Barbara Schaer's Blog, page 5
February 28, 2014
[Onislayer] Recensione su La Biblioteca di Eika
Ringrazio di cuore Eika per la sua recensione di Onislayer :)
Questo libro è il secondo che ha scritto l'autrice, tra i due ho scelto di leggere questo per pura curiosità. Leggendo a trama si capisce che si tratta della classica guerra contro i demoni e sembrava l'ennesimo libro su questo argomento, la cosa che mi ha incuriosito è stata l'originalità nel parlare in modo molto moderno di una guerra che va avanti da anni e che ha come protagonisti degli antichi clan giapponesi.
Il modo in cui è stato scritto mi ha coinvolto subito in quanto risulta essere il risultato di un attento studio sia come storia ma anche come personaggi, ogni cosa è stata pensata e riportata nel modo più dettagliato possibile permettendomi, in modo molto spontaneo, di immaginare i luoghi e le persone. All'interno troviamo vari punti di vista e se all'inizio questo mi ha un pò confuso continuando a leggere ho capito che è un punto forte del libro perchè permette di avere una visione completa della storia e secondo me scegliere questo stile è più difficile, in quanto porta più facilmente a sbagliare se si tralascia qualcosa o non sono ben collegati tra loro. Devo ammettere che all'inizio molti termini non li riuscivo a capire ma notando il piccolo glossario tutto è diventato più semplice ed è una altra cosa che mi ha stupito, non tutti avrebbero utilizzato termini specifici giapponesi con la possibilità di confondersi o non capire affondo il loro significato.
Lo stile è semplice ma allo stesso tempo complesso, è molto descrittivo ma scorrevole, è un libro adatto per una lettura intensa e piena di colpi di scena, di intrighi, vendetta e tutto ciò che ne consegue insomma veramente appassionante.Passiamo alla storia, non è nel mio modo di recensire fare degli spoiler per tanto mi limiterò a dire ciò che penso.
La storia ruota intorno ad Asami e Taro due fratelli che hanno il destino segnato da una profezia, il quale porterebbe guerra e distruzione tra gli Eredi e permetterebbe il ritorno dall'inferno di Oda. Essa è articolata in varie fasi: la ricerca della vendetta, il ritrovo di Jin, l'accettazione del proprio passato e del futuro, l'amore che sembra essere la forza che spingerà le azioni dei personaggi, le rivelazioni sulla profezia, la lotta finale, l'accettazione del proprio destino e la protezione della propria gente, tutto questo condito da lotte, sotto rifugi, segreti mai svelati, amicizie che nascono per caso, disperazione, amore, forza di volontà da parte di tutti ma sopratutto l'accettazione di se stessi. Credo che questo libro non solo abbia una trama avvincente e completa ma anche uno sfondo psicologico che ci fa riflettere molto sulle nostre azioni, Asami alias Alex ha subito di tutto in passato e ha deciso di cambiare e diventare dura e fredda, tutto quello che non era prima, è da ammirare questo comportamento perchè ci riguarda da vicino tutti i giorni e per quando lei faccia credere di essere forte e indistruttibile dentro di lei si sente sola e non capita dagli altri finchè non si rende conto che Jin l'accetta esattamente com'è: libera, forte e fragile, anche lei ha bisogno di protezione e del suo sostegno, è questo il fulcro della storia.
Devo ammettere che mi è piaciuto un sacco e lo trovo molto completo sotto tutti i punti di vista, non c'è una cosa che avrei cambiato o che non mi è piaciuta perchè ti fa vedere ciò che accade da tanti occhi diversi e non ti fa capire veramente cosa ci sia sotto a tutto questo ma ti accompagna fino alla fine, non ti abbandona mai e ogni pagina ti spinge a leggere l'altra.
Ci sono varie frasi molto belle che ho sottolineato ma ve ne propongo una
Il mio voto è 5/5 fantastico, meraviglioso
Link a La Biblioteca di Eika
Questo libro è il secondo che ha scritto l'autrice, tra i due ho scelto di leggere questo per pura curiosità. Leggendo a trama si capisce che si tratta della classica guerra contro i demoni e sembrava l'ennesimo libro su questo argomento, la cosa che mi ha incuriosito è stata l'originalità nel parlare in modo molto moderno di una guerra che va avanti da anni e che ha come protagonisti degli antichi clan giapponesi.Il modo in cui è stato scritto mi ha coinvolto subito in quanto risulta essere il risultato di un attento studio sia come storia ma anche come personaggi, ogni cosa è stata pensata e riportata nel modo più dettagliato possibile permettendomi, in modo molto spontaneo, di immaginare i luoghi e le persone. All'interno troviamo vari punti di vista e se all'inizio questo mi ha un pò confuso continuando a leggere ho capito che è un punto forte del libro perchè permette di avere una visione completa della storia e secondo me scegliere questo stile è più difficile, in quanto porta più facilmente a sbagliare se si tralascia qualcosa o non sono ben collegati tra loro. Devo ammettere che all'inizio molti termini non li riuscivo a capire ma notando il piccolo glossario tutto è diventato più semplice ed è una altra cosa che mi ha stupito, non tutti avrebbero utilizzato termini specifici giapponesi con la possibilità di confondersi o non capire affondo il loro significato.
Lo stile è semplice ma allo stesso tempo complesso, è molto descrittivo ma scorrevole, è un libro adatto per una lettura intensa e piena di colpi di scena, di intrighi, vendetta e tutto ciò che ne consegue insomma veramente appassionante.Passiamo alla storia, non è nel mio modo di recensire fare degli spoiler per tanto mi limiterò a dire ciò che penso.
La storia ruota intorno ad Asami e Taro due fratelli che hanno il destino segnato da una profezia, il quale porterebbe guerra e distruzione tra gli Eredi e permetterebbe il ritorno dall'inferno di Oda. Essa è articolata in varie fasi: la ricerca della vendetta, il ritrovo di Jin, l'accettazione del proprio passato e del futuro, l'amore che sembra essere la forza che spingerà le azioni dei personaggi, le rivelazioni sulla profezia, la lotta finale, l'accettazione del proprio destino e la protezione della propria gente, tutto questo condito da lotte, sotto rifugi, segreti mai svelati, amicizie che nascono per caso, disperazione, amore, forza di volontà da parte di tutti ma sopratutto l'accettazione di se stessi. Credo che questo libro non solo abbia una trama avvincente e completa ma anche uno sfondo psicologico che ci fa riflettere molto sulle nostre azioni, Asami alias Alex ha subito di tutto in passato e ha deciso di cambiare e diventare dura e fredda, tutto quello che non era prima, è da ammirare questo comportamento perchè ci riguarda da vicino tutti i giorni e per quando lei faccia credere di essere forte e indistruttibile dentro di lei si sente sola e non capita dagli altri finchè non si rende conto che Jin l'accetta esattamente com'è: libera, forte e fragile, anche lei ha bisogno di protezione e del suo sostegno, è questo il fulcro della storia. Devo ammettere che mi è piaciuto un sacco e lo trovo molto completo sotto tutti i punti di vista, non c'è una cosa che avrei cambiato o che non mi è piaciuta perchè ti fa vedere ciò che accade da tanti occhi diversi e non ti fa capire veramente cosa ci sia sotto a tutto questo ma ti accompagna fino alla fine, non ti abbandona mai e ogni pagina ti spinge a leggere l'altra.
Ci sono varie frasi molto belle che ho sottolineato ma ve ne propongo una
"E spesso, là dove non arrivano il coraggio, la determinazione o la tenacia, arriva il cuore"
Il mio voto è 5/5 fantastico, meraviglioso
Link a La Biblioteca di Eika
Published on February 28, 2014 09:00
February 23, 2014
[Onislayer] Recensione su Fantasy Readers
Ancora grazie a Daydreamer, questa volta per Oni :)
Recensione Onislayer di Barbara Schaer – Amore e mitologie giapponesiBarbara Schaer riconferma la sua bravura. Dopo Alis Grave Nil, che mi era strapiaciuto, ecco un nuovo urban fantasy altrettanto bello. Sono contenta di poter dire questo di un’ autrice italiana e spero di poter leggere presto un altro dei suoi libri. Onislayer è completamente diverso da qualsiasi altra cosa abbia mai letto, l’autrice questa volta accantona gli angeli per far spazio a qualcosa di nuovo: le mitologie giapponesi. Se con Alis Grave Nil abbiamo trovato una trama un po’ vista e rivista, in Onislayer invece questo non succede. Personalmente non mi sono mai interessata alle leggende e alle culture giapponesi, ma lei le ha rese così intriganti e originali che hanno attirato la mia attenzione.
Questo libro, come ho letto in un intervista della Schaer stessa, nasce da un racconto del marito, in parte svizzero e in parte giapponese. Da quel racconto la Schaer ha ricreato un mondo tutto nuovo e da scoprire, dettagliato e accattivante.
Da come scrive l’autrice, traspare una grande conoscenza del tema e con l’inserimento di dettagli, storie e miti giapponesi riesce a rendere il lettore partecipe della storia che racconta. In questo romanzo non troverete le figure tradizionali che vanno tanto di moda come vampiri, angeli o fate. L’autrice introduce qualcosa di più complesso, in particolare la figura degli Oni, demoni giapponesi che s’insinuano nel corpo degli umani che prendono il sopravvento quando si trovano un membro del clan degli eredi davanti.
Info su Onislayer
Onislayer di Barbara SchaerTitolo: Onislayer
Autrice: Barbara Schaer
Editore: Autopubblicato su Amazon
Acquisto in ebook: al prezzo di soli € 0.99 è possibile acquistare il Onislayer in formato digitale su Amazon. In pdf dovrebbe essere invece disponibile su Kobo Store.
Review Onislayer – Una silenziosa guerra contro gli OniValutazione personale by Fantasy Readers: 4/5
(4 / 5)
L’inizio di Onislayer è un po’ confuso. Già nelle prime dieci pagine vengono introdotti troppi personaggi e personalmente ho fatico a capire di chi si stesse parlando o chi fosse il vero protagonista. Ero così concentrata a capire chi fossero queste persone descritte che non sono riuscita a stare dietro a ciò che succedeva. Superato questo scoglio iniziale però tutto mi è sembrato più chiaro. La storia viene narrata da un narratore esterno e nonostante ci siamo molti personaggi coinvolti nella trama, i protagonisti assoluti sono due.
Qualche parola sulle vicende iniziali
Tatuaggio degli ShogunJin è il futuro Shogun (generale giapponese, comandante dell’esercito), anni prima è stato scelto per succedere allo Shogun in carica ma in ogni modo ha sempre cercato di rimandare la cerimonia. Per far si che Jin diventi il comandante, deve sposare Beth secondo un rito degli Eredi, di cui fa parte.
Quello che nessuno sa, però, è che Jin da tre anni a questa parte stia cercando in ogni modo di posticipare la cerimonia perché è ancora innamorato di Asami. Veniamo così a conoscenza che molto prima che venisse scelta Beth, la futura moglie di Jin sarebbe dovuta essere Asami, la quale dopo il loro fidanzamento fugge improvvisamente.
Dopo la scomparsa di Asami, era inevitabile che per il rito venisse scelto un membro della stessa famiglia, e così ecco spiegato perchè Beth, sua sorella, deve rimpiazzarla. Il matrimonio è necessario per tenere imprigionato Oda negli inferi in una guerra che dura da secoli tra gli Eredi e i demoni Oni.
Sono tre anni che Jin spera nel ritorno di Asami e ora la sua speranza sta iniziando a vacillare. Il matrimonio con Beth ormai risulta inevitabile per salvaguardare la sua stirpe. Quando però inizia a rassegnarsi al suo destino arriva Alex, che altro non è che Asami. Quest’ultima sta cercando il fratello Taro e sembra pronta a tutto pur di poterlo trovare. Il cuore di Jin verrà di nuovo strapazzato e si unirà ad Alex nella sua ricerca fatta di misteri e intrighi verso qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato.
Jin, un personaggio distrutto dall’amoreJin è un personaggio tormentato che è stato letteralmente distrutto dall’amore. L’abbandono di Asami gli pesa come un macigno sul cuore. Jin, infatti, è certo che la ragazza sia scappata per non sposarlo, anche se dentro di sé spera con tutto se stesso che la vera motivazione sia un altra.
Non conosciamo il carattere di Jin prima che venisse piantato in asso, ma sicuramente ha subìto un grande cambiamento. Risulta forte e determinato ma sempre con una malinconia negli occhi. Il suo tormento interiore e il suo infinito, instancabile amore per Asami lo ha reso umano e fragile. E’ un uomo che ha sofferto molto e ormai è diventato freddo e scostante: Asami è sempre nei suoi pensieri, anche dopo tutti questi anni, e il suo unico modo per non pensarci è andare con donne a pagamento.
Il personaggio di Jin mi ha fatto molta tenerezza, non riuscivo proprio a “vederlo” così triste e abbattuto perché ha un cuore dolce e una personalità forte. Per fortuna con l’arrivo di Alex riesce a darsi una svegliata. Nonostante il suo cuore continui ad essere spezzato, vediamo cambiare completamente il suo carattere.
I dialoghi con Alex sono passionali e divertenti e quando le sta accanto Jin è una persona completamente diversa. Alex le piace molto di più della vecchia Asami e dopo averla rincontrata risulta visibilmente rinato.
Asami diventa AlexAsami era una ragazzina tenera e ben educata, dai lunghi capelli lisci e neri e dai vestiti sobri. Peccato che Asami non ci sia più.
I tre anni passati in Giappone l’hanno cambiata in modo irreversibile. Capelli rasati da un lato e lunghi dall’altro, un tatuaggio che le ricopre metà del corpo, vestiti sexy e provocanti. Se non fosse che il suo viso è sempre lo stesso, nessuno avrebbe potuto riconoscerla. Quella che conosceremo, infatti, non sarà Asami, ma Alex.
Ha cambiato nome, ha cambiato immagine, è diventata più dura, più fredda e più spietata.
La sua storia è dolorosa, la ragazza è stata costretta a fuggire da qualcosa che stava diventando insopportabile, qualcosa che nella sua vita stava diventando terribile da sopportare. Alex parlerà pochissimo del suo passato e le vere motivazioni che l’hanno costretta ad abbandonare la sua vecchia vita le scopriremo solo alla fine del libro.
Nonostante la sua sofferenza, è una ragazza ironica che molto spesso mi ha fatto sorridere con le sue battutine lanciate a Jin. Il tatuaggio di Jin mi ha davvero incuriosito, nato per nascondere i soprusi subiti dal fratello.
Chi non muore si rivede – La storia d’amore di Jin e AlexJin e Alex si sono finalmente ritrovati, ma il continuo tirarsi indietro di lei non l’ho proprio sopportato.
Jin ormai è diventato il suo cagnolino, le sta dietro incessantemente in un modo disperato. Si affianca nella battaglia della ragazza per evitare che corra pericoli e soprattutto per poterle stare accanto. Dal ritorno di Alex le speranze di Jin si sono miracolosamente riaccese. Qualcosa nel comportamento di lei le fa capire che lo desidera.
L’ho trovata una storia d’amore da una parte dolce e dall’altra straziante. Alex non riesce a lasciarsi andare ma si sente sè stessa solo quando sta con Jin. Tutti quegli anni passati a convincersi di non amarlo non sembrano bastare. Dopo averlo rivisto il suo cuore di ghiaccio inizia a sciogliersi, fino a ribattere di nuovo. Le scene in cui i due personaggi si baciano, o fanno l’amore li ho trovati ben descritti e veramente intriganti. Mi hanno fatto sognare ad occhi aperti.
I modi di uscirne però sono diversi, mentre Jin si crogiola nel suo dolore diventando sempre più freddo e chiuso, Ben pensa bene di consolarsi tra le braccia di qualche bella ragazza. I dialoghi con Ben sono spassosissimi, è un ragazzo divertente e malizioso. Nonostante non si parli moltissimo di lui, ne voglio parlare perchè secondo me risulterà diventare un personaggio importante nel prossimo libro di Onislayer. Ovviamente queste sono solo mie supposizioni, ma qualcosa mi dice che la profezia non riguardi Alex.
E dopo aver vagato a lungo e a lungo lottato, sarà l’amore di due fratelli a spezzare la maledizioneIl mio intricato ragionamento mi da modo di pensare che i fratelli di cui parla la profezia siano Jin e Ben. Entrambi hanno lottato ed entrami hanno amato. Si sa che le profezie non vanno mai prese alla lettera e la parte dell’amore di due fratelli potrebbe essere tradotta in due modi.
Il primo potrebbe riguardare l’affetto che i due fratelli provano l’uno per l’altro, il secondo invece potrebbe essere tradotto come un amore che i due provano per le relative compagne. Un amore profondo in grado di spezzare la maledizione. Io opto per la mia seconda teoria, e voi?
Gli Oni
Demone OniSecondo la mitologia giapponese non sono altro che diavoli o demoni (o orchi) dall’aspetto antropomorfo molto inquietante e cupo, Demoni giapponesi che infettano gli umani e se li consumano lentamente rimanendosene buoni buoni per lungo tempo.
Volto deformato, zanne acuminate che spuntano dal labbro inferiore, due corna appuntite ai lati della testa (il numero di quest’ultime non è necessariamente due e possono averne persino in numero dispari), vene in rilievo lungo il collo e il torace, artigli affilati che spuntano da ogni dito, accompagnati da un espressione folle e da occhi senza pupille.
Come avrete già capito si tratta di esseri malvagi che commettono nelle leggende le peggiori nefandezze rubando, saccheggiando e divorando bambini (una delle cose che preferiscono). Sono anche avversari formidabili per la loro grande forza fisica e mole. L’unica loro debolezza è di non essere proprio dei geni, cosa che li rende attaccabili sul piano strategico in combattimento.
Gli unici in grado di eliminarli sono gli Eredi. Gli Oni si scatenano quando sentono nelle vicinanze un membro degli Eredi. Fortunatamente quest’ ultimi sono protetti dall’omamori, amuleti di stoffa spesso dedicato a una divinità Shinto o Buddista per invocarne protezione e fortuna. Con l’amuleto gli Oni non possono sentire gli Eredi. Come vedremo Alex toglierà l’omamori per farsi attaccare e la furia cieca degli Oni non tarderà a presentarsi.
I ToriiUna delle cose che mi sono piaciute di più sono proprio i Torii, portali giapponesi formati da due colonne verticali e da un palo orizzontale sulla cima. Solitamente posti in un luogo sacro, il passaggio sotto di esso è considerato una forma di purificazione.
Grazie a questi portali le quattro onibaba che vegliano su Fairport, con le loro previsioni del futuro avevano permesso di scongiurare molte imboscate e organizzare attacchi contro l’esercito Oda, impedendo agli oni di penetrare dal mondo dei morti in quello reale.
L’unico modo per aprire i portali e poter parlare con l’onibaba (strega veggente) è bagnarlo con un pò di sangue. A quel punto l’onibaba ti chiederà di fargli vedere la tua cicatrice che rappresenta il clan a cui appartieni. Solo dopo aver visto il marchio inizierà a parlare. (non fatelo a casa :D)
Conclusioni finali su OnislayerSono rimasta piacevolmente sorpresa da questo romanzo, all’inizio sembrava non prendermi proprio e la trama non mi aveva attratto per nulla. Leggendo poco a poco mi sono subito ricreduta.
Il racconto oltre ad essere veramente dettagliato è anche ricco di azione, combattimenti, scene buffe e quel pizzico di romanticismo che non guasta mai. Tutti i personaggi creati dalla Schaer sono passionali e l’introduzione di un personaggio gay è quello che ho ancor più apprezzato. Siamo uno dei pochi paesi che ancora non hanno legalizzato i rapporti formati tra coppie dello stesso sesso e l’aver inserito una ragazza lesbica nel libro è una cosa molto carina. Tra l’altro Jess, quella di cui stiamo parlando, oltre al essere ben accettata così com’è, è una guerriera valorosa ed apprezzata da tutti, tanto che i ragazzi se la portano in uno strip club durante l’addio al celibato di Jin!
Consiglio a tutti di leggere Onislayer per uscire dalla monotonia in cui sono entrati quasi tutti gli ultimi urban fantasy che ormai sono diventati l’uno la copia dell’altro. In questo libro troverete sicuramente qualcosa di nuovo e meno diffuso. Oltre al libro che come ho già detto molte volte è degno di essere letto, anche la copertina non è niente male. Raffigura dettagliatamente Alex ed è veramente bella. Come dico sempre: anche l’occhio vuole la sua parte.
Link a Fantasy Readers
Recensione Onislayer di Barbara Schaer – Amore e mitologie giapponesiBarbara Schaer riconferma la sua bravura. Dopo Alis Grave Nil, che mi era strapiaciuto, ecco un nuovo urban fantasy altrettanto bello. Sono contenta di poter dire questo di un’ autrice italiana e spero di poter leggere presto un altro dei suoi libri. Onislayer è completamente diverso da qualsiasi altra cosa abbia mai letto, l’autrice questa volta accantona gli angeli per far spazio a qualcosa di nuovo: le mitologie giapponesi. Se con Alis Grave Nil abbiamo trovato una trama un po’ vista e rivista, in Onislayer invece questo non succede. Personalmente non mi sono mai interessata alle leggende e alle culture giapponesi, ma lei le ha rese così intriganti e originali che hanno attirato la mia attenzione.
Questo libro, come ho letto in un intervista della Schaer stessa, nasce da un racconto del marito, in parte svizzero e in parte giapponese. Da quel racconto la Schaer ha ricreato un mondo tutto nuovo e da scoprire, dettagliato e accattivante.
Da come scrive l’autrice, traspare una grande conoscenza del tema e con l’inserimento di dettagli, storie e miti giapponesi riesce a rendere il lettore partecipe della storia che racconta. In questo romanzo non troverete le figure tradizionali che vanno tanto di moda come vampiri, angeli o fate. L’autrice introduce qualcosa di più complesso, in particolare la figura degli Oni, demoni giapponesi che s’insinuano nel corpo degli umani che prendono il sopravvento quando si trovano un membro del clan degli eredi davanti.
Info su Onislayer
Onislayer di Barbara SchaerTitolo: Onislayer
Autrice: Barbara Schaer
Editore: Autopubblicato su Amazon
Acquisto in ebook: al prezzo di soli € 0.99 è possibile acquistare il Onislayer in formato digitale su Amazon. In pdf dovrebbe essere invece disponibile su Kobo Store.
Review Onislayer – Una silenziosa guerra contro gli OniValutazione personale by Fantasy Readers: 4/5
(4 / 5)L’inizio di Onislayer è un po’ confuso. Già nelle prime dieci pagine vengono introdotti troppi personaggi e personalmente ho fatico a capire di chi si stesse parlando o chi fosse il vero protagonista. Ero così concentrata a capire chi fossero queste persone descritte che non sono riuscita a stare dietro a ciò che succedeva. Superato questo scoglio iniziale però tutto mi è sembrato più chiaro. La storia viene narrata da un narratore esterno e nonostante ci siamo molti personaggi coinvolti nella trama, i protagonisti assoluti sono due.
Qualche parola sulle vicende iniziali

Tatuaggio degli ShogunJin è il futuro Shogun (generale giapponese, comandante dell’esercito), anni prima è stato scelto per succedere allo Shogun in carica ma in ogni modo ha sempre cercato di rimandare la cerimonia. Per far si che Jin diventi il comandante, deve sposare Beth secondo un rito degli Eredi, di cui fa parte.
Quello che nessuno sa, però, è che Jin da tre anni a questa parte stia cercando in ogni modo di posticipare la cerimonia perché è ancora innamorato di Asami. Veniamo così a conoscenza che molto prima che venisse scelta Beth, la futura moglie di Jin sarebbe dovuta essere Asami, la quale dopo il loro fidanzamento fugge improvvisamente.
Dopo la scomparsa di Asami, era inevitabile che per il rito venisse scelto un membro della stessa famiglia, e così ecco spiegato perchè Beth, sua sorella, deve rimpiazzarla. Il matrimonio è necessario per tenere imprigionato Oda negli inferi in una guerra che dura da secoli tra gli Eredi e i demoni Oni.
Sono tre anni che Jin spera nel ritorno di Asami e ora la sua speranza sta iniziando a vacillare. Il matrimonio con Beth ormai risulta inevitabile per salvaguardare la sua stirpe. Quando però inizia a rassegnarsi al suo destino arriva Alex, che altro non è che Asami. Quest’ultima sta cercando il fratello Taro e sembra pronta a tutto pur di poterlo trovare. Il cuore di Jin verrà di nuovo strapazzato e si unirà ad Alex nella sua ricerca fatta di misteri e intrighi verso qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato.
Jin, un personaggio distrutto dall’amoreJin è un personaggio tormentato che è stato letteralmente distrutto dall’amore. L’abbandono di Asami gli pesa come un macigno sul cuore. Jin, infatti, è certo che la ragazza sia scappata per non sposarlo, anche se dentro di sé spera con tutto se stesso che la vera motivazione sia un altra.
Non conosciamo il carattere di Jin prima che venisse piantato in asso, ma sicuramente ha subìto un grande cambiamento. Risulta forte e determinato ma sempre con una malinconia negli occhi. Il suo tormento interiore e il suo infinito, instancabile amore per Asami lo ha reso umano e fragile. E’ un uomo che ha sofferto molto e ormai è diventato freddo e scostante: Asami è sempre nei suoi pensieri, anche dopo tutti questi anni, e il suo unico modo per non pensarci è andare con donne a pagamento.
Il personaggio di Jin mi ha fatto molta tenerezza, non riuscivo proprio a “vederlo” così triste e abbattuto perché ha un cuore dolce e una personalità forte. Per fortuna con l’arrivo di Alex riesce a darsi una svegliata. Nonostante il suo cuore continui ad essere spezzato, vediamo cambiare completamente il suo carattere.
I dialoghi con Alex sono passionali e divertenti e quando le sta accanto Jin è una persona completamente diversa. Alex le piace molto di più della vecchia Asami e dopo averla rincontrata risulta visibilmente rinato.
Asami diventa AlexAsami era una ragazzina tenera e ben educata, dai lunghi capelli lisci e neri e dai vestiti sobri. Peccato che Asami non ci sia più.
I tre anni passati in Giappone l’hanno cambiata in modo irreversibile. Capelli rasati da un lato e lunghi dall’altro, un tatuaggio che le ricopre metà del corpo, vestiti sexy e provocanti. Se non fosse che il suo viso è sempre lo stesso, nessuno avrebbe potuto riconoscerla. Quella che conosceremo, infatti, non sarà Asami, ma Alex.
Ha cambiato nome, ha cambiato immagine, è diventata più dura, più fredda e più spietata.
La sua storia è dolorosa, la ragazza è stata costretta a fuggire da qualcosa che stava diventando insopportabile, qualcosa che nella sua vita stava diventando terribile da sopportare. Alex parlerà pochissimo del suo passato e le vere motivazioni che l’hanno costretta ad abbandonare la sua vecchia vita le scopriremo solo alla fine del libro.
Nonostante la sua sofferenza, è una ragazza ironica che molto spesso mi ha fatto sorridere con le sue battutine lanciate a Jin. Il tatuaggio di Jin mi ha davvero incuriosito, nato per nascondere i soprusi subiti dal fratello.
Chi non muore si rivede – La storia d’amore di Jin e AlexJin e Alex si sono finalmente ritrovati, ma il continuo tirarsi indietro di lei non l’ho proprio sopportato.
Jin ormai è diventato il suo cagnolino, le sta dietro incessantemente in un modo disperato. Si affianca nella battaglia della ragazza per evitare che corra pericoli e soprattutto per poterle stare accanto. Dal ritorno di Alex le speranze di Jin si sono miracolosamente riaccese. Qualcosa nel comportamento di lei le fa capire che lo desidera.
L’ho trovata una storia d’amore da una parte dolce e dall’altra straziante. Alex non riesce a lasciarsi andare ma si sente sè stessa solo quando sta con Jin. Tutti quegli anni passati a convincersi di non amarlo non sembrano bastare. Dopo averlo rivisto il suo cuore di ghiaccio inizia a sciogliersi, fino a ribattere di nuovo. Le scene in cui i due personaggi si baciano, o fanno l’amore li ho trovati ben descritti e veramente intriganti. Mi hanno fatto sognare ad occhi aperti.
“Ti amo e basta, come se fosse una cosa naturale, come bere, come mangiare, e non posso farci niente.”Ben e la profeziaApriamo una piccola parentesi per Ben, il fratello di Jin. E’ un ragazzo un po’ superficiale che passa da una ragazza all’altra. Questa però è tutta apparenza, in realtà Ben in passato è stato ferito da una donna, Sam, che ancora oggi tiene nel cuore. In questo i due fratelli sono simili, tormentati dal ricordo di un amore passato.
I modi di uscirne però sono diversi, mentre Jin si crogiola nel suo dolore diventando sempre più freddo e chiuso, Ben pensa bene di consolarsi tra le braccia di qualche bella ragazza. I dialoghi con Ben sono spassosissimi, è un ragazzo divertente e malizioso. Nonostante non si parli moltissimo di lui, ne voglio parlare perchè secondo me risulterà diventare un personaggio importante nel prossimo libro di Onislayer. Ovviamente queste sono solo mie supposizioni, ma qualcosa mi dice che la profezia non riguardi Alex.
E dopo aver vagato a lungo e a lungo lottato, sarà l’amore di due fratelli a spezzare la maledizioneIl mio intricato ragionamento mi da modo di pensare che i fratelli di cui parla la profezia siano Jin e Ben. Entrambi hanno lottato ed entrami hanno amato. Si sa che le profezie non vanno mai prese alla lettera e la parte dell’amore di due fratelli potrebbe essere tradotta in due modi.
Il primo potrebbe riguardare l’affetto che i due fratelli provano l’uno per l’altro, il secondo invece potrebbe essere tradotto come un amore che i due provano per le relative compagne. Un amore profondo in grado di spezzare la maledizione. Io opto per la mia seconda teoria, e voi?
Gli Oni
Demone OniSecondo la mitologia giapponese non sono altro che diavoli o demoni (o orchi) dall’aspetto antropomorfo molto inquietante e cupo, Demoni giapponesi che infettano gli umani e se li consumano lentamente rimanendosene buoni buoni per lungo tempo.
Volto deformato, zanne acuminate che spuntano dal labbro inferiore, due corna appuntite ai lati della testa (il numero di quest’ultime non è necessariamente due e possono averne persino in numero dispari), vene in rilievo lungo il collo e il torace, artigli affilati che spuntano da ogni dito, accompagnati da un espressione folle e da occhi senza pupille.
Come avrete già capito si tratta di esseri malvagi che commettono nelle leggende le peggiori nefandezze rubando, saccheggiando e divorando bambini (una delle cose che preferiscono). Sono anche avversari formidabili per la loro grande forza fisica e mole. L’unica loro debolezza è di non essere proprio dei geni, cosa che li rende attaccabili sul piano strategico in combattimento.
Gli unici in grado di eliminarli sono gli Eredi. Gli Oni si scatenano quando sentono nelle vicinanze un membro degli Eredi. Fortunatamente quest’ ultimi sono protetti dall’omamori, amuleti di stoffa spesso dedicato a una divinità Shinto o Buddista per invocarne protezione e fortuna. Con l’amuleto gli Oni non possono sentire gli Eredi. Come vedremo Alex toglierà l’omamori per farsi attaccare e la furia cieca degli Oni non tarderà a presentarsi.
I ToriiUna delle cose che mi sono piaciute di più sono proprio i Torii, portali giapponesi formati da due colonne verticali e da un palo orizzontale sulla cima. Solitamente posti in un luogo sacro, il passaggio sotto di esso è considerato una forma di purificazione.
Grazie a questi portali le quattro onibaba che vegliano su Fairport, con le loro previsioni del futuro avevano permesso di scongiurare molte imboscate e organizzare attacchi contro l’esercito Oda, impedendo agli oni di penetrare dal mondo dei morti in quello reale.
L’unico modo per aprire i portali e poter parlare con l’onibaba (strega veggente) è bagnarlo con un pò di sangue. A quel punto l’onibaba ti chiederà di fargli vedere la tua cicatrice che rappresenta il clan a cui appartieni. Solo dopo aver visto il marchio inizierà a parlare. (non fatelo a casa :D)
Conclusioni finali su OnislayerSono rimasta piacevolmente sorpresa da questo romanzo, all’inizio sembrava non prendermi proprio e la trama non mi aveva attratto per nulla. Leggendo poco a poco mi sono subito ricreduta.
Il racconto oltre ad essere veramente dettagliato è anche ricco di azione, combattimenti, scene buffe e quel pizzico di romanticismo che non guasta mai. Tutti i personaggi creati dalla Schaer sono passionali e l’introduzione di un personaggio gay è quello che ho ancor più apprezzato. Siamo uno dei pochi paesi che ancora non hanno legalizzato i rapporti formati tra coppie dello stesso sesso e l’aver inserito una ragazza lesbica nel libro è una cosa molto carina. Tra l’altro Jess, quella di cui stiamo parlando, oltre al essere ben accettata così com’è, è una guerriera valorosa ed apprezzata da tutti, tanto che i ragazzi se la portano in uno strip club durante l’addio al celibato di Jin!
Consiglio a tutti di leggere Onislayer per uscire dalla monotonia in cui sono entrati quasi tutti gli ultimi urban fantasy che ormai sono diventati l’uno la copia dell’altro. In questo libro troverete sicuramente qualcosa di nuovo e meno diffuso. Oltre al libro che come ho già detto molte volte è degno di essere letto, anche la copertina non è niente male. Raffigura dettagliatamente Alex ed è veramente bella. Come dico sempre: anche l’occhio vuole la sua parte.
Link a Fantasy Readers
Published on February 23, 2014 14:18
February 22, 2014
[Alis Grave Nil] Recensione su Fantasy Readers
Un grande grazie a Daydreamer per la sua recensione di Alis su Fantasy Readers!
Alis Grave Nil di Barbara Schaer – Tutto è possibile per chi ha le ali
La prima cosa che ho pensato prendendo in mano Alis Grave Nil di Barbara Schaer e leggendo il titolo è stata: cosa significa?
Anche se probabilmente ne avrei scoperto il significato all’interno del libro sono subito andata su google a cercarne la traduzione e l’ho trovata quasi subito:
Il lettore viene attirato da quelle parole e per di più la copertina è molto interessante: la piuma si sa, è sinonimo di leggerezza. E’ vero che l’abito non fa il monaco, ma molto spesso (capita anche a me) si sceglie un libro a dispetto di un altro, proprio per come appare. Alis Grave Nil oltre ad avere un aspetto gradevole ha anche una trama niente male, che stuzzica la curiosità.
Acquisto di Alis Grave Nil in eBookL’ebook del libro è acquistabile su Amazon a questa pagina ad un prezzo abbastanza ridicolo: soli € 0.89! Cioè nemmeno il prezzo di un gelato e poi questo non si scioglie, al massimo fa sciogliere te per l’emozione di leggerlo. Sempre su Amazon è possibile anche scaricare per kindle (convertibile poi volendo in pdf e negli altri formati) l’estratto con i primi due capitoli.
Recensione Alis Grave NilValutazione personale by Fantasy Readers: 4.5
(4,5 / 5)
Sara è sopravvissuta all’incidente mortale che sei mesi prima si era portato via i suoi genitori, ora vive con la sorella Reb e cerca di ambientarsi in una nuova scuola. Il suo animo è affranto, non crede più all’amore, le mancano i genitori e i continui dispetti cattivi della sorella le lasciano il morale a terra. Durante un uscita al centro commerciale, con una compagna di scuola, incontra Eric: bello, tenebroso dai capelli biondi e dagli occhi scuri.Il ragazzo sembra subito interessato a Sara e dopo essersi presentato lascia trapelare cose private della ragazza che non avrebbe potuto sapere. Sara all’inizio non ci da troppo peso, ma il continuo incontro “casuale” con Eric inizia a darle da pensare. Stalker impazzito o semplicemente innamorato? Il ragazzo sembra interessato a lei ma come presto scoprirà, non per i motivi che lei crede.
La vita di Sara verrà stravolta dall’arrivo di Eric ma questo non sembra darle per nulla fastidio, anzi, nonostante si fosse ripromessa di non innamorarsi mai più, non può far altro che sciogliersi davanti al suo sorriso. Le giornate di Sara continuano normali, come se niente fosse, fino a quando Eric non la salva da un incendio, per poi sparire nel nulla.
La ragazza, che già da parecchio tempo continuava a porsi domande su di lui senza mai arrivare a nessun risultato, dopo averlo visto camminare come se nulla fosse tra le fiamme capisce che c’è qualcosa che non va. Qualcosa di strano e, forse, di non umano.
La vita di Sara, senza Eric tornerà ad essere vuota e triste, ma la sua solitudine non durerà molto ed Eric tornerà per svelare il segreto che nasconde. Il segreto celato nel suo tatuaggio, il segreto di Alis Grave Nil.
Lasciatevi trasportare in una romantica storia piena di intrighi e misteri. Sara oscillerà tra speranze e cadute, raggiungendo più volte l’orlo dell’abisso (e perfino del suicidio) e imparando a fare di tutto per difendere chi ama.
Considerazioni personali sul libro### Se non hai letto il libro e hai intenzione di farlo fermati qui! Ci sono dei piccoli spoiler! ###
Il libro mi è piaciuto moltissimo e mi ha davvero tenuta attaccata alle sue pagine giorno e notte. Purtroppo la trama non è proprio innovativa. Mi ha ricordato molto Touched di Elisa S. Amore. Il racconto, per quanto mi riguarda, è stato troppo prevedibile. Già dopo le prime 50 pagine avevo capito quasi tutto del mistero celato da Eric, soprattutto grazie al titolo, anche se l’autrice cerca di depistarci creando una setta segreta.
Ci sono molte cose che mi sono chiesta durante la lettura, anche se banali.
La prima è come facciano due ragazze sole, che vanno ancora a scuola, a sopravvivere senza un lavoro. Nel libro viene spiegato che ricevono la pensione del padre e un aiuto dalla zia. Ma a me non sembra comunque abbastanza per lo stile di vita che fanno.
La seconda cosa invece è stata: Da quando gli angeli usano facebook?
Sara più volte va a controllare la pagina di Eric, e diciamo che è una cosa che, anche se strana, mi è piaciuta molto. Mi ha fatto sorridere pensare ad un eventuale angelo nei giorni nostri, che si fa un giro su Facebook, posta uno stato su Twitter e magari fa un giro su Itunes!
La frase Alis Grave Nil tatuata sul braccio di Eric, secondo me renderà il libro una sorta di “tre metri sopra il cielo”. Così come i lettori di Moccia erano corsi a tatuarsi Io e te tre metri sopra il cielo, anche i lettori della Schaer correranno a farsi imprimere nella pelle questa meravigliosa frase (e lo dico perché per un attimo è passato per la testa anche a me).
Lo stile dell’autrice è molto dolce, ci sono parti che mi hanno fatto sognare e pensare: “ma perché a me queste cose non capitano mai?”
I personaggi del romanzoSara è una sedicenne che vive con la sorella Reb dopo la morte dei genitori. L’ho trovata una ragazza molto dolce e sensibile ma al tempo stesso forte e determinata. Dopo una grande delusione d’amore, merito della sorella, ha smesso di cercare il principe azzurro anche se non smette di sperare che da qualche parte esista davvero.
Questa ragazza mi ha subito intenerita. Il suo rapporto con Eric la fa dannare, pensa che sia proprio lui quello che stava aspettando, ma i continui cambi d’umore di lui la lasciano ogni volta spiazzata e addolorata. E qui io direi BASTA! Questa ragazza per avere solo 16 anni ha già sofferto abbastanza: prima le muoiono i genitori, poi deve vivere da sola con la sorella Reb – che diciamolo, è la regina delle stronze! – dopo ancora scopre che qualcuno la vuole morta. Per di più il ragazzo che ama e che ricambia i suoi sentimenti continua a tirarsi indietro. Troppo per una sola ragazzina, io, almeno, non avrei retto.
Rebecca, la sorella stronzaApriamo una piccola parentesi per parlare un attimo della sorella di Sara, Rebecca. Non capisco come possa celare tanto odio nei confronti della sorellina, soprattutto dopo essere rimaste sole. Io, al contrario, avrei fatto di tutto per proteggere mia sorella e insieme ci saremmo sentite meno sole.
Questa donna invece è la perfidia in persona, l’ho davvero odiata. Non so come abbia fatto Sara a trattenersi dal tirarle un grosso calcio nel culo. E poi come si fa a chiamare una ragazzina di sedici anni che ha appena perso i genitori “palla al piede”? Cavolo, un pò di umanità! A Sara è rimasta solo Reb, ma quest’ultima non fa altro che umiliarla e farla sentire di troppo. Per di più quando Sara viene ricoverata in ospedale dopo aver rischiato di morire lei non si fa vedere. Vergogna!
Anche la vita a scuola non è delle migliori. All’inizio era rimasta anonima, ma dopo uno sgarbo fatto erroneamente a Laura, una compagna di classe, Sara si ritrova a combattere contro perfidi scherzi e battutine bisbigliate al suo passaggio. Diciamolo, la vita di Sara faceva proprio schifo prima di incontrare Eric e forse è proprio per quello che lei se ne affeziona così tanto, perché è il suo sole dopo la tempesta.
Sara comunque è anche un pò ingenua, Eric con giri di parole fa di tutto per fargli capire chi è lui veramente, ma lei non ci arriva proprio. Cavolo pure i muri l’hanno capito, ma lei no, è troppo impegnata ad ammirare i suoi profondi occhi scuri.
Questo suo bisogno d’amore comunque potrebbe essere riconducibile al fatto che i genitori siano morti e si ritrova con una stronza come unico legame famigliare. Sara come più spesso afferma, ha bisogno dell’amore profondo, quello che ti toglie il fiato. Quello che quando arriva ti cambia la vita, quello che sai sempre l’altro cosa pensa e cosa sente, quello che puoi lasciarti trasportare a occhi chiusi da quanto ti puoi fidare. Quello che in fondo vogliono tutte ma che non esiste se non nelle fiabe.
Eric
Eric di Alis Grave NilMa ora parliamo di Eric, oltre ad essere bellissimo è una persona davvero squisita, anche se spesso diventa scostante e arrogante. Ho amato il suo lato dolce e protettivo. Sa essere spiritoso e la sua arroganza lo valorizza, è sicuro di sè e sa come ottenere quello che vuole.
Non posso rivelarvi troppo su questo personaggio, altrimenti sarebbe inutile leggere il libro, dovrete scoprirlo poco a poco leggendo tra le righe.
Leggi la recensione su Fantasy Readers
Alis Grave Nil di Barbara Schaer – Tutto è possibile per chi ha le ali
La prima cosa che ho pensato prendendo in mano Alis Grave Nil di Barbara Schaer e leggendo il titolo è stata: cosa significa?
Anche se probabilmente ne avrei scoperto il significato all’interno del libro sono subito andata su google a cercarne la traduzione e l’ho trovata quasi subito:
“Tutto è possibile per chi ha le ali”Una volta trovata la traduzione, frase bellissima, ho dedotto che il libro trattasse di angeli, o che magari la parola “ali” fosse usata come metafora per una storia d’amore. Diciamo che ci ho azzeccato, ma non vi dirò quale delle due sia la soluzione per non rovinarvi la trama. L’idea di mettere il titolo in latino invece che in italiano, secondo me è una scelta azzeccatissima.
Il lettore viene attirato da quelle parole e per di più la copertina è molto interessante: la piuma si sa, è sinonimo di leggerezza. E’ vero che l’abito non fa il monaco, ma molto spesso (capita anche a me) si sceglie un libro a dispetto di un altro, proprio per come appare. Alis Grave Nil oltre ad avere un aspetto gradevole ha anche una trama niente male, che stuzzica la curiosità.
Acquisto di Alis Grave Nil in eBookL’ebook del libro è acquistabile su Amazon a questa pagina ad un prezzo abbastanza ridicolo: soli € 0.89! Cioè nemmeno il prezzo di un gelato e poi questo non si scioglie, al massimo fa sciogliere te per l’emozione di leggerlo. Sempre su Amazon è possibile anche scaricare per kindle (convertibile poi volendo in pdf e negli altri formati) l’estratto con i primi due capitoli.
Recensione Alis Grave NilValutazione personale by Fantasy Readers: 4.5
(4,5 / 5)Sara è sopravvissuta all’incidente mortale che sei mesi prima si era portato via i suoi genitori, ora vive con la sorella Reb e cerca di ambientarsi in una nuova scuola. Il suo animo è affranto, non crede più all’amore, le mancano i genitori e i continui dispetti cattivi della sorella le lasciano il morale a terra. Durante un uscita al centro commerciale, con una compagna di scuola, incontra Eric: bello, tenebroso dai capelli biondi e dagli occhi scuri.Il ragazzo sembra subito interessato a Sara e dopo essersi presentato lascia trapelare cose private della ragazza che non avrebbe potuto sapere. Sara all’inizio non ci da troppo peso, ma il continuo incontro “casuale” con Eric inizia a darle da pensare. Stalker impazzito o semplicemente innamorato? Il ragazzo sembra interessato a lei ma come presto scoprirà, non per i motivi che lei crede.
La vita di Sara verrà stravolta dall’arrivo di Eric ma questo non sembra darle per nulla fastidio, anzi, nonostante si fosse ripromessa di non innamorarsi mai più, non può far altro che sciogliersi davanti al suo sorriso. Le giornate di Sara continuano normali, come se niente fosse, fino a quando Eric non la salva da un incendio, per poi sparire nel nulla.
La ragazza, che già da parecchio tempo continuava a porsi domande su di lui senza mai arrivare a nessun risultato, dopo averlo visto camminare come se nulla fosse tra le fiamme capisce che c’è qualcosa che non va. Qualcosa di strano e, forse, di non umano.
La vita di Sara, senza Eric tornerà ad essere vuota e triste, ma la sua solitudine non durerà molto ed Eric tornerà per svelare il segreto che nasconde. Il segreto celato nel suo tatuaggio, il segreto di Alis Grave Nil.
Lasciatevi trasportare in una romantica storia piena di intrighi e misteri. Sara oscillerà tra speranze e cadute, raggiungendo più volte l’orlo dell’abisso (e perfino del suicidio) e imparando a fare di tutto per difendere chi ama.
Considerazioni personali sul libro### Se non hai letto il libro e hai intenzione di farlo fermati qui! Ci sono dei piccoli spoiler! ###
Il libro mi è piaciuto moltissimo e mi ha davvero tenuta attaccata alle sue pagine giorno e notte. Purtroppo la trama non è proprio innovativa. Mi ha ricordato molto Touched di Elisa S. Amore. Il racconto, per quanto mi riguarda, è stato troppo prevedibile. Già dopo le prime 50 pagine avevo capito quasi tutto del mistero celato da Eric, soprattutto grazie al titolo, anche se l’autrice cerca di depistarci creando una setta segreta.
Ci sono molte cose che mi sono chiesta durante la lettura, anche se banali.
La prima è come facciano due ragazze sole, che vanno ancora a scuola, a sopravvivere senza un lavoro. Nel libro viene spiegato che ricevono la pensione del padre e un aiuto dalla zia. Ma a me non sembra comunque abbastanza per lo stile di vita che fanno.
La seconda cosa invece è stata: Da quando gli angeli usano facebook?
Sara più volte va a controllare la pagina di Eric, e diciamo che è una cosa che, anche se strana, mi è piaciuta molto. Mi ha fatto sorridere pensare ad un eventuale angelo nei giorni nostri, che si fa un giro su Facebook, posta uno stato su Twitter e magari fa un giro su Itunes!
La frase Alis Grave Nil tatuata sul braccio di Eric, secondo me renderà il libro una sorta di “tre metri sopra il cielo”. Così come i lettori di Moccia erano corsi a tatuarsi Io e te tre metri sopra il cielo, anche i lettori della Schaer correranno a farsi imprimere nella pelle questa meravigliosa frase (e lo dico perché per un attimo è passato per la testa anche a me).
Lo stile dell’autrice è molto dolce, ci sono parti che mi hanno fatto sognare e pensare: “ma perché a me queste cose non capitano mai?”
I personaggi del romanzoSara è una sedicenne che vive con la sorella Reb dopo la morte dei genitori. L’ho trovata una ragazza molto dolce e sensibile ma al tempo stesso forte e determinata. Dopo una grande delusione d’amore, merito della sorella, ha smesso di cercare il principe azzurro anche se non smette di sperare che da qualche parte esista davvero.
Questa ragazza mi ha subito intenerita. Il suo rapporto con Eric la fa dannare, pensa che sia proprio lui quello che stava aspettando, ma i continui cambi d’umore di lui la lasciano ogni volta spiazzata e addolorata. E qui io direi BASTA! Questa ragazza per avere solo 16 anni ha già sofferto abbastanza: prima le muoiono i genitori, poi deve vivere da sola con la sorella Reb – che diciamolo, è la regina delle stronze! – dopo ancora scopre che qualcuno la vuole morta. Per di più il ragazzo che ama e che ricambia i suoi sentimenti continua a tirarsi indietro. Troppo per una sola ragazzina, io, almeno, non avrei retto.
Rebecca, la sorella stronzaApriamo una piccola parentesi per parlare un attimo della sorella di Sara, Rebecca. Non capisco come possa celare tanto odio nei confronti della sorellina, soprattutto dopo essere rimaste sole. Io, al contrario, avrei fatto di tutto per proteggere mia sorella e insieme ci saremmo sentite meno sole.
Questa donna invece è la perfidia in persona, l’ho davvero odiata. Non so come abbia fatto Sara a trattenersi dal tirarle un grosso calcio nel culo. E poi come si fa a chiamare una ragazzina di sedici anni che ha appena perso i genitori “palla al piede”? Cavolo, un pò di umanità! A Sara è rimasta solo Reb, ma quest’ultima non fa altro che umiliarla e farla sentire di troppo. Per di più quando Sara viene ricoverata in ospedale dopo aver rischiato di morire lei non si fa vedere. Vergogna!
Anche la vita a scuola non è delle migliori. All’inizio era rimasta anonima, ma dopo uno sgarbo fatto erroneamente a Laura, una compagna di classe, Sara si ritrova a combattere contro perfidi scherzi e battutine bisbigliate al suo passaggio. Diciamolo, la vita di Sara faceva proprio schifo prima di incontrare Eric e forse è proprio per quello che lei se ne affeziona così tanto, perché è il suo sole dopo la tempesta.
Sara comunque è anche un pò ingenua, Eric con giri di parole fa di tutto per fargli capire chi è lui veramente, ma lei non ci arriva proprio. Cavolo pure i muri l’hanno capito, ma lei no, è troppo impegnata ad ammirare i suoi profondi occhi scuri.
Questo suo bisogno d’amore comunque potrebbe essere riconducibile al fatto che i genitori siano morti e si ritrova con una stronza come unico legame famigliare. Sara come più spesso afferma, ha bisogno dell’amore profondo, quello che ti toglie il fiato. Quello che quando arriva ti cambia la vita, quello che sai sempre l’altro cosa pensa e cosa sente, quello che puoi lasciarti trasportare a occhi chiusi da quanto ti puoi fidare. Quello che in fondo vogliono tutte ma che non esiste se non nelle fiabe.
Eric
Eric di Alis Grave NilMa ora parliamo di Eric, oltre ad essere bellissimo è una persona davvero squisita, anche se spesso diventa scostante e arrogante. Ho amato il suo lato dolce e protettivo. Sa essere spiritoso e la sua arroganza lo valorizza, è sicuro di sè e sa come ottenere quello che vuole.
Non posso rivelarvi troppo su questo personaggio, altrimenti sarebbe inutile leggere il libro, dovrete scoprirlo poco a poco leggendo tra le righe.
Decisamente troppo sicuro di sé, decisamente troppo arrogante, decisamente troppo bello. Bello e impossibile, appunto.Un assaggio del libro:
Eric sorseggiava champagne con la solita disinvoltura di sempre.E’ un libro che consiglio di leggere perché, anche se all’apparenza sembra il solito urban fantasy, non smette mai di tenerti gli occhi incollati sul libro e di provocarti delle emozioni ad ogni sua pagina. Il finale del libro è strepitoso, e non scherzo se dico che per poco non piangevo, soprattutto leggendo le ultime frasi che ci regala l’autrice a cui faccio tantissimi complimenti per l’opera che ha creato.
Il suo sguardo, la sua postura, il suo carisma, spiccavano in modo tanto animalesco che poteva starsene immobile al centro di una pista affollata di persone senza sfigurare o sembrare a disagio.
Era incredibile.
Mi guardava.
Provai una fitta allo stomaco.
Mi ero sempre sentita un’adolescente insignificante e goffa. Una di quelle che non ti gireresti mai a guardare, perché troppo tragicamente invisibile. Ma sotto quello sguardo scuro e assorto non potei fare a meno di sentirmi una donna. Eric mi guardava come se non avesse mai visto nessun’altra in vita sua.
Leggi la recensione su Fantasy Readers
Published on February 22, 2014 02:02
February 21, 2014
[Onislayer] Recensione e booktrailer su La Bacheca dei Libri
Grazie di nuovo a Mirella per il fantastico booktrailer e la recensione!!
Allora, miei carissimi lettori e... viandanti sperduti, dopo aver dato voce al mio pensiero su Alis Grave Nil, è giunto il momento di parlarvi dell’altro romanzo di Barbara Schaer, Onislayer
Cosa penso di questo romanzo?Be’ prima di giungere alle conclusioni, scopriamo cosa si cela dentro le sue pagine.
Recensione
Onislayer è stata una interessante scoperta, tra le sue pagine si celano molte più cose di quelle che appaiono in superfice, basta solo guardare un po’ più in fondo, togliendo il velo della mera apparenza e il gioco è fatto. A questo proposito, è necessario fare delle constatazioni. Chi avrà letto entrambi i romanzi di questa giovane autrice, sicuramente avrà notato la palese differenza che esiste tra i due. Infatti, mentre Alis Grave Nil è dedicato a un pubblico più femminile e preadolescenziale Onislayer, è una lettura, che si rivolge a un pubblico sempre giovanile, ma un po’ più maturo, e può essere apprezzata anche dai lettori maschili questo perché non troviamo la dolce storia da fiaba romantica, ma un mix di azione, passione, suspense e fantasy che scekerati insieme creano un cocktail esplosivo. Tutto questo, mette in luce, la bravura di questa scrittrice, che è riuscita a calzare comodamente, come una scarpa fatta su misura, la vicenda raccontata al linguaggio narrativo.
Naturalmente, cambiare il linguaggio narrativo, significa cambiare anche lo stile e per intenderci, sarebbe come se Nicholas Sparks, iniziasse a scrivere thriller al posto dei romance, immagino che la cosa vi lascerebbe alquanto sorpresi, eppure alcuni scrittori importanti, come Ken Follett, hanno fatto una scelta simile, infatti, lui passa comodamente dal thriller al romanzo storico, riscuotendo sempre un enorme successo. Ma questo perché? Semplice, perché calza comodamente entrambe le scarpe. A questo punto, viene da chiedersi, perché non lo fanno tutti gli scrittori? A questa domanda, posso rispondere con un’altra, voi cambiereste un paio di scarpe comode e sicure, con altre dall’aria scomoda e insicura? Be’ onestamente, molti pensano che è meglio mantenersi sul sicuro e non rischiare dolorose bolle. Ecco che qui entra in gioco anche il fattore “rischio”, come i cantanti o gli attori che cambiano stile e ruoli e si ritrovano con un flop colossale, che li fa precipitare nel dimenticatoio. Allora, perché questa scrittrice in erba ha rischiato, cambiando scarpe? Anche questa risposta è facile, perché, ha appena iniziato a scrivere e non ha ancora trovato i suoi comodi calzari, al contrario degli scrittori affermati. Per questo Barbara Schaer, è riuscita a cambiare molto bene, anzi fin troppo bene il registro narrativo, pur mantenendo lo stesso genere letterario.
Portando avanti entrambe le letture ho avuto modo di notare come quest’ultima risulti più efficace dell’altra, perché riesco a percepire meglio la potenza e la determinazione della sua scrittura, nonostante entrambe in apparenza sono molto scorrevoli e piacevoli da leggere, e questo secondo me rende Onislayerun romanzo superiore al precedente. Da queste riflessioni, posso constatare, che le sue comode scarpe siano rappresentate da quest’ultimo stile narrativo.
La trama come i personaggi, sono ben costruiti e delineati, entrambi hanno basi solide e determinate caratteriste che attraggono l’attenzione del lettore, incatenandolo alla lettura e coinvolgendolo nella vita e nelle emozioni provate dai protagonisti. A differenza dell’altro romanzo, qui a trattenere la scena non sono i personaggi secondari, ma quello principale Asami. Leggendo il libro, potrete scoprire come questo personaggio domini la scena, con tutte le sfaccettature connesse al suo particolare e forte carattere, muovendo così i fili decisionali di tutti quelli che calcano questo palcoscenico. Ma, andando a fondo potrete scoprire, come questo personaggio sia molto più congeniale alla nostra autrice, rispetto alla protagonista dell’altro romanzo, e lo possiamo notare perché al contrario di Sara, Asami domina la scena in modo diretto e potente, e non c’è nessun personaggio secondario capace di dominare le decisioni dei protagonisti. Con questa congettura, voglio far notare come la nostra scrittrice si ritrovi nei personaggi femminili forti, ricchi di determinazione e carattere, che con le loro caratteristiche raffigurano il perfetto leader, capace di riscuotere l’attenzione del lettore, che si ritrova a puntare inevitabilmente il suo occhio su questo. Possiamo notare questo fenomeno, verso la fine del romanzo quando l’attenzione del lettore era incentrata sulla battaglia e lei (Asami)... il nostro sole cosa fa... “Afferrò il kunai con entrambe le mani e lo sollevò in alto, fin sopra la sua testa. “Oda!” chiamò. Un urlo lacerante, che sovrastò il rumore della lotta e gelò tutti, bloccando ogni movimento, ogni rumore, ogni respiro... “Lascia che Taro mi guardi morire!” gridò ancora, odio e determinazione le sfiguravano i lineamenti in modo selvaggio. E mentre il mentre il marrone scuro delle iridi del fratello tornava a prendere il sopravvento sul bianco, si piantò il pugnale nel ventre. Perché era una donna, ma sarebbe morta da uomo.” Infatti, nell’altro romanzo Sara, che doveva per forza di cose, vestire i panni di una Cenerentola, non poteva di certo avere le caratteristiche di Lara Croft o meglio La Sposa (Black Mamba), la protagonista di Kill Bill, per questo cerca di dare carattere e forza visibile al romanzo inserendo personaggi secondari dominanti (Reb e il suo gruppo), che supportano la figura sottomessa della protagonista.
Tornando a Asami, devo confessare che questo personaggio mi ha fatto impazzire, Barbara, ha creato una figura dalle incredibili potenzialità e varie sfaccettature, tante quante sono quelle di un diamante. La sua doppia vita, la personalità prima e dopo, due facce della stessa moneta, come quella di Due Facce, il personaggio di Batman. ( Che si sia ispirata a lui? ) Ma, è questa sua caratteristica che la rende UNICA e inimitabile. Da un lato abbiamo Asami, dolce, bella, capelli lunghi e morbidi, lineamenti delicati e pura come un giglio, dai modi impeccabili come vera lady; dall’altro, Alex, dai modi rudi, come una vera dura, forte e spigolosa, determinata e rasata come il soldato Jane, con il top in stile Lara Croft, pantaloni mimetici e anfibi, un mostruoso tatuaggio a ricordarle ciò che è ora, e... dominatrice a letto, perché lei ormai non è più un candido fiore, lei deve essere l’opposto di ciò che era prima, PERCHÉ... Sorry, sorry... non posso rovinare il divertimento a chi ancora non ha letto il libro, non trovate? Hi... hi... hi...La trama, è spettacolare un mix eccezionale, dove tra passato e presente rivivono antiche leggende, l'onore di nobili guerrieri, una temibile profezia, feroci combattimenti in stile Kill Bill, profondi tradimenti, passione, vendetta e amore.
WOW! Si amici anche l’amore... quel sentimento che accomuna Alex/Asami, lo Yin e lo Yang di questo personaggio.
(Asami/Alex)
( & )
(Jin.)
Jin, come Eric, il protagonista maschile dell’altro romanzo, non ha un ruolo fuori dagli schemi, entrambi vestono i panni del cavaliere dalla scintillante armatura, amano disperatamente la loro dolce metà e sono sottomessi alla sua volontà. Ecco cosa confessa Jin a Alex quando lei lo lascia per l'ennesima volta: E se vuoi sapere perché provo quello che provo non so risponderti, non ho motivi che ti possano convincere che quello che ti dico è vero. Ti amo e basta, come se fosse una cosa naturale, come bere, come mangiare, e non posso farci niente. Potrei dirti che mi completi, che senza di te mi manca qualcosa, ma non renderebbe l’idea. Ti amo perché devo, perché non ho alternative, non ne ho mai avute, e senza di te mi manca tutto. Mi manca la mia vita, perché la mia vita sei tu.
Alex è fantastica, porta avanti con forza e determinazione la sua personale vendetta, tra combattimenti con katane e kunai, che mi hanno riportato alla mente il mitico personaggio interpretato da Uma Thurman in Kill Bill. I combattimenti sono senza dubbio una parte interessante del romanzo, certo devono essere migliorate le scene descrittive, perché si nota un po' l’inesperienza, però, rivelano del vero potenziale, infatti, se la nostra scrittrice riesce a curare questo aspetto, i suoi romanzi futuri saranno una vera BOMBA.
Di questo romanzo, personalmente mi piacerebbe leggere un secondo volume, perché la storia rimane aperta per interessanti sviluppi. Nonostante entrambi i romanzi sono belli, il primo, non può reggere il confronto con Onislayer, che secondo me, rivela le vere potenzialità di questa giovane scrittrice, che ha trovato in questo stile narrativo, il terreno fertile per diventare un giorno (speriamo presto), la prossima Licia Troisi.Il mio voto per questo libro... è ECCEZIONALE 5 rose Consigliato a chi ama i fantasy d’azione e i mix esplosivi.
ECCEZIONALE
Link a La Bacheca dei Libri
Allora, miei carissimi lettori e... viandanti sperduti, dopo aver dato voce al mio pensiero su Alis Grave Nil, è giunto il momento di parlarvi dell’altro romanzo di Barbara Schaer, Onislayer
Cosa penso di questo romanzo?Be’ prima di giungere alle conclusioni, scopriamo cosa si cela dentro le sue pagine.
RecensioneOnislayer è stata una interessante scoperta, tra le sue pagine si celano molte più cose di quelle che appaiono in superfice, basta solo guardare un po’ più in fondo, togliendo il velo della mera apparenza e il gioco è fatto. A questo proposito, è necessario fare delle constatazioni. Chi avrà letto entrambi i romanzi di questa giovane autrice, sicuramente avrà notato la palese differenza che esiste tra i due. Infatti, mentre Alis Grave Nil è dedicato a un pubblico più femminile e preadolescenziale Onislayer, è una lettura, che si rivolge a un pubblico sempre giovanile, ma un po’ più maturo, e può essere apprezzata anche dai lettori maschili questo perché non troviamo la dolce storia da fiaba romantica, ma un mix di azione, passione, suspense e fantasy che scekerati insieme creano un cocktail esplosivo. Tutto questo, mette in luce, la bravura di questa scrittrice, che è riuscita a calzare comodamente, come una scarpa fatta su misura, la vicenda raccontata al linguaggio narrativo.
Naturalmente, cambiare il linguaggio narrativo, significa cambiare anche lo stile e per intenderci, sarebbe come se Nicholas Sparks, iniziasse a scrivere thriller al posto dei romance, immagino che la cosa vi lascerebbe alquanto sorpresi, eppure alcuni scrittori importanti, come Ken Follett, hanno fatto una scelta simile, infatti, lui passa comodamente dal thriller al romanzo storico, riscuotendo sempre un enorme successo. Ma questo perché? Semplice, perché calza comodamente entrambe le scarpe. A questo punto, viene da chiedersi, perché non lo fanno tutti gli scrittori? A questa domanda, posso rispondere con un’altra, voi cambiereste un paio di scarpe comode e sicure, con altre dall’aria scomoda e insicura? Be’ onestamente, molti pensano che è meglio mantenersi sul sicuro e non rischiare dolorose bolle. Ecco che qui entra in gioco anche il fattore “rischio”, come i cantanti o gli attori che cambiano stile e ruoli e si ritrovano con un flop colossale, che li fa precipitare nel dimenticatoio. Allora, perché questa scrittrice in erba ha rischiato, cambiando scarpe? Anche questa risposta è facile, perché, ha appena iniziato a scrivere e non ha ancora trovato i suoi comodi calzari, al contrario degli scrittori affermati. Per questo Barbara Schaer, è riuscita a cambiare molto bene, anzi fin troppo bene il registro narrativo, pur mantenendo lo stesso genere letterario.
Portando avanti entrambe le letture ho avuto modo di notare come quest’ultima risulti più efficace dell’altra, perché riesco a percepire meglio la potenza e la determinazione della sua scrittura, nonostante entrambe in apparenza sono molto scorrevoli e piacevoli da leggere, e questo secondo me rende Onislayerun romanzo superiore al precedente. Da queste riflessioni, posso constatare, che le sue comode scarpe siano rappresentate da quest’ultimo stile narrativo.
La trama come i personaggi, sono ben costruiti e delineati, entrambi hanno basi solide e determinate caratteriste che attraggono l’attenzione del lettore, incatenandolo alla lettura e coinvolgendolo nella vita e nelle emozioni provate dai protagonisti. A differenza dell’altro romanzo, qui a trattenere la scena non sono i personaggi secondari, ma quello principale Asami. Leggendo il libro, potrete scoprire come questo personaggio domini la scena, con tutte le sfaccettature connesse al suo particolare e forte carattere, muovendo così i fili decisionali di tutti quelli che calcano questo palcoscenico. Ma, andando a fondo potrete scoprire, come questo personaggio sia molto più congeniale alla nostra autrice, rispetto alla protagonista dell’altro romanzo, e lo possiamo notare perché al contrario di Sara, Asami domina la scena in modo diretto e potente, e non c’è nessun personaggio secondario capace di dominare le decisioni dei protagonisti. Con questa congettura, voglio far notare come la nostra scrittrice si ritrovi nei personaggi femminili forti, ricchi di determinazione e carattere, che con le loro caratteristiche raffigurano il perfetto leader, capace di riscuotere l’attenzione del lettore, che si ritrova a puntare inevitabilmente il suo occhio su questo. Possiamo notare questo fenomeno, verso la fine del romanzo quando l’attenzione del lettore era incentrata sulla battaglia e lei (Asami)... il nostro sole cosa fa... “Afferrò il kunai con entrambe le mani e lo sollevò in alto, fin sopra la sua testa. “Oda!” chiamò. Un urlo lacerante, che sovrastò il rumore della lotta e gelò tutti, bloccando ogni movimento, ogni rumore, ogni respiro... “Lascia che Taro mi guardi morire!” gridò ancora, odio e determinazione le sfiguravano i lineamenti in modo selvaggio. E mentre il mentre il marrone scuro delle iridi del fratello tornava a prendere il sopravvento sul bianco, si piantò il pugnale nel ventre. Perché era una donna, ma sarebbe morta da uomo.” Infatti, nell’altro romanzo Sara, che doveva per forza di cose, vestire i panni di una Cenerentola, non poteva di certo avere le caratteristiche di Lara Croft o meglio La Sposa (Black Mamba), la protagonista di Kill Bill, per questo cerca di dare carattere e forza visibile al romanzo inserendo personaggi secondari dominanti (Reb e il suo gruppo), che supportano la figura sottomessa della protagonista.
Tornando a Asami, devo confessare che questo personaggio mi ha fatto impazzire, Barbara, ha creato una figura dalle incredibili potenzialità e varie sfaccettature, tante quante sono quelle di un diamante. La sua doppia vita, la personalità prima e dopo, due facce della stessa moneta, come quella di Due Facce, il personaggio di Batman. ( Che si sia ispirata a lui? ) Ma, è questa sua caratteristica che la rende UNICA e inimitabile. Da un lato abbiamo Asami, dolce, bella, capelli lunghi e morbidi, lineamenti delicati e pura come un giglio, dai modi impeccabili come vera lady; dall’altro, Alex, dai modi rudi, come una vera dura, forte e spigolosa, determinata e rasata come il soldato Jane, con il top in stile Lara Croft, pantaloni mimetici e anfibi, un mostruoso tatuaggio a ricordarle ciò che è ora, e... dominatrice a letto, perché lei ormai non è più un candido fiore, lei deve essere l’opposto di ciò che era prima, PERCHÉ... Sorry, sorry... non posso rovinare il divertimento a chi ancora non ha letto il libro, non trovate? Hi... hi... hi...La trama, è spettacolare un mix eccezionale, dove tra passato e presente rivivono antiche leggende, l'onore di nobili guerrieri, una temibile profezia, feroci combattimenti in stile Kill Bill, profondi tradimenti, passione, vendetta e amore.
WOW! Si amici anche l’amore... quel sentimento che accomuna Alex/Asami, lo Yin e lo Yang di questo personaggio.
(Asami/Alex)
( & )
(Jin.)
Jin, come Eric, il protagonista maschile dell’altro romanzo, non ha un ruolo fuori dagli schemi, entrambi vestono i panni del cavaliere dalla scintillante armatura, amano disperatamente la loro dolce metà e sono sottomessi alla sua volontà. Ecco cosa confessa Jin a Alex quando lei lo lascia per l'ennesima volta: E se vuoi sapere perché provo quello che provo non so risponderti, non ho motivi che ti possano convincere che quello che ti dico è vero. Ti amo e basta, come se fosse una cosa naturale, come bere, come mangiare, e non posso farci niente. Potrei dirti che mi completi, che senza di te mi manca qualcosa, ma non renderebbe l’idea. Ti amo perché devo, perché non ho alternative, non ne ho mai avute, e senza di te mi manca tutto. Mi manca la mia vita, perché la mia vita sei tu.
Alex è fantastica, porta avanti con forza e determinazione la sua personale vendetta, tra combattimenti con katane e kunai, che mi hanno riportato alla mente il mitico personaggio interpretato da Uma Thurman in Kill Bill. I combattimenti sono senza dubbio una parte interessante del romanzo, certo devono essere migliorate le scene descrittive, perché si nota un po' l’inesperienza, però, rivelano del vero potenziale, infatti, se la nostra scrittrice riesce a curare questo aspetto, i suoi romanzi futuri saranno una vera BOMBA.
Di questo romanzo, personalmente mi piacerebbe leggere un secondo volume, perché la storia rimane aperta per interessanti sviluppi. Nonostante entrambi i romanzi sono belli, il primo, non può reggere il confronto con Onislayer, che secondo me, rivela le vere potenzialità di questa giovane scrittrice, che ha trovato in questo stile narrativo, il terreno fertile per diventare un giorno (speriamo presto), la prossima Licia Troisi.Il mio voto per questo libro... è ECCEZIONALE 5 rose Consigliato a chi ama i fantasy d’azione e i mix esplosivi.
ECCEZIONALELink a La Bacheca dei Libri
Published on February 21, 2014 12:47
February 19, 2014
[Alis Grave Nil] Recensione e booktrailer(!) di La bacheca dei Libri
Ringrazio di cuore Mirella per la recensione e lo splendido booktrailer di Alis!!
Bene miei cari lettori, finalmente!!! Ho messo un po’ di ordine tra le mie letture, quindi ecco a voi la mia recensione su un libro scoperto per caso e che ho iniziato a leggere per pura curiosità. La cosa che mi stupisce è che l’ho letto praticamente in un soffio, e quando ho raggiunto la fine, ho provato la classica sensazione di vuoto e tristezza che prova ogni povero lettore alla conclusione di un bel romanzo. E mi sono detta: “Uffa! È finito e ora... Beh! ora... devo scoprire chi è questo scrittore e magari vado a leggere qualche altro suo libro.” Così, ho scoperto questa giovane autrice Self Publishing e sono andata a caccia di informazioni su di lei, per poi passare a leggere il suo secondo fenomenale romanzo, di cui ho concluso voracemente la lettura. L’autrice di cui parlo è Barbara Schaer abbastanza nota tra i blog letterari, per cui ha rilasciato varie interviste, infatti, come poteva passare inosservata vista la sua bravura.Il libro di cui vi propongo la recensione è il suo primo romanzo dal titolo Alis Grave Nil.
Recensione
La scelta di un titolo in latino è stata la scintilla che ha innescato la mia curiosità, anche se la trama, a primo impatto, può sembrare lo stereotipo di tutte le dozzinali storie che continuano a riempire gli scaffali delle nostre librerie alla sezione, Urban fantasy. No, i protagonisti, non sono vampiri o bestie notturne, ma come si può intravedere dalla traduzione del titolo “Nulla è pesante per chi ha le ali”, i protagonisti, come la lingua usata per definire questo romanzo, sono esseri antichi e immortali gli ANGELI.
Perché, nulla è pesante per chi ha le ali? Bella domanda, e la risposta è possibile trovarla solo leggendo tra le sue pagine.
Ho trovato Alis Grave Nil, una lettura piacevole, abbastanza scorrevole, nonostante sia un libro d’esordio in Self Publishing. Questa giovane autrice, con il tema scelto, forse ha deciso di scegliere un terreno sicuro per giocare la sua prima mossa nel mondo letterario, ma il suo talento traspare proprio perché è riuscita a sorvolare sulle copiose narrazioni che trattano il tema, regalandoci qualcosa di nuovo e inaspettato, che mi ha trattenuto fino all’ultima pagina, non parlo solo della grande organizzazione di angeli caduti, rappresentata dal nome latino ma, della particolare costruzione dei personaggi, dove anche chi ha un ruolo secondario gioca un ruolo determinante all’interno del romanzo, come ad esempio Reb, la sorella di Sara. Bravissima attrice, che secondo il mio giudizio, si è meritata l’Oscar come migliore attrice non protagonista.
Ma perché penso questo? Semplice, perché la nostra protagonista Sara, non avrebbe quelle caratteristiche che la determinano se non ci fosse stata la presenza dominante di Reb. Sono un esempio i suoi sensi di colpa per la morte dei genitori, il suo aspetto dimesso frutto del suo senso d’inferiorità rispetto alla sorella, il risentimento verso la sorella che l’ha privata del primo amore. Anche se le situazioni rendono Sara una piccola Cenerentola, maltrattata dalla sorella malvagia, io onestamente non mi fermerei a considerare Reb solo con questa veste, perché la forza e la determinazione delle scelte di Sara, sono stabilite anche dal profondo legame che unisce le due sorelle.
A questo proposito, consideriamo quando Sara era in ospedale, il suo pensiero nel bene o nel male è stato per Reb .... Quando si dispera per il suo amore perduto... Quando sono morti i genitori... Quando è fuggita.... Quando affronta Fabio... in tutte queste occasioni, le sue scelte sono state compiute perché nella sua mente c’era sua sorella, ma, la cosa diventa evidente quando la chiama al telefono prima di essere rapita... – Mi mordicchiai il pollice, indecisa, ma alla fine alzai il ricevitore con uno strattone e composi il numero. Il numero di Reb... “Okay, be’... ti sembrerà strano, ma volevo salutarti.” Già, volevo salutarla. Ero sincera, dopotutto. “Salutarti... e dirti alcune cose”... Inspirai. “Che mi dispiace. Mi dispiace per mamma e papà. Per come è andata, voglio dire. Non so se sia stata davvero colpa mia, comunque mi dispiace che fossero con me quel giorno e non con te,” Ancora silenzio. “E... volevo dirti che in quel momento, poco prima dell’incidente, stavano parlando di te.” ... “Ti volevano bene, Reb. Te ne volevano tanto quanto a me. Solo che io ero più facile da gestire, quindi litigavamo meno.” Strinsi forte il cavo nel palmo della mia mano. “E anche io te ne voglio. Mi dispiace per tutto quello che è successo. Mi dispiace... tantissimo.”...
Un’altra cosa che lo distingue dagli altri stereotipi è la temibile battaglia tra nemiche/amiche, all’interno del gruppo inseparabile di Reb, che anche se si detestano continuano a restare unite per puro vicendevole dispetto. Questo interessante gruppetto è formato da Reb, Pi, Cri, Fede e Lilli ovvero Rebecca; Paola; Cristina; Federica; Lilli; che influiscono in modo preponderante sul personaggio di Sara, per intenderci, Pi (Paola), diventa la cosiddetta fata madrina di Sara, ma perché? Certo non per amicizia o affetto, ma per vendicarsi e fare dispetto a Reb. - Mi strizzo l’occhio. “Ma stasera sarò per te come la fata madrina per Cenerentola.”... “Niente ma, Sara! Hai subito le angherie di tua sorella per troppo tempo, è il momento di prenderti qualche piccola rivincita” ... Pi mi aveva trascinato con lei nonostante quel piccolo raduno fosse organizzato esclusivamente per le damigelle, ufficialmente per non lasciarmi da sola, ufficiosamente per far saltare i nervi a Reb, ennesimo espediente organizzato appositamente per ferirmi, e mi ero dovuta adeguare... Incredibile come questi machiavellici sotterfugi, muovono i fili dei personaggi, determinando le scene fondamentali del romanzo. Questo, ci fa capire la destrezza della nostra autrice, che non potendo alterare la personalità dei protagonisti, perché altrimenti intaccherebbe la base di questo genere di narrazione, cerca di dare colore alla trama, mettendo in questi dettagli il suo vero io narrativo, infatti mi sono concentrata su di loro proprio perché secondo me, è qui, che possiamo trovare la vera Barbara Schaer.
I protagonisti, Sara e Eric, sono esattamente come devono essere lei l’umana da proteggere e da amare, la piccola Cenerentola di questa fiaba, mentre Eric è l’angelo che cade per amore, il cavaliere dalla scintillante armatura, forte e bellissimo, pronto a morire per la sua bella. Ma, attenzione!... non tutto è come sembra, la costruzione dei personaggi è questa, ma cosa riflette realmente lo specchio della loro anima?Sara, sembra la debole umana da proteggere, la piccola sorella maltrattata, ma ciò che riflette lo specchio è il volto di una donna determinata, pronta a tutto per proteggere ciò che ama, e per questo che scappa sapendo che verrà catturata, resiste tenacemente alla tortura indiretta che le viene imposta e affronta il suo destino a testa alta, senza dimenticare la sorella, da cui subisce volontariamente le sue “angherie”, questo, perché si sente responsabile della sua sofferenza e solitudine. E cosa dire di Eric, il prode angelo, il bellissimo cavaliere, l’unico fra i suoi simili a possedere la piena potenza dei suoi poteri. Però, anche il suo riflesso interiore è molto diverso. Lui in realtà, non è poi così forte come sembra, tutta la storia rivela la sua profonda debolezza, che risiede nell’insicurezza delle sue azioni e nella grande paura di amare in modo incondizionato e per questo che è facilmente manovrato dai suoi nemici. Infatti è Sara a spingerlo al bordo del dirupo e a costringerlo a prendere coscienza dei suoi sentimenti. Ecco come l’essere più forte diventa debole e il debole diventa forte, è qui, in tutto questo che io, come lettrice ho trovato la vera Barbara, una scrittrice piena di talento che è riuscita a celare in una deliziosa storia dozzinale, il suo vero io narrativo e la sua predilezione a creare personaggi femminili forti e determinati, che nonostante la fragilità del loro guscio, sono duri come il diamante e così, ha scritto qualcosa che è di per sé unico. ALIS GRAVE NIL.
Concludendo, penso che troverei interessante uno spin off, sulla storia di Noah e Selene; un seguito... onestamente come lettrice, io preferirei questa conclusione, per evitare quello che purtroppo molti scrittori tendono a fare, forzare, stiracchiare una storia all’inverosimile, quando in realtà sarebbe meglio mettere la parola FINE, e lasciare il lettore con quella bella sensazione di... Peccato... è finito.Il mio voto è Bello, quattro rose. Abbastanza scorrevole e intrattenente, anche se non è perfetto (ma la perfezione si sa, non esiste), lo consiglio a chi ama leggere senza troppo impegno, una piacevolissima storia Urban fantasy con protagonisti gli angeli caduti.
Bello Link a la Bacheca dei Libri
Bene miei cari lettori, finalmente!!! Ho messo un po’ di ordine tra le mie letture, quindi ecco a voi la mia recensione su un libro scoperto per caso e che ho iniziato a leggere per pura curiosità. La cosa che mi stupisce è che l’ho letto praticamente in un soffio, e quando ho raggiunto la fine, ho provato la classica sensazione di vuoto e tristezza che prova ogni povero lettore alla conclusione di un bel romanzo. E mi sono detta: “Uffa! È finito e ora... Beh! ora... devo scoprire chi è questo scrittore e magari vado a leggere qualche altro suo libro.” Così, ho scoperto questa giovane autrice Self Publishing e sono andata a caccia di informazioni su di lei, per poi passare a leggere il suo secondo fenomenale romanzo, di cui ho concluso voracemente la lettura. L’autrice di cui parlo è Barbara Schaer abbastanza nota tra i blog letterari, per cui ha rilasciato varie interviste, infatti, come poteva passare inosservata vista la sua bravura.Il libro di cui vi propongo la recensione è il suo primo romanzo dal titolo Alis Grave Nil.
Recensione
La scelta di un titolo in latino è stata la scintilla che ha innescato la mia curiosità, anche se la trama, a primo impatto, può sembrare lo stereotipo di tutte le dozzinali storie che continuano a riempire gli scaffali delle nostre librerie alla sezione, Urban fantasy. No, i protagonisti, non sono vampiri o bestie notturne, ma come si può intravedere dalla traduzione del titolo “Nulla è pesante per chi ha le ali”, i protagonisti, come la lingua usata per definire questo romanzo, sono esseri antichi e immortali gli ANGELI.
Perché, nulla è pesante per chi ha le ali? Bella domanda, e la risposta è possibile trovarla solo leggendo tra le sue pagine. Ho trovato Alis Grave Nil, una lettura piacevole, abbastanza scorrevole, nonostante sia un libro d’esordio in Self Publishing. Questa giovane autrice, con il tema scelto, forse ha deciso di scegliere un terreno sicuro per giocare la sua prima mossa nel mondo letterario, ma il suo talento traspare proprio perché è riuscita a sorvolare sulle copiose narrazioni che trattano il tema, regalandoci qualcosa di nuovo e inaspettato, che mi ha trattenuto fino all’ultima pagina, non parlo solo della grande organizzazione di angeli caduti, rappresentata dal nome latino ma, della particolare costruzione dei personaggi, dove anche chi ha un ruolo secondario gioca un ruolo determinante all’interno del romanzo, come ad esempio Reb, la sorella di Sara. Bravissima attrice, che secondo il mio giudizio, si è meritata l’Oscar come migliore attrice non protagonista.
Ma perché penso questo? Semplice, perché la nostra protagonista Sara, non avrebbe quelle caratteristiche che la determinano se non ci fosse stata la presenza dominante di Reb. Sono un esempio i suoi sensi di colpa per la morte dei genitori, il suo aspetto dimesso frutto del suo senso d’inferiorità rispetto alla sorella, il risentimento verso la sorella che l’ha privata del primo amore. Anche se le situazioni rendono Sara una piccola Cenerentola, maltrattata dalla sorella malvagia, io onestamente non mi fermerei a considerare Reb solo con questa veste, perché la forza e la determinazione delle scelte di Sara, sono stabilite anche dal profondo legame che unisce le due sorelle.
A questo proposito, consideriamo quando Sara era in ospedale, il suo pensiero nel bene o nel male è stato per Reb .... Quando si dispera per il suo amore perduto... Quando sono morti i genitori... Quando è fuggita.... Quando affronta Fabio... in tutte queste occasioni, le sue scelte sono state compiute perché nella sua mente c’era sua sorella, ma, la cosa diventa evidente quando la chiama al telefono prima di essere rapita... – Mi mordicchiai il pollice, indecisa, ma alla fine alzai il ricevitore con uno strattone e composi il numero. Il numero di Reb... “Okay, be’... ti sembrerà strano, ma volevo salutarti.” Già, volevo salutarla. Ero sincera, dopotutto. “Salutarti... e dirti alcune cose”... Inspirai. “Che mi dispiace. Mi dispiace per mamma e papà. Per come è andata, voglio dire. Non so se sia stata davvero colpa mia, comunque mi dispiace che fossero con me quel giorno e non con te,” Ancora silenzio. “E... volevo dirti che in quel momento, poco prima dell’incidente, stavano parlando di te.” ... “Ti volevano bene, Reb. Te ne volevano tanto quanto a me. Solo che io ero più facile da gestire, quindi litigavamo meno.” Strinsi forte il cavo nel palmo della mia mano. “E anche io te ne voglio. Mi dispiace per tutto quello che è successo. Mi dispiace... tantissimo.”...
Un’altra cosa che lo distingue dagli altri stereotipi è la temibile battaglia tra nemiche/amiche, all’interno del gruppo inseparabile di Reb, che anche se si detestano continuano a restare unite per puro vicendevole dispetto. Questo interessante gruppetto è formato da Reb, Pi, Cri, Fede e Lilli ovvero Rebecca; Paola; Cristina; Federica; Lilli; che influiscono in modo preponderante sul personaggio di Sara, per intenderci, Pi (Paola), diventa la cosiddetta fata madrina di Sara, ma perché? Certo non per amicizia o affetto, ma per vendicarsi e fare dispetto a Reb. - Mi strizzo l’occhio. “Ma stasera sarò per te come la fata madrina per Cenerentola.”... “Niente ma, Sara! Hai subito le angherie di tua sorella per troppo tempo, è il momento di prenderti qualche piccola rivincita” ... Pi mi aveva trascinato con lei nonostante quel piccolo raduno fosse organizzato esclusivamente per le damigelle, ufficialmente per non lasciarmi da sola, ufficiosamente per far saltare i nervi a Reb, ennesimo espediente organizzato appositamente per ferirmi, e mi ero dovuta adeguare... Incredibile come questi machiavellici sotterfugi, muovono i fili dei personaggi, determinando le scene fondamentali del romanzo. Questo, ci fa capire la destrezza della nostra autrice, che non potendo alterare la personalità dei protagonisti, perché altrimenti intaccherebbe la base di questo genere di narrazione, cerca di dare colore alla trama, mettendo in questi dettagli il suo vero io narrativo, infatti mi sono concentrata su di loro proprio perché secondo me, è qui, che possiamo trovare la vera Barbara Schaer.
I protagonisti, Sara e Eric, sono esattamente come devono essere lei l’umana da proteggere e da amare, la piccola Cenerentola di questa fiaba, mentre Eric è l’angelo che cade per amore, il cavaliere dalla scintillante armatura, forte e bellissimo, pronto a morire per la sua bella. Ma, attenzione!... non tutto è come sembra, la costruzione dei personaggi è questa, ma cosa riflette realmente lo specchio della loro anima?Sara, sembra la debole umana da proteggere, la piccola sorella maltrattata, ma ciò che riflette lo specchio è il volto di una donna determinata, pronta a tutto per proteggere ciò che ama, e per questo che scappa sapendo che verrà catturata, resiste tenacemente alla tortura indiretta che le viene imposta e affronta il suo destino a testa alta, senza dimenticare la sorella, da cui subisce volontariamente le sue “angherie”, questo, perché si sente responsabile della sua sofferenza e solitudine. E cosa dire di Eric, il prode angelo, il bellissimo cavaliere, l’unico fra i suoi simili a possedere la piena potenza dei suoi poteri. Però, anche il suo riflesso interiore è molto diverso. Lui in realtà, non è poi così forte come sembra, tutta la storia rivela la sua profonda debolezza, che risiede nell’insicurezza delle sue azioni e nella grande paura di amare in modo incondizionato e per questo che è facilmente manovrato dai suoi nemici. Infatti è Sara a spingerlo al bordo del dirupo e a costringerlo a prendere coscienza dei suoi sentimenti. Ecco come l’essere più forte diventa debole e il debole diventa forte, è qui, in tutto questo che io, come lettrice ho trovato la vera Barbara, una scrittrice piena di talento che è riuscita a celare in una deliziosa storia dozzinale, il suo vero io narrativo e la sua predilezione a creare personaggi femminili forti e determinati, che nonostante la fragilità del loro guscio, sono duri come il diamante e così, ha scritto qualcosa che è di per sé unico. ALIS GRAVE NIL.
Concludendo, penso che troverei interessante uno spin off, sulla storia di Noah e Selene; un seguito... onestamente come lettrice, io preferirei questa conclusione, per evitare quello che purtroppo molti scrittori tendono a fare, forzare, stiracchiare una storia all’inverosimile, quando in realtà sarebbe meglio mettere la parola FINE, e lasciare il lettore con quella bella sensazione di... Peccato... è finito.Il mio voto è Bello, quattro rose. Abbastanza scorrevole e intrattenente, anche se non è perfetto (ma la perfezione si sa, non esiste), lo consiglio a chi ama leggere senza troppo impegno, una piacevolissima storia Urban fantasy con protagonisti gli angeli caduti.
Bello Link a la Bacheca dei Libri
Published on February 19, 2014 12:32
February 18, 2014
Intervista su La bacheca dei libri
Grazie davvero a Mirella per le sue interessantissime domande:)
Cliccate sul logo per andare all'intervista direttamente su La Bacheca dei Libri:)
La riporto anche qui:
Benvenuti tra le mie pagine...
Miei carissimi lettori e viandanti sperduti. Finalmente!ci siamo, l’autore misterioso che con grande soddisfazione ho l’immenso piacere di ospitare tra le mie pagine è la nota scrittrice del web Barbara Schaer, che nonostante le numerose interviste accordate, ha gentilmente accettato di rilasciarne una anche per VOI, lettori de la bacheca dei libri. Come molti sapranno, questa giovane scrittrice, ha già pubblicato in self Publishing due romanzi: Alis Grave Nil e Onislayer, di cui tra poco rilascerò la mia recensione, ma intanto concentriamoci sulla meravigliosa voce della nostra ospite e accogliamola con un caloroso applauso
IntervistaCiao Barbara, benvenuta tra le mie pagine... GRAZIE infinite per la tua disponibilità, pazienza e per farci sapere qualcosa in più su di te e sui tuoi bellissimi romanzi.
Alis Grave Nil e Onislayer, due romanzi diversissimi, sia per lo stile, che per il contenuto, ma entrambi Urban fantasy. Sembra che tu abbia trovato il tuo genere letterario, ma sei ancora alla ricerca del tuo vero stile di scrittura, pensi di averlo trovato o stai ancora valutando? Grazie a te Mirella per la tua disponibilità, sono molto felice di essere qui con voi :)
L'urban fantasy è un genere che adoro, mi diverto molto a scrivere storie di questo tipo e credo mi aiuti a esprimermi al meglio delle mie possibilità. Per quanto riguarda lo stile non saprei, sicuramente c'è stata una crescita tra il primo e il secondo romanzo, ma credo che essendo due storie molto diverse necessitassero per forza di cose stili altrettanto diversi. Probabilmente non avrò mai un mio stile di scrittura, ma lo adatterò di volta in volta alla trama e al pubblico per cui è pensata
Con la loro pubblicazione, anche se al momento solo self Publishing, consideri la scrittura solo un hobby o stai valutando seriamente di farne il tuo vero lavoro?Magari poterne fare il mio lavoro! :) Sarebbe un sogno che si realizza... ma, per adesso, è ancora semplicemente un hobby che svolgo con tutto l'impegno e le energie che mi restano a fine giornata :).
Con Alis Grave Nil, ti sei basata su un pubblico più giovane, scegliendo come protagonisti gli ANGELI caduti, che in quel periodo (2012) erano il tormentone del momento; con Onislayer, cambia il tuo pubblico, lo stile di scrittura, la costruzione dei personaggi, ma soprattutto non segui nessuna passione del momento, crei letteralmente qualcosa di nuovo. Ora mi chiedo, con tua prima scelta hai cercato di trovare una base sicura di lettori, perché non ti sentivi ancora pronta a lasciarti andare al tuo vero io narrativo, creando qualcosa di nuovo e incerto o eri solo attratta dai popolari personaggi alati?Non è stata una scelta ragionata, ho seguito il cuore :). Nel 2012 c'era la storia di Eric e Sara a farlo battere, Jin e Asami sono arrivati dopo. Non credo di aver costruito Alis Grave Nil sulla base di un'attrazione verso gli angeli, o di un calcolo relativo alla loro popolarità, diciamo che avevo in mente come doveva essere Eric, quali fossero le sue motivazioni, i suoi obiettivi, e pensarlo come un angelo caduto è stata la naturale evoluzione di queste considerazioni. Anche per quanto riguarda i lettori che hanno apprezzato i miei romanzi (e già che ci sono approfitto per ringraziarli tutti dal profondo del cuore! :) ) non c'è stata nessuna operazione “commerciale” da parte mia, anche perché credo che pochi di loro li abbiano letti entrambi. Infatti sono storie decisamente diverse e dedicate a lettori diversissimi fra loro.
Nonostante i protagonisti (angeli caduti) scelti sono dozzinali, con il tuo primo romanzo, sei riuscita a distinguerti, creando qualcosa di nuovo, che ancora non ho ritrovato in nessun altra storia, parlo della setta Alis Grave Nil, come è nata l’idea di questo gruppo di angeli e di questa frase latina?Alis Grave Nil è una frase con un significato per me davvero bellissimo, e credo che all'inizio mi piacesse semplicemente l'idea di un angelo con questo tatuaggio sul braccio, in modo da giocare sia sul significato fisico in sé (le ali di un angelo), sia su quello più morale. Da questa immagine che avevo davanti agli occhi è nato il resto, quindi una setta di angeli tutti tatuati allo stesso modo che lottasse per la propria sopravvivenza in attesa dell'Apocalisse e del giudizio universale.
Reb, la sorella di Sara, anche se non è il personaggio principale, secondo me, si è guadagnata l’Oscar come miglior attrice non protagonista, perché direttamente o indirettamente muove i fili decisionali di Sara, che non sarebbe quello che è se non ci fosse stata lei. Quindi ti chiedo, perché è nata Reb, rappresenta lo Yin e yang di Sara come Alex-Asami o è qualcos’altro?In ogni storia esiste un antagonista al personaggio principale, qualcuno che gli dia del filo da torcere oltre ai veri nemici che è costretto ad affrontare. Per la dolce Sara, un po' introversa, un po' insicura, ma comunque forte e combattiva, ho pensato che una sorella “cattiva”, arrabbiata con lei per la morte dei genitori, fosse l'antagonista perfetta. Più che esprimere il concetto dello yin e dello yang credo che la loro coppia incarni l'espressione di un rapporto familiare difficile che smuove la trama del romanzo e la crescita dei protagonisti.
Alex-Asami, invece, sono le due facce della stessa medaglia, il passato e il presente dello stesso personaggio, i due lati di un carattere che è stato fortemente messo alla prova e che ha trovato il modo di sopravvivere inventandosi un'altra identità, nuova e diversa.
Inevitabilmente, tutti i personaggi, sono legati da un filo invisibile che li unisce ai loro creatori. Considerando le coppie Eric & Sara e Asami & Jin, qual è il filo invisibile che li lega tra loro e poi a te?Adoro le storie d'amore, specialmente quelle tormentate e profonde, che fino all'ultimo sono costrette a superare ostacoli che ti spezzano il cuore, quindi credo che questo sia il punto fondamentale che mi lega sia ad Eric&Sara, sia ad Asami&Jin, e le due coppie fra loro.
Sicuramente, poi, tutti e quattro i personaggi si portano dentro qualcosa di me. Abbiamo tutti centinaia di sfacettature che emergono se stimolate al momento giusto e nel modo giusto, e credo di aver usato questi diversi lati del mio carattere, immedesimandomi nelle varie situazioni raccontate nei romanzi, per creare sia le protagoniste femminili che i protagonisti maschili. Credo che il filo di cui parli sia proprio questo :).
Come lettrice, ho trovato Asami un personaggio molto interessante, più complesso e dalle sfaccettature varie e molto particolari, rispetto a Sara, una figura affilata come la lama di una katana, ma, anche la lama della katana si può spezzare se colpita nel punto giusto. Ma, com’è realmente Asami, con quali basi hai costruito questa protagonista così prorompente e carismatica?Come ti ho anticipato nella domanda precedente credo di aver attinto alla parte un po' più mascolina e selvaggia di me. E ho liberato la fantasia.
Scrivere di Asami/Alex è stata una vera e propria liberazione, perché si trattava di un personaggio privo di schemi o impostazioni, che poteva comportarsi e parlare in ogni momento nel modo meno convenzionale possibile, combattendo strenuamente e con coraggio contro se stessa e contro le avversità. L'ho adorata e l'adoro tutt'ora, è divertentissimo immedesimarmi in lei :).
Onislayer nel suo complesso, mi ricorda molto lo stile combattivo dei film del regista nipponico Kinji Fukasaku, l’ambientazione quella di Kill Bill, mentre Asami, il personaggio interpretato da Uma Thurman. In questo romanzo, c’è qualche piccolo riflesso di questo scenario e della combattiva donna con la katana in mano o c’è qualche altra musa ispiratrice?In generale ti direi di sì :). Credo che leggere e guardare film siano sempre un'ottima fonte d'ispirazione e di insegnamento. Diciamo che, per esempio, il combattimento nel giardino giapponese alla fine di Kill Bill vol.1, fra Uma Thurman e Lucy Liu, ha lasciato un'impronta indelebile nel mio immaginario :). Ma non c'è nessuna relazione fra i personaggi di questo film e i protagonisti di Onislayer.
Se dovessi definire i tuoi romanzi con una canzone in particolare, (una per ogni romanzo) quale sceglieresti?Per Onislayer direi che sia per il testo che per l'arrangiamento sia adattissima “Through The Fire And The Flames” dei Dragonforce.Per Alis Grave Nil “Nothing Else Matters” dei Metallica.
Dato che io considero i libri la parte più profonda di uno scrittore, ti chiedo gentilmente di lasciarci un passo, che tu ritieni particolarmente significativo dei tuoi due romanzi?Per Alis Grave Nil:
L’unico amore possibile è quello vero, quello potente, quello profondo. Quello che ti spezza il fiato. Quello che ti fa dimenticare problemi e differenze. Quello che ti dà la forza per affrontarli. Quello che ti fa ammettere che sì, nulla è pesante per chi sa amare. Nulla è pesante per chi ha le ali.
Per Onislayer:
E se vuoi sapere perché provo quello che provo non so risponderti, non ho motivi che ti possano convincere che quello che ti dico è vero. Ti amo e basta, come se fosse una cosa naturale, come bere, come mangiare, e non posso farci niente. Potrei dirti che mi completi, che senza di te mi manca qualcosa, ma non renderebbe l’idea. Ti amo perché devo, perché non ho alternative, non ne ho mai avute, e senza di te mi manca tutto. Mi manca la mia vita, perché la mia vita sei tu.
Prima di salutarci, spero potrai soddisfare una piccola curiosità per nostri lettori e i tuoi fan. Ho letto nelle varie interviste che hai rilasciato, che ci sarà un seguito per entrambi i tuoi romanzi, cosa dobbiamo aspettarci, uno spin-off o un vero volume due?Un vero volume due :). Anche se ho accarezzato l'idea di uno spin-off su Selena e Noah. Chissà, magari in futuro :) ~~~~~~~~~Ok miei cari lettori e viandanti sperduti tra le mie pagine, nonostante ci sono ancora tantissime domande che mi piacerebbe fare a questa talentuosa scrittrice, a malincuore è giunto il momento di salutarla. Quindi GRAZIE di cuore Barbara per la tua pazienza, il tuo tempo, per aver accettato di rispondere alle mie curiosità e per averci parlato dei tuoi preziosi libri, sono sicura che adesso chi ancora non ha letto le tue opere, provvederà al più presto, perché la curiosità è una fedele amica della lettura. A questo proposito vi ricordo che i libri di Barbara Schaer, sono disponibili su Amazon ai link sottostanti a un prezzo davvero modico e che presto, sarà a disposizione anche la copia cartacea di Onislayer. http://www.amazon.it/Onislayer-Barbara-Schaer-ebook/dp/B00D7OFG32/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1392747310&sr=8-1&keywords=onislayerhttp://www.amazon.it/Onislayer-Barbara-Schaer/dp/1494785080/ref=sr_1_3?ie=UTF8&qid=1392747361&sr=8-3&keywords=onislayerhttp://www.amazon.it/Alis-Grave-Nil-Barbara-Schaer-ebook/dp/B0087I2CVW/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1392747361&sr=8-2&keywords=onislayer
Barbara Schaer la potete trovare su... http://barbaraschaer.blogspot.it/ Restate in zona, perché tra pochissimo ci saranno le mie recensioni su Alis Grave Nil e Onislayer, accompagnati da una piccola sorpresa. Cosa sarà? Hi... hi... hi...
Link a La Bacheca dei Libri
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La riporto anche qui:
Benvenuti tra le mie pagine...
Miei carissimi lettori e viandanti sperduti. Finalmente!ci siamo, l’autore misterioso che con grande soddisfazione ho l’immenso piacere di ospitare tra le mie pagine è la nota scrittrice del web Barbara Schaer, che nonostante le numerose interviste accordate, ha gentilmente accettato di rilasciarne una anche per VOI, lettori de la bacheca dei libri. Come molti sapranno, questa giovane scrittrice, ha già pubblicato in self Publishing due romanzi: Alis Grave Nil e Onislayer, di cui tra poco rilascerò la mia recensione, ma intanto concentriamoci sulla meravigliosa voce della nostra ospite e accogliamola con un caloroso applauso
IntervistaCiao Barbara, benvenuta tra le mie pagine... GRAZIE infinite per la tua disponibilità, pazienza e per farci sapere qualcosa in più su di te e sui tuoi bellissimi romanzi.Alis Grave Nil e Onislayer, due romanzi diversissimi, sia per lo stile, che per il contenuto, ma entrambi Urban fantasy. Sembra che tu abbia trovato il tuo genere letterario, ma sei ancora alla ricerca del tuo vero stile di scrittura, pensi di averlo trovato o stai ancora valutando? Grazie a te Mirella per la tua disponibilità, sono molto felice di essere qui con voi :)
L'urban fantasy è un genere che adoro, mi diverto molto a scrivere storie di questo tipo e credo mi aiuti a esprimermi al meglio delle mie possibilità. Per quanto riguarda lo stile non saprei, sicuramente c'è stata una crescita tra il primo e il secondo romanzo, ma credo che essendo due storie molto diverse necessitassero per forza di cose stili altrettanto diversi. Probabilmente non avrò mai un mio stile di scrittura, ma lo adatterò di volta in volta alla trama e al pubblico per cui è pensata
Con la loro pubblicazione, anche se al momento solo self Publishing, consideri la scrittura solo un hobby o stai valutando seriamente di farne il tuo vero lavoro?Magari poterne fare il mio lavoro! :) Sarebbe un sogno che si realizza... ma, per adesso, è ancora semplicemente un hobby che svolgo con tutto l'impegno e le energie che mi restano a fine giornata :).
Con Alis Grave Nil, ti sei basata su un pubblico più giovane, scegliendo come protagonisti gli ANGELI caduti, che in quel periodo (2012) erano il tormentone del momento; con Onislayer, cambia il tuo pubblico, lo stile di scrittura, la costruzione dei personaggi, ma soprattutto non segui nessuna passione del momento, crei letteralmente qualcosa di nuovo. Ora mi chiedo, con tua prima scelta hai cercato di trovare una base sicura di lettori, perché non ti sentivi ancora pronta a lasciarti andare al tuo vero io narrativo, creando qualcosa di nuovo e incerto o eri solo attratta dai popolari personaggi alati?Non è stata una scelta ragionata, ho seguito il cuore :). Nel 2012 c'era la storia di Eric e Sara a farlo battere, Jin e Asami sono arrivati dopo. Non credo di aver costruito Alis Grave Nil sulla base di un'attrazione verso gli angeli, o di un calcolo relativo alla loro popolarità, diciamo che avevo in mente come doveva essere Eric, quali fossero le sue motivazioni, i suoi obiettivi, e pensarlo come un angelo caduto è stata la naturale evoluzione di queste considerazioni. Anche per quanto riguarda i lettori che hanno apprezzato i miei romanzi (e già che ci sono approfitto per ringraziarli tutti dal profondo del cuore! :) ) non c'è stata nessuna operazione “commerciale” da parte mia, anche perché credo che pochi di loro li abbiano letti entrambi. Infatti sono storie decisamente diverse e dedicate a lettori diversissimi fra loro.
Nonostante i protagonisti (angeli caduti) scelti sono dozzinali, con il tuo primo romanzo, sei riuscita a distinguerti, creando qualcosa di nuovo, che ancora non ho ritrovato in nessun altra storia, parlo della setta Alis Grave Nil, come è nata l’idea di questo gruppo di angeli e di questa frase latina?Alis Grave Nil è una frase con un significato per me davvero bellissimo, e credo che all'inizio mi piacesse semplicemente l'idea di un angelo con questo tatuaggio sul braccio, in modo da giocare sia sul significato fisico in sé (le ali di un angelo), sia su quello più morale. Da questa immagine che avevo davanti agli occhi è nato il resto, quindi una setta di angeli tutti tatuati allo stesso modo che lottasse per la propria sopravvivenza in attesa dell'Apocalisse e del giudizio universale.
Reb, la sorella di Sara, anche se non è il personaggio principale, secondo me, si è guadagnata l’Oscar come miglior attrice non protagonista, perché direttamente o indirettamente muove i fili decisionali di Sara, che non sarebbe quello che è se non ci fosse stata lei. Quindi ti chiedo, perché è nata Reb, rappresenta lo Yin e yang di Sara come Alex-Asami o è qualcos’altro?In ogni storia esiste un antagonista al personaggio principale, qualcuno che gli dia del filo da torcere oltre ai veri nemici che è costretto ad affrontare. Per la dolce Sara, un po' introversa, un po' insicura, ma comunque forte e combattiva, ho pensato che una sorella “cattiva”, arrabbiata con lei per la morte dei genitori, fosse l'antagonista perfetta. Più che esprimere il concetto dello yin e dello yang credo che la loro coppia incarni l'espressione di un rapporto familiare difficile che smuove la trama del romanzo e la crescita dei protagonisti.
Alex-Asami, invece, sono le due facce della stessa medaglia, il passato e il presente dello stesso personaggio, i due lati di un carattere che è stato fortemente messo alla prova e che ha trovato il modo di sopravvivere inventandosi un'altra identità, nuova e diversa.
Inevitabilmente, tutti i personaggi, sono legati da un filo invisibile che li unisce ai loro creatori. Considerando le coppie Eric & Sara e Asami & Jin, qual è il filo invisibile che li lega tra loro e poi a te?Adoro le storie d'amore, specialmente quelle tormentate e profonde, che fino all'ultimo sono costrette a superare ostacoli che ti spezzano il cuore, quindi credo che questo sia il punto fondamentale che mi lega sia ad Eric&Sara, sia ad Asami&Jin, e le due coppie fra loro.
Sicuramente, poi, tutti e quattro i personaggi si portano dentro qualcosa di me. Abbiamo tutti centinaia di sfacettature che emergono se stimolate al momento giusto e nel modo giusto, e credo di aver usato questi diversi lati del mio carattere, immedesimandomi nelle varie situazioni raccontate nei romanzi, per creare sia le protagoniste femminili che i protagonisti maschili. Credo che il filo di cui parli sia proprio questo :).
Come lettrice, ho trovato Asami un personaggio molto interessante, più complesso e dalle sfaccettature varie e molto particolari, rispetto a Sara, una figura affilata come la lama di una katana, ma, anche la lama della katana si può spezzare se colpita nel punto giusto. Ma, com’è realmente Asami, con quali basi hai costruito questa protagonista così prorompente e carismatica?Come ti ho anticipato nella domanda precedente credo di aver attinto alla parte un po' più mascolina e selvaggia di me. E ho liberato la fantasia.
Scrivere di Asami/Alex è stata una vera e propria liberazione, perché si trattava di un personaggio privo di schemi o impostazioni, che poteva comportarsi e parlare in ogni momento nel modo meno convenzionale possibile, combattendo strenuamente e con coraggio contro se stessa e contro le avversità. L'ho adorata e l'adoro tutt'ora, è divertentissimo immedesimarmi in lei :).
Onislayer nel suo complesso, mi ricorda molto lo stile combattivo dei film del regista nipponico Kinji Fukasaku, l’ambientazione quella di Kill Bill, mentre Asami, il personaggio interpretato da Uma Thurman. In questo romanzo, c’è qualche piccolo riflesso di questo scenario e della combattiva donna con la katana in mano o c’è qualche altra musa ispiratrice?In generale ti direi di sì :). Credo che leggere e guardare film siano sempre un'ottima fonte d'ispirazione e di insegnamento. Diciamo che, per esempio, il combattimento nel giardino giapponese alla fine di Kill Bill vol.1, fra Uma Thurman e Lucy Liu, ha lasciato un'impronta indelebile nel mio immaginario :). Ma non c'è nessuna relazione fra i personaggi di questo film e i protagonisti di Onislayer.
Se dovessi definire i tuoi romanzi con una canzone in particolare, (una per ogni romanzo) quale sceglieresti?Per Onislayer direi che sia per il testo che per l'arrangiamento sia adattissima “Through The Fire And The Flames” dei Dragonforce.Per Alis Grave Nil “Nothing Else Matters” dei Metallica.
Dato che io considero i libri la parte più profonda di uno scrittore, ti chiedo gentilmente di lasciarci un passo, che tu ritieni particolarmente significativo dei tuoi due romanzi?Per Alis Grave Nil:
L’unico amore possibile è quello vero, quello potente, quello profondo. Quello che ti spezza il fiato. Quello che ti fa dimenticare problemi e differenze. Quello che ti dà la forza per affrontarli. Quello che ti fa ammettere che sì, nulla è pesante per chi sa amare. Nulla è pesante per chi ha le ali.
Per Onislayer:
E se vuoi sapere perché provo quello che provo non so risponderti, non ho motivi che ti possano convincere che quello che ti dico è vero. Ti amo e basta, come se fosse una cosa naturale, come bere, come mangiare, e non posso farci niente. Potrei dirti che mi completi, che senza di te mi manca qualcosa, ma non renderebbe l’idea. Ti amo perché devo, perché non ho alternative, non ne ho mai avute, e senza di te mi manca tutto. Mi manca la mia vita, perché la mia vita sei tu.
Prima di salutarci, spero potrai soddisfare una piccola curiosità per nostri lettori e i tuoi fan. Ho letto nelle varie interviste che hai rilasciato, che ci sarà un seguito per entrambi i tuoi romanzi, cosa dobbiamo aspettarci, uno spin-off o un vero volume due?Un vero volume due :). Anche se ho accarezzato l'idea di uno spin-off su Selena e Noah. Chissà, magari in futuro :) ~~~~~~~~~Ok miei cari lettori e viandanti sperduti tra le mie pagine, nonostante ci sono ancora tantissime domande che mi piacerebbe fare a questa talentuosa scrittrice, a malincuore è giunto il momento di salutarla. Quindi GRAZIE di cuore Barbara per la tua pazienza, il tuo tempo, per aver accettato di rispondere alle mie curiosità e per averci parlato dei tuoi preziosi libri, sono sicura che adesso chi ancora non ha letto le tue opere, provvederà al più presto, perché la curiosità è una fedele amica della lettura. A questo proposito vi ricordo che i libri di Barbara Schaer, sono disponibili su Amazon ai link sottostanti a un prezzo davvero modico e che presto, sarà a disposizione anche la copia cartacea di Onislayer. http://www.amazon.it/Onislayer-Barbara-Schaer-ebook/dp/B00D7OFG32/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1392747310&sr=8-1&keywords=onislayerhttp://www.amazon.it/Onislayer-Barbara-Schaer/dp/1494785080/ref=sr_1_3?ie=UTF8&qid=1392747361&sr=8-3&keywords=onislayerhttp://www.amazon.it/Alis-Grave-Nil-Barbara-Schaer-ebook/dp/B0087I2CVW/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1392747361&sr=8-2&keywords=onislayer
Barbara Schaer la potete trovare su... http://barbaraschaer.blogspot.it/ Restate in zona, perché tra pochissimo ci saranno le mie recensioni su Alis Grave Nil e Onislayer, accompagnati da una piccola sorpresa. Cosa sarà? Hi... hi... hi...
Link a La Bacheca dei Libri
Published on February 18, 2014 14:05
February 16, 2014
Intervista su Le Tazzine di Yoko
Ringrazio tantissimo Yoko per avermi intervistata sul suo blog :)
Oggi è con noi Barbara Schaer, scrittrice di talento che si è fatta notare con il suo Alis Grave Nil e continua a farlo con la sua nuova saga dedicata agli oni e al panorama giapponese visto sotto una chiave urbanfantasy decisamente originale.
Onislayer è il suo ultimo romanzo… ma non lo sarà per molto, il seguito, e secondo volume della saga, vedrà presto la sua pubblicazione ed io non vedo l’ora di leggerlo.
A chi non avesse ancora avuto il piacere di leggerlo e a chi ama il Giappone consiglio questa lettura che non tralascia nulla: samurai, oni, sangue, love story, che volete di più?
Eccovelo in dettaglio:
nel piattino abbiamo: paranormal
/ romance
/ contemporaneo 
Barbara Schaer
autopubblicato
€ 0,99 ebook
TRAMA
A Fairport, Washington D.C, gli Eredi degli antichi clan giapponesi combattono da centinaia di anni una guerra silenziosa contro i demoni Oni. Braccati da una terribile maledizione, l’unico ostacolo al ritorno del feroce Oda Nobunaga dagli Inferi è il vincolo della Coppia Eletta che gli Eredi proteggono a costo della vita.
Jin e Asami sono i prescelti per creare la nuova Coppia Eletta, ma tutto cambia quando Asami sparisce senza lasciare tracce, mettendo in pericolo gli Eredi e spezzando il cuore a Jin.
Sullo sfondo di una guerra senza fine, Jin e Asami si ritroveranno di nuovo insieme, ma nulla sarà più uguale a prima. Animata da una fredda e letale sete di vendetta Asami coinvolgerà Jin nella sua battaglia personale, e in un mondo dove nulla è ciò che sembra, fra travolgenti passioni, tradimenti, e oscure profezie, scopriranno che nonostante tutto il dolore che li ha divisi, l’amore che un tempo li legava non è andato completamente perduto.
[leggi la mia recensione
]
Intervista a Barbara Schaer A CURA DI YOKO
Ciao Barbara! E’ un piacere averti con noi, se ti potessi avere fisicamente davanti ti starei già offrendo un buon te verde.
Partiamo con una domanda di rito, banale ma sempre interessante per noi lettori perennemente curiosi: chi è Barbara Schaer? Dicci qualcosa di te.
Ciao Yoko, sono felicissima di essere qui con voi
! E se ti avessi fisicamente davanti accetterei più che volentieri una tazza di te verde…Lo adoro! Specialmente con questo freddo 
Chi è Barbara Schaer è una delle domande che mi mettono più in crisi in assoluto, te lo confesso, perché mi sembra di non trovare mai niente di interessante da dire! Quindi scusa se ti propinerò la solita sfilza di banalità…
Sono nata a e vivo tutt’ora a Genova, insieme a mio marito e a mio figlio. Lavoro come consulente informatico, anche se in questi mesi mi godo il bellissimo periodo della maternità, e amo senza riserve leggere e scrivere, gli hobbies che assorbono tutto il mio tempo libero insieme ai film e alle serie tv. Un’altra delle passioni che coltivo, purtroppo però non sempre praticabile, è viaggiare…mare, montagna, città, nord, sud…qualunque posto va bene purché sia nuovo e mai visitato
Barbara Schaer è uno pseudonimo? Un cognome davvero strano, da dove arriva??Sì, è uno pseudonimo
Barbara è il mio vero nome ma il cognome è di mio marito, che per una metà è svizzero.
Com’è nata la tua passione per la scrittura? E’ difficile ritagliarti il tempo per scrivere durante la giornata? Quando ho iniziato ad appassionarmi alla lettura ho iniziato ad avere il desiderio di scrivere storie per comunicare le stesse emozioni che provavo leggendo. E’ stata una naturale evoluzione, qualcosa di cui non ho più potuto fare a meno
Purtroppo sì, è sempre più difficile avere del tempo per sedermi tranquillamente al computer e scrivere, ma non demordo… non potrei vivere senza scrivere.
Qualè il tuo genere preferito?Li amo un po’ tutti direi, forse mi tengo lontana dall’horror… sicuramente, però, da quando ho scoperto l’urban fantasy non ho più potuto farne a meno.
C’è un autore da cui prendi ispirazione? Quale il tuo scrittore/scrittrice preferito?Non ti saprei dire qual è il mio autore preferito anzi, credo proprio di non averlo: quando leggo qualcosa che mi piace, una storia che mi fa emozionare tanto da non riuscire a pensare ad altro (e mi capita spesso per fortuna!
) l’autore che l’ha scritta diventa automaticamente uno dei miei preferiti… quindi è una lista in continuo cambiamento.
Ogni autore che leggo, nel momento in cui lo faccio, mi ispira, mi insegna qualcosa e mi sprona a fare meglio, a dare il massimo.
Non ho letto il tuo primo libro (rimedierò!), ma Onislayer dimostra una tua gran conoscenza del Giappone e della sua cultura, come è germogliato questo interesse? Anche tu sei un’appassionata di manga?
Più che da una passione, la scelta di scrivere qualcosa che prendesse spunto dalla tradizione giapponese è nata perché ormai la cultura orientale fa parte della mia vita: mio marito, infatti, è per l’altra metà giapponese . E’ lui che mi ha fatto apprezzare tutto quello che riguarda la cultura millenaria del sol levante, e sempre lui mi ha raccontato la storia di Oda Nobunaga. Da questo spunto ho creato tutto il resto della trama di Onislayer 
Ti confesso che non sono una grande fan dei manga… ma più che altro perché avendo poco tempo non mi sono mai dedicata alla loro lettura… però mi sono riproposta di rimediare
Come è nato Onislayer?Come ti ho anticipato il nocciolo della storia ha preso spunto dalle leggende che gravitano attorno alla morte di Oda Nobunaga, e da questo punto iniziale ho creato tutto il resto della trama cercando di rivisitare in chiave moderna i temi più cari alla tradizione giapponese: samurai, ronin, l’uso delle katane o del suicidio d’onore… aggiungendo, ovviamente, una parte romantica che coinvolgesse tutti i protagonisti.
Ho amato Jin, ringrazio la tua mente per aver partorito un protagonista del genere e sono curiosissima a riguardo. Cosa ti ha ispirato? Una foto o uno spot pubblicitario con un bel modello? Come nascono in generale i tuoi personaggi?Wow
sono davvero felice ti sia piaciuto così tanto! 
In realtà non mi sono ispirata a nulla in particolare. O meglio, in questi anni ho preso familiarità con un certo tipo di fisionomia e ho imparato ad apprezzare i mix etnici anzi, diciamo proprio ad amarli, quindi è stato facile immaginare i tratti somatici di tutti i personaggi, che dovevano avere qualcosa di orientale miscelato insieme a caratteristiche occidentali.
Per quanto riguarda Jin, adoravo l’idea di un “giapponese biondo”, volevo fosse un personaggio un po’ fuori dal coro, sia fisicamente che caratterialmente, e mi sono lasciata completamente trasportare dalla fantasia..
Asami è un personaggio molto particolare, non certo la solita sciacquetta di turno. Ha qualcosa di te questo personaggio femminile?Io amo follemente Asami
Mi sono divertita moltissimo a immaginarla e ancora di più a scrivere le parti che la riguardavano, specialmente i dialoghi più “tosti”. L’ammiro moltissimo, e spero davvero di assomigliarle, anche solo un pochino
. Sicuramente penso che, nella sua situazione, con il suo passato e i suoi trascorsi, potrei reagire esattamente come lei. Probabilmente è questo che me l’ha fatta amare così tanto.
Amo disegnare e l’occhio mi è caduto sulla copertina, è ovvio che rappresenti la nostra Asami. Bellissimo disegno, chi è il disegnatore?Daniele Montella, un amico di mio marito.
E’ davvero bravissimo, non avrebbe potuto disegnare Asami meglio di così. (www.dan-ka.com)
Sei più affezionata al tuo primo libro, Alis Grave Nil, o a Onislayer? Perché questa preferenza?E’ una domanda difficile. Li amo tutti e due, non potrebbe essere altrimenti
. Ma se devo esprimere una preferenza, forse sono più legata a Onislayer. Probabilmente perché mi sono divertita di più a scriverlo, o magari perché è un mondo ricco di possibilità, in cui è più facile far vagare la fantasia.
Mi hai accennato a una possibile pubblicazione cartacea di Onislayer e non vedo l’ora, i libri che mi piacciono preferisco averli tutti ben sistemati nella libreria e pronti all’uso. Mi puoi dire di più su questo fronte?Sì, Onislayer sta per arrivare in cartaceo
Sto ultimando gli ultimi ritocchi, ma presto sarà disponibile su Amazon. Te lo confesso, anche io non vedo l’ora di vederlo nella mia libreria!:)
Onislayer avrà un seguito, dacci qualche news! Una data, un pò di trama *-*Sì, lo sto scrivendo proprio adesso
Non ti so dare una data, anche perché non vorrei poi disattenderla, però ti posso promettere che cercherò di fare il più in fretta possibile!
Per la trama… bé, la storia riprenderà là dove si è interrotta e seguirà le vicende personali di tutti i protagonisti che hanno animato Onislayer, in più ad altri nuovi che entreranno in scena. Il filone conduttore sarà sempre la guerra fra oni ed Eredi, con il ritorno di Oda e l’avverarsi della profezia
Concludo ringraziandoti per la tua disponibilità e sperando di vedere presto altri tuoi libri pubblicati!
Grazie a te Yoko!
Un abbraccio e a presto! Link all'intervista
Oggi è con noi Barbara Schaer, scrittrice di talento che si è fatta notare con il suo Alis Grave Nil e continua a farlo con la sua nuova saga dedicata agli oni e al panorama giapponese visto sotto una chiave urbanfantasy decisamente originale.
Onislayer è il suo ultimo romanzo… ma non lo sarà per molto, il seguito, e secondo volume della saga, vedrà presto la sua pubblicazione ed io non vedo l’ora di leggerlo.
A chi non avesse ancora avuto il piacere di leggerlo e a chi ama il Giappone consiglio questa lettura che non tralascia nulla: samurai, oni, sangue, love story, che volete di più?
Eccovelo in dettaglio:
nel piattino abbiamo: paranormal
/ romance
/ contemporaneo 
Barbara Schaerautopubblicato
€ 0,99 ebook
TRAMA
A Fairport, Washington D.C, gli Eredi degli antichi clan giapponesi combattono da centinaia di anni una guerra silenziosa contro i demoni Oni. Braccati da una terribile maledizione, l’unico ostacolo al ritorno del feroce Oda Nobunaga dagli Inferi è il vincolo della Coppia Eletta che gli Eredi proteggono a costo della vita.
Jin e Asami sono i prescelti per creare la nuova Coppia Eletta, ma tutto cambia quando Asami sparisce senza lasciare tracce, mettendo in pericolo gli Eredi e spezzando il cuore a Jin.
Sullo sfondo di una guerra senza fine, Jin e Asami si ritroveranno di nuovo insieme, ma nulla sarà più uguale a prima. Animata da una fredda e letale sete di vendetta Asami coinvolgerà Jin nella sua battaglia personale, e in un mondo dove nulla è ciò che sembra, fra travolgenti passioni, tradimenti, e oscure profezie, scopriranno che nonostante tutto il dolore che li ha divisi, l’amore che un tempo li legava non è andato completamente perduto.
[leggi la mia recensione
]Intervista a Barbara Schaer A CURA DI YOKO
Ciao Barbara! E’ un piacere averti con noi, se ti potessi avere fisicamente davanti ti starei già offrendo un buon te verde.
Partiamo con una domanda di rito, banale ma sempre interessante per noi lettori perennemente curiosi: chi è Barbara Schaer? Dicci qualcosa di te.
Ciao Yoko, sono felicissima di essere qui con voi
! E se ti avessi fisicamente davanti accetterei più che volentieri una tazza di te verde…Lo adoro! Specialmente con questo freddo 
Chi è Barbara Schaer è una delle domande che mi mettono più in crisi in assoluto, te lo confesso, perché mi sembra di non trovare mai niente di interessante da dire! Quindi scusa se ti propinerò la solita sfilza di banalità…

Sono nata a e vivo tutt’ora a Genova, insieme a mio marito e a mio figlio. Lavoro come consulente informatico, anche se in questi mesi mi godo il bellissimo periodo della maternità, e amo senza riserve leggere e scrivere, gli hobbies che assorbono tutto il mio tempo libero insieme ai film e alle serie tv. Un’altra delle passioni che coltivo, purtroppo però non sempre praticabile, è viaggiare…mare, montagna, città, nord, sud…qualunque posto va bene purché sia nuovo e mai visitato
Barbara Schaer è uno pseudonimo? Un cognome davvero strano, da dove arriva??Sì, è uno pseudonimo
Barbara è il mio vero nome ma il cognome è di mio marito, che per una metà è svizzero.Com’è nata la tua passione per la scrittura? E’ difficile ritagliarti il tempo per scrivere durante la giornata? Quando ho iniziato ad appassionarmi alla lettura ho iniziato ad avere il desiderio di scrivere storie per comunicare le stesse emozioni che provavo leggendo. E’ stata una naturale evoluzione, qualcosa di cui non ho più potuto fare a meno

Purtroppo sì, è sempre più difficile avere del tempo per sedermi tranquillamente al computer e scrivere, ma non demordo… non potrei vivere senza scrivere.
Qualè il tuo genere preferito?Li amo un po’ tutti direi, forse mi tengo lontana dall’horror… sicuramente, però, da quando ho scoperto l’urban fantasy non ho più potuto farne a meno.
C’è un autore da cui prendi ispirazione? Quale il tuo scrittore/scrittrice preferito?Non ti saprei dire qual è il mio autore preferito anzi, credo proprio di non averlo: quando leggo qualcosa che mi piace, una storia che mi fa emozionare tanto da non riuscire a pensare ad altro (e mi capita spesso per fortuna!
) l’autore che l’ha scritta diventa automaticamente uno dei miei preferiti… quindi è una lista in continuo cambiamento.Ogni autore che leggo, nel momento in cui lo faccio, mi ispira, mi insegna qualcosa e mi sprona a fare meglio, a dare il massimo.
Non ho letto il tuo primo libro (rimedierò!), ma Onislayer dimostra una tua gran conoscenza del Giappone e della sua cultura, come è germogliato questo interesse? Anche tu sei un’appassionata di manga?
Più che da una passione, la scelta di scrivere qualcosa che prendesse spunto dalla tradizione giapponese è nata perché ormai la cultura orientale fa parte della mia vita: mio marito, infatti, è per l’altra metà giapponese . E’ lui che mi ha fatto apprezzare tutto quello che riguarda la cultura millenaria del sol levante, e sempre lui mi ha raccontato la storia di Oda Nobunaga. Da questo spunto ho creato tutto il resto della trama di Onislayer 
Ti confesso che non sono una grande fan dei manga… ma più che altro perché avendo poco tempo non mi sono mai dedicata alla loro lettura… però mi sono riproposta di rimediare
Come è nato Onislayer?Come ti ho anticipato il nocciolo della storia ha preso spunto dalle leggende che gravitano attorno alla morte di Oda Nobunaga, e da questo punto iniziale ho creato tutto il resto della trama cercando di rivisitare in chiave moderna i temi più cari alla tradizione giapponese: samurai, ronin, l’uso delle katane o del suicidio d’onore… aggiungendo, ovviamente, una parte romantica che coinvolgesse tutti i protagonisti.
Ho amato Jin, ringrazio la tua mente per aver partorito un protagonista del genere e sono curiosissima a riguardo. Cosa ti ha ispirato? Una foto o uno spot pubblicitario con un bel modello? Come nascono in generale i tuoi personaggi?Wow
sono davvero felice ti sia piaciuto così tanto! 
In realtà non mi sono ispirata a nulla in particolare. O meglio, in questi anni ho preso familiarità con un certo tipo di fisionomia e ho imparato ad apprezzare i mix etnici anzi, diciamo proprio ad amarli, quindi è stato facile immaginare i tratti somatici di tutti i personaggi, che dovevano avere qualcosa di orientale miscelato insieme a caratteristiche occidentali.
Per quanto riguarda Jin, adoravo l’idea di un “giapponese biondo”, volevo fosse un personaggio un po’ fuori dal coro, sia fisicamente che caratterialmente, e mi sono lasciata completamente trasportare dalla fantasia..
Asami è un personaggio molto particolare, non certo la solita sciacquetta di turno. Ha qualcosa di te questo personaggio femminile?Io amo follemente Asami
Mi sono divertita moltissimo a immaginarla e ancora di più a scrivere le parti che la riguardavano, specialmente i dialoghi più “tosti”. L’ammiro moltissimo, e spero davvero di assomigliarle, anche solo un pochino
. Sicuramente penso che, nella sua situazione, con il suo passato e i suoi trascorsi, potrei reagire esattamente come lei. Probabilmente è questo che me l’ha fatta amare così tanto.Amo disegnare e l’occhio mi è caduto sulla copertina, è ovvio che rappresenti la nostra Asami. Bellissimo disegno, chi è il disegnatore?Daniele Montella, un amico di mio marito.
E’ davvero bravissimo, non avrebbe potuto disegnare Asami meglio di così. (www.dan-ka.com)Sei più affezionata al tuo primo libro, Alis Grave Nil, o a Onislayer? Perché questa preferenza?E’ una domanda difficile. Li amo tutti e due, non potrebbe essere altrimenti
. Ma se devo esprimere una preferenza, forse sono più legata a Onislayer. Probabilmente perché mi sono divertita di più a scriverlo, o magari perché è un mondo ricco di possibilità, in cui è più facile far vagare la fantasia.
Mi hai accennato a una possibile pubblicazione cartacea di Onislayer e non vedo l’ora, i libri che mi piacciono preferisco averli tutti ben sistemati nella libreria e pronti all’uso. Mi puoi dire di più su questo fronte?Sì, Onislayer sta per arrivare in cartaceo
Sto ultimando gli ultimi ritocchi, ma presto sarà disponibile su Amazon. Te lo confesso, anche io non vedo l’ora di vederlo nella mia libreria!:)Onislayer avrà un seguito, dacci qualche news! Una data, un pò di trama *-*Sì, lo sto scrivendo proprio adesso

Non ti so dare una data, anche perché non vorrei poi disattenderla, però ti posso promettere che cercherò di fare il più in fretta possibile!
Per la trama… bé, la storia riprenderà là dove si è interrotta e seguirà le vicende personali di tutti i protagonisti che hanno animato Onislayer, in più ad altri nuovi che entreranno in scena. Il filone conduttore sarà sempre la guerra fra oni ed Eredi, con il ritorno di Oda e l’avverarsi della profezia

Concludo ringraziandoti per la tua disponibilità e sperando di vedere presto altri tuoi libri pubblicati!
Grazie a te Yoko!
Un abbraccio e a presto! Link all'intervista
Published on February 16, 2014 13:17
[Alis Grave Nil] Recensione su Colorare la Vita
Ringrazio tantissimo Vele Ivy per la sua recensione di Alis Grave Nil :)
Alis Grave Nil, Barbara Schaer
Alis Grave Nil è un motto latino che significa
Nulla è pesante per chi ha le ali
.Trovo sia una frase molto bella. Può avere diversi significati, come scoprirà Sara, la protagonista del romanzo che recensirò oggi.Sara è una liceale di sedici anni, ma non è la solita ragazzina "stile urban fantsy", in preda a futili turbe adolescenziali. E' un personaggio tormentato: ha perso i genitori e vive con la sorella Rebecca, che la tratta con un astio e un rancore molto difficili da gestire. Spesso Sara si lascia convincere dalle persone che la circondano a fare cose che non vuole, accettando le decisioni altrui con rassegnazione. All'inizio questo atteggiamento mi faceva innervosire, ma poi ho capito che era dovuto al suo trascorso: il passato difficile la fa sentire in colpa per essere sopravvissuta all'incidente che ha ucciso i suoi genitori, pertanto trova complicato prendere in mano la sua vita come tutti gli altri.Da una parte è una ragazza romantica che sogna l'amore da favola, dall'altra le delusioni passate l'hanno portata ad abbandonare le speranze di trovare il ragazzo ideale. Tutto quello in cui crede vacillerà quando incontrerà Eric, un ragazzo misterioso che sfoggia un tatuaggio con la frase "Alis Grave Nil".A questo punto la trama si avvicina al genere mistery: attorno a Eric e ad altri personaggi incontrati da Sara esistono dei segreti che saranno rivelati piano piano, coinvolgendo sempre di più il lettore. Sara oscillerà tra speranze e cadute, raggiungendo più volte l'orlo dell'abisso (e perfino del suicidio) e imparando a fare di tutto per imporsi e difendere chi ama.Si tratta di un romanzo con tematiche profonde e a volte drammatiche, che rendono queste pagine adatte a tutti e non solo a un pubblico di giovanissimi. Il finale è pieno di speranza e commovente, l'ho trovato davvero bello.Lo stile è semplice ed efficace, non si perde in descrizioni prolisse eppure riesce a dipingere molto bene personaggi, luoghi e sensazioni.Sono contenta di aver aver avuto la possibilità di leggere Alis Grave Nil e faccio i miei complimenti a Barbara Schaer per aver creato una storia così coinvolgente e ben scritta. Brava!L'unica curiosità che mi è rimasta è quella di comprendere meglio la figura di Rebecca (cosa che ho letto anche in un parere su Amazon). Sarebbe bello che il suo personaggio fosse approfondito: è l'unico a non essere reso "a tutto tondo" perché nei suoi comportamenti si vede solo la componente crudele. Gli altri personaggi, però, sono resi molto bene. Mi sono affezionata a ognuno di loro!
Perciò consiglio a tutti la lettura di Alis Grave Nil!Link a Colorare la vita
Alis Grave Nil, Barbara Schaer
Alis Grave Nil è un motto latino che significa
Nulla è pesante per chi ha le ali
.Trovo sia una frase molto bella. Può avere diversi significati, come scoprirà Sara, la protagonista del romanzo che recensirò oggi.Sara è una liceale di sedici anni, ma non è la solita ragazzina "stile urban fantsy", in preda a futili turbe adolescenziali. E' un personaggio tormentato: ha perso i genitori e vive con la sorella Rebecca, che la tratta con un astio e un rancore molto difficili da gestire. Spesso Sara si lascia convincere dalle persone che la circondano a fare cose che non vuole, accettando le decisioni altrui con rassegnazione. All'inizio questo atteggiamento mi faceva innervosire, ma poi ho capito che era dovuto al suo trascorso: il passato difficile la fa sentire in colpa per essere sopravvissuta all'incidente che ha ucciso i suoi genitori, pertanto trova complicato prendere in mano la sua vita come tutti gli altri.Da una parte è una ragazza romantica che sogna l'amore da favola, dall'altra le delusioni passate l'hanno portata ad abbandonare le speranze di trovare il ragazzo ideale. Tutto quello in cui crede vacillerà quando incontrerà Eric, un ragazzo misterioso che sfoggia un tatuaggio con la frase "Alis Grave Nil".A questo punto la trama si avvicina al genere mistery: attorno a Eric e ad altri personaggi incontrati da Sara esistono dei segreti che saranno rivelati piano piano, coinvolgendo sempre di più il lettore. Sara oscillerà tra speranze e cadute, raggiungendo più volte l'orlo dell'abisso (e perfino del suicidio) e imparando a fare di tutto per imporsi e difendere chi ama.Si tratta di un romanzo con tematiche profonde e a volte drammatiche, che rendono queste pagine adatte a tutti e non solo a un pubblico di giovanissimi. Il finale è pieno di speranza e commovente, l'ho trovato davvero bello.Lo stile è semplice ed efficace, non si perde in descrizioni prolisse eppure riesce a dipingere molto bene personaggi, luoghi e sensazioni.Sono contenta di aver aver avuto la possibilità di leggere Alis Grave Nil e faccio i miei complimenti a Barbara Schaer per aver creato una storia così coinvolgente e ben scritta. Brava!L'unica curiosità che mi è rimasta è quella di comprendere meglio la figura di Rebecca (cosa che ho letto anche in un parere su Amazon). Sarebbe bello che il suo personaggio fosse approfondito: è l'unico a non essere reso "a tutto tondo" perché nei suoi comportamenti si vede solo la componente crudele. Gli altri personaggi, però, sono resi molto bene. Mi sono affezionata a ognuno di loro!Perciò consiglio a tutti la lettura di Alis Grave Nil!Link a Colorare la vita
Published on February 16, 2014 09:22
February 11, 2014
[Alis Grave Nil] Citazioni
Ringrazio di nuovo Luce per aver riportato alcune citazioni di Alis :)
Buongiorno!!!
Oggi la rubrica è dedicata a ALIS GRAVE NIL di Barbara Schaer.
NULLA E' PESANTE PER CHI HA LE ALI.
L'amore doveva essere proprio folle a volte, folle e pazzesco. Folle, pazzesco e bellissimo, avrei dovuto aggiungere, giusto per non mentire troppo alla mia vena romantica. Comunque sia, erano tutti motivi più che validi per starne alla larga, dopotutto.
***
Decisamente troppo sicuro di sé, decisamente troppo arrogante, decisamente troppo bello. Bello e impossibile, appunto.
L'impressione che in lui ci fosse molto più di quanto fosse apprezzabile a occhio nudo non riusciva a non affascinarmi e rimasi a guardarlo trasognata. Poteva la sua pelle sembrare tanto chiara da brillare?
***
L'abitacolo si era impregnato di quel sentore marino, me lo sentivo sulla pelle. Era strano, non me ne ero accorta prima, ma era esattamente il profumo di Eric.
***
Quella notte prender sonno non fu facile per niente.
Una cosa mi tormentava più di tutte: Eric era pericoloso, ma non riuscivo a fermare i battiti del cuore ogni volta che pensavo a lui.
Tutto era rimasto come sospeso, immobile e immerso nella foschia. E io brancolavo nel buio, ancorandomi a quell'immobilità per evitare di impazzire.
***
Ma non potevo farci niente, ero sempre stata un'inguaribile romantica. Poteva essere proprio lui il principe della fiaba che stavo aspettando?
Decisamente poco probabile.
***
Quella notte, a dispetto di tutti i ragionamenti razionali che riuscivo a comporre, allontanai di un altro po' il confine del reale. E le favole, da sagge invenzioni per bambini, divennero improvvisamente concrete.
Mi sentivo in trappola. Ingabbiata da un vestito che mi metteva troppo in mostra e dalla presenza di due ragazzi che temevo per ragioni diverse, ma ugualmente intensamente.
***
Eric sorseggiava champagne con la solita disinvoltura di sempre.
Il suo sguardo, la sua postura, il suo carisma, spiccavano in modo tanto animalesco che poteva starsene immobile al centro di una pista affollata di persone senza sfigurare o sembrare a disagio.
Era incredibile.
Mi guardava.
Provai una fitta allo stomaco.
Mi ero sempre sentita un'adolescente insignificante e goffa. Una di quelle che non ti gireresti mai a guardare, perché troppo tragicamente invisibile. Ma sotto quello sguardo scuro e assorto non potei fare a meno di sentirmi una donna. Eric mi guardava come se non avesse mai visto nessun'altra in vita sua.
Doveva essere la morte che avanzava per venirmi a prendere, per strapparmi ai miei sedici anni così mal spesi, ma sembrava talmente bella e dolce da far svanire ogni paura.
***
Improvvisamente ebbi un'idea. Stupida come una ripicca, folle come una vendetta. Ferire me per ferire lui, lui che mi aveva illusa e poi tradita, salvata e poi umiliata, e mi lasciai andare così, come una foglia d'autunno in balia del vento, leggera e senza meta.
***
Il principe dall'armatura lucente che aveva popolato i miei sogni, trasformandoli in sottili tormenti. Il rude cacciatore che mi aveva salvata e poi uccisa.
Il silenzio era perfetto. La neve scivolava leggera sul parabrezza, le luci attorcigliate ai balconi si riflettevano sul suo viso illuminandolo di bagliori multicolore. I suoi occhi profondi ingoiavano tutto quanto mi circondava, attirando i miei come due magneti irresistibili.
«Perché lo hai fatto?»
A dispetto di tutto, il mio cuore batteva solo per ascoltare la sua spiegazione, e sperava fosse folle abbastanza da rendermi felice.
Sogghignò. «Perché sono un egoista.»
Ma perché la favola continuava a sfuggirmi?
Mi sentivo delusa e amareggiata dallo stupido scherzo che mi stava preparando il destino.
Mostrarmi quello che avrei potuto avere, aprirmi un piccolo spiraglio su quello che sarebbe potuto essere il mio futuro e poi strapparmelo via, così, senza un vero motivo.
Perché non potevo avere quel “e vissero per sempre felici e contenti” che suggellava la fine di ogni
fiaba?
***
L'unico amore possibile è quello vero, quello potente, quello profondo. Quello che ti spezza il fiato.
Quello che ti fa dimenticare problemi e differenze. Quello che ti da la forza per affrontarli.
Quello che ti fa ammettere che sì, nulla è pesante per chi sa amare.
Nulla è pesante per chi ha le ali.
Link a Innamorata dei libri
Buongiorno!!!
Oggi la rubrica è dedicata a ALIS GRAVE NIL di Barbara Schaer.
NULLA E' PESANTE PER CHI HA LE ALI.
L'amore doveva essere proprio folle a volte, folle e pazzesco. Folle, pazzesco e bellissimo, avrei dovuto aggiungere, giusto per non mentire troppo alla mia vena romantica. Comunque sia, erano tutti motivi più che validi per starne alla larga, dopotutto.
***
Decisamente troppo sicuro di sé, decisamente troppo arrogante, decisamente troppo bello. Bello e impossibile, appunto.
L'impressione che in lui ci fosse molto più di quanto fosse apprezzabile a occhio nudo non riusciva a non affascinarmi e rimasi a guardarlo trasognata. Poteva la sua pelle sembrare tanto chiara da brillare?
***
L'abitacolo si era impregnato di quel sentore marino, me lo sentivo sulla pelle. Era strano, non me ne ero accorta prima, ma era esattamente il profumo di Eric.
***
Quella notte prender sonno non fu facile per niente.
Una cosa mi tormentava più di tutte: Eric era pericoloso, ma non riuscivo a fermare i battiti del cuore ogni volta che pensavo a lui.
Tutto era rimasto come sospeso, immobile e immerso nella foschia. E io brancolavo nel buio, ancorandomi a quell'immobilità per evitare di impazzire.
***
Ma non potevo farci niente, ero sempre stata un'inguaribile romantica. Poteva essere proprio lui il principe della fiaba che stavo aspettando?
Decisamente poco probabile.
***
Quella notte, a dispetto di tutti i ragionamenti razionali che riuscivo a comporre, allontanai di un altro po' il confine del reale. E le favole, da sagge invenzioni per bambini, divennero improvvisamente concrete.
Mi sentivo in trappola. Ingabbiata da un vestito che mi metteva troppo in mostra e dalla presenza di due ragazzi che temevo per ragioni diverse, ma ugualmente intensamente.
***
Eric sorseggiava champagne con la solita disinvoltura di sempre.
Il suo sguardo, la sua postura, il suo carisma, spiccavano in modo tanto animalesco che poteva starsene immobile al centro di una pista affollata di persone senza sfigurare o sembrare a disagio.
Era incredibile.
Mi guardava.
Provai una fitta allo stomaco.
Mi ero sempre sentita un'adolescente insignificante e goffa. Una di quelle che non ti gireresti mai a guardare, perché troppo tragicamente invisibile. Ma sotto quello sguardo scuro e assorto non potei fare a meno di sentirmi una donna. Eric mi guardava come se non avesse mai visto nessun'altra in vita sua.
Doveva essere la morte che avanzava per venirmi a prendere, per strapparmi ai miei sedici anni così mal spesi, ma sembrava talmente bella e dolce da far svanire ogni paura.
***
Improvvisamente ebbi un'idea. Stupida come una ripicca, folle come una vendetta. Ferire me per ferire lui, lui che mi aveva illusa e poi tradita, salvata e poi umiliata, e mi lasciai andare così, come una foglia d'autunno in balia del vento, leggera e senza meta.
***
Il principe dall'armatura lucente che aveva popolato i miei sogni, trasformandoli in sottili tormenti. Il rude cacciatore che mi aveva salvata e poi uccisa.
Il silenzio era perfetto. La neve scivolava leggera sul parabrezza, le luci attorcigliate ai balconi si riflettevano sul suo viso illuminandolo di bagliori multicolore. I suoi occhi profondi ingoiavano tutto quanto mi circondava, attirando i miei come due magneti irresistibili.
«Perché lo hai fatto?»
A dispetto di tutto, il mio cuore batteva solo per ascoltare la sua spiegazione, e sperava fosse folle abbastanza da rendermi felice.
Sogghignò. «Perché sono un egoista.»
Ma perché la favola continuava a sfuggirmi?Mi sentivo delusa e amareggiata dallo stupido scherzo che mi stava preparando il destino.
Mostrarmi quello che avrei potuto avere, aprirmi un piccolo spiraglio su quello che sarebbe potuto essere il mio futuro e poi strapparmelo via, così, senza un vero motivo.
Perché non potevo avere quel “e vissero per sempre felici e contenti” che suggellava la fine di ogni
fiaba?
***
L'unico amore possibile è quello vero, quello potente, quello profondo. Quello che ti spezza il fiato.
Quello che ti fa dimenticare problemi e differenze. Quello che ti da la forza per affrontarli.
Quello che ti fa ammettere che sì, nulla è pesante per chi sa amare.
Nulla è pesante per chi ha le ali.
Link a Innamorata dei libri
Published on February 11, 2014 12:44
February 8, 2014
[Onislayer] Sta arrivando..
Published on February 08, 2014 03:15


