Fabrizio Ulivieri's Blog, page 43
March 6, 2024
Vivi e sei - come prima

Tu, madre, sei me. I tuoi intimi gesti intimi ripetoDovunque stia mi piego La legge ricorda chi io siaNatura dice e non mente.Nel brivido di un attimoVivi e sei - vera come primaNon umido ricordoNon languido dolorema nuovo vivo amore.
February 26, 2024
Come nasce il senso della morte e del male nel Macbeth di Shakespeare II

Su come gli incorporei agiscano sui corporei un'ottima evidenza si trova in Macbeth
I,iii, 129 - 141
This supernatural soliciting
Cannot be ill, cannot be good. If ill,
Why hath it given me earnest of success
Commencing in a truth? I am Thane of Cawdor.
If good, why do I yield to that suggestion
Whose horrid image doth unfix my hair136
And make my seated heart knock at my ribs,
Against the use of nature? Present fears138
Are less than horrible imaginings.
My thought, whose murder yet is but fantastical
Shakes so my single state of man
That function is smothered in surmise
And nothing is but what is not
"Questa sollecitazione soprannaturale
Non può essere cattiva - non può essere buona:
Se è cattiva , perché mi ha dato
Un pegno di successo cominciando con una
Verità? Io sono Barone di Cawdor.
Se è buona, perché cedo a una tentazione
La cui imagine orrenda mi fa rizzare i capelli,
E fa sí che il mio cuore , che pure è saldo
Al suo posto, batta sulle costole contro
L'uso della natura? Le paure reali
Sono meno tremende di quelle immaginarie.
Il mio pensiero, il cui assassinio
È ancora soltanto fantastico, scuote
In tal modo la mia struttura umana
Che ogni attivitò è soffocata dall'immaginazione.
E nulla è, per me, tranne ciò che non è."
(traduzione di Agostino Lombardo)
February 25, 2024
Come nasce il senso della morte e del male nel Macbeth di Shakespeare I

Il contatto con le cose genera le cose stesse per trasmissione degli incorporei da incorporeo a corporeo.
Nel contatto con la morte si genera la morte.
Nella battaglia contro i Norvegesi Macbeth apprende in sé il senso della morte.
...finds thee in the stout Norweyan ranks
nothing afeard of what thyself didst make
strange images of death
(Macbeth I,iii, 94-96)
"trova te nelle ferme schiere norvegesi
senza paura di quello che tu stesso crei
strane immagini di morte"
Nel contatto con le streghe Macbeth apprende in sé il senso del male
are you aught man may question?
(Macbeth I,iii, 41-42)
"siete qualcosa che un uomo può interrogare?"
Per cui corporei e incorporei divengono una cosa sola:Fair is foul and foul is fair
(Macbeth I, i, 9)
"Ciò che è nobile è vile e ciò che è vile è nobile"
Come nasce il senso della morte e del male nel Macbeth di Shakespeare

Il contatto con le cose genera le cose stesse per trasmissione degli incorporei da incorporeo a corporeo.
Nel contatto con la morte si genera la morte.
Nella battaglia contro i Norvegesi Macbeth apprende in sé il senso della morte.
...finds thee in the stout Norweyan ranks
nothing afeard of what thyself didst make
strange images of death
(Macbeth I,iii, 94-96)
"trova te nelle ferme schiere norvegesi
senza paura di quello che tu stesso crei
strane immagini di morte"
Nel contatto con le streghe Macbeth apprende in sé il senso del male
are you aught man may question?
(Macbeth I,iii, 41-42)
"siete qualcosa che un uomo può interrogare?"
Per cui corporei e incorporei divengono una cosa sola:Fair is foul and foul is fair
(Macbeth I, i, 9)
"Ciò che è nobile è vile e ciò che è vile è nobile"
February 10, 2024
Vive il corpo in un paese di altra natura e cura

Ho visto l'amore la cura che hanno - oh mio corpo
Che storia ha questo paese nel cuore trattenuto?
Mi chiedo allora se è una scena o un teatro ove
Dolore mi sia dato io nel dolore nato - ho il corpo
Scurato qua in questo mondo gettato e a soffrire
Patire nel corpo che urla e chiede sue aberrazioni
All' anima contraria di natura e la spaura e offende
Senza volere senza colpa per sua natura viveIn questo paese vive di altra natura e cura.
February 7, 2024
About thinking the characters when writing a story - the Jago model

Can a character who lives in the distance, only in the words of the two main figures of the story you are working on, alive, who takes shape, barely sketched from the mention made of him by the two main figures in your story, become a Jago, capable of instilling in them restlessness, jealousy, the distance precisely, even though is so close to them, and finally jealousy?
It is that distance that wedges between them, and from far it becomes close and brings both towards the separation.
How distant is suspicion in the love of Desdemona and the Moor? Yet Jago, who starts from afar with his plots, without a precise logic in his evil, as Evil in itself ultimately is, wedges himself between Desdemona and the Moor and separates them.
Well, yes, distance can exercise great power when it amplifies its outcomes while remaining distant in its essence, but it amplifies and resonates and involves such extension when the point of destruction is reached.
Come pensare i personaggi quando scrivi una storia - il modello Jago

Può un personaggio che vive in distanza, solo nelle parole delle due figure principali della storia, vivo, che prende forma, appena abbozzata, dalla menzione che ne fanno le due figure principali divenire un Iago, capace di istillare in loro l'inquietudine, la gelosia, la distanza, loro che erano così vicini, e la gelosia infine?
E' una distanza che si incunea, di lontano si fa vicina e separa.
Quanto è distante il sospetto nell'amore di Desdemona e il Moro! Eppure quello Jago, che parte di lontano con le sue trame, senza una logica precisa nel suo male, com'è in fondo il Male in sé, si incunea fra Desdemona e il Moro e li separa.
Ebbene sì la distanza può esercitare un grande potere quando si amplifica pur rimanendo distante nella sua essenza, ma si amplifica e risuona e coinvolge fino alla distruzione.
January 29, 2024
Giù nella carne viva

non so che faccio
qui siedo e taccio
lontano lente
affondi o mente
le ore
e piangi amara
sospiri avara
lontano sfumi e
dolore schiumi e
calore
di luce volta
ritorni storta e
mi mordi cane
rabbiosa - vane e
incolore
ascondi le colpe
che stanno - e storpie
la carne respira e
di lontano in silenzio
ravviva.
January 22, 2024
Prima che

Sono le tue bambine
Sono la tua immagine
Viva, in te vive.
Io ora capisco
Come quella viva
Altra dalla riva che
Stava e stupisco
Ora ora capisco
Lei ormai sì vaga
Cambiata mutata
Rinnegata dalla vita
Che di qua aveva
Prima
Prima che passasse
Che lasciasse
Che si scolorasse
E dalla riva
Eterna
Sparisse.
January 18, 2024
Einige Überlegungen zur Bühnendarstellung, entstanden aus der Vision von „Nora“ – Regie Fassbinder

Fassbinders „A Doll's House “ (auf Deutsch „Nora“) ist sicherlich eine Darstellung von Ibsens Stück, die sich deutlich von allen anderen unterscheidet. Es gibt einen Text, aber der Text unterliegt einer ständigen „Deformierung“ durch den Regisseur und die ihn verkörpernden Schauspieler. Wie ein Spiel mit Spiegeln, die das gleiche Bild auf unterschiedliche Weise und aus unterschiedlichen Perspektiven reflektieren.
Dies ist bei Fassbinder sehr deutlich zu erkennen. Die gesamte Inszenierung von Ibsens Stück ist eine szenische Deformation.
Wie Pirandello sagt: „Das Werk des Schriftstellers endet genau dann, wenn er das letzte Wort geschrieben hat“, was bleibt ist szenisches Schaffen, Veränderung der Darstellung. Das gilt für alle – auch für Ibsen.
Doch eines bleibt untrennbar mit dem Autor, seiner Persönlichkeit und seinem kulturellen Hintergrund verbunden: seine Werte. Die Werte, an die er glaubt und die er in die Szene einbringt. Keine Darstellung kann diese Werte jemals ändern. Und wenn sie geändert würden, wäre es APOSTASIE.