Abc Abc’s Comments (group member since Aug 05, 2017)


Abc’s comments from the Reading Challenges group.

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May 28, 2020 09:39AM

62280 MonicaEmme wrote: "@Abc visto che stai leggendo il libro della sua vita, puoi dirmi dove è nato il tuo autore? Non riesco a trovare informazioni. Grazie!"

È nato a Marsiglia
May 28, 2020 02:35AM

62280 Avevo pensato di fermarmi qui, ma visto che il libro di Antonella è dello stesso anno di quello che devo leggere adesso, ne approfitto!
Mi aggancio con Io sono nessuno, stesso anno di pubblicazione, 2012
May 28, 2020 02:31AM

62280 Libro n.37

Una donna spezzata
Un libro composto da tre racconti di cui il primo occupa metà dell'opera, mentre gli altri sono decisamente più brevi.
Il primo racconto a mio parere è il più riuscito perché indaga a fondo la psicologia di questa donna che ha dedicato tutta la sua vita al marito e alle figlie e improvvisamente scopre che il marito ha un'altra donna.
Il suo sentirsi "spezzata" emerge benissimo dalle pagine della de Beauvoir. Un disorientamento che nasce dal constatare che tutto ciò su cui si è basata la propria vita si rivela inaspettatamente cedevole. Monique vede sgretolarsi tutte le proprie certezze e inizia a porsi mille domande sul suo passato, su ciò di cui è sempre stata convinta e che forse non era come lei lo immaginava. Si mette completamente in discussione, si colpevolizza molto probabilmente in modo ingiusto perché in realtà sembra che sia proprio suo marito la persona più in errore fra i due.
Nel secondo racconto la frattura è dovuta a un "tradimento" subito da una donna da parte del figlio che, improvvisamente, rifiuta il modello di vita che la mamma gli voleva imporre e decide di dare una svolta diversa alla sua vita.
Di questa donna non mi è piaciuta l'eccessiva intransigenza. Mi ha dato fastidio il suo porsi su un piedistallo come detentrice dell'unica verità possibile senza lasciare spazio al confronto.
Confronto assolutamente mancante nel terzo racconto scritto sotto forma di monologo di una donna che trascorre da sola e inviperita la notte di capodanno. Questo è il racconto che mi è piaciuto meno e ho fatto anche fatica a leggerlo per via della poca punteggiatura dovuta al flusso di coscienza.
Delle tre questa è l'unica donna che mostra una reazione di rabbia potente, rabbia che la porta ad allontanare tutti. D'altra parte, leggendo, si intuisce che anche questa donna non è certo esente da colpe. È stata accusata di essere (view spoiler).
Se devo essere sincera ho detestato un po' tutte e tre queste donne. Forse perché sono esponenti di una mentalità borghese ormai superata, arroccata sulle proprie posizioni e poco propensa ad accettare il cambiamento o forse anch'io rispondo allo stereotipo per cui le donne si fanno la forca fra loro. Non so, di certo questa è una lettura che smuove le emozioni e fa riflettere.
May 25, 2020 11:09AM

62280 Mi aggancio ad Anastasia con Una donna spezzata, stesso genere: raccolta di racconti.
May 25, 2020 05:09AM

62280 Libro 34
Le lacrime di Nietzsche
La mia valutazione sarebbe due stelle e mezza.
Dopo aver letto "Sul lettino di Freud" ero rimasta affascinata da questo scrittore e così, leggendo che questo dovrebbe essere il suo capolavoro, ho pensato di affrontarne la lettura. Lettura che mi è pesata tantissimo. L'ho trovata noiosa all'inverosimile. A mio parere questo libro se avesse la metà delle pagine che ha sarebbe molto più piacevole.
Un'altra cosa che non mi è proprio piaciuta è il grande rilievo dato a Nietzsche, come se la psicanalisi l'avesse inventata lui! Ma perché??
Breuer invece fa proprio una magra figura, tanto che il titolo di questo libro potrebbe essere "medico cura te stesso".
L'ultima parte del romanzo è stata l'unica che ha risvegliato il mio interesse, primo di tutto perché un po' più "dinamica" e poi per le riflessioni interessanti che presenta.
May 22, 2020 12:04AM

62280 Mi aggancio con Le lacrime di Nietzsche, cognome nel titolo
May 21, 2020 11:37PM

62280 Libro n.32
Storia della nostra scomparsa
In realtà mi aspettavo che la storia delle comfort woman fosse centrale in questo romanzo, mentre è uno degli argomenti trattati per descrivere come la guerra possa devastare la vita dei civili. Ecco, mi pare che il tema centrale di questa storia siano le nefandezze perpetrate dagli invasori in periodo di guerra e di come delle vite assolutamente normali possano essere devastate da un giorno all'altro.
La cosa che mi ha fatto più male è stato il disprezzo con cui questa donna è stata accolta una volta tornata nel suo paese, come se fosse stata colpa sua ciò che le è capitato. È terribile sapere che per moltissime di queste povere vittime non c'è mai stata una redenzione, nemmeno da parte dei loro stessi familiari.
May 18, 2020 05:23AM

62280 Mi aggancio ad Anastasia con Storia della nostra scomparsa, stesso genere, historical fiction.
May 18, 2020 05:22AM

62280 Libro n.27 La figlia del peccato

Per essere un esordio non posso che dire wow!! La Gunnis è riuscita a costruire un romanzo che coniuga realtà storica (ahimè) e fantasia regalandoci qualche ora di appassionante lettura.
A dire la verità a volte ho stentato un po' a stare dietro alla vicenda perché le storie sono parecchio ingarbugliate e finché non si capisce la reale identità dei personaggi è difficile comprendere il senso di ciò che viene narrato. In questo emerge forse un po' l'immaturità di questa nuova autrice alla quale, però, non mancano certamente le idee.
La storia narrata è atroce, tanto più che trae origine da fatti realmente accaduti. Già sapere che le monache si potessero accanire con tanto disprezzo su delle giovani ragazze rimaste incinta per errore è stato disarmante, ma quello che si viene a sapere dopo a proposito dei bambini, è ancora più tremendo.
Viene da chiedersi dove queste religiose avessero lasciato la carità cristiana...
May 16, 2020 04:17AM

62280 Mi collego a Nadia con La figlia del peccato, stessa ambientazione, Inghilterra.
May 16, 2020 03:43AM

62280 Libro n.23

Viale dei Giganti
Libro straniante che ci racconta in forma romanzata la vera storia di un pluriomicida. L'aspetto più inquietante è che il romanzo è scritto in prima persona, come se fosse lo stesso protagonista a parlare e raccontarci quello che ha fatto. In questo modo al lettore sembra proprio di entrare nella sua testa e ciò crea una sorta di empatia che mai ci aspetteremmo di provare per un essere simile.
Al spara ai suoi nonni quando è ancora minorenne. Viene mandato in un ospedale psichiatrico e qui, attraverso le sedute col suo analista, abbiamo modo di conoscere la sua infanzia e quell'essere abietto che è sua mamma.
Dopo 5 anni Al viene considerato guarito e rimesso in libertà, ma la fonte del male che sente dentro di sé è ancora molto presente e lo spingerà a uccidere di nuovo.
Devo ammettere che l'indagine psicologica di cui è permeato questo romanzo è molto affascinante e convincente. La scrittura è d'effetto e riesce ad appassionare il lettore.
May 13, 2020 09:48AM

62280 Mi aggancio ad Anna con Viale dei Giganti, stesso anno di pubblicazione 2012.
May 13, 2020 09:46AM

62280 Libro n.20
Adorata nemica mia
Che delusione questa raccolta di racconti! Ho già letto altro della Serrano e non mi era dispiaciuta, ma questi racconti sono proprio insignificanti. Nella migliore delle ipotesi si concludono sul più bello, mentre nei casi peggiori non c'è mai un "più bello".
May 13, 2020 02:05AM

62280 Nuovo aggancio

Mi collego al libro di Monica con Adorata nemica mia, stesso genere, raccolta di racconti.
May 13, 2020 02:02AM

62280 Libro n.14
Cose più grandi di noi
Avevo grandi aspettative su questo libro perché avevo letto recensioni molto positive. Per me invece è stato un mezzo flop. La storia è narrata in modo troppo superficiale per riuscire a catturarmi. Mi sono mancati molti elementi che mi avrebbero permesso di entrare maggiormente nella mente della protagonista e capire le motivazioni dei suoi comportamenti.
May 12, 2020 03:59AM

62280 Il numero da indicare si riferisce alla posizione che il libro che commentiamo ha nella catena o al numero di lettura che noi abbiamo fatto?
May 10, 2020 11:37PM

62280 Mi aggancio ad Antonella con Cose più grandi di noi di Giorgio Scianna, stesse iniziali dell'autore.
May 07, 2020 04:03AM

62280 Ho finito Sul lettino di Freud.
Fino al 30% del libro gli avrei dato tranquillamente cinque stelline. Mi ha presa subito tantissimo sia la storia di Trotter che quella di Lask. Ho ammirato l'originalità della scrittura e soprattutto la profondità con cui venivano sviscerati i temi.
Il personaggio di Streider mi è piaciuto poco e infatti dal momento in cui è comparso ho iniziato a rivedere verso il basso il mio giudizio sull'opera. Ho avuto dei momenti di stanca durante la lettura, soprattutto quando l'autore si soffermava troppo su questioni teoriche.
Nel complesso però il giudizio è più che positivo. Le vicende di questi tre psicanalisti e dei loro pazienti si intrecciano continuamente e in un modo così inaspettato da lasciare sbalorditi.
L'unica nota stonata è (view spoiler)
May 01, 2020 07:51AM

62280 Mi aggancio con Sul lettino di Freud, cognome nel titolo
Apr 26, 2020 02:22AM

62280 Ho finito Besprizornye. Bambini randagi nella Russia sovietica.
Non mi ha convinta il modo in cui è scritto. Troppo frammentato, con troppe citazioni da altri libri. Mi è sembrato di leggere una sorta di puzzle di cui manca la cornice a tenere insieme il tutto.
L'argomento invece è interessante. Ne sapevo qualcosa, anche perché le condizioni di vita della Russia comunista erano talmente misere che c'è da aspettarsi che i più deboli (in questo caso i bambini) ne patissero maggiormente le spese.
Bambini abbandonati o perché rimasti orfani o perché i loro genitori non erano più in grado di occuparsi di loro. Bambini che cercavano di sopravvivere come potevano, dedicandosi a furti, prostituzione, soprusi. Vivevano in condizioni pietose, nello sporco, nei sotterranei delle città per poter stare più caldi. La società li considerava dei reietti e li temeva. Parlare di loro era considerato tabù perché non era ammissibile mostrare le pecche della neonata Russia comunista. Era tollerato parlarne solo per esaltare gli interventi attuati dal governo per aiutare l'infanzia abbandonata e redimerla, anche se in realtà era solo propaganda priva di sostanza.