Alessandro Bonino's Blog, page 22

January 19, 2011

Lettera di addio

Carissimo,

sei stato con me ovunque, in Italia e all'estero, sei stato con me in Abruzzo e in Sardegna, sei stato con me in Belgio e in Veneto, ma è arrivato il momento di separarci. Lo so che mi sono comportato con te come ci si comporta con cose a cui tieni poco, ma sappi che sono stati momenti indimenticabili. Mi sono specchiato con te nei migliori e nei peggiori alberghi, e tutto questo non lo dimenticherò mai. Oggi spremo con fatica gli ultimi centilitri di te e poi ti seppellirò nel generico. Mi spiace tanto. Tolleravo poco, in verità, il tuo essere in gel, di quel colore verde brillante, chissà cosa avevi dentro, mi chiedevo ogni volta che ti avevo in bocca, chissà perché spesso vi fanno colorati, mi chiedo sempre, per me è incomprensibile. Comunque grazie di tutto, è stato bellissimo, ma, mi spiace dirlo, morto un papa se ne fa un altro. Questa volta bianco, ché non se ne può più. Addio.

Con riconoscenza,

Alessandro




1 like ·   •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on January 19, 2011 00:22

January 14, 2011

Poesia delle olive

Mi piacciono

le olive.


Mi ricordano

mio zio.


Sarà il colore.




 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on January 14, 2011 00:42

January 13, 2011

Sono una persona orribile /26

Ogni tanto, quando ho delle riunioni su skype, mentre si parla colgo l'occasione per tagliarmi le unghie dei piedi. Nessuno si accorge mai di niente.




1 like ·   •  3 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on January 13, 2011 07:06

January 10, 2011

Sono una persona orribile /25

Tutte le volte che mi soffio il naso, guardo dentro il fazzoletto. E, tutte le volte, mi viene in mente l'adriatico.




 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on January 10, 2011 07:54

January 7, 2011

Vi volevo raccontare della mia malattia e altre amare riflessioni

Proverbio: Scherza coi fanti ma lascia stare gli alpini.

Dopo che ho letto questo proverbio alla mia morosa lei mi ha chiesto se mi poteva lasciare.

Le ho spiegato che si trattava di un'amara riflessione sugli alpini che muoiono nei teatri di guerra ma non è servito a niente.


Se non era per oggi, ché bisogna andare a lavorare, sarei stato in pigiama da mercoledì sera fino a lunedì mattina. È che sono malato. Molto malato. Ho un'influenza, o qualcosa di simile. Non le prendo mai, le malattie, ma stavolta sì, l'ho presa, e ho deciso che è la mia malattia. Dico, lasciami qui sul divano, io con la mia malattia. Mi dice Vieni a letto, io le dico no, lasciami morire qui, con la mia malattia.


Ieri ho usato della candeggina. È stato bellissimo.




 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on January 07, 2011 01:00

January 5, 2011

L'inaspettata connessione tra la rucola e le scie chimiche

Mi hanno regalato un libro dove ci son raccolti degli scritti di Enrico Vaime. Il primo di questi scritti si chiama Quando la rucola non c'era, in cui dice che una volta la rucola non c'era. È vero.

Io c'ero, quando la rucola non c'era, e fino a dieci quindici anni fa non l'avevo mai neanche sentita nominare. Mi son detto sarà mica una pianta da laboratorio che l'han prodotta, che ne so, alla Bayer, alla fine degli anni ottanta per farci prendere delle malattie così poi dobbiamo comprare le loro medicine per curarci? Chi lo sa. Secondo me sì.

Wikipedia dice che la rucola è conosciuta fin dai tempi antichi. Adesso vado a correggere. Perché se dice che è conosciuta fin dai tempi antichi e io quando la rucola non c'era c'ero già vuol dire che io son più vecchio della rucola, e, scusatemi, non è un affronto mica da poco per un uomo che già ha i suoi problemi con l'affrontare il tempo che passa, l'incanutimento, la senescenza, quella roba lì.

Dice Wikipedia: Le foglie sono state scoperte in un paesino di Bologna a scopo culinario e apprezzate per il loro sapore deciso. Cosa vuol dire? Niente, non vuol dire niente, un paesino di Bologna. È qua che si capisce la svista di quelli della Bayer o magari della Menarini, o della Roche, o chi per loro. È un complotto, per farci credere che la rucola sia una roba che si trova in natura da millenni, e invece si son dimenticati questo pezzo di frase, Le foglie sono state scoperte in un paesino di Bologna a scopo culinario e apprezzate per il loro sapore deciso, che volendo, come frase, ci può dire molto, sulla scoperta, o meglio, l'invenzione della rucola. Bisogna investigare. Secondo me la rucola è coeva alle scie chimiche. È ovvio, le scie chimiche son fatte per controllarci, non c'è niente da dire, una volta non c'erano e adesso ci sono, son cose che si sanno anche se facciamo finta di non saperlo, non vogliamo ammetterlo neanche con noi stessi, ma è un complotto mondiale, le scie chimiche son fatte di metallo e come fanno a star su non lo so, ma d'altronde anche gli aerei son fatti di metallo e stanno su, che discorsi sono.




 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on January 05, 2011 00:57

January 4, 2011

101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello

Esiste un libro che si chiama 101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello. Ve lo riassumo in breve: le donne ragionano con il cervello perché non hanno il pisello.




 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on January 04, 2011 01:43

January 2, 2011

Stappano lo spumante e non sanno quello che fanno

C'è gente che scrive Benvenuti nel 2011! Come se loro ci fossero sempre stati.

Comunque l'altra sera eravam lì che aspettavamo l'inizio dell'anno, eravam proprio lì per quello, a un certo punto suona il telefono, era Carlo Conti. Diceva che secondo le sue rilevazioni eravamo in ritardo di diciassette secondi a stappare lo spumante e che dovevamo metterci in regola al più presto. Allora abbiam fatto. Che poi magari c'era da pagare una penale.

Alle due dormivo, suona il telefono, era di nuovo Carlo Conti, ha detto che ha verificato e che per quest'anno lascia correre, però per l'anno prossimo ci conviene rigar dritto.




 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on January 02, 2011 04:46

January 1, 2011

Un'analisi antropologica della festa di capodanno

Capodanno mi sembra una festa in cui tutti amano infilare corpi convessi in corpi concavi. Pensateci: il cibo nella bocca, liquidi, meglio se alcolici, sempre nella bocca, petardi nei cassonetti. Poi ci sono anche altri modi per festeggiare il capodanno infilando corpi convessi in corpi concavi, modi che personalmente prediligo, ma questo blog non è abbastanza concavo per infilarceli.

Poi, mi hanno chiesto se è vero che mi bevo due bicchieri di grappa ogni mattina. Sì, è vero. Prima ne bevevo tre ma ho dovuto ridurre. Questioni di budget.

Adesso mi hanno detto che c'è una grappa all'hard-discount che può sostituire la Nardini, facendoci la bocca. Dicono che all'inizio è dura ma poi ci si abitua. Così magari col risparmio mi posso comprare dei petardi.




 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on January 01, 2011 09:05

December 31, 2010

L'uomo che ha qualcosa meno degli altri

La mia morosa mi ha regalato un rasoio. Insieme c'è un accessorio che si chiama accessorio "barba di due giorni". Come uomo mi sento poco gratificato, perché a me ci va una settimana, a farla crescere lunga così. Poi comunque dipende dalla luna, dice Frate Indovino. All'uomo non glielo puoi mica dire, che ha la barba che gli cresce più lentamente degli altri, perché l'uomo è competitivo, se uno si sveglia la mattina, si fa la barba e pensa che la barba gli cresce meno degli altri, già subito appena sveglio gli viene la depressione e corregge il caffè con delle grappe. Che poi magari lo faceva già prima. Io per esempio è un anno che la mattina prendo il caffè e subito dietro due bicchieri di Nardini. Nessuno si è mai accorto di niente. Tranne quando mi viene il singhiozzo, ché lì è problematico. Però sto bene, in generale, abbastanza bene, salvo che mi son accorto, per via dell'accessorio "barba di due giorni" che davano nella confezione del rasoio nuovo, che ho la barba che mi cresce meno degli altri. Chissà il pisello, mi dico. All'uomo, se gli dici che ha qualcosa meno degli altri, pensa subito al suo pisello. Io, tutte le mattine, me lo guardo. Non mi sembra male. Ci avrà i suoi difetti, ma è un buon compagno.




 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on December 31, 2010 00:39