Abc’s
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Mi collego al libro di Roberta con Besprizornye. Bambini randagi nella Russia sovietica, stessa ambientazione: Russia.
Ho letto Gli altri.Il Roseto sembra essere il condominio perfetto: ben tenuto, ordinato e soprattutto sembra regnarvi un clima di armonia fra tutti i condomini. Tutti si conoscono, si aiutano e si rispettano. Ognuno di loro ha firmato un regolamento in cui, fra le altre cose, si impegna a lasciare una copia delle chiavi del proprio appartamento a disposizione dei vicini per una sorta di "sicurezza" in caso di smarrimento. Ci si impegna anche a non invitare nessuno in casa che non sia stato precedentemente presentato a tutti i vicini e via discorrendo. Ovviamente per ogni trasgressione al regolamento c'è una conseguente punizione che può essere la reclusione in casa per qualche settimana o l'esclusione temporanea dalle riunioni condominiali.
Inizialmente tutto sembra funzionare al meglio, se non fosse che sta arrivando una nuova famiglia, composta da papà, mamma e un figlio dodicenne. "Gli altri", come presto vengono definiti, si dimostrano ben poco socievoli. Non partecipano alla festa organizzata per il loro arrivo, non si fanno vivi alle riunioni condominiali e nessuno sa nulla di loro. Solo il figlio cerca di integrarsi nel gruppo dei vicini di casa, ma viene sempre guardato con sospetto.
Dall'arrivo di questa nuova famiglia tutto sembra cambiare. Le magagne individuali a lungo nascoste o ignorate iniziano ad emergere e, a poco a poco, scopriamo le problematiche che coinvolgono ognuno di questi apparentemente perfetti condomini. E a chi attribuire la colpa dell'equilibrio guastato? Ovviamente ai nuovi, a chi viene da fuori e non vuole integrarsi...
Un romanzo davvero inquietante. La sensazione di angoscia e claustrofobia nel lettore cresce pagina dopo pagina e ci si chiede con preoccupazione fino a dove si spingeranno questi psicopatici.
Bello, convincente, con qualche rimando a "Il condominio" di Ballard.
Roberta mi sa che devi scrivere il nuovo aggancio in un nuovo post, non insieme al commento al libro precedente.
Ho terminato Io ti ho trovato.Il mistery non è esattamente il mio genere, ma ogni tanto una lettura di questo tipo ci può stare.
Questo romanzo vede lo svolgersi contemporaneo di tre storie. La prima è la storia di quest'uomo che viene ritrovato privo di memoria su una spiaggia inglese da Alicia. L'altra è la storia di Lily che una sera non ha visto rincasare il suo neo marito e cerca in ogni modo di capire cosa gli è successo. La terza storia, invece, è ambientata nel 1993 e parla di uno strano ragazzo che si invaghisce di una quindicenne in vacanza con la sua famiglia.
Le suspence c'è ed è tanta, al punto che si fa fatica a smettere di leggere, ma, come spesso mi accade con i thriller, quando si arriva alla risoluzione della storia mi sento sempre un po' delusa.
Ho finito Dieci donne.Nove donne in una seduta di analisi si raccontano parlando del loro passato, dei loro dolori, delle speranze e delle paure che le attanagliano. In chiusura ci verrà raccontata anche la storia dell'analista, come a sottolineare che pazienti e medico di fatto sono sulla stessa barca, come recita la frase dell'epilogo "alla fine tutte noi, in un modo o nell'altro, abbiamo tutte la stessa storia da raccontare".
Ed è questo, secondo me, il fulcro del libro: non importa l'estrazione sociale, non importa il livello di istruzione raggiunto, la provenienza geografica, l'età o che altro. Ogni donna racchiude in sé un piccolo mondo spesso scosso da dolori, paure, traumi che segnano e condizionano la sua vita.
All'inizio questo libro mi ha entusiasmata perché trovo che le storie più profonde, o forse semplicemente quelle in cui mi sono ritrovata di più, siano le prime. Poi devo dire che mi sono un po' stancata, anche se lo stile di scrittura è indubbiamente notevole.
Tre stelline di media.
Ho letto Red Girls: The Legend of the Akakuchibas e per me è un no!Il romanzo è suddiviso in tre parti che hanno tre stilli differenti e questa è la prima cosa che non ho gradito. Lo stacco fra una parte e l'altra è molto forte, tanto che sembra di aver iniziato un altro libro, anche se i personaggi restano gli stessi.
E poi ci sono momenti proprio noiosi, decisamente troppo lenti.
Ciò che salvo è il racconto della storia del Giappone dal secondo dopoguerra in poi.
Posso aggancirmi a MonicaEmme con Red girls per contrario boy/ girls oppure non va bene perché plurale?
Dai Anna vedila in positivo, il tuo gioco ha riscosso successo 😁Nel frattempo ho terminato la mia lettura, Mezzanotte a Černobyl'. La storia mai raccontata del più grande disastro nucleare del XX secolo.
I primi capitoli ripercorrono la storia della costruzione della centrale evidenziando le carenze strutturali che essa presentava. Si evidenzia anche come il sistema sovietico fosse centrato sul dimostrare di essere i migliori, spesso a discapito della qualità e della sicurezza. Tutto doveva essere realizzato nei tempi più brevi possibili, per cui coloro che lavoravano erano costantemente messi sotto pressione per fare ancora di più. C'era da aspettarsi che in condizioni simili l'incidente prima o poi si sarebbe verificato...
I capitoli successivi descrivono la notte in cui si è scatenato l'incendio al reattore. Dapprima si segue l'evento dall'interno della centrale, dove troviamo gli operatori intenti a portare avanti il test di sicurezza previsto per quel giorno e assolutamente non rimandabile. Qualcosa sfugge al controllo e si avverte una forte detonazione. D'altra parte, nonostante ci siano testimoni oculari che riferiscono di aver visto il reattore numero 4 distrutto, la propaganda è talmente inculcata in ogni singola mente che si nega che possa essersi verificata la fusione del nocciolo, semplicemente perché era sempre stato detto che una cosa del genere non era possibile!
Ecco, qui arriva la parte che fa più male. Il fatto che per giorni la popolazione non sia stata messa al corrente di ciò che era realmente successo. Nessuno sapeva quanto fosse pericoloso uscire di casa nei pressi della centrale. Chissà quante persone si sono ammalate per colpa della propaganda sovietica che doveva mantenere la nomea di nazione efficiente...
Il resto del mondo è venuto parzialmente a conoscenza di ciò che si stava verificando solo una settimana dopo e soltanto perché in Norvegia i rilevatori di radiazione davano dei valori insolitamente alti. Pazzesco!
C'è poi la descrizione degli interventi che sono stati attuati per scongiurare il pericolo di una seconda esplosione ancora più potente della prima. Centinaia di persone si sono sottoposte più o meno consapevolmente a una quantità pericolosissima di radiazioni per ripulire il sito dalle scorie e permettere che il reattore fosse poi coperto con il cosiddetto "sarcofago".
I liquidatori, i pompieri, la gente comune, ma anche gli stessi operatori della centrale sono stati tutti vittime di un sistema a dir poco criminale.
Il libro ricostruisce tutti questi fatti basandosi su interviste che l'autore ha condotto nel corso degli anni e, alla fine, presenta anche del materiale fotografico in cui è possibile vedere i volti di alcuni protagonisti di questa vicenda e vedere la città di Pryp'jat' com'era e com'è oggi, abbandonata e ricoperta dalla vegetazione.
Due cose ho scoperto leggendo questo libro. Prima di tutto ho saputo dell'esistenza della cosiddetta "zampa di elefante" di cui non avevo mai sentito parlare e poi ho scoperto che oggi nella zona di esclusione vengono organizzati dei tour per i visitatori. Ho poi controllato su YouTube ed effettivamente ci sono dei video di gente che si è fatta guidare attraverso la zona di esclusione per vedere cosa è rimasto. Indubbiamente non avrei mai il coraggio di affrontare un'esperienza del genere!
Ho terminato Odiare l'odio. Sinceramente non aggiunge nulla di nuovo a livello concettuale, però sono riflessioni che è bene fare, soprattutto nel periodo in cui ci troviamo a vivere. Veltroni auspica che al sentimento di odio che parla alla pancia subentri la speranza che invece parla al cuore. Speriamo che anche questa esperienza pandemica ci possa realmente insegnare qualcosa e ci mostro la differenza tra chi sa solo sbraitare contro e chi invece fa attivamente qualcosa.Mi aggiungo al libro di Roberta con Mezzanotte a Černobyl'. La storia mai raccontata del più grande disastro nucleare del XX secolo. Criterio nome di città nel titolo. Va bene?
Rowizyx wrote: "Secondo me il prossimo criterio abolito sarà l'analogia XDDD"E verrà ripristinato lo stesso numero di pagine 😁
Ho finito L'ultima perla.Mi è piaciuto molto questo libro per l'intreccio avvincente della trama. La storia riesce a non annoiare mai, nonostante le più di quattrocento pagine. Ho trovato molto ben riuscito il continuo parallelismo tra le perle e la vita. Il concetto che la perla nasca da un dolore e che quindi qualcosa di bello possa nascere dalla sofferenza mi ha colpita molto, forse anche per il periodo che stiamo vivendo. È un bel messaggio di speranza.
Roberta wrote: "Ho divorato Palahniuk. Già lo adoro, ma con Beautiful You si è superato, secondo me. Sono incerta se arrivare alle 5 stelle.ATTENZIONE: Palahniuk è Palahniuk. Io lo adoro. Ma non ..."
Il libro più brutto che abbia mai letto. Quando l'ho finito rivolgevo indietro il tempo perso a leggerlo.
