Rob Himmel's Blog, page 3
May 8, 2023
Siete fondamentali!
Sì, lo so che sto trascurando il sito ed è da parecchio che non pubblico un articolo. Il fatto è che sto incontrando svariate difficoltà nella mia vita privata e sono costretto a tralasciare alcuni aspetti di questa mia passione.
Tuttavia sto continuando a lavorare sulle opere, proseguendo nella scrittura. “Il crepuscolo degli dèi – Vol.1” è pronto e finito, ma sto cercando un agente (difficilissimo).
Nell’attesa mi sto portando avanti con la stesura del primo volume autoconclusivo sui Taumaturghi.
Visto che siamo in argomento, volevo rendervi partecipi di questa mia esperienza e relative scoperte. Durante la ricerca di un agente, sono venuto al corrente dei loro parametri di interesse, cosa serve per essere considerati per la rappresentanza.
Ovviamente questi elementi sono determinati da cosa ricercano le case editrici, che a loro volta dipendono dalla domanda dei lettori. Tradotto in parole povere: quello che vende di più.
Dunque sono finito dal romanticissimo “dipende dalla validità dell’opera“, alla realismo “conta dal prodotto che offri e quanto può vendere“.
Non vi nasconderò che sto trovando difficoltà quasi insormontabili, soprattutto dovuto a un genere che non interessa la medio-grande editoria, ovvero il fantasy per adulti che io scrivo. Le risposte che ho ricevuto finora sono state negative in maniera lapidaria, senza nemmeno valutare l’opera. A quanto pare l’unico fantasy contemplato (commercialmente parlando) nel nostro paese è lo Young Adult. Basta. Qualche volta anche il fantasy per bambini.
Va da sé che il mio genere, indipendentemente dal sottogenere, non viene considerato perché si rivolge a un pubblico adulto. Un pubblico che non porta soldi all’editore (per questo genere).
Oltre a questa bella tegolata sul cranio, ho scoperto che per essere considerati, gli agenti e gli editori guardano la persona, molto più dell’opera. Nel senso che si viene valutati sulla base dei follower sui social (soprattutto Instagram) e persino dal numero di recensioni presenti sulle opere precedenti, su Amazon soprattutto.
Dal punto di vista pragmatico comprendo questa visione, si tratta di aziende che mirano a fare il fatturato e vogliono garantirsi almeno quel minimo di vendite per rientrare nei loro costi. Tuttavia avvilisce chi, come me, scrive per passione nel desiderio di farsi strada con le proprie opere e non per il tempo passato sui social e il numero di post pubblicati.
Ho sempre preferito passare il mio tempo a disposizione, tra lavoro, famiglia e altre necessità, sulla scrittura e questo purtroppo ripaga poco.
Continuerò a scrivere, sia chiaro. Se non avrò futuro nella medio-grande editoria, continuerò a pubblicare nella piccola. Tuttavia ho compreso quanto ciascuno di voi sia fondamentale. Sì, siete fondamentali. Siete voi lettori a determinare il mercato, decidendo ciò che gli editori cercano.
Inoltre è importantissimo che seguiate i vostri autori preferiti sui social e che lasciate quante più recensioni possibili. Proprio come vi scrissi tempo fa in questo articolo. Recuperatelo se volete.
Detto questo, penso di poter chiudere qui, mi sono dilungato anche troppo. Grazie come sempre per la vostra pazienza e il vostro interesse. Restate insieme a me e torneremo a viaggiare nei mondi dell’Aetermundi.
Grazie!
October 28, 2022
Prima stesura: completata!
Posso finalmente annunciare che la prima stesura de “Il crepuscolo degli dèi – Fimbulvetr” è terminata. C’è tanto lavoro ancora da fare, con seconda e terza stesura, poi il vaglio delle mie Beta Readers di fiducia. Tuttavia è un grande traguardo dopo tanta fatica, studio e in un paio di anni assai movimentati.
Senza contare che la mia testa è già orientata verso il secondo e ultimo volume di questa bilogia, ovvero “Il crepuscolo degli dèi – Ragnarok“.

Inoltre, quando l’opera sarà finita, dovrò proporla per la pubblicazione. Un’incognita non da meno, forse l’aspetto più arduo di tutti. Quindi cominciate anche voi a incrociare le dita, che se tutto va bene come vorrei magari per fine 2023 o inizio 2024 la vedremo pubblicata. Queste sono solo le mie speculazioni dettate dal desiderio, ma non indicano assolutamente nulla. Qui è tutto da vedere.
Ancora una volta vi ringrazio per la pazienza e, nell’attesa, vi indirizzo alla pagina ufficiale del progetto: Il crepuscolo degli dèi.
Qualunque informazione importante relativa alla storia sarà racchiusa là.
Spero vi abbia fatto piacere questo aggiornamento e vi aspetto per il prossimo.

October 26, 2022
Arriva il cofanetto al Lucca Comics&Games 2022
A partire da questo Lucca Comics&Games 2022, la DarkZone Edizioni venderà l’intera trilogia “Il tempo dei mezzosangue” con il cofanetto realizzato da Antonello Venditti Art. Ovviamente illustrazione spacca-mascella con Namias ancora una volta protagonista e sul retro abbiamo uno scorcio della capitale di Kernak, Aghoria.
Vi lascio qui sotto la panoramica intera del cofanetto:

La trilogia completa è già presente sul sito www.darkzone.it a prezzo speciale, poi dovrebbe essere ordinabile con il cofanetto.
A seguito della fiera, la prossima settimana o quella dopo ancora, la trilogia sarà raccolta anche in un solo eBook a prezzo ridotto, per chi vuole tutta la trilogia. Qui sotto vi lascio la cover dell’eBook presa ovviamente dal cofanetto.

Spero che queste novità vi possa far piacere e restate sintonizzati per delle altre. A giorni ne arriva una buona buona per i più pazienti.
June 20, 2022
Anteprima e aggiornamenti su “Il crepuscolo degli dèi”
Come vi avevo promesso settimane fa, eccoci giunti al momento in cui vi mostrerò soltanto una piccola anteprima dell’opera che sto scrivendo, ovvero “Il crepuscolo degli dèi – Fimbulvetr“, primo volume di una bilogia Epic Fantasy ambientata su Ter, una versione alternativa del nostro mondo in chiave fantasy, ma sempre parte integrante del mio universo narrativo: Aetermundi.
Nello specifico la storia sarà localizzata nel centro Italia, soprattutto nelle aree dell’attuale Abruzzo, più qualche passaggio attraverso la Campania, il Lazio e le Isole Tremiti. Il periodo storico sarà approssimativamente tra l’800 e il 700 a.C., ma specifico fin da subito che questo NON è un fantasy storico, è un fantasy a tutti gli effetti che prende ispirazione da luoghi e fatti realmente esistiti senza però voler essere fedele a essi. Ci saranno anacronismi voluti per far amalgamare due culture differenti, italici e germanici, con le loro credenze, miti e i loro dèi.
Questo è un aspetto importante da specificare per me, non vorrei che molti si aspettassero della fedeltà storica con elementi fantasy, come detto sopra, questa storia rientra sempre nel mio universo narrativo, uno dei sette mondi fantasy che ho creato, tutti collegati tra loro da un piccolissimo filo rosso.
Detto questo, cosa vi farò leggere? Vi lascerò qui sotto il prologo e una parte del primo capitolo, rispettivamente con Freyja in prima persona e Sigrún in terza persona. Come potete capire già da voi, l’inizio si focalizza sulla cultura germanico-nordica, poi si aggiungeranno i protagonisti italici, come Artemone e Magnus. Ma mi fermo qui per oggi, già ho dato troppe informazioni.
Ovviamente questa anteprima mostra la mia prima stesura dell’opera, non sottoposta a beta reader né a nessun correttore di bozze e tantomeno a un editor. Quindi è facile che ci siano errori e refusi così come è probabile che nella versione finale, quando verrà pubblicata, sarà differente. Ma già durante la mia seconda e terza stesura è abbastanza certo che farò variazioni sostanziali come mi accade spesso. Più rileggo e più cambio.
Basta, vi ho annoiati abbastanza e con l’occasione torno a ringraziarvi per la pazienza. L’opera sta volgendo verso la conclusione, mi mancano i capitoli finali per terminare la prima stesura, poi ci sarà rilettura e altre stesure prima di proporla per la pubblicazione incrociando le dita.
Vi lascio alla lettura e fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va, qui o in qualunque dei miei social. Buona Giornata.
PROLOGO
Cos’è la verità? È una domanda che mi sono posta un’infinità di volte durante i miei secoli di vita da Vivificatrice. In molti ritengono che sia oggettiva e persino assoluta, che ne esista una soltanto per ciascuna situazione.
Io dissento.
Reputo che la verità sia una questione di circostanze, spesso malleabile e mutevole in base alla prospettiva, variando di persona in persona. Per questa ragione ho deciso di raccontarvi la mia verità, riguardo a un periodo specifico della mia lunga esistenza, quello più controverso.
Ho vissuto per un tempo tanto lungo da non poterlo quantificare. Ho attraversato innumerevoli esistenze nei luoghi più disparati, spostandomi su vari continenti, ma quanto sto per raccontarvi riguarderà la mia vita durante un’epoca ben distante da quella dei vichinghi, nonostante fossi già nota con il nome di Freyja. Mi riferisco al tempo che trascorsi sulla penisola italica, antecedente alla fondazione dell’Impero Romano, un periodo storico assai nebuloso che tutt’oggi suscita domande senza risposta, ma da esso proviene gran parte del vostro retaggio.
Sarò schietta nel dirvi fin da subito che non lo faccio per mettervi al corrente dei fatti, non è mia premura, né sono mossa d’altruismo. Il mio intento è quello di rivelarvi ciò che provai, condividendo segreti a lungo taciuti allo scopo di spiegarvi le mie scelte che, potranno apparirvi discutibili, persino insensate, ma dietro ciascuna di esse c’erano valide motivazioni.
Sento la necessità di fare questo perché sono stata giudicata come un essere spietato, calcolatore e vendicativo. È facile sputare sentenze su una persona senza sapere cosa abbia vissuto, quali ragioni l’abbiano portata a determinate scelte.
Esistono molteplici modi per raccontare una storia che, nella maggior parte dei casi, acquisisce connotazioni differenti in base a chi la espone e al quando.
Ecco perché voglio essere io a narrarvi le mie vicende, comprensive di quei fattori determinanti che mi spinsero a prendere certe decisioni, come rabbia e dolore. Non voglio essere giudicata soltanto attraverso un vuoto e distaccato resoconto dei fatti, con annesse le fredde conseguenze.
Prima di cominciare, però, è bene specificare fin dal principio qual è stata la forza che ha mosso tutti gli eventi: l’amore incondizionato di un genitore verso i propri figli.
01. Il Padre degli Asi
Il fiato le venne meno quando la sua avversaria approfittò di un’apertura nelle sue difese per centrarla alla bocca dello stomaco. Sigrún fece appena in tempo a indietreggiare prima di essere abbattuta dall’attacco successivo diretto sotto al mento. Prese le distanze per temporeggiare quel tanto che le serviva per riprendersi mentre Göndul la tallonava passo dopo passo con un ghigno tanto tronfio quanto irritante.
«Stai perdendo colpi, Sigrún» la punzecchiò Göndul.
Lei inarcò un sopracciglio. «Non penserai di avermi battuta, vero?»
«Fossi in te non sprecherei quel poco di fiato che ti resta.»
Nemmeno sotto tortura avrebbe ammesso che Göndul aveva ragione, era diventata una lotta di logoramento in quanto erano rimaste le uniche due all’interno del cerchio di addestramento. Tutte le altre walküren avevano concluso da un pezzo e adesso le stavano osservando con interesse.
Tra loro notò la sua cara amica Geirdriful: esibiva una posa rigida, con le braccia incrociate sul petto mentre la fissava con espressione dura. Capì subito che comunque sarebbe andata a finire, le attendeva un bel rimprovero.
Sigrún sapeva che, tra le walküren, Göndul era l’unica assieme a Geirdriful a poterle tener testa in uno scontro diretto, tuttavia nessuna delle due era riuscita a prevalere prima in un allenamento. Allora perché non aveva ancora battuto Göndul ma stava faticando più del solito?
Con uno sforzo fisico e mentale, decise di mettere fine alla cosa: finse di avere un cedimento alla gamba, mostrando il fianco scoperto, allora la sua avversaria tentò subito un fendente in un impeto di arroganza, certa della vittoria, senza rendersi conto che stava abboccando al tranello.
Allora Sigrún ne approfittò con un colpo a tradimento: la lama smussata della spada d’allenamento impattò contro la caviglia di Göndul, facendo scrocchiare l’osso del piede d’appoggio. Quando la sua avversaria perse l’equilibrio, portando a vuoto l’attacco, Sigrún ne approfittò per centrarla sotto al mento con l’elsa, mandandola culo a terra con una smorfia di dolore.
«Mi hai data per sconfitta troppo presto» la canzonò, sovrastandola.
«Hai imbrogliato!» le ringhiò contro Göndul, poi diresse lo sguardo su Brynhild. «Sigrún ha combattuto slealmente, regina, l’abbiamo visto tutti. È stata disonorevole.»
La donna si limitò a corrugare la fronte, impassibile come nella maggior parte dei casi durante le loro dispute. Sigrún la osservò restando come sempre affascinata dal suo aspetto contraddittorio: capelli grigi e profondi solchi sul viso evidenziavano il trascorrere del tempo, eppure manteneva occhi vispi, carichi di intelligenza, assieme a una corporatura tutt’altro che anziana, nonostante non scendesse più in battaglia e avesse visto oltre settanta inverni.
«Sigrún non ha agito con onore, è vero» disse infine la regina delle walküren, «ma quanti avversari pensi che lo farebbero durante una battaglia, eh Göndul? Siate onorevoli, come ci ha insegnato Freyja e come desidera Wôtan. Ma se vi troverete a dover scegliere tra l’onore e la vita, scegliete la vita. Il vostro nemico farà lo stesso.»
Göndul restò a bocca aperta mentre teneva le mani sulla caviglia dolorante, questo suscitò un sorrisetto a Sigrún che, però, svanì l’istante dopo quando incrociò lo sguardo severo di Brynhild.
«L’allenamento di oggi è terminato» sentenziò la regina delle walküren.
Sigrún ne approfittò per lasciarsi alle spalle la sua avversaria, ma mentre si allontanava venne affiancata da Geirdriful.
«Che cosa ti succede?»
Sigrún si strinse nelle spalle, facendo finta di non capire.
«Sei distratta, assente quasi» rimproverò Geirdriful. «È come se avessi perso ogni stimolo. Avresti potuto sconfiggerla molto prima, ma l’hai tirata per le lunghe e stavi per essere sconfitta.»
«Tuttavia non è successo.»
«Le hai danneggiato la caviglia, Sigrún. Zoppicherà per non si sa quanto e ti porterà rancore per molto più tempo. Se già c’era del dissidio tra voi due, adesso sarà guerra aperta.»
«Ti preoccupi troppo, Geirdriful. E poi dovrà leccarsi le ferite per un bel po’.»
«La cosa ti fa ridere, eh?» Geirdriful sbuffò. «Quello che hai fatto non è piaciuto nemmeno alla regina, anche se è parso che ti difendesse. Ha solo impartito una lezione importante alla sua prediletta. Tutte le walküren sanno che vorrebbe Göndul come sua successore.»
Sigrún si strinse nelle spalle con un mezzo sospiro, la questione non la impensieriva più di tanto, anche se avrebbe dovuto.
Geirdriful le diede uno scossone. «Vedi? Lo hai fatto di nuovo! Si può sapere a cosa stai pensando?»
«Ti chiedi mai qual è il senso di tutto questo?»
«Siamo le walküren di Wôtan, dobbiamo addestrarci per essere le migliori sul campo di battaglia.»
Sigrún arricciò le labbra. «Ci alziamo la mattina per addestrarci fino a sera. Ogni singolo giorno. Le uniche volte in cui non accade è quando mettiamo in pratica quel che sappiamo fare meglio: uccidere. Possiamo davvero definirla vita? Ne sei appagata?»
Geirdriful si guardò attorno allarmata, poi, quando vide che nessuno era a portata d’orecchio, le si piazzò dinanzi con espressione severa. «Bada a ciò che dici e dove, Sigrún, non tutti accoglierebbero le tue parole. Sei una walküre, forse la più abile di tutte noi, non puoi certo mettere in dubbio la volontà di Wôtan e l’eredità che ci ha lasciato Freyja con tale leggerezza.»
Ripresero a camminare in direzione dei loro alloggi restando per un po’ in silenzio.
«Stai cercando risposte che io non ho» disse Geirdriful, una nota amara nella voce. «Ma posso dirti che quando scendo in battaglia con te e le altre sorelle mi sento viva come in nessun’altra occasione. È ciò che sono… e sono onorata di poter seguire le orme di Freyja per servire Wôtan.»
«Io no» ribatté secco Sigrún. «Certo, quando combattiamo anche io mi sento viva e appagata, ma fuori dalla battaglia mi sento sempre più persa, abbandonata a una vita priva di senso, trascorrendo le giornate a ripetere le stesse cose in attesa di essere inviata chissà dove in questa terra straniera.» Guardò l’amica prima di continuare. «Ti sei mai chiesta perché la nostra gente sia giunta fin qui? Io sono nata su queste montagne, eppure non mi sento a casa. La mia famiglia è venuta per volontà di Wôtan, che invece passa il suo tempo sulla cima a fare chissà cosa…»
«Potrebbero ucciderti a causa di queste parole» la interruppe Geirdriful. «Posso condividere alcune delle tue perplessità, ma non puoi dubitare di Wôtan, né puoi pensare di comprendere i suoi piani. A tutto c’è una ragione, ma non sta a noi conoscerla. Lui è il Padre degli Asi, non puoi capirlo.»
«Perché non dobbiamo sapere? È questo che mi chiedo. Non sarebbe più semplice mettercene a conoscenza, potremmo prenderne parte con maggior dedizione. Invece no, siamo armi nelle sue mani, nulla di più, nulla di meno.»
Geirdriful scosse la testa. «Non voglio nemmeno sentirti dire certe cose. Sarei condannata assieme a te se sapessero che me le hai dette e io non le ho riferite.»
«Non lo faresti mai» ribatté Sigrún con un sorrisetto obliquo. «So di poter contare sulla nostra amicizia, sei l’unica sorella di cui possa fidarmi davvero e a cui affido la vita ogni volta che scendiamo in battaglia.»
«Tuttavia mi metti in una posizione scomoda…»
«Andiamo, Geirdriful, vuoi dirmi che a oggi non ti sei mai posta alcuna domanda? Quanta gente hai ammazzato senza nemmeno conoscerne la ragione? Abbiamo ucciso anche chi non rappresentava una minaccia.»
«I meridi sono nostri nemici. Se potessero ci avrebbero già sterminati.»
«Siamo noi gli invasori, avremmo fatto lo stesso al loro posto. Come se questo non bastasse, non solo razziamo i loro villaggi, ma catturiamo schiavi per costringerli a scavare per noi in cerca di cosa, poi? Nemmeno questo ci è dato sapere.»
«Nessuno può chiedere al Padre degli Asi il perché voglia che facciamo ciò che ci ordina.»
Sigrún sbuffò. «Siamo persone, non corvi ammaestrati.»
«Siamo walküren, le migliori combattenti al mondo. Neppure gli einherjar addestrati da Donar in persona possono eguagliarci. Nessuno può.»
Insoddisfatta, e forse anche un po’ irritata, Sigrún lasciò cadere il discorso. Geirdriful sapeva essere testarda più di lei, qualunque cosa le avesse detto non avrebbe cambiato idea né le avrebbe dato un minimo di soddisfazione, perlomeno non ad alta voce.
Mi Auguro che questa breve anteprima dei “lavori in corso” vi abbia intrigati quanto basti per avere altra santa pazienza. Restate sintonizzati per essere aggiornati in futuro e scrivetemi pure quando volete per qualunque cosa.
Rob Himmel
ANTEPRIMA E AGGIORNAMENTI SU “IL CREPUSCOLO DEGLI DÈI”
Come vi avevo promesso settimane fa, eccoci giunti al momento in cui vi mostrerò soltanto una piccola anteprima dell’opera che sto scrivendo, ovvero “Il crepuscolo degli dèi – Fimbulvetr“, primo volume di una bilogia Epic Fantasy ambientata su Ter, una versione alternativa del nostro mondo in chiave fantasy, ma sempre parte integrante del mio universo narrativo: Aetermundi.
Nello specifico la storia sarà localizzata nel centro Italia, soprattutto nelle aree dell’attuale Abruzzo, più qualche passaggio attraverso la Campania, il Lazio e le Isole Tremiti. Il periodo storico sarà approssimativamente tra l’800 e il 700 a.C., ma specifico fin da subito che questo NON è un fantasy storico, è un fantasy a tutti gli effetti che prende ispirazione da luoghi e fatti realmente esistiti senza però voler essere fedele a essi. Ci saranno anacronismi voluti per far amalgamare due culture differenti, italici e germanici, con le loro credenze, miti e i loro dèi.
Questo è un aspetto importante da specificare per me, non vorrei che molti si aspettassero della fedeltà storica con elementi fantasy, come detto sopra, questa storia rientra sempre nel mio universo narrativo, uno dei sette mondi fantasy che ho creato, tutti collegati tra loro da un piccolissimo filo rosso.
Detto questo, cosa vi farò leggere? Vi lascerò qui sotto il prologo e una parte del primo capitolo, rispettivamente con Freyja in prima persona e Sigrún in terza persona. Come potete capire già da voi, l’inizio si focalizza sulla cultura germanico-nordica, poi si aggiungeranno i protagonisti italici, come Artemone e Magnus. Ma mi fermo qui per oggi, già ho dato troppe informazioni.
Ovviamente questa anteprima mostra la mia prima stesura dell’opera, non sottoposta a beta reader né a nessun correttore di bozze e tantomeno a un editor. Quindi è facile che ci siano errori e refusi così come è probabile che nella versione finale, quando verrà pubblicata, sarà differente. Ma già durante la mia seconda e terza stesura è abbastanza certo che farò variazioni sostanziali come mi accade spesso. Più rileggo e più cambio.
Basta, vi ho annoiati abbastanza e con l’occasione torno a ringraziarvi per la pazienza. L’opera sta volgendo verso la conclusione, mi mancano i capitoli finali per terminare la prima stesura, poi ci sarà rilettura e altre stesure prima di proporla per la pubblicazione incrociando le dita.
Vi lascio alla lettura e fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va, qui o in qualunque dei miei social. Buona Giornata.
PROLOGO
Cos’è la verità? È una domanda che mi sono posta un’infinità di volte durante i miei secoli di vita da Vivificatrice. In molti ritengono che sia oggettiva e persino assoluta, che ne esista una soltanto per ciascuna situazione.
Io dissento.
Reputo che la verità sia una questione di circostanze, spesso malleabile e mutevole in base alla prospettiva, variando di persona in persona. Per questa ragione ho deciso di raccontarvi la mia verità, riguardo a un periodo specifico della mia lunga esistenza, quello più controverso.
Ho vissuto per un tempo tanto lungo da non poterlo quantificare. Ho attraversato innumerevoli esistenze nei luoghi più disparati, spostandomi su vari continenti, ma quanto sto per raccontarvi riguarderà la mia vita durante un’epoca ben distante da quella dei vichinghi, nonostante fossi già nota con il nome di Freyja. Mi riferisco al tempo che trascorsi sulla penisola italica, antecedente alla fondazione dell’Impero Romano, un periodo storico assai nebuloso che tutt’oggi suscita domande senza risposta, ma da esso proviene gran parte del vostro retaggio.
Sarò schietta nel dirvi fin da subito che non lo faccio per mettervi al corrente dei fatti, non è mia premura, né sono mossa d’altruismo. Il mio intento è quello di rivelarvi ciò che provai, condividendo segreti a lungo taciuti allo scopo di spiegarvi le mie scelte che, potranno apparirvi discutibili, persino insensate, ma dietro ciascuna di esse c’erano valide motivazioni.
Sento la necessità di fare questo perché sono stata giudicata come un essere spietato, calcolatore e vendicativo. È facile sputare sentenze su una persona senza sapere cosa abbia vissuto, quali ragioni l’abbiano portata a determinate scelte.
Esistono molteplici modi per raccontare una storia che, nella maggior parte dei casi, acquisisce connotazioni differenti in base a chi la espone e al quando.
Ecco perché voglio essere io a narrarvi le mie vicende, comprensive di quei fattori determinanti che mi spinsero a prendere certe decisioni, come rabbia e dolore. Non voglio essere giudicata soltanto attraverso un vuoto e distaccato resoconto dei fatti, con annesse le fredde conseguenze.
Prima di cominciare, però, è bene specificare fin dal principio qual è stata la forza che ha mosso tutti gli eventi: l’amore incondizionato di un genitore verso i propri figli.
01. Il Padre degli Asi
Il fiato le venne meno quando la sua avversaria approfittò di un’apertura nelle sue difese per centrarla alla bocca dello stomaco. Sigrún fece appena in tempo a indietreggiare prima di essere abbattuta dall’attacco successivo diretto sotto al mento. Prese le distanze per temporeggiare quel tanto che le serviva per riprendersi mentre Göndul la tallonava passo dopo passo con un ghigno tanto tronfio quanto irritante.
«Stai perdendo colpi, Sigrún» la punzecchiò Göndul.
Lei inarcò un sopracciglio. «Non penserai di avermi battuta, vero?»
«Fossi in te non sprecherei quel poco di fiato che ti resta.»
Nemmeno sotto tortura avrebbe ammesso che Göndul aveva ragione, era diventata una lotta di logoramento in quanto erano rimaste le uniche due all’interno del cerchio di addestramento. Tutte le altre walküren avevano concluso da un pezzo e adesso le stavano osservando con interesse.
Tra loro notò la sua cara amica Geirdriful: esibiva una posa rigida, con le braccia incrociate sul petto mentre la fissava con espressione dura. Capì subito che comunque sarebbe andata a finire, le attendeva un bel rimprovero.
Sigrún sapeva che, tra le walküren, Göndul era l’unica assieme a Geirdriful a poterle tener testa in uno scontro diretto, tuttavia nessuna delle due era riuscita a prevalere prima in un allenamento. Allora perché non aveva ancora battuto Göndul ma stava faticando più del solito?
Con uno sforzo fisico e mentale, decise di mettere fine alla cosa: finse di avere un cedimento alla gamba, mostrando il fianco scoperto, allora la sua avversaria tentò subito un fendente in un impeto di arroganza, certa della vittoria, senza rendersi conto che stava abboccando al tranello.
Allora Sigrún ne approfittò con un colpo a tradimento: la lama smussata della spada d’allenamento impattò contro la caviglia di Göndul, facendo scrocchiare l’osso del piede d’appoggio. Quando la sua avversaria perse l’equilibrio, portando a vuoto l’attacco, Sigrún ne approfittò per centrarla sotto al mento con l’elsa, mandandola culo a terra con una smorfia di dolore.
«Mi hai data per sconfitta troppo presto» la canzonò, sovrastandola.
«Hai imbrogliato!» le ringhiò contro Göndul, poi diresse lo sguardo su Brynhild. «Sigrún ha combattuto slealmente, regina, l’abbiamo visto tutti. È stata disonorevole.»
La donna si limitò a corrugare la fronte, impassibile come nella maggior parte dei casi durante le loro dispute. Sigrún la osservò restando come sempre affascinata dal suo aspetto contraddittorio: capelli grigi e profondi solchi sul viso evidenziavano il trascorrere del tempo, eppure manteneva occhi vispi, carichi di intelligenza, assieme a una corporatura tutt’altro che anziana, nonostante non scendesse più in battaglia e avesse visto oltre settanta inverni.
«Sigrún non ha agito con onore, è vero» disse infine la regina delle walküren, «ma quanti avversari pensi che lo farebbero durante una battaglia, eh Göndul? Siate onorevoli, come ci ha insegnato Freyja e come desidera Wôtan. Ma se vi troverete a dover scegliere tra l’onore e la vita, scegliete la vita. Il vostro nemico farà lo stesso.»
Göndul restò a bocca aperta mentre teneva le mani sulla caviglia dolorante, questo suscitò un sorrisetto a Sigrún che, però, svanì l’istante dopo quando incrociò lo sguardo severo di Brynhild.
«L’allenamento di oggi è terminato» sentenziò la regina delle walküren.
Sigrún ne approfittò per lasciarsi alle spalle la sua avversaria, ma mentre si allontanava venne affiancata da Geirdriful.
«Che cosa ti succede?»
Sigrún si strinse nelle spalle, facendo finta di non capire.
«Sei distratta, assente quasi» rimproverò Geirdriful. «È come se avessi perso ogni stimolo. Avresti potuto sconfiggerla molto prima, ma l’hai tirata per le lunghe e stavi per essere sconfitta.»
«Tuttavia non è successo.»
«Le hai danneggiato la caviglia, Sigrún. Zoppicherà per non si sa quanto e ti porterà rancore per molto più tempo. Se già c’era del dissidio tra voi due, adesso sarà guerra aperta.»
«Ti preoccupi troppo, Geirdriful. E poi dovrà leccarsi le ferite per un bel po’.»
«La cosa ti fa ridere, eh?» Geirdriful sbuffò. «Quello che hai fatto non è piaciuto nemmeno alla regina, anche se è parso che ti difendesse. Ha solo impartito una lezione importante alla sua prediletta. Tutte le walküren sanno che vorrebbe Göndul come sua successore.»
Sigrún si strinse nelle spalle con un mezzo sospiro, la questione non la impensieriva più di tanto, anche se avrebbe dovuto.
Geirdriful le diede uno scossone. «Vedi? Lo hai fatto di nuovo! Si può sapere a cosa stai pensando?»
«Ti chiedi mai qual è il senso di tutto questo?»
«Siamo le walküren di Wôtan, dobbiamo addestrarci per essere le migliori sul campo di battaglia.»
Sigrún arricciò le labbra. «Ci alziamo la mattina per addestrarci fino a sera. Ogni singolo giorno. Le uniche volte in cui non accade è quando mettiamo in pratica quel che sappiamo fare meglio: uccidere. Possiamo davvero definirla vita? Ne sei appagata?»
Geirdriful si guardò attorno allarmata, poi, quando vide che nessuno era a portata d’orecchio, le si piazzò dinanzi con espressione severa. «Bada a ciò che dici e dove, Sigrún, non tutti accoglierebbero le tue parole. Sei una walküre, forse la più abile di tutte noi, non puoi certo mettere in dubbio la volontà di Wôtan e l’eredità che ci ha lasciato Freyja con tale leggerezza.»
Ripresero a camminare in direzione dei loro alloggi restando per un po’ in silenzio.
«Stai cercando risposte che io non ho» disse Geirdriful, una nota amara nella voce. «Ma posso dirti che quando scendo in battaglia con te e le altre sorelle mi sento viva come in nessun’altra occasione. È ciò che sono… e sono onorata di poter seguire le orme di Freyja per servire Wôtan.»
«Io no» ribatté secco Sigrún. «Certo, quando combattiamo anche io mi sento viva e appagata, ma fuori dalla battaglia mi sento sempre più persa, abbandonata a una vita priva di senso, trascorrendo le giornate a ripetere le stesse cose in attesa di essere inviata chissà dove in questa terra straniera.» Guardò l’amica prima di continuare. «Ti sei mai chiesta perché la nostra gente sia giunta fin qui? Io sono nata su queste montagne, eppure non mi sento a casa. La mia famiglia è venuta per volontà di Wôtan, che invece passa il suo tempo sulla cima a fare chissà cosa…»
«Potrebbero ucciderti a causa di queste parole» la interruppe Geirdriful. «Posso condividere alcune delle tue perplessità, ma non puoi dubitare di Wôtan, né puoi pensare di comprendere i suoi piani. A tutto c’è una ragione, ma non sta a noi conoscerla. Lui è il Padre degli Asi, non puoi capirlo.»
«Perché non dobbiamo sapere? È questo che mi chiedo. Non sarebbe più semplice mettercene a conoscenza, potremmo prenderne parte con maggior dedizione. Invece no, siamo armi nelle sue mani, nulla di più, nulla di meno.»
Geirdriful scosse la testa. «Non voglio nemmeno sentirti dire certe cose. Sarei condannata assieme a te se sapessero che me le hai dette e io non le ho riferite.»
«Non lo faresti mai» ribatté Sigrún con un sorrisetto obliquo. «So di poter contare sulla nostra amicizia, sei l’unica sorella di cui possa fidarmi davvero e a cui affido la vita ogni volta che scendiamo in battaglia.»
«Tuttavia mi metti in una posizione scomoda…»
«Andiamo, Geirdriful, vuoi dirmi che a oggi non ti sei mai posta alcuna domanda? Quanta gente hai ammazzato senza nemmeno conoscerne la ragione? Abbiamo ucciso anche chi non rappresentava una minaccia.»
«I meridi sono nostri nemici. Se potessero ci avrebbero già sterminati.»
«Siamo noi gli invasori, avremmo fatto lo stesso al loro posto. Come se questo non bastasse, non solo razziamo i loro villaggi, ma catturiamo schiavi per costringerli a scavare per noi in cerca di cosa, poi? Nemmeno questo ci è dato sapere.»
«Nessuno può chiedere al Padre degli Asi il perché voglia che facciamo ciò che ci ordina.»
Sigrún sbuffò. «Siamo persone, non corvi ammaestrati.»
«Siamo walküren, le migliori combattenti al mondo. Neppure gli einherjar addestrati da Donar in persona possono eguagliarci. Nessuno può.»
Insoddisfatta, e forse anche un po’ irritata, Sigrún lasciò cadere il discorso. Geirdriful sapeva essere testarda più di lei, qualunque cosa le avesse detto non avrebbe cambiato idea né le avrebbe dato un minimo di soddisfazione, perlomeno non ad alta voce.
Mi Auguro che questa breve anteprima dei “lavori in corso” vi abbia intrigati quanto basti per avere altra santa pazienza. Restate sintonizzati per essere aggiornati in futuro e scrivetemi pure quando volete per qualunque cosa.
Rob Himmel
May 4, 2022
Aggiornamento
Lo so, lo so, ho tanto di cui farmi perdonare. Sono mesi che non pubblico nemmeno un articolo qui sul sito e mi sento mortificato per questo, un po’ come se vi avessi abbandonati. La verità è che ho avuto parecchie battute d’arresto e come saprete anche voi la situazione generale non è la più rosea da quando è uscito il Covid-19, adesso anche la guerra con i rincari di prezzi che mi stanno dando parecchi problemi al lavoro.
Insomma, la vita è quella che è con i suoi molteplici imprevisti e il tutto ha avuto delle ripercussioni sul mio tempo dedicato alla scrittura e ai social.
Tuttavia sono qua per chiedervi scusa prima di tutto, ma anche per assicurarvi che “Il crepuscolo degli dèi” procede nella sua stesura e va verso i capitoli finali del primo volume.
Vi anticipo che sono soddisfatto di quello che sta venendo fuori, anche se sono certo che dopo la prima stesura, nel rileggerlo, andrò a fare diverse modifiche. In linea generale, però, la storia prende forma.
Per farmi perdonare della mia “assenza” in rete, nel prossimo articolo vi farò un regalo: prologo e primo capitolo in anteprima. Solo per voi che mi seguite sul sito avrete l’opportunità di leggere l’inizio del romanzo nella sua forma embrionale, magari potrete dirmi anche la vostra se vorrete, a me farebbe davvero piacere.
Comunque per oggi è tutto, tornerò presto con questa anteprima e spero che continuerete a seguirmi.
Grazie per la pazienza.
July 7, 2021
Dove mi trovo? Ecco la bussola!
Il mio universo narrativo prende sempre più forma tra le opere pubblicate e i progetti in cantiere. Può quindi accadere che alcuni di voi si perdano nella vastità dell’Aetermundi, magari persino sentendosi disorientati. Ed ecco perché ho deciso di creare una Mappa delle Opere, dove ognuna di esse è subito riconducibile al mondo di appartenenza. Ovviamente provvederò ad aggiornarla di volta in volta quando romanzi e racconti saranno pubblicati, sperando di riempirla con tanta roba da farvi leggere.
E, visto che ci siamo, vi do qualche piccolo aggiornamento: Il crepuscolo degli dèi avanza nella stesura, anche se un po’ a rilento, causa le difficoltà del periodo, il poco tempo e il caldo asfissiante. Ma procede. Quando non riesco a scrivere, mi concedo piccoli momenti per progetti come questa mappa, i loghi provvisori delle saghe (dato che poi spetterà all’eventuale editore fare la grafica) e alla costruzione dei mondi sempre più dettagliati e profondi, nonché alle prime bozze di trame. Insomma, sono al lavoro, e anche se so di non pubblicare nulla nel 2021, mi auguro di riuscirci nel 2022. Mi aspetterete???
May 17, 2021
Aggiornamento sui lavori in corso
Arricchire un sito, i social e quant’altro di contenuti in maniera costante non è affatto semplice, anche perché gestendo tutto da solo il tempo scarseggia. Eppure ci tengo a farvi sapere ogni possibile novità o notizia quando sono presenti, perché di certo non mi va di buttar dentro roba a caso tanto per riempire.
Preferisco di gran lunga sfruttare questo tempo in maniera produttiva sui progetti in corso, scrivendo ed elaborando.
Ma bando alla ciance, arriviamo subito al dunque, alla domanda che vi state ponendo: Quindi, a che serve questo articolo?
Ebbene vi mostro i vari aggiornamenti sui lavori che sto facendo, oltre ovviamente alla stesura del nuovo romanzo. A proposito di quest’ultimo, ho creato la pagina apposita, dove ho inserito un logo del titolo (del tutto momentaneo e rappresentativo), che verrà poi sostituito con quello che sarà realizzato dalla casa editrice che deciderà di pubblicarlo. Oltre a questo, ho inserito anche la mappa e la prima versione della quarta, così da dare un’idea sul tema e l’ambientazione.
Siete curiosi di vederlo? Vi lascio il rimando alla pagina: Il crepuscolo degli dèi.
Oltre a questo ho creato anche la tavola dei sette Pilastri di Ashim, con i ventuno Torrenti e il motto degli ascendenti. Potete sbirciare qui: Ashim.
Appena avrò altre info ve le farò sapere. Tutto procede ma richiede ovviamente il suo tempo. Seguitemi sul sito o sui vari social per restare aggiornati.
April 20, 2021
Trilogia in promozione a 30€!

La DZ edizioni ne ha fatta un’altra delle sue! Promozione che coinvolge le varie saga, tra cui la mia, Il tempo dei mezzosangue, tutti e tre i volumi in offerta a soli 30€. Insomma, da non perdere! Che state aspettando? Questa è l’occasione perfetta per entrare in questa avventura magica, ricca di epicità e colpi di scena.
Vi lascio qui il link diretto alla pagina: Trilogia in offerta.
January 7, 2021
Taumaturghi: dal racconto a una grande saga…
Tre anni fa decisi di scrivere dei racconti gratuiti per i lettori che mi seguono, così cominciai con Taumaturghi: Vaarthol e la palude dei lamenti. Fu quasi per gioco, anche se nella mente avevo già pianificato un worldbuild piuttosto profondo, nulla che trasparisse davvero attraverso il racconto. Chi ha letto questa briciola in forma embrionale mi ha dato feedback positivi, con domande riguardante dettagli che non trasparivano, suscitati dalla curiosità.
Così la mia mente, che è in continua elaborazione, ha tramutato i racconti in intere vicende che necessitano di veri e propri romanzi. Ragione per cui dovevo delineare in maniera concreta l’intero mondo e tutto ciò che ne consegue. Fatto ciò, diventa molto più semplice scrivere le vicende che avvengono al suo interno.
In preda all’ispirazione di questi giorni, durante il periodo di feste, per me infernale al lavoro, ho dedicato del tempo alla creazione dei due continenti: Nordan e Suder. Sì, sto parlando di immagini concrete, delle mappe da potervi mostrare, è la ragione di questo articolo. Ve le lascio qui sotto e non mancate di dirmi la vostra, se vi va.
Vi ricordo che Taumaturghi ha una pagina dedicata, attualmente ancora incentrata sui racconti, ma avrò più ciccia da mostrarvi la modificherò inserendo materiale più concreto. Inoltre, se siete affamati di conoscenza, tutte queste storie sono ambientate su Syfed, primo pianeta dell’Aetermundi.
Come potete vedere da voi, le mappe danno una visione continentale, per questo molto ampia, motivo per cui non può contenere eccessive informazioni. Tuttavia ci sono tutte le nazioni, con i loro emblemi e confini, più le capitali. Ci sono anche i forti dei taumaturghi, li riconoscerete dal simbolo a croce (l’aior, il loro medaglione caratteristico) e il finale del nome sempre in aior.
Attualmente sto scrivendo Il crepuscolo degli dèi, ambientato su Ter, una volta concluso passerò al primo romanzo dei Taumaturghi. Quanto lo attendete? Restate sintonizzati sul mio sito per tutti gli aggiornamenti e sbirciate tra le varie sezioni per scoprire sempre cose nuove.

