Debora Parisi's Blog, page 12
March 19, 2021
Recensione "Il sommo incantatore" di Francesco Zamboni.
Buonasera, splendide persone, gattini e umani, oggi vi parlerò de "Il sommo incantatore", di Francesco Zamboni, edito dalla Dark Zone. Un fantasy dalla trama fresca, con un sistema magico interessante e personaggi ben caratterizzati. Ma di cosa parla questo libro? Beh, scopriamolo assieme.
Per Joras, sedici anni, l’incanto è una cosa seria. Il suo sogno è quello di diventare il nuovo Sommo Incantatore della città di Nidlun, ma le ambizioni, si sa, richiedono sacrificio. Tra duri allenamenti e duelli dall’alto tasso esplosivo, nulla sembra poterlo distogliere dai suoi intenti. La routine si spezza però quando una delegazione di maghi raggiunge la città. È la prima volta che due arti così diverse come Incanto e Magia si incontrano e la tensione è quasi palpabile nell’aria.
La situazi0ne precipita quando Joras viene aggredito da un individuo misterioso, proprio mentre un mago subisce la stessa sorte nel punto opposto della città. Qualcuno sembra tramare per fare in modo che le due fazioni entrino in conflitto e Joras vuole evitarlo a ogni costo. Ma forse le sue sole forze potrebbero non bastare. Servono alleati per smascherare il complotto, ma ora a Nidlun non ci si può fidare di nessuno …
La cosa che mi ha colpito di più è stato il sistema magico, abbastanza innovativo. In pratica l'autore ha giocato con i termini incanto e magia, di solito sinonimi, e li ha distinti in due arti diversi: il primo trae energia dal corpo e il secondo dalla mente. Prospettiva interessante, soprattutto per il fatto che il fisico ha dei limiti, cosa che potenzialmente la mente non ce l'ha. Insomma, finalmente un sistema che non si basa sugli elementi della natura.
La lore del romanzo a mio parere è il punto forte dell storia. Non solo per il sistema magico, ma anche la costruzione del mondo e la sua storia, l'autore è riuscito a non annoiare approfondendo il worldbuilding.
Ora parliamo dei personaggi: Joras è ben caratterizzato, un ragazzo un po' superbo e impulsivo, ma anche introversoe burbero, che durante l'avventura maturerà fino a ritenersi degno del ruolo a cui inizialmente è destinato. Ho apprezzato il suo sviluppo tramite le sue interazioni con gli altri personaggi, sono proprio loro i pezzi del puzzle che nella sua crescita.
Il maestro Sylenio è forse tra i personaggi che più mi hanno colpito: la figura paterna di Joras, maestro spiritoso e affettuoso, ma anche con un passato di cui si vergogna. Lui è l'archetipo del maestro, ma privo dell'aura perfetta. Sylenio è un personaggio umano che cerca di dare il meglio di sé stesso per permettere al suo allievo di crescere sulla retta via e non compiere i suoi sbagli.
Demetryo è il personaggio più divertente, mi ha ricordato un po' Gilderoy Lockart, solo con più sale in zucca e numerose farfalle dorate.
Interessante è la figura di Jab-der-Kho, il perno che fa muovere tutta la storia e penso anche quelle future. Nonostante non sia caratterizzato quanto l'altro antagonista ( non faccio spoiler) , è una figura molto inquietante.
Lo stile è frizzante e scorrevole, divorerete le pagine in un attimo come una piadina con la nutella.
L'unico lato negativo a mio parere è il personaggio di Simmorg, poiché si poteva esplorare di più il suo passato e il suo rapporto con il sentimento di vendetta. Lo ritengo un personaggio con un ottimo potenziale che però non è stato sfuttato al massimo.
In conclusione, Il Sommo Incantatore è un fantasy vivace, con un sistema magico interessante che vi terrà incollati fino all'ultima pagina.
March 10, 2021
Segnalazione "Vernissage" di Maria Cristina Buoso
Ciao a voi, splendide persone, oggi vorrei segnalarvi il libro thriller di Maria Cristina Buoso "Vernissage", fra l'altro l'autrice è proprietaria del blog letterario https://mcbuoso.wordpress.com/.
Ma di cosa parla Vernissage? Scopriamolo assieme!
Titolo: VERNISSAGE
Autore: Maria Cristina Buoso
Copertina flessibile: 212 pagine
ISBN-13: 979-8593131768
Peso articolo: 322 g
Dimensioni: 15.24 x 1.35 x 22.86 cm
https://www.amazon.it/dp/B08SFZD3KZ
TRAMA
Livia Mexico, bellissima e famosa pittrice, compare a Treviso. Le sue opere emanano una forte sensualità. Colori brillanti e pregni di mistero, così come la sua vita.
Ginevra Lorenzi, giovane ispettore capo della questura di Treviso, è incaricata di occuparsi della sparizione di un noto gallerista della città.
Ma è davvero solo una sparizione? Il caso s’infittisce quando scompaiono altre persone e appaiono gl’inquietanti quadri di Livia.
Arte, sesso e mistero sono il file rouge di questo appassionante thriller.
MARIA CRISTINA BUOSO
Scrive le prime cose quando era giovanissima, inizia con fiabe e poesie, crescendo amplia la sua scrittura con racconti brevi, copioni, romanzi e gialli.
La poesia “Aiutami” è stata inserita nell’Antologia Multimediale “Una poesia per Telethon”, a scopo benefico (2004). La poesia “Pace in Guerra” nel concorso indetto da A.L.I.A.S. (Melbourne – Australia), ha ricevuto la Menzione D’Onore. La poesia “Bugie” (Stones of Angles) è stata inserita nel Vol. 6 – In Our Own Words: A Generation Defining Itself - Edited by Marlow Perse Weaver U.S.A. (2005).
Ha vinto il terzo premio nel Concorso Letterario “Joutes Alpines” dell’Associantion Rencontres Italie Annecy (Francia) per la Sez. Prosa (Italia) con il racconto “Il vecchio album” (1997). Questi sono solo alcuni dei vari riconoscimenti che ha ricevuto.
Ha pubblicato alcuni libri, l’ultimo nel 2017 “Anime”.
March 3, 2021
Intervista a Luca Di Martino sul progetto "La principessa è in un altro castello". Produzione Drunken Otters
Miao, buonasera, splendide persone, oggi avremo come nostro ospite d'onore Luca Di Martino, uno degli ideatori della webserie "La principessa è in un altro castello". La trama della serie devo dire che è molto interessante, una parodia dei videogiochi retrò anni '80, con missioni secondarie noiose, principesse mancanti, menate alla Mortal Kombat e boss finali ad ogni livello, ma ci sono riferimenti anche a film, come Star Wars. Se per caso vorreste guardare la webserie, questo è il canale dei Drunken Otters. Bando alle ciance, damo la parola a Luca!
1) Ciao Luca, parlaci di te. Com'è nata l' idea della tua webserie?
Da cosa iniziare? Ho 34 anni, sono un lombardo “mezzosangue” – nato e cresciuto a Como, ma da una famiglia di origini venete e campane – e ormai da tanti anni vivo insieme a mia moglie a Milano, dove lavoro come attore in alcune compagnie teatrali abbastanza importanti, oltre a fare tutto quello che capita di pubblicità, televisione e particine al cinema. La webserie è nata un po' come un hobby: c'è chi colleziona monete antiche, chi fa il radioamatore, chi coltiva bonsai... io nel tempo libero ho sempre amato il modellismo. Da piccolo mi sfogavo sui presepi; negli ultimi anni invece, da appassionato di cinema di serie B, avevo iniziato a dedicarmi a modellini per la stop motion, quasi sempre con l'idea di ricreare con mezzi di fortuna qualche effetto speciale visto in un film o in una serie televisiva. Da lì è stato un passo breve incominciare a elaborare una storia e il progetto di una serie, andando via via a coinvolgere nel lavoro anche altri aspetti della professionalità mia, di mia moglie o di colleghi attori.
2) perché avete scelto come titolo "la principessa è in un altro castello"?
Faceva gioco alla storia che avevamo deciso di raccontare, sia nella forma che nei contenuti. Sui contenuti, non entro nel dettaglio per non fare spoiler... ma sapendo che hai visto la prima stagione, immagino tu abbia capito a cosa mi riferisco. Sulla forma, la nostra serie attinge molto all'immaginario videoludico degli anni '80 e '90, quindi quale titolo migliore della citazione più famosa della storia dei videogame? Parlo, ovviamente, di “Super Mario Bros”... un gioco con cui io, mia moglie e gran parte dei miei amici siamo cresciuti
3) Ho percepito la webserie come una velata satira al mondo dei videogiochi, in particolare alle quest secondarie, quelle noiose e senza importanza di trama. Cosa ne pensi a riguardo?
Più che di satira parlerei di parodia, e nell'accezione più affettuosa del termine. Ci sono tanti titoli che ci hanno accompagnato nella nostra infanzia e adolescenza (e qualcuno anche in anni più recenti) che abbiamo avuto piacere di citare e omaggiare anche nei loro difetti. Metterne in risalto questi aspetti più ingenui, a volte anche ridicoli, è una maniera di ricordare ciò che ce li ha resi tanto unici, e credo stabilisca una bella connessione con tutte quelle persone che, come noi, ne hanno un ricordo divertito e affettuoso. Se volessimo montarci la testa, paragonandoci a qualcuno molto più bravo di noi, potremmo dire che abbiamo cercato di fare con l'universo dei videogiochi anni '80 e '90 quello che Mel Brooks, in “Frankenstein Junior”, fece con gli horror della Hammer.
4) Dopo la sorpresa finale della prima stagione, come si svilupperanno le vicende dei nostri eroi e della famiglia Satan?
Questa è una domanda a cui spero di rispondere al più presto, non a voce ma con l'effettiva seconda stagione. Purtroppo la pandemia, oltre a tutte le ben più gravi devastazioni sul piano sanitario e sociale, ha colpito anche la nostra serie: ci ha bloccati quando mancavano giusto le ultimissime riprese. All'oggi non siamo ancora riusciti a recuperarle, ma appena potremo rimetterci al lavoro non ci vorrà molto per l'uscita della stagione 2! Nel frattempo, posso iniziare ad anticiparti che torneranno, pur con importanze diverse, tutti i personaggi della stagione uno. La storia sarà più ricca e spettacolare, sia dal punto di vista visivo che narrativo, ma senza perdere il sapore “b-movie” e artigianale della prima stagione. Vedremo inoltre di più della famiglia della principessa, compreso suo padre, Re Goddard, interpretato dal leggendario e simpaticissimo Pietro Ubaldi. Inoltre cambierà il protagonista: non più Terry Fitzgerald, ma il caro vecchio Herbert Satàn. Ah, un'ultima cosa: debutteranno finalmente i cyberninja!
5) Le lontre ubriache, perché avete scelto questo nome per la vostra produzione?
Sia io che mia moglie, le due teste principali dietro al progetto, siamo estremamente teneri e ubriaconi. Da qui l'immagine delle lontre di mare: non so se sai tutta la storia che dormono tenendosi per mano per non essere separate dalla corrente... Ecco: così siamo io e mia moglie, quando non stiamo litigando per l'ultima birra in frigo. Il nome è venuto in mente a Milcah, cercando un marchio che avesse riconoscibilità e immediatezza, soprattutto in Inglese, nel caso le cose andassero bene e il progetto decollasse. Poi io ho fatto lo schizzo del logo... e il resto è storia!
6) Avete altri progetti per il futuro?
Per adesso, solo iniziative legate a questa webserie. Il lavoro su Drunken Otters è ancora un investimento “in perdita”, e soprattutto dopo l'anno appena passato non possiamo permetterci di mettere altra carne al fuoco. Il canale è ancora piccolino, non molti ci conoscono: tutte le energie sono concentrate sul far decollare “La principessa è in un altro castello”, così da poter continuare con questo ed eventualmente altri progetti... A tal riguardo, abbiamo sfruttato questo lungo periodo di pausa forzata per riprendere in mano la prima stagione, sistemandola al meglio delle sue potenzialità. Non parlo solo di quei problemini che c'erano nel comparto audio, ma abbiamo ampliato, rivisto e a volte radicalmente cambiato alcuni degli episodi, approfittando di poterci dedicare con calma a tutta quelle idee cui, ai tempi, dovemmo per vari motivi rinunciare. In generale, ci saranno tantissimi aggiustamenti e aggiunte. Dovremmo pubblicare questa nuova versione agli inizi di Aprile.
7) Avete mai pensato di fare un fumetto basato sulla vostra serie?
A dire il vero sì. Anzi, ni. Ci pensavo proprio di recente, perché ho appena finito di disegnare e animare delle nuove sigle per la prima e seconda stagione. Sia per divertimento personale che per potenzialità andare sul fumetto sarebbe una prospettiva interessantissima: in particolare sto accarezzando l'idea di una mini-serie incentrata sullo scontro fra Terry Fitzgerald e Leeroy, il Satàn sconfitto dal nostro eroe subito prima degli eventi della webserie. Nella prima stagione viene solo intravisto e citato fugacemente, ma ho parecchie idee su come sviluppare quella storia in un fumetto prequel all'intera vicenda... se, come speriamo, il canale decollasse, potrebbe anche essere un perk della prossima campagna di crowdfunding, con la possibilità di dare nomi ai personaggi o di vederli disegnati con le proprie fattezze. Speriamo! L'idea comunque è nell'aria.
Speriamo di poter vedere presto la seconda stagione! Personalmente a me la prima mi è piaciuta e la suggerisco a anche a voi lettori, soprattutto per chi ama il retro gaming. Parola di gatto, miao!
March 1, 2021
Segnalazione "Le sette pietre magiche" di Simone Chialchia
Buon pomeriggio, splendide persone, oggi vorrei presentare il libro di Simone Chialchia, di genere fantasy. Il protagonista del romanzo è James Biancospino, un ragazzo friulano coinvolto nella guerra tra la Confraternita della Luce e la Setta degli Oscuri
- Titolo: James Biancospino e Le Sette Pietre Magiche
- Autore: Simone Chialchia
- Editore: Aporema Edizioni
- Genere: Fantasy
- N° di pagine: 310
- Copertina flessibile: 14,15 euro – Ebook: 2,49 euro
- Preview online o scaricabile: https://jamesbiancospino.com/scarica-contenuto-gratuito/
- Sito web: https://jamesbiancospino.com/
- Pagina Facebook: https://www.facebook.com/jamesbiancospino/
- Profilo Instagram: https://www.instagram.com/james_biancospino/
- Link per l’acquisto/download: https://www.amazon.it/James-Biancospino-sette-pietre-magiche/dp/8894342964
TRAMA
Agli albori del XVI secolo l’eterna lotta tra il Bene e il Male non si svolge solo con spade e pugnali, ma anche attraverso il dominio di antiche e misteriose pietre magiche: la vittoria arriderà a chi si dimostrerà più abile nel controllarne l’arcano potere. James Biancospino, un timido ragazzo del terzo millennio, si trova suo malgrado coinvolto nella guerra senza esclusione di colpi tra la Confraternita della Luce e la terrificante setta degli Oscuri. Attraverso viaggi avventurosi e mirabolanti battaglie, James scopre un po' alla volta il valore di parole come onore, dovere, coraggio, sacrificio, amicizia e amore, che doneranno un nuovo senso alla sua vita.
FOCUS SUL PROTAGONISTA
SIMONE: "James è un ragazzo come tanti altri. Forse solo un po’ più chiuso e riflessivo rispetto alla norma. Vive a Cividale del Friuli con sua madre Kathleen e il suo cagnolone Brewal. Il papà non lo ha mai conosciuto… Di mattina si deprime sui banchi di scuola, di sera lavora in un ristorante come cameriere o, se è libero, passa il tempo a suonare la chitarra e a fantasticare. Di amici non ne ha molti. Da un po’ di tempo gli capita di sognare cose strane: terribili battaglie che contrappongono un esercito di cavalieri splendenti e orde di mostri feroci. Nulla di particolarmente sconvolgente, se non fosse che la sua partecipazione è quasi reale, tanto che al risveglio è facile che si ritrovi dolente in qualche punto del corpo, proprio come se avesse combattuto. Ah dimenticavo, a James piace fare lunghe passeggiate con il suo cane ai bordi del fiume Natisone, dove nessuno può vederli o disturbarli. Ed è lì che, una sera d’inverno, il ragazzo rinviene una strana pietra, dal taglio piramidale. Non immaginate neppure cosa provocherà quel ritrovamento…"
ESTRATTO
"... Per fortuna non tutti gli esseri umani sono corrotti, alcuni hanno ancora la forza e la tenacia di perseguire il Bene a ogni costo. Ed ecco per quale ragione è sorta la Confraternita della Luce.»
«E cosa sarebbe?»
«L’ordine che da sempre combatte i non-morti o, come vengono da noi chiamati, gli oscuri … La maggior parte dell’umanità ignora la mostruosità e il Male che proliferano ogni giorno sulla Terra. In molti con-dannano la magia e diffidano di chi intende praticare e tramandare gli antichi riti di difesa dell’ordine naturale, ma noi non siamo eretici, siamo persone che cercano in ogni modo di garantire la pace e di fermare l’avanzata degli oscuri. Come, ti chiederai? Esattamente come tu stesso hai potuto vedere l’altra notte … Sette sono le grandi pietre superiori. Una da ogni pianeta, un potere distinto per ciascuna. Se unite, tutte e sette, si ottiene la capacità di utilizzare tutti i poteri senza l’uso di ciascuna di esse. Ci si trasforma, in tutto e per tutto, in divinità. In tanti ci hanno provato. Centinaia, migliaia, e quasi tutti sono piombati nella corruzione dello spirito. Oggi quegli uomini sono non-morti.»"
BIOGRAFIA AUTORE
Simone Chialchia classe ’91 vive a Cividale del Friuli. La voglia di inventare e raccontare storie per trasmettere emozioni lo spinge alla scrittura. Tra le cose che ha fatto, ciò che lo rendono più orgoglioso sono le sue figlie. La Saga delle Pietre Magiche è il suo primo libro nato proprio durante una passeggiata col suo cane Briscola.
- Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=1wNvwmBe3qs&t=3s
February 10, 2021
Segnalazione "Il maestro Mauro legge"
Eccoci qui, oggi ci sarà una segnalazione, per la precisione, il secondo libro di Mauro Gelo, autore per bambini che presentai in precedenza.
AUTORE: Mauro Gelo
LINGUA: Italiano
EDITORE: Tomolo Edizioni
ANNO: 2021
PREZZO: € 9,00
PAGG. 70
ISBN: 978-88-85779-91-4
QUARTA DI COPERTINA
Questo libro è rivolto ai bambini dai sette anni in su.
Tutte le storie sono immaginifiche ed aiutano il lettore a sviluppare la propria creatività.
Sono consigliate non solo per i bambini ed i genitori lettori, ma anche per insegnanti e educatori che pensano che sia utile parlare di svariati argomenti utilizzando un linguaggio semplice, adatto ai bambini, e presentando tematiche profonde attraverso storie di fantasia.
Il libro comprende nove storie seguendo il modello già presentato nel libro “Le storie del maestro Mauro”.
Le storie sono suddivise per tematiche e sono rivolte ai bambini.
L’autore
"Dopo tre mesi di convivenza forzata Marisa, per non perdere il fidanzato, decise di abbandonare la gattina in una campagna, lasciandole cuccia, acqua e cibo abbondante. Qui i giorni passavano e la gattina si sentiva sempre più sola e più triste e pianse ogni giorno per la mancanza di una famiglia. Per attenuare la sua tristezza andò a cercare nuovi amici. Incontrò un riccio con quale iniziò a chiacchierare, ma sentiva una sensazione di fuoco dentro la gola ogni volta che parlava di sé. Sentiva bruciare il collo ed emise un forte miagolio simile ad un urlo. Il riccio scappò terrorizzato. Il giorno dopo incontrò una locusta molto socievole, con essa iniziò a dialogare, ma la sensazione di fuoco dentro la gola ed il rossore nel collo aumentavano sempre più mentre chiacchieravano; anche la locusta si spaventò dopo aver visto i cambiamenti della micina e saltò via frettolosamente. La locusta diffuse la voce che aveva conosciuto una gatta molto pericolosa. Da quel giorno tutti gli animali della campagna la riconobbero e scappavano quando lei si avvicinava. La povera gattina capì pian piano che il suo collo diventava tutto rosso ogni volta che pensava alle sue emozioni. La sua tristezza aumentava sempre più perché era sola." BIOGRAFIA
Gelo Mauro, di anni 41, di origini siciliane e residente a Desenzano del Garda (BS). Insegna nella scuola primaria in provincia di Brescia da più di 10 anni.
Nel mese di marzo 2020 ha pubblicato il suo primo libro per bambini dal titolo: “Le storie del maestro Mauro” (Tomolo Edizioni). Nel mese di gennaio 2021 ha pubblicato il libro "Il maestro Mauro legge" (Tomolo Edizioni).
February 5, 2021
Recensione "Endora: Donne d'ombra e di spada" di Fernanda Romani

Buongiorno, mici ed amici, oggi recensirò, dopo molto tempo, il secondo capitolo di Endora, la terra delle donne dominatrici.
Per chi fosse curioso, qua troverà la prima recensione.
Il Regno di Endora è una società matriarcale dove gli uomini vivono in condizioni di sottomissione. I più attraenti vengono avviati alla prostituzione fin da ragazzi diventando così "liberi amanti". Killiar era uno di loro; ambito e ricchissimo, si è innamorato e ha ceduto al matrimonio con una guerriera, Izrhad. Alla morte della moglie, ha perso tutto. Naydeia, ufficiale dell'Armata, era la migliore amica di Izrhad, la moglie di Killiar, ed è innamorata di lui da prima che loro si conoscessero. Daigo è un guerriero Aldair, a Endora può solo fare il mercenario sessuale per le donne dell'esercito. Costretto a prostituirsi per motivi religiosi, incontrerà Naydeia e Killiar sulla propria strada e questo potrebbe cambiare il suo destino. Mentre questi tre personaggi intrecciano le loro vite e i loro sentimenti nel corso di una campagna militare piena di insidie contro i feroci Qanaki, nella capitale, Omira, si dipanano intrighi dove la magia ha un ruolo fondamentale. Yadosh, l'unico uomo di potere del regno, sta cercando una pericolosa verità, nascosta nelle pieghe della Storia, ma troverà sulla sua strada nemiche spietate, decise a tutto pur di impedire che le cose cambino.
Se il primo romanzo era una grossa introduzione al mondo di Endora, questo secondo capitolo è più dinamico: vediamo finalmente delle battaglie e maggiori intrighi politici, soprattutto dalla parte di Yadosh, unico uomo dotato di potere, che cerca di liberare il suo genere da una società matriarcale tossica, pur sapendo di dipendere totalmente dalla moglie: è grazie a lei se Yadosh ha il potere ed è proprio al loro rapporto che mireranno, perché un uomo ripudiato è un uomo senza diritti.
Insomma, Endora è un po' un mondo all'inverso, dove sono gli uomini vittime di una società tossica, che li ha rinchiusi in stereotipi. Proprio come le donne nella nostra realtà, vengono spesso sessualizzati e gli unici uomini veramente liberi sono i prostituti. Tale condizione mi ha riportato alla mente quella delle donne nell'antica grecia, dove solo le prostitute d'alto rango potevano partecipare a banchetti e girare senza essere accompagnate da uomini.
Endora quindi non è un libro adatto a maschilisti o matriarche, due facce della stessa medaglia. I primi proverebbero imbarazzo nel vedersi vittime e le seconde nell'essere carnefici. Ma in fin dei conti è proprio questo che Endora ci mostra: l'unica società equilibrata è quella paritaria, in quanto la concentrazione di potere su un solo genere porta a disequilibri sociali. Prendiamo ad esempio di Tuareg: sono un popolo matriarcale di fede islamica, sono molto aperti per quanto riguarda la sessualità, ma in caso di divorzio la donna si prende tutto e all'uomo rimane il cammello. Insomma, non credo sia molto giusto, anche i cammelli andrebbero condivisi.
In questo libro vi è un maggiore approfondimento di Daigo e Naideya, entrambi trafitti da un amore non corrisposto. Killiar è rimasto un po' uguale al libro precedente, un vedovo tormentato, costretto a un matrimonio in bianco con la migliore amica di sua moglie. Daigo proietta le sue frustrazioni su Killiar, vuole conquistarlo per poter fare una ripicca a Naideya, la donna di cui si è innamorato.
Ho trovato interessante lo scontro culturale tra Daigo e Killiar e la loro visione dell'essere uomo. I personaggi maschili di endora hanno personalità, non sono macchiette né divertimento per lettrici sadiche ( per quello ci sono altre storie). Il personaggio che ho ammirato di più è stato Yadosh, un uomo in bilico, un idealista pronto a tutto per raggiungere il suo scopo.
Ho notato come le donne sono rinchiuse nei loro stereotipi sessisti esattamente come lo sono gli uomini nella nostra società: non possono piangere (almeno, io non ne ho viste, ad Endora le donne paiono tutte "ferrose"), né scegliere quando diventare madre né mostrarsi deboli. Penso che anche mostrarsi sottomesse a letto potrebbe considerarsi umiliante e degradatorio per loro. Per mantenere il potere hanno usato compromessi mostruosi verso sé stesse e devo dire che potrebbe considerarsi una metafora della nostra società, ma coi generi invertiti.
Si è anche avuto un'assaggio degli abusi sociali che gli uomini, in particolare quelli sposati, subiscono. C'è proprio un gruppo di guerriere che si "diverte" a sedurre i mariti altrui affinché vengano uccisi o ripudiati e così rovinare le loro vite e quelle delle moglie. Se una donna accusasse un uomo di aver ceduto alle sue "lusinghe", la donna verrebbe quasi sempre creduta a meno che non ci siano dei testimoni (possibilmente donne). Anche qua, la situazione è molto simile a quella di alcune società patriarcali, dove una donna per accusare un uomo di stupro deve portare quattro testimoni di genere maschile.
Insomma sì, Endora ci dimostra che l'abuso di potere non ha genere.
L'unica pecca, a mio parere, è il personaggio di Killiar in quanto l'ho percepito quasi uguale al libro precedente.
In conclusione, ho apprezzato questo libro e lo ritengo migliore del primo. Suggerisco la serie a chi magari volesse un'ambientazione insolita e contro corrente. Di solito i matriarcati vengono raffigurati positivamente nel fantasy, Endora è invece un'aspra risposta a certe ideologie estremiste. Solo la parità tra generi porta a una società equilibrana. La magia è quasi nulla, vi sono menzioni di sciamane e antichi incantesimi, ma il libro è decisamente un low fantasy, quindi potrebbe non piacere a chi ama la presenza costante della magia.
January 15, 2021
Segnalazione "Il coraggio del lupo" di Barbara Repetto
Buonasera, splendide persone,oggi vorrei sponsorizzare il terzo capitolo della saga fantasy di Barbara Repetto, "Il coraggio del Lupo".Titolo: Il Coraggio del LupoSerie: Il Ciclo dei Guerrieri del Sole (Volume III)Genere: fantasy epicoNumero Pagine: 227Data Pubblicazione: 19/08/2020 TRAMA
Il viaggio di Cederik continua. In questo terzo capitolo, il giovane guerriero riceve un considerevole aiuto proprio dallo stesso re che ha tentato di ucciderlo: un aiuto che potrebbe ribaltare le sorti della battaglia di Arienam. Ma l'erede al trono dei draghi sarà riuscito a fare ritorno alla Bianca Selva sano e salvo, in tempo per organizzare la ribellione? Cederik non ha modo di saperlo. Può solo confidare nella speranza e nella preghiera, e fare del suo meglio per mantenere la parola data; anche a costo di rinunciare ai propri desideri.Duelli all'ultimo sangue, rivolte, alleati inaspettati e pericoli lo attendono in questa nuova avventura ricca di colpi di scena, all'insegna dell'amicizia, della fede e del coraggio. Affilate bene le spade, vi serviranno!
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BIOGRAFIA
Barbara Repetto sogna di fare la scrittrice da quando, ad appena tre o quattro anni, batteva tasti a caso sulla macchina da scrivere del padre, chiedendo trepidante: “Allora, che cosa ho scritto?!”Nata e cresciuta a Genova, dove ancora oggi vive, serba nel cuore l’amore incondizionato per la sua città, unito a un interesse profondo per la psicologia e l’occulto. È amante delle passeggiate nei boschi, della musica celtica e dei castelli.
January 12, 2021
Recensione "Mafiosi da 4 soldi": terzo episodio.
Salve a tutti e a tutte, micetti, oggi vorrei parlarvi dell'uscita del terzo capitolo di "Mafiosi Da 4 soldi", una webserie abbastanza interessante. Prima di iniziare a leggere, volevo dirvi che se per caso avete problemi alla vista, vi consiglio Lentico, un sito che vende lenti a contatto e colliri a buon prezzo. Il secondo episodio ci aveva lasciato presagire che i nostri mafiosi in erba avrebbero iniziato un giro di spaccio, beh in questo terzo episodio vediamo come il loro spacciatore di fiducia sia ben lungi dall'essere affidabile.
Incapace di trattenere il suo amore per la polvere bianca, il nostro spacciatore finirà per fiondarci letteralmente il naso. Mentre il gruppo aspetta ignaro, e il boss si fa un giro "biologico" tra i campi, il loro uomo ritorna con il volto investito dalla bianca neve.
Ho trovato particolarmente simpatica la parte finale, con la battuta sulle scarpe di cemento. Questo episodio è di sicuro migliore del primo, in quanto il contesto umoristico si addice meglio all'ambientazione, soprattutto la battuta sulle scarpe di cemento.
In conclusione, il terzo episodio è nettamente migliore del secondo.
Attendo la quarta puntata per seguire le (dis)avventure di questo gruppo di personaggi scapestrati.
link terza puntata: https://www.facebook.com/watch/?v=206...
January 6, 2021
Recensione "Cuore di Tufo" di Giuseppe Chiodi
Ossessione, superstizione e magia nera.
È il vortice in cui sprofonda Pietro Cimmino, il proprietario di un negozio di antiquariato, nel tentativo di riprendersi sua moglie.
La separazione l’ha fatto impazzire; l’incontro con Dafne, studentessa beneventana, gli riaccende la fiducia in sé stesso.
Ma quella misteriosa ragazza scatena la gelosia della Bella ‘Mbriana, a cui l’uomo è devoto.
E quando la piccola Sonia, figlia di Pietro, viene coinvolta dalle forze oscure scoperchiate dal padre, egli varca la linea che separa la realtà dall’immaginazione, la città dal sottosuolo, per salvare lei e sé stesso.
Una fiaba dark fatta di riscatto e identità. C’è solo un avvertimento di cui tener conto: non fidatevi del monacello.
Buongiorno splendide persone, oggi ci addentreremo nei segreti oscuri della città partenopea, dove vivono streghe, spiritelli, pratiche sciamaniche e molto altro.
"Cuore Di Tufo" è un'esplorazione urbana nelle leggende napoletane e sono proprio le ricerche folkloristiche e storiche il vero punto di forza di questo libro, grazie ad esso ho scoperto l'esistenza del popolo dei Cimmeri, realmente esistito.
Ci sono anche citazioni al Munanciello e alla M'briana, due spiriti della tradizione partenopea. La seconda è una specie di "fata" del focolare domestico, tendenzialmente bevevola, il primo uno spirito dispettoso amante delle belle donne. Se per caso vorreste approfondimenti su queste figure, vi invito al video sulle Creature Magiche in Italia, parte 2.
C'è anche la Janara, strega malvagia delle leggende campane, e devo dire che l'autore è stato fedele per quanto riguarda la scena di violenza che la coinvolge, dato che in certe versioni dei racconti abusano di giovani ragazzi fino a ucciderli nell'amplesso. Se volete altre informazioni, vi consiglio il video de Nella Tana della Bianconiglia" Le sei creature magiche più pericolose del Centro e Sud Italia".
Altra scena inquietante è stato il modo con cui Pietro si è liberato dei topi, descritto graficamente è non adatto ai deboli di stomaco.
Pietro è un uomo dalla situazione familiare tribulante: ha perso la moglie che lo ha preferito a un altro uomo, ha problemi economici, e le sue uniche consolazioni sono l'occulto, lo spirito di casa e sua figlia. Non è un eroe, anzi, per certi versi il suo amore per la magia nera lo ha distratto dalla sua famiglia, facendogli perdere la moglie, ma si rivela anche una persona capace di tutto per i suoi cari. Non avrà il premio come miglior marito, ma come miglior padre di sicuro.
Ammetto che gli altri personaggi sono un po' ecclissati da Pietro, è lui il vero perno della storia, essendone il protagonista, ma avrei voluto un maggiore approfondimento anche per l'antagonista e magari personaggi secondari come la moglie di Pietro e sua figlia Sonia o la Bella M'briana.
Il libro presenta scene tragicomiche, come l'avventura nelle foglie oppure "le palpate chiaroveggenti" che Pietro ha dovuto subire. Anche la citazione ad opere fantasy, come Harry Potter, sono riportate con umorismo, soprattutto tra il senza tetto, Pietro e il Munaciello.
Ora passiamo ai lati negativi, come ho detto prima, avrei preferito un maggiore approfondimento dei personaggi, ho avuto l'impressione che solo Pietro spiccasse più degli altri. Inoltre, il personaggio che subisce la violeza sessuale, non faccio spoiler, pare che si riprenda come se niente fosse dalla violenza subita. Sante crocchette, è appena stato violato da una strega orribile e antropofaga! Un minimo di trauma dovrebbe averlo. Va bene che poi tutto si sistema, ma non è una cosa da poco da cui riprendersi.
Anche la presenza frequente del dialetto potrebbe dare dei problemi durante la lettura per coloro che magari non capiscono bene il napoletano.
Nel complesso, "Cuore di Tufo" è un buon urban fantasy, una fiaba oscura che consiglierei a coloro che vorrebbero approfondire il folklore partenopeo.
Prima di lasciarvi definitivamente, vorrei parlare brevemente di Lentico. Volete colliri a buon prezzo? Necessitate di lenti a contatto? Il sito farà per voi!
December 28, 2020
Segnalazione "Reset" di Francesco Leo
Buone feste a voi, miei splendidi lettori. Volevo proporvi la segnalazione del nuovo libro di Francesco Leo, "Reset". Per chi volesse sapere qualcosa sull'autore, qui troverete una sua intervista.
SINOSSI
Miriam è una ragazza che trascorre le giornate tra università e amici. La conoscenza di Francesco, però, irrompe nella sua vita infrangendone la monotonia.
Mentre si troverà a fare i conti con un sentimento mai provato prima, le persone che la circondano iniziano a perdere la vita senza un motivo apparente. Quando scoprirà di essere in grado di alterare il passato per modificare il futuro in cui si trova, la giovane sarà chiamata a compiere delle nuove scelte nel tentativo di salvare coloro a cui vuole bene.
Ma perché quelli che la conoscono muoiono, e per mano di chi? Inoltre, da dove proviene il potere che scopre di possedere? In lotta tra dovere e amore, Miriam sarà chiamata a cambiare gli eventi. Ma il prezzo da pagare per chi gioca col destino è sempre caro.
ESTRATTO
Dicono che negli attimi che precedono la morte sia possibile rivedere la propria vita. Forse dovevo abbandonarmi a me stessa e farla finita. Avrei viaggiato nel tempo e rivissuto ogni istante, dal primo vagito all’ultima preghiera. E poi il paradiso, o l’inferno. Non m’importava dove, anche il nulla sarebbe andato bene. Volevo solo smettere di soffrire.
Gli avambracci dolevano nel tentativo di trascinarmi verso la porta. Scivolai sul mio stesso sangue battendo il mento. Lo stomaco bruciava, e il fluido bollente non smetteva di zampillare dalle ferite.
Ero stata io a volere tutto questo. Avevo provato a cambiare troppe cose per stare meglio, e avevo fallito. «Proteggervi era una scusa», esalai. Le parole sgomitarono nella bocca impastata e sgusciarono dalle labbra appiccicose. Sentivo gemere la gola riarsa. «In realtà ho sempre tentato di salvare lui… perché lo amavo», tossii e vomitai una manciata di grumi rossi. Sembravano noccioli di ciliegia.
«Ma lui non può essere amato facilmente», la voce alle mie spalle echeggiava nella mia testa come un tamburo. «Come puoi dare fiducia a un sentimento tanto evanescente? Non lo biasimo, e condivido il suo dolore. Sono l’unica persona che è stata in grado di comprenderlo.»
Le lacrime erano rasoi sulle guance. Singhiozzai, e il basso ventre si gonfiò come stesse per esplodere. Le fitte mi colsero all’improvviso. Sentivo come un nugolo di chiodi infilarsi dentro la carne.
Rumore di passi. Con l’orecchio schiacciato sul pavimento li sentivo rimbombare. L’aria iniziò a mancarmi, e la vista si appannò ancora. Finalmente, pensai. Sta arrivando.
BIOGRAFIA AUTORE
Francesco Leo, nato a Magliano Sabina il 29 Giugno del 1992. Sin da piccolo si mostra interessato alle arti in genere, mostrando uno spiccato senso della creatività. Incantato dal cinema e dalla recitazione, si appassiona particolarmente al genere Fantasy. Con il trascorrere degli anni, altre passioni si aggiungono alla lista: videogiochi, lettura e programmazione.
Trascorre i primi anni dell’infanzia a Civita Castellana, città del viterbese, per poi trasferirsi a Fabrica di Roma, poco distante dalla località precedente. Terminate le scuole medie, si iscrive all’Istituto Tecnico Industriale per apprendere le Scienze Informatiche, che da sempre lo avevano attratto. Subito dopo il primo anno, però, in seguito alla separazione dei suoi genitori, va a vivere con suo fratello a Siano, in provincia di Salerno, paese di origine del padre, che resta con loro. In quel periodo il suo carattere introverso lo porta a chiudersi in se stesso, trovandosi solo in un posto nuovo e privo degli amici con cui aveva trascorso la sua adolescenza. Per questo motivo, inizia a impegnare la monotonia delle giornate con la scrittura e la palestra. Superate le difficoltà iniziali, il ragazzo instaura nuove amicizie e sceglie di parlare con loro, oltre ai suoi genitori, di un romanzo di fantasia che aveva iniziato a scrivere. Basandosi su idee tratte da una storia imbastita per un videogioco di ruolo bidimensionale, che aveva strutturato e programmato dall’età di sedici ai diciotto anni, il giovane è determinato a completare il romanzo, che successivamente verrà mostrato a un’insegnante per una valutazione.
Ottenuto un buon riscontro, Francesco comincia a pensare di fare un passo in più: tentare la pubblicazione del manoscritto. Così, per caso, entra a far parte di un gruppo di persone online che consta di diversi artisti autodidatta, tra cui molti scrittori che lo introducono al selfpublishing. Così, intenzionato a farsi conoscere dapprima online, supportato da familiari e amici, inizia il suo percorso da aspirante autore selfpublisher.
Le carte in tavola cambiano quando gli viene presentata una realtà editoriale emergente attraverso un amico, in cui lui decide di credere. Così, pubblica per il solo formato cartaceo “Viktor”, volume d’esordio della trilogia fantasy de “Il Ciclo della Rinascita”, mentre resterà sulla soluzione del selfpublishing in merito al formato digitale (e-book).
Da questo punto in poi, la sua passione lo accompagnerà negli anni a seguire e lo sosterrà attraverso le successive fasi della sua vita, che lo condurranno – dopo tre anni in Esercito Italiano – a inserirsi nel panorama scolastico come docente.
Oggi la scrittura convive in tutto e per tutto col suo essere, assieme al cinema, alla recitazione e agli interessi circa la programmazione e l’attività fisica.
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