MonicaEmme’s
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MonicaEmme’s
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Riparto anche io, aggancio con lo stesso..."
Io mi aggancerei con Anna dai capelli rossi, Vol. 2 per stesso sottogenere classics.



Per cortesia su! Di cosa stiamo parlando? Credevo avrei letto un avvincente giallo ed è una ciofeca bella e buona!
Questa tizia che si spaccia per scrittrice indaga su persone scomparse in circostanze misteriosissime a contatto con la natura e alla fine scopre che si sono (view spoiler)

Sono quattro novelle scritte nei primi anni ‘80 (il periodo migliore di King a mio modesto parere) e siccome sono criticona inizio col dire che avrei preferito leggerle separatamente in quattro volumi a sé stanti. Non è logico, ma tant’è! Ci tenevo ad avere almeno una mania nella vita! 😅 (Ne ho altre di peggiori, ma tralasciamo con indifferenza!)
Da qui in poi ci sono spoiler, ma se avete visto i film (a parte nell’ultimo) non ci saranno sorprese.
Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank.
Il protagonista, a Shawshank per l’omicidio di tre persone, “procura la roba” in carcere e ci racconta la storia di Andy Dufresne e della sua evasione. Da questo racconto è stato tratto il film “Le ali della libertà”.
(view spoiler)
L’estate della corruzione.
Il tredicenne Todd s’ invischia con un criminale di guerra minacciandolo di fare la spia se lui non gli racconterà le terribili azioni che ha compiuto nel campo di sterminio di Patin. Poi la vicenda si ribalta, visto che i voti di Todd sono insufficienti, il criminale fingerà di essere suo nonno e parlerà mentendo al preside, perché gli dia la possibilità di recuperare senza passare attraverso degli incontri con i genitori (che si stanno separando). A questo punto sono legati da un ricatto immorale e dovranno fidarsi a vicenda. Si aggiungano omicidi efferati di barboni che entrambi compiono, in luoghi diversi e per differenti ragioni. Un bel casino, insomma, ma la polizia scoprirà i lati macabri della storia e Todd verrà portato in cella.
Anche di questo è stato tratto un film cioè L’allievo che vedrò non appena riapriranno le biblioteche.
L’autunno dell’innocenza.
Una banda di ragazzini, durante il weekend del Labor Day, cerca il cadavere di Ray Brower, scomparso mentre cercava mirtilli, e ne reclama i diritti.
Sarà Gordie a raccontare, molti anni dopo, come insieme a Chris, Vern e Teddy abbiano raggiunto Caste Rock e, in qualche modo, siano diventati grandi attraverso quell’esperienza.
Un racconto per adolescenti, nei quali non rientro più purtroppo o per fortuna!
Una storia d’inverno
Qui siamo in una dimensione più horror, con un finale da caduta di mandibola!
C’è una strana associazione al 249B della Trentacinquesima East e Mr.Adley comincia a partecipare agli incontri del giovedì invitato dal suo capo, Waterhouse.
Il giovedì prima di Natale,uno dei soci, McCarron racconta la storia di Miss Standfield, ragazza sola presentatasi nel suo suo studio per una gravidanza. Lui le insegna, l’allora nuovo, metodo di respirazione e lei lo assimila voracemente, perché ne capisce l’importanza. Aggiungo solo che la sua determinazione nel desiderio di far nascere il bambino sarà fondamentale,
Nei primi tre racconti Stephen King la tira troppo per le lunghe: ha un filo centrale, poi divaga, ritorna al punto e ancora si allontana e si dilunga. Su un racconto di trecento pagine se ne potrebbero eliminare almeno centosettanta, senza che ne risenta la trama.
È il suo stile. E piace, ma mi snerva parecchio.
L’ultimo racconto (il mio preferito), invece, è sufficientemente conciso.


@Anna porta pazienza!
Tempo/stagioni potrebbe funzionare?
Il libro proposto sarebbe Stagioni diverse.

È una storia come tante altre: lui, lei, l’altro.
Lui: uomo detestabile, permeato da un atteggiamento di superiorità nei confronti delle donne, si innamora di lei.
Lei: moglie e poi madre non sentendosi amata cerca altrove altri stimoli.
Lui: musicista.
Dio solo sa quanto ho odiato Pozdnyšev ed ho desiderato il peggio per lui, poi quando il peggio è accaduto... mi ha fatto pena! Non avrei mai pensato di immedesimarmi in un essere tanto spregevole!
In poche pagine Tolstoj ha dimostrato di sapercela fare con l’introspezione.
Capolavoro.


Se tutti avessero un quarto del rispetto della natura che ha quest’uomo, che considera gli alberi come dei genitori, il pianeta sarebbe salvo anche se un po’ esagera. Considerare il migliore amico del pino il poeta perché ama lo spirito vivente dell’albero mi pare un po’ azzardato e, pure, di fronte ad un albero sentirsi ...come Astianatte quando vede ondeggiare il cimiero del padre.
Una specie di trattato filosofico sulla magnificenza degli alberi raccontata sotto forma di piccole pagine di diario intervallate da alcune parti estrapolate da altri libri che ha scritto. È troppo discontinuo.
