Paola Caridi's Blog, page 63
August 1, 2016
Finita una stagione. Purtroppo
Roberto Alajmo ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di direttore del Teatro Biondo di Palermo. A me dispiace molto, per Palermo e per la Sicilia. Sono certa che Roberto abbia ponderato una decisione che chiude tre anni a loro modo storici, anni che hanno segnato la storia di Palermo e della partecipazione dei palermitani all’offerta culturale.Read more
Published on August 01, 2016 13:51
July 22, 2016
Tutta la tragedia del mondo
E’ possibile che tutta la tragedia del mondo passi attraverso l’immagine del simulacro di un uomo crocefisso? Un simulacro di quelli che riempiono la provincia italiana, la vera periferia dell’Italia. Simulacro vilipeso, semidistrutto… E’ possibile vedere qui, in questo oggetto la tragedia di tutto il mondo, oltre le fedi? La tragedia morale e fisica delRead more
Published on July 22, 2016 05:01
July 16, 2016
E se andassimo in clausura?
Ci sarebbe bisogno di un po’ di ipermetropia, e di distacco dal mondo. Non è possibile, certo. Quello che è certo, invece, è la bulimia delle informazioni. Ingurgitiamo le informazioni che qualcuno dissemina attraverso algoritmi e simili aggeggi su Facebook e altri social. Ingurgitiamo notizie, foto, video e crediamo sia necessario reagire subito. Come seRead more
Published on July 16, 2016 01:21
July 7, 2016
Dissenso egiziano in & out, su Lo Straniero
Lo Straniero decide di chiudere. Una voce importante della cultura italiana si spegne. Di certo, dalla sua pianta ne nasceranno altre, più forti. È forse questo il motivo recondito per cui Goffredo Fofi ha deciso una soluzione così drastica? Potare la pianta perché cresca più forte? In fondo, già stava succedendo: il dibattito culturale inRead more
Published on July 07, 2016 23:41
Il punto di non ritorno
“Prima o poi, ci scappa il morto”. Una frase a mezza bocca, per non svegliare i cattivi spiriti. E non evocare parole della nostra storia, lontana, diversa e archiviata: squadracce, spedizioni punitive, prenderne uno per educarne cento. Prima o poi…. Dà il senso del tempo che scorre, dei grani di sabbia che riempiono la clessidra.Read more
Published on July 07, 2016 02:37
July 4, 2016
Eid Mubarak, soprattutto oggi
Una lunga striscia di sangue, tra Ramadan e Eid al Fitr, tra Dakha e Baghdad, e Medina e Qatif e Gedda, e Istanbul. Ancora più forte, dunque, l’abbraccio ai miei amici musulmani. I laici e i meno laici, i più devoti e i molto devoti. Un abbraccio forte, qui in Italia, a Gerusalemme e alRead more
Published on July 04, 2016 15:30
July 2, 2016
Dhaka: le parole sono fondamentali! – con noterelle a margine
Pillole di radio, tra stanotte e stamattina: “Diplomatici occidentali”. Ma erano in gran parte imprenditori. Ed erano italiani e giapponesi. I giapponesi sono occidentali? Sono forse filo-occidentali? “Ma allora ci chiediamo, come si chiede il premier del Bangladesh, che musulmani sono questi?” Il premier del Bangladesh è una donna (e in Italia ancora non ciRead more
Published on July 02, 2016 04:22
Dhaka: le parole sono fondamentali!
Pillole di radio, tra stanotte e stamattina: “Diplomatici occidentali”. Ma erano in gran parte imprenditori. Ed erano italiani e giapponesi. I giapponesi sono occidentali? Sono forse filo-occidentali? “Ma allora ci chiediamo, come si chiede il premier del Bangladesh, che musulmani sono questi?” Il premier del Bangladesh è una donna (e in Italia ancora non ciRead more
Published on July 02, 2016 04:22
June 29, 2016
“Dammi la mia libertà…”
Ho ritrovato negli archivi un articolo che avevo pubblicato su “Diario della Settimana” 14 anni fa. Era il 2002, e vivevo in Egitto. L’articolo era dedicato ai due miti egiziani, Umm Kulthoum e Gamal Abdel Nasser, nel 50esimo anniversario della Rivoluzione dei Giovani Ufficiali. Ora, anno domini 2016, è Al Atlal (Le Rovine), uno deiRead more
Published on June 29, 2016 04:00
June 25, 2016
Da Irhal al Carcere a Colori
Sull’ultimo numero de Lo Straniero, fondato da Goffredo Fofi, potete leggere un mio articolo sulla diaspora egiziana. Questione ancora poco affrontata, eppure importante per quello che succede, sotto il tappeto e nel silenzio, nell’Egitto di Al Sisi. Molti, dei rivoluzionari, sono nelle città europee. E’ facile seguire la produzione scientifica, artistica, la vita di alcuni di loro.Read more
Published on June 25, 2016 08:38


