Debora Parisi's Blog, page 14
October 5, 2020
Recensione completa di "Until September" della Crosseyed studio.
Rieccoci alla recensione definitiva, il mio giudizio finale sul gioco "Until September". Come ben sapete, avevo recensito la demo, ma ora posso finalmente darvi le mie impressioni sulla storia completa. Avviso che la recensione potrebbe contenere SPOILER MINORI. Ma prima di iniziare, voglio chiedervi: avete problemi di vista? Lentico potrebbe far al caso vostro: colliri e lenti a buon prezzo, adatte per ogni occasione. Parola di gatto!
Bene, ora possiamo parlare del nostro o la nostra protagonista sfortunato/a che verrà coinvolto/a in un mistero inspiegabile: apparentemente è costretto/a a rimanere nella città in quanto se provasse a lasciarla, verrebbe ricatapultato nel punto di partenza in un loop temporale. A complicare le cose è il fatto che tale fenomeno pare sia collegato alla sparizione di un ragazzo, Allen. Inizia quindi un'indagine dove il giocatore dovrà raccogliere gli indizi per capire come uscire da questo "anno della marmotta" e soprattutto scoprire la verità su Allen. Devo dire che l'intera storia mi ha fatto venire in mente Oxen Free e Life is Strange per le tematiche del loop temporale e il teen drama.
Until September non è solo un gioco di indagine, ma è anche un teen drama in un certo senso: i protagonisti sono ragazzi all'ultimo anno del liceo ( eccetto Leo) che sono alle prese con problemi di vari tipi, dall'accettazione del proprio orientamento sessuale alla solitudine sociale. Nonostante il clima più allegro di altre giochi con tematiche simili, ho apprezzato di come il gioco tratti in maniera delicata di problematiche pesanti ( come la molestia sessuale e l'omofobia). Inoltre il gioco rompe lo stereotipo dei generi, mostrando ragazzi sensibili (come Darren e Leo) che adorano colori tipicamente "femminili" (come Jay), donne predatrici sessuali (come la datrice di lavoro di Darren), madri anziane e tematiche lgbt. Ci sono diverse storie romantiche, con personaggi omosessuali, bisessuali o etero. A mio parere la romance più canonica è quella di Candice con la protagonista donna, non solo perché a prescindere dal rifiuto o meno, continuerà ad amarla, ma mi è parso che le due ragazze fossero legate da un "filo del destino".
Io mi sono affezionato subito ai personaggi, tant'è che alla prima route non ho volutamente messo insieme gli indizi perché non volevo trovare un colpevole tra di loro.
La tematica dell'indagine è stata resa bene, tramite il diario possiamo raccogliere indizi e svelare il mistero. Ho apprezzato la decostruzione della situazione della persona scomparsa: di norma la si vuole passare come una persona buona e pura, invece Allen è un personaggio particolare e problematico. In un certo senso mi ha ricordato la struttura di Twin Peaks, ovviamente però qui si parla di una persona scomparsa.
L'ambiente di sfondo è particolare, pare una fotografia resa ad acquerello, è uno stile che purtroppo non ha mezze stagioni in fatto di gusto, o ti piace o non ti piace. La struttua di gioco è simile a quella della demo, con i regali che potremmo alzare il livello di amicizia con un personaggio, mentre i comandi sono gli stessi delle graphic novel fatte con unity. Vi è però una differenza: non c'è il back. Ho pensato che tale scelta fosse dovuta al fatto che già la presenza dei loop permetteva di riavvolgere il tempo, un pulsante per tornare indietro rovinerebbe l'importanza delle scelte. Ho parlato con l'ideatrice del progetto ed effettivamente ho indovinato.
Ora passiamo alle due tematiche negative: il fatto che ci siano pochi focus sull'elemento romantico. Posso capire che si può finire il gioco senza avere una storia d'amore, ma vedendo il finale un minimo di peso poteva averla, soprattutto per lo sviluppo dei personaggi. Io personalmente ho seguito quattro storie d'amore: da donna con Noa, Candice e Jay, da uomo con Leo e devo dire che quelle che mi hanno preso di più delle tre sono la prima, la seconda e la quarta.
Il personaggio di Sayaka, sebbene sia abbastanza ben sviluppato, a volte nei suoi atteggiamenti mi è parsa lo stereotipo di un'attivista femminista, soprattutto nella scena del grido che pareva molto simile a una scena tipica di un manga o un anime. Per fortuna nelle parti in cui è Sayaka e non la maschera ch si è creata, il personaggio guadagna punti.
In conclusione, nonostante i difetti e il fatto che fosse il gioco d'esordio della casa produttrice, Until September mi ha colpito positivamente. Vi consiglio di darci un'occhiata su Steam.
"Until September" di CrossEyed: recensione completa.
Rieccoci alla recensione definitiva, il mio giudizio finale sul gioco "Until September". Come ben sapete, avevo recensito la demo, ma ora posso finalmente darvi le mie impressioni sulla storia completa. Avviso che la storia potrebbe contenere SPOILER MINORI. Ma prima di iniziare, voglio chiedervi: avete problemi di vista? Lentico potrebbe far al caso vostro: colliri e lenti a buon prezzo, adatte per ogni occasione. Parola di gatto!
Bene, ora possiamo parlare del nostro o la nostra protagonista sfortunato/a che verrà coinvolto/a in un mistero inspiegabile: apparentemente è costretto/a a rimanere nella città in quanto se provasse a lasciarla, verrebbe ricatapultato nel punto di partenza in un loop temporale. A complicare le cose è il fatto che tale fenomeno pare sia collegato alla sparizione di un ragazzo, Allen. Inizia quindi un'indagine dove il giocatore dovrà raccogliere gli indizi per capire come uscire da questo "anno della marmotta" e soprattutto scoprire la verità su Allen. Devo dire che l'intera storia mi ha fatto venire in mente Oxen Free e Life is Strange per le tematiche del loop temporale e il teen drama.
Until September non è solo un gioco di indagine, ma è anche un teen drama in un certo senso: i protagonisti sono ragazzi all'ultimo anno del liceo ( eccetto Leo) che sono alle prese con problemi di vari tipi, dall'accettazione del proprio orientamento sessuale alla solitudine sociale. Nonostante il clima più allegro di altre giochi con tematiche simili, ho apprezzato di come il gioco tratti in maniera delicata di problematiche pesanti ( come la molestia sessuale e l'omofobia). Inoltre il gioco rompe lo stereotipo dei generi, mostrando ragazzi sensibili (come Darren e Leo) che adorano colori tipicamente "femminili" (come Jay), donne predatrici sessuali (come la datrice di lavoro di Darren), madri anziane e tematiche lgbt. Ci sono diverse storie romantiche, con personaggi omosessuali, bisessuali o etero. A mio parere la romance più canonica è quella di Candice con la protagonista donna, non solo perché a prescindere dal rifiuto o meno, continuerà ad amarla, ma mi è parso che le due ragazze fossero legate da un "filo del destino".
Io mi sono affezionato subito ai personaggi, tant'è che alla prima route non ho volutamente messo insieme gli indizi perché non volevo trovare un colpevole tra di loro.
La tematica dell'indagine è stata resa bene, tramite il diario possiamo raccogliere indizi e svelare il mistero. Ho apprezzato la decostruzione della situazione della persona scomparsa: di norma la si vuole passare come una persona buona e pura, invece Allen è un personaggio particolare e problematico. In un certo senso mi ha ricordato la struttura di Twin Peaks, ovviamente però qui si parla di una persona scomparsa.
L'ambiente di sfondo è particolare, pare una fotografia resa ad acquerello, è uno stile che purtroppo non ha mezze stagioni in fatto di gusto, o ti piace o non ti piace. La struttua di gioco è simile a quella della demo, con i regali che potremmo alzare il livello di amicizia con un personaggio, mentre i comandi sono gli stessi delle graphic novel fatte con unity. Vi è però una differenza: non c'è il back. Ho pensato che tale scelta fosse dovuta al fatto che già la presenza dei loop permetteva di riavvolgere il tempo, un pulsante per tornare indietro rovinerebbe l'importanza delle scelte. Ho parlato con l'ideatrice del progetto ed effettivamente ho indovinato.
Ora passiamo alle due tematiche negative: il fatto che ci siano pochi focus sull'elemento romantico. Posso capire che si può finire il gioco senza avere una storia d'amore, ma vedendo il finale un minimo di peso poteva averla, soprattutto per lo sviluppo dei personaggi. Io personalmente ho seguito quattro storie d'amore: da donna con Noa, Candice e Jay, da uomo con Leo e devo dire che quelle che mi hanno preso di più delle tre sono la prima, la seconda e la quarta.
Il personaggio di Sayaka, sebbene sia abbastanza ben sviluppato, a volte nei suoi atteggiamenti mi è parsa lo stereotipo di un'attivista femminista, soprattutto nella scena del grido che pareva molto simile a una scena tipica di un manga o un anime. Per fortuna nelle parti in cui è Sayaka e non la maschera ch si è creata, il personaggio guadagna punti.
In conclusione, nonostante i difetti e il fatto che fosse il gioco d'esordio della casa produttrice, Until September mi ha colpito positivamente. Vi consiglio di darci un'occhiata su Steam.
August 24, 2020
Segnalazione "Il lungo inverno invincibile" di Silvia Tufano
Ciao a tutti, mici ed amici, oggi vorrei segnalarvi il libro "Il lungo inverno invicibile", romanzo fantastico di Silvia Tufano. Titolo: Il lungo inverno invincibile
Autore: Silvia Tufano
Collana: Mondi
Data di uscita: 22 giugno 2020
Pagine: 114
Prezzo di copertina: 14,00 euro
TRAMA
Il primo incontro tra i due protagonisti di questo romanzo non avviene in uno scenario idilliaco; malgrado ciò, Bob capisce subito di trovarsi di fronte a un bambino speciale, Robert. Il legame tra i due risulta subito palpabile e indissolubile, ma un lungo inverno – metaforico e non solo climatico – spinge il loro cammino su due percorsi paralleli. Le loro unicità e le loro storie si fondono in un vortice di affetto, amicizia e surrealismo, in una dimensione spazio-temporale senza limiti e oltre il tempo. Quanto di quello che avranno vissuto insieme, però, sarà realmente accaduto e quanto, invece, soltanto immaginato?
AUTRICE
Silvia Tufano è una pedagogista specializzata nel recupero del disagio sociale. Ha trascorso gran parte della sua esistenza a Napoli e provincia, dove ha lavorato a fianco degli ultimi e degli invisibili. Tra i suoi precedenti lavori figurano la raccolta di racconti brevi Il sole sorge a est (Aletti Editore, 2014) e il romanzo La pioggia si può bere. Si è aggiudicata quattordici premi letterari in Italia e all’estero. Artista poliedrica, è conosciuta anche negli Stati Uniti, con cui intrattiene rapporti lavorativi costanti dal 2016.
August 17, 2020
Recensione "Una spada tra luce ed oscurità" di Roberto Donini
Ciao a tutti, mici ed amici, oggi parleremo di un libro fantasy, scritto da Roberto Donino. Avviso che tale recensione potrebbe contenere spoilers.
Prima di iniziare a leggere, voglio chiedervi: avete problemi di vista? Lentico potrebbe far al caso vostro: colliri e lenti a buon prezzo e vi consiglio di non aspettare troppo, in quanto per tutto il mese d'agosto ci sarà la promozione sconto di tre euro senza spesa minima. Dovete semplicemente digitare il codice grazie3 durante l'acquisto!
Iniziamo con la trama:
Aron, un guerriero che non ha memoria del suo passato, si ritrova nel pieno di un duello con un misterioso avversario che è sul punto di sopraffarlo. Salvato dagli ultimi poteri della sua leggendaria spada, Eclissi, viene soccorso da alcuni contadini di passaggio. Ma, prima ancora che possa riacquistare le forze, l'orrore della guerra travolge lui e coloro che lo hanno salvato... E' così che, privato della sua arma, inizia per lui un viaggio tra disperazione e speranza, draghi e stregoni, decisioni inevitabili e scelte dolorose, alla ricerca dell'origine della sua nemesi, il cui ultimo fine sarà imparare la lezione più importante della sua vita e, nel contempo, salvare l'intero regno prima che il caos travolga ogni cosa...
L'elemento che ho apprezzato di più nella storia è il tema del doppio: Aron e Kros sono due facce della stessa medaglia, come il Dr. Jeckyll e Mr Hyde. Misha funge da filo conduttore per le due metà, un modo per far fluire il male nel bene e del bene nel male, un po' come la storia de Il Visconte Dimezzato, dove la relazione romantica è l'unico modo per far riunire le due metà.
Ho apprezzato anche la descrizione del mondo, in particolare la questione delle spade elementali. Ovviamente alle due metà corrispondono le spade di luce e tenebre.
La maggior parte dei personaggi è ben caratterizzata, sebbene penso che la storia d'amore tra Aron e Misha sia troppo frettolosa. Mi piacciono i fuochi lenti alle vampate di fiamme. Avrei preferito anche un maggiore approfondimento della relazione tra Aron e Kros, insomma, magari una riflessione sulla loro esistenza, sul fatto che magari è impossibile che esista un essere di solo male e un essere di solo bene. A mio parere avrebbe dato un'analisi migliore dei personaggi.
Ora passiamo agli elementi altri negativi: nella versione che ho letto sono presenti i pallini di fianco ai dialoghi. Personalmente l'ho trovato parecchio irritante. Uno dei personaggi inoltre cita "l'albero di Natale", ora so che tale usanza risale allo Yule e che molte feste cristiane siano nate da un sincretismo religioso, ma nella storia non si vede nemmeno un braccio di un crocifisso, quindi non credo si potrebbe citare la festività del Natale.
Ad ogni modo, nonostante le pecche, tale libro si merita un bel 7 su 10.
August 14, 2020
Intervista a Francesca Cappelli: scopriamo i retroscena de "L'altra anima della città".
Salve a tutti, mici ed amici, oggi come nostro ospite d'onore ci sarà Francesca Cappelli, autore del libro "L'altra anima della città" e per chi non si ricordasse, un suo racconto è presente nell'antologia Bestie d'Italia volume due.
Prima di iniziare a leggere, voglio chiedervi: avete problemi di vista? Lentico potrebbe far al caso vostro: colliri e lenti a buon prezzo e vi consiglio di non aspettare troppo, in quanto per tutto il mese d'agosto ci sarà la promozione sconto di tre euro senza spesa minima. Dovete semplicemente digitare il codice grazie3 durante l'acquisto!
Ora diamo la parola al nostro ospite:
1) Ciao Francesca, descriviti in tre parole. Fiamma, rivolta, canzone.Sono le parole più oneste a cui riesco a pensare. 2)Parlaci un po' di te e della tua passione per la musica e scrittura. Sbaglio, o hai anche un canale youtube? La musica mi accompagna fin dalla primissima infanzia. Suono la chitarra e studio canto da anni, ho un progetto folk, scrivo musiche per gli spettacoli della compagnia teatrale di cui faccio parte. La musica è un amore smisurato e molto istintivo. I miei pezzi li potete trovare qui: https://www.youtube.com/channel/UCvA-B3yRxFj3EyKVe1e016A/featuredLa scrittura è arrivata presto nella mia vita, intorno ai nove anni, ma ancora prima c'è stato l'amore per le storie. Tutt'ora raccontare una storia resta per me uno dei più grandi atti d'amore che si possano fare. Infatti sono anche master di gioco di ruolo. Alcune delle mie storie poi prendono forma di racconti e romanzi.
3) Com'è nata l'idea del tuo romanzo "L'altra anima della città"? Perché hai scelto proprio il tema della Memoria? Il romanzo nasce da un incontro di diverse cose. Prima di tutto c'è stata una storia inventata ai tempi delle medie con un'amica, una di quelle meravigliose avventure che giocavamo insieme, interpretando tutti i personaggi. Poi c'è la mia tendenza a immaginare altri mondi e altri volti dietro i luoghi della mia quotidianità: è successo anche con Firenze. Infine sono arrivati personaggi nuovi che avrei voluto raccontare. Pian piano ha preso forma il romanzo così com'è.
Il tema della memoria è sempre stato fondamentale, per me. Credo ciò dipenda dalle storie che ho sempre ascoltato, dai libri letti, dallo studio della letteratura e della storia. Ma deve essere una memoria fertile, creativa, feconda, che fa nascere cose nuove. Serve a preparare il terreno al futuro. Non è cristallizzata e immobile, e soprattutto, non è mai sacra e intoccabile. La si può prendere, guardare, esplorare, smontare, rompere, sporcare, decostruire, rinnovare.
4) Descrivici un po' Elia, Ginevra, Samuele e Damiano. Elia è un ragazzo che si appresta a sostenere l'esame di maturità. Ha l'impressione di essere in ritardo sulla vita, anche perché glielo ripetono in molti, ma in realtà sta solo cercando la sua strada, con i suoi tempi. E' una persona amichevole e capace di far convivere mondi diversi attorno a sé e dentro di sé.
Ginevra è la migliore amica di Elia e si fa un vanto della sua razionalità e logica, ma non è così ottusa da non accogliere completamente il mondo sovrannaturale che le viene incontro. E' quel tipo di amico fondamentale, capace di dirti la verità quando ne hai bisogno.Damiano era una persona di successo ma mentiva a sé stesso. Però poi ha perso tutto, a partire dai suoi grandi poteri magici, e si è ritrovato a dover convivere con un immenso rimorso. Così vive per espiare, anche se nasconde tutto sotto un'enorme quantità di colori, abiti teatrali ed esagerati, glitter, piume, gioielli e allegro delirio. Esasperante, malizioso, imprevedibile e, in fondo, molto generoso.Samuele è un malcapitato che in passato è stato vittima degli inganni di Damiano. Ora vorrebbe vendetta o un risarcimento, ma tutto quel che ottiene è un divano-letto e un lavoro da commesso in un negozio stravagante. Però il variegato mondo di Damiano e il compito di proteggere Elia dai guai gli porteranno soddisfazioni inaspettate.Qui sul mio blog potete vedere le illustrazioni di questi e altri personaggi, realizzate da due talentuose artiste: https://caferevolution.wordpress.com/2020/06/23/laltra-anima-della-citta-illustrazioni/
5) Se tu potessi associare un dolce al loro carattere, quali pensi siano i più adatti e soprattutto perché? Bella domanda! Vediamo...
Elia: Carrot cake. Carota e glassa, zucchero e verdure. La convivenza di mondi diversi, l'ibrido che migliora ogni sua parte.
Ginevra: Gelato. Affidabile, onesto, sicuro, sta bene dappertutto.Damiano: Sacher torte, guarnita di panna e frutti di bosco. Stratificata, complessa. Ti può portare in paradiso ma se ne mangi troppa magari te ne penti.Samuele: Strudel. Un'apparenza semplice, ma se affondi i denti, dentro ci trovi di tutto.
6) Gli autori si sa, mettono spesso una parte di loro nelle storia. Ci sarebbero dei personaggi che si avvicinano un po' alla tua personalità? Inoltre si potrebbe considerare il libro una lettera d'amore alla città di Firenze? Di sicuro ci sono frammenti di me e delle persone attorno a me in molti personaggi. Per esempio, io ed Elia abbiamo in comune la tendenza a non accontentarci di una sola realtà. Con Damiano condivido l'amore per il travestimento e il teatro e un lungo conflitto per abbracciare pienamente ogni aspetto di sé.
Sì, il romanzo è assolutamente anche una lettera d'amore a Firenze, alla sua storia e alle cose che mi ha insegnato.
7) Sbaglio, o Samuele e Damiano sono apparsi in altre storie? Esatto: compaiono in un racconto, "La transazione del secolo", arrivato quarto al Trofeo Rill del 2016 e pubblicato nell'antologia dei vincitori di quell'anno, "Tutto inzia da O e altre storie dal Trofeo Rill e dintorni". Lo potete però leggere anche qui, sul mio blog: https://caferevolution.wordpress.com/2020/08/09/racconto-la-transazione-del-secolo/Ho scritto anche altre storie su di loro, presto troverete qualcos'altro sempre sul mio blog.
8) Narraci della tua esperienza con Bestie d'Italia e del tuo racconto "Il santo di Nessuno". Com'è stato partecipare con NPS? Il progetto "Bestie d'Italia" di NPS mi è piaciuto fin da quando mi è stato presentato. La riscoperta del folklore e delle leggende è qualcosa di prezioso. E poi c'è davvero bisogno, di risvegliare un po' di magia in Italia. Il mio racconto parla di draghi del Sudtirolo e di un San Giorgio contemporaneo e un po' eretico, forse.
9) Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Ho appena finito di revisionare un fantasy: presto proverò a mandarlo in giro per il mondo, e vedremo. Sto lavorando a qualche racconto e ho di recente ripreso in mano un progetto corposo di gaslight fantasy mediterraneo a cui tengo molto. Ti ringrazio Francesca per averci dato un po' del tuo tempo, se per caso foste interessati, in questo link amazon troverete il libro. Sotto all'intervista troverete le canzoni che Francesca ha dedicato e composto alla sua stessa opera.
August 11, 2020
Segnalazione antologia " Mari Aperti" di Senza Confine
IL PROGETTO
Senza Confine è un contenitore “informale”, nasce per raccogliere fondi per supportare le attività no-profit di solidarietà e soccorso sul campo. Il suo primo progetto è partito nell’agosto del 2019 e consiste in una antologia di racconti fantastici il cui ricavato va direttamente alla ONG spagnola Open Arms, per aiutarla a coprire le spese delle attività di salvataggio nel Mediterraneo.
Nel corso di un anno, 11 autori e 10 illustratori hanno prodotto l’antologia Mari Aperti, composta da nove racconti che spaziano tra i generi del fantastico, dal fantasy classico alla fantascienza passando per la sword and sorcery, tutti legati dal tema dell’avventura marinaresca (un classico che viene esplorato approfonditamente nel saggio di chiusura) perché è rivolta a sostenere chi tra le onde ha scelto di salvare vite umane. Ad ogni testo è associata un’illustrazione originale.
Maggiori informazioni sul progetto si trovano sulla pagina di “Mari Aperti” su Senza Confine: https://senzaconfine.altervista.org/antologia-2020/
IL LIBRO
Edizione cartacea:
Copertina flessibile: 296 pagine
Editore: Independently published (23 luglio 2020)
Collana: Senza Confine
Lingua: Italiano
ISBN-13: 979-8668525584
Prezzo: Euro 14,99
https://www.amazon.it/Mari-Aperti-antologia-racconti-fantastici/dp/B08DC9ZXV8
Edizione digitale
Donazione: Euro 3,99 o superiore
https://www.produzionidalbasso.com/project/mari-aperti-per-open-arms
Edizione kindle
Prezzo: Euro 3,99
https://www.amazon.it/Mari-Aperti-antologia-racconti-fantastici-ebook/dp/B08DK8XGZC
Una reliquia rubata nella leggendaria Atlantide, un vascello inviato ad intercettare dei mercanti di schiavi, due mercenarie in battaglie senza respiro tra spade e stregonerie, il legame tra la figlia di un pirata e uno splendido drago delle onde, due mondi che tornano a interconnettersi, una terra che può essere guarita solo da un sacrificio, tre furfanti male in arnese alle prese con una leggendaria isola d’argento, un personaggio che si ribella al suo autore e lo convince a riscrivere la sua storia, le avventure mozzafiato di un gruppo di pirati italici in un Mediterraneo famelico e oscuro e, per chiudere in saggezza, un viaggio nella narrativa fantastica di ambientazione marina.
Autori: Alessandro Chiometti, Marta Duò, Andrea Marinucci Foa e Manuela Leoni, Francesco Lanza, Mauro Longo, Maikel Maryn, Jill Parker, Monica Serra, Giorgio Smojver, Federica Soprani
Illustratori: Barbara Aversa, Claudio Calia, Daniela Giubellini, Andrea Piera Laguzzi, MalaSpina, Morgana Marinucci, Viviana Marinucci, Giulia Darcy Rosati, Pietro Rotelli, SoloMacello
August 8, 2020
Intervista ai creatori di "Human Sacrifice", un gdr distopico dove la Compassione è il tema centrale
Ciao a tutti, mici ed amici, oggi abbiamo come ospiti i creatori di Human Sacrifice, un distopico promettente. Tale GDR ha una tematica interessante, spesso sottovalutata: quella della compassione. In un mondo dove gli umani sono diventati come le bestie, la compassione è proprio quella piccola linea che permette agli esseri umani di sorpassare l'istinto per un gesto altruista. Ah gli umani, creature così strane, disprezzano ciò che li rende tali, e romanticizzano realtà di cui in realtà dovrebbero avere paura. Scusate, sono stato travolto dalla filosofia cosmica, chiedo venia, ma a volte mi diverto a riflettere sugli esseri più spassosi dell'universo.Prima di iniziare a leggere, voglio chiedervi: avete problemi di vista? Lentico potrebbe far al caso vostro: colliri e lenti a buon prezzo e vi consiglio di non aspettare troppo, in quanto per tutto il mese d'agosto ci sarà la promozione sconto di tre euro senza spesa minima. Dovete semplicemente digitare il codice grazie3 durante l'acquisto!
Ora diamo la parola a Zeus e Danele!
(Fonte dell'immagine) 1) Ciao ragazzi, parlateci un po' di voi. Com'è nato il vostro amore per i GDR?
Zeus: «Grazie anzitutto dell’opportunità, Micio, e ciao a tutti i lettori! Allora, secondo anno di università, si parla di setto-otto anni fa. Prima partita è stata un Mondo di Tenebra solo umani, una sessione in due player, non male! Poi sono andato avanti, pur saltando in blocco e giocando poco Dungeons & Dragons perché preferisco altri generi, tra cui il cyberpunk e Shadowrun è tipo il mio guilty pleasure. Human Sacrifice è il mio primo GDR, ma già da qualche anno ho altri titoli all’attivo su itch.io come Stories of Lifesavers e Oceano di Stelle».
Daniele: «Grazie anche da parte mia! Io ho cominciato a 13 anni masterando una sessione di D&D 3.0, o meglio: eravamo un gruppo di powerplayer che apprezzava molto le storie heroic fantasy, basate su un mio mondo che spero prima o poi possa vedere la luce. Non ho smesso di ruolare e masterare e da qualche anno, dal 2014 per la precisione, gestisco e scrivo Storie di Ruolo, un blog dedicato ai GDR, insieme ad una nutrita redazione — che saluto. Ho anche creato e pubblicato un GDR chiamato Le Notti di Nibiru nel 2018 per Acchiappasogni, oltre a collaborare con la stessa per numerosi titoli. Zeus è stato mio betatester per Nibiru e da quelle sessione nasce l’idea di Human Sacrifice...».
2) Parlateci di Human Sacrifice: cosa vi ha ispirato a crearlo? Perché vi siete focalizzati sulla compassione come tema principale?
Zeus: «Giocavo a Darkest Dungeon un giorno e mi è venuta in mente questa idea, che è un po’ stata una sfida con noi stessi: sarebbe possibile giocare in un mondo in cui la compassione e la speranza non esistono? Da qui nasce un setting estremo, tanto quanto il videogame che l’ha ispirato. Oltre a quello, nei mesi di sviluppo abbiamo avuto grande ispirazione da GDR come Omen, Evolution Pulse, Blades in the Dark (recentemente tradotto in italiano) e Not The End».
3) Per chi non conoscesse il gioco, potreste parlarci brevemente della trama?
Daniele: «Human Sacrifice è un gioco tribalpunk e post-distopico ambientato duecento anni nel futuro, in una terra grezza e devastata da una apocalisse avvenuta durante una distopia: all’apice del Regime Libertario, uno stato che nulla invidia a quello di un 1984 o di un Equilibrium (il film), l’Italia viene dilaniata come il resto del mondo dalla Mietitura, che elimina dal mondo tutte le persone geniali e compassionevoli. Dopo anni di devastazione, in un mondo ormai controllato dalle tribù, i personaggi sono gli unici ad aver mantenuto l’empatia tradizionale affianco ad umani totalmente in preda alle loro pulsioni. I PG devono così nascondere la propria Compassione alle tribù in cui vivono, le quali “discendendono” dalle micro-società dei quartieri delle ex-metropoli».
Zeus: «La scelta dell’Italia come primo scenario di gioco non è casuale. Durante il Regime Libertario furono fatti parecchi sforzi per piegare la natura verso l’autarchia, ma questo ha generato solo una mutazione di piante e animali che adesso sembrano rispondere ad un unico pensiero a cui le tribù danno il nome di Regina Artificiale. Oltre a questo, un flebile Patto è stato creato fra alcune Tribù del nord Italia per fronteggiare altre tribù ancora più estreme, come i Figli dell’Empireo che controllano la Rocca del Vaticano o le Legioni di Babilonia, un culto pseudo-satanico… spoiler alert!».
3) Oltre ai satanisti della Legione di Babilonia, alle tribù mostrare nel manuale e ai nazi-cattolici, sono presenti anche altri gruppi influenti in questa Italia post apocalittica?
Zeus: «I Figli dell’Empireo più che nazi-cattolici sono un gruppo di umani manipolati e portati a credere ad una versione distorta del cristianesimo al punto da innestare nel proprio corpo armi e modifiche quasi cibernetiche. Sono molto militareggianti, ma non propriamente nazisti o fascisti. Loro e le Legioni di Babilonia rappresentano gli unici due macro-gruppi umani che mettono i bastoni fra le ruote ai personaggi… da quel che sanno».
Daniele: «Ci sono diversi piani per ulteriori fazioni, sia nel manuale base che nelle espansioni, di cui preferiamo non parlare. A dispetto di ciò, considerate che la Regina Artificiale è di fatto una fazione ulteriore, così come esistono numerose micro-tribù e agglomerati che non seguono né le leggi del Patto, né quelle dei Figli o delle Legioni — semplicemente, hanno le loro culture e tradizioni. Non solo: nel manuale base contiamo di fornire regole per crearne di nuove».
4) Come mai il gioco non utilizza dei dadi?
Daniele: «La prima versione di Human Sacrifice li utilizzava, ma gli studi di probabilità di successo e fallimento non ci convincevano. Eravamo però convinti che il sistema dovesse puntare verso un impianto abbastanza riconoscibile, ma con una focalizzazione sulla narrazione: da qui l’idea dei segnalini da estrarre da un sacchetto. Questi, dotati di tre colori diversi, permettono al Torturatore di appunto “colorare” il risultato di una Prova».
Zeus: «Human Sacrifice è insomma a metà strada tra un sistema più tradizionale e uno narrativo, perché si focalizza molto sulle scelte dei giocatori e l’evoluzione del personaggio, ma si ricorda anche di fornire spunti e suggerimenti al narratore per descrivere le scene. Da qui ne deriva un regolamento che può apparire un po’ più complesso di altri giochi, ma in realtà con un ottimo potenziale narrativo — ci siamo ispirati per la tipologia di sistema e il feeling a Blades in the Dark».
5) Io personalmente ho interpretato il titolo come il sacrificio morale e psicologico che i compassionevoli devono compiere per sopravvivere in un mondo spietato. In questo caso si potrebbe dire il sacrificio di tutto ciò che ci rende umani. Cosa ne pensi di ciò?
Zeus: «Direi che è azzeccato. Edoardo, uno dei blogger di Storie di Ruolo, chiese una volta da dove deriva il nome del gioco e, pur non essendoci una vera meccanica legata ad esso (salvo i sacrifici), il nome non solo ridà l’idea che per sopravvivere devi sacrificare a volte la tua umanità, ma è anche una metafora dell’intero setting».
Daniele: «Sì, perché da un lato il Regime Libertario sacrificò l’umanità dei propri cittadini per fini politici e distopici. Dall’altro, tutti gli umani che non hanno Compassione, chiamati in modo dispregiativo Golem, sacrificano ogni giorno la loro empatia pur di sopravvivere — il motivo non è chiaro, ma è ben definito nel manuale e sta ai giocatori scoprirlo».
6) Cosa hai potuto riscontrare dai feedback delle varie partite?
Daniele: «Stiamo uscendo da un lungo periodo di alpha test che abbiamo portato avanti noi stessi. I commenti dei giocatori sono quasi tutti unanimi: Human Sacrifice è un gioco appagante, anche semplice, ma con una curva di apprendimento un po’ ripida. Insomma, il classico gioco che è difficile spiegare e che suona strano alla prima sessione, ma che dopo due ore è così intuitivo che ci fai strategie sopra senza accorgertene».
Zeus: «Noi siamo consapevoli di questo e uno degli obiettivi del betatesting è proprio quello di capire come spiegare le regole e come presentare il gioco. Non posso entrare nei dettagli perché non voglio creare pregiudizi e falsare il risultato dei form di feedback, ma abbiamo stressato molto le domande sul lato user experience e percezione del giocatori. Non vogliamo che la parte appagante del gioco, cioè il narrare tramite i colori, venga sepolta sotto mari di meccaniche».
8) Progetti per il futuro?
Entrambi: «Finire Human Sacrifice e capire come portarlo al pubblico, se con un Kickstarter o con una produzione più tradizionale, e creare tanti altri giochi di ruolo!»
E voi, miei cari lettori, ci avete mai giocato? Vorreste provarlo? Se per caso la vostra risposta fosse affermativa, vi riporto la pagina facebook e il sito del gioco. (Il link è nel testo).
July 19, 2020
"Mafiosi da 4 soldi" episodio secondo.
Salve a tutti e a tutte, micetti e micette, oggi vorrei parlarvi dell'uscita del secondo capitolo di "Mafiosi Da 4 soldi", una webserie abbastanza interessante. Prima di iniziare a leggere, volevo dirvi che se per caso avete problemi alla vista, vi consiglio Lentico, un sito che vende lenti a contatto e colliri a buon prezzo. Fino a fine agosto agosto, con il codice grazie3, potrete avere uno sconto di tre euro.
Il primo episodio ci ha lasciato con la banda di queste persone un po' alquanto alle prese con l'organizzazione di un omicidio.Il nostro gruppo si ritrova in macchina, a discutere della "sparizione" del professore di matematica che doveva dare la licenza media a uno dei membri del gruppo. Gli scagnozzi hanno usato il salto del burrone, cosa che non è stata particolarmente apprezzata dal capo, che voleva una morte che desse l'impressione che il professore fosse deceduto nel sonno.Divertente è stata la scena del boss che inventava scuse per non camminare a causa delle scarpe strette.Personalmente questo episodio l'ho trovato carino, sebbene preferisca il primo per la sua introduzione dei personaggi.Vi aggiornerò con il terzo episodio, dove la nostra banda sarà coinvolta in un giro di spaccio. Quali sorprese ci reveleranno i nostri protagonisti?
LINK SECONDO EPISODIO
July 11, 2020
Intervista ad A. & V. Enelyn, autrici della saga "Legend"
Salve a tutti, micetti e micette, oggi abbiamo come nostre ospiti queste giovani scrittrici, autrici della saga di "Legend". Ma sentiamo cosa hanno da dirci sulla loro nuova uscita! Prima di iniziare a leggere, volevo dirvi che se per caso avete problemi alla vista, vi consiglio Lentico, un sito che vende lenti a contatto e colliri a buon prezzo. Fino a fine agosto agosto, con il codice grazie3, potrete avere uno sconto di tre euro.
1)Salve ragazze, che mi raccontate di voi? Come vi siete avvicinate alla scrittura?
- Siamo Antonietta e Valeria e siamo amiche da dieci anni. La prima lavora ed è una studentessa della facoltà di economia, l’altra editor e correttrice di bozze.
La storia di come ci siamo avvicinate alla scrittura è piuttosto divertente, in realtà, ma in poche parole possiamo dire che una ha spinto l’altra fino a quando non ha ceduto. Eh, beh… poi non siamo più riuscite a fermarci. Diciamo che quando si è lettori voraci, a un certo punto si sente il bisogno e il desiderio di creare qualcosa di proprio. È questo che è successo a noi.
2) Qual è il vostro genere preferito?
- Il nostro genere preferito è il Paranormal Romance, genere della nostra trilogia.
Quindi parliamo di una storia d’amore che si muove e si intreccia in uno sfondo fantasy. Ma siamo lettrici e scrittrici onnivore.
3) Com'è nato Legend? E soprattutto, parlateci di Josephine, la protagonista.
- Legend è nato durante una notte insonne. Eravamo insieme e la scintilla è arrivata.
Un’idea di una mista a un pensiero dell’altra ha dato vita alla trama intera per i primi due libri. Poi solo dopo ci siamo rese conto che mancava ancora qualcosa e quindi, quello che era nato come una dilogia, si è trasformato in trilogia. La trilogia Legend. Josephine, la protagonista, è una ragazza come tante altre in realtà. Quello che la differenzia è il modo in cui ha affrontato i suoi drammi. È una ragazza forte che si è rimboccata le maniche e ha fatto di tutto per reggersi in piedi da sola. Una ragazza orgogliosa che però a un certo punto si rende conto che il sostegno dei suoi cari, l’amore e l’affetto sono delle cose di cui non può fare a meno.
4) Secondo voi il paranormal romance può essere un modo interessante e metaforico per rappresentare l'amore come l'unione tra due culture differenti?
- Ni, Il paranormal romance è comunque un romanzo d’amore e quindi di questo parla. Che poi si intersechi al mondo fantasy è un fattore che secondo noi arricchisce, ma non solo.
Se parliamo di metafore sì, assolutamente. Nel nostro libro, come si può vedere dalla copertina, noi parliamo di forze opposte, acqua e fuoco, che vogliono toccarsi ma non possono. La lotta per l’amore, il sacrificio e i sentimenti sono gli elementi portanti del libro.
5) Parlateci della trama di questo libro e anche di United.
- Il libro parla di una ragazza e della sua crescita personale, parla del modo in cui Josephine ha affrontato i suoi drammi familiari, di come questi l’abbiano l’abbiamo cambiata, e della sua vita che si interseca con una leggenda. Con un libro che lei ritiene solo una storia, ma che poi si dimostra altro. Parla della fiducia che si ha per se stessi e di quella che si instaura con gli altri. Perché poi arriva una persona che fa ricredere Josie, che le mostra che c’è speranza e che può fidarsi. A tutto questo fa da sfondo questa leggenda che parla di quattro popoli antichi e dei quattro elementi: acqua, terra, fuoco e aria.United, il secondo volume, riprende proprio da dove è finito il primo libro. Lì ci saranno un po’ di cambiamenti, ma non possiamo parlarne se non si è letto il primo libro. Possiamo dire, e questo lo hanno detto i nostri lettori, che il secondo capitolo della trilogia è più intenso e inaspettato. Uscirà subito dopo il primo volume a fine agosto, inizio settembre.
6) Perché la scelta di due elementi opposti? Sono una metafora caratteriale dei personaggi?
- In realtà sono una metafora di quella che è la storia all’interno del libro e della leggenda. Man mano che si legge si comprende il significato della copertina.
7) Com'è stato il vostro rapporto con GDS edizioni?
- GDS edizioni è una piccola realtà editoriale con la quale siamo state legate per tre anni.
Nulla da dire, diciamo che poi a un certo punto abbiamo sentito la necessità di riprendere in mano i nostri libri e dargli qualcosa in più. Tutto qua.
8)Quali sono i vostri progetti per il futuro?
- Al momento il nostro progetto più grande resta la pubblicazione dell’intera trilogia Legend.
Come abbiamo detto subito dopo il 22 luglio, data di uscita di In a Legend – Disclosure, pubblicheremo il secondo volume, The Legend – United, e per finire il terzo a novembre, ancora inedito. Nel frattempo, però abbiamo intrapreso la scrittura di romanzi singoli, ma non abbiamo mai messo da parte “Enelyn”, quindi potrebbero esserci altri libri, in futuro, con questo pseudonimo.Vi ringrazio, ragazze, per averci dedicato un po' del vostro tempo e per averci parlato della vostra saga. In bocca al lupo con la nuova uscita!
July 8, 2020
Segnalazione "The Silent Edge - Il Ranger del Deserto 1 VOL. Saga della Cenere" di Antonio Mandese Editore. Western, fantasy, ingranaggi e vapore.
Ciao a tutti e a tutte, oggi segnalerò un libro dall'atmosfera molto interessante. In pratica un western fantasy e steampunk. Ammetto che mi piace che nella letteratura fantastica si esplorino altri generi, mescolandoli e creando qualcosa di interessante.
ll Ranger del deserto è il primo volume della Saga della Cenere di The Silent Edge; storia fantasy sviluppata attraverso conflitti psicologici, intrighi, mondi post apocalittici ed epiche battaglie, nato da un gioco di ruolo narrativo che unito alla passione per la letteratura, è il protagonista assoluto.
Gli autori di The Silent Edge hanno saputo mescolare sapientemente il fantasy e lo steampunk, passando per il western e il thriller, creando al contempo una storia ricca di atmposfere misteriose e set accattivanti nella quale brillano la lotta per l'individualismo el'emancipazione dalla miseria personale. Una serie letteraria ispirata al western distopico della Torre Nera di Stephen King, le trame ad ampio respiro di George R.R.Martin ne Le Cronache del Giaccio e del Fuoco; ma anche a chi si è fatto incantare dagli universi sospesi de L'Attraversaspecchi di Christelle Dabos o da chi si è fatto stuzzicare da Brandon Sanderson e i complessi sistemi arcani di Mistborn.
I personaggi sono eroi inconsapevoli in lotta con gli spettri del passato, le cui imprese sono rese eccezionali dall'impiego della magia e dell'alchimia, in un turbinio di eventi che lotta per trovare la speranza in un mondo che ne ha abbandonato perfino il ricordo.
BREVE SINOSSI PRIMO VOLUME
Sono trascorsi vent’anni dalla fine della Guerra del Massacro. Dopo che l’umanità è stata sconfitta dalla Nemesi, un esercito di creature enigmatiche comparse dal nulla; pochi superstiti si sono imbarcati in un esodo disperato alla ricerca di terre abitabili al riparo dalla distruzione, nella landa di Stagshade. Ma cos’è successo veramente al vecchio mondo? Cos’era la Nemesi? E soprattutto, perché non ha inseguito l’umanità per finire il lavoro? Elias, un ranger della nuova civiltà del pianeta, desidera tornare là dove tutto è iniziato, e finito, per scoprire la verità. Ma non può farlo da solo. Dovrà reclutare individui audaci e abbastanza disperati da seguirlo. Persone complesse, tormentate da vecchi vizi, rimorsi, ambizioni e guidati ognuno dai propri tornaconti e questioni in sospeso. Riusciranno a sopravvivere?
EDITORE
Antonio Mandese Editore & Figli è una casa editrice indipendente che nasce ed opera, orgogliosamente al sud (in Puglia) dall’esperienza editoriale di generazioni di librai ed editori che continua a svilupparsi, ora, con un progetto nuovo teso a rappresentare al meglio il suo personale approccio al “fare libri” con uno sguardo aperto sul mondo. Come recita il proverbio: “Beato colui che riesce a dare ai propri figli ali e radici”. Il progetto editoriale è rivolto a tutti. Una factory di talenti, che riescano ad emergere imparando quel duro 'mestiere' di scrivere, con la promessa di mantenere alta la qualità letteraria: dalla graphic novel alla narrativa, dagli albi illustrati alla saggistica.



