Emanuela Navone's Blog, page 3
November 7, 2023
Virgola: un’imprevista guida nel traffico delle nostre frasi
Tra gli strumenti del mestiere dello scrittore, la virgola è forse il più delicato e frainteso.
Simile a un segnale stradale in un intricato incrocio di parole, la virgola invita a una pausa, indica un percorso o avvisa di un’imminente deviazione.
Se usata con perizia, rende il testo fluido e comprensibile; se mal impiegata, può generare caos e fraintendimenti.
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È forse l’utilizzo più intuitivo: la virgola serve a separare elementi in una serie, come in “Ho comprato pane, latte, uova e marmellata.” Notate l’assenza della virgola prima della congiunzione “e”, in linea con la regola grammaticale italiana, a differenza di altre lingue, come l’inglese e il francese.
Come inciso:
Quando si inserisce un’informazione aggiuntiva, la virgola funge da pausa che isola l’inciso: “Marco, il mio collega, arriverà tardi.”
Prima di ma, però, dunque, quindi:
La virgola si pone prima di queste congiunzioni quando introducono una proposizione indipendente: “Volevo partire oggi, ma il maltempo mi ha convinto a rimandare.”
Gli errori da non fareLa virgola tra soggetto e verbo:
Forse l’errore più comune è inserire una virgola tra il soggetto e il verbo senza che ci sia un inciso. “Il mio amico, ha perso il treno” è scorretto; la forma corretta è “Il mio amico ha perso il treno.”
La virgola con le congiunzioni e, o, né:
Di norma, non si mette una virgola prima di queste congiunzioni quando uniscono elementi simili: “Andremo al cinema e poi a cena” è corretto senza virgola.
Virgola per prendere il respiro:
Uno degli usi errati più comuni è dettato dal tentativo di imitare il ritmo del parlato inserendo una virgola ogni volta che si farebbe una pausa per respirare. La virgola, tuttavia, segue regole grammaticali precise e non il nostro ritmo respiratorio.
Approfondiamo questo aspetto.
Ritmo frastagliato: abuso di virgole
Prendiamo una frase sovraccarica di virgole: “L’attore, dopo aver recitato, la sua parte, si fermò, a riflettere, sul significato della vita.” Il lettore si trova a inciampare a ogni passo, distratto dalle innumerevoli pause che frammentano il pensiero. La fluidità del discorso viene meno, la comprensione si appesantisce e la naturalezza si dissolve in una serie di singhiozzi grammaticali.
Un flusso monotono: carestia di virgole
Dall’altro lato, una frase priva delle necessarie pause può essere altrettanto disastrosa: “Il giovane poeta emozionato dal caloroso applauso del pubblico declamò i suoi versi con fervore e senza esitazione continuò a leggere fino all’ultimo punto.” Qui, la mancanza di virgole costringe il lettore in una corsa affannosa tra le parole, senza un attimo di respiro né la possibilità di digerire l’emozione o il significato pieno di ciò che viene letto.
L’armonia nella pausa: il giusto equilibrio
L’equilibrio si trova nel mezzo. La frase diventa un piacere da leggere quando le virgole sono posizionate con intelligenza: “L’attore, dopo aver recitato la sua parte, si fermò a riflettere sul significato della vita.” In questa versione equilibrata, ogni virgola è un invito a fermarsi un istante, non troppo lungo da interrompere il flusso di pensieri, ma sufficiente per permettere al lettore di assaporare il testo.
Il ritmo dunque non si crea solo con la scelta delle parole o il loro ordine, ma anche con l’uso sagace della punteggiatura. La virgola è il silenzio tra le note, quello spazio che definisce la musica tanto quanto i suoni stessi.
Scrivere è un atto di equilibrio tra il dire e il non dire, tra il mostrare e il nascondere. La virgola è uno strumento sottile ma davvero utile che ci permette di navigare su queste acque, guidando i lettori attraverso il flusso delle nostre idee con grazia e precisione. Come ogni aspetto della scrittura, il suo uso richiede sensibilità e pratica. Ma con attenzione e cura, possiamo padroneggiare l’arte delle pause, rendendo ogni frase un passo di danza nella mente di chi legge.L'articolo Virgola: un’imprevista guida nel traffico delle nostre frasi proviene da Emanuela Navone Editor Freelance.
November 1, 2023
Come revisionare (efficacemente) la macrostruttura narrativa del tuo romanzo
La scrittura di un romanzo è un’arte complessa che richiede tempo, dedizione e creatività. Tuttavia, scrivere un romanzo è solo la metà della battaglia. La revisione è l’altra metà, ed è spesso la parte più dura del processo.
Quando si tratta di revisione, la macrostruttura narrativa è una delle componenti chiave da considerare.
In questo articolo, esploreremo come revisionare efficacemente la macrostruttura narrativa di un romanzo per assicurarsi che la storia sia ben strutturata, coinvolgente e soprattutto coerente.
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Quando i lettori leggono il tuo romanzo, sono influenzati in modo significativo dalla macrostruttura, che li guida attraverso la narrazione.
Ecco perché è così importante revisionarla e perfezionarla.
Passo 1: leggi il romanzo dall’inizio alla finePrima di iniziare qualsiasi revisione della macrostruttura, è essenziale leggere il romanzo dall’inizio alla fine. Questo ti permette di avere una visione d’insieme della storia e di identificare eventuali aree problematiche. Durante questa lettura iniziale, cerca di essere il più oggettivo possibile (non è facile, ma cerchiamo di sforzarci!).
Fai attenzione a:
La progressione della trama. Assicurati che la trama si sviluppi in modo logico, con eventi che si susseguono in modo coerente. Verifica che la storia abbia un inizio, uno sviluppo e una conclusione chiari.I personaggi. Controlla che i personaggi evolvano in modo credibile e che le loro azioni siano motivate in base alla loro personalità e alle circostanze della storia.I punti di svolta. Identifica i momenti chiave in cui la storia prende una piega significativa. Assicurati che siano ben posizionati e che abbiano un impatto emotivo sui lettori.La coerenza tematica. Verifica che i temi del tuo romanzo, se presenti, siano costanti e ben sviluppati lungo l’intera narrazione.Passo 2: crea una mappa della storiaDopo aver letto il tuo romanzo, crea una mappa o un diagramma che mostri la struttura generale della storia. Questo può essere fatto su carta o utilizzando software grafico, a seconda delle tue preferenze.
La mappa dovrebbe includere:
Il punto iniziale in cui vengono introdotti i personaggi principali e il contesto della storia.Il momento in cui sorgono i primi problemi o sfide per i personaggi principali.I momenti cruciali in cui la storia prende una piega significativa o i personaggi fanno scelte importanti.Il culmine della storia, in cui si raggiunge il punto di massima tensione. Il momento in cui i conflitti principali vengono risolti e la storia giunge a una conclusione.Eventuali sottotrame.Creare una mappa visiva della tua storia ti aiuterà a vedere la struttura in modo chiaro e identificare eventuali incoerenze o plot holes.
Passo 3: verifica la progressione della tramaOra che hai una mappa della tua storia, è il momento di verificare la progressione della trama. Assicurati che gli eventi si susseguano in modo logico e che ci sia sempre un nesso di causa-effetto. Chiediti se ci sono eventi o capitoli che potrebbero essere spostati o eliminati per migliorare la coerenza e il flusso della storia.
Durante questa fase, è utile considerare il concetto di “arco narrativo“. Ogni personaggio principale dovrebbe attraversare una trasformazione (che sia positiva o negativa) durante il corso della storia. Assicurati che gli archi narrativi dei personaggi siano ben sviluppati e che ci sia una chiara connessione tra gli eventi della trama e la loro evoluzione.
Passo 4: valuta i personaggiI personaggi sono il cuore di ogni buona storia, quindi è fondamentale assicurarsi che siano ben sviluppati e coerenti. Durante la revisione della macrostruttura, fai attenzione ai seguenti aspetti:
Motivazione. I personaggi dovrebbero avere motivazioni credibili per le loro azioni. Assicurati che le loro scelte siano in linea con le loro personalità e i loro obiettivi.Crescita. Verifica che i personaggi principali attraversino una crescita o un cambiamento significativo nel corso della storia. Questo la renderà più coinvolgente e realistica. Ovviamente, ci riferiamo anche a cambiamenti in negativo.Chimica. Se ci sono relazioni importanti nella storia, come amicizie o relazioni amorose, assicurati che la chimica tra i personaggi sia ben sviluppata e convincente.Consistenza. Verifica che i personaggi mantengano una consistenza nelle loro azioni durante tutto il romanzo.Passo 5: bilancia i punti di svoltaI punti di svolta sono momenti critici nella storia in cui l’azione si intensifica o la trama prende una piega inaspettata. È essenziale bilanciarli in modo da mantenere costante l’interesse del lettore. Assicurati che ci sia una progressione naturale di tensione, con momenti di calma che precedono o seguono i punti di svolta più intensi.
Inoltre, chiediti se i punti di svolta contribuiscono in modo significativo alla trama e allo sviluppo dei personaggi. Se un punto di svolta sembra fuori posto o poco motivato, potrebbe essere necessario riscriverlo o eliminarlo.
Passo 6: considera la coerenza tematicaI temi del tuo romanzo, se presenti, dovrebbero essere evidenti e riconducibili a un filo conduttore che attraversa l’intera storia. Durante la revisione, chiediti se sono ben sviluppati e se sono presenti in modo coerente in tutto il romanzo.
Assicurati che i personaggi, gli eventi e i dialoghi contribuiscano alla coerenza tematica e che non ci siano elementi estranei creino disturbo.
Passo 7: chiedi un feedbackLa revisione della macrostruttura può essere una sfida solitaria, ma è utile ottenere un feedback esterno. Chiedi a un beta reader o un professionista di leggere il tuo romanzo e di darti un’opinione sincera sulla sua struttura e sulla trama. Una lettura esterna può rivelare problemi o lacune che potresti non aver notato (il che, per esperienza, capita sovente).
Passo 8: riscrivi e rifinisciUna volta che hai ricevuto il feedback e identificato le aree che richiedono miglioramenti, è tempo di riscrivere e rifinire il tuo romanzo. Potresti dover eliminare o riscrivere interi capitoli, aggiungere nuovi dettagli o apportare modifiche significative alla trama. La revisione della macrostruttura è spesso un processo lungo, quindi armati di pazienza.
La revisione della macrostruttura narrativa di un romanzo è una parte fondamentale del processo di scrittura. Una trama ben strutturata e personaggi coerenti sono fondamentali per coinvolgere i lettori e creare una storia memorabile. Seguendo i passi descritti in questo articolo e prendendoti il tempo necessario per revisionare accuratamente il tuo romanzo, sarai in grado di renderlo più convincente e appassionante per il tuo pubblico. Ricorda che la revisione è un processo continuo, quindi non aver paura di tornare indietro e apportare ulteriori miglioramenti fino a quando la tua storia non raggiunge la sua forma finale.L'articolo Come revisionare (efficacemente) la macrostruttura narrativa del tuo romanzo proviene da Emanuela Navone Editor Freelance.
October 20, 2023
“Mercante di Illusioni” di Arianna Colomba: la recensione
Ecco per voi la mia recensione de Mercante di Illusioni di Arianna Colomba.
Niente è come sembra alla Corte di Illusioni…
L’esistenza di Avery scorre misera, scandita dai lunghi inverni solitari e le estati sovraffollate di Belveil, fino all’incontro con Storm. Il ragazzo le ha promesso di salvarla da un futuro incerto e una madre pessima, da una vita che appare priva di una via d’uscita. Ma quando una sera un misterioso mercante le regala uno strano libro, tutto è destinato a cambiare.
A ogni pagina, Avery si addentra sempre più in una vita alternativa che sembra condurla alla follia.
È proprio quando pensa che tutto sia perduto che si imbatte in River, un Ladro di Illusioni proveniente da un mondo sull’orlo dell’estinzione.
Coincidenze o destino?
In una corsa contro il tempo, Avery si trova coinvolta in una faida secolare, costretta a svelare un segreto mortale prima che sia troppo tardi. Potrà il suo cuore suggerirle la scelta giusta da compiere per salvare la sua vita e quella di chi ama?
Intrighi, illusioni e amore.
Preparati a immergerti in un’epica avventura per scoprire cosa si nasconde dietro il Mercante di Illusioni e il suo libro maledetto.
E ricorda: la tua mente sarà il tuo unico scudo.
Content Warning:
A causa di linguaggio esplicito, contenuti erotici e scene violente, si consiglia la lettura a un pubblico adulto.
Trope:
Hidden Truth, Forced Proximity, Predestinated Mates, Fantasy Romance, Spicy, Enemies To Lovers.
Mercante di Illusioni mi ha catturata fin dalle prime pagine. Questo romanzo combina maestria narrativa, avventure mozzafiato e una profonda riflessione sulla natura dell’esistenza. Il che sembrerebbe un’accozzaglia di luoghi comuni, detta così, ma non è vero, come non è scontato trovare, al giorno d’oggi, libri che riescono a unire avventura, come scrivevo, e riflessioni. È un’esperienza di lettura che rimarrà impressa nella memoria dei lettori (o perlomeno, nella mia).
Avery è una giovane donna il cui destino sembra segnato da una vita triste e senza speranza, vissuta tra inverni solitari ed estati frenetiche. Tuttavia, tutto sembra cambiare quando incrocia la strada di Storm, un ragazzo che le promette di salvarla dal suo futuro incerto. Il fulcro della narrazione, però, è il dono di un misterioso libro da parte di un enigmatico mercante. Le pagine di questo libro nascondono un segreto straordinario e schiudono, per Avery, le porte di una realtà che la trascina in un vortice di avventure e incognite, e lo stesso ruolo di Storm assume un’importanza che non ci si aspettava.
Tuttavia, uno dei punti di forza è, a mio avviso, il personaggio di River, il Ladro di Illusioni. River è un uomo affascinante e complesso, con un passato tormentato e una profonda aura di mistero. Le interazioni tra Avery e River sono uno dei momenti più coinvolgenti del libro, e la chimica tra di loro è palpabile, in un crescendo sempre più… adrenalinico, direi.
Nonostante la lunghezza (che può spaventare molti lettori), la trama è ricca di colpi di scena, con situazioni che tengono il lettore con il fiato sospeso. Ogni luogo è descritto con grande precisione, facendo sì che ci si senta immersi al cento percento.
Come scrivevo prima, però, ciò che rende Mercante di Illusioni davvero straordinario è il modo in cui esplora temi profondi e universali, come la natura della realtà stessa e le scelte che definiscono la nostra esistenza. Avery è costretta a compiere scelte difficili che mettono in discussione tutto ciò che credeva di sapere. Questo elemento aggiunge profondità al romanzo, portando il lettore a riflettere sulla propria vita e sul significato di ogni scelta effettuata.
In conclusione, Mercante di Illusioni combina avventura, mistero e riflessioni. Arianna Colomba ha creato un mondo affascinante e personaggi indimenticabili. Consiglio vivamente questo libro, come consiglio di seguire questa autrice, che ha già sulle spalle numerosi lavori. Le sue storie, mai scontate, meritano davvero.
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October 16, 2023
Esce oggi: “Mercante di illusioni”, di Arianna Colomba

Esce oggi il nuovo libro di Arianna Colomba, che ho letto e recensirò a fine mese. Penso piacerà a molti grazie all’originalità e alla penna dell’autrice, sempre coinvolgente.
Qui di seguito, alcune informazioni.
Niente è come sembra alla Corte di Illusioni…
L’esistenza di Avery scorre misera, scandita dai lunghi inverni solitari e le estati sovraffollate di Belveil, fino all’incontro con Storm. Il ragazzo le ha promesso di salvarla da un futuro incerto e una madre pessima, da una vita che appare priva di una via d’uscita. Ma quando una sera un misterioso mercante le regala uno strano libro, tutto è destinato a cambiare.
A ogni pagina, Avery si addentra sempre più in una vita alternativa che sembra condurla alla follia.
È proprio quando pensa che tutto sia perduto che si imbatte in River, un Ladro di Illusioni proveniente da un mondo sull’orlo dell’estinzione.
Coincidenze o destino?
In una corsa contro il tempo, Avery si trova coinvolta in una faida secolare, costretta a svelare un segreto mortale prima che sia troppo tardi. Potrà il suo cuore suggerirle la scelta giusta da compiere per salvare la sua vita e quella di chi ama?
Intrighi, illusioni e amore.
Preparati a immergerti in un’epica avventura per scoprire cosa si nasconde dietro il Mercante di Illusioni e il suo libro maledetto.
E ricorda: la tua mente sarà il tuo unico scudo.
Content Warning:
A causa di linguaggio esplicito, contenuti erotici e scene violente, si consiglia la lettura a un pubblico adulto.
Trope:
Hidden Truth, Forced Proximity, Predestinated Mates, Fantasy Romance, Spicy, Enemies To Lovers.
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October 2, 2023
Cover reveal: Mercante di illusioni di Arianna Colomba
È con vivo piacere che partecipo all’evento organizzato dall’autrice Arianna Colomba per l’uscita del suo nuovo romanzo: Mercante di illusioni. Un romanzo che ho potuto leggere in anteprima e che mi è davvero piaciuto.
Ma andiamo con ordine…
Innanzitutto, un piccolo svelamento della cover, che sarà svelata integralmente il 16 ottobre, giorno di uscita del libro. Ma, intanto, una sbirciatina…

Qui sotto, invece, alcune informazioni per stuzzicare la tua curiosità.
TITOLO: Mercante di Illusioni
AUTORE: Arianna Colomba
GENERE: Fantasy Romance
PAGINE: 673
TROPES: Fantasy Romance, Forced Proximity, Predestinated Mates, Forbidden Love, Hidden Truth, Other World.
TRIGGER WARNING: Violenza, Linguaggio Esplicito, Scene Esplicite.
DATA DI USCITA: 16 ottobre 2023
TRAMA
“Niente è come sembra alla Corte di Illusioni…”
L’esistenza di Avery scorre misera, scandita dai lunghi inverni solitari e le estati sovraffollate di Belveil, fino all’incontro con Storm. Il ragazzo le ha promesso di salvarla da un futuro incerto e una madre pessima, da una vita che appare priva di uscita. Ma quando una sera, un misterioso mercante le regala uno strano libro, tutto è destinato a cambiare. A ogni pagina, Avery si addentra sempre più in una vita alternativa che sembra condurla alla follia. È proprio quando pensa che tutto sia perduto che si imbatte in River, un Ladro di Illusioni proveniente da un mondo sull’orlo dell’estinzione. Coincidenze o destino? In una corsa contro il tempo, Avery si trova coinvolta in una faida secolare, costretta a svelare un segreto mortale prima che sia troppo tardi. Potrà il suo cuore suggerirle la scelta giusta da compiere per salvare la sua vita e quella di chi ama? Intrighi, illusioni e amore.
Preparati a immergerti in un’epica avventura per scoprire cosa si nasconde dietro il Mercante di Illusioni e il suo libro maledetto. E ricorda: la tua mente sarà il tuo unico scudo.
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September 12, 2023
La mia intervista con Wilma Coero Borga
In occasione dello scorso festival di cultura e poesia ad Acqui Terme (AL), organizzato dall’associazione Archicultura, ho avuto il piacere di essere intervistata dalla collega scrittrice e operatrice editoriale Wilma Coero Borga. Parliamo di libri (in particolare il mio Prontuario di editing), di editoria e di collane editoriali.
Ps. 1: ci scusiamo se ogni tanto c’è rumore, ma, ovviamente, mentre parlavamo, la gente passava del tutto incurante dell’intervista.
Ps. 2: ho la voce roca e bassa, colpa dell’influenza, che quest’anno mi ha colpita decisamente presto.
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September 5, 2023
La stanza dell’acqua grigioverde: recensione

Chi ha ucciso Margherita Boasso? Cosa si nasconde dietro il mistero della donna scomparsa? In uno schiocco di dita, ogni certezza può diventare fragilità.
Dopo qualche thriller, uno distopico, fantascienza e narrativa, più un autobiografico, il Secci ritorna alle origini, e più specificatamente nella sua città: Torino.
Una Torino autunnale e ventosa, oscura, di certo non la Torino che ti aspetteresti, con quel suo fiume principale, il Po, pregno di misteri e le cui acque, quasi torbide, sembrano sempre avvolgere (e nascondere) qualcosa.
In questa cornice plumbea, Lorenzo Santi, custode del circolo sportivo “I canottieri”, un uomo travagliato che sta lottando contro l’alcolismo, una sera scopre con orrore una donna sgozzata in bagno. Avverte la polizia, ma questa donna poi scompare. Che cosa è successo? È stata un’allucinazione? Un effetto dell’alcol?
Fatto sta che per il Santi inizia una spirale verso l’abisso, tra ricoveri in ospedale e continue pressioni da parte della polizia, che portano l’uomo letteralmente spalle al muro.
Parallelamente, si muovono su doppio filo le indagini della polizia e quelle dell’ex psicologo e adesso investigatore privato Alessio Porro, coadiuvato dalla procuratrice capo Caterina Conti. Ogni pista sembra però condurre al nulla, o, per rimanere in tema, a un punto morto del Po.
Finché, passo dopo passo, e smuovendo le acque sempre più torbide del fiume torinese, la verità non viene a galla.
Del Secci ho letto praticamente tutto, e particolarmente ho apprezzato il post-apocalittico Reset, poiché il genere mi è caro. Ho trovato, però, quest’ultimo romanzo di una lucidità disarmante. È difficile scrivere un poliziesco: ogni tassello deve essere posizionato al punto giusto; se qualcosa è sbagliato, le intere fondamenta cadono. Basta un niente, e il lettore capisce subito (e smette di leggere).
Con i pochi polizieschi che leggo, mi diverto a cercare di indovinare il colpevole, battendo le mani non quando ci riesco ma quando il lettore, grazie alla falsa pista, mi fa andare fuori strada e dire, alla fine: “Ah, però! Mi ha fregato”. È il caso de La stanza dell’acqua grigioverde. Prendi una strada (un’ansa del Po), sei sicuro che sia quella giusta e magari un po’ di noia ti accompagna, ma ecco che il Secci, vecchio volpone che conosce il mestiere, ti dirotta in una corrente avversa che ti trascina da tutt’altra parte. E, quando arrivi alla fine (se non anneghi prima), riemergi dall’acqua ridendo: perché, ancora una volta, sei stato fregato.
E la storia, va da sé, è riuscita.
Un mio plauso, quindi, all’autore, perché grazie a false piste e colpi di scena, che tengono il ritmo serratissimo, tira il lettore di qua e di là, implacabile, lasciandolo, alla fine, sgomento (ma felice, penso), sulla riva.
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August 29, 2023
Intervista ad Alessio Miglietta, vincitore del Premio Letteratura Contemporanea 2023
Intervista ad Alessio Miglietta, autore nato a Roma nel 1984, fresco vincitore del premio letterario Letteratura Italiana Contemporanea 2023.
Come nasce questa passione per la scrittura?Più che una passione, la scrittura è una scelta oltre che una necessità, e nasce da diverse fonti. Per alcuni tratti, deriva da una personale inclinazione fin dalla tenera età. Alcune sfumature sono state ispirate da autori che ritengo fondamentali e che ho scoperto nel corso della vita. Altri aspetti, invece, si sono sviluppati attraverso esperienze individuali significative, nel bene o nel male, andando quindi a riempire il bagaglio emotivo.
Per quanto mi riguarda, il passaggio alla scrittura è stato naturale, è parte di me ed è su questi principi che costruisco le mie idee e creo i miei progetti, portandoli a un livello di qualità più alto possibile.
Quanti libri hai pubblicato finora? Che tipo di autore sei?Dai primi passi nel mondo editoriale, nel 2011, ho proposto al pubblico Cieli di Valium, una raccolta di racconti, o concept album, sull’amore e sulla ricerca di una straordinaria normalità.
Successivamente, il romanzo introspettivo Grunge (1984), che quest’anno compie il decennale dall’uscita, attualissimo soprattutto per le nuove generazioni, oltre che per la mia.
L’ultima recente uscita si intitola Requiem di Vite e Amori, una raccolta di poesie ispirate ai Fiori del Male di Charles Baudelaire, tenuta nel cassetto per una manciata di anni ma che poi ho deciso di pubblicare.
Testi che hanno ricevuto elogi (per quanto possibile, vista la pochissima visibilità concessa agli autori non-famosi) e apprezzamento dai lettori.
La mia produzione letteraria spazia quindi dal romanzo alla poesia fino alla narrativa contemporanea, passando anche per il poema vero e proprio. Sono di base un tradizionalista, ma gran parte della mia scrittura (al di là dello sdoganamento del termine di cui oggi si abusa per molti, troppi personaggi di tendenza) è realmente sperimentale, e a distanza di sicurezza dai soliti stereotipi, sia a livello commerciale che concettuale.
Quali sono i tuoi artisti di riferimento?Gli autori che hanno avuto un impatto significativo sulla mia visione del mondo e sulla mia scrittura sono senz’altro Charles Baudelaire, che con la sua poesia decadente e malinconica mi ha ispirato a esplorare i recessi più oscuri della mente umana e ad affrontare l’amore tormentato, la perdita, la fragilità dell’esistenza e la costante ricerca della bellezza, insegnandomi a scavare a fondo nelle emozioni e a trovare la poesia anche nelle situazioni più dolorose.
A seguire Hermann Hesse, che con il suo stile intenso e profondo mi ha sempre portato a compiere riflessioni sulla ricerca di sé stessi, l’importanza della spiritualità per il nostro benessere interiore e sulla ricerca di significato nel caos della vita.
Poi sicuramente Jean-Paul Sartre, che con la sua filosofia esistenzialista mi ha accompagnato nell’esplorare la libertà, l’autenticità e la responsabilità individuale, quindi la profonda connessione tra azioni e conseguenze che mi “costringe” a riflettere sul significato di ogni passo e sulla possibilità di creare il mio destino.
Infine Charles Bukowski, che con la sua prosa cruda e schietta mi ha insegnato l’importanza della sincerità e nella scrittura. Le sue storie di solitudine e disillusione mi hanno mostrato la bellezza e la poesia nascoste nelle esperienze umane più comuni, e spesso ignorate.
Che progetto è REQUIEM DI VITE E AMORI? Perché scrivere poesia ancora oggi, oltretutto in maniera sperimentale?Requiem di Vite e Amori è ispirato dai Poeti Maledetti, ma è allo stesso tempo trainato dall’innovazione e dal desiderio di rompere con i confini tradizionali; è infatti molto diverso dalle altre raccolte, sia per forma che per contenuti.
Scrivere poesia oggi è quasi un azzardo, ma ha ancora molteplici significati, nonostante lo scorrere del tempo e l’avanzare della tecnologia. La poesia mantiene la sua rilevanza perché permette di esprimere sentimenti ed emozioni in modo evocativo, offrendo l’opportunità di riflettere su sé stessi, sul mondo circostante e sulla condizione umana. Concetti che stiamo man mano perdendo. Può rappresentare una voce di resistenza e di critica nei confronti della società e delle ingiustizie, sfidando le convenzioni e i canoni letterari esistenti.
Requiem di Vite e Amori, in questo senso, punta all’evoluzione artistica, all’esplorazione del linguaggio, per ampliare il potenziale del messaggio e sfidare le aspettative del lettore, spingendolo a scoprire nuove interpretazioni e significati. Questa “provocazione” può essere stimolante sia per il lettore che per l’autore. Può essere uno specchio delle complessità e delle contraddizioni del mondo contemporaneo, e allo stesso modo espandere temi moderni e questioni sociali, offrendo una lente attraverso cui esaminare la realtà in modi inaspettati, e con nuove prospettive.
Quali elementi credi abbiano contribuito a farti notare per la tua potenza espressiva, e creare questa connessione con i lettori?Senz’altro gratificante, significa che ho qualcosa da dire, e che ha senso il modo in cui voglio dirlo, fa parte di quel percorso di ricerca che ho intrapreso anni fa come crociata personale. Sono contento che i lettori l’abbiano apprezzato agli inizi, e che lo facciano ancora oggi.
Quindi l’elemento cardine è sicuramente l’autenticità, di pari passo la qualità dei testi, e quel bilanciamento che offro tra un immenso pessimismo e un’innata speranza, dote che poi mi porto dietro anche nel quotidiano. Da lì, la capacità di puntare sulla profondità del messaggio, sul mettere a nudo fragilità ed emozioni come se fossero muscoli. Ma senza cadere mai nel banale, sia come struttura che come stile di scrittura.
E quindi la scelta di affrontare temi profondi e spinosi, sicuramente la strada più difficile. Ognuno dei miei libri, Grunge (1984) in particolare, naviga in acque tempestose, che toccano l’essenza della condizione umana, la ricerca di un senso e di identità, nel tentativo di sintetizzare la complessità della vita.
Infine, messaggi vivi ed emozioni per quanto possibile destrutturate al massimo: i miei testi vogliono trasmettere intensità. Cerco da sempre di creare queste connessioni emotive che permettano ai lettori di ragionare sulla loro vita e sulle sfide che devono affrontare, e di abbattere la cosiddetta “barriera” da sempre presente tra chi legge e chi scrive.
Di cosa parla GRUNGE (1984)? Qual è il bilancio dei primi dieci anni di questo particolare romanzo?L’ho sempre definito un trattato sull’esistenza umana applicato al rock, dallo stile asciutto, violento, romantico e malinconico. Non è una biografia dei Nirvana e non vuole esserlo, riprende semplicemente il concetto del non ho mai fallito nel provare dolore, fondamento del genere musicale grunge negli anni novanta. È un viaggio che conduce a un progressivo annichilimento e rinascita mentre si percorre una strada di eccessi e sregolatezze, con la volontà di risvegliarsi da un coma profondo.
È un’epica vendetta contro la società diventata alienante, una deliberata profanazione di valori e convenzioni, un dissenso verso un mondo incapace di essere attento alle voci, per così dire, silenziate.
Ho cercato soprattutto un forte parallelismo con la musica, l’elemento dominante, con cui guarire le ferite.
Ho quindi voluto provare a ricreare l’energia, la sensibilità, l’impetuosità e la malinconia del grunge con carta e penna, tenendo le chitarre nelle custodie, e usando il battito cardiaco al posto delle potenti percussioni. E anche il titolo riporta a questo.
C’è sicuramente la soddisfazione di aver creato un testo di spessore, come è stato definito, che sia o meno un best seller in realtà per me non fa alcuna differenza. Non ho mai cercato la fama, ma essere un autore per così dire di nicchia mi dà ad ogni modo grandissima forza. Vuol dire non essersi venduti l’anima al diavolo, e questo per me è motivo di orgoglio.
Pur venendo dal nulla e senza alcun aggancio o conoscenza illustre a spingermi in campo editoriale, speravo che scrivere bene fosse sufficiente a farsi un nome, e che un testo come Grunge (1984) con la sua complessità e potenza ovviasse a queste mancanze “politiche”. Ma è davvero complicato farsi strada, perché se non sei un autore già affermato o un personaggio noto non esisti, se non sei un fenomeno social non esisti, se non vendi un milione di copie non esisti. O peggio ancora, se non esci da un talent non esisti. Non conta quasi più il contenuto, il talento, l’unicità di un autore. E infatti da svariato tempo, questa mentalità in Italia ci penalizza in termini di originalità degli artisti e di valore artistico.
Hai recentemente vinto un premio come autore, il Letteratura Italiana Contemporanea 2023. Hai dei nuovi progetti in corso?Senz’altro continuare a creare opere di qualità e fuori dai soliti schemi. Aver vinto un premio letterario ha sicuramente alimentato la fiducia, soprattutto per il mio ultimo lavoro, un progetto enorme intitolato Poema Nero, che ho coltivato e curato da nove anni a questa parte. Da un punto di vista pratico sembra un’autentica follia al giorno d’oggi scrivere un vero e proprio poema allegorico-didascalico interamente in endecasillabi, e completamente in rima. È stato definito un progetto audace e straordinario, che andrebbe mostrato alle università, non solo in libreria. Posso dire che è un arcobaleno d’acciaio che traccia un intero periodo di vita, un’evoluzione a livello personale e universale, una particolare visione del mondo anche incrociando il periodo legato al covid e al lockdown, per una potenziale resurrezione dal dolore.
Peccato non aver ancora trovato un editore serio a cui affidarlo (sorride, ndr).
Riconoscimenti come la vittoria al Letteratura Italiana Contemporanea sono un segno di apprezzamento del mio lavoro, e mi spingono a continuare a scrivere, a fare ricerca, a combattere quello che definisco mainstream.
Non ho interesse a pubblicare opere scadenti o commerciali, come fanno in molti.
Io sono questo, la persona che vedete. Non mi troverete mai a studiare a tavolino un romanzo per fregare il pubblico, per ricevere consensi, ottenere l’applauso o vendere un migliaio di copie in più.
Semplicemente perché non ho mai avuto l’intenzione di prostituirmi, perché di questo si tratterebbe.
Ma anche perché credo fermamente che alla fine dei conti la qualità paghi sempre.
Dove possiamo trovare i tuoi libri?Tutte le mie opere possono essere acquistate sui principali store online:
Requiem di Vite e Amori è disponibile su Amazon;
Grunge (1984) è disponibile su Mondadori Store, La Feltrinelli Online, IBS, Amazon, Hoepli e Libreria Universitaria;
Cieli di Valium è disponibile su Amazon.
È inoltre possibile visitare il sito www.cielidivalium.blogspot.it oppure il mio canale YouTube www.youtube.com/@AlessioMiglietta per contenuti e approfondimenti.
SITO WEB: https://cielidivalium.blogspot.com/
CANALE YOUTUBE: https://youtube.com/@AlessioMiglietta
PAGINA AUTORE WIKIPOESIA: https://www.wikipoesia.it/wiki/Alessio_Miglietta
PAGINA AUTORE AMAZON: https://www.amazon.it/Alessio-Miglietta/e/B0C2ZFY8B6/ref=dp_byline_cont_ebooks_1?ref=d6k_applink_bb_dls&dplnkId=c34957da-3d68-4ca7-92ba-941381c89b23
Dove acquistare REQUIEM DI VITE E AMORI, raccolta poetica di nuova concezione
Amazon https://www.amazon.it/gp/aw/d/B0C2SQ1Z9Z/ref=tmm_pap_swatch_0?ie=UTF8&qid=&sr=
Dove acquistare GRUNGE (1984), il romanzo fuori dagli schemi:
Mondadori https://www.mondadoristore.it/Grunge-1984-Alessio-Miglietta/eai978889801730/
La Feltrinelli https://www.lafeltrinelli.it/grunge-1984-libro-alessio-miglietta/e/9788898017300?lgw_code=50948-B9788898017300&awaid=9507&gclid=CjwKCAjw9J2iBhBPEiwAErwpefdUbZhpmklORlEc_7OR_1t7CNxFzRvoAHDer3tQV7BCNj6Y7–dERoCAaAQAvD_BwE&awc=9507_1682437760_70859cfd60afe10b622b3076eaee08d8
Amazon https://www.amazon.it/Grunge-Alessio-Miglietta/dp/8898017308
IBS https://www.ibs.it/grunge-1984-libro-alessio-miglietta/e/9788898017300
Dove acquistare CIELI DI VALIUM, una collezione di racconti e disincanti:
Amazon https://www.amazon.it/Cieli-valium-Alessio-Miglietta/dp/8897362222/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1682372535&sr=8-1
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August 22, 2023
I 5 errori più frequenti nello scrivere un romance
Il romance è un genere letterario molto popolare, ma è anche uno dei più difficili da scrivere.
Il rischio di cadere nei cliché, nel già detto e, sì, anche nel piattume, è davvero alto.
Ecco cinque errori comuni che ti consiglio di evitare.
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" data-medium-file="https://i0.wp.com/www.emanuelanavone...." data-large-file="https://i0.wp.com/www.emanuelanavone...." decoding="async" width="1170" height="878" src="https://i0.wp.com/www.emanuelanavone...." alt="photo of abstract painting" class="wp-image-8561" srcset="https://i0.wp.com/www.emanuelanavone.... 1733w, https://i0.wp.com/www.emanuelanavone.... 300w, https://i0.wp.com/www.emanuelanavone.... 1024w, https://i0.wp.com/www.emanuelanavone.... 768w, https://i0.wp.com/www.emanuelanavone.... 1536w" sizes="(max-width: 1170px) 100vw, 1170px" data-recalc-dims="1" />Photo by Anni Roenkae on Pexels.comPersonaggi piatti e stereotipatiI personaggi sono il cuore di ogni storia, ma sono spesso i primi a essere sacrificati quando si scrive un romance. È importante creare personaggi ben definiti e sfaccettati, con i loro pregi e i loro difetti, le loro speranze e i loro sogni. Personaggi piatti e stereotipati non riusciranno a coinvolgere il lettore e a renderlo partecipe della storia.
Ormai, i testi sono zeppi di ragazze bellissime che non sanno di esserlo, bad boys fighi e dannati e amici (in genere sfigati) di supporto. Invece, un romance interessante dovrebbe partire proprio da personaggi interessanti, poliedrici… unici.
Non aver paura a inserire uno o più difetti; anzi, questi renderanno il tuo personaggio più vicino al lettore.
Trama poco originaleLe trame dei romanzi d’amore sono spesso molto simili l’una all’altra.
Per evitare di annoiare il lettore, è importante trovare un’idea originale, che non significa necessariamente una trama complessa o piena di colpi di scena. Può essere semplicemente un modo nuovo e fresco di raccontare una storia d’amore.
Un tempo, il romance “classico” si apriva con: lei va a scuola e conosce un nuovo compagno, di cui si innamora. Dopo un po’, però, questo leitmotiv ha stancato.
Se il focus di un romance è sempre lo stesso (lei e lui vogliono stare insieme ma qualcosa o qualcuno glielo impedisce), occorre trovare un modo sempre diverso di raccontarlo.
Descrizioni carentiLa descrizione è uno strumento molto potente che può aiutare a creare un’atmosfera e a far immergere il lettore nella storia. Quando si scrive un romance, è importante descrivere in modo accurato i luoghi, i personaggi e gli eventi. Una descrizione carente renderà la storia piatta e poco coinvolgente.
Attenzione, però: questo non vuol dire pagine e pagine di descrizioni piatte che il lettore dimenticherà la pagina successiva. Occorrono descrizioni che coinvolgano il lettore stesso, che interagiscono con i personaggi. Insomma: bisogna dare colore.
E, attenzione numero 2: mai ambientare una storia in un non-luogo per, così, evitare le descrizioni. È un escamotage che alcuni autori e autrici di romance usano, ma non te la consiglio: il lettore vuole entrare al cento percento nella storia, e può farlo soltanto con descrizioni visive e “interattive”.
Dialoghi poco realisticiI dialoghi sono un altro elemento fondamentale di ogni storia.
Quando si scrive un romance, è importante scrivere dialoghi realistici e coinvolgenti, che dovrebbero riflettere la personalità dei personaggi e il contesto. Dialoghi poco realistici o fuori luogo faranno sembrare la storia poco credibile.
Ogni dialogo, inoltre, porta avanti la storia ed è per questo verosimile, non vero. Conversazioni da bar non servono, né in un romance né in altri tipi di romanzo. Nello specifico della storia d’amore, evita anche troppi vezzeggiativi (amore, tesoro…) e frasi melodrammatiche e smielate (sei la mia vita, ti amo…): il grado di sopportazione di un lettore è molto basso, te lo assicuro.
Far parlare l’amore non è facile, ma con una buona dose di fantasia, e conoscendo a fondo i propri personaggi, sarà possibile farlo.
Finale insoddisfacenteIl finale è il momento culminante della storia e deve essere in grado di soddisfare il lettore, e un finale insoddisfacente può rovinare l’intera storia. Quando si scrive un romance, è importante pianificare attentamente il finale e assicurarsi che sia coerente con la trama e i personaggi.
Soprattutto, occorrerà rispondere alla domanda-fulcro di ogni romance: alla fine, lui e lei riescono a stare insieme? Se sì, perché? Se no, perché? Come si è giunti fino a lì?
Ecco alcuni consigli per evitare questi errori:
Leggi molti romanzi d’amore per imparare dai migliori: sia classici sia contemporanei.Fai molta pratica e non aver paura di sperimentare: osa, l’originalità, a differenza della banalità, è spesso premiata.Chiedi a un beta reader di leggere la tua storia e fornirti un (giusto) feedback.Scrivere un romanzo d’amore è un lavoro difficile, come scrivere un romanzo di qualsiasi genere, ma può anche essere molto gratificante. Evitando questi (e altri) errori, avrai maggiori possibilità di scrivere una storia che conquisti i lettori.
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August 15, 2023
ChatGPT e scrittura creativa: 5 limiti
Nell’era dell’intelligenza artificiale, gli strumenti di scrittura avanzati come ChatGPT hanno aperto nuovi orizzonti per gli scrittori.
Tuttavia, è importante essere consapevoli dei limiti di questa tecnologia.
In questo articolo, esploreremo cinque aspetti chiave che evidenziano i limiti di utilizzare ChatGPT nella scrittura creativa.
[image error]Pexels.com","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"abstract painting","orientation":"0"}" data-image-title="pexels-photo-2249961" data-image-description="" data-image-caption="Photo by Tom Swinnen on Pexels.com
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L’intelligenza artificiale si basa su dati preesistenti e spesso produce testi derivativi o stereotipati. La vera innovazione e il tocco distintivo dello scrittore emergono solo dalla mente umana.
Una volta, ho tentato di indirizzare il bot verso un genere specifico di un racconto, di cui mi servivano alcuni spunti: e niente, ChatGPT si è impantanato e continuava a suggerirmi una storia fantasy, sebbene io la volessi di realismo magico.
Comprensione limitata del contestoChatGPT ha una comprensione limitata del contesto e del significato. Può generare risposte coerenti, ma spesso non riesce a comprendere appieno il contesto di una scena o il significato sottinteso di una frase.
Di conseguenza, potrebbe produrre risposte inappropriate o fuori luogo, compromettendo la qualità del testo creativo.
In effetti, occorre prestare seria attenzione ai comandi (prompt) che diamo al bot: troppo generici non portano a nulla; troppo specifici e con tanti dettagli rischiano di confondere. Inoltre, la macchina tende a dimenticare quanto scritto in precedenza, con la conseguenza che occorre spesso ripetere gli stessi concetti.
Limitazioni nella caratterizzazione dei personaggiLa creazione di personaggi ben sviluppati è fondamentale nella scrittura creativa.
Tuttavia, ChatGPT ha difficoltà a sviluppare personaggi tridimensionali e a catturarne le sfumature psicologiche. Mentre può suggerire alcune caratteristiche, manca della profondità emotiva e della complessità che solo uno scrittore umano può conferire ai propri protagonisti.
Anche in questo caso, facendo riferimento a dati preesistenti, rischia spesso di incappare in stereotipi, generando personaggi piatti e carichi di luoghi comuni.
Rischi di plagio e copyrightÈ forse l’aspetto più importante.
L’uso di ChatGPT per la scrittura creativa può comportare rischi di plagio e violazione del copyright.
Poiché l’intelligenza artificiale si basa su grandi quantità di dati e testi preesistenti, c’è il rischio che le opere generate possano somigliare troppo ad altre già esistenti, violando così i diritti degli autori “originali”.
Lo stesso vale per idee di trame o intrecci: c’è sempre il rischio che, attingendo alle proprie fonti, ChatGPT non agisca di testa sua ma… copi.
Limiti nella verosimiglianzaAnche se ChatGPT può produrre testi apparentemente realistici, a volte può mancare di verosimiglianza nei dettagli.
Ad esempio, potrebbe non essere in grado di descrivere accuratamente professioni tecniche o particolari scientifici. Questo limite può risultare evidente per lettori con conoscenze specifiche in determinati campi.
Inoltre, come c’è scritto sul sito, la conoscenza degli eventi mondiali di ChatGPT arriva fino al 2021. Dopo, c’è il rischio che le informazioni risultino erronee. E, comunque, spesso risultano erronee anche quelle inerenti agli anni precedenti!
In conclusione, utilizzare ChatGPT nella scrittura creativa offre sicuramente vantaggi, ma è essenziale essere consapevoli dei suoi limiti. Mancanza di originalità, comprensione limitata del contesto, difficoltà nella caratterizzazione dei personaggi, rischi di plagio e copyright e limiti di verosimiglianza sono aspetti critici da considerare. L’intelligenza artificiale può essere un prezioso alleato, ma il tocco distintivo, l’originalità e la profondità emotiva dello scrittore umano rimangono elementi irrinunciabili nella creazione di opere letterarie significative e coinvolgenti.L'articolo ChatGPT e scrittura creativa: 5 limiti proviene da Emanuela Navone Editor Freelance.


