Alessio Brugnoli's Blog, page 208
April 8, 2017
Settimana Santa a Palermo (Parte I)
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Benché il prossimo romanzo dedicato alle vicende di Andrea e Beppe sia ambientato nel 1903 e avendo come sfondo una sorta di ucronica Targa Florio, che, in linea con quelle reale, dovrebbe tenersi a fine aprile, inizio maggio, si svolga più tardi quindi della Pasqua di quell’anno, che cadeva il 12 aprile, mi diverto a citare brano di Palermobella, che racconta le tradizioni della Settimana Santa panormita…
Tradizioni che avrebbero sorpreso i protagonisti delle mie storie, costretti dal Papa Re a una quaresima alquanto scomoda, in cui si godevano solo i maritozzi, quelli che ormai fa solo il buon Regoli, e che tranne la rappresentazione della Passione al Colosseo, organizzata con dovizia di mezzi dall’Arciconfraternita del Gonfalone, era più orientata a elevare lo spirito che a soddisfare il corpo.
Tradizioni che hanno sorpreso il sottoscritto, che l’anno scorso si è trovato imbottigliato nelle processioni del Venerdì Santo, e che meriterebbero una maggiore pubblicità, per la loro bellezza e suggestione…
Così lascio la parola a Christian Pancaro, che ringrazio per la cultura e per la passione che mette nel raccontare la sua città..
Che era arrivata la settimana santa in città si sentiva nell’aria,quando nelle chiese si velavano tutte le immagini con veli viola e le prediche si facevano più lunghe e frequenti.In molte chiese vi erano dei riti particolari riservati a delle immagini a cui il popolo nutriva particolare devozione;in Cattedrale,per esempio,tutti i Venerdì di Quaresima si conduceva in processione all’interno del tempio la reliquia della Santa Croce,portata sotto un baldacchino rosso con la partecipazione del capitolo metropolitano e,nell’ultimo venerdì,dall’arcivescovo. In questi venerdì si scopriva anche il Crocifisso dei Chiaramonte,che veniva di solito celato da un panno rosso alla vista de fedeli.
Nella chiesa di San Domenico,si svolgeva nella cappella del Crocifisso la svelata del medesimo che era coperto da cinque tele (sul modello di quello di quello di Monreale) raffiguranti scene della passione;Nella chiesa di San Matteo si esponeva alla venerazione un Cristo caduto sotto la croce che di solito si venera sotto l’altare del Crocifisso.
Ma il momento che segnava l’inizio della Settimana Santa era il Venerdì di Passione detto anche dei sette dolori ossia quello precedente la domenica delle palme dove un’inconsueta folla si ritrovava davanti la chiesa di San Demetrio nel piano del Palazzo Reale dove nel pomeriggio si sarebbe svolto il rito della “Scinnuta d’Addulurata” dalla cappella della Soledad,nella stessa chiesa,alla navata centrale della chiesa non prima però di aver compiuto i sette giri delle navate intervallate a sua volta da sette prediche nelle quali si meditavano i dolori della Vergine e la consueta “affacciata” del bellissimo simulacro della Soledad,di fattura spagnola del sec. XVI.
Prima e dopo il rito religioso,dal sagrato della chiesa (accanto all’odierna questura dove oggi rimane in piedi solo la cappella de la Soledad) la banda diffondeva le meste note delle marce funebri in mezzo a un bagno di folla che per la troppa calca,era costretto a seguire la funzione dall’esterno sperando,in qualche modo, di entrare…
I meccanismi della Singolarità
Se dovessi atteggiarmi a cinico, potrei dire che in fondo, la Singolarità tecnologica non è che un effetto collaterale e non voluto della legge di Moore e della legge di Metcalfe.
La prima, non solo ha aumentato esponenzialmente la nostra capacità di memorizzare e processare dati, ma i problemi legati ai limiti fisici che questa deve prima o poi affrontare, ci sta costringendo a ridefinire i nostri paradigmi tecnologici, ricercando soluzioni alternative, come i computer quantistici.
La seconda, con le leggi da lei derivate, come la legge di Reed e la legge di Gilder, ci ha spinto a essere sempre più interconnessi, superando la tradizionale struttura a small world network, eredità dei nostri antenati del Paleolitico.
Ed entrambe, hanno trasformato la potenza computazionale e la banda in low cost commodity, che le rende pressoché pervasive: ciò ha permesso di realizzare, penso nel campo dell’IA, cose che pochi anni fa erano oggetto di romanzi di fantascienza…
In più, data anche l’imprevedibile creatività umana, il loro irrompere nel quotidiano, ha portato l’applicazione delle tecnologie in contesti diversi da quelli per cui erano state originariamente pensate… Ne è un esempio il photo-book In questo preciso Istante…
Ciò da origine a un circolo virtuoso di soluzione che creano nuovi bisogni e viceversa: un meccanismo che sta ridefinendo le basi della nostra economia e società e che non può essere fermato né da logiche corporative, né da una politica e da una magistratura che nascondono la testa sotto la sabbia…
Isaac Asimov: la stupenda videointervista completa del 1975 da guardare online
È il 1975 e Isaac Asimov è uno dei più affermati autori di fantascienza in circolazione. Il presentatore Sy Bourgin lo ospita per una chiacchierata che diventerà negli anni a seguire non solo un’intervista a una delle menti più fertili della letteratura di genere, ma anche un documento storico che per fortuna è giunto fino a noi. Il canale YouTube AIRBOYD ha pubblicato online l’intervista fatta all’ideatore delle tre leggi della robotica e potete guardarla qui sotto. Buona visione!
April 7, 2017
Finalista al Premio Italia
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Ogni tanto, bisogna anche lasciare spazio a qualche post autocelebrativo: Operazione Europa, l’antologia che immagina il nostro continente tra cinquanta anni e a cui ho partecipato con un racconto ambientato a Palestrina, dubito che ce ne siano altri, nella fantascienza mondiale, è nella cinquina finale del Premio Italia.
Per i non addetti ai lavori, il Premio Italia è un riconoscimento della fantascienza e del fantasy in lingua italiana, istituito nel 1972, ancora più bacucco del sottoscritto e assegnato annualmente dal 1975, rappresenta la celebrazione dell’apprezzamento del fandom italiano per la produzione nazionale dell’anno precedente.
Da quello che so, negli anni è cambiato diverse volte anche il metodo di votazione, che in alcuni periodi è stato aperto a tutti gli appassionati, in altri periodi a larghe giurie, con diversi sistemi di calcolo dei voti. Devo confessare, per mio disinteresse, se qualcuno mi dovesse chiedere lumi sull’attuale sistema di voto, non saprei cosa rispondere.
Da quanto ho capito, ma prendetelo con le molle, è una sorta di referendum popolare, che avviene tramite mail, tra i partecipanti delle convention di fantascienza e i soci della World SF Italia
Certo è anche un premio alla popolarità, oltre che alla qualità dell’opera: ma dato che noi non scriviamo per i posteri, ma per un pubblico di appassionati, secondo me le due cose tendono a coincidere…
April 6, 2017
Ciamei
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Da bambino, ricordo bene mia nonna andare a comprare chicchi di caffè tostato, che poi macinava in casa. Ne ricordo ancora il profumo, come se fosse oggi…
E i fornitori preferiti erano Berardo, che aveva la sede a via Principe Eugenio, se non erro dalle parti della profumeria di Giulia, e Ciamei.
Entrambe fondate a inizio Novecento, un poco più giovani di Trombetta a via Marsala, che è del 1890; se non ricordo mal, ma potrei sbagliarmi, perchè sto parlando di una quarantina d’anna fa e la memoria è quella che è, delle due solo Ciamei aveva la caffetteria.
Caffetteria che ha riaperto da pochi mesi e che ormai, non se la prendano a male Li e tutti gli altri baristi dell’Esquilino, è diventato una tappa fissa del sabato mattina. Non solo perché sono un vecchio nostalgico o perché da tirchio quale sono, approfitto dell’ottimo rapporto qualità prezzo.
Forse perché, cosa rara a Roma, è uno dei pochi luoghi in cui trovo i dolci di Fiasconaro, che non saranno buoni come quelli di Regoli o Roscioli, ma mi ricordano la Sicilia. O perché, è un luogo dove è piacevole conversare e dove domina la gentilezza del personale…
E pur non atteggiandosi a locale fighetto, ogni tanto mi ritrovo in mezzo a qualche mostra d’arte, benché, e per questo meriterebbero una tirata d’orecchie, siano poco pubblicizzate…
Kipple partecipa alla DeepCon di Fiuggi, venerdì 7 aprile alle 16.30
Su Fantascienza.com il programma della DeepCon di Fiuggi, che si svolgerà da oggi 6 aprile fino a domenica 9. Spiccano ospiti di rilievo, tra i quali Giuseppe Lippi di Urania – per l’elenco completo delle stars leggete poco più sotto. Per quanto riguarda, invece, gli splendidi panel programmati dall’organizzazione, vi segnaliamo quello di pertinenza Kipple e Delos dove venerdì 7 aprile alle 16.30, Emanuela Valentini e parte della redazione Kipple – Ksenja Laginja e Sandro Battisti – illustrano l’antologia Hai trovato orgasmi nel collettore quantico?, Il paradigma imperiale di Battisti e Angeli di plastica, il romanzo della Valentini edito da DelosDigital. Un grazie di cuore agli organizzatori, Flora Staglianò e Salvatore Proietti.
Da segnalare anche la premiazione dell’ormai consolidato e prestigioso Premio Cassiopea, sabato sera alle 22.00; ci vediamo lì, quindi?
Where everybody knows your name, and they’re always glad you came, viene dalla sigla…
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Quel preciso istante che ci proietta nel futuro!
Ritornano gli appuntamenti del giovedi sera, questa volta con un libro che racchiude al suo interno tanti spunti sull’innovazione tecnica che fino a pochi anni sembravano a dir poco inimmaginabili
Giovedì 6 Aprile a Spin Time Labs verrà presentato “In quel preciso istante” un photo-book realizzato dal freelance argentino Guillermo Luna ed editato da Edizione “Il Galeone”, secondo libro della collana fotografica “Avvistamenti”.
Il libro è incentrato su un viaggio del fotoreporter di qualche anno addietro nel Wajir, una regione estremamente povera del Kenia a soli 90 km dal confine con la Somalia e purtroppo ancora in preda a scontri di natura tribale e confessionali, a riprova, infatti poco più di due mesi dopo la fine del suo viaggio, avvenne la tristemente nota “strage delle due chiese” che causò 17 morti e 50 feriti; ma che lo porterà anche a muoversi verso il punto opposto del paese, percorrendo circa 800…
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April 5, 2017
Guillermo Luna
Mettiamola così, ho una pessima fama, perché, alla mia età, comincio ad avere l’esperienza tale da riconoscere un idiota quando mi compare davanti e soprattutto a essere stanco di ascoltare le sue sciocchezze, specie quando sono detto con presunzione e senza conoscere nulla del tema che si sta affrontando.
E questo mi ha reso litigioso, brontolone e accentratore… Insomma, parlo solo io, senza lasciare spazio agli altri…
A volte, questo è un male, specie quando si tratta di Arte e Cultura, poichè tendo a imporre ai fatti la mia via visione del mondo, che per quanto possa essere interessante, è sempre di parte.
Per cui, per arricchire la riflessione su In questo preciso Istante, che è qualcosa di più di un libro, ma la base per ridefinire alcuni segmenti dell’editoria utilizzando le nuove tecnologie, e farne capire l’importanza, è giusto lasciare la parola al buon Guillermo Luna, il fotografo che ha avuto l’idea e che merita ogni applauso…
E un grazie a mia moglie, che si è impegnata nel montare il video..
Divagazioni aliene – Leggo Quando Voglio
Su LeggoQuandoVoglio è stata pubblicata una bella recensione ai racconti vincitori del Premio
ShortKipple 2016, raccolti nel volume in ebook Divagazioni aliene. La recensione è articolata su tutti e tre i racconti, e vale la pena inserire integralmente la parte più significativa della critica:
Il mistero del tuo corpo (Federica Leonardi)
Questo racconto sancisce l’inizio della raccolta e, da subito, si distingue . La parola che mi è venuta in mente immediatamente è Weird perché tutto (stile, trama, personaggi) mi ha rimandata ai pochi racconti del genere che conosco. Lo stile dell’autrice è forte e ti colpisce. Si nota molto la ricerca delle parole giuste che diano non solo il significato ma anche il suono giusto a ciò che si sta leggendo. La trama è altrettanto strana e di non immediata comprensione, almeno per me. Diversa ed originale, lascia molto spazio all’immaginazione. I personaggi li conosciamo e al…
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April 4, 2017
Top mistakes data scientists make
The rise of the data scientists continues and the social media is filled with success stories – but what about those who fail? There are no cover articles praising the fails of the many data scientists that don’t live up to the hype and don’t meet the needs of their stakeholders.
The job of the data scientist is solving problems. And some data scientists can’t solve them. They either don’t know how to, or are obsessed about the technology part of the craft and forget what the job is all about. Some get frustrated that “those business people” are asking them to do “simple trivial data tasks” while they’re working on something “really important and complex”. There are many ways a data scientist can fail – here’s a summary of top three mistakes that is a straight path towards failure.
Mistake #1 –…
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Alessio Brugnoli's Blog

