Alessandro Bonino's Blog, page 19

April 5, 2011

La morale è sempre quella

Domenica ero lì che dormivo sul balcone al sole, era bellissimo, stavo leggendo un libro e mi son addormentato, veramente una gioia star lì a leggere con il sole sulla faccia e poi addormentarsi. Dopo un po' mi ha svegliato Stefano, che mi ha chiamato per chiedermi se ero d'accordo su un pensiero che gli era venuto. Poi mi son riaddormentato, e m'ha risvegliato Betta che da dentro mi diceva di mandare un messaggio a Stefano per dirgli non so più cosa.

Ho pensato che alla fine la morale è sempre la stessa, chi mina la mia tranquillità siete sempre voi umani.




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Published on April 05, 2011 02:01

April 1, 2011

Ciao sono Dio (amore mio)

Io, da bambino, sulla spiaggia, mentre giocavo distrattamente con la sabbia, facevo dei discorsi tra me e me in cui immaginavo che quei singoli granelli di sabbia che venivano distrattamente sballottati dalle mie mani fossero dei mondi, e che il nostro mondo non fosse altro che un granello di sabbia che fosse a sua volta sballottato distrattamente da un bambino grandissimo che giocava con la sabbia mentre era lì sulla spiaggia a non fare niente e lui poteva essere il Dio di questo nostro universo mentre io potevo essere il Dio dell'universo contenuto nei granelli di sabbia che poi a loro volta dentro un pianeta nel loro universo avrebbero avuto un bambino che giocava con dei granelli di sabbia e lui sarebbe stato il Dio degli universi contenuti in quei granelli e così via. Io sarei stato il Dio(x) dell'universo(x-1), avrei avuto un Dio(x+1) che giochicchiava con il nostro universo(x), eccetera (ho messo la x per far vedere che non ho la presunzione di pensare che il nostro universo sia l'elemento centrale della serie, anzi, secondo la mia ipotesi la serie potrebbe essere infinita, quindi non avere alcun centro, ciao amore, visto che non mi metto sempre al centro dell'universo?).

Ce l'ho sempre avuto dentro questo pensiero, anche se poi si è modificato con il modificarsi delle mie nozioni sul mondo, e pian piano non pensavo più che il granello di sabbia potesse essere un mondo, ma che lo potessero essere le sue componenti; via via immaginavo che gli atomi da cui era costituito potessero essere universi, oppure che lo potessero essere le parti costitutive degli atomi, i protoni, gli elettroni, i neutroni, che poi a loro volta erano costituiti da qualcos'altro, non chiedetemi cosa che mi son dimenticato, ma mentre studiavo mi tornava in mente questo pensiero e mi chiedevo chissà quale parte di atomo potrebbe essere un universo e mi chiedevo se poteva essere qualcosa con una polarità positiva o una polarità negativa e non sapevo, non mi sapevo rispondere, ma secondo me aveva senso sapere se l'universo, il nostro universo, poteva essere positivo o negativo, e l'altra sera m'è venuto da pensarci di nuovo, e ho pensato di chiedere lumi al mio astrofisico di fiducia, Amedeo Balbi: gli ho mandato una mail dove gli chiedevo

Ma secondo Lei, Balbi, l'universo, che polarità ha?

Lui mi ha risposto

In che senso?




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Published on April 01, 2011 00:27

March 30, 2011

Una vita frizzante

Dicevo che scrivere un diario della giornata ti tira fuori delle cose che non sapevi neanche di avere vissuto, e che da ogni giornata, anche la più normale, in cui ti sembra che non sia successo niente, vengon fuori delle cose, se le scrivi, che non ti accorgevi neanche che ti fossero capitate, cose che non ti sarebbe neanche passato per la mente che potessero avere un valore, di per sé. Sarebbe bello scrivere tutti i giorni un diario, un diario come ho scritto quel giorno là, in cui, ripercorrendo una mezza giornata qualunque, ho scritto dodici cartelle densissime, sarebbe bello sì, solo che uno deve scegliere, perché scrivere un diario porta via del tempo, e se uno si mettesse lì la mattina a scrivere il diario della sua giornata sarebbe il diario di uno che tiene un diario, e magari sarebbe interessante anche quello, non lo so, però a occhio mi pare che bisogni fare una scelta, o tenere un diario, o vivere, e io, a pensarci, non so bene cosa scegliere, perché di primo acchito, così, direi che sarebbe meglio vivere, ma poi anche tenere il diario di uno che tiene un diario non mi sembra un'idea malvagia. Magari poi anche quella di chi tiene un diario può essere, o sembrare, una vita frizzante, chi lo sa.




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Published on March 30, 2011 01:25

March 29, 2011

Da lontano e da vicino

Ci son dei giorni che ti sembra che sian giornate beige, che non capiti niente, ma poi se ti metti a dire Adesso scrivo tutto quello che mi capita, che faccio che penso e che dico in questo giorno qui, vengon fuori da queste giornate decine di cartelle scritte fittissime e piene di cose che possono essere anche interessanti, e una volta che ti sei messo a scrivere diligentemente un diario minuzioso di una giornata pensi che non lo puoi più dire che è stata una giornata vuota, una giornata beige, una giornata dove non è successo niente, e anche se fosse stata una giornata in cui tu sei stato tutto il tempo, mettiamo, sdraiato su un letto d'ospedale, se vai a ben guardare di cose te ne sono capitate, e se dovessi scriverle tutte, e se dovessi scrivere anche le cose che hai pensato, lo vedresti, che non è vero, che non è successo niente. Da lontano sembran giornate beige, da vicino poi invece ci son mille puntini colorati. A volte se guardi bene fanno anche un disegno.




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Published on March 29, 2011 01:14

March 23, 2011

Sono una persona orribile /32

Non capisco come è successo. Son due giorni che lei è fuori e il frigo si è già trasformato in un frigo da uomo. Solo roba da bere.




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Published on March 23, 2011 00:47

March 21, 2011

È così facile

Cosa vuol dire, mi dici, cosa vuol dire? Non lo so cosa voglia dire, che domande sono. Sembra a volte che io dica le cose sapendo cosa dico ma no, ma cosa pensi, che io sappia tutto quel che dico? Ma no ma che senso ha, se io sapessi tutto quel che dico sarei un genio, e se dovessi sapere tutto quel che dico passerei la vita a star zitto, zitto e muto, tutto il tempo, rannicchiato in un angolino, lasciatemi stare, direi, lasciatemi stare, non so niente, e invece bisogna pur vivere una vita sociale, bisogna pur chiacchierare, far della conversazione con la gente, e dici delle cose, buongiorno buonasera, come sta sua nipote, dicono che pioverà, ma son cose che non sai, non lo sai se pioverà, sai solo che te l'ha detto uno che l'ha sentito al telegiornale regionale, e tu le dici così, per far della conversazione, senza pensare che poi la signora andrà in giro e dirà che piove, e per lei la sua fonte sarai tu, che a tua volta l'hai saputo da uno che probabilmente l'ha saputo dal telegiornale regionale, o che magari l'ha saputo da uno al bar a cui fa male l'alluce, e se gli fa male l'alluce è segno inconfutabile, lui dice, è segno inconfutabile che pioverà, o che magari l'ha saputo da chissà dove, magari ha visto delle gocce per terra e ha pensato che cominciava a piovere, e magari invece era solo la signora del piano di sopra che bagnava i fiori, e da una che bagnava i fiori poi dopo tutta la città si aspetta che piova, cosa ci vuoi fare, bisogna pur conversare. Poi però ci son delle volte che è meglio stare zitti, ma questo è un altro discorso, qui si sta facendo un discorso generico, generale, sul vivere sociale, sul buon vicinato e sul voler bene al prossimo: al prossimo, per volergli bene, non c'è dubbio, bisogna dirgli delle cazzate. È così facile.




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Published on March 21, 2011 02:11

March 18, 2011

La mitopoiesi dei biscotti

Ieri sera ero da solo a cena, ho mangiato, e poi dovevo far dei lavori al computer, mi son messo lì a farli e mentre bevevo del dolcetto e mangiavo dei biscotti che mi son comprato. 169 calorie ciascuno, c'era scritto. Ne ho mangiati dodici, cioè tutti.

Comunque a me piace molto l'ignoranza. Mi piace proprio come gusto personale, su tante cose è molto meglio essere ignoranti che saperne molto, io lo so che adesso ci saran degli scienziati che ti diran che il saperne molto non ti toglie la poesia delle stelle notturne o della caduta delle foglie d'autunno, io lo capisco e son anche d'accordo, ma ci son alcune cose su cui secondo me è meglio essere ignoranti, non dico che si stia meglio a essere ignoranti, o forse lo dico, che certe volte è anche vero, ma il motivo per cui mi piace molto l'ignoranza è poterti fare delle piste mentali sul perché e il percome delle cose senza basarti sui fatti o sulle leggi di natura, chi se ne frega delle leggi di natura, inventiamoci delle storie, facciam mitopoiesi, viva la mitopoiesi, e abbasso quelli che poi mentre tu ti fai le tue piste ti voglion spiegare come le cose stan davvero, ma chi si credono di essere, nemici del progresso, corruttori della fantasia umana, stitici gelosi. L'ho detto che eran buoni, i biscotti? Anche un po' mitopoietici.




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Published on March 18, 2011 02:42

March 16, 2011

Sono una persona orribile /31

La faccia del mio cliente che qualche anno fa si è comprato una Chrysler grandissima, quando gli ho fatto notare che adesso è praticamente una Fiat.




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Published on March 16, 2011 03:27

March 15, 2011

Volevo dire che a me m'ha salvato la rete

L'altro giorno ero a Bologna, dovevo tornare a casa, dovevo fare il biglietto del treno, mi son accorto che avevo dieci euro nel portafoglio. Avevo il bancomat, intanto. Ma poi nelle biglietterie automatiche il bancomat non me lo accettava, diceva transazione negata, stranissimo, visto che a Fabriano, dov'ero la mattina, me l'aveva accettato tranquillamente. Ho provato a andare al bancomat a prelevar dei contanti, non mi dava neanche i contanti. Ho provato con la carta di credito, mi chiedeva un pin che non so se ho mai avuto. Poi m'è venuta l'idea di mandare un messaggio su twitter, dire ragazzi son qua a Bologna centrale, mi servono trentacinque euro e ottanta per fare il biglietto per tornare a casa, se qualcuno me li porta io domani gli faccio un bonifico, ma ho pensato che era meglio prima andare a vedere se in biglietteria, quella vera, dove ci son gli umani, riuscivo a pagare con la carta di credito, e dopo un quarto d'ora di coda son riuscito a passare, e son riuscito a pagare. Volevo dire che a me m'ha salvato la rete, e invece no.




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Published on March 15, 2011 04:35

March 10, 2011

Quel punto lì

C'è un punto in cui il pane non è più morbido ma non è ancora duro, c'è quel punto lì in cui riesci a tagliare delle fette sottilissime senza che si sbricioli, ecco, quando il pane è in quel punto lì, io taglio il pane, mi sembra una cosa bellissima.




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Published on March 10, 2011 02:40