Ella S. Bennet's Blog, page 40
December 3, 2019
Georgette Heyer * L'anello
(Titolo originale “
The Talisman Ring
” (titolo tradotto inizialmente come “Talismano d'amore”), traduzione di Anna Luisa Zazo; originale pubblicato nel 1936; edizione italiana del 1979, poi 2017)
Mi viene spontaneo dividere i due gruppi i romanzi di Georgette Heyer che ho letto fino a questo momento: benché le caratteristiche principali, ovvero l'ironia e l'accurata descrizione dei costumi dell'epoca in cui le storie sono ambientate, trovo che ve ne siano alcuni in cui l'ironia prevale a tal punto da divenire a tratti comicità, altri in cui le vicende narrate sono più realistiche, per quanto sempre piuttosto avventurose e/o originali.
" L'anello ", a mio parere, appartiene al primo gruppo, durante la lettura mi sono trovata infatti più volte a ridere di gusto. Come in altri romanzi anche in questo troviamo una fanciulla giovane, Eustacie, con la mente piena di idee romantiche e scarso senso pratico, dotata di una logica decisamente originale. Insieme agli altri personaggi, tutti magistralmente disegnati, la ragazza riuscirà a vivere le avventure sognate e anche a trovare l'amore.
Fuggita da Tristam, un cugino che non vuole sposare, Eustacie si imbatte in un altro cugino, Ludovic, che vive di contrabbando da quando sul suo capo pende una condanna per omicidio. I due approdano in una locanda in cui alloggiano un giudice di pace e la sorella, anch'essa desiderosa di vivere un'avventura anche mostra di possedere una discreta dose di buon senso. Le due donne decidono di aiutare Ludivic a dimostrare la propria innocenza e a loro si unisce anche Tristam, giunto alla locanda in cerca di Eustacie; i quattro si adoperano per nascondere Ludovic alle guardie che lo cercano e a ritrovare l'anello a talismano che dà il titolo al romanzo, un gioiello di famiglia sottratto dall'assassino alla vittima, che lo aveva vinto al gioco a Ludovic, per far ricadere la colpa su di lui.
Una storia davvero divertente, di un'ironia scoppiettante.
Per darvene un'idea, ecco un dialogo fra Tristam ed Eustace, quando entrambi pensano di doversi sposare (per volontà del nonno di lei) e lui le dice che dovrà andare a vivere a Bath con sua madre per un periodo, prima del matrimonio.
Mi viene spontaneo dividere i due gruppi i romanzi di Georgette Heyer che ho letto fino a questo momento: benché le caratteristiche principali, ovvero l'ironia e l'accurata descrizione dei costumi dell'epoca in cui le storie sono ambientate, trovo che ve ne siano alcuni in cui l'ironia prevale a tal punto da divenire a tratti comicità, altri in cui le vicende narrate sono più realistiche, per quanto sempre piuttosto avventurose e/o originali.

" L'anello ", a mio parere, appartiene al primo gruppo, durante la lettura mi sono trovata infatti più volte a ridere di gusto. Come in altri romanzi anche in questo troviamo una fanciulla giovane, Eustacie, con la mente piena di idee romantiche e scarso senso pratico, dotata di una logica decisamente originale. Insieme agli altri personaggi, tutti magistralmente disegnati, la ragazza riuscirà a vivere le avventure sognate e anche a trovare l'amore.
Fuggita da Tristam, un cugino che non vuole sposare, Eustacie si imbatte in un altro cugino, Ludovic, che vive di contrabbando da quando sul suo capo pende una condanna per omicidio. I due approdano in una locanda in cui alloggiano un giudice di pace e la sorella, anch'essa desiderosa di vivere un'avventura anche mostra di possedere una discreta dose di buon senso. Le due donne decidono di aiutare Ludivic a dimostrare la propria innocenza e a loro si unisce anche Tristam, giunto alla locanda in cerca di Eustacie; i quattro si adoperano per nascondere Ludovic alle guardie che lo cercano e a ritrovare l'anello a talismano che dà il titolo al romanzo, un gioiello di famiglia sottratto dall'assassino alla vittima, che lo aveva vinto al gioco a Ludovic, per far ricadere la colpa su di lui.
Una storia davvero divertente, di un'ironia scoppiettante.
Per darvene un'idea, ecco un dialogo fra Tristam ed Eustace, quando entrambi pensano di doversi sposare (per volontà del nonno di lei) e lui le dice che dovrà andare a vivere a Bath con sua madre per un periodo, prima del matrimonio.
“E dunque, che mai dovrei fare a Bath?”
“Temo dovrete rassegnarvi a un periodo di quiete.”
“Quiete?” esclamò Eustacie con voce ansante. “Ancora e sempre quiete?”
Suo malgrado, sir Tristram rise: “È dunque tanto orribile?”.
“Oh, sì che lo è! Prima il Sussex e poi Bath e il whist! E infine mi condurrete nel Berkshire, dove morirò.”
“Mi auguro che non lo facciate!”
“E che altro potrei fare?” ribatté luttuosamente Eustacie. “Ho avuto una vita infelice senza alcuna avventura; vi sarebbe da stupirsi se mi spegnessi di consunzione? Ma poiché non mi accade mai nulla di romantico,” aggiunse con amarezza, “certo morirò di parto, come chiunque.”
Sir Tristram arrossì d’imbarazzo. “Eustacie, ve ne prego!”
Eustacie era troppo assorta nei suoi tristi pensieri per prestargli ascolto. “Vi darò un erede,” disse, “e ne morirò.”
D’un tratto l’immagine le parve attraente. “Tutti diranno che ero molto giovane per morire e vi chiameranno dalla bisca dove…”
“Mi chiameranno dalla… ?”
“Dalla bisca. O da un combattimento di galli. Non ha alcuna importanza! Ma voi proverete rimorso quando saprete che io sto morendo e balzerete a cavallo e galopperete ventre a terra per giungere al mio capezzale e io vi perdonerò e…”
“Ma di che andate parlando? Che cosa dovreste perdonarmi? E perché dovreste… Che sciocchezze sono mai queste?”
Brutalmente destata dal suo sogno di romantiche sventure, Eustacie sospirò. “Soltanto quel che pensavo potesse accadere,” disse.
“Pare a me,” ribatté severamente lui, “che vi abbandoniate troppo alla fantasia. Permettetemi di dirvi che non frequento bische né combattimenti di galli! E neppure,” aggiunse lievemente divertito, “è mia consuetudine balzare a cavallo.”
“Immagino di no, e non galoppate ventre a terra. Non è necessario me lo diciate. Lo so.”
“Soltanto in una partita di caccia.”
“Forse lo fareste se io fossi sul mio letto di morte?” chiese lei aprendosi alla speranza.
“Certo che no. Se foste sul letto di morte sarebbe assai improbabile che io sia lontano. Vorrei che vi liberaste di questa idea. Perché dovreste morire?”
“Ve l’ho pur detto! Io…”
“Sì. Non è necessario che lo ripetiate. Vi sono cose di cui potremo parlare dopo le nozze.”
Georgette Heyer (1902 – 1974), scrittrice inglese, ha pubblicato molti romanzi ambientati nel periodo georgiano e della reggenza, ma anche in epoche precedenti, contemporanei e gialli.

Published on December 03, 2019 15:01
November 29, 2019
Prossime letture #1
Condivido con voi (eventuali lettori di questo piccolo blog) l'elenco di alcuni romanzi che leggerò prossimamente e di cui forse avrò modo di pubblicare un commento.
Si tratta di romanzi di Georgette Heyer, autrice di cui apprezzo, fra le altre cose, in modo particolare l'ironia.
Ecco la lista:
L'anello
Una donna di classe
Il figlio del diavolo
Talismano d'amore
Cotillon
E voi, li avete letti? Che cosa ne pensate?

Published on November 29, 2019 06:04
November 28, 2019
Il dandy della Reggenza - Almack's
Le rigide regole da rispettare per essere ammessi nella sala da ballo dell'Almack's, di cui si può leggere un esempio e una testimonianza in questo post , sono riportate anche nel romanzo “Il dandy della Reggenza” diGeorgette Heyer.
Judith Taverner, una ricca signorina e Peregrine detto Perry, il fratello, un poco più giovane, giungono a Londra dalla loro residenza in campagna, con l'intenzione di entrare a far parte del bel mondo. Ad aiutarli, benché senza troppo entusiasmo, il loro tutore, il conte di Worth, e una parente di lui, la signora Scattergood.
La scena seguente vede i due fratelli che, avendo ottenuto l'invito per una serata da Almack's, sono in carrozza diretti a quella volta, con la loro chaperon.
La signora Scattergood, troppo occupata dalla propria toletta e da quella di Judith, non ebbe la possibilità di pensare a Peregrine; e soltanto quando la carrozza era già a metà strada, si accorse che questi indossava calzoni lunghi trattenuti da una striscia sotto le scarpe. Diede in un gridolino soffocato: “Perry! Bontà divina, si è mai visto nulla di altrettanto esasperante? Peregrine, come avete osato mettervi quella roba! Oh, bisogna fermare immediatamente la carrozza! Nessuno – nessuno, capite? neppure il reggente! – può venire ammesso da Almack’s con calzoni come quelli! Calzoni al ginocchio, sciocco, impossibile ragazzo! Rovinerete tutto. Fate fermare immediatamente la carrozza! Dovete scendere”. Inutilmente Peregrine protestò; non comprendeva quanto fossero inflessibili le regole di Almack’s; doveva andare a casa e cambiarsi d’abito – e neppure questo sarebbe stato sufficiente se si fosse presentato alla porta un solo minuto dopo le undici: lo avrebbero rimandato indietro.
Oltre a non transigere sull'orario, infatti, anche l'abbigliamento doveva rispettare determinati canoni.

“Il dandy della Reggenza” è, a ragione, uno dei romanzi più famosi di Georgette Heyer; fra i personaggi figura anche il dandy per eccellenza, George Beau Brummell.
Published on November 28, 2019 14:35
November 27, 2019
Il patto di Alicya - citazione #3
Dal mio romanzo rosa di ambientazione Regency "
Il patto di Alicya
". disponibile sia in formato ebook (anche con l'abbonamento kindle unlimited) che cartaceo.

Published on November 27, 2019 13:55
November 24, 2019
Pagina amazon Ella S. Bennet
Published on November 24, 2019 10:05
November 23, 2019
Il patto di Alicya - citazione #2
Dal mio romanzo rosa di ambientazione Regency " Il patto di Alicya ". disponibile sia in formato ebook (anche con l'abbonamento kindle unlimited) che cartaceo.

Published on November 23, 2019 14:53
November 21, 2019
Recensione di Daniela Domenici a "Let it snow - Amore sotto la neve"
Grazie a Daniela per la sua recensione alle mie storie rosa; potete leggere il suo commento a questo link:
https://danielaedintorni.com/2019/02/10/let-is-snow-quando-nevica-tutto-puo-succedere-di-ella-s-bennett-recensione-di-daniela-domenici/
https://danielaedintorni.com/2019/02/10/let-is-snow-quando-nevica-tutto-puo-succedere-di-ella-s-bennett-recensione-di-daniela-domenici/

Published on November 21, 2019 09:00
November 18, 2019
Il patto di Alicya
Nel mese di maggio ho pubblicato questo romanzo rosa autoconclusivo, di ambientazione Regency. di cui è disponibile anche la versione cartacea dal mese di ottobre.
Questa la sinossiMiss Alicya Rogerson ha tutto quello che desidera per essere felice, o quasi, anche un potenziale fidanzato. Purtroppo suo fratello Nigel è caduto vittima del gioco d'azzardo e, dopo aver perso il patrimonio della famiglia, ha contratto debiti chenon potrà onorare. Il solo modo per salvarlo dalla prigione è nelle mani di Alicya: deve concedersi all'uomo che ritiene responsabile di aver instillato in Nigel il vizio del gioco, il conte di Darkwood, giocatore egli stesso e libertino, ma molto ricco.
La ragazza è disposta a sacrificare la propria virtù per il fratello e la famiglia e si reca dal conte per stringere un patto con lui: gli apparterrà se lui le garantirà di saldare i debiti di Nigel.
Le cose, però, non vanno come previsto e Alicya si trova a dover fronteggiare eventi inaspettati che cambiano la sua vita per sempre.
Potrà, nonostante tutto, trovare l'amore? E lord Darkwood è davvero lo spregevole indiviudo che lei crede?

Questa la sinossiMiss Alicya Rogerson ha tutto quello che desidera per essere felice, o quasi, anche un potenziale fidanzato. Purtroppo suo fratello Nigel è caduto vittima del gioco d'azzardo e, dopo aver perso il patrimonio della famiglia, ha contratto debiti chenon potrà onorare. Il solo modo per salvarlo dalla prigione è nelle mani di Alicya: deve concedersi all'uomo che ritiene responsabile di aver instillato in Nigel il vizio del gioco, il conte di Darkwood, giocatore egli stesso e libertino, ma molto ricco.
La ragazza è disposta a sacrificare la propria virtù per il fratello e la famiglia e si reca dal conte per stringere un patto con lui: gli apparterrà se lui le garantirà di saldare i debiti di Nigel.
Le cose, però, non vanno come previsto e Alicya si trova a dover fronteggiare eventi inaspettati che cambiano la sua vita per sempre.
Potrà, nonostante tutto, trovare l'amore? E lord Darkwood è davvero lo spregevole indiviudo che lei crede?

Published on November 18, 2019 13:57
November 15, 2019
Storia inimitabile del dandy * citazione #4
Da “Storia inimitabile del dandy” di Ellen Moers, trad. Franco Niederberger
Le riviste nell'epoca della Reggenza.
Per l'aristocrazia del “ton” v'era la letteratura del “ton”, che si faceva raccomandare, si può dire, soltanto per il suo “ton”: fogli scandalistci come “Age”; le riviste della Londra eccentrica, grandemente apprezzate per le loro illustrazioni eleganti o per la profonda devozione con la quale seguivano le evoluzioni dei rapporti tra il Reggente e Carolina, che uscivano con titoli evocatori, quali “La Belle Assemblée”, ovvero “Bell's Court and Fashionable Magazine” e “The New Bon Ton Magazine”.

Published on November 15, 2019 04:30
November 14, 2019
Recensione di Insaziabili Letture a "Un libertino per marito"
La recensione che il blog Insaziabili Letture ha gentilmente pubblicato l'anno scorso a "Un libertino per marito". La potete leggere a questo link:
https://insaziabililetture.blogspot.com/2018/07/recensione-un-libertino-per-marito-di.html

Published on November 14, 2019 04:30