Barbara Schaer's Blog, page 3
March 20, 2015
[Pacco Regalo] Recensione su Pagine Magiche
Conosco Barbara Schaer già da tempo grazie ai suoi precedenti lavori, gli urban fantasy "Onislayer" QUI la recensione) e "Alis Grave Nil" (QUI la recensione). Ho davvero apprezzato i suoi romanzi e, quando ho saputo che Barbara aveva pubblicato un nuovo libro, sono stata curiosa di leggerlo sin da subito, anche perché stavolta l'autrice ha affrontato un genere del tutto nuovo: "L'amore è come un pacco regalo" è, infatti, un romanzo rosa (come si capisce benissimo dal titolo e dalla copertina).Non amo particolarmente questo genere ma, conoscendo le altre opere dell'autrice e il loro valore, quando Barbara mi ha proposto di leggere "L'amore è come un pacco regalo" sono stata davvero felice di accettare: ero infatti molto curiosa di vedere come questa scrittrice se la sarebbe cavata in un ambito così diverso da quello a cui aveva abituato i suoi lettori.La protagonista del romanzo è Giada, una ventinovenne come tante, che nella vita desidera l'amore e una famiglia. Ma quando Stefano, il suo fidanzato, le chiede una pausa di riflessione, tutte le sue speranze sembrano crollarle addosso.La storia è molto carina ed è facile immedesimarsi nei personaggi, che sono ben costruiti. In particolare ho apprezzato molto la protagonista, che ho trovato ricca di sfaccettature.Il ritmo della narrazione è incalzante e non è facile staccarsi dalle pagine. Nonostante questo genere di storie abbiano quasi sempre un finale molto prevedibile, ho comunque apprezzato anche il modo in cui finisce "L'amore è come un pacco regalo", e mi è anche un po' dispiaciuto separarmi dai personaggi.In definitiva consiglio la lettura di questo libro: se amate i romanzi rosa vi piacerà sicuramente; e se, come me, non li amate... Probabilmente vi piacerà lo stesso. ;)Voto★★★★☆Link a Pagine Magiche
Published on March 20, 2015 15:04
[Pacco Regalo] Recensione su Insaziabili Letture
Giada ha 29 anni, lavora come pubblicitaria in una piccola azienda di Genova ed è stata appena mollata dal suo fidanzato Stefano. Suo padre è un cardiochirurgo famoso e ricco, sua madre è una cosiddetta “moglie trofeo” che cerca di far sposare alle sue figlie uomini illustri e “perbene” dell’alta borghesia genovese. Giada ha passato tutta la vita ad allontanarsi da questi valori sociali dei genitori, ha cercato sempre di fare tutto con le proprie mani esattamente come sua sorella Giorgia, investigatrice privata.
Giada rappresenta ogni donna lasciata, tradita dal suo fidanzato. In tutto il romanzo vediamo l’evoluzione del suo personaggio e soprattutto l’accettazione della fine di una storia che forse tanto perfetta non era. È un viaggio alla scoperta di se stessi , quante volte pensiamo di volere un genere di persona al nostro fianco, per poi scoprire che non è quello di cui abbiamo bisogno? Stefano era davvero l’uomo giusto per Giada? Sebastiano è un collaboratore dello studio investigativo di Giorgia. È un uomo schietto, sincero, si prende ciò che vuole senza mentire. È un po’ stronzo e sciupa femmine, ma non inganna le donne che si porta a letto. Non cerca una storia, non cerca una moglie e non cerca l’amore. È uno spirito libero che insegue i suoi sogni. Tra Sebastiano e Giada nascerà una certa collaborazione per far tornare Stefano sui suoi passi, ma l’amore è come un pacco regalo, non si sa quando arriva, non si sa cosa c’è dentro! Complici una giornata negativa, 8 bellini di seguito e un figo accanto secondo voi come può andare a finire la serata di Giada? La storia tra Giada e Sebastiano è intensa e reale. Entrambi i personaggi evolvono, si sviluppano, e alla fine decideranno come proseguire le loro vite. Non mancheranno i problemi, i dubbi e il destino che si mette in mezzo! È un qualcosa che nasce improvvisamente e non se ne va più via, per quanto cerchino di ignorare il tutto! Sono onesta, a volte avrei voluto picchiare Giada, ma devo dire che in fin dei conti avrei reagito come lei in tutte le situazioni. Dall’esterno è sempre facile giudicare, ma immedesimandomi e vedendo le cose dalla sua prospettiva, ho capito che sta facendo quello che ognuna di noi avrebbe fatto. Quindi mi ha fatto riflettere che dovremmo tutti pensare meno e agire di più! (tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare, lo so! xD) I personaggi secondari sono altrettanto meravigliosi e molto probabilmente dovremmo aspettare il prossimo libro su Giorgia! Non vedo l’ora :DLa scrittura di Barbara la conoscevo già da Onislayer, ma qui diventa più fresca, immediata e accattivante! È una self quindi refusi e qualche virgola mancante ci sono, ma, sinceramente, non ha disturbato per niente la lettura. Il romanzo è ironico, le situazioni divertenti, tocca argomenti che mi hanno colpito, ma rimanendo sempre in una tonalità “spiritosa” da romance. Insomma è un libro che consiglio agli amanti dei romance, a chi si è lasciato da poco, a chi ha bisogno di una pillola di felicità, a chi ha bisogno di estraniarsi dalla sua vita e vivere quella di Giada. Non ne rimarrete delusi perché in un attimo tiferete per i protagonisti, odierete i falsi e gli ipocriti e alla fine sorriderete per la vittoria dell’amore <3
Link a Insaziabili Letture
Published on March 20, 2015 15:00
[Pacco Regalo] Recensione su Capriole di Inchiostro
RECENSIONE
Conoscevo Barbara Schaer per i suoi precedenti lavori, Alis Grave Nil e Onislayer, due urban fantasy a mio avviso davvero meritevoli: avvincenti ed originali. Quando ho saputo che aveva scritto un'altra storia ero davvero felice e soprattutto curiosa perché questa storia era di tutt'altro genere. Inizio subito col dire che l'autrice sa scrivere davvero bene, ha uno stile fluido e ricco. Uno stile in grado di trasmettere ogni sensazione in modo molto esauriente, e di descrivere molto bene ogni scena e ogni ambientazione, con grande attenzione ai dettagli.La storia è molto carina, a tratti divertente a tratti un pò amara, sicuramente una lettura leggera che permette di trascorrere del tempo in piacevole compagnia dei personaggi, in modo particolare di Giada, la protagonista, alla quale non puoi far altro che affezionarti. Anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati, tutti con un ruolo ben definito.
Pagina dopo pagina veniamo accompagnati nella vicenda: tra momenti in cui la risata è assicurata, momenti in cui vorresti essere nella storia per aiutare i personaggi e momenti più romantici, con la curiosità sempre viva di sapere come andrà a finire.
Personalmente ho preferito la prima metà che ho trovato più divertente ma anche il resto del libro mantiene un buon ritmo.
Se avete voglia di una storia leggera, con quel giusto tocco di ironia e romanticismo allora è il libro che fa per voi e io non posso far altro che consigliarvelo!Sono certa che non ne rimarrete delusi!
Link a Capriole di Inchiostro
VOTO:
3 stelline e mezzo... Molto carino!
Published on March 20, 2015 14:58
[Pacco Regalo] Recensioni
Con immenso ritardo riesco finalmente ad aggiornare il blog :)
Grazie di cuore a tutte le blogger che hanno recensito L'amore è come un pacco regalo!
Recensione di Silvia su My Bookish Philosophy:
Il mio commento: Premetto che, uno dei motivi principali per cui ho letto questo romanzo, infischiandomene altamente di bisogni fisiologici più o meno importanti (da quando l’ho cominciato non ho smesso un attimo di leggere, nemmeno per cenare o andare in bagno!! Considerando anche che sono sveglia da quasi 24 ore ormai.), è stato il fatto di aver già letto altri libri dell’autrice. Sono rimasta totalmente affascinata dal suo modo di scrivere, dal modo di trasmettere emozioni attraverso le parole, decisamente, l’autrice non si è smentita nemmeno su questo romanzo. Appena ho visto la notizia della sua uscita sono corsa su Amazon a comprarlo, visto poi il suo prezzo irrisorio! È dall’anno scorso che il mio cervello ha bisogno di una dose, più o meno regolare, di romanzi sentimentali che mi straziano e mi fanno venire voglia di fare qualcosa di folle, e dopo più di un mese di astinenza dovuto agli esami dell’università, sono stata messa K.O. È un libro impossibilmente travolgente e impetuoso.
La situazione… Giada è la protagonista di questo romanzo. La storia inizia con una “temporanea” pausa di riflessione della sua relazione di due anni con Stefano, su richiesta di lui. Temporanea perché lei pensa che dopo averlo lasciato riflettere, lui sarebbe tornato da lei, ma, come sa anche la vocina nella sua testa, questo sarà l’inizio della sua tragedia (oppure no?). Dopo questo fulmine a ciel sereno, la sua amica Ilaria la invita a uscire e cerca di farle passare una serata fuori da “Giada”, tanto più che si tratta della notte di Halloween. Giada si travestirà da una Trilli improvvisata e tra le incertezze e i dubbi, nota un bellissimo moro con due occhi azzurri da paura disinvolto ma anche annoiato. Va a parlargli ma riceve un maleducato due di picche e presa dalla foga del momento (e forse anche un pochino dall’alcol) gli risponde a tono e, cercando poi di fare un’uscita di scena coi fiocchi combina un disastro. Il “simpatico” ma terribilmente affascinante moro, si scoprirà poi essere Sebastiano, un investigatore privato che lavora nell’agenzia di Giorgia, la sorella di Giada. Tra lo struggimento per Stefano, lo scoprire la tresca di lui e l’insana intenzione di “vendicare tutte le donne tradite e abbandonate”, Giada si troverà a stretto contatto con quel gran pezzo d’uomo che è Sebastiano pronta a fare una serie di scelte sbagliate (soprattutto verbali), spesso colpa di futili fraintendimenti (oppure di UN solo grande fraintendimento).
I personaggi… Giada è una donna insicura e incerta, soprattutto su se stessa. Certe volte mi veniva voglia di prenderla a schiaffi, mentre altre le avrei volentieri fatto le congratulazioni. Proviene da una famiglia ricca, ma dai diciotto anni si mantiene da sola. Ha sempre desiderato matrimonio, figli e una grande casa in cui vivere, con a fianco un uomo che la amasse. E per un bel pezzo ha pensato che quest’uomo potesse essere il suo amato Stefano, quando per tutti gli altri è evidente che con Stefano non avrà (e non avrebbe comunque avuto) futuro. Si è impuntata terribilmente su questa cosa, escludendo tutto il resto, persino la vera possibilità di essere felice. Giorgia è la sorella. Purtroppo nemmeno a lei le cose sono andate troppo bene, dal punto di vista amoroso. E a suo proposito, il libro finisce proprio, anzi non finisce proprio, con la sua storia. Ci rimane un grande e grosso punto interrogativo su come otterrà, e se otterrà, il suo vissero per sempre felici e contenti. L’ultima protagonista femminile su cui spenderò due parole è Ilaria. Lei è un po’ una pazza secondo me, cerca sempre di spronare Giada a fare di più, a osare di più e grazie a lei, molti pezzi del puzzle andranno al loro posto. È una ragazza estroversa, che sperimenta di tutto e che passa da un ragazzo all’altro senza farsi troppi problemi. In questo romanzo sono stata catturata moltissimo dalle vicende di Giada e Giorgia, mentre quelle di Ilaria mi sono rimaste meno, probabilmente perché durante la lettura l’ho vista più come un personaggio di supporto che un personaggio vero e proprio. Estelle dovrebbe essere la cattiva della situazione perché è la ragazza che ha rubato Stefano a Giada. Per i personaggi maschili abbiamo ovviamente Stefano, il bastardo del romanzo, però nel senso cattivo del termine (anche Sebastiano è un po’ bastardo, ma nel senso che ci fa girare la testa e contorcere lo stomaco, mentre Stefano è più il genere a cui vorresti dare un calcio nelle palle). Di Sebastiano beh, non c’è molto da dire. Ho già seminato qualche parola sparsa per tutta la recensione, ma giusto per fare un veloce riassuntino: è bellissimo, ma arrogante, ha un lato da stronzo, però il suo carattere è anche premuroso e ironico.
Le mie emozioni… Oltre a essere stato il primo romanzo del 2015 che ho letto è stato sicuramente uno di quelli che mi è piaciuto di più ultimamente, diciamo alla pari di “Per amore” di Penelope Douglas (La mia recensione QUI) o addirittura di più. In teoria avrei dovuto leggerlo in due blocchi, tra oggi e domani, però non sono proprio riuscita a fermarmi. Avevo un ansia che sembravo una pazza ogni volta che dovevo girare le pagine, troppo ansiosa per smettere di leggere. Sono rimasta un po’ sconvolta al capitolo 17, quando ho dovuto rileggere una frase circa venti volte prima di capire che non stavo dando i numeri e avevo letto giusto. Ovviamente non mi aspettavo già il lieto fine, ma di certo non mi aspettavo un cambio di rotta così repentino. Da lì in poi le mie emozioni si sono fatte più forti e tutto era accentuato per riuscire a scoprire come e perché tutto si stava svolgendo in quel modo, ma soprattutto ansiosa di raggiungere il momento che aspettavo. E poi, sul più bello che arrivo alla fine, il mio tablet mi da la buonanotte spegnendosi, lasciandomi tra lo scioccata e l’arrabbiata, a chiedermi in quanti nano secondi sarei riuscita ad accendere il pc, cercare il file e effettivamente riuscire a finire le ultime pagine che mi mancavano. Ma dovevate proprio vedere la scena (già un paio di volte aveva cercato di avvisarmi che aveva la batteria scarica, ma ero troppo presa e avevo nervosamente chiuso le notifiche anche un po’ infastidita delle interruzioni), ero super immersa nel libro, sarebbe potuto cadere un meteorite nel mio giardino e non me ne sarei nemmeno accorta, arriva la scena clou, il momento che aspettavo dall’inizio del romanzo, e poi basta. Il tablet si spegne e io rimango ferma a fissare lo schermo nero. Paralizzata. Tornando al romanzo, davvero spettacolare. Penso non ci sia altro da aggiungere.
Conteggi finali… Ancora una volta sono stata entusiasta di leggere uno dei suoi libri, perché non sono tanti i libri che mi sconvolgono in questo modo. Sono quei libri che ti rimangono dentro e che se anche non ti ricordi tutti i dettagli dopo qualche tempo, comunque ti ricordi che sono stati libri intensi che rileggeresti mille volte e mille volte sempre contenta di poterli leggere. È stata una lettura indescrivibile, una di quelle che trasmettono talmente tanto che ti fanno capire lo scopo di un buon libro, ti fanno capire che con delle semplici parole puoi viaggiare in un mondo tutto nuovo, un mondo di un’altra persona. E questa è proprio la ragione della targhetta che ogni tanto (devo dire che purtroppo non accade così spesso) assegno ai libri, solo a quei libri che mi svuotano ma allo stesso tempo mi riempiono. La mia vera Bookish Philosophy!
Dal libro: L’amore è come un pacco regalo che non sai quando ti arriva.Non è come uno di quei regali che hai chiesto di ricevere o un oggetto che sai già che ti serve. Non è qualcosa che ti risolve la vita, piuttosto è qualcosa che la complica. Come un soprammobile che non sai dove mettere o un paio di scarpe difficili da abbinare.Eppure è una sorpresa che ti rende felice, che ti stampa sul viso un bel sorriso.E bisogna conservarne il fiocco, piegare per bene la carta, fare buon uso della scatola e apprezzare quello che si trova all’interno perché custodire l’emozione che hai provato a scartarlo ti aiuterà nel futuro incerto, nei giorni che non saranno rosei ma grigi o neri. Perché sopportarsi non è sempre una passeggiata, e quando i difetti sembrano superare i pregi, i contro superare i pro, ricordarsi di quella prima volta, di quel primo momento di intensa meraviglia e sincero entusiasmo può preservarti dal mandare a monte ciò che speravi durasse per tutta la vita.
Leggi la recensione su My Bookish Philosophy
Grazie di cuore a tutte le blogger che hanno recensito L'amore è come un pacco regalo!
Recensione di Silvia su My Bookish Philosophy:
Il mio commento: Premetto che, uno dei motivi principali per cui ho letto questo romanzo, infischiandomene altamente di bisogni fisiologici più o meno importanti (da quando l’ho cominciato non ho smesso un attimo di leggere, nemmeno per cenare o andare in bagno!! Considerando anche che sono sveglia da quasi 24 ore ormai.), è stato il fatto di aver già letto altri libri dell’autrice. Sono rimasta totalmente affascinata dal suo modo di scrivere, dal modo di trasmettere emozioni attraverso le parole, decisamente, l’autrice non si è smentita nemmeno su questo romanzo. Appena ho visto la notizia della sua uscita sono corsa su Amazon a comprarlo, visto poi il suo prezzo irrisorio! È dall’anno scorso che il mio cervello ha bisogno di una dose, più o meno regolare, di romanzi sentimentali che mi straziano e mi fanno venire voglia di fare qualcosa di folle, e dopo più di un mese di astinenza dovuto agli esami dell’università, sono stata messa K.O. È un libro impossibilmente travolgente e impetuoso.
La situazione… Giada è la protagonista di questo romanzo. La storia inizia con una “temporanea” pausa di riflessione della sua relazione di due anni con Stefano, su richiesta di lui. Temporanea perché lei pensa che dopo averlo lasciato riflettere, lui sarebbe tornato da lei, ma, come sa anche la vocina nella sua testa, questo sarà l’inizio della sua tragedia (oppure no?). Dopo questo fulmine a ciel sereno, la sua amica Ilaria la invita a uscire e cerca di farle passare una serata fuori da “Giada”, tanto più che si tratta della notte di Halloween. Giada si travestirà da una Trilli improvvisata e tra le incertezze e i dubbi, nota un bellissimo moro con due occhi azzurri da paura disinvolto ma anche annoiato. Va a parlargli ma riceve un maleducato due di picche e presa dalla foga del momento (e forse anche un pochino dall’alcol) gli risponde a tono e, cercando poi di fare un’uscita di scena coi fiocchi combina un disastro. Il “simpatico” ma terribilmente affascinante moro, si scoprirà poi essere Sebastiano, un investigatore privato che lavora nell’agenzia di Giorgia, la sorella di Giada. Tra lo struggimento per Stefano, lo scoprire la tresca di lui e l’insana intenzione di “vendicare tutte le donne tradite e abbandonate”, Giada si troverà a stretto contatto con quel gran pezzo d’uomo che è Sebastiano pronta a fare una serie di scelte sbagliate (soprattutto verbali), spesso colpa di futili fraintendimenti (oppure di UN solo grande fraintendimento).
I personaggi… Giada è una donna insicura e incerta, soprattutto su se stessa. Certe volte mi veniva voglia di prenderla a schiaffi, mentre altre le avrei volentieri fatto le congratulazioni. Proviene da una famiglia ricca, ma dai diciotto anni si mantiene da sola. Ha sempre desiderato matrimonio, figli e una grande casa in cui vivere, con a fianco un uomo che la amasse. E per un bel pezzo ha pensato che quest’uomo potesse essere il suo amato Stefano, quando per tutti gli altri è evidente che con Stefano non avrà (e non avrebbe comunque avuto) futuro. Si è impuntata terribilmente su questa cosa, escludendo tutto il resto, persino la vera possibilità di essere felice. Giorgia è la sorella. Purtroppo nemmeno a lei le cose sono andate troppo bene, dal punto di vista amoroso. E a suo proposito, il libro finisce proprio, anzi non finisce proprio, con la sua storia. Ci rimane un grande e grosso punto interrogativo su come otterrà, e se otterrà, il suo vissero per sempre felici e contenti. L’ultima protagonista femminile su cui spenderò due parole è Ilaria. Lei è un po’ una pazza secondo me, cerca sempre di spronare Giada a fare di più, a osare di più e grazie a lei, molti pezzi del puzzle andranno al loro posto. È una ragazza estroversa, che sperimenta di tutto e che passa da un ragazzo all’altro senza farsi troppi problemi. In questo romanzo sono stata catturata moltissimo dalle vicende di Giada e Giorgia, mentre quelle di Ilaria mi sono rimaste meno, probabilmente perché durante la lettura l’ho vista più come un personaggio di supporto che un personaggio vero e proprio. Estelle dovrebbe essere la cattiva della situazione perché è la ragazza che ha rubato Stefano a Giada. Per i personaggi maschili abbiamo ovviamente Stefano, il bastardo del romanzo, però nel senso cattivo del termine (anche Sebastiano è un po’ bastardo, ma nel senso che ci fa girare la testa e contorcere lo stomaco, mentre Stefano è più il genere a cui vorresti dare un calcio nelle palle). Di Sebastiano beh, non c’è molto da dire. Ho già seminato qualche parola sparsa per tutta la recensione, ma giusto per fare un veloce riassuntino: è bellissimo, ma arrogante, ha un lato da stronzo, però il suo carattere è anche premuroso e ironico.
Le mie emozioni… Oltre a essere stato il primo romanzo del 2015 che ho letto è stato sicuramente uno di quelli che mi è piaciuto di più ultimamente, diciamo alla pari di “Per amore” di Penelope Douglas (La mia recensione QUI) o addirittura di più. In teoria avrei dovuto leggerlo in due blocchi, tra oggi e domani, però non sono proprio riuscita a fermarmi. Avevo un ansia che sembravo una pazza ogni volta che dovevo girare le pagine, troppo ansiosa per smettere di leggere. Sono rimasta un po’ sconvolta al capitolo 17, quando ho dovuto rileggere una frase circa venti volte prima di capire che non stavo dando i numeri e avevo letto giusto. Ovviamente non mi aspettavo già il lieto fine, ma di certo non mi aspettavo un cambio di rotta così repentino. Da lì in poi le mie emozioni si sono fatte più forti e tutto era accentuato per riuscire a scoprire come e perché tutto si stava svolgendo in quel modo, ma soprattutto ansiosa di raggiungere il momento che aspettavo. E poi, sul più bello che arrivo alla fine, il mio tablet mi da la buonanotte spegnendosi, lasciandomi tra lo scioccata e l’arrabbiata, a chiedermi in quanti nano secondi sarei riuscita ad accendere il pc, cercare il file e effettivamente riuscire a finire le ultime pagine che mi mancavano. Ma dovevate proprio vedere la scena (già un paio di volte aveva cercato di avvisarmi che aveva la batteria scarica, ma ero troppo presa e avevo nervosamente chiuso le notifiche anche un po’ infastidita delle interruzioni), ero super immersa nel libro, sarebbe potuto cadere un meteorite nel mio giardino e non me ne sarei nemmeno accorta, arriva la scena clou, il momento che aspettavo dall’inizio del romanzo, e poi basta. Il tablet si spegne e io rimango ferma a fissare lo schermo nero. Paralizzata. Tornando al romanzo, davvero spettacolare. Penso non ci sia altro da aggiungere.
Conteggi finali… Ancora una volta sono stata entusiasta di leggere uno dei suoi libri, perché non sono tanti i libri che mi sconvolgono in questo modo. Sono quei libri che ti rimangono dentro e che se anche non ti ricordi tutti i dettagli dopo qualche tempo, comunque ti ricordi che sono stati libri intensi che rileggeresti mille volte e mille volte sempre contenta di poterli leggere. È stata una lettura indescrivibile, una di quelle che trasmettono talmente tanto che ti fanno capire lo scopo di un buon libro, ti fanno capire che con delle semplici parole puoi viaggiare in un mondo tutto nuovo, un mondo di un’altra persona. E questa è proprio la ragione della targhetta che ogni tanto (devo dire che purtroppo non accade così spesso) assegno ai libri, solo a quei libri che mi svuotano ma allo stesso tempo mi riempiono. La mia vera Bookish Philosophy!
Dal libro: L’amore è come un pacco regalo che non sai quando ti arriva.Non è come uno di quei regali che hai chiesto di ricevere o un oggetto che sai già che ti serve. Non è qualcosa che ti risolve la vita, piuttosto è qualcosa che la complica. Come un soprammobile che non sai dove mettere o un paio di scarpe difficili da abbinare.Eppure è una sorpresa che ti rende felice, che ti stampa sul viso un bel sorriso.E bisogna conservarne il fiocco, piegare per bene la carta, fare buon uso della scatola e apprezzare quello che si trova all’interno perché custodire l’emozione che hai provato a scartarlo ti aiuterà nel futuro incerto, nei giorni che non saranno rosei ma grigi o neri. Perché sopportarsi non è sempre una passeggiata, e quando i difetti sembrano superare i pregi, i contro superare i pro, ricordarsi di quella prima volta, di quel primo momento di intensa meraviglia e sincero entusiasmo può preservarti dal mandare a monte ciò che speravi durasse per tutta la vita.
Leggi la recensione su My Bookish Philosophy
Published on March 20, 2015 14:51
January 27, 2015
[Pacco Regalo] Prima recensione e mini intervista
Ringrazio di cuore Miriam per aver scritto la prima recensione di L'amore è come un pacco regalo :)
Grazie anche a Francy per la sua anteprima e mini intervista
Mini intervista
Parto col dire che quando Barbara mi ha scritto dicendo se mi andava di leggere il suo nuovo romanzo il mio cuore ha iniziato a battere all'impazzata. Perché? Semplicemente amo da impazzire lo stile e le idee di questa autrice!
Barbara è quel tipo di autore di cui leggerei qualsiasi cosa. È un po' come Peter Van Houten per Hazel! Lei lo adora così tanto che leggerebbe persino la sua lista della spesa piuttosto che non leggere altro! Beh Barbara... sei la mia Peter Van Houten!
E non immaginate la mia felicità quando mi ha spoilerato i suoi progetti futuri! :P
Ma partiamo dalla parte "negativa" di questo romanzo... e qui mi rivolgo direttamente all'autrice: managgia a te, mi hai fatta impazzire letteralmente! Il mio cuore non stava fermo un attimo e nemmeno la mia mente! Giuro a un certo punto volevo entrare nel romanzo per.... argh! Stare sveglia tutta la notte col magone perché dovevo assolutamente sapere come finiva il romanzo.
In realtà.... Ti adoro!!
La protagonista di questa storia è Giada, una quasi trentenne che è costretta ad affrontare qualcosa che nessuna di noi vorrebbe vivere: una "pausa" dal proprio fidanzato, dopo due anni di convivenza.
Come dice la sorella di Giada, anche io non credo per niente nelle "pause di riflessione", sono un motivo per allontanarti dolcemente, per poi darti il colpo di grazia senza averti fra i piedi (nel caso della convivenza).
E così per Giada inizia questo periodo in discesa libera, dove si chiede dove ha sbagliato, perché era ovvio che i due anni passati insieme erano stati belli.
E quando una è depressa per amore ecco che appare la migliore amica (troppo forte) che la obbliga a divertirsi e a non pensare a quello stronzo del suo quasi-ex-fidanzato.
Così vanno al Lyric, questo locale particolare, ed è qui che Giada vede per la prima volta Sebastiano. Lui è il classico bello e dannato, che non vuole per nulla al mondo una storia seria con nessuna donna. Ilaria spinge Giada a provarci e la risposta di lui a un invito è "Non sei il mio tipo".
Scioccata se ne va, ma combinerà un pasticcio che farà attirare l'attenzione su di sé.
Ma lei non vuole rinunciare a Stefano, e crede che prima o poi lui la chiamerà per tornare insieme alla loro routine quotidiana.
Speranza che inizia a infrangersi quando lei vede una sua collega di lavoro a cena con Stefano e dall'intimità che c'è tra loro, Giada capisce che non sono a un primo appuntamento.
Sconvolta entra in un bar e decide di ubriacarsi, per cercare di non pensare a quello che ha appena visto! Il destino simpaticone vuole che Sebastiano entri in quel bar e la mattina dopo Giada si ritrova in casa sua, con addosso solo un suo magione.
Nei romanzi che ho letto scene simili, la prima cosa che il nostro lui dice è "non è come sembra, non mi approfitterei mai di una ragazza ubriaca", ma quello che dice Sebastiano è... decisamente diverso. Il problema è che Giada non ricorda nulla!
Passa il tempo e l'obbiettivo della protagonista è riconquistare Stefano, ricorrendo anche a modi non proprio convenzionali.
A scombussolare i suoi piani, oltre a Sebastiano, c'è anche una new entry, che conosce una sera: Michele, figlio di una ricca famiglia e perfetto per accontentare i genitori di Giada (che sono veramente moooolto particolari, mi sono chiesta come la protagonista non abbia mandato sua madre a quel paese in certi momenti. Giuro volevo entrare nel romanzo e dirle "Signora mi scusi, ha mica altro da fare?")
Chi sceglierà? Il perfetto Michele? Riconquisterà Stefano? Oppure Sebastiano?
Questo romanzo è scritto con lo stile inconfondibile di Barbara... Un altro paragone che mi è venuto in mente ieri mentre pensavo ai suoi scritti, a come coinvolgono. avete presente Dirty Dancing? Ovviamente sì, ricordate alla fine, quando Johnny chiama a sé Baby con l'indice? Ecco i romanzi di Barbara fanno così: ti richiamano a sé piano piano, senza fretta, ma una volta afferrata non ti lasciano andare più! Ti coinvolgono a 360° ridi, ti incavoli, sospiri, stai col fiato sospeso in attesa di qualcosa. un turbinio di emozioni.
La cosa brutta è che leggo i romanzi di Barbara con un velo di malinconia, perché so che finiranno sempre troppo presto!
Vi scrivo l'inizio di un discorso che fa la protagonista che mi ha commossa...
L’amore è come un pacco regalo che non sai quando ti arriva. Non è come uno di quei regali che hai chiesto di ricevere o un oggetto che sai già che ti serve. Non è qualcosa che ti risolve la vita, piuttosto è qualcosa che la complica. Come un soprammobile che non sai dove mettere o un paio di scarpe difficili da abbinare. Eppure è una sorpresa che ti rende felice, che ti stampa sul viso un bel sorriso.
Grazie anche a Francy per la sua anteprima e mini intervista
Mini intervista
Parto col dire che quando Barbara mi ha scritto dicendo se mi andava di leggere il suo nuovo romanzo il mio cuore ha iniziato a battere all'impazzata. Perché? Semplicemente amo da impazzire lo stile e le idee di questa autrice!
Barbara è quel tipo di autore di cui leggerei qualsiasi cosa. È un po' come Peter Van Houten per Hazel! Lei lo adora così tanto che leggerebbe persino la sua lista della spesa piuttosto che non leggere altro! Beh Barbara... sei la mia Peter Van Houten!E non immaginate la mia felicità quando mi ha spoilerato i suoi progetti futuri! :P
Ma partiamo dalla parte "negativa" di questo romanzo... e qui mi rivolgo direttamente all'autrice: managgia a te, mi hai fatta impazzire letteralmente! Il mio cuore non stava fermo un attimo e nemmeno la mia mente! Giuro a un certo punto volevo entrare nel romanzo per.... argh! Stare sveglia tutta la notte col magone perché dovevo assolutamente sapere come finiva il romanzo.
In realtà.... Ti adoro!!
La protagonista di questa storia è Giada, una quasi trentenne che è costretta ad affrontare qualcosa che nessuna di noi vorrebbe vivere: una "pausa" dal proprio fidanzato, dopo due anni di convivenza.
Come dice la sorella di Giada, anche io non credo per niente nelle "pause di riflessione", sono un motivo per allontanarti dolcemente, per poi darti il colpo di grazia senza averti fra i piedi (nel caso della convivenza).
E così per Giada inizia questo periodo in discesa libera, dove si chiede dove ha sbagliato, perché era ovvio che i due anni passati insieme erano stati belli.
E quando una è depressa per amore ecco che appare la migliore amica (troppo forte) che la obbliga a divertirsi e a non pensare a quello stronzo del suo quasi-ex-fidanzato.
Così vanno al Lyric, questo locale particolare, ed è qui che Giada vede per la prima volta Sebastiano. Lui è il classico bello e dannato, che non vuole per nulla al mondo una storia seria con nessuna donna. Ilaria spinge Giada a provarci e la risposta di lui a un invito è "Non sei il mio tipo".
Scioccata se ne va, ma combinerà un pasticcio che farà attirare l'attenzione su di sé.
Ma lei non vuole rinunciare a Stefano, e crede che prima o poi lui la chiamerà per tornare insieme alla loro routine quotidiana.
Speranza che inizia a infrangersi quando lei vede una sua collega di lavoro a cena con Stefano e dall'intimità che c'è tra loro, Giada capisce che non sono a un primo appuntamento.
Sconvolta entra in un bar e decide di ubriacarsi, per cercare di non pensare a quello che ha appena visto! Il destino simpaticone vuole che Sebastiano entri in quel bar e la mattina dopo Giada si ritrova in casa sua, con addosso solo un suo magione.
Nei romanzi che ho letto scene simili, la prima cosa che il nostro lui dice è "non è come sembra, non mi approfitterei mai di una ragazza ubriaca", ma quello che dice Sebastiano è... decisamente diverso. Il problema è che Giada non ricorda nulla!
Passa il tempo e l'obbiettivo della protagonista è riconquistare Stefano, ricorrendo anche a modi non proprio convenzionali.
A scombussolare i suoi piani, oltre a Sebastiano, c'è anche una new entry, che conosce una sera: Michele, figlio di una ricca famiglia e perfetto per accontentare i genitori di Giada (che sono veramente moooolto particolari, mi sono chiesta come la protagonista non abbia mandato sua madre a quel paese in certi momenti. Giuro volevo entrare nel romanzo e dirle "Signora mi scusi, ha mica altro da fare?")
Chi sceglierà? Il perfetto Michele? Riconquisterà Stefano? Oppure Sebastiano?
Questo romanzo è scritto con lo stile inconfondibile di Barbara... Un altro paragone che mi è venuto in mente ieri mentre pensavo ai suoi scritti, a come coinvolgono. avete presente Dirty Dancing? Ovviamente sì, ricordate alla fine, quando Johnny chiama a sé Baby con l'indice? Ecco i romanzi di Barbara fanno così: ti richiamano a sé piano piano, senza fretta, ma una volta afferrata non ti lasciano andare più! Ti coinvolgono a 360° ridi, ti incavoli, sospiri, stai col fiato sospeso in attesa di qualcosa. un turbinio di emozioni.
La cosa brutta è che leggo i romanzi di Barbara con un velo di malinconia, perché so che finiranno sempre troppo presto!
Vi scrivo l'inizio di un discorso che fa la protagonista che mi ha commossa...L’amore è come un pacco regalo che non sai quando ti arriva. Non è come uno di quei regali che hai chiesto di ricevere o un oggetto che sai già che ti serve. Non è qualcosa che ti risolve la vita, piuttosto è qualcosa che la complica. Come un soprammobile che non sai dove mettere o un paio di scarpe difficili da abbinare. Eppure è una sorpresa che ti rende felice, che ti stampa sul viso un bel sorriso.
Published on January 27, 2015 13:54
January 21, 2015
Nuovo romanzo!
Mentre scrivevo il seguito di Onislayer mi sono presa una piccola pausa ed è nato L'amore è come un pacco regalo :)
Sinossi:
Giada ha ventinove anni, lavora come grafica pubblicitaria in un ufficio sull'orlo del fallimento e l'unico sogno che coltiva da sempre è sposare l'uomo che ama e avere dei bambini.
Tutti i suoi piani, però, falliscono quando il suo fidanzato la lascia all'improvviso.
Tornata single dopo tanti anni deve decidere cosa fare della sua vita, e fra le sue liste di buoni propositi e i consigli non proprio convenzionali delle amiche e della madre incontra Sebastiano.
Lui è il classico bello e dannato e non la considera minimamente. Lei è ben decisa a stargli lontana. Ma, complice una notte di follia di cui Giada non ricorda nulla, le loro strade collidono, si intrecciano, si complicano.
Sebastiano accetta di aiutarla nel tentativo di riprendersi l'uomo che ama e nel frattempo le fa conoscere Michele che, gentile e ricchissimo, potrebbe rivelarsi proprio l'uomo giusto per lei.
Protagonista di buffe peripezie che le danno una notorietà che decisamente non vuole, Giada dovrà capire cos'è che desidera davvero. Se aggrapparsi al passato, vivere la storia d'amore perfetta e tranquilla che farebbe felice sua madre, o abbandonarsi a quello che segretamente prova per l'uomo sbagliato.
Disponibile a 0.99€ su:
Amazon
Kobo
Google Play
Sinossi:
Giada ha ventinove anni, lavora come grafica pubblicitaria in un ufficio sull'orlo del fallimento e l'unico sogno che coltiva da sempre è sposare l'uomo che ama e avere dei bambini.
Tutti i suoi piani, però, falliscono quando il suo fidanzato la lascia all'improvviso.
Tornata single dopo tanti anni deve decidere cosa fare della sua vita, e fra le sue liste di buoni propositi e i consigli non proprio convenzionali delle amiche e della madre incontra Sebastiano.
Lui è il classico bello e dannato e non la considera minimamente. Lei è ben decisa a stargli lontana. Ma, complice una notte di follia di cui Giada non ricorda nulla, le loro strade collidono, si intrecciano, si complicano.
Sebastiano accetta di aiutarla nel tentativo di riprendersi l'uomo che ama e nel frattempo le fa conoscere Michele che, gentile e ricchissimo, potrebbe rivelarsi proprio l'uomo giusto per lei.
Protagonista di buffe peripezie che le danno una notorietà che decisamente non vuole, Giada dovrà capire cos'è che desidera davvero. Se aggrapparsi al passato, vivere la storia d'amore perfetta e tranquilla che farebbe felice sua madre, o abbandonarsi a quello che segretamente prova per l'uomo sbagliato.
Disponibile a 0.99€ su:
Amazon
Kobo
Google Play
Published on January 21, 2015 14:35
October 16, 2014
(Alis Grave Nil] Recensione su Paradise of Books
Ringrazio di cuore Valentina per la sua recensione di Alis :)
Buon pomeriggio bookworms! ♥
Ieri sera ho finito questo splendido libro che consiglio a tutti gli amanti del fantasy (ma anche a chi piace poco) e a chi è romanticone come me :3
Questo libro mi è stato gentilmente dato dall'autrice e devo dire che mi è piaciuto un sacco! Ho amato la storia che è originalissima e il tocco di mettere qualche spunto dalla fiaba di Biancaneve mi è piaciuto un sacco! Ho cominciato il libro appena l'ho messo sul kindle e, dopo poche pagine, già me ne ero innamorata! Sono una romanticona certe volte e, quando c'era Eric, avevo sempre gli occhi a cuoricino!
Inoltre anche il titolo mi è piaciuto molto! Io e il latino non andiamo proprio d'accordo ma questo non vuol dire che non mi piaccia, anzi, come ho potuto vedere da Shadowhunters, alcune volte mi affascina e il significato di Alis Grave Nil mi è piaciuto molto!
-Hai presente Biancaneve?--La favola?--Sì.--Io sono il cacciatore.- I suoi occhi si posarono lievi sui miei,mentre sprofondava le mani nelle tasche della giacca.-E tu.. tu sei Biancaneve.-
Di solito non mi piacciono molto i/le protagonisti/e ma Sara aveva un carattere davvero particolare: era forte, tenace, che non si fa mettere i piedi in testa e che nonostante questo ha anche le sue debolezze. Mi è piaciuta molto perché a volte mi rivedo in lei, soprattutto in fatto di ragazzi: neanche a me piace il tipo che parla un po' troppo e che non la smette mai di fare battute su battute, insomma, se fa così non riuscirò mai a capire se ha qualcosa di profondo.
Eric mi era piaciuto sin dall'inizio: tenebroso, ribelle, che ti attira con lo sguardo come una calamita. Mi è piaciuto perché il suo comportamento non è scontato!
Tutti e due mi hanno sorpreso molto alla fine e grazie a loro si può capire di cosa sia capace l'amore vero.
Mi è piaciuto anche come l'autrice abbia creato il personaggio di Reb, la sorella super antipatica di Sara: diciamo che rimane sempre odiosa fino alla fine invece di risultare un po' più simpatica e, anche se per tutte le volte che la vedevo l'avrei strozzata volentieri, mi è piaciuta nella storia.
L'unico amore possibile è quello vero, quello potente, quello profondo.Quello che ti spezza il fiato. Quello che ti fa dimenticare problemi e differenze.Quello che ti da la forza per affrontarli. Quello che ti fa ammettere che sì, nulla è pesante per chi sa amare.
Il finale mi è piaciuto moltissimo e mi ha appassionata fino alla fine! Tutti i personaggi si univano perfettamente a questa storia e anche senza uno di loro non sarebbe stata bella quanto lo è stata. Devo dire che il finale mi ha sorpreso molto perché mi aspettavo qualcosa di più banale e invece no e l'ho apprezzato molto perchè lo ha reso diverso da tanti altri libri che finiscono tutti nello stesso modo! Lo stile della'autrice mi è piaciuto molto e durante la lettura non mi sono mai annoiata! Per me è stato scorrevolissimo e molto coinvolgente fin da subito e mi è piaciuto come l'autrice ha gestito la storia. Alcune volte stavo anche per piangere: bè che ci posso fare.. sono emotiva :'c
Ci ho messo pochissimo tempo a leggerlo ed è grazie a questo libro che mi è rivenuta un po' la voglia di leggere anche il pomeriggio! Non vedo l'ora di leggere l'altro suo libro, Onislayer!
quattro Anelli
Buon pomeriggio bookworms! ♥
Ieri sera ho finito questo splendido libro che consiglio a tutti gli amanti del fantasy (ma anche a chi piace poco) e a chi è romanticone come me :3
Questo libro mi è stato gentilmente dato dall'autrice e devo dire che mi è piaciuto un sacco! Ho amato la storia che è originalissima e il tocco di mettere qualche spunto dalla fiaba di Biancaneve mi è piaciuto un sacco! Ho cominciato il libro appena l'ho messo sul kindle e, dopo poche pagine, già me ne ero innamorata! Sono una romanticona certe volte e, quando c'era Eric, avevo sempre gli occhi a cuoricino!
Inoltre anche il titolo mi è piaciuto molto! Io e il latino non andiamo proprio d'accordo ma questo non vuol dire che non mi piaccia, anzi, come ho potuto vedere da Shadowhunters, alcune volte mi affascina e il significato di Alis Grave Nil mi è piaciuto molto!
-Hai presente Biancaneve?--La favola?--Sì.--Io sono il cacciatore.- I suoi occhi si posarono lievi sui miei,mentre sprofondava le mani nelle tasche della giacca.-E tu.. tu sei Biancaneve.-
Di solito non mi piacciono molto i/le protagonisti/e ma Sara aveva un carattere davvero particolare: era forte, tenace, che non si fa mettere i piedi in testa e che nonostante questo ha anche le sue debolezze. Mi è piaciuta molto perché a volte mi rivedo in lei, soprattutto in fatto di ragazzi: neanche a me piace il tipo che parla un po' troppo e che non la smette mai di fare battute su battute, insomma, se fa così non riuscirò mai a capire se ha qualcosa di profondo.Eric mi era piaciuto sin dall'inizio: tenebroso, ribelle, che ti attira con lo sguardo come una calamita. Mi è piaciuto perché il suo comportamento non è scontato!
Tutti e due mi hanno sorpreso molto alla fine e grazie a loro si può capire di cosa sia capace l'amore vero.
Mi è piaciuto anche come l'autrice abbia creato il personaggio di Reb, la sorella super antipatica di Sara: diciamo che rimane sempre odiosa fino alla fine invece di risultare un po' più simpatica e, anche se per tutte le volte che la vedevo l'avrei strozzata volentieri, mi è piaciuta nella storia.
L'unico amore possibile è quello vero, quello potente, quello profondo.Quello che ti spezza il fiato. Quello che ti fa dimenticare problemi e differenze.Quello che ti da la forza per affrontarli. Quello che ti fa ammettere che sì, nulla è pesante per chi sa amare.
Il finale mi è piaciuto moltissimo e mi ha appassionata fino alla fine! Tutti i personaggi si univano perfettamente a questa storia e anche senza uno di loro non sarebbe stata bella quanto lo è stata. Devo dire che il finale mi ha sorpreso molto perché mi aspettavo qualcosa di più banale e invece no e l'ho apprezzato molto perchè lo ha reso diverso da tanti altri libri che finiscono tutti nello stesso modo! Lo stile della'autrice mi è piaciuto molto e durante la lettura non mi sono mai annoiata! Per me è stato scorrevolissimo e molto coinvolgente fin da subito e mi è piaciuto come l'autrice ha gestito la storia. Alcune volte stavo anche per piangere: bè che ci posso fare.. sono emotiva :'c
Ci ho messo pochissimo tempo a leggerlo ed è grazie a questo libro che mi è rivenuta un po' la voglia di leggere anche il pomeriggio! Non vedo l'ora di leggere l'altro suo libro, Onislayer!
quattro Anelli
Published on October 16, 2014 14:24
October 11, 2014
[Onislayer] Recensione su My Fantasy Ebook
Ringrazio Nessa Elanor per la sua recensione di Onislayer :)
La mitologia giapponese prende vita nelle pagine di questo meraviglioso romanzo coinvolgendo e stravolgendo il lettore. Nonostante sia ambientato nella New York odierna ricalca perfettamente le tradizioni giapponesi creando un’ambientazione originale ed intrigante. I personaggi sembrano il frutto della penna di un mangaka, da questo romanzo potrebbero perfettamente trarne un anime. Certo a chi non ha confidenza con la mitologia nipponica inizialmente può sembrare una lettura complicata, con parole e richiami completamente inutili ma non disperate, alla fine del romanzo è presente un glossario utilissimo che chiarirà ogni cosa e una volta interiorizzato il meccanismo romanzo-glossario non riuscirete più a staccare gli occhi dalle pagine del libro.*
Ma ora parliamo del titolo: “Onislayer” ovvero Cacciatori di Oni (demoni giapponesi). Dal mio punto di vista l’argomento principale, il titolo appunto, è una motivazione sufficiente per immergersi nella lettura,ed è proprio questo il punto chiave della sua originalità.
Il romanzo è descritto in terza persona seguendo le vicende di un personaggio e poi di un altro: si seguono così molteplici punti di vista che rendono la lettura veloce e completa a 360°, vengono infatti descritti/presentati alla perfezione non solo i personaggi principali ma anche quelli secondari e di contorno.
E’ un libro molto articolato, basta pensare alla trama per rendersene conto e questo è certo ma nonostante tutto è scorrevole, chiaro, incalzante, pieno di azione, di ironia, di emozioni, di dialoghi e di descrizioni perfette in grado di catapultare il lettore all’interno della storia.
Come per la maggior parte dei romanzi anche qui è presente una componente romantica ma niente paura, niente di melenso o “inserito” a forza in mezzo alla storia come se fosse qualcosa di obbligatorio, anzi è una parte fondamentale e necessaria del romanzo in quanto filo conduttore.
E’ impossibile non amare, sia in modo positivo sia in modo negativo, ogni singolo personaggio: sono talmente caratterizzati psicologicamente alla perfezione che in qualche modo fanno breccia nel cuore del lettore parola dopo parola. Sembrano reali grazie al loro carattere molto forte, ai loro pregi e ai loro difetti.
Per il linguaggio utilizzato in certi casi e la descrizione di alcune scene non è un romanzo adatto a tutti, o meglio a tutte le età: rientrando nella categoria Adult è consigliata una lettura dai 16 anni in su…Nonostante questo per le atmosfere adrenaliniche,le ambientazioni ricche di fascino e mistero, per le lotte sanguinose e violente, per i segreti da svelare, i personaggi e le creature leggendarie il tutto circondato da dialoghi eccellenti e uno uno stile di scrittura chiaro e scorrevole, consiglio questo romanzo a tutti {età permettendo}. Amanti del Giappone e dei manga ascoltatemi, questo romanzo non potete farvelo sfuggire!
*piccolo consiglio: leggete il glossario prima di iniziare la lettura del romanzo
La mitologia giapponese prende vita nelle pagine di questo meraviglioso romanzo coinvolgendo e stravolgendo il lettore. Nonostante sia ambientato nella New York odierna ricalca perfettamente le tradizioni giapponesi creando un’ambientazione originale ed intrigante. I personaggi sembrano il frutto della penna di un mangaka, da questo romanzo potrebbero perfettamente trarne un anime. Certo a chi non ha confidenza con la mitologia nipponica inizialmente può sembrare una lettura complicata, con parole e richiami completamente inutili ma non disperate, alla fine del romanzo è presente un glossario utilissimo che chiarirà ogni cosa e una volta interiorizzato il meccanismo romanzo-glossario non riuscirete più a staccare gli occhi dalle pagine del libro.*
Ma ora parliamo del titolo: “Onislayer” ovvero Cacciatori di Oni (demoni giapponesi). Dal mio punto di vista l’argomento principale, il titolo appunto, è una motivazione sufficiente per immergersi nella lettura,ed è proprio questo il punto chiave della sua originalità.
Il romanzo è descritto in terza persona seguendo le vicende di un personaggio e poi di un altro: si seguono così molteplici punti di vista che rendono la lettura veloce e completa a 360°, vengono infatti descritti/presentati alla perfezione non solo i personaggi principali ma anche quelli secondari e di contorno.
E’ un libro molto articolato, basta pensare alla trama per rendersene conto e questo è certo ma nonostante tutto è scorrevole, chiaro, incalzante, pieno di azione, di ironia, di emozioni, di dialoghi e di descrizioni perfette in grado di catapultare il lettore all’interno della storia.
Come per la maggior parte dei romanzi anche qui è presente una componente romantica ma niente paura, niente di melenso o “inserito” a forza in mezzo alla storia come se fosse qualcosa di obbligatorio, anzi è una parte fondamentale e necessaria del romanzo in quanto filo conduttore.
E’ impossibile non amare, sia in modo positivo sia in modo negativo, ogni singolo personaggio: sono talmente caratterizzati psicologicamente alla perfezione che in qualche modo fanno breccia nel cuore del lettore parola dopo parola. Sembrano reali grazie al loro carattere molto forte, ai loro pregi e ai loro difetti.
Per il linguaggio utilizzato in certi casi e la descrizione di alcune scene non è un romanzo adatto a tutti, o meglio a tutte le età: rientrando nella categoria Adult è consigliata una lettura dai 16 anni in su…Nonostante questo per le atmosfere adrenaliniche,le ambientazioni ricche di fascino e mistero, per le lotte sanguinose e violente, per i segreti da svelare, i personaggi e le creature leggendarie il tutto circondato da dialoghi eccellenti e uno uno stile di scrittura chiaro e scorrevole, consiglio questo romanzo a tutti {età permettendo}. Amanti del Giappone e dei manga ascoltatemi, questo romanzo non potete farvelo sfuggire!
*piccolo consiglio: leggete il glossario prima di iniziare la lettura del romanzo
Published on October 11, 2014 12:27
June 25, 2014
[Alis Grave Nil] Cartaceo!
Finalmente disponibile il cartaceo di Alis Grave Nil :)
Lo trovate a 9.49 su Amazon: http://www.amazon.it/dp/1478324619
Lo trovate a 9.49 su Amazon: http://www.amazon.it/dp/1478324619
Published on June 25, 2014 13:44
June 6, 2014
[Onislayer] Recensione su Il tempo di leggere
Ringrazio tantissimo Phoebes per aver recensito Onislayer sul suo blog :)
Voto: 8/10

Gli oni sono demoni che nascono quando gli spiriti dei morti in cerca di vendetta abitano corpi umani. La vendetta in questione è quella Oda, guerriero tradito secoli orsono che ora perseguita gli eredi di coloro che gli voltarono le spalle. Questi Eredi, che nel XVII secolo si sono trasferiti nel nuovo mondo, vivono a Fairport guidati una uno Shogun del clan dei Nobunaga, che li protegge da Oda anche grazie al legame che stabilisce sposandosi con una donna del clan Mitsuhide. E’ così da sempre, ma non per questo la cosa risulta più facile da accettare per Jin, un ventitreenne futuro Shogun che proprio non riesce a darsi pace all’idea di sposare Beth, la sorella della sua ex fidanzata Asami, fuggita tre anni prima proprio il giorno del loro fidanzamento.
Che fatica riuscire a riassumere in maniera esaustiva ma non spoilerante la trama di questo romanzo! Mi è uscita più lunga di quanto volessi, eppure sento di non aver spiegato ancora bene di cosa parla questo libro. Permettetemi quindi di dilungarmici ancora un po’. Il fulcro su cui ruota tutta la vicenda sono gli oni, antichi demoni giapponesi che per agire sul piano fisico hanno bisogno di corpi da abitare, chiamati portatori. Un po’ come di demoni in Supernatural, visto che come spiriti sono sottoforma di fumo e anche il modo che hanno di entrare nei corpi (dalla bocca) è simile. I protagonisti del libro sono onislayer, sterminatori di oni, gli unici a conoscenza della presenza di questi demoni nel nostro mondo, perché gli oni cercano proprio loro. E sono anche gli unici che sono in grado di ucciderli. Su questo sottofondo seguiamo le vicende, che si dipanano in pochi giorni, del futuro Shogun Jin, di Alex, una degli Eredi fuggita da Fairport tre anni prima che ora è tornata, e altri amici, nemici e collaboratori, compresi alcuni “civili”, come gli Eredi chiamano tutti quelli che non sono a conoscenza degli oni. Poi c’è l’FBI, le onibaba (streghe veggenti) e non manca anche una misteriosa profezia. Insomma, di roba ce n’è proprio tanta, e devo dire tutta parecchio interessante.La storia mi ha preso moltissimo, verso la fine non riuscivo più a smettere di leggere! Peccato che, essendo il primo romanzo di una serie, ad un certo punto l’azione subisce un improvviso arresto e SPOILER, per avere ancora avventure da affrontare nel capitolo successivo. Sebbene il romanzo si possa anche considerare autoconclusivo, ci lascia quindi comunque con molta curiosità su cosa succederà dopo, e anche con molte domande ancora senza senza risposta.
L’ambientazione è senza dubbio la cosa che mi è piaciuta di più in questo romanzo. Non tanto il luogo preciso in cui si svolgono le vicende (Fairport, nello stato di New York) ma più che altro la tradizione giapponese da cui proviene la componente fantasy. Ho già parlato di oni & simili, quindi non mi dilungo ancora, ma ho trovato questo aspetto veramente molto affascinate, sicuramente anche perché è un mondo che non conosco per niente e un tipo di mitologia a cui non sono abituata. Altra cosa che ho apprezzato molto è che tutto questo mondo ci viene mostrato pian piano, senza spiegoni noiosi, ma anche senza quella sensazione di non capire niente che capita in libri di questo tipo.
I personaggi sono purtroppo invece la nota dolente, per quanto mi riguarda, di questo romanzo. All’inizio era solo Jin a starmi antipatico. Ci viene presentato come un depresso che sta sempre a piangersi addosso, e rimane tale per tutto il libro (ad un certo punto lo dice pure che gli sembra doveroso farlo!) mostrandoci però anche alti suoi lati negativi, perché quando finalmente smette di frignare diventa prepotente e presuntuoso. Ora, ovviamente, ha anche non pochi lati positivi, non lo nego, però a me sono rimasti impressi solo quelli negativi. Gli altri personaggi all’inizio mi piacevano un po’ tutti, ma quando entrano in gioco le loro relazioni, subito ho cominciato a detestarli. Ed ecco allora forse chiarita un po’ la cosa: io ho problemi con le relazioni. Perché leggendo i commenti in giro la storia d’amore principale in questo libro è piaciuta a tutti, tranne che a me. E questo temo mi abbia resa ipercritica anche nei confronti di tutte le altre relazioni. Vediamole un po’.
Jess è lesbica, non fa coppia fissa, ma tutti, lei compresa, non perdono mai occasione di fare battute e allusioni sulla sua sessualità. Sam è una ragazza madre che ha dovuto affrontare mille difficoltà a causa di un’unica notte con un deficiente, ma comunque non fa che sognare di avere un uomo vicino che la protegga e le aggiusti il lavandino che perde. Per fortuna il suo personaggio subisce un’evoluzione e alla fine la sua storia d’amore è quella che ho preferito e per cui ho tifato per tutto il tempo.Dread mi incuriosiva moltissimo come personaggio, lo trovato assai interessante per i suoi modi pacati in contrasto con la fisicità importante, e mi intrigava il suo amore SPOILER
Alex come personaggio mi piace moltissimo, a partire dal suo aspetto fisico, così particolare, con la voluta asimmetricità del tatuaggio e i capelli rasati solo da un lato. Mi piace il suo carattere, anche il suo cinismo e la sua fermezza, che nascondono un passato in cui ha molto sofferto e un cuore che non si è ancora del tutto indurito. Mi piace anche la sua fragilità che fa capolino ogni tanto. Non mi piace invece quando sta con Jin, sono proprio una coppia che detesto. Colpa mia che non mi sono subito accorta che erano destinati a stare insieme, e quando l’ho capito era troppo tardi, perché già odiavo la loro relazione. Alla fine mi sono ritrovata comunque a sperare che finissero insieme, perché almeno avrebbero smesso di rompere con quel tira e molla insopportabile! Che poi, ok, si amano. Ma perché? Bo. Non si sa, sentono solo questa forte attrazione l’uno per l’altra. Ad un certo punto Jin lo esprime bene: Ti amo perché devo. Mah, non è proprio il tipo di storia d’amore che fa per me.
In generale comunque ho trovato fastidiosa una cosa: praticamente tutti i personaggi sono definiti dalle loro relazioni, e da single incallita quale sono la cosa non può che darmi fastidio, specie considerato che nessuna storia d’amore in questo libro si può definire “normale”. Alla fine quello che vive in modo più sano le sue relazioni è risultato Caine, il che è tutto dire! Oh, e anche SPOILER, anche la loro relazione è tutt’altro che normale, ma insieme mi piacciono molto!
Bene, scusate lo sfogo, ma ci voleva, perché per il resto il libro mi è piaciuto tanto ed è stato estremamente frustrante incappare in quelle noiosissime pagine tra Jin e Alex ogni volta che la storia si faceva più incalzante, e io volevo sapere che ne era stato degli altri personaggi! Lo stile infatti di quest’autrice mi è piaciuto, mi ha conquistato con la trama, l’ambientazione e la splendida protagonista (che, come ho detto, quando non ci si mette in mezzo quell’idiota di Jin mi piace tantissimo!). Ci sono un sacco di citazioni cinematografiche e ad un’appassionata come me fanno sempre piacere, e la storia è coinvolgente sia nei momenti d’azione che in quelli di “calma”. E del bellissimo background ho già ampiamente parlato. Mi piace anche il fatto che la fine del libro ci lascia ancora con misteri da svelare e curiosità da soddisfare. Per esempio, il tatuaggio di Alex, che rappresenta? Oppure la misteriosa profezia (su cui io ho qualche ideuzza…) che ancora non abbiamo compreso appieno…
La copertina la trovo meravigliosa! Oltre ad essere un bellissimo disegno ci permette di vedere la splendida Alex in tutta la sua bellezza ed eccentricità! Anche il titolo, sebbene molto semplice, mi piace molto: Onislayer sta per “sterminatore di oni” che è appunto quello che sono Alex, Jin e gli Eredi.
Commento generale.Un bellissimo romanzo, un urban fantasy davvero originale che affronta una mitologia (quella giapponese) solitamente poco esplorata, ma molto interessante. La storia è piacevole e coinvolgente, e arrivata agli ultimi capitoli non riuscivo davvero mettere giù il libro! Peccato che la storia d’amore tra i due protagonisti non fosse di mio gradimento, perché questo mi ha fatto abbassare di una stellina il voto e probabilmente mi ha anche condizionato nei confronti delle altre relazioni e dei personaggi in generale. Il libro è comunque molto bello e spero proprio che esca presto un seguito!
Link alla recensione
Voto: 8/10

Avrebbe voluto fare parte di quella schiera di persone inconsapevoli, avrebbe voluto sedersi a uno di quei tavoli apparecchiati o sprofondare in uno di quei divani. ma ciascuno di loro, di quei volti sconosciuti che in quel momento invidiava, si portava dietro la sua piccola fetta di dolore. Ognuno di loro aveva battaglie da combattere e ostacoli da superare. In questo non erano diversi da lei, ne era certa.Un fantasy davvero originale che spazia in un folklore solitamente poco esplorato da questo genere. Purtroppo non gli ho potuto dare il punteggio pieno perché un aspetto in particolare non mi è piaciuto, ma di sicuro è proprio un bel libro, e non vedo l’ora che esca il seguito!
Gli oni sono demoni che nascono quando gli spiriti dei morti in cerca di vendetta abitano corpi umani. La vendetta in questione è quella Oda, guerriero tradito secoli orsono che ora perseguita gli eredi di coloro che gli voltarono le spalle. Questi Eredi, che nel XVII secolo si sono trasferiti nel nuovo mondo, vivono a Fairport guidati una uno Shogun del clan dei Nobunaga, che li protegge da Oda anche grazie al legame che stabilisce sposandosi con una donna del clan Mitsuhide. E’ così da sempre, ma non per questo la cosa risulta più facile da accettare per Jin, un ventitreenne futuro Shogun che proprio non riesce a darsi pace all’idea di sposare Beth, la sorella della sua ex fidanzata Asami, fuggita tre anni prima proprio il giorno del loro fidanzamento.
Che fatica riuscire a riassumere in maniera esaustiva ma non spoilerante la trama di questo romanzo! Mi è uscita più lunga di quanto volessi, eppure sento di non aver spiegato ancora bene di cosa parla questo libro. Permettetemi quindi di dilungarmici ancora un po’. Il fulcro su cui ruota tutta la vicenda sono gli oni, antichi demoni giapponesi che per agire sul piano fisico hanno bisogno di corpi da abitare, chiamati portatori. Un po’ come di demoni in Supernatural, visto che come spiriti sono sottoforma di fumo e anche il modo che hanno di entrare nei corpi (dalla bocca) è simile. I protagonisti del libro sono onislayer, sterminatori di oni, gli unici a conoscenza della presenza di questi demoni nel nostro mondo, perché gli oni cercano proprio loro. E sono anche gli unici che sono in grado di ucciderli. Su questo sottofondo seguiamo le vicende, che si dipanano in pochi giorni, del futuro Shogun Jin, di Alex, una degli Eredi fuggita da Fairport tre anni prima che ora è tornata, e altri amici, nemici e collaboratori, compresi alcuni “civili”, come gli Eredi chiamano tutti quelli che non sono a conoscenza degli oni. Poi c’è l’FBI, le onibaba (streghe veggenti) e non manca anche una misteriosa profezia. Insomma, di roba ce n’è proprio tanta, e devo dire tutta parecchio interessante.La storia mi ha preso moltissimo, verso la fine non riuscivo più a smettere di leggere! Peccato che, essendo il primo romanzo di una serie, ad un certo punto l’azione subisce un improvviso arresto e SPOILER, per avere ancora avventure da affrontare nel capitolo successivo. Sebbene il romanzo si possa anche considerare autoconclusivo, ci lascia quindi comunque con molta curiosità su cosa succederà dopo, e anche con molte domande ancora senza senza risposta.
L’ambientazione è senza dubbio la cosa che mi è piaciuta di più in questo romanzo. Non tanto il luogo preciso in cui si svolgono le vicende (Fairport, nello stato di New York) ma più che altro la tradizione giapponese da cui proviene la componente fantasy. Ho già parlato di oni & simili, quindi non mi dilungo ancora, ma ho trovato questo aspetto veramente molto affascinate, sicuramente anche perché è un mondo che non conosco per niente e un tipo di mitologia a cui non sono abituata. Altra cosa che ho apprezzato molto è che tutto questo mondo ci viene mostrato pian piano, senza spiegoni noiosi, ma anche senza quella sensazione di non capire niente che capita in libri di questo tipo.
I personaggi sono purtroppo invece la nota dolente, per quanto mi riguarda, di questo romanzo. All’inizio era solo Jin a starmi antipatico. Ci viene presentato come un depresso che sta sempre a piangersi addosso, e rimane tale per tutto il libro (ad un certo punto lo dice pure che gli sembra doveroso farlo!) mostrandoci però anche alti suoi lati negativi, perché quando finalmente smette di frignare diventa prepotente e presuntuoso. Ora, ovviamente, ha anche non pochi lati positivi, non lo nego, però a me sono rimasti impressi solo quelli negativi. Gli altri personaggi all’inizio mi piacevano un po’ tutti, ma quando entrano in gioco le loro relazioni, subito ho cominciato a detestarli. Ed ecco allora forse chiarita un po’ la cosa: io ho problemi con le relazioni. Perché leggendo i commenti in giro la storia d’amore principale in questo libro è piaciuta a tutti, tranne che a me. E questo temo mi abbia resa ipercritica anche nei confronti di tutte le altre relazioni. Vediamole un po’.
Jess è lesbica, non fa coppia fissa, ma tutti, lei compresa, non perdono mai occasione di fare battute e allusioni sulla sua sessualità. Sam è una ragazza madre che ha dovuto affrontare mille difficoltà a causa di un’unica notte con un deficiente, ma comunque non fa che sognare di avere un uomo vicino che la protegga e le aggiusti il lavandino che perde. Per fortuna il suo personaggio subisce un’evoluzione e alla fine la sua storia d’amore è quella che ho preferito e per cui ho tifato per tutto il tempo.Dread mi incuriosiva moltissimo come personaggio, lo trovato assai interessante per i suoi modi pacati in contrasto con la fisicità importante, e mi intrigava il suo amore SPOILER
Alex come personaggio mi piace moltissimo, a partire dal suo aspetto fisico, così particolare, con la voluta asimmetricità del tatuaggio e i capelli rasati solo da un lato. Mi piace il suo carattere, anche il suo cinismo e la sua fermezza, che nascondono un passato in cui ha molto sofferto e un cuore che non si è ancora del tutto indurito. Mi piace anche la sua fragilità che fa capolino ogni tanto. Non mi piace invece quando sta con Jin, sono proprio una coppia che detesto. Colpa mia che non mi sono subito accorta che erano destinati a stare insieme, e quando l’ho capito era troppo tardi, perché già odiavo la loro relazione. Alla fine mi sono ritrovata comunque a sperare che finissero insieme, perché almeno avrebbero smesso di rompere con quel tira e molla insopportabile! Che poi, ok, si amano. Ma perché? Bo. Non si sa, sentono solo questa forte attrazione l’uno per l’altra. Ad un certo punto Jin lo esprime bene: Ti amo perché devo. Mah, non è proprio il tipo di storia d’amore che fa per me.
In generale comunque ho trovato fastidiosa una cosa: praticamente tutti i personaggi sono definiti dalle loro relazioni, e da single incallita quale sono la cosa non può che darmi fastidio, specie considerato che nessuna storia d’amore in questo libro si può definire “normale”. Alla fine quello che vive in modo più sano le sue relazioni è risultato Caine, il che è tutto dire! Oh, e anche SPOILER, anche la loro relazione è tutt’altro che normale, ma insieme mi piacciono molto!
Bene, scusate lo sfogo, ma ci voleva, perché per il resto il libro mi è piaciuto tanto ed è stato estremamente frustrante incappare in quelle noiosissime pagine tra Jin e Alex ogni volta che la storia si faceva più incalzante, e io volevo sapere che ne era stato degli altri personaggi! Lo stile infatti di quest’autrice mi è piaciuto, mi ha conquistato con la trama, l’ambientazione e la splendida protagonista (che, come ho detto, quando non ci si mette in mezzo quell’idiota di Jin mi piace tantissimo!). Ci sono un sacco di citazioni cinematografiche e ad un’appassionata come me fanno sempre piacere, e la storia è coinvolgente sia nei momenti d’azione che in quelli di “calma”. E del bellissimo background ho già ampiamente parlato. Mi piace anche il fatto che la fine del libro ci lascia ancora con misteri da svelare e curiosità da soddisfare. Per esempio, il tatuaggio di Alex, che rappresenta? Oppure la misteriosa profezia (su cui io ho qualche ideuzza…) che ancora non abbiamo compreso appieno…
La copertina la trovo meravigliosa! Oltre ad essere un bellissimo disegno ci permette di vedere la splendida Alex in tutta la sua bellezza ed eccentricità! Anche il titolo, sebbene molto semplice, mi piace molto: Onislayer sta per “sterminatore di oni” che è appunto quello che sono Alex, Jin e gli Eredi.
Commento generale.Un bellissimo romanzo, un urban fantasy davvero originale che affronta una mitologia (quella giapponese) solitamente poco esplorata, ma molto interessante. La storia è piacevole e coinvolgente, e arrivata agli ultimi capitoli non riuscivo davvero mettere giù il libro! Peccato che la storia d’amore tra i due protagonisti non fosse di mio gradimento, perché questo mi ha fatto abbassare di una stellina il voto e probabilmente mi ha anche condizionato nei confronti delle altre relazioni e dei personaggi in generale. Il libro è comunque molto bello e spero proprio che esca presto un seguito!
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Published on June 06, 2014 13:50


