capace di plot twist molto efficaci.


Poi sono passato al romanzo d'esordio di un'autrice italiana, Eleonora Villani che ho conosciuto soprattutto per il suo canale youtube in cui parla di fantascienza (e in particolare Warhammer, su cui stavo cercando info ma mi sono poi dovuto arrendere alla vastità del materiale). L'età della polvere è un postapocalittico ambientato nella Devastazione, una landa desolata stile Mad Max in cui si scontrano bande di predoni e piccole comunità di sopravvissuti e mutanti. La storia segue principalmente un piccolo gruppo di ragazzi che trovano rifugio in un villaggio e cercando di difenderlo, ma si sposta spesso anche su personaggi secondari in altre situazioni. La storia segue più o meno tutti i trope di questo genere e lascia alcuni punti in sospeso, per esempio non è del tutto chiaro cosa abbia provocato il collasso della società e quali siano i pericoli a cui devono scampare i disperati di quest'epoca. Non si avverte davvero un senso di pericolo imminente, tranne quando si prepara un attacco dei predoni, ma anche lì la cosa non sembra così drammatica. L'impressione è che si sia voluto creare una storia corale ma così facendo si è persa di vista la vicenda personale dei protagonisti, che infatti non spiccano rispetto agli altri personaggi. Anche la scrittura presenta diverse ingenuità lessicali e soffre di un certo didascalismo soprattutto nei dialoghi. Insomma si percepisce che è un esordio, e forse avrebbe beneficiato di un editing più approfondito, comunque non è detto che da questo primo tentativo non possa uscire qualcosa di più maturo. Voto: 5/10

 

Infine ho deciso che la mia dose di weird fantascientifico non era sufficiente e allora mi sono rivolto a Jeff Vandermeer, accidentamme. Ho voluto leggere Dead Astronauts e se ora dovessi dire di cosa parla mi troverei in difficoltà. Non che sia incomprensible, e nemmeno è una storia priva di plot, perché i tre astronauti che si spostano tra le varie versioni della Terra per combattere una società malvagia e prevenire la fine della civiltà, stando attendi alla volpe blu e all'anatra con l'ala rotta e al behemoth... tutto questo mi è del tutto chiaro. Ma Vandermeer ha sempre quella capacità di disorientarti pur dicendoti cose semplici, e questo è un altro di quei casi. Non saprei nemmeno dire se ne consiglio la lettura, perché ci vuole un tipo particolare di sensibilità per poter recepire una lettura di questo tipo. Io posso dire che non mi ha lasciato indifferente, e l'esperienza mi è "piaciuta" nella misura in cui può piacere, che ne so, un docufilm sulla Grande Depressione. Sapendo a cosa si va incontro può essere soddisfacente, ma non è assolutamente una cosa adatta al casual reader. Voto: 7/10

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Published on June 27, 2022 01:30

Unknown to Millions

Andrea Viscusi
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