Andrea Viscusi's Blog: Unknown to Millions, page 17
March 16, 2020
Westworld 3x01 - Parce Domine
Come avevo annunciato qualche post fa, a partire da questa terza stagione inizierò a commentare i singoli episodi di
Westworld
. Non l'avevo fatto in precedenza perché ancora non avevo realizzato la portata di questa serie, e iniziare a metà del percorso non mi sembrava utile. Ma la terza stagione segna un punto di svolta abbastanza distinto, si può quasi dire che le stagioni 1 e 2 fossero il primo atto della storia complessiva, e quindi adesso abbiamo un'ambientazione diversa, nuovi obiettivi e nuovi personaggi. Prima di partire, potete recuperare la mia FAQ e la timeline completa delle prime due stagioni, anche se ho l'impressione che la stagione 3 sarà piuttosto lineare e non richiederà di riprendere in continuazione la cronologia precedente.
In questo primo episodio vediamo la storia riprendere da dove l'avevamo lasciata: Dolores nel "mondo esterno" che sta cercando di attuare il piano di liberazione della sua razza, con la collaborazione della versione host di Charlotte Hale, di cui ancora non sappiamo l'identità sotto la skin. Mentre Charlotte è ancora parte del board Delos, e può quindi continuare (almeno per il momento) a dirigere la politica dell'azienda e la produzione di host, Dolores acquisisce i contatti di persone di alto rango che hanno visitato in precedenza il parco e di cui ha potuto raccogliere tutte le informazioni personali all'interno della Forgia. Entra così in contatto con Incite, un'altra azienda che pare stia traendo profitto dalla ricerca Delos sulla raccolta e aggregazione di dati.
Per chi non avesse seguito il marketing rilasciato nei mesi scorsi, Incite è un nome che era già saltato fuori, e che come la Delos ha il suo bel sito di presentazione che dice: if data is destiny, then you chart the path. Incite a quanto pare si occupa di "trovare una strada" a ogni suo cliente, ovvero sostanzialmente gestisce la sua vita per minimizzare lo stress e massimizzare la soddisfazione. I parallelismi con gli host che si trovano una narrazione già scritta è piuttosto evidente. Incite dispone di un potente algoritmo chiamato Rehoboam (nome biblico del figlio di Salomone), che suona tanto tanto familiare al Samaritan di Person of Interest. Fun fact: POI è una serie scritta anch'essa da Jonathan Nolan, e anche lì partiva come un thriller procedural per poi sconfinare nella distopia una volta che le IA si rendevano più complesse del previsto. Non è quindi un caso che questa tematica sia riemersa, anzi si potrebbe quasi pensare che le due serie siano in qualche modo collegate, con Rehoboam come versione aggiornata e potenziata di Samaritan. Le brevi schermate che vediamo prima di alcune scene, con i punti di "divergenza" sono in pratica le deviazioni dall'algoritmo rilevato dal programma, che infatti assomigliano tanto alle persone "relevant" individuate dalla Macchina e Samaritan. Se in questa stagione avessimo un cameo di Michael Emerson sarei il nerd più felice del mondo, ma non chiedo tanto. In ogni caso, Dolores sta proprio cercando informazioni su Rehoboam, probabilmente per assumerne il controllo così da poter disporre a suo piacimento dell'umanità, da brava assassina assetata di vendetta qual è.
Tutto il piano sarà probabilmente scombussolato dall'entrata in scena di Caleb, il nuovo personaggio interpretato da Aaron Paul. Caleb è un Tizio Qualunque, reduce di qualche conflitto, che si barcamena tra lavoro come operaio e qualche piccolo crimine per arrotondare. Il suo percorso lo porta a incontrare Dolores e come già sappiamo dai trailer la loro relazione sarà centrale per tutta la serie. È interessante notare come il loro incontro sia assimilabile a quello di Dolores con William durante la prima visita di lui al parco. Qui c'è però un altro aspetto interessante da considerare: se già abbiamo visto che la vita di Caleb è orchestrata da Incite, e anche la app di reclutamento dei crimini è in qualche modo collegata agli uomin dell'azienda, quante probabilità ci sono che il loro incontro non sia casuale, ma che Caleb sia stato messo sulla strada di Dolores volutamente? Tutto suggerisce che Rehoboam sia già al corrente dell'anomalia. Vedremo.
Nel frattempo Bernard, dopo essere stato ricreato e lasciato libero, sta cercando di far perdere le sue tracce in quanto è stato incastrato come principale responsabile dell'incidente di Westworld, da cui sono passati tre mesi. Bernard è in qualche modo riuscito a isolare la parte "robotica" di sé, e si sottopone ad autointerrogatori per essere sicuro che il suo codice non venga manomesso. Costretto a fuggire quando viene scoperto, prende un mezzo clandestino per tornare a Westworld. Non è ancora chiaro se sappia dei piani di Dolores, ma è sicuramente al corrente di non poterla fermare da solo.
Da segnalare che c'è anche una breve scena post-credit, in cui vediamo Maeve riattivata in un parco finora sconosciuto, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, in un paese occupato dai nazisti che potrebbe essere francese o italiano. Probabilmente quest'ambientazione durerà poco, perché Maeve sarà presto chiamata anche lei fuori dal parco. Con ogni probabilità, dei parchi originali questa stagione vedremo molto poco, ed è giusto così, perché adesso stiamo giocando a un nuovo livello.
Qualche altra piccola nota sparsa: l'ambientazione futuribile è davvero ben realizzata, dalle scenografie ai mezzi di trasporto agli outfit: la maglietta che cambia a seconda dell'umore spero diventi davvero un must della stagione primavera-estate 2028. Nel corso di questa prima puntata si possono notare molti spunti riconducibili a episodi di Black Mirror : gli occhiali che riproducono scene di ricordi, la voce artificiale di un amico morto, il sistema di assegnazione diffusa di crimini. Non si può però gridare al plagio, perché in un certo senso si tratta di "complementi d'arredo", indizi che servono a far capire come il mondo si è evoluto dal punto in cui ci troviamo adesso. E visto che lo scopo di Black Mirror era proprio quello, in questo caso WW non ha fatto altro che confermarme la visione. Future is bright!
Un'altra cosa da notare è che i frammenti che componevano il trailer sono stati in buona parte visti già tutti, escluso forse soltanto le scene con William, che ancora non è comparso in scena. Questo èun buon indizio, perché significa che il trailer non ha puntato a rivelare niente di più di quanto avremmo visto già nel primo episodio. Fare previsioni è prematuro, e a questo punto anche le teorie hanno poco senso, ma mi sento di puntare sull'idea di Caleb come agente involontario di Incite.
Infine, due parole sulla sigla: l'aquila come simbolo di libertà, che si invola verso una fonte di luce ma ne viene consumata. Due dita che si toccano come nella Creazione di Michelangelo (a cui già Robert Ford aveva fatto riferimento), ma che poi si rivelano appartenere a un riflesso di un'unica persona: la creazione come atto di autodeterminazione. Direi che i temi sono già tutti qui dentro.
In questo primo episodio vediamo la storia riprendere da dove l'avevamo lasciata: Dolores nel "mondo esterno" che sta cercando di attuare il piano di liberazione della sua razza, con la collaborazione della versione host di Charlotte Hale, di cui ancora non sappiamo l'identità sotto la skin. Mentre Charlotte è ancora parte del board Delos, e può quindi continuare (almeno per il momento) a dirigere la politica dell'azienda e la produzione di host, Dolores acquisisce i contatti di persone di alto rango che hanno visitato in precedenza il parco e di cui ha potuto raccogliere tutte le informazioni personali all'interno della Forgia. Entra così in contatto con Incite, un'altra azienda che pare stia traendo profitto dalla ricerca Delos sulla raccolta e aggregazione di dati.Per chi non avesse seguito il marketing rilasciato nei mesi scorsi, Incite è un nome che era già saltato fuori, e che come la Delos ha il suo bel sito di presentazione che dice: if data is destiny, then you chart the path. Incite a quanto pare si occupa di "trovare una strada" a ogni suo cliente, ovvero sostanzialmente gestisce la sua vita per minimizzare lo stress e massimizzare la soddisfazione. I parallelismi con gli host che si trovano una narrazione già scritta è piuttosto evidente. Incite dispone di un potente algoritmo chiamato Rehoboam (nome biblico del figlio di Salomone), che suona tanto tanto familiare al Samaritan di Person of Interest. Fun fact: POI è una serie scritta anch'essa da Jonathan Nolan, e anche lì partiva come un thriller procedural per poi sconfinare nella distopia una volta che le IA si rendevano più complesse del previsto. Non è quindi un caso che questa tematica sia riemersa, anzi si potrebbe quasi pensare che le due serie siano in qualche modo collegate, con Rehoboam come versione aggiornata e potenziata di Samaritan. Le brevi schermate che vediamo prima di alcune scene, con i punti di "divergenza" sono in pratica le deviazioni dall'algoritmo rilevato dal programma, che infatti assomigliano tanto alle persone "relevant" individuate dalla Macchina e Samaritan. Se in questa stagione avessimo un cameo di Michael Emerson sarei il nerd più felice del mondo, ma non chiedo tanto. In ogni caso, Dolores sta proprio cercando informazioni su Rehoboam, probabilmente per assumerne il controllo così da poter disporre a suo piacimento dell'umanità, da brava assassina assetata di vendetta qual è.
Tutto il piano sarà probabilmente scombussolato dall'entrata in scena di Caleb, il nuovo personaggio interpretato da Aaron Paul. Caleb è un Tizio Qualunque, reduce di qualche conflitto, che si barcamena tra lavoro come operaio e qualche piccolo crimine per arrotondare. Il suo percorso lo porta a incontrare Dolores e come già sappiamo dai trailer la loro relazione sarà centrale per tutta la serie. È interessante notare come il loro incontro sia assimilabile a quello di Dolores con William durante la prima visita di lui al parco. Qui c'è però un altro aspetto interessante da considerare: se già abbiamo visto che la vita di Caleb è orchestrata da Incite, e anche la app di reclutamento dei crimini è in qualche modo collegata agli uomin dell'azienda, quante probabilità ci sono che il loro incontro non sia casuale, ma che Caleb sia stato messo sulla strada di Dolores volutamente? Tutto suggerisce che Rehoboam sia già al corrente dell'anomalia. Vedremo.
Nel frattempo Bernard, dopo essere stato ricreato e lasciato libero, sta cercando di far perdere le sue tracce in quanto è stato incastrato come principale responsabile dell'incidente di Westworld, da cui sono passati tre mesi. Bernard è in qualche modo riuscito a isolare la parte "robotica" di sé, e si sottopone ad autointerrogatori per essere sicuro che il suo codice non venga manomesso. Costretto a fuggire quando viene scoperto, prende un mezzo clandestino per tornare a Westworld. Non è ancora chiaro se sappia dei piani di Dolores, ma è sicuramente al corrente di non poterla fermare da solo.
Da segnalare che c'è anche una breve scena post-credit, in cui vediamo Maeve riattivata in un parco finora sconosciuto, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, in un paese occupato dai nazisti che potrebbe essere francese o italiano. Probabilmente quest'ambientazione durerà poco, perché Maeve sarà presto chiamata anche lei fuori dal parco. Con ogni probabilità, dei parchi originali questa stagione vedremo molto poco, ed è giusto così, perché adesso stiamo giocando a un nuovo livello.
Qualche altra piccola nota sparsa: l'ambientazione futuribile è davvero ben realizzata, dalle scenografie ai mezzi di trasporto agli outfit: la maglietta che cambia a seconda dell'umore spero diventi davvero un must della stagione primavera-estate 2028. Nel corso di questa prima puntata si possono notare molti spunti riconducibili a episodi di Black Mirror : gli occhiali che riproducono scene di ricordi, la voce artificiale di un amico morto, il sistema di assegnazione diffusa di crimini. Non si può però gridare al plagio, perché in un certo senso si tratta di "complementi d'arredo", indizi che servono a far capire come il mondo si è evoluto dal punto in cui ci troviamo adesso. E visto che lo scopo di Black Mirror era proprio quello, in questo caso WW non ha fatto altro che confermarme la visione. Future is bright!
Un'altra cosa da notare è che i frammenti che componevano il trailer sono stati in buona parte visti già tutti, escluso forse soltanto le scene con William, che ancora non è comparso in scena. Questo èun buon indizio, perché significa che il trailer non ha puntato a rivelare niente di più di quanto avremmo visto già nel primo episodio. Fare previsioni è prematuro, e a questo punto anche le teorie hanno poco senso, ma mi sento di puntare sull'idea di Caleb come agente involontario di Incite.
Infine, due parole sulla sigla: l'aquila come simbolo di libertà, che si invola verso una fonte di luce ma ne viene consumata. Due dita che si toccano come nella Creazione di Michelangelo (a cui già Robert Ford aveva fatto riferimento), ma che poi si rivelano appartenere a un riflesso di un'unica persona: la creazione come atto di autodeterminazione. Direi che i temi sono già tutti qui dentro.
Published on March 16, 2020 04:48
March 13, 2020
Rapporto letture - Febbraio 2020
Questo post sarà molto più breve del rapporto letture medio, perché è venuto fuori che a febbraio di quest'anno ho letto molto meno del solito. Non me n'ero accorto lipperlì, ma andando a fare la lista dei libri finiti (perché il criterio è sempre quello dei libri finiti nel corso del mese), mi sono reso conto che ce ne era uno solo.
Le cause principali credo che siano lo stravolgimento della routine dovuto alle mie recenti dimissioni e ricerca di una nuova occupazione, e tutte quelle altre menate di cui parlavo nel post precedente. In realtà ci sarebbe anche da dire che ho letto diverse cose per necessità di studio/formazione, di cui chiaramente non mi metto a parlare qui. Sta di fatto che, alla fine dei conti, a febbraio ho finito soltanto:
Fanta-scienza
, la raccolta di racconti curata da Marco Passarello che contiene anche la mia storia Nimby. Come sempre quando commento qualcosa a cui ho contribuito cerco di essere il più obiettivo possibile. Il libro è sicuramente interesante nella sua idea di accostare articoli/interviste di ricercatori a storie basate su questi (non è stato il primo, io stesso tempo fa ho parlato di Antropocene di Future Fiction), e il fatto che tutto sia riferito alle ricerche attualmente in corso presso l'Istituto Italiano di Tecnologia rende la cosa ancora più verosimile. Certo in alcuni casi lo spunto di base della ricerca era troppo generico o al contrario troppo specifico, e non era facile riuscire a costruire un racconto efficace. In media però direi che il risultato è soddisfacente, anche perché stili e registri dei vari autori sono molto differenti tra loro, anche se in sottotraccia si intuisce un filo rosso che unisce certe tematiche di fondo, al di là dell'aspetto scientifico, che riguardano soprattutto il modo in cui queste uno sviluppo tecnologico che viaggia ben oltre la nostra comprensione e ci mette di fronte a problemi di difficile risoluzione. Senza dubbio i migliori racconti sono quelli di Alessandro Vietti e Alessandro Forlani, che d'altra parte hanno il pregio non indifferente di avere una loro voce e poetica ben riconoscibile. Nel complesso il volume si merita un voto 7.5/10 e non sarebbe male se tra un paio di anni uscisse qualcosa di simile, una specie di aggiornamento di questo. Ne approfitto anche per ricordare che di questo libro ha parlato con entusiasmo anche Bruce Sterling (sì, quel Bruce Sterling, quanti altri ne conoscete) e che se già vi siete annoiati a leggere potete trovare anche qualche contenuto televisivo a proposito del libro, in cui compaiono anche le facce di alcuni autori e scienziati, se avete quel tipo di feticismo. Io non vi giudico.
Le cause principali credo che siano lo stravolgimento della routine dovuto alle mie recenti dimissioni e ricerca di una nuova occupazione, e tutte quelle altre menate di cui parlavo nel post precedente. In realtà ci sarebbe anche da dire che ho letto diverse cose per necessità di studio/formazione, di cui chiaramente non mi metto a parlare qui. Sta di fatto che, alla fine dei conti, a febbraio ho finito soltanto:
Fanta-scienza
, la raccolta di racconti curata da Marco Passarello che contiene anche la mia storia Nimby. Come sempre quando commento qualcosa a cui ho contribuito cerco di essere il più obiettivo possibile. Il libro è sicuramente interesante nella sua idea di accostare articoli/interviste di ricercatori a storie basate su questi (non è stato il primo, io stesso tempo fa ho parlato di Antropocene di Future Fiction), e il fatto che tutto sia riferito alle ricerche attualmente in corso presso l'Istituto Italiano di Tecnologia rende la cosa ancora più verosimile. Certo in alcuni casi lo spunto di base della ricerca era troppo generico o al contrario troppo specifico, e non era facile riuscire a costruire un racconto efficace. In media però direi che il risultato è soddisfacente, anche perché stili e registri dei vari autori sono molto differenti tra loro, anche se in sottotraccia si intuisce un filo rosso che unisce certe tematiche di fondo, al di là dell'aspetto scientifico, che riguardano soprattutto il modo in cui queste uno sviluppo tecnologico che viaggia ben oltre la nostra comprensione e ci mette di fronte a problemi di difficile risoluzione. Senza dubbio i migliori racconti sono quelli di Alessandro Vietti e Alessandro Forlani, che d'altra parte hanno il pregio non indifferente di avere una loro voce e poetica ben riconoscibile. Nel complesso il volume si merita un voto 7.5/10 e non sarebbe male se tra un paio di anni uscisse qualcosa di simile, una specie di aggiornamento di questo. Ne approfitto anche per ricordare che di questo libro ha parlato con entusiasmo anche Bruce Sterling (sì, quel Bruce Sterling, quanti altri ne conoscete) e che se già vi siete annoiati a leggere potete trovare anche qualche contenuto televisivo a proposito del libro, in cui compaiono anche le facce di alcuni autori e scienziati, se avete quel tipo di feticismo. Io non vi giudico.
Published on March 13, 2020 02:00
March 9, 2020
Quanti mesi è durato febbraio
Questo sarà un post a carattere personale, nel senso che racconterò una fettina di cazzi miei personali che di norma evito di condividere qui, ma ogni tanto può capitare. Così da una parte dimostro di essere comunque una persona veri con una vita veri, dall'altra do una mano a G a profilarmi meglio, ché mi rendo conto di essere un po' reticente sui cazzi miei. Se i cazzi miei non vi interessano, ci vediamo alla prossima.
A gennaio mi sono dimesso dal mio lavoro di ufficio che avevo da sei anni e qualcosa. In realtà avevo annunciato le dimissioni con larghissimo anticipo, perché essendo una richiesta dettata unicamente da mie esigenze personali (i.e., niente screzi con l'azienda o strabilianti prospettive di un futuro migliore), volevo dare modo a chi mi aveva dato lavoro di prepararsi. Le ragioni della mia decisione di lasciare il lavoro stavano sostanzialmente nella voglia di cambiare, evitare di fossilizzarmi in un lavoro che pur rispettando tutti i crismi di un sano rapporto di subordinazione non mi offriva (o almeno non mi offriva più) grandi soddisfazioni. Le dieci ore al giorno seduto in ufficio iniziavano a parermi asfissianti, e prima che la situazione peggiorasse e soprattutto che io stesso arrivassi a un'età in cui non sarei più stato "spendibile" sul "mercato del lavoro" (che brutto modo di pensare a se stessi, eh?), ho preferito allontanarmi con serenità. Leggasi anche: crisi di mezza età. Ripeto, non avevo nessun approdo pronto, nessuno che mi stesse aspettando per offrirmi una posizione migliore. È stato un salto nel vuoto, certo con il paracadute, ma comunque senza sapere dove sarei atterrato.
Così da settembre a gennaio il mio lavoro è stato in buona parte quello di formare le 2 persone che mi hanno poi sostituito (in realtà 3, ma una non ce l'ha fatta). Parallelamente ricerca di altri lavori, aggiornamento curriculum e rispolvero linkedin, colloqui sparsi qua e là senza grossi risultati. Dalla prima settimana di febbraio mi sono ritrovato quindi a non dover essere alle 8:50 alla scrivania. Avevo tutto il tempo per fare "le mie cose". E quel tempo ho cercato di sfruttarlo.
Intanto ho preparato le lezioni per il mio primo corso di scrittura, in sostanza un esperimento che mi sta servendo per capire se questa cosa poteva funzionare. Siamo a metà del percorso, e posso dire che per quanto mi riguarda l'esperienza è soddisfacente. Se lo penseranno anche gli studenti, lo sapremo solo alla fine. Sto già cercando qualche contatto per provare a riproporre il corso in altri contesti, e magari estendere anche quest'attività. Forse andrà avanti, forse no. Già che ci siamo, se avete interesse per una cosa del genere, fate un fischio.
Ma di tempo ne avevo ancora a disposizione, e soprattutto non avevo un'idea chiara di quanto ne avrei avuto. Perché prima o poi la pacchia finisce, questa parentesi di "inattività" dovrà terminare e dovrò per forza scegliere di accettare una di quelle posizioni che per il momento ho scartato perché posso permettermelo, ancora per qualche mese. Quindi meglio sfruttare la libera uscita finché dura.
Allora mi sono iscritto anche a un workshop di scrittura intensivo. Dodici ore in due giorni, un concentrato di nozioni che in buona parte avevo già se pure in forma diversa, e tanti altri contenuti che invece mi mancavano. Allora mi sono iscritto a un corso di apicoltura, che è sempre stato il mio progetto a medio-lungo termine, certo non come attività di sostentamento principale, ma come hobby con indirizzo post-apocalittico, perché avere una fonte di calorie quando non ci sarà più l'Esselunga per fare la spesa potrebbe essere utile. Purtroppo il corso è stato sospeso da questa settimana per l'ordinanza relativa all'epidemia, ma se l'emergenza rientra dovrei riuscire a completare anche quello. Ho considerato anche di frequentare corsi di sceneggiatura, ma non ne ho trovato nessuno che fosse aperto alle iscrizioni in questo momento quindi per il momento ho dovuto lasciar perdere.
Fin qui tutti soldi spesi e nessun introito. Ma bisogna anche pensare a fatturare, no? Quindi ho provato a mettere a frutto anche qualcos'altro che mi sono accorto essere nelle mie corde. Proprio durante quel periodo di formazione dei miei sostituti, mi sono reso conto di come questa cosa di insegnare agli altri mi stesse piacendo. Impressione confermata con il corso di narrativa che sto tenendo. E allora il tentativo dell'insegnamento, perché no? Il mio percorso di studi e le mie predisposizioni naturali mi rendono abbastanza appetibile come docente di matematica, ma senza i titoli per partecipare a concorsi pubblici, mi sono proposto a istituti privati e centri di formazione. La risposta è stata quasi immediata, perché di matematici a quanto pare c'è fame: sto già seguendo un paio di studenti e ho fatto qualche ora di sostituzone in classe. Poi è arrivato pure lì il virus, 'tacci sua, quindi per ora siamo fermi.
Ma siamo o non siamo nell'era dello smartworking? Quindi mi pareva appropriato sfruttare anche il canale dell'insegnamento a distanza. Mi trovate infatti anche su Schoolr, e in tempi di scuole chiuse magari può essere utile. Non voglio sciacallare sull'emergenza, questa coincidenza di tempi è stata anzi piuttosto sfortunata, ma se avete dei pargoli in età di studi, con la maturità in arrivo oppure vi volete levare la soddisfazione di calcolare un integrale, potete contattarmi da lì. Scoprire che so ancora (più o meno) risolvere gli integrali è stata anche una discreta botta di autostima.
E sì, sto anche lavorando a cose da scrivere: ho completato due racconti in uscita nei prossimi mesi, sto rimettendo mano al romanzo finito in prima stesura a novembre, ho aperto la newsletter e sto curando un po' di più la mia presenza social. Il mio young adult invece, mannaggia a me che mi metto a scrivere roba intaducibile, è sempre al palo, ma non dispero.
Ah, e ho anche iniziato a fumare la pipa, altra cosa che mi ripromettevo da tempo di voler iniziare ma che avevo sempre rimandato in attesa di un momento che mi permettesse di dedicargli la pazienza che richiede.
La cosa che mi ha sorpreso è che questo mese di febbraio così variegato, con l'agenda che effettivamente mi era utile per tenere traccia di impegni e promemoria, mi pare durato quanto una stagione intera. I primi del mese ho fatto un colloquio seguito da un passeggiata in città, ma la settimana scorsa ripensando a quando era avvenuto quel giro mi sembrava si parlasse di mesi e mesi prima. In un certo senso è confortante constatare come l'assenza di una routine preordinata mi abbia dato l'impressione (illusione?) di riappropriarmi del mio tempo, di "viverlo in pieno", esagero? Probabilmente non durerà perché appunto dovrò cedere prima o poi alla necessità di mangiare, dormire sotto un tetto e mantenere una connessione internet. Pandemia permettendo, come ci siamo abituati a premettere in questi giorni.
Quindi, allo stato attuale la situazione è questa. Ci tenevo a lasciarne traccia perché forse tra un anno avrò perso la memoria muscolare di questi giorni. E magari, buttando lì che ora come ora sono aperto a queste nuove opportunità, a qualcuno di passaggio potrebbe venire in mente di propormi qualcosa.
See you on the other side.
A gennaio mi sono dimesso dal mio lavoro di ufficio che avevo da sei anni e qualcosa. In realtà avevo annunciato le dimissioni con larghissimo anticipo, perché essendo una richiesta dettata unicamente da mie esigenze personali (i.e., niente screzi con l'azienda o strabilianti prospettive di un futuro migliore), volevo dare modo a chi mi aveva dato lavoro di prepararsi. Le ragioni della mia decisione di lasciare il lavoro stavano sostanzialmente nella voglia di cambiare, evitare di fossilizzarmi in un lavoro che pur rispettando tutti i crismi di un sano rapporto di subordinazione non mi offriva (o almeno non mi offriva più) grandi soddisfazioni. Le dieci ore al giorno seduto in ufficio iniziavano a parermi asfissianti, e prima che la situazione peggiorasse e soprattutto che io stesso arrivassi a un'età in cui non sarei più stato "spendibile" sul "mercato del lavoro" (che brutto modo di pensare a se stessi, eh?), ho preferito allontanarmi con serenità. Leggasi anche: crisi di mezza età. Ripeto, non avevo nessun approdo pronto, nessuno che mi stesse aspettando per offrirmi una posizione migliore. È stato un salto nel vuoto, certo con il paracadute, ma comunque senza sapere dove sarei atterrato.
Così da settembre a gennaio il mio lavoro è stato in buona parte quello di formare le 2 persone che mi hanno poi sostituito (in realtà 3, ma una non ce l'ha fatta). Parallelamente ricerca di altri lavori, aggiornamento curriculum e rispolvero linkedin, colloqui sparsi qua e là senza grossi risultati. Dalla prima settimana di febbraio mi sono ritrovato quindi a non dover essere alle 8:50 alla scrivania. Avevo tutto il tempo per fare "le mie cose". E quel tempo ho cercato di sfruttarlo.
Intanto ho preparato le lezioni per il mio primo corso di scrittura, in sostanza un esperimento che mi sta servendo per capire se questa cosa poteva funzionare. Siamo a metà del percorso, e posso dire che per quanto mi riguarda l'esperienza è soddisfacente. Se lo penseranno anche gli studenti, lo sapremo solo alla fine. Sto già cercando qualche contatto per provare a riproporre il corso in altri contesti, e magari estendere anche quest'attività. Forse andrà avanti, forse no. Già che ci siamo, se avete interesse per una cosa del genere, fate un fischio.
Ma di tempo ne avevo ancora a disposizione, e soprattutto non avevo un'idea chiara di quanto ne avrei avuto. Perché prima o poi la pacchia finisce, questa parentesi di "inattività" dovrà terminare e dovrò per forza scegliere di accettare una di quelle posizioni che per il momento ho scartato perché posso permettermelo, ancora per qualche mese. Quindi meglio sfruttare la libera uscita finché dura.
Allora mi sono iscritto anche a un workshop di scrittura intensivo. Dodici ore in due giorni, un concentrato di nozioni che in buona parte avevo già se pure in forma diversa, e tanti altri contenuti che invece mi mancavano. Allora mi sono iscritto a un corso di apicoltura, che è sempre stato il mio progetto a medio-lungo termine, certo non come attività di sostentamento principale, ma come hobby con indirizzo post-apocalittico, perché avere una fonte di calorie quando non ci sarà più l'Esselunga per fare la spesa potrebbe essere utile. Purtroppo il corso è stato sospeso da questa settimana per l'ordinanza relativa all'epidemia, ma se l'emergenza rientra dovrei riuscire a completare anche quello. Ho considerato anche di frequentare corsi di sceneggiatura, ma non ne ho trovato nessuno che fosse aperto alle iscrizioni in questo momento quindi per il momento ho dovuto lasciar perdere.
Fin qui tutti soldi spesi e nessun introito. Ma bisogna anche pensare a fatturare, no? Quindi ho provato a mettere a frutto anche qualcos'altro che mi sono accorto essere nelle mie corde. Proprio durante quel periodo di formazione dei miei sostituti, mi sono reso conto di come questa cosa di insegnare agli altri mi stesse piacendo. Impressione confermata con il corso di narrativa che sto tenendo. E allora il tentativo dell'insegnamento, perché no? Il mio percorso di studi e le mie predisposizioni naturali mi rendono abbastanza appetibile come docente di matematica, ma senza i titoli per partecipare a concorsi pubblici, mi sono proposto a istituti privati e centri di formazione. La risposta è stata quasi immediata, perché di matematici a quanto pare c'è fame: sto già seguendo un paio di studenti e ho fatto qualche ora di sostituzone in classe. Poi è arrivato pure lì il virus, 'tacci sua, quindi per ora siamo fermi.Ma siamo o non siamo nell'era dello smartworking? Quindi mi pareva appropriato sfruttare anche il canale dell'insegnamento a distanza. Mi trovate infatti anche su Schoolr, e in tempi di scuole chiuse magari può essere utile. Non voglio sciacallare sull'emergenza, questa coincidenza di tempi è stata anzi piuttosto sfortunata, ma se avete dei pargoli in età di studi, con la maturità in arrivo oppure vi volete levare la soddisfazione di calcolare un integrale, potete contattarmi da lì. Scoprire che so ancora (più o meno) risolvere gli integrali è stata anche una discreta botta di autostima.
E sì, sto anche lavorando a cose da scrivere: ho completato due racconti in uscita nei prossimi mesi, sto rimettendo mano al romanzo finito in prima stesura a novembre, ho aperto la newsletter e sto curando un po' di più la mia presenza social. Il mio young adult invece, mannaggia a me che mi metto a scrivere roba intaducibile, è sempre al palo, ma non dispero.
Ah, e ho anche iniziato a fumare la pipa, altra cosa che mi ripromettevo da tempo di voler iniziare ma che avevo sempre rimandato in attesa di un momento che mi permettesse di dedicargli la pazienza che richiede.
La cosa che mi ha sorpreso è che questo mese di febbraio così variegato, con l'agenda che effettivamente mi era utile per tenere traccia di impegni e promemoria, mi pare durato quanto una stagione intera. I primi del mese ho fatto un colloquio seguito da un passeggiata in città, ma la settimana scorsa ripensando a quando era avvenuto quel giro mi sembrava si parlasse di mesi e mesi prima. In un certo senso è confortante constatare come l'assenza di una routine preordinata mi abbia dato l'impressione (illusione?) di riappropriarmi del mio tempo, di "viverlo in pieno", esagero? Probabilmente non durerà perché appunto dovrò cedere prima o poi alla necessità di mangiare, dormire sotto un tetto e mantenere una connessione internet. Pandemia permettendo, come ci siamo abituati a premettere in questi giorni.
Quindi, allo stato attuale la situazione è questa. Ci tenevo a lasciarne traccia perché forse tra un anno avrò perso la memoria muscolare di questi giorni. E magari, buttando lì che ora come ora sono aperto a queste nuove opportunità, a qualcuno di passaggio potrebbe venire in mente di propormi qualcosa.
See you on the other side.
Published on March 09, 2020 05:15
March 6, 2020
Cambiare tutto per non cambiare niente: Doctor Who e il Rasoio di Occam
Come promesso nel commento al finale della stagione 12, voglio dedicare un approfondimento al grande segreto emerso nel corso di questa puntata che ha stravolto in modo pesante tutto il canone noto di
Doctor Who
dal 1963 a oggi. Nel commento all'episodio ho volutamente ignorato questo aspetto, perché volevo appunto valutare la storia al netto del suo impatto su tutta la mitologia della serie. Qui invece andiamo a valutare proprio questo impatto.
Prima di iniziare, una premessa. Non ho mai fatto mistero dei miei dubbi sulla conduzione di Chris Chibnall della serie, ma credo di aver sempre mantenuto una posizione equilibrata nel riconoscere quando c'era qualcosa di buono (come molti degli episodi di questa stagione 12, obiettivamente di buon livello). Non ho mai nemmeno osteggiato il passaggio del ruolo a una donna, e quando è stato dato l'annuncio ho analizzato la situazione in modo più distaccato possibile. Ritengo quindi non poter essere considerato né parte del fandom oltranzista che ha odiato Jodie Whittaker fin dall'inizio, né d'altra parte del fandom acritico che accusa chi non gradisce la serie di non essere un "true fan". Per quanto ami DW credo di aver mantenuto un rapporto sano con la serie, abbastanza da poter fare una riflessione senza bias eccessivi. Se vi sembra il contrario, me ne scuso, ma continuo a ritenermi con la coscienza a posto, come i miei otto anni di post sul tema che si trovano qui sopra possono testimoniare.
Detto questo, passiamo al sodo: la grossa rivelazione che Chibnall ha stuzzicato fin dall'inizio di questa stagione, ma si potrebbe dire già nel secondo episodio della stagione 11, quando per la prima volta è stato citato il "Timeless Child" per poi abbandonarlo del tutto. In The Timeless Children il Master ha la pazienza di portare il Dottore nella Matrice per fargli scoprire la storia del Timeless Child. Veniamo sottoposti quindi a una lunga storia di questo gallifreyano esploratore che trova così per caso una bambina abbandonata e la adotta, per poi scoprire che la bambina non muore ma si rigenera. Al che inizia a studiarla, estrae da lei in qualche modo il codice genetico che permette la rigenerazione e lo aggiunge al proprio, e così fa per tutta l'élite del suo pianeta, dando origine alla società Timelord, basata sulla capacità di ingannare la morte (almeno per un po'). Tutto abbastanza noioso, ma se non altro è qualche frammento di lore dei Timelord che è piuttosto scarsa nella serie tv (molto più approfondita nei libri e audiodrammi, che però hanno un pubblico ben più ristretto, e nemmeno io che ho visto tutta la serie dal 1963 a oggi seguo).
But wait, there's more! Il Timeless Child è, prova a indovinare, proprio il Dottore! Almeno così ci racconta il Master, che è l'unica fonte disponibile sull'argomento. Quell'orfanello sperduto, sottoposto a una sequenza interminabile di esperimenti, torture e reset della memoria, è proprio il nostro eroe. Ne consegue che il Dottore non è un semplice Timelord rinnegato (in effetti non è nemmeno un Timelord), ma è il punto di partenza di tutto ciò che i Timelord hanno ottenuto: è speciale, unico, predestinato. Ovvero, è esattamente quello che il Dottore non ha mai voluto, dovuto o avuto bisogno di essere.
Questo è il primo e più imperdonabile errore commesso da Chris Chibnall nell'aggiungere un nuovo pezzo alla mitologia della serie. Tutti gli showrunner precedenti hanno in qualche modo alterato il canone conosciuto fino a quel momento: Russel T. Davies (stagioni 1-4) ha inventato la Time War e la scomparsa di Gallifrey, Steven Moffat (stagioni 5-10) ha introdotto il War Doctor e il salvataggio di Gallifrey. Chibnall lascia il segno spiegando che il Dottore non è mai stato un tizio qualunque, ma era ed è sempre stato speciale. Il Master gli dice proprio queste parole, ed è questa constatazione che lo porta ad annientare (di nuovo) tutta la civiltà di Gallifrey. Ma il problema è proprio che questa novità contraddice tutto quello che Doctor Who ha sempre rappresentato, non tanto in termini di trama quanto a livello tematico. La storia del Dottore è la storia di "un idiota con una scatola magica", un bischero qualsiasi (ovviamente con notevoli capacità) che un giorno ha deciso di lasciare tutto quello che aveva e scoprire se l'universo avesse bisogno di lui. A renderlo significativo e relatable è proprio questa sua ordinarietà, l'idea che al di là della tecnologia e la rigenerazione, con la stessa intelligenza e bontà tutti potremmo essere il Dottore.
Adesso, non è più così. Adesso il Dottore è quell'essere immortale dalle origini inconoscibili che ha permesso alla più grande civiltà dell'universo di raggiungere il suo massimo splendore e controllo su tutto lo spazio-tempo. Siccome possiamo essere buoni e furbi quanto vogliamo, ma nessuno di noi sarà mai un Timeless Child abbandonato (non si sa come e perché) dalla vita infinta, ecco che il Dottore è diventato un'entità lontana, intoccabile. Un predestinato, appunto, che non è diventato ciò che è per sua scelta, ma perché quella era la sua natura. E questo toglie almeno metà del potere alla figura del Dottore.
Diciamo pure che non sono contrario del tutto all'idea di un Timeless Child, e che i Timelord siano nati vampirizzando il segreto dell'immortalità a un giovane innocente orfano delle stelle, da boriosi stronzi quali sono sempre stati. Mi può stare bene scoprire che la loro origine è quella. Ma far coincidere con il Dottore quell'individuo speciale manda in frantumi le premesse stesse del personaggio. Se per esempio il Timeless Child fosse stato il Master, la cosa sarebbe stata ben diversa perché avremmo avuto in un colpo solo: - un'origine per la sua follia; - una giustificazione al fatto che sopravviva sempre anche quando si trova in situazioni del tutto disperate (visto che è letteralmente immortale); - una spiegazione al suo risentimento verso i Timelord; - una ragione plausibile per la furia che lo ha portato di recente a sterminare (di nuovo) tutto il pianeta. Inoltre sarebbe stato un bel dilemma anche per il Dottore: il suo più intimo amico d'infanzia, vittima estrema e perpetua che nemmeno ricorda le torture sùbite in miliardi e miliardi di anni. Davvero lo si può biasimare se si è rivoltato contro i suoi aguzzini? E la stessa parte oscura del Dottore che emerge ogni tanto, quella che lo porta a fare cose terribili, non potrebbe essere in fondo dovuta a quelle tracce del codice genetico del Master/Timeless Child che è anche in lui e gli permette di rigenerarsi?
Ma invece no. Lo speciale è proprio il Dottore, e questo lo rende speciale proprio per nulla.
Naturalmente questa novità si riflette a cascata su tutto quanto abbiamo visto e saputo finora del Dottore. Quello che credevamo essere il Primo Dottore non lo è più, perché ha avuto un numero plausibilmente spropositato di vite prima dell'incarnazione con le fattezze di William Hartnell. Ci si sarebbe potuti salvare in calcio d'angolo sostenendo la tesi che quelli di prima erano "biologicamente" la stessa persona, ma è solo da quel momento in poi che lui è diventato "Il Dottore", un po' nello steso modo in cui è stato trattato il War Doctor. Ma invece no, nemmeno questo: Chibnall lo ha reso impossibile introducendo il Doctor Ruth , l'incarnazione precedente di cui il Dottore non ricorda nulla ma che pure si fa già chiamare Dottore. Quindi il Primo Dottore non era in nessun senso "primo". Ci sarebbe anche da farsi spiegare come Ruth potesse avere un Tardis con le sembianze della cabina telefonica blu, quando dovrebbe essere noto allo showrunner di una serie che quell'aspetto è stato acquisito dal Tardis quando il Dottore si è rifugiato nella Londra degli anni 60, ed è rimasto così per un difetto del Chamaleon Circuit che permette normalmente ai Tardis di mimetizzarsi con l'ambiente esterno. Ma se Ruth è un Dottore precedente ad Hartnell, allora non ha senso che il suo Tardis abbia già quelle sembianze. Tutta un'altra serie di incongruenze si aprono considerando ciò che abbiamo visto in The Name of the Doctor quando Clara attraversa tutto il flusso temporale della vita del Dottore, e non incontra nessuna di queste incarnazioni precedenti, mentre invece scopre il War Doctor, in quanto parte della vita "biologica" del Dottore ma non considerato un Dottore a pieno titolo. Come già avevo subodorato subito dopo Fugitive of the Judoon , semplicemente a tutto questo non viene data una spiegazione, il che porta a ipotizzare che Chibnall sia o ignorante o in mala fede. Decidete voi quale preferite.
In realtà c'è una parola magica che salverebbe tutta questa situazione: retcon. Doctor Who è il paradiso della retcon, e se permettete io di retcon me ne intendo. Quindi si potrebbe semplicemente dire "è stato sempre così" e così diventa. Molto bene. Ma a quel punto bisognerebbe chiedersi: perché? A cosa è servito tutto questo stravolgimento epocale di tutta la storia della serie?
La risposta ce la dà di nuovo Docot-Ruth, che si rivela nonostante le circostanze infauste uno dei personaggi meglio riusciti nelle sue breve apparizioni: niente. Anzi, alla fine dell'episodio il punto importante che viene sottolineato è proprio questo, che la conoscenza di questo segreto sepolto nei recessi della storia e della memoria non cambia niente per il Dottore, che continua a essere e fare ciò che era e faceva. Meglio ancora, questa nuova consapevolezza non ha nemmeno utilità nell'affrontare la minaccia del momento, per fermare il Master con il suo nuovo piano di sottomissione dell'universo. Non c'è nessuna scoperta derivante da questo passato remoto che aiuta il Dottore a risolvere la crisi, e per la verità questo passato remoto non è nemmeno l'origine della crisi. Un elemento di contorno, che se rimosso dalla storia non cambia niente degli eventi.
Provate invece a rimuovere il War Doctor da The Day of the Doctor. Provate a rimaterializzare Gallifrey e tutti i Timelord in The Sound of Drums. Gli showrunner precedenti a loro volta hanno giocato con il canone e la mitologia, perché una serie come DW permette davvero possibilità infinite, ma lo hanno fatto in modo significativo. E in genere hanno riempito dei buchi nella lore, senza cambiare quanto esisteva in precedenzza.
Perché allora Chris Chibnall ha fatto una cosa simile? L'ipotesi tristemente più plausibile è che volesse semplicemente sconvolgere il pubblico. Mettere in atto qualcosa che lasciasse un segno profondo, indelebile, anche controverso, nel fandom più longevo della storia della televisione. Per farlo è ricorso al sistema più immediato, ma anche più rozzo: il twist gratuito, che arriva dal nulla senza nessuna anticipazione, colpisce sul momento ma a distanza di pochi minuti, quando si ha avuto il tempo di riflettere, non lascia nulla, perché sul nulla era basato.
È qui che sarebbe utile ricordare a Chibnall il principio del Rasoio di Occam, non nella sua enunciazione da fast-food "la spiegazione più semplice è quella più probabile", ma nella versione più fedele alla formulazione originale, secondo cui tra due ipotesi equivalenti quella che richiede un maggior numero di assunzioni di fondo per poter essere valida deve essere scartata. Applicato a Doctor Who, ma in generale alla narrativa, il Raosio di Occam significa che bisogna avere delle ottime ragioni per mettere in modo un processo che porta a sconvolgere profondamente il senso e la direzione della storia. Ovvero, il risultato finale deve essere tanto e più profondamente sconvolgente di quelle alterazioni che stiamo apportando alla storia. In mancanza di questo, il lavoro che è stato fatto non è solo inutile, ma è dannoso e appare perfino disonesto.
Con questo nuovo corso di Doctor Who, purtroppo il Rasoio di Occam rimuove intere sezioni del corpo, fino a lasciare solo un cadavere sbrindellato. Non mi spingo a richiedere la rimozione di Chibnall dalla direzione della serie, perché non voglio apparire come quei fanboy che chiedono la cancellazione di The Last Jedi , ma a questo punto auspico che ci sia un profondo ripensamento da parte di chi ha la facoltà di decidere, affincé la serie non salti lo squalo definitivamente diventando irrecuperabile.
Prima di iniziare, una premessa. Non ho mai fatto mistero dei miei dubbi sulla conduzione di Chris Chibnall della serie, ma credo di aver sempre mantenuto una posizione equilibrata nel riconoscere quando c'era qualcosa di buono (come molti degli episodi di questa stagione 12, obiettivamente di buon livello). Non ho mai nemmeno osteggiato il passaggio del ruolo a una donna, e quando è stato dato l'annuncio ho analizzato la situazione in modo più distaccato possibile. Ritengo quindi non poter essere considerato né parte del fandom oltranzista che ha odiato Jodie Whittaker fin dall'inizio, né d'altra parte del fandom acritico che accusa chi non gradisce la serie di non essere un "true fan". Per quanto ami DW credo di aver mantenuto un rapporto sano con la serie, abbastanza da poter fare una riflessione senza bias eccessivi. Se vi sembra il contrario, me ne scuso, ma continuo a ritenermi con la coscienza a posto, come i miei otto anni di post sul tema che si trovano qui sopra possono testimoniare.
Detto questo, passiamo al sodo: la grossa rivelazione che Chibnall ha stuzzicato fin dall'inizio di questa stagione, ma si potrebbe dire già nel secondo episodio della stagione 11, quando per la prima volta è stato citato il "Timeless Child" per poi abbandonarlo del tutto. In The Timeless Children il Master ha la pazienza di portare il Dottore nella Matrice per fargli scoprire la storia del Timeless Child. Veniamo sottoposti quindi a una lunga storia di questo gallifreyano esploratore che trova così per caso una bambina abbandonata e la adotta, per poi scoprire che la bambina non muore ma si rigenera. Al che inizia a studiarla, estrae da lei in qualche modo il codice genetico che permette la rigenerazione e lo aggiunge al proprio, e così fa per tutta l'élite del suo pianeta, dando origine alla società Timelord, basata sulla capacità di ingannare la morte (almeno per un po'). Tutto abbastanza noioso, ma se non altro è qualche frammento di lore dei Timelord che è piuttosto scarsa nella serie tv (molto più approfondita nei libri e audiodrammi, che però hanno un pubblico ben più ristretto, e nemmeno io che ho visto tutta la serie dal 1963 a oggi seguo).But wait, there's more! Il Timeless Child è, prova a indovinare, proprio il Dottore! Almeno così ci racconta il Master, che è l'unica fonte disponibile sull'argomento. Quell'orfanello sperduto, sottoposto a una sequenza interminabile di esperimenti, torture e reset della memoria, è proprio il nostro eroe. Ne consegue che il Dottore non è un semplice Timelord rinnegato (in effetti non è nemmeno un Timelord), ma è il punto di partenza di tutto ciò che i Timelord hanno ottenuto: è speciale, unico, predestinato. Ovvero, è esattamente quello che il Dottore non ha mai voluto, dovuto o avuto bisogno di essere.
Questo è il primo e più imperdonabile errore commesso da Chris Chibnall nell'aggiungere un nuovo pezzo alla mitologia della serie. Tutti gli showrunner precedenti hanno in qualche modo alterato il canone conosciuto fino a quel momento: Russel T. Davies (stagioni 1-4) ha inventato la Time War e la scomparsa di Gallifrey, Steven Moffat (stagioni 5-10) ha introdotto il War Doctor e il salvataggio di Gallifrey. Chibnall lascia il segno spiegando che il Dottore non è mai stato un tizio qualunque, ma era ed è sempre stato speciale. Il Master gli dice proprio queste parole, ed è questa constatazione che lo porta ad annientare (di nuovo) tutta la civiltà di Gallifrey. Ma il problema è proprio che questa novità contraddice tutto quello che Doctor Who ha sempre rappresentato, non tanto in termini di trama quanto a livello tematico. La storia del Dottore è la storia di "un idiota con una scatola magica", un bischero qualsiasi (ovviamente con notevoli capacità) che un giorno ha deciso di lasciare tutto quello che aveva e scoprire se l'universo avesse bisogno di lui. A renderlo significativo e relatable è proprio questa sua ordinarietà, l'idea che al di là della tecnologia e la rigenerazione, con la stessa intelligenza e bontà tutti potremmo essere il Dottore.
Adesso, non è più così. Adesso il Dottore è quell'essere immortale dalle origini inconoscibili che ha permesso alla più grande civiltà dell'universo di raggiungere il suo massimo splendore e controllo su tutto lo spazio-tempo. Siccome possiamo essere buoni e furbi quanto vogliamo, ma nessuno di noi sarà mai un Timeless Child abbandonato (non si sa come e perché) dalla vita infinta, ecco che il Dottore è diventato un'entità lontana, intoccabile. Un predestinato, appunto, che non è diventato ciò che è per sua scelta, ma perché quella era la sua natura. E questo toglie almeno metà del potere alla figura del Dottore.
Diciamo pure che non sono contrario del tutto all'idea di un Timeless Child, e che i Timelord siano nati vampirizzando il segreto dell'immortalità a un giovane innocente orfano delle stelle, da boriosi stronzi quali sono sempre stati. Mi può stare bene scoprire che la loro origine è quella. Ma far coincidere con il Dottore quell'individuo speciale manda in frantumi le premesse stesse del personaggio. Se per esempio il Timeless Child fosse stato il Master, la cosa sarebbe stata ben diversa perché avremmo avuto in un colpo solo: - un'origine per la sua follia; - una giustificazione al fatto che sopravviva sempre anche quando si trova in situazioni del tutto disperate (visto che è letteralmente immortale); - una spiegazione al suo risentimento verso i Timelord; - una ragione plausibile per la furia che lo ha portato di recente a sterminare (di nuovo) tutto il pianeta. Inoltre sarebbe stato un bel dilemma anche per il Dottore: il suo più intimo amico d'infanzia, vittima estrema e perpetua che nemmeno ricorda le torture sùbite in miliardi e miliardi di anni. Davvero lo si può biasimare se si è rivoltato contro i suoi aguzzini? E la stessa parte oscura del Dottore che emerge ogni tanto, quella che lo porta a fare cose terribili, non potrebbe essere in fondo dovuta a quelle tracce del codice genetico del Master/Timeless Child che è anche in lui e gli permette di rigenerarsi?
Ma invece no. Lo speciale è proprio il Dottore, e questo lo rende speciale proprio per nulla.
Naturalmente questa novità si riflette a cascata su tutto quanto abbiamo visto e saputo finora del Dottore. Quello che credevamo essere il Primo Dottore non lo è più, perché ha avuto un numero plausibilmente spropositato di vite prima dell'incarnazione con le fattezze di William Hartnell. Ci si sarebbe potuti salvare in calcio d'angolo sostenendo la tesi che quelli di prima erano "biologicamente" la stessa persona, ma è solo da quel momento in poi che lui è diventato "Il Dottore", un po' nello steso modo in cui è stato trattato il War Doctor. Ma invece no, nemmeno questo: Chibnall lo ha reso impossibile introducendo il Doctor Ruth , l'incarnazione precedente di cui il Dottore non ricorda nulla ma che pure si fa già chiamare Dottore. Quindi il Primo Dottore non era in nessun senso "primo". Ci sarebbe anche da farsi spiegare come Ruth potesse avere un Tardis con le sembianze della cabina telefonica blu, quando dovrebbe essere noto allo showrunner di una serie che quell'aspetto è stato acquisito dal Tardis quando il Dottore si è rifugiato nella Londra degli anni 60, ed è rimasto così per un difetto del Chamaleon Circuit che permette normalmente ai Tardis di mimetizzarsi con l'ambiente esterno. Ma se Ruth è un Dottore precedente ad Hartnell, allora non ha senso che il suo Tardis abbia già quelle sembianze. Tutta un'altra serie di incongruenze si aprono considerando ciò che abbiamo visto in The Name of the Doctor quando Clara attraversa tutto il flusso temporale della vita del Dottore, e non incontra nessuna di queste incarnazioni precedenti, mentre invece scopre il War Doctor, in quanto parte della vita "biologica" del Dottore ma non considerato un Dottore a pieno titolo. Come già avevo subodorato subito dopo Fugitive of the Judoon , semplicemente a tutto questo non viene data una spiegazione, il che porta a ipotizzare che Chibnall sia o ignorante o in mala fede. Decidete voi quale preferite.
In realtà c'è una parola magica che salverebbe tutta questa situazione: retcon. Doctor Who è il paradiso della retcon, e se permettete io di retcon me ne intendo. Quindi si potrebbe semplicemente dire "è stato sempre così" e così diventa. Molto bene. Ma a quel punto bisognerebbe chiedersi: perché? A cosa è servito tutto questo stravolgimento epocale di tutta la storia della serie?
La risposta ce la dà di nuovo Docot-Ruth, che si rivela nonostante le circostanze infauste uno dei personaggi meglio riusciti nelle sue breve apparizioni: niente. Anzi, alla fine dell'episodio il punto importante che viene sottolineato è proprio questo, che la conoscenza di questo segreto sepolto nei recessi della storia e della memoria non cambia niente per il Dottore, che continua a essere e fare ciò che era e faceva. Meglio ancora, questa nuova consapevolezza non ha nemmeno utilità nell'affrontare la minaccia del momento, per fermare il Master con il suo nuovo piano di sottomissione dell'universo. Non c'è nessuna scoperta derivante da questo passato remoto che aiuta il Dottore a risolvere la crisi, e per la verità questo passato remoto non è nemmeno l'origine della crisi. Un elemento di contorno, che se rimosso dalla storia non cambia niente degli eventi.
Provate invece a rimuovere il War Doctor da The Day of the Doctor. Provate a rimaterializzare Gallifrey e tutti i Timelord in The Sound of Drums. Gli showrunner precedenti a loro volta hanno giocato con il canone e la mitologia, perché una serie come DW permette davvero possibilità infinite, ma lo hanno fatto in modo significativo. E in genere hanno riempito dei buchi nella lore, senza cambiare quanto esisteva in precedenzza.
Perché allora Chris Chibnall ha fatto una cosa simile? L'ipotesi tristemente più plausibile è che volesse semplicemente sconvolgere il pubblico. Mettere in atto qualcosa che lasciasse un segno profondo, indelebile, anche controverso, nel fandom più longevo della storia della televisione. Per farlo è ricorso al sistema più immediato, ma anche più rozzo: il twist gratuito, che arriva dal nulla senza nessuna anticipazione, colpisce sul momento ma a distanza di pochi minuti, quando si ha avuto il tempo di riflettere, non lascia nulla, perché sul nulla era basato.
È qui che sarebbe utile ricordare a Chibnall il principio del Rasoio di Occam, non nella sua enunciazione da fast-food "la spiegazione più semplice è quella più probabile", ma nella versione più fedele alla formulazione originale, secondo cui tra due ipotesi equivalenti quella che richiede un maggior numero di assunzioni di fondo per poter essere valida deve essere scartata. Applicato a Doctor Who, ma in generale alla narrativa, il Raosio di Occam significa che bisogna avere delle ottime ragioni per mettere in modo un processo che porta a sconvolgere profondamente il senso e la direzione della storia. Ovvero, il risultato finale deve essere tanto e più profondamente sconvolgente di quelle alterazioni che stiamo apportando alla storia. In mancanza di questo, il lavoro che è stato fatto non è solo inutile, ma è dannoso e appare perfino disonesto.
Con questo nuovo corso di Doctor Who, purtroppo il Rasoio di Occam rimuove intere sezioni del corpo, fino a lasciare solo un cadavere sbrindellato. Non mi spingo a richiedere la rimozione di Chibnall dalla direzione della serie, perché non voglio apparire come quei fanboy che chiedono la cancellazione di The Last Jedi , ma a questo punto auspico che ci sia un profondo ripensamento da parte di chi ha la facoltà di decidere, affincé la serie non salti lo squalo definitivamente diventando irrecuperabile.
Published on March 06, 2020 00:31
March 4, 2020
Una timeline essenziale di Westworld (stagioni 1-2)
Il 15 marzo inizierà la terza stagione della serie tv del decennio, nota volgarmente come Westworld. Dopo una prima stagione impeccabile, una seconda stagione coraggiosa (e a mio avviso migliore della prima sotto molti punti di vista), la terza dovrebbe puntare in una direzione molto diversa a quanto visto finora. Non mi addentro in previsioni basate su trailer e leak, perché già in passato gli autori Nolan/Joy si sono dimostrati efficaci nel mischiare le carte. Prevedo però che trattero i singoli episodi qui sul blog a partire da questa terza stagione, come faccio per
Doctor Who
.
Westworld è una serie complessa. Anzi, una serie che in fondo si compiace della sua complessità, e forse proprio questo è il suo unico difetto. Riprendere il filo della storia a distanza di due anni e rotti dall'ultima volta che abbiamo visto questi personaggi può essere complicato. Online si trovano decine di recap e se non avete tempo di un rewatch completo vi rimando a quelli. Ma quello che voglio fare qui è una cosa diversa: fissare i punti di una timeline essenziale di quanto avviene nella serie, o almeno quanto è mostrato nelle prime due stagioni. Soprattutto è importante collocare tutti i flashback che, in particolare nella seconda stagione, vanno a incastrarsi nel passato e costruire la mitologia della serie. Avendo rivisto di recente la serie, mi trovo nella situazione di poter fare questo tipo di esercizio e ho deciso di offrirvelo, non come favore personale ma come tributo a Westworld stesso.
Note: Nella timeline non indicherò riferimenti temporali precisi, perché non sempre sono disponibili oppure ricavarli è piuttosto complesso e non ho voglia di farmi i calcoli. D'altra parte finora non abbiamo nemmeno un'idea sicura di quando sia ambientata la serie, anche se dai trailer della terza stagione pare che un anno di riferimento sarà in effetti fornito, e quindi sulla base di quello si potranno ricavare tutte le altre date. Io indicherò le date come distanza da un punto zero, che si considera gli eventi nel parco all'inizio della prima stagione. Gli altri eventi sono indicati a partire da questo, e alla fine cambia poco se qualcosa succede ventiquattro o ventisette anni prima, l'importante è mantenere la successione e la coerenza degli eventi. Alla fine di ogni evento indico anche con una sigla l'episodio in cui lo specifico evento viene mostrato nella serie. Per agevolare la tracciabilità di un singolo personaggio lungo la timeline, identifico con colori diversi i personaggi principali. In alcuni casi userò lo stesso colore per personaggi diversi ma assimilabili tra loro (Arnold/Bernard, il personale tecnico Delos, i membri della famiglia Delos).
Mi sembra di essere cretino a dirlo, ma è piuttosto ovvio che quanto segue consiste in una lunga serie di spoiler , se ne consiglia la lettura solo dopo aver visto le prime due stagioni. Se peraltro, dopo questa visione vi rimane ancora qualche dubbio su alcuni punti, qualche tempo fa ho compilato anche una pratica FAQ su alcuni snodi chiavi della vicenda. Precisato questo, iniziamo.
Timeline essenziale di Westworld - Stagioni 1 e 238-40 anni prima: Robert Ford e Arnold Weber lavorano alla costruzione degli androidi. Il primo messo in funzione è Dolores. (1x10)38-37 anni prima: Il figlio di Arnold muore (1x09)38-37 anni prima: Arnold convinto della possibilità di rendere gli androidi coscienti sottopone ripetutamente Dolores al test del labirinto, intervistandola spesso per interpretare i suoi progressi. (1x01-1x10)38-37 anni prima: Logan Delos riceve la proposta di investire in Westworld durante una dimostrazione messa in atto da Angela e Akecheta. Arnold si rifiuta di utilizzare Dolores per questo compito, ma la porta con sé nel mondo esterno. (2x02)37 anni prima: Logan investe in Westworld. (2x02)37 anni prima: Akecheta vive pacificamente nel suo villaggio ai confini del parco, lontano dalle città principali. (2x08)
35 anni prima: Nonostante i fallimenti dei test nel labirinto, Arnold si convince che Dolores sia cosciente e cerca di convincere Ford che non devono aprire il parco, ma fallisce. (1x09).34 anni prima: Arnold crea il personaggio di Wyatt e lo carica su Dolores. Avviene il massacro di Escalante: Dolores/Wyatt aiutata da Teddy uccide tutti gli androidi e alla fine spara ad Arnold e sé stessa. (1x10)34 anni prima: Akecheta visita Escalante dopo il massacro e trova il giocattolo labirinto di Arnold. Inizia a essere ossessionato da quel simbolo e disegnarlo continuamente. (2x08)
34 anni prima: Akecheta viene riprogrammato come capo della Ghost Nation, e allontanato da Kohana. (2x08)34 anni prima: Westworld apre al pubblico. (1x05) 34-30 anni prima: Logan visita più volte Westworld. (1x02) 30 anni prima: William (l'Uomo in Nero) si fidanza con Juliet Delos e come addio al celibato viene portato a Westworld dal cognato Logan. (1x02)30 anni prima: William incontra Dolores, insieme ripercorrono un tratto del viaggio che faceva parte del test del labirinto di Arnold, ma Logan deciso a interrompere l'infatuazione di William, attacca e uccide Dolores davanti ai suoi occhi. (1x09)30 anni prima: William massacra gli uomini di Logan, lo imprigiona e lo porta con sé alla ricerca di Dolores. (1x09)30 anni prima: William non riesce a trovare Dolores, lascia Logan nudo ai confini del parco. Logan perde la foto di Juliet. (1x10)30 anni prima: Akecheta incontra Logan nel deserto, delirante per la disidratazione, che gli parla di una porta per un altro mondo. (2x08)30 anni prima: William ritrova Dolores a Sweetwater, ma lei non lo riconosce (1x10)30 anni prima: William fa leva sulla follia di Logan all'interno di Westworld e prende il suo posto come erede di James Delos. (2x02)30-28 anni prima: William porta James Delos a Westworld per convincerlo a investire pesantemente nel parco, sfruttando le sue potenzialità di raccolta dati. (2x02)30-25 anni prima: Akecheta vede Kohana al villaggio e si ricorda di lei dalla sua vita precedente nel villaggio. (2x08)28-25 anni prima: James Delos visita più volte Westworld. (2x10)28-25 anni prima: William inizia a costruire la Forgia. (2x02) 26-25 anni prima: William e Juliet Delos hanno una figlia, Emily. (2x02)25 anni prima: James Delos si ritira per malattia e lascia la sua azienda a William. Alla festa di pensionamento vengono portati diversi androidi tra cui Dolores. Dolores incontra Logan. Dopo la festa, William porta Dolores a vedere la Forgia in costruzione. (2x02)25-20 anni prima: Akecheta scopre la Forgia durante uno dei suoi viaggi ai confini del parco. (2x08)25-20 anni prima: Akecheta rapisce Kohana e la porta alla Forgia, ma la struttura è stata nascosta dentro la montagna. (2x08)25-20 anni prima: Logan muore di overdose. (2x10) 25-20 anni prima: James Delos muore, e viene usato come soggetto sperimentale per la creazione di un androide-copia di un umano. (2x04)
25-20 anni prima: Kohana viene trovata dai tecnici di Westworld e portata via dal parco. Akecheta inizia a cercarla. Durante uno dei suoi viaggi, viene salvato dalla figlia di Maeve. (2x08)25-1 anni prima: William visita periodicamente l'androide basato su James Delos e lo sottopone alle prove di fedeltà. (2x04) 20 anni prima: Akecheta si fa uccidere per visitare "l'aldilà". Si risveglia nella Mesa e trova Kohana e altri della sua tribù nei depositi della Delos. Inizia a diffondere il simbolo del labirinto. (2x08)20 anni prima: Usando i ricordi di Dolores durante le loro conversazioni (2x07), Ford costruire Bernard Lowe basandolo su Arnold. (1x09)1 anno prima: Ford consegna a William la scheda con il suo profilo ricavato dalle visite al parco. Juliet Delos visualizza la scheda e inorridita dalla vera identità del marito si suicida. (2x09)1 anno prima: Akecheta visita Maeve per diffondere anche a lei le sue conoscenze, ma viene visto come una minaccia. Lascia sul terreno il simbolo del labirinto. (2x08)
1 anno prima: William visita Westworld e per testare la sua reazione attacca e uccide Maeve e sua figlia.Vede per la prima volta il labirinto che era stato lasciato da Akecheta. (1x08)1 anno prima: A causa del trauma per l'uccisione della figlia, Maeve viene riassegnata al Mariposa di Sweetwater con un nuovo personaggio. (1x08)Meno di 1 anno prima: Ford scopre il labirinto lasciato da Akecheta negli scalpi della sua tribù e si confronta con lui. (2x08)Meno di 1 anno prima: William visita per l'ultima volta la copia di James Delos, gli rivela che sua figlia è morta e lo lascia impazzire senza distruggerlo come per le versioni percedenti. (2x04)Meno di 1 anno prima: William inizia la ricerca del labirinto, convinto che sia il gioco finale inserito da Ford per lui. (1x01) Punto zero: Ford esegue l'update delle Reveries che permette agli host di ricordare inconsciamente gli eventi delle vite passate. (1x01)
(Da qui in poi gli eventi della prima stagione accadono in ordine cronologico nello spazio di pochi giorni, per cui non indico la distanza ma solo la sequenza)
Peter Abernathy trova la foto di Juliet persa da Logan trent'anni prima e trasmette a Dolores la frase these violent delights have violent ends, poi viene ritirato e sostituito. (1x01)William trova il labirinto sotto lo scalpo di Kissy e segue gli indizi accompagnandosi a Lawrence e Teddy. (1x01-1x08) Ford inizia a creare la sua nuova storyline con Wyatt, scavando le rovine di Escalante. (1x02) Dolores viene attaccata come previsto dalla sua storyline e inizia a ripercorrere il test del labirinto, ricordando/rivivendo gli eventi passati insieme a William trent'anni prima. (1x03-1x09)Elsie Huges e Ashley Stubbs rintracciano un host malfunzionante che sta trasmettendo dati all'esterno. (1x03) Maeve si risveglia durante la manutenzione con Felix e Sylvester. (1x03)Maeve scopre la sua natura e si fa riprogrammare, inizia a progettare la sua fuga coinvolgendo Hector e Armistice. (1x04-1x09)Durante le ricerche sulla trasmissione non autorizzata, Elsie viene attaccata da Bernard su ordine di Ford. (1x06) Ford ordina a Bernard di trasferire la sua coscienza nella Culla. (2x04)Ford ordina a Bernard di uccidere Theresa Cullen. (1x07)Charlotte Hale carica la chiave di decrittazione su Peter Abernathy e incarica Lee Sizemore di fornirgli una storia per farlo uscire da Westworld. (1x08)Dolores arriva a Escalante. (1x09)Stubbs in cerca di Elsie viene rapito dalla Ghost Nation. (1x09) Ford ordina a Bernard di uccidersi. (1x09)William arriva a Escalante e incontra Dolores che non lo riconosce. Trova il labirinto giocattolo di Arnold. (1x10)Ford viene rimosso da direttore creativo del parco. Charlotte gli ordina di annunciare il suo ritiro durante la cerimonia di presentazione della sua nuova storyline. (1x10) Emily visita The Raj. (2x03) Maeve riattiva gli host nel deposito e li fa tornare nel parco, tra i quali Abernathy. Riattiva anche Bernard e lo ripara con l'aiuto di Felix e Sylvester. (1x10)Teddy arriva a Escalante e fugge insieme a Dolores, in quella che si rivela essere l'inizio della presentazione della nuova storyline di Ford. (1x10)Sizemore va al deposito in cerca di Abernathy ma gli host sono tutti scomparsi. (1x10) I sistemi di Westworld si disattivano secondo il piano messo in atto da Ford. Le armi degli host non hanno più il sistema di sicurezza che impedisce di ferire gli ospiti. (1x10)Durante la festa di pensionamento di Ford, Dolores acquisice piena coscienza e ricordo delle sue vite precedenti. (1x10)Maeve raggiunge il treno per lasciare Westworld ma scende per andare a cercare sua figlia nel parco. (1x10)Dolores uccide Ford. Inizia l'attacco degli host agli umani nel parco. (1x10)
(Da qui in poi si susseguono gli eventi nella timeline "presente" della stagione 2, che sono inframezzati a quelli della timeline "futura" che si trova più avanti)
Emily viene attaccata dagli host. Per sfuggire a una tigre sconfina dal Raj a Westworld e finisce nel territorio della Ghost Nation. (2x03)Bernard si nasconde dall'attacco insieme a Charlotte. Insieme raggiungono un laboratorio Delos e ricevono l'indicazione di recuperare la chiave di decrittazione memorizzata dentro Abernathy. (2x01)Akecheta trova il cadavere di Ford e inizia a guidare il suo popolo verso la Forgia. (2x08)Maeve torna nella Mesa e recupera Hecotr, Armistice, Felix, Sylvester e Sizemore. (2x01)William incontra l'androide Ford bambino e decide di distruggere la Forgia. (2x01)Dolores recluta i Confederados per respingere l'attacco della squadra di sicurezza Delos. (2x02)Bernard e Charlotte trovano Abernathy ma non riescono a fermarlo. Charlotte scappa. (2x03)Bernard e Abernathy vengono catturati dai Confederados e portati alla base in presenza di Dolores. (2x03)Dolores chiede a Bernard di estrarre la chiave da Abernathy ma lui non ne è capace. (2x03)Le squadre di sicurezza Delos attaccano i Confederados. Vengono respinti ma durante lo contro Charlotte riesce a catturare Abernathy. (2x03)Maeve raggiunge Shogunworld. (2x03)Bernard viene trasportato alla stazione in cui è imprigionata Elsie. Raggiungono il laboratorio con l'ultimo androide James Delos e lo distruggono. (2x04)Emily incontra Stubbs tra i prigionieri della Ghost Nation, poi riesce a fuggire. Stubbs viene lasciato libero. (2x04)Emily trova William. (2x04)Maeve attraversa Shogunworld e guadagna l'abilità di riprogrammare gli host. (2x05)Dolores riprogramma Teddy per essere più spietato. (2x05)Stubbs raggiunge la Mesa. (2x06) Charlotte contatta la Delos per informarli di avere Abernathy. Delos invia la sua squadra di recupero. (2x06)Bernard ed Elsie raggiungono la Culla. Bernard trova la personalità memorizzata di Ford. (2x06)La nuova squadra di recupero arriva a Westworld e toglie a Stubbs il controllo della sicurezza. (2x06)Maeve torna alla sua vecchia casa, dove trova sua figlia e la sua nuova madre. Vengono raggiunti da Akecheta. Sizemore richiede l'intervento della sicurezza Delos. (2x06)Dolores prende il treno da Sweetwater per raggiungere la Mesa. (2x06)William raggiunge Maeve. Vengono attaccati dagli uomini Delos e Maeve viene catturata. Sua figlia viene presa da Akecheta. (2x07)
Ford dall'interno della Culla imprime il suo codice su Bernard. (2x07)Dolores attacca la Mesa e i suoi uomini distruggono la Culla. Recupera Abernathy e rimuove la sua unità di controllo che contiene la chiave di decrittazione. (2x07)Akecheta trova William ferito e lo porta al suo campo. (2x08)Emily raggiunge la Ghost Nation e porta via William. (2x08)I tecnici Delos scoprono l'abilità di programmazione di Maeve. (2x08)Dolores si scontra con la Ghost Nation. (2x09)Emily porta William a un punto di raccolta in attesa di soccorsi. (2x09)Charlotte fa caricare il codice anomalo di Maeve su Clementine. (2x09)William uccide i soccorsi Delos ed Emily, credendo che sia un host creato da Ford per ingannarlo. (2x09)Bernard cancella dalla sua programmazione il codice di Ford. Abbandona Elsie e prosegue da solo per la Forgia. (2x09)Teddy si uccide a causa delle alterazioni che Dolores ha compiuto su di lui. (2x09)Dolores incontra William e proseguono insieme per la Forgia. (2x10)Maeve si libera e si incammina con i suoi verso la Forgia. (2x10)Bernard e Dolores entrano insieme nella Forgia. William rimane fuori, ferito dallo scontro con Dolores. (2x10)Sizemore si sacrifica per permettere la fuga di Maeve. (2x10) Dolores usa la chiave di Abernathy per accedere al sistema della Forgia. Bernard attiva la Porta per l'Oltrevalle. La Ghost Nation e gli altri host con loro iniziano ad attraversarla. (2x10)Charlotte attacca gli host alla Porta con il codice caricato su Clementine. Maeve, Hector e Armistice vengono abbattuti. Akecheta e la figlia di Maeve attraversano la Porta. (2x10)Dolores inizia a cancellare i dati degli ospiti di Westworld. Chiude l'accesso alla porta e disattiva le pompe sotterranee della Forgia, facendo alzare il livello dell'acqua. (2x10)Bernard uccide Dolores, prende la sua unità di controllo e nasconde dentro di lei la chiave di Abernathy. Esce dalla Forgia e viene recuperato dal team Delos. (2x10)La Valle si riempie fino a diventare un mare, pieno dei cadaveri degli host che hanno attraversato la Porta. (2x10) Rientrati alla Mesa, Charlotte uccide Elsie che ha tentato di ricattarla, osservata a sua insaputa da Bernard. (2x10)Bernard avvia il suo piano per riportare indietro Dolores. Costruisce un corpo con le sembianze di Charlotte e ci carica dentro l'unità di controllo di Dolores. (2x10)Dolores/Charlotte uccide Charlotte e prende il suo posto. (2x10)Per evitare di essere scoperto, Bernard frammenta e deindirizza la sua memoria, poi si abbandona sulla riva del mare formato nella Valle. (2x10)
(Da qui in poi si susseguono gli eventi nella timeline "futura" della stagione 2, che partono circa due settimane dopo l'inizio della ribellione deli host)
Il nuovo team della Delos guidato da Karl Strand arriva a Westworld. (2x01)Bernard viene trovato sulla spiaggia da Strand e Stubbs. (2x01)Bernard, Strand e Stubbs raggiungono la Mesa dove trovano Dolores/Charlotte. (2x03)Strand riattiva le pompe per asciugare il mare nella Valle e recuperare gli host in acqua. (2x05)Dolores/Charlotte, Bernard e Strand trovano il laboratorio segreto di Ford con le copie pronte di Bernard. (2x07)Dolores/Charlotte interroga Bernard per farsi dire dove si trova la chiave di Abernathy. (2x07)Dolores/Charlotte, Bernard e Strand tornano alla Forgia. (2x10)Dolores/Charlotte si rivela e uccide Strand e gli uomini Delos. (2x10)Dolores/Charlotte accede alla Forgia e carica l'unità di controllo di Teddy nell'Oltrevalle. Indirizza la trasmissione dei dati degli host in una posizione sconosciuta. Uccide Bernard. (2x10)William viene recuperato in fin di vita dalle squadre di soccorso nei pressi della Forgia. (2x10) Dolores/Charlotte esce da Westworld con la complicità di Stubbs, portando con sé 5 unità di controllo. (2x10)Data imprecisata in seguito: Dolores/Charlotte si trasferisce nella vecchia casa di Arnold. (2x10)Data imprecisata in seguito: Dolores/Charlotte ricostruisce il corpo originale di Dolores e trasferisce in questo la sua unità di controllo (non è chiaro chi occupi il corpo con le sembianze di Charlotte). (2x10)Data imprecisata in seguito: Dolores ricrea Bernard e lo lascia libero. (2x10)Data imprecisata in futuro lontano: William entra nella Forgia e viene accolto da una copia di Emily che lo sottopone a un test di fedeltà. (2x10)
Westworld è una serie complessa. Anzi, una serie che in fondo si compiace della sua complessità, e forse proprio questo è il suo unico difetto. Riprendere il filo della storia a distanza di due anni e rotti dall'ultima volta che abbiamo visto questi personaggi può essere complicato. Online si trovano decine di recap e se non avete tempo di un rewatch completo vi rimando a quelli. Ma quello che voglio fare qui è una cosa diversa: fissare i punti di una timeline essenziale di quanto avviene nella serie, o almeno quanto è mostrato nelle prime due stagioni. Soprattutto è importante collocare tutti i flashback che, in particolare nella seconda stagione, vanno a incastrarsi nel passato e costruire la mitologia della serie. Avendo rivisto di recente la serie, mi trovo nella situazione di poter fare questo tipo di esercizio e ho deciso di offrirvelo, non come favore personale ma come tributo a Westworld stesso.
Note: Nella timeline non indicherò riferimenti temporali precisi, perché non sempre sono disponibili oppure ricavarli è piuttosto complesso e non ho voglia di farmi i calcoli. D'altra parte finora non abbiamo nemmeno un'idea sicura di quando sia ambientata la serie, anche se dai trailer della terza stagione pare che un anno di riferimento sarà in effetti fornito, e quindi sulla base di quello si potranno ricavare tutte le altre date. Io indicherò le date come distanza da un punto zero, che si considera gli eventi nel parco all'inizio della prima stagione. Gli altri eventi sono indicati a partire da questo, e alla fine cambia poco se qualcosa succede ventiquattro o ventisette anni prima, l'importante è mantenere la successione e la coerenza degli eventi. Alla fine di ogni evento indico anche con una sigla l'episodio in cui lo specifico evento viene mostrato nella serie. Per agevolare la tracciabilità di un singolo personaggio lungo la timeline, identifico con colori diversi i personaggi principali. In alcuni casi userò lo stesso colore per personaggi diversi ma assimilabili tra loro (Arnold/Bernard, il personale tecnico Delos, i membri della famiglia Delos).Mi sembra di essere cretino a dirlo, ma è piuttosto ovvio che quanto segue consiste in una lunga serie di spoiler , se ne consiglia la lettura solo dopo aver visto le prime due stagioni. Se peraltro, dopo questa visione vi rimane ancora qualche dubbio su alcuni punti, qualche tempo fa ho compilato anche una pratica FAQ su alcuni snodi chiavi della vicenda. Precisato questo, iniziamo.
Timeline essenziale di Westworld - Stagioni 1 e 238-40 anni prima: Robert Ford e Arnold Weber lavorano alla costruzione degli androidi. Il primo messo in funzione è Dolores. (1x10)38-37 anni prima: Il figlio di Arnold muore (1x09)38-37 anni prima: Arnold convinto della possibilità di rendere gli androidi coscienti sottopone ripetutamente Dolores al test del labirinto, intervistandola spesso per interpretare i suoi progressi. (1x01-1x10)38-37 anni prima: Logan Delos riceve la proposta di investire in Westworld durante una dimostrazione messa in atto da Angela e Akecheta. Arnold si rifiuta di utilizzare Dolores per questo compito, ma la porta con sé nel mondo esterno. (2x02)37 anni prima: Logan investe in Westworld. (2x02)37 anni prima: Akecheta vive pacificamente nel suo villaggio ai confini del parco, lontano dalle città principali. (2x08)
35 anni prima: Nonostante i fallimenti dei test nel labirinto, Arnold si convince che Dolores sia cosciente e cerca di convincere Ford che non devono aprire il parco, ma fallisce. (1x09).34 anni prima: Arnold crea il personaggio di Wyatt e lo carica su Dolores. Avviene il massacro di Escalante: Dolores/Wyatt aiutata da Teddy uccide tutti gli androidi e alla fine spara ad Arnold e sé stessa. (1x10)34 anni prima: Akecheta visita Escalante dopo il massacro e trova il giocattolo labirinto di Arnold. Inizia a essere ossessionato da quel simbolo e disegnarlo continuamente. (2x08)
34 anni prima: Akecheta viene riprogrammato come capo della Ghost Nation, e allontanato da Kohana. (2x08)34 anni prima: Westworld apre al pubblico. (1x05) 34-30 anni prima: Logan visita più volte Westworld. (1x02) 30 anni prima: William (l'Uomo in Nero) si fidanza con Juliet Delos e come addio al celibato viene portato a Westworld dal cognato Logan. (1x02)30 anni prima: William incontra Dolores, insieme ripercorrono un tratto del viaggio che faceva parte del test del labirinto di Arnold, ma Logan deciso a interrompere l'infatuazione di William, attacca e uccide Dolores davanti ai suoi occhi. (1x09)30 anni prima: William massacra gli uomini di Logan, lo imprigiona e lo porta con sé alla ricerca di Dolores. (1x09)30 anni prima: William non riesce a trovare Dolores, lascia Logan nudo ai confini del parco. Logan perde la foto di Juliet. (1x10)30 anni prima: Akecheta incontra Logan nel deserto, delirante per la disidratazione, che gli parla di una porta per un altro mondo. (2x08)30 anni prima: William ritrova Dolores a Sweetwater, ma lei non lo riconosce (1x10)30 anni prima: William fa leva sulla follia di Logan all'interno di Westworld e prende il suo posto come erede di James Delos. (2x02)30-28 anni prima: William porta James Delos a Westworld per convincerlo a investire pesantemente nel parco, sfruttando le sue potenzialità di raccolta dati. (2x02)30-25 anni prima: Akecheta vede Kohana al villaggio e si ricorda di lei dalla sua vita precedente nel villaggio. (2x08)28-25 anni prima: James Delos visita più volte Westworld. (2x10)28-25 anni prima: William inizia a costruire la Forgia. (2x02) 26-25 anni prima: William e Juliet Delos hanno una figlia, Emily. (2x02)25 anni prima: James Delos si ritira per malattia e lascia la sua azienda a William. Alla festa di pensionamento vengono portati diversi androidi tra cui Dolores. Dolores incontra Logan. Dopo la festa, William porta Dolores a vedere la Forgia in costruzione. (2x02)25-20 anni prima: Akecheta scopre la Forgia durante uno dei suoi viaggi ai confini del parco. (2x08)25-20 anni prima: Akecheta rapisce Kohana e la porta alla Forgia, ma la struttura è stata nascosta dentro la montagna. (2x08)25-20 anni prima: Logan muore di overdose. (2x10) 25-20 anni prima: James Delos muore, e viene usato come soggetto sperimentale per la creazione di un androide-copia di un umano. (2x04)
25-20 anni prima: Kohana viene trovata dai tecnici di Westworld e portata via dal parco. Akecheta inizia a cercarla. Durante uno dei suoi viaggi, viene salvato dalla figlia di Maeve. (2x08)25-1 anni prima: William visita periodicamente l'androide basato su James Delos e lo sottopone alle prove di fedeltà. (2x04) 20 anni prima: Akecheta si fa uccidere per visitare "l'aldilà". Si risveglia nella Mesa e trova Kohana e altri della sua tribù nei depositi della Delos. Inizia a diffondere il simbolo del labirinto. (2x08)20 anni prima: Usando i ricordi di Dolores durante le loro conversazioni (2x07), Ford costruire Bernard Lowe basandolo su Arnold. (1x09)1 anno prima: Ford consegna a William la scheda con il suo profilo ricavato dalle visite al parco. Juliet Delos visualizza la scheda e inorridita dalla vera identità del marito si suicida. (2x09)1 anno prima: Akecheta visita Maeve per diffondere anche a lei le sue conoscenze, ma viene visto come una minaccia. Lascia sul terreno il simbolo del labirinto. (2x08)1 anno prima: William visita Westworld e per testare la sua reazione attacca e uccide Maeve e sua figlia.Vede per la prima volta il labirinto che era stato lasciato da Akecheta. (1x08)1 anno prima: A causa del trauma per l'uccisione della figlia, Maeve viene riassegnata al Mariposa di Sweetwater con un nuovo personaggio. (1x08)Meno di 1 anno prima: Ford scopre il labirinto lasciato da Akecheta negli scalpi della sua tribù e si confronta con lui. (2x08)Meno di 1 anno prima: William visita per l'ultima volta la copia di James Delos, gli rivela che sua figlia è morta e lo lascia impazzire senza distruggerlo come per le versioni percedenti. (2x04)Meno di 1 anno prima: William inizia la ricerca del labirinto, convinto che sia il gioco finale inserito da Ford per lui. (1x01) Punto zero: Ford esegue l'update delle Reveries che permette agli host di ricordare inconsciamente gli eventi delle vite passate. (1x01)
(Da qui in poi gli eventi della prima stagione accadono in ordine cronologico nello spazio di pochi giorni, per cui non indico la distanza ma solo la sequenza) Peter Abernathy trova la foto di Juliet persa da Logan trent'anni prima e trasmette a Dolores la frase these violent delights have violent ends, poi viene ritirato e sostituito. (1x01)William trova il labirinto sotto lo scalpo di Kissy e segue gli indizi accompagnandosi a Lawrence e Teddy. (1x01-1x08) Ford inizia a creare la sua nuova storyline con Wyatt, scavando le rovine di Escalante. (1x02) Dolores viene attaccata come previsto dalla sua storyline e inizia a ripercorrere il test del labirinto, ricordando/rivivendo gli eventi passati insieme a William trent'anni prima. (1x03-1x09)Elsie Huges e Ashley Stubbs rintracciano un host malfunzionante che sta trasmettendo dati all'esterno. (1x03) Maeve si risveglia durante la manutenzione con Felix e Sylvester. (1x03)Maeve scopre la sua natura e si fa riprogrammare, inizia a progettare la sua fuga coinvolgendo Hector e Armistice. (1x04-1x09)Durante le ricerche sulla trasmissione non autorizzata, Elsie viene attaccata da Bernard su ordine di Ford. (1x06) Ford ordina a Bernard di trasferire la sua coscienza nella Culla. (2x04)Ford ordina a Bernard di uccidere Theresa Cullen. (1x07)Charlotte Hale carica la chiave di decrittazione su Peter Abernathy e incarica Lee Sizemore di fornirgli una storia per farlo uscire da Westworld. (1x08)Dolores arriva a Escalante. (1x09)Stubbs in cerca di Elsie viene rapito dalla Ghost Nation. (1x09) Ford ordina a Bernard di uccidersi. (1x09)William arriva a Escalante e incontra Dolores che non lo riconosce. Trova il labirinto giocattolo di Arnold. (1x10)Ford viene rimosso da direttore creativo del parco. Charlotte gli ordina di annunciare il suo ritiro durante la cerimonia di presentazione della sua nuova storyline. (1x10) Emily visita The Raj. (2x03) Maeve riattiva gli host nel deposito e li fa tornare nel parco, tra i quali Abernathy. Riattiva anche Bernard e lo ripara con l'aiuto di Felix e Sylvester. (1x10)Teddy arriva a Escalante e fugge insieme a Dolores, in quella che si rivela essere l'inizio della presentazione della nuova storyline di Ford. (1x10)Sizemore va al deposito in cerca di Abernathy ma gli host sono tutti scomparsi. (1x10) I sistemi di Westworld si disattivano secondo il piano messo in atto da Ford. Le armi degli host non hanno più il sistema di sicurezza che impedisce di ferire gli ospiti. (1x10)Durante la festa di pensionamento di Ford, Dolores acquisice piena coscienza e ricordo delle sue vite precedenti. (1x10)Maeve raggiunge il treno per lasciare Westworld ma scende per andare a cercare sua figlia nel parco. (1x10)Dolores uccide Ford. Inizia l'attacco degli host agli umani nel parco. (1x10)
(Da qui in poi si susseguono gli eventi nella timeline "presente" della stagione 2, che sono inframezzati a quelli della timeline "futura" che si trova più avanti) Emily viene attaccata dagli host. Per sfuggire a una tigre sconfina dal Raj a Westworld e finisce nel territorio della Ghost Nation. (2x03)Bernard si nasconde dall'attacco insieme a Charlotte. Insieme raggiungono un laboratorio Delos e ricevono l'indicazione di recuperare la chiave di decrittazione memorizzata dentro Abernathy. (2x01)Akecheta trova il cadavere di Ford e inizia a guidare il suo popolo verso la Forgia. (2x08)Maeve torna nella Mesa e recupera Hecotr, Armistice, Felix, Sylvester e Sizemore. (2x01)William incontra l'androide Ford bambino e decide di distruggere la Forgia. (2x01)Dolores recluta i Confederados per respingere l'attacco della squadra di sicurezza Delos. (2x02)Bernard e Charlotte trovano Abernathy ma non riescono a fermarlo. Charlotte scappa. (2x03)Bernard e Abernathy vengono catturati dai Confederados e portati alla base in presenza di Dolores. (2x03)Dolores chiede a Bernard di estrarre la chiave da Abernathy ma lui non ne è capace. (2x03)Le squadre di sicurezza Delos attaccano i Confederados. Vengono respinti ma durante lo contro Charlotte riesce a catturare Abernathy. (2x03)Maeve raggiunge Shogunworld. (2x03)Bernard viene trasportato alla stazione in cui è imprigionata Elsie. Raggiungono il laboratorio con l'ultimo androide James Delos e lo distruggono. (2x04)Emily incontra Stubbs tra i prigionieri della Ghost Nation, poi riesce a fuggire. Stubbs viene lasciato libero. (2x04)Emily trova William. (2x04)Maeve attraversa Shogunworld e guadagna l'abilità di riprogrammare gli host. (2x05)Dolores riprogramma Teddy per essere più spietato. (2x05)Stubbs raggiunge la Mesa. (2x06) Charlotte contatta la Delos per informarli di avere Abernathy. Delos invia la sua squadra di recupero. (2x06)Bernard ed Elsie raggiungono la Culla. Bernard trova la personalità memorizzata di Ford. (2x06)La nuova squadra di recupero arriva a Westworld e toglie a Stubbs il controllo della sicurezza. (2x06)Maeve torna alla sua vecchia casa, dove trova sua figlia e la sua nuova madre. Vengono raggiunti da Akecheta. Sizemore richiede l'intervento della sicurezza Delos. (2x06)Dolores prende il treno da Sweetwater per raggiungere la Mesa. (2x06)William raggiunge Maeve. Vengono attaccati dagli uomini Delos e Maeve viene catturata. Sua figlia viene presa da Akecheta. (2x07)
Ford dall'interno della Culla imprime il suo codice su Bernard. (2x07)Dolores attacca la Mesa e i suoi uomini distruggono la Culla. Recupera Abernathy e rimuove la sua unità di controllo che contiene la chiave di decrittazione. (2x07)Akecheta trova William ferito e lo porta al suo campo. (2x08)Emily raggiunge la Ghost Nation e porta via William. (2x08)I tecnici Delos scoprono l'abilità di programmazione di Maeve. (2x08)Dolores si scontra con la Ghost Nation. (2x09)Emily porta William a un punto di raccolta in attesa di soccorsi. (2x09)Charlotte fa caricare il codice anomalo di Maeve su Clementine. (2x09)William uccide i soccorsi Delos ed Emily, credendo che sia un host creato da Ford per ingannarlo. (2x09)Bernard cancella dalla sua programmazione il codice di Ford. Abbandona Elsie e prosegue da solo per la Forgia. (2x09)Teddy si uccide a causa delle alterazioni che Dolores ha compiuto su di lui. (2x09)Dolores incontra William e proseguono insieme per la Forgia. (2x10)Maeve si libera e si incammina con i suoi verso la Forgia. (2x10)Bernard e Dolores entrano insieme nella Forgia. William rimane fuori, ferito dallo scontro con Dolores. (2x10)Sizemore si sacrifica per permettere la fuga di Maeve. (2x10) Dolores usa la chiave di Abernathy per accedere al sistema della Forgia. Bernard attiva la Porta per l'Oltrevalle. La Ghost Nation e gli altri host con loro iniziano ad attraversarla. (2x10)Charlotte attacca gli host alla Porta con il codice caricato su Clementine. Maeve, Hector e Armistice vengono abbattuti. Akecheta e la figlia di Maeve attraversano la Porta. (2x10)Dolores inizia a cancellare i dati degli ospiti di Westworld. Chiude l'accesso alla porta e disattiva le pompe sotterranee della Forgia, facendo alzare il livello dell'acqua. (2x10)Bernard uccide Dolores, prende la sua unità di controllo e nasconde dentro di lei la chiave di Abernathy. Esce dalla Forgia e viene recuperato dal team Delos. (2x10)La Valle si riempie fino a diventare un mare, pieno dei cadaveri degli host che hanno attraversato la Porta. (2x10) Rientrati alla Mesa, Charlotte uccide Elsie che ha tentato di ricattarla, osservata a sua insaputa da Bernard. (2x10)Bernard avvia il suo piano per riportare indietro Dolores. Costruisce un corpo con le sembianze di Charlotte e ci carica dentro l'unità di controllo di Dolores. (2x10)Dolores/Charlotte uccide Charlotte e prende il suo posto. (2x10)Per evitare di essere scoperto, Bernard frammenta e deindirizza la sua memoria, poi si abbandona sulla riva del mare formato nella Valle. (2x10)
(Da qui in poi si susseguono gli eventi nella timeline "futura" della stagione 2, che partono circa due settimane dopo l'inizio della ribellione deli host) Il nuovo team della Delos guidato da Karl Strand arriva a Westworld. (2x01)Bernard viene trovato sulla spiaggia da Strand e Stubbs. (2x01)Bernard, Strand e Stubbs raggiungono la Mesa dove trovano Dolores/Charlotte. (2x03)Strand riattiva le pompe per asciugare il mare nella Valle e recuperare gli host in acqua. (2x05)Dolores/Charlotte, Bernard e Strand trovano il laboratorio segreto di Ford con le copie pronte di Bernard. (2x07)Dolores/Charlotte interroga Bernard per farsi dire dove si trova la chiave di Abernathy. (2x07)Dolores/Charlotte, Bernard e Strand tornano alla Forgia. (2x10)Dolores/Charlotte si rivela e uccide Strand e gli uomini Delos. (2x10)Dolores/Charlotte accede alla Forgia e carica l'unità di controllo di Teddy nell'Oltrevalle. Indirizza la trasmissione dei dati degli host in una posizione sconosciuta. Uccide Bernard. (2x10)William viene recuperato in fin di vita dalle squadre di soccorso nei pressi della Forgia. (2x10) Dolores/Charlotte esce da Westworld con la complicità di Stubbs, portando con sé 5 unità di controllo. (2x10)Data imprecisata in seguito: Dolores/Charlotte si trasferisce nella vecchia casa di Arnold. (2x10)Data imprecisata in seguito: Dolores/Charlotte ricostruisce il corpo originale di Dolores e trasferisce in questo la sua unità di controllo (non è chiaro chi occupi il corpo con le sembianze di Charlotte). (2x10)Data imprecisata in seguito: Dolores ricrea Bernard e lo lascia libero. (2x10)Data imprecisata in futuro lontano: William entra nella Forgia e viene accolto da una copia di Emily che lo sottopone a un test di fedeltà. (2x10)
Published on March 04, 2020 00:24
March 2, 2020
Doctor Who 12x10 (season finale) - The Timeless Children
È complicato parlare di The Timeless Children, finale di una stagione che vede un netto miglioramento rispetto alla vacuità della precedente, ma che nel suo momento di climax si sgonfia completamente sotto gli stessi problemi già manifestati in precedenza dalla direzione e scrittura di Chris Chibnall. Complicato perché bisogna scindere due aspetti importanti: da una parte il pesanto stravolgimento della mitologia di tutto Doctor Who come l'abbiamo conosciuto finora, che di per sé suscita inevitabilmente delle reazioni; dall'altro lato, bisogna considerare questa storia in sé e come concluione dell'arco narrativo in corso, indipendentemente da quanto cambia di ciò che sappiamo. Confondere le due visioni porterebbe ad analisi fuori fuoco, facilmente riferibili ai gusti personali. Per cui dedicherò questo post solo a commentare la puntata, senza considerare quella cosa lì, e in seguito farò in un altro post un approfondimento sulle novità volute da Chibnall per il Dottore.
Ci eravamo interrotti in Ascension of the Cybermen con il Dottore di fronte alla visione di Gallifrey, i cybermen di Ashad che hanno preso il controllo della nave e sono in arrivo nei pressi della frontiera che li porterà a raggiungere gli altri umani. Wow, cliffhanger! E nemmeno così malvagio, soprattutto perché a portare avanti la minaccia è Ashad, il Cyberman solitario che da tre puntate sta dando serie difficoltà al Dottore. A lui ora si aggiunge il Master, che sicuramente non seplificherà la situazione, no? E invece...
Il Dottore segue il Master su Gallifrey (o quel che ne resta) e si fa guidare da lui nella Matrice, lo sterminatio archivio che contiene tutti i dati relativi alle vite di ogni Timelord mai vissuto. Qui gli deve mostrare quello che ha scoperto, la scomoda verità che la società dei Timelord nasconde fin dalle sue origini e che nessuno, tantomeno il Dottore, ha mai sospettato. Di questo parleremo più sotto nella Parte 2, basti sapere che il Dottore per tre quarti dell'episodio è congelato in stasi con la mente imprigionata nella Matrice. Nel frattempo il Master invita Ashad e il suo esercito su Gallifrey per proporgli un patto. Da notare che stagione 8, 10 e 12 hanno tutte un finale in cui compaiono sia il Master che i Cybermen.
Il Master si fa rivelare il piano di Ashad e della IA che ospita il suo corpo, che si rivela essere la conversione dei Cybermen in esseri del tutto meccanici. Niente di nuovo, infatti il Master stesso ne resta poco colpito. Apprende anche che la IA abbandonerà il corpo di Ashad solo con la sua morte, e così si affretta a miniaturizzarlo con il suo compressore di tessuti per convincere il Cyberium a entrare in lui. Quindi, niente più Ashad. Il primo villain davvero credibile dalla stagione 11 in poi finisce così e non se ne sa più nulla. Da lì il Master mette in atto il suo vero piano, cioè quello di usare i corpi rigeneranti dei Timelord all'interno delle corazze Cybermen, in modo da avere dei soldati virutalmente immortali. Suona familiare con l'idea di Davros all'inizio della stagione 9? Beh, sì, è la stessa cosa. Great minds think alike, no? Fatto questo, il Master porta via i suoi Cybertimelord (che, bisogna riconoscerlo, hanno un design azzeccatissimo) per iniziare il suo processo di conquista dell'universo. Tipico Master.
Ma nel frattempo anche i nostri eroi (companion + sopravvissuti della cyberwar) sono arrivati su Gallifrey, appena in tempo per soccorrere il Dottore che si è liberato dall Matrice. Il tempo di capire che devono fermare il Master e sono già sull'astronave a piazzare bombe. Non ci viene mostrato in che modo riescano ad evitare i probabili sistemi di sicurezza, e dire che sarebbe stato facile vederli riutilizzare le corazze cyber che avevano già usato per scappare. Ma non c'è bisogno evidentemente, si presentano a volto scoperto e fanno saltare l'astronave prima che possa partire.
A questo punto il Dottore deve confrontarsi con il Master. L'obiettivo è quello di fermare la sua nuova armata, che potrebbe seriamente minacciare tutto l'universo. Fortunatamente Ashad aveva con sé una qualche arma di distruzione di massa valida solo per la vita organica, e basta incollare la sua actionfigure sull'ultima bomba (ad attivazione manuale, guardacaso) per poterla detonare. Il Master sfida il Dottore: se la sente davvero di eliminare ogni traccia di vita da Gallifrey, anche da tutti quei corpi in stasi da qualche parte che lui sta usando per popolare i Cybermen? Se la sente di annientare se stesso e lui in maniera definitiva?
E il Dottore comprensibilmente esita. Ma a quanto pare non esita perché è una decisione troppo drastica da prendere, come quando ha avuto l'occasione di usare il Momento per mettere fine alla Time War. No, esita perché lei non vuole rimetterci la pelle. Infatti quando arriva uno dei fuggitivi, il vecchio che era rimasto a guardia del passaggio per Gallifrey, è ben contenta di mollare a lui la bomba e scappare per mettersi in salvo. Poco importa che quell'azione annichilerà tutta la vita residua sul pianeta, l'importante è salvarsi le chiappe. Tipico Dottore. Giusto?
Poco prima il Dottore ha anche messo i suoi companion (la sua "fam") su un Tardis che li riporterà sulla Terra, dicendogli che deve affrontaro da sola questa battaglia. Quindi abbiamo il momento di straziante separazione dagli amici che l'hanno accompagnata per tutto questo tempo e che ricoerderemo sempre nei nostri cuo... no, scherzo. Si salutano, lei dice "io me ne vado e voi tornate a casa" e finisce così. Perché di questi tre personaggi non sappiamo niente e non ci importa niente, non sono mai stati sviluppati (o ci hanno provato, ma troppo tardi) e quindi il livello emotivo di questa scena è zero. Ricordate la tragedia della separazione da Rose? Di Donna? L'ultima scena di Amy e Rory? La morte di Clara? La fine di Bill? Ricorderete nello stesso modo uno qualunque di questi tre intercambiabili cartonati? Probabilmente no. A questo punto c'è solo da sperare che sia davvero la loro ultima comparsa e ripartire da capo con qualcuno di nuovo.
Negli episodi precedenti, avevo avuto modo di constatare come il Dottore di Jodie Whittaker avesse finalmente iniziato ad acquisire personalità. Mentre nella stagione 11 era stata soprattutto una spettatrice passiva degli eventi, ora aveva preso in mano la situazione. In diverse occasioni, già da Spyfall ma anche con Tesla e in Praxeus , fino al culmine a Villa Diodati, il Tredicesimo Dottore si comportava davvero come il Dottore. Ma tutto questo progresso è crollato proprio quando ce n'era più bisogno. Perché in The Timeless Children il Dottore torna a essere un personaggio che reagisce agli eventi invece di metterli in moto. Inizia seguendo il Master; si fa condurre dal Master nella Matrice e lì rimane imprigionata ad ascoltare per ore una storia; riesce a uscire dalla Matrice, è vero, ma solo grazie all'aiuto (immaginario?) di Ruth, che sarà pur sempre il Dottore, ma comunque non è il Tredicesimo Dottore con la faccia di Jodie Whittaker; le bombe sull'astronave sono piazzate dagli altri; e alla fine a fare il sacrificio ultimo per salvare la situazione ci pensa un personaggio conosciuto negli ultimi tre minuti della puntata precedente, della cui morte ce ne frega meno che del meteo a Città del Capo, mentre lei sta scappando per non dover subire la pesantezza di quell'azione. Eccolo qui, il Dottore secondo Chris Chibnall: un fantoccio che si fa trasportare da una parte all'altra dell'universo e quando c'è da prendere decisioni serie le lascia agli altri.
Ah, un ultimo appunto. Ricordate il ritirno di Jack Harkness, la prima delle grosse sorprese in Fugitive of the Judoon ? Quello che aveva avvertito il Dottore di non dare ascolto al Lone Cyberman, e che nel momento del massimo bisogno sarebbe stato accanto a lei? Bene, perché Chibnall invece se ne è dimenticato, e non lo abbiamo più visto. E così la sua comparsa si configura precisamente per un cameo/fanservice senza ulteriore valore.
Tutto considerato, questo episodio riporta in luce tutti i difetti dell'approssimativa gestionen di Chibnall, fatta di personaggi vuoti, un Dottore passivo e fiumi, affluenti, bacini idrografici, di exposition: gente che non fa altro che raccontare e raccontare e dire le cose che sono successe. Senza che peraltro queste impattano in modo sensibile sulla storia. Ci sono dei bei momenti, e la scena del Dottore nella Matrice che ricorda le sue vite preedenti rimane sicuramente impressa. Ma non basta. Nel complesso, è un finale estremamete deludente di una stagione che prometteva ben altro. Gli assegno un voto 5/10 al netto di tutte le considerazioni sulle modifiche alla lore della serie, di cui parlerò nel prossimo post.
Ci eravamo interrotti in Ascension of the Cybermen con il Dottore di fronte alla visione di Gallifrey, i cybermen di Ashad che hanno preso il controllo della nave e sono in arrivo nei pressi della frontiera che li porterà a raggiungere gli altri umani. Wow, cliffhanger! E nemmeno così malvagio, soprattutto perché a portare avanti la minaccia è Ashad, il Cyberman solitario che da tre puntate sta dando serie difficoltà al Dottore. A lui ora si aggiunge il Master, che sicuramente non seplificherà la situazione, no? E invece...Il Dottore segue il Master su Gallifrey (o quel che ne resta) e si fa guidare da lui nella Matrice, lo sterminatio archivio che contiene tutti i dati relativi alle vite di ogni Timelord mai vissuto. Qui gli deve mostrare quello che ha scoperto, la scomoda verità che la società dei Timelord nasconde fin dalle sue origini e che nessuno, tantomeno il Dottore, ha mai sospettato. Di questo parleremo più sotto nella Parte 2, basti sapere che il Dottore per tre quarti dell'episodio è congelato in stasi con la mente imprigionata nella Matrice. Nel frattempo il Master invita Ashad e il suo esercito su Gallifrey per proporgli un patto. Da notare che stagione 8, 10 e 12 hanno tutte un finale in cui compaiono sia il Master che i Cybermen.
Il Master si fa rivelare il piano di Ashad e della IA che ospita il suo corpo, che si rivela essere la conversione dei Cybermen in esseri del tutto meccanici. Niente di nuovo, infatti il Master stesso ne resta poco colpito. Apprende anche che la IA abbandonerà il corpo di Ashad solo con la sua morte, e così si affretta a miniaturizzarlo con il suo compressore di tessuti per convincere il Cyberium a entrare in lui. Quindi, niente più Ashad. Il primo villain davvero credibile dalla stagione 11 in poi finisce così e non se ne sa più nulla. Da lì il Master mette in atto il suo vero piano, cioè quello di usare i corpi rigeneranti dei Timelord all'interno delle corazze Cybermen, in modo da avere dei soldati virutalmente immortali. Suona familiare con l'idea di Davros all'inizio della stagione 9? Beh, sì, è la stessa cosa. Great minds think alike, no? Fatto questo, il Master porta via i suoi Cybertimelord (che, bisogna riconoscerlo, hanno un design azzeccatissimo) per iniziare il suo processo di conquista dell'universo. Tipico Master.
Ma nel frattempo anche i nostri eroi (companion + sopravvissuti della cyberwar) sono arrivati su Gallifrey, appena in tempo per soccorrere il Dottore che si è liberato dall Matrice. Il tempo di capire che devono fermare il Master e sono già sull'astronave a piazzare bombe. Non ci viene mostrato in che modo riescano ad evitare i probabili sistemi di sicurezza, e dire che sarebbe stato facile vederli riutilizzare le corazze cyber che avevano già usato per scappare. Ma non c'è bisogno evidentemente, si presentano a volto scoperto e fanno saltare l'astronave prima che possa partire.
A questo punto il Dottore deve confrontarsi con il Master. L'obiettivo è quello di fermare la sua nuova armata, che potrebbe seriamente minacciare tutto l'universo. Fortunatamente Ashad aveva con sé una qualche arma di distruzione di massa valida solo per la vita organica, e basta incollare la sua actionfigure sull'ultima bomba (ad attivazione manuale, guardacaso) per poterla detonare. Il Master sfida il Dottore: se la sente davvero di eliminare ogni traccia di vita da Gallifrey, anche da tutti quei corpi in stasi da qualche parte che lui sta usando per popolare i Cybermen? Se la sente di annientare se stesso e lui in maniera definitiva?
E il Dottore comprensibilmente esita. Ma a quanto pare non esita perché è una decisione troppo drastica da prendere, come quando ha avuto l'occasione di usare il Momento per mettere fine alla Time War. No, esita perché lei non vuole rimetterci la pelle. Infatti quando arriva uno dei fuggitivi, il vecchio che era rimasto a guardia del passaggio per Gallifrey, è ben contenta di mollare a lui la bomba e scappare per mettersi in salvo. Poco importa che quell'azione annichilerà tutta la vita residua sul pianeta, l'importante è salvarsi le chiappe. Tipico Dottore. Giusto?
Poco prima il Dottore ha anche messo i suoi companion (la sua "fam") su un Tardis che li riporterà sulla Terra, dicendogli che deve affrontaro da sola questa battaglia. Quindi abbiamo il momento di straziante separazione dagli amici che l'hanno accompagnata per tutto questo tempo e che ricoerderemo sempre nei nostri cuo... no, scherzo. Si salutano, lei dice "io me ne vado e voi tornate a casa" e finisce così. Perché di questi tre personaggi non sappiamo niente e non ci importa niente, non sono mai stati sviluppati (o ci hanno provato, ma troppo tardi) e quindi il livello emotivo di questa scena è zero. Ricordate la tragedia della separazione da Rose? Di Donna? L'ultima scena di Amy e Rory? La morte di Clara? La fine di Bill? Ricorderete nello stesso modo uno qualunque di questi tre intercambiabili cartonati? Probabilmente no. A questo punto c'è solo da sperare che sia davvero la loro ultima comparsa e ripartire da capo con qualcuno di nuovo.
Negli episodi precedenti, avevo avuto modo di constatare come il Dottore di Jodie Whittaker avesse finalmente iniziato ad acquisire personalità. Mentre nella stagione 11 era stata soprattutto una spettatrice passiva degli eventi, ora aveva preso in mano la situazione. In diverse occasioni, già da Spyfall ma anche con Tesla e in Praxeus , fino al culmine a Villa Diodati, il Tredicesimo Dottore si comportava davvero come il Dottore. Ma tutto questo progresso è crollato proprio quando ce n'era più bisogno. Perché in The Timeless Children il Dottore torna a essere un personaggio che reagisce agli eventi invece di metterli in moto. Inizia seguendo il Master; si fa condurre dal Master nella Matrice e lì rimane imprigionata ad ascoltare per ore una storia; riesce a uscire dalla Matrice, è vero, ma solo grazie all'aiuto (immaginario?) di Ruth, che sarà pur sempre il Dottore, ma comunque non è il Tredicesimo Dottore con la faccia di Jodie Whittaker; le bombe sull'astronave sono piazzate dagli altri; e alla fine a fare il sacrificio ultimo per salvare la situazione ci pensa un personaggio conosciuto negli ultimi tre minuti della puntata precedente, della cui morte ce ne frega meno che del meteo a Città del Capo, mentre lei sta scappando per non dover subire la pesantezza di quell'azione. Eccolo qui, il Dottore secondo Chris Chibnall: un fantoccio che si fa trasportare da una parte all'altra dell'universo e quando c'è da prendere decisioni serie le lascia agli altri.
Ah, un ultimo appunto. Ricordate il ritirno di Jack Harkness, la prima delle grosse sorprese in Fugitive of the Judoon ? Quello che aveva avvertito il Dottore di non dare ascolto al Lone Cyberman, e che nel momento del massimo bisogno sarebbe stato accanto a lei? Bene, perché Chibnall invece se ne è dimenticato, e non lo abbiamo più visto. E così la sua comparsa si configura precisamente per un cameo/fanservice senza ulteriore valore.
Tutto considerato, questo episodio riporta in luce tutti i difetti dell'approssimativa gestionen di Chibnall, fatta di personaggi vuoti, un Dottore passivo e fiumi, affluenti, bacini idrografici, di exposition: gente che non fa altro che raccontare e raccontare e dire le cose che sono successe. Senza che peraltro queste impattano in modo sensibile sulla storia. Ci sono dei bei momenti, e la scena del Dottore nella Matrice che ricorda le sue vite preedenti rimane sicuramente impressa. Ma non basta. Nel complesso, è un finale estremamete deludente di una stagione che prometteva ben altro. Gli assegno un voto 5/10 al netto di tutte le considerazioni sulle modifiche alla lore della serie, di cui parlerò nel prossimo post.
Published on March 02, 2020 10:41
February 28, 2020
Ho aperto una newsletter
Ma tu pensa. Chi l'avrebbe mai detto, che un giorno avrei fatto una cosa del genere?
Il punto è che in queste settimane di semi-inattività (forse ne riparleremo), e con una serie di nuovi impegni a cui ho iniziato a dedicare più attenzione, come il mio primo corso di scrittura (did you know?), sto iniziando a mettere in atto una serie di operazioni che hanno il retrogusto acidulo di brand awareness.
Non mi è mai piaciuta l'idea di vendere il personaggio prima del contenuto, e non è questa la mia intenzione. Tuttavia forse può essere utile provare a costituirsi uno zoccolo duro di contatti (fan? follower?) che abbiano interesse nelle mie attività, e cercare di ampliare via via questo gruppo.
Per cui, primo e più naturale passo: andare su Mailchimp e tirarsi su una newsletter. Simple as that!
La mia idea è quella di sfruttarla per inviare di quando in quando aggiornamenti sulle nuove cose in uscita, giusto per attirare l'attenzione di chi fosse distratto. Visto che da qui a fine anno sono previste un paio di cosette, si potrebbe rivelare utile.
D'altra parte, dovendo anche fidelizzare la mia audience devo offrire qualcosa, quindi non escludo di quando in quando di usare il canale della newsletter per qualche contenuto extra, tipo flash fiction o anteprime.
Quel che è sicuro è che non abuserò di questo mio potere, prima di tutto perché sono un destinatario di newsletter e so cosa si prova ad essere tartassati. E poi perché, diobono, ne ho di roba da fare, mica mi posso perdere le giornate a farvi le mailettine. La frequenza dei messaggi sarà sicuramente inferiore di una al mese, salvo imprevedibili plot twist del tipo che divento Presidente della Repubbica.
Detto questo io ho fatto il mio, adesso dovete solo voi iscrivervi, dal form qui sotto o quello lì sul lato destro della pagina. Grazie a tutti!
#mc_embed_signup{background:#fff; clear:left; font:14px Helvetica,Arial,sans-serif; width:500px;} /* Add your own Mailchimp form style overrides in your site stylesheet or in this style block. We recommend moving this block and the preceding CSS link to the HEAD of your HTML file. */
Iscriviti!
Il punto è che in queste settimane di semi-inattività (forse ne riparleremo), e con una serie di nuovi impegni a cui ho iniziato a dedicare più attenzione, come il mio primo corso di scrittura (did you know?), sto iniziando a mettere in atto una serie di operazioni che hanno il retrogusto acidulo di brand awareness.
Non mi è mai piaciuta l'idea di vendere il personaggio prima del contenuto, e non è questa la mia intenzione. Tuttavia forse può essere utile provare a costituirsi uno zoccolo duro di contatti (fan? follower?) che abbiano interesse nelle mie attività, e cercare di ampliare via via questo gruppo.
Per cui, primo e più naturale passo: andare su Mailchimp e tirarsi su una newsletter. Simple as that!
La mia idea è quella di sfruttarla per inviare di quando in quando aggiornamenti sulle nuove cose in uscita, giusto per attirare l'attenzione di chi fosse distratto. Visto che da qui a fine anno sono previste un paio di cosette, si potrebbe rivelare utile.D'altra parte, dovendo anche fidelizzare la mia audience devo offrire qualcosa, quindi non escludo di quando in quando di usare il canale della newsletter per qualche contenuto extra, tipo flash fiction o anteprime.
Quel che è sicuro è che non abuserò di questo mio potere, prima di tutto perché sono un destinatario di newsletter e so cosa si prova ad essere tartassati. E poi perché, diobono, ne ho di roba da fare, mica mi posso perdere le giornate a farvi le mailettine. La frequenza dei messaggi sarà sicuramente inferiore di una al mese, salvo imprevedibili plot twist del tipo che divento Presidente della Repubbica.
Detto questo io ho fatto il mio, adesso dovete solo voi iscrivervi, dal form qui sotto o quello lì sul lato destro della pagina. Grazie a tutti!
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Published on February 28, 2020 03:00
February 25, 2020
Doctor Who 12x09 - Ascension of the Cybermen
Lo scorso episodio aveva già pavimentato la strada per questo, andando quindi a creare una situazione di finale in tre parti come nella terza o nella nona stagione. Il Dottore nella sua nottata a Villa Diodati aveva ceduto alle richieste di Ashad il Cyberman solitario e aveva consegnato l'IA in grado di ricostituire l'impero cyber, cosa che Ashad si è subito occupato di fare.
Ma il Dottore lo intercetta, ai margini della guerra uomini-cybermen che ha quasi distruto entrambe le razze. Gli ultimi umani sopravvissuti sono giusto sette, e si stanno dando da fare per raggiungere una mitologica "frontiera" che li porterà in un posto sicuro. Nell'imminente battaglia che si prepara, il Dottore sfoggia tutte le armi note per essere efficaci contro i Cyermen, come particelle d'oro e disinibitori emotivi, ma non serve a niente perché le armi sono eliminate da un'incursione di droni. A portare avanti l'attacco è proprio Ashad, e il Dottore lo affronta per dare tempo ai superstiti di fuggire. Graham e Yaz finiscono sul catorcio di astronave in possesso dei fuggitivi, mentre Ryan per qualche ragione rimane indietro e insiem al Dottore e un altro giovanotto finiscono per rubare un'astronave Cyberman.
Il gruppo quindi si divide: da una parte Yaz/Graham riescono a raggiungere una trasporto cyber abbandonato, ma qui vengono presto raggiunti da Ashad che si prepara a risvegliare tutti i Cybermen a bordo per iniziare la sua "ascensione" (di cui ancora non si è chiarito il senso). Dall'altra parte Dottore/Ryan che arrivano nei pressi della falla spaziotemporale o quello che è, che permette il passaggio dei profughi verso un posto sicuro dove ristabilire una civiltà. Alcune cose da notare in questa separazione sono il fatto che il Dottore si impone una volta di più sui suoi compagni, dimostrando ancora di non sentirsi così alla pari con loro, e il fatto che l'attenzione indugia un po' troppo su Graham, la sua attitudine positiva, quanto sia importante e sia cambiato: di solito questi sono i segnali dell'approssimarsi della dipartita del personaggio. Del resto è quasi sicuro che nessuno dei tre companion ci sarà per una prossima stagione, quindi una chiusa va data, presumibilmente nel finale di stagione.
Un altro punto su cui valela pena soffermarsi è Ashad: the Lone Cyberman già nell'episodio precedente si era rivelato un avversario molto efficace, ma qui conferma la sua potenza e pericolosità. Quando il Dottore lo psicanalizza facendogli notare il suo conflitto interiore di cyberman dotato di emozioni che odia la sua condizione, lui ammette di sentirsi proprio così. Ma è proprio questo a motivarlo, grazie alla comprensione che l'AI gli ha donato, e che lo porta a credere che il suo destino si potrà compiere solo con questa misteriore ascensione dei Cybermen, che sarà qualcosa tipo trascendere i corpi robotici, presumo.
In tutto questo, c'è anche il tempo per seguire la storia di Brendan, un trovatello apparentemente immortale in un'Irlanda del primo Novecento che viene adottato e avviato a fare il poliziotto, dopodiché una volta andato in pensione sottoposto a un trattamento con un macchinario che assomiglia tanto a un Chamaleon Arch, quell'aggeggio con cui i Timelord possono nascondere la propria natura di Timelord. Chi sia Brendan e dove porti la sua storia non si sa ancora, ma si possono fare numerose ipotesi sul fatto che abbia qualcosa a che fare con l'origine dei Timelord, visto che sappiamo dall'inzio della stagione che "era tutta una menzogna" grazie al Master.
Ah appunto, alla fine si scopre che il portale conduce a Gallifrey e ritorna in scena il Master, che ripete di nuovo che "tutto sta per cambiare", più che altro a beneficio di trailer. Questo è l'arsenale con cui ci si porta nel finale di stagione che dovrà risolvere un bel po' di questioni: dalla distruzione di Gallifrey al Timeless Child, dal Dottore-Ruth ai segreti del Master, fino all'attacco di Ashad e del suo nuovo esercito diretto su Gallifrey. Di ciccia ce n'è, e sicuramente si prepara un finale di stagione se non altro più coinvolgente di quella battaglia in quel posto dove poi non c'era nemmeno una battaglia.
Di per sé Ascension of the Cybermen è costruito con una buona tensione, grazie soprattutto alla minaccia di un villain convincente come Ashad, ma l'episodio soffre il fatto di essere una prima parte di una storia più lunga, quindi non si può considerare completo. Voto: 7/10
Ma il Dottore lo intercetta, ai margini della guerra uomini-cybermen che ha quasi distruto entrambe le razze. Gli ultimi umani sopravvissuti sono giusto sette, e si stanno dando da fare per raggiungere una mitologica "frontiera" che li porterà in un posto sicuro. Nell'imminente battaglia che si prepara, il Dottore sfoggia tutte le armi note per essere efficaci contro i Cyermen, come particelle d'oro e disinibitori emotivi, ma non serve a niente perché le armi sono eliminate da un'incursione di droni. A portare avanti l'attacco è proprio Ashad, e il Dottore lo affronta per dare tempo ai superstiti di fuggire. Graham e Yaz finiscono sul catorcio di astronave in possesso dei fuggitivi, mentre Ryan per qualche ragione rimane indietro e insiem al Dottore e un altro giovanotto finiscono per rubare un'astronave Cyberman.
Il gruppo quindi si divide: da una parte Yaz/Graham riescono a raggiungere una trasporto cyber abbandonato, ma qui vengono presto raggiunti da Ashad che si prepara a risvegliare tutti i Cybermen a bordo per iniziare la sua "ascensione" (di cui ancora non si è chiarito il senso). Dall'altra parte Dottore/Ryan che arrivano nei pressi della falla spaziotemporale o quello che è, che permette il passaggio dei profughi verso un posto sicuro dove ristabilire una civiltà. Alcune cose da notare in questa separazione sono il fatto che il Dottore si impone una volta di più sui suoi compagni, dimostrando ancora di non sentirsi così alla pari con loro, e il fatto che l'attenzione indugia un po' troppo su Graham, la sua attitudine positiva, quanto sia importante e sia cambiato: di solito questi sono i segnali dell'approssimarsi della dipartita del personaggio. Del resto è quasi sicuro che nessuno dei tre companion ci sarà per una prossima stagione, quindi una chiusa va data, presumibilmente nel finale di stagione.Un altro punto su cui valela pena soffermarsi è Ashad: the Lone Cyberman già nell'episodio precedente si era rivelato un avversario molto efficace, ma qui conferma la sua potenza e pericolosità. Quando il Dottore lo psicanalizza facendogli notare il suo conflitto interiore di cyberman dotato di emozioni che odia la sua condizione, lui ammette di sentirsi proprio così. Ma è proprio questo a motivarlo, grazie alla comprensione che l'AI gli ha donato, e che lo porta a credere che il suo destino si potrà compiere solo con questa misteriore ascensione dei Cybermen, che sarà qualcosa tipo trascendere i corpi robotici, presumo.
In tutto questo, c'è anche il tempo per seguire la storia di Brendan, un trovatello apparentemente immortale in un'Irlanda del primo Novecento che viene adottato e avviato a fare il poliziotto, dopodiché una volta andato in pensione sottoposto a un trattamento con un macchinario che assomiglia tanto a un Chamaleon Arch, quell'aggeggio con cui i Timelord possono nascondere la propria natura di Timelord. Chi sia Brendan e dove porti la sua storia non si sa ancora, ma si possono fare numerose ipotesi sul fatto che abbia qualcosa a che fare con l'origine dei Timelord, visto che sappiamo dall'inzio della stagione che "era tutta una menzogna" grazie al Master.
Ah appunto, alla fine si scopre che il portale conduce a Gallifrey e ritorna in scena il Master, che ripete di nuovo che "tutto sta per cambiare", più che altro a beneficio di trailer. Questo è l'arsenale con cui ci si porta nel finale di stagione che dovrà risolvere un bel po' di questioni: dalla distruzione di Gallifrey al Timeless Child, dal Dottore-Ruth ai segreti del Master, fino all'attacco di Ashad e del suo nuovo esercito diretto su Gallifrey. Di ciccia ce n'è, e sicuramente si prepara un finale di stagione se non altro più coinvolgente di quella battaglia in quel posto dove poi non c'era nemmeno una battaglia.
Di per sé Ascension of the Cybermen è costruito con una buona tensione, grazie soprattutto alla minaccia di un villain convincente come Ashad, ma l'episodio soffre il fatto di essere una prima parte di una storia più lunga, quindi non si può considerare completo. Voto: 7/10
Published on February 25, 2020 01:00
February 21, 2020
Rapporto letture - Gennaio 2020
Primo mese del nuovo decennio, a meno che non valga quella cosa che in realtà il decennio inizia nel 2021, non ho capito bene come funziona. Comunue sia, un mese di letture più scarne del solito, perché ho dovuto dedicare buona parte del mio tempo nello studio di manuali e testi tecnici di cui ovviamente non parlerò qui, ma che potrebbero continuare anche nei prossimi mesi ad assorbire parte del mio tempo.
In effetti anche il primo libro letto nel corso del mese non è di narrativa, ma il saggio
La rivoluzione piumata (volume 1)
di Andrea Cau, paleontologo italiano che seguo da anni attraverso il suo blog Theropoda. Il mese prima avevo letto uno young adult coi dinosauri, e probabilmente ero rimasto insoddisfatto dalla rappresentazione macchiettistica degli animali. In questo testo, Cau ripercorre il tragitto evolutivo che porta dai rettili del permiano agli uccelli attuali, e nello specifico in questo primo volume si arriva più o meno ai carnosauri del giurassico. La trattazione è meticolosa, e ha il merito di non annacquare la sua correttezza per raggiungere una maggior "divulgabilità", pur rimanendo accessibile anche a un non adetto ai lavori (come sono io). Inoltre a parte la filogenetica degli uccelli, emergono molte altre nozioni utili di altre discipline come biologia, dinamica, tafonomia, geologia, ecc. Consigliatissimo per chi vuole imparare qualcosa di serio sui dinosauri, e a questo punto attendiamo il volume 2.
Rimaniamo fuori della narrativa e dentro i temi dell'evoluzione e adattamento delle specie, con un testo di Matteo Meschiari.
La Grande Estinzione
si può considerare come un pamphlet che riunisce i temi e le nozioni di base della narrativa dell'antropocene di cui ho parlato nel mio articolo su Stay Nerd. Il lavoro di Meschiari non è quello di anticipare e proporre, quanto di riunire ciò che già esiste, trovare un punto di contatto tra le varie narrazioni in cui siamo immersi e che, inevitabilmente, in questi anni stanno confluendo tutte su unico, grande tema: la sopravvivenza dell'umanità in un ambiente ormai incapace di reggere il peso della nostra specie. Secondo Meschiari, potremo muovere il prossimo gradino cognitivo soltanto grazie al potere della parola, e nello specifico della narrativa. Fiction is action è il motto di questo movimento, che vuole dimostrare come la nostra capacità di raccontare storie possa essere davvero ciò che ci rende unici e, forse, permetterà di salvarci. Ma non sarà facile comunque.
Infine torniamo alla narratva con un testo weird,
Sangue del mio sangue
pubblicato da Vaporteppa. L'autore Giuseppe Menconi immagina un mondo in cui la necromanzia è una scienza esatta, e pertanto la forza motrice della rivoluzione industriale non è il carbone ma... le mummie. Mummie di ogni forma e dimensione vengono usate per i lavori più disparati, da semplici facchini a minatori, da generatori di energia a soldati, e gli scavi delle vecchie piramidi che contengono mummie sono prelibate occasioni di guadagno. In quest'ambientazione che riprende un po' l'estetica steampunk-vittoriana, troviamo la protagonista Evangeline, archeologa e necromante di grande capacità che però fatica a emergere nell'ambiente accademico occupato principalmente da uomini. Dopo le prime disavventure, Evangeline ha l'occasione di unirsi alla spedizione per una delle più importanti piramidi mai ritrovate, e qui si convince di poter finalmente dimostrare le sue doti a tutto il mondo, che si trova in bilico sull'orlo di una guerra tra le nazioni più potenti. La storia segue molto bene la vicenda di Evangeline ed è efficacissima nel mostrare le difficoltà con cui si trovano a combattere le donne nell'ambiente di lavoro: per quanto la storia sia ambientata in un'ipotetico passato, le dinamiche che si vedono sono perfettamente in atto ancora oggi. La creazione e la coerenza dell'impianto su cui si costruisce il mondo è davvero impressionante, e l'idea delle mummie diffuse come forza lavoro mi pare davvero originale, tanto che penso si potrebbe tirare fuori molto altro da questo setting (ne parlavo sempre il mese scorso, di come appunto la mummia fosse una figura sottovalutata, no?). Un romanzo che affronta temi attualissimi senza sbrodolarsi addosso per quanto è attento ai temi attualissimi, cosa non facile da trovare oggi. Voto: 7.5/10
In effetti anche il primo libro letto nel corso del mese non è di narrativa, ma il saggio
La rivoluzione piumata (volume 1)
di Andrea Cau, paleontologo italiano che seguo da anni attraverso il suo blog Theropoda. Il mese prima avevo letto uno young adult coi dinosauri, e probabilmente ero rimasto insoddisfatto dalla rappresentazione macchiettistica degli animali. In questo testo, Cau ripercorre il tragitto evolutivo che porta dai rettili del permiano agli uccelli attuali, e nello specifico in questo primo volume si arriva più o meno ai carnosauri del giurassico. La trattazione è meticolosa, e ha il merito di non annacquare la sua correttezza per raggiungere una maggior "divulgabilità", pur rimanendo accessibile anche a un non adetto ai lavori (come sono io). Inoltre a parte la filogenetica degli uccelli, emergono molte altre nozioni utili di altre discipline come biologia, dinamica, tafonomia, geologia, ecc. Consigliatissimo per chi vuole imparare qualcosa di serio sui dinosauri, e a questo punto attendiamo il volume 2.
Rimaniamo fuori della narrativa e dentro i temi dell'evoluzione e adattamento delle specie, con un testo di Matteo Meschiari.
La Grande Estinzione
si può considerare come un pamphlet che riunisce i temi e le nozioni di base della narrativa dell'antropocene di cui ho parlato nel mio articolo su Stay Nerd. Il lavoro di Meschiari non è quello di anticipare e proporre, quanto di riunire ciò che già esiste, trovare un punto di contatto tra le varie narrazioni in cui siamo immersi e che, inevitabilmente, in questi anni stanno confluendo tutte su unico, grande tema: la sopravvivenza dell'umanità in un ambiente ormai incapace di reggere il peso della nostra specie. Secondo Meschiari, potremo muovere il prossimo gradino cognitivo soltanto grazie al potere della parola, e nello specifico della narrativa. Fiction is action è il motto di questo movimento, che vuole dimostrare come la nostra capacità di raccontare storie possa essere davvero ciò che ci rende unici e, forse, permetterà di salvarci. Ma non sarà facile comunque.
Infine torniamo alla narratva con un testo weird,
Sangue del mio sangue
pubblicato da Vaporteppa. L'autore Giuseppe Menconi immagina un mondo in cui la necromanzia è una scienza esatta, e pertanto la forza motrice della rivoluzione industriale non è il carbone ma... le mummie. Mummie di ogni forma e dimensione vengono usate per i lavori più disparati, da semplici facchini a minatori, da generatori di energia a soldati, e gli scavi delle vecchie piramidi che contengono mummie sono prelibate occasioni di guadagno. In quest'ambientazione che riprende un po' l'estetica steampunk-vittoriana, troviamo la protagonista Evangeline, archeologa e necromante di grande capacità che però fatica a emergere nell'ambiente accademico occupato principalmente da uomini. Dopo le prime disavventure, Evangeline ha l'occasione di unirsi alla spedizione per una delle più importanti piramidi mai ritrovate, e qui si convince di poter finalmente dimostrare le sue doti a tutto il mondo, che si trova in bilico sull'orlo di una guerra tra le nazioni più potenti. La storia segue molto bene la vicenda di Evangeline ed è efficacissima nel mostrare le difficoltà con cui si trovano a combattere le donne nell'ambiente di lavoro: per quanto la storia sia ambientata in un'ipotetico passato, le dinamiche che si vedono sono perfettamente in atto ancora oggi. La creazione e la coerenza dell'impianto su cui si costruisce il mondo è davvero impressionante, e l'idea delle mummie diffuse come forza lavoro mi pare davvero originale, tanto che penso si potrebbe tirare fuori molto altro da questo setting (ne parlavo sempre il mese scorso, di come appunto la mummia fosse una figura sottovalutata, no?). Un romanzo che affronta temi attualissimi senza sbrodolarsi addosso per quanto è attento ai temi attualissimi, cosa non facile da trovare oggi. Voto: 7.5/10
Published on February 21, 2020 01:00
February 17, 2020
Doctor Who 12x08 - The Haunting of Villa Diodati
Come ho già avuto modo di esprimere in precedenza, non sono per niente un estimatore della direzione che il nuovo showrunner Chris Chibnall ha dato alla serie a partire dalla stagione 11. Ma questa stagione 12 ha avuto un'innegabile ripresa, forse dovuta principalmente al fatto che il passato del Dottore è stato finalmente preso in considerazione, invece di fingere che tutto fosse nuovo e mai visto prima. Anche riconoscendo questo, non ero però del tutto convinto dalle capacità di questi nuovi episodi di dimostrarsi memorabili.
Poi arriva The Haunting of Villa Diodati e... wow.Questo episodio ha tutti gli elementi che servono per fare una grande storia di Doctor Who. Non che la loro presenza garantisca il successo, bisogna comunque amalgamarli bene, ma qui la chimica è davvero perfetto.
- Setting e personaggi storici: la villa sul lago di Ginevra in cui si sono ritrovati per l'estate personaggi del calibro di Lord Byron (di cui peraltro aveva di recente conosciuto la figlia), Percy e Mary Shelley, John Polidori. Naturalmente il fatto di avere tra i personaggi l'autrice della prima opera della fantascienza moderna non è cosa di poco conto, ma al di là di questo, ogni personaggio è tratteggiato con una sua definita identità, ottenuta anche grazie a poche battute. Non sono però dei riempitivi vuoti come ad esempio in Orphan 55 .
- Atmosfera claustrofobica e urgenza: molte storie di DW si svolgono in un ambiente chiuso nel quale si sta manifestando una minaccia che incombe e toglie spazio ai personaggi, con la promessa di raggiungerli. In queste situazioni il Dottore deve riuscire a risolvere il mistero per mettere tutti in salvo, e spesso è impossibilitato a giocarsi il jolly del Tardis per andarsene. In questo caso, la villa sembra posseduta da un poltergeist e subisce anche una qualche alterazione spaziale che la rende un labirinto quadridimensionale da cui è letteralmente impossibile uscire.
- Avversario riconoscibile e pericoloso: avere un nemico di quelli storici non è sempre un vantaggio. È noto che più un nemico viene sfruttato e meno temibile sembra. In particolare, laddove si passa ad avere una moltitudine di mostri, la pericolosità di ognuno di loro si riduce drasticamente per la legge di conservazione del ninjutsu, per cui la portata della minaccia è minore. Quando invece abbiamo un singolo nemico, come nel caso dell'unico Dalek di Resolution , allora le cose cambiano parecchio. Un avversario da solo può esprimere al meglio tutta la sua pericolosità, e non può essere sconfitto con trucchetti come "disattivare il cervellone centrale" o cazzate del genere. Nello specifico, non ricordo episodi né nella serie moderna che in quella classica in cui il nemico fosse un singolo Cyberman: i Cybermen sono sempre stati legione, che traggono la loro forza nei numeri. Tant'è che milioni di loro non riescono a sopraffare quattro Dalek nel finale della seconda stagione. Qui invece abbiamo proprio quello: un solo Cyberman, dal design incompleto, messo insieme da pezzi di versioni diverse ed estremamente motivato, capace di esprimere rabbia e frustrazione. Bisogna sicuramente ringraziare Steven Moffat per aver fatto tornare i Cybermen spaventosi con World Enough and Time , ma qui è stato fatto un lavoro eccellente. Peraltro, il Dottore fa anche un riferimento a quella vicenda quando dice di non voler perdere nessun altro in quel modo, ovvero trasformati in Cyberman come è successo a Bill Potts.
- Collocazione nell'arco narrativo: questa stagione 12 ha un suo arco narrativo, di cui la precedente era priva e nessuno ha ancora capito perché. L'arco è iniziato in Spyfall ed è proseguito soprattutto in Fugitive of the Judoon . Qui vediamo concretizzarsi l'avvertimento lasciato dal Capitano Harkness: non dare al Cyberman solitario quello che vuole. Il Dottore quindi sa già che cosa potrà succedere se cede alla richiesta del nemico ed è messo di fronte a una scelta difficile, da cui dipenderanno futuri eventi drammatici. Il che ci porta a...
- Conflitto interno ed esterno del Dottore: finalmente. Finalmente! C'era già stato qualche accenno negli episodi precedenti, ma adesso lo vediamo davvero. Il Dottore deve scegliere cosa sacrificare: accettare la morte di Percy Shelley oppure rimuovere da lui la tecnologia aliena e consegnarla al Cyberman? Pur sapendo che questo darà nuova linfa all'Impero Cyberman che devasterà lo Spazio e il Tempo, come proprio era stata avvertita. E questo le provoca un conflitto interno notevole: assecondare il flusso del tempo, o interromperlo. Sacrificare uno o miliardi? La scelta sembra scontata, come anche Ryan suggerisce: lascia morire il poeta, chissenefrega, salva i miliardi. Ma per il Dottore questo non è accettabile. Torna in mente il memorabile momento del Dodicesimo in The Girld Who Died : "I am the Doctor, and i save people." Il Dottore non può permettere la morte di chi è sotto la sua protezione (anche se succede, oh se succede). Non è accettabile scegliere di sacrificare uno per il bene dei molti. Ed ecco che si esprime anche quel conflitto con i suoi companion, con cui per tutto questo tempo è sembrata andare d'accordo ma con i quali forse ha un rapporto più superficiale di tutti i precedenti (e me ne sono lamentato proprio nelle puntate precedenti). E arriva a ribadire che è lei a comandare quella squadra, è lei a fare quelle scelte.
- Badassery: Jodie Whittaker ha avuto poche occasioni di manifestare la sua forza nei panni del Dottore. In quest'ultima stagione è andata un po' meglio, ma qui finalmente la esprime in pieno. Dopo la fase iniziale in cui ancora non si capisce bene l'origine del mistero, quando entra in scena il Cyberman solitario, prende il controllo della situazione. Affronta il nemico, faccia a faccia, ma non solo: affronta se stessa, e i suoi alleati. In momenti di estrema crisi, quando sarebbe facile fare un passo indietro, non cede. Fa la cosa sbagliata per la ragione giusta. Perde adesso, per vincere in futuro. E tira fuori discorsi di quelli da risentire come motivationale: Words matter. Save the poet, save the universe. Sometimes, even i can't win. Step two: fixing the mess i made in step one. Il Dottore è tornato, signori.
Tutto questo è poi inserito in una trama che si dipana nei tempi giusti, che si concede all'inizio qualche momento di umorismo, poi situazioni via via più strane fino alla soluzione finale. Evita anche di cascare nei tranelli più semplici, come quello di sconfiggere il nemico grazie alla Forza dell'Amore™, anche se il confronto tra il Cybermn e Mary Shelley è comunque di grande impatto e per un momento sembra che possa funzionare. L'unico dubbio che mi rimane è se il passaggio dell'IA dei Cybermen all'interno del Dottore avrà una qualche funzione, oppure è stato solo un passagio per rimettere la decisione nelle sue mani. Sarebbe stato davvero forte se il Dottore avesse mantenuto per sé la tecnologia e rischiato da una parte di essere consumata come stava accadendo a Shelley, dall'altra guadagnasse una conoscenza e un potere sempre maggiore tanto da farla diventare davvero onnipotente. Sarà per la prossima volta...
A questo punto quindi siamo già sul treno per il doppio episodio finale. E se anche sono ancora un po' scettico per come la lore profonda del Dottore potrebbe essere modificata (perché la sensazione è sempre quella che si scoprirà che il Primo Dottore non era il Primo Dottore), devo ammettere di essere davvero ansioso di scoprire cosa succederà. Cosa che per Doctor Who non mi succedeva dal finale della stagione dieci.
Avevo detto qualche settimana fa che Nikola Tesla's Night of Terrors era l'episodio migliore della stagione e di tutta la run del Tredicesimo, ma adesso mi devo già correggere. Se l'equilibrio della storia e la centralità dei personaggi è allo stesso livello, l'episodio di Tesla soffriva per un avversario che non era in fin dei conti davvero credibile. A Villa Diodati invece non è mancato nemmeno quello. Ottimo lavoro. Voto: 8.5/10
Published on February 17, 2020 05:59
Unknown to Millions
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Libri, fantascienza, serie tv, Futurama, Doctor Who
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